Giornale di Sicilia
Istat. I dati 2017 confermano che la locomotiva rimane il Nord con un balzo del Pil dell'1,8 per cento. Il Meridione raggiunge l'1,4, il resto del Paese si ferma allo 0,9
La ripresa al Sud corre più velocemente che nel Centro dell'Italia
Marianna Berti - ROMA
Il Nord si conferma la locomotiva d'Italia, mentre il Sud supera il Centro per tasso di ripresa. Nel 2017, infatti, sono state le regioni settentrionali a trainare l'economia del Paese, mettendo a segno una crescita dell'1,8 per cento. Un valore, secondo la mappa del Prodotto interno lordo tracciata dall'Istat, che è doppio rispetto al «modesto» aumento fatto registrare dalle regioni del Centro Italia, che si sono fermate a un +0,9 per cento. Il Centro Italia, secondo Istat, ha risentito più a fondo del crollo dell'agricoltura. E le ferite lasciate dal terremoto potrebbero avere fatto il resto. Sta di fatto che il Mezzogiorno lo scavalca ancora, mettendo a segno un rialzo del Prodotto interno lordo più significativo, +1,4 per cento, appena sotto la media nazionale. Tuttavia, se si guarda al numero di occupati è il Sud a rimanere più indietro, scontando un ritardo sul mercato del lavoro che fatica a superare, nonostante la ripresa. D'altronde, le condizioni storiche delle regioni meridionali non possono essere paragonate a quelledel resto d'Italia. Intanto, il Nord Ovest si rimette in pari con il Nord Est, protagonista l'anno precedente di uno scatto solitario. Insomma, l'Italia dell'industria pesante si riporta ai ritmi dei territori che hanno fatto la loro fortuna sui distretti del Made in Italy, dal mobile agli occhiali. Anche se, più che le fabbriche, a dare una spinta al valore aggiunto sono stati i servizi: il commercio e i trasporti (+4,7 per cento) sul versante occidentale; la finanza e l'immobiliare (+2,6 per cento) su quello orientale. L'industria invece batte un colpo nelle regionicentrali (+1,7 per cento) ma ben superiore è l'incremento registrato per il Mezzogiorno (+4,4 per cento) che ancora una volta, ormai da quando è iniziata la ripresa, si piazza subito dopo il Settentrione. Di certo la caduta del valore aggiunto nel settore agricolo non ha aiutato. Cosa che è vera ovunque ma a pagare il prezzo più salato sono stati i territori situati nel mezzo della Penisola (-8,4 per cento). La Coldiretti chiama in causa il «clima impazzito», che stima abbia generato danni «superiori ai 2 miliardi di euro». Si può poi immaginare, pensando a Marche Umbria, Lazio e Abruzzo, come le conseguenze delle scosse di fine 2016 e inizio 2017 abbiano pesato sui campi e non solo. Passando al fronte occupazione, la crescita più debole si rileva per il Sud (1 per cento), mentre il primato continua ad andare al Nord (1,3 per cento) con il Centro in posizione intermedia (1,1 per cento). I divari, almeno considerando le percentuali, sono tuttavia meno marcati che in fatto di Pil. A parte ciò, l'Italia settentrionale sembra avere ingranato una velocitàdiversa. Tanto che, volendo accomunare le macro-aree, più che di Centro-Nord sembrerebbe più corretto parlare di Centro-Sud.
Sviluppo turistico. Compie un anno il percorso che va da Palermo ad Agrigento attraversato fin dall'antichità ma ripreso ufficialmente solamente nel 2017
Via Franchigena, migliaia di pellegrini in giro per la provincia
Compie un anno la Magna via Francigena, il percorso che va da Palermo ad Agrigento attraversato dai pellegrini in antichità e ripreso ufficialmente nel 2017, dopo anni di lavoro e studio, e buona volontà degli organizzatori. Oggi sono più di 700 persone hanno completato il tragitto e altri sono già in viaggio in questi giorni. Per i comuni agrigentini interessati dal percorso, la Magna via Francigena è stata una boccata d'ossigeno in termini di turismo: Tanti, tantissimi visitatori hanno approfittatodelle soste per visitare Joppolo, Aragona, Comitini, Grotte, Racalmuto, San Giovanni Gemini, Cammarata. Una delle storie emblematiche si è avuta nel paese di Joppolo, piccolo centro che ha puntato molto nel percorso dei pellegrini per un turismo che ha dimostrato grandi risultati. È la storia del cane "Pellegrino" il randagio che seguiva i viandanti sulla Magna via, accompagnandoli per tutte le tappe, senza sosta, Da Palermo ad Agrigento, tappa finale. Pellegrino è stato chiamato da coloro che se sono presi cura, fino a Joppolo, dove il sindaco Giuseppe Portella, ha deciso di adottare il randagio, donandogli un medaglione della Magna via Francigena. Quel cane, oggi nella sua cuccia nel parco avventura "Il boschetto", è divenuto il simbolo di un percorso che ha affascinato tante persone. Si contano più di 700 persone che lo hanno completato, mentre in moltissimi hanno deciso di fare tappe saltuarie spostandosi da Palermo ad Agrigento, passando per Sutera. Tutti vengono attirati da una via che mostra vie del tutto eterogenee: dalle valli di Monreale, si passa al lago di Piana degli Albanesi, fino al fiume Platani, del quale il percorso segue la via, salendo poi a Cammarata, passando poi per la provincia di Caltanissetta, e ritornando a Racalmuto e Grotte.Nell'ultimo tratto si attraversa l'originale parco minerario di Comitini, il centro di Aragona e il paese di Joppolo Giancaxio, dove ad aspettare i pellegrini c'è ormai il cane simbolo della via. Il percorso termina ad Agrigento, alla Rupe Atenea. 180 km di fatica che comunque continuano ad attrarre persone e curiosi, atleti e gente avventuriera che vuole sfidare l'entroterra siciliano affrontando quello che è stato definito il "Per - corso di Santiago" siciliano. Come nell'anno della presentazione, quest'anno diverse manifestazioni durante l'estate renderanno omaggio al primo anno di successi della Via, che dopo una prima fase, è ormai conosciuta anche fuori dai confini italiani: non sono pochi i turisti di altre nazioni che vogliono affrontare la Magna via Francigena. A descriverne le imprese è l'associazione "Amici della Magna via Francigena", fautrice della ripresa dello storico percorso, sconosciuto ai più, e oggi orgogliosi per il successo ottenuto. Il progetto ha poi trovato consensi anche nell'amministrazione regionale e nella diocesi, che hanno sposato e appoggiato l'avventura. (*ADS*) Alan David Scifo
Gestione. Tre dipendenti della società saranno utilizzati, a tempo determinato, dal Comune di Sciacca per lavorare all'aumento della raccolta differenziata
Rifiuti, un nuovo cda per «Agrigento ovest»
Stefano Greco Lucchina, dovrebbe essere rieletto come presidente della Ssr che raggruppa diciassette municipi
Greco Lucchina sottolinea che la Srr non si occupa degli impianti che fanno capo alla Sogeir, ma riferisce di una riunione con i sindaci e con il l'ingegnere Giovanni Indelicato, presidentedel comitato di gestione.
Giuseppe Pantano
Tre dipendenti della Srr «Agrigento Ovest», la società di regolamentazione dei rifiuti che riunisce 17 Comuni dell'Agrigentino, saranno utilizzati, a tempo determinato, dal Comune diSciacca per lavorare all'aumento della differenziata. Questa è una certezza. Un obiettivo, invece, è la riapertura, il 5 luglio prossimo, del centro di compostaggio di contrada Santa Maria, a Sciacca, dove sono in fase di ultimazione lavori di adeguamento della struttura. Sono notizie emerse durante l'assemblea dei sindaci, che si è svolta ieri a Sciacca e che ha portato all'elezione del nuovo Cda del quale fanno parte il presidente uscente, Stefano Greco Lucchina, che dovrebbe essere rieletto, ed i componenti Giuseppe Abruzzo, vice sindaco di Santa Margherita Belice, ed Elena Anzelmo, consigliere comunale che si è insediata ieri sera a Lucca Sicula. Greco Lucchina ha convocato il Cda per giovedì 28 giugno con all'ordine del giorno l'elezione del presidente. «L'aumento della differenziata a Sciacca - dice Enzo Greco Lucchina - è strategico per il lavoro che dovremo compiere. Il Comune di
Sciacca potrà utilizzare, a tempo determinato, per qualche mese tre unità della Srr, e comunque il tempo che occorre per incrementare la differenziata. Bisogna arrivare, entro l'estate, almeno al 65 per cento (attualmente hasuperato di poco il 50 per cento, ndr). La convenzione è già stata trasmessa al Comune di Sciacca». E poi c'è l'obietti - vo apertura del centro di compostaggio di Sciacca. «I lavori sono in fase di completamento - dice Greco Lucchina - e se i sindaci dei Comuni morosi pagano siamo ormai in dirittura d'arrivo. Riaprire questo centro di compostaggio è fondamentale perché il rifiuto differenziato di Sciacca già raggiunge Lentini e se anche questo centro non dovesse essere più disponibile addirittura potrebbero andare fuori dalla Sicilia». Greco Lucchina sottolinea che la Srr non si occupa ancora degli impianti che fanno capo alla Sogeir Gestione Impianti, ma riferisce di una riunione con i sindaci e con il l'ingegnere Giovanni Indelicato, presidente del comitato di gestione. «È stato fatto un atto d'indirizzo ai sindaci di pagare le quote del 2017 - dice Greco Lucchina - perché l'obiettivo è di riaprire il centro di compostaggio entro il 5 luglio. Con l'apertura di questo centro già la situazione migliorerebbe. Inoltre, stiamo preparando il progetto esecutivo per la discarica di Salinella Saraceno di Sciacca da presentare entro il 15 luglio. Se l'opera viene finanziata, con i fondi dell'emergenza rifiuti, entro un anno si potrebbe riaprire l'im - pianto. Servono, però, 17 milioni di euro. La riapertura potrebbe avvenire anche a lavori in corso. I lavori prevedono una vasca da 500 mila metri cubi e un impianto di trattamento meccanico biologico. Però, dopo la realizzazione di uno dei cinque capannoni previsti potremmo realizzare subito la vecchia vasca con una capacità residua di 25 mila metri cubi. Se c'è il finanziamento - aggiunge Greco Lucchina- tutto diventa più semplice». L'attività della Srr si era paralizzata alcune settimane fa dopo le dimissioni di due dei tre componenti, Vanessa Girgenti, di Villafranca Sicula, per ragioni familiari, e Ignazio Mistretta, di Menfi, che, invece, dopo la seduta del consiglio di amministrazione che ha approvato il bilancio, ha lasciato la Srr per ragioni che attengono al personale, in polemica con Stefano Greco Lucchina. Si è attesa l'elezione dei nuovi sindaci, 8 dei 17 che compongono l'assemblea, avvenuta nella recente tornata. E adesso è stato eletto il nuovo consiglio di amministrazione della Srr. Tra i Comuni che ne fanno parte Sciacca soltanto da qualche mese è riuscita a schiodarsi dalla percentualedel 30 per cento di differenziata. Adesso ha superato il 50 per cento, ma l'incertezza relativa alla disponibilità degli impianti mette sempre a rischio i risultati. E tutto in un momento come la stagione estiva durante la quale il carico di rifiuti che parta da Sciacca aumenta notevolmente rispetto agli altri periodi dell'anno. (*GP*)
Sciacca «Tarta World» al lido Maragani
Oggi, dalle 8,30 in poi, si svolge a Sciacca il Tarta World. Animazione al lido Maragani con giochi e laboratori sulle tematiche ambientali e in particolare sulla biodiversità marina. Gli animatori sono Francesco Caramanno, Davide Lentini, Veronica Gallo e Luisa Maietta. Partecipazione libera. (*ACAS*)