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Rassegna stampa del 10 luglio 2018

Giornale di Sicilia

Ecomafie 2018. Rapporto presentato da Legambiente
Reati ambientali in crescita in Sicilia
512 infrazioni e oltre mille denunce

Aumentano in Sicilia i reati commessi nel ciclo dei rifiuti urbani e speciali, ma anche le azioni di contrasto messe a segno su questo fronte. È quanto emerge dal rapporto Ecomafia 2018 di Legambiente, presentato alla Camera con i numeri degli illeciti ambientali finiti nel mirino delle forze dell'ordine lo scorso anno. Sull'Isola sono state registrate 512 infrazioni e oltre mille denunce, rispettivamente cento in più e quasi il doppio rispetto al 2016, mentre i sequestri hanno raggiunto quota 247 (173 due anni fa) e gli arresti sono passati da zero a 33. Al livello nazionale, nel settore rifiuti si concentra il tasso più alto di illeciti ambientali, pari al 24%, con la Sicilia che incide per il 7% e Palermo quarta provincia dello Stivale per numero più alto di infrazioni (174). Nella triste classifica degli ecocromini l'Isola si conferma al secondo posto, con oltre 3000 reati (10,6% su scala italiana), quasi 4 mila denunce, 80 arresti e 648 sequestri, preceduta dalla Campania. A preoccupare Legambiente, oltre al fatturato dell'ecomafia in Italia - cresciuto del 9,4% fino a 14 miliardi di euro - è il totale delle infrazioni segnalate nel 2017, con un rialzo del 18,6% sull'anno precedente, controbilanciato, però, da un record di ordinanze di custodia cautelare: 538, il 140% in più rispetto al 2016. Tornando in Sicilia,  oltre al ciclo rifiuti e all'abusivismo edilizio, destano allarme anche i numeri riguardanti le aggressioni al patrimonio faunistico, con bracconaggio e pesca illegale. (*ADO*)

Regione. I sindaci di ottanta città in rivolta: il bando per la prevenzione dei rischi idrogeologici modificato in corsa. Pronti a ricorrere al Tar. In ballo 155 milioni di euro
Regole nuove, comuni senza fondi antifrane
Da Palermo a Pachino, centinaia i progetti ambientali ritenuti non ammissibili. L'assessorato: graduatorie provvisorie
Giacinto Pipitone - Palermo
Sul tappeto ci sono 155 milioni. Ma dalla corsa per farli propri almeno 80 Comuni sono già stati tagliati fuori  er via di cavilli regolamentari modificati a pochi giorni dalla chiusura dei termini per presentare i progetti. Molti  altri Comuni resteranno esclusi perchè le somme disponibili non bastano. E così il bando per avviare, grazie ai fondi europei, i progetti di prevenzione dal rischio idrogeologico e dall'erosione costiera si avvia a essere travolto da carte bollate ancor prima di arrivare al traguardo. Al punto che la Regione fa già sapere che ci sono i margini per recuperare alcuni degli esclusi. Un passo indietro. In una regione travolta da frane, esondazioni e inondazioni, i fondi per mitigare il rischio idrogeologico e l'erosione costiera sono ossigeno puro per i sindaci di grandi e piccole città. Ecco perchè il piano di investimenti dei fondi europei prevede una grossa fetta, 210 milioni, da  estinare a questo scopo. Esattamente un anno fa, il 27 giugno 2017, l'assessorato al Territorio, ancora guidato dal messinese Maurizio Croce, pubblica il bando per assegnare la prima tranche di finanziamenti: 155 milioni. Il 20 giugno scorso l'assessorato è arrivato alla prima tappa del lungo, lunghissimo, percorso di assegnazione dei fondi: la divisione fra domande   ammissibili e non ammissibili. E qui è arrivata la prima sorpresa: fuori ben 80progetti, alcuni dei quali provenienti da zone delicate: a Balestrate, per esempio, non si potrà mettere in sicurezza il torrente nel tratto in cui attraversa la zona del lungomare, a Realmonte  niente lavori di consolidamento in corrispondenza dell'area della scuola elementare e dell'asilo, a Campofelice di Roccella non si potrà intervenire nel centro abitato di Acquacanna. Il Comune di Pachino non potrà intervenire a Marzamemi: un mega progetto da oltre 5 milioni respinto perchè non è stato consegnato in tempo il supporto informatico. Perfino il Comune di Scaletta Zanclea, colpito dalla tremenda alluvione del 2009, si è visto respingere un progetto da 4,6 milioni per mettere in sicurezza il centro abitato e sistemare la spiaggia per una serie di vizi formali.  Il comune di Sambuca, premiato come Borgo dei borghi italiano, non potrà ristrutturare la zona del belvedere e a Petralia Sottana non si potrà mettere in sicurezza il quartiere San Giuseppe. Il Comune di Palermo, «per via del mncato rispetto della modalità di presentazione della busta», non potrà neanche sperare che il progetto da 2,3 milioni per la mitigazione del rischio a Cardillo venga approvato. Di fronte a questa pioggia di esclusioni per vizi formali i sindaci hanno perso la pazienza. «L'iter è stato complicato  dal fatto che - commenta Giovanni D'Anna, vice sindaco di Balestrate - a pochi giorni dalla scadenza del termine per presentare i progetti furono cambiate alcune regole. Ma i Comuni che avevano già presentato la documentazione non hanno fatto in tempo ad adeguarla. In molti casi  l'esclusione è motivata dalla fatto chela Pec con i progetti non è stata consegnata insieme al carteggio. In altri casi manca solo una sorta di marca da bollo digitale». Molti sindaci stanno pensando a impugnare il bando al Tar, cosa che metterebbe a rischio i fondi. Anche per questo motivo all'asses -  sorato regionale al Territorio, guidato da Toto Cordaro, provano a tendere una mano: «È vero che un anno fa ci fu  una circolare dell'ex assessore che modificò in corsa alcuni termini creando il caos. Proprio per questo motivo stiamo valutando la possibilità di riammettere alcuni dei progetti  esclusi in questa fase. Decideremo a giorni». Le graduatorie pubblicate qualche giorno fa infatti non sono definitive e adesso tocca a una commissione appena nominata valutare uno per uno i progetti ammessi e decidere quali possono realmente avere i fondi. Visto  che neppure i sindaci del Comuni ammessi in questa prima fase possono brindare: a fronte dei 155 milioni disponibili, sono state dichiarate ammissibili domande per oltre 372 milioni. La maggior parte dei progetti ammessi in questa prima istruttoria riguarda il Messinese. La sola città di Messina corre con 19 progetti per un valore totale di oltre 108 milioni. Il Comune di Palermo è ancora in corsa per ottenere 11 milioni che permetterebbero di risolvere i problemi di allagamento  nella zona sud-orientale e altri 3,5 milioni servirebbero per Mondello e Partanna. Ma la corsa per portare questi finanziamenti in cassa è ancora molto lunga. E in caso di esito negativo l'ultima speranza sarebbe un secondo bando per assegnare un'altra sessantina di milioni di cui al momento è difficile prevedere i tempi.

Lampedusa
Tartaruga depone le uova, lo aveva già fatto nel 2016

Il personale della riserva naturale «Isola di Lampedusa» gestita da Legambiente Sicilia ha accertato la prima deposizione di Caretta caretta sulla  spiaggia della Guitgia. Terminata la deposizione,la testuggine è tornata in mare e il nido è stato recintato per proteggerlo sino alla schiusa, che avverrà tra 2 mesi. È la stessa tartaruga che aveva nidificato nel 2016 a Cala Croce, fu marcata dal personale della Riserva.

Agrigento
Foto del luglio del '43 all'Urp della Provincia

Nel ricordare lo sbarco americano in Sicilia, il 10 luglio del 1943, il chiosco dell'Urp della Provincia di Agrigento ospita una mostra fotografica  che ricorda quell'evento. In vetrina circa 50 foto d'epoca realizzatedai reporter al seguito della Us Army. Immortalano le truppe americano nello sbarco a Licata. (*ACAS*)

Utilitalia

Sulla gestione dei rifiuti la Sicilia cambia ancora

La Giunta regionale siciliana ha approvato la nuova riforma del travagliatissimo settore dei rifiuti. Dopo le famigerate società d'ambito (Ato) che hanno creato una voragine nei conti pubblici e le mai decollate società per la regolamentazione dei rifiuti (Srr), tocca all'Autorità di Governo d'Ambito Rifiuti (Agar).
Il fallimento delle precedenti riforme del settore dei rifiuti
L'ultima riforma del settore (la legge regionale n. 9/2010) non è riuscita a riportare il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti entro accettabili canoni di efficacia ed efficienza.
La Sicilia è in piena emergenza rifiuti, con discariche sature ed un sistema vicino al collasso.
Ad oggi mancano atti di pianificazione e programmazione del ciclo rifiuti e un'idonea collocazione degli impianti.
Il vigente sistema organizzativo è connotato dalla presenza di 18 Società di Regolamentazione Rifiuti, uniche strutture titolari di funzioni organizzative e di controllo del servizio, ed una moltitudine di Ambiti Rifiuti Ottimali (Aro).
La nuova riforma nel disegno di legge del governo regionale
Il ddl approvato dal Governo regionale (delibera n. 224 del 20 giugno 2018) prevede la nascita di un nuovo organismo, su base provinciale, denominato "Autorità di Governo di Ambito dei Rifiuti" (Agar).
Il testo della riforma, esitata dal Governo, è composto da 32 articoli e sarà - a breve - esaminato dall'Assemblea Regionale Siciliana.
Le scelte decisionali sul servizio saranno esclusivamente in capo all'Agar e non potranno più essere frammentate su base comunale, in forma singola o associata. Questo anche se un minimo di efficienza si è recuperata con la gestione in capo ai Comuni.
Sarà l'Autorità d'Ambito a valutare e decidere in merito alle modalità di affidamento del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Alla stessa competeranno le funzioni di organizzazione dei servizi, di scelta della modalità di gestione, di stipula del contratto di servizio e la relativa vigilanza e controllo.
Gli organi dell'autorità di governo d'ambito rifiuti
Gli organi dell'Agar sono l'Assemblea d'Ambito, il Governatore d'ambito ed il Collegio dei revisori.
L'Assemblea d'ambito sarà composta dal presidente del Libero Consorzio Comunale (ente subentrato alle vecchie province) o dal sindaco della Città metropolitana (si attende la pronuncia della Corte Costituzionale sulla legittimità della sua elezione a suffragio universale).
I membri dell'Assemblea eleggono al loro interno un presidente con funzioni di organizzazione e coordinamento dell'organo. Ogni Comune è titolare di quote associative in base ai criteri che saranno definiti dall'Assessorato regionale per l'energia ed i servizi di pubblica utilità.  L'Assemblea delibererà  con il voto favorevole della metà dei componenti che rappresentino almeno la metà delle quote associative.
L'Assemblea provvederà all'approvazione dello statuto e del Piano d'ambito, nonché al suo aggiornamento.
Il Governatore d'Ambito è scelto dall'Assemblea tra i professionisti esperti o dipendenti pubblici in possesso di elevata competenza ed esperienza nel settore dei servizi pubblici aventi rilevanza economica. Il rapporto di lavoro sarà quinquennale e rinnovabile una sola volta.
Il Collegio dei revisori sarà composto da tre membri, ai quali si applicherà la disciplina degli enti locali.
La determinazione della tariffa
Spetterà all'Assemblea dei sindaci, su proposta del governatore d'ambito, determinare la tariffa e le modalità di gestione del servizio, nel rispetto delle disposizioni di settore vigenti.
Questa previsione potrebbe comportare problemi di armonizzazione con la disciplina nazionale. Le Commissioni Tributarie siciliane, in vigenza delle vecchie società d'ambito hanno già annullato molti avvisi di accertamento per le delibere di determinazione delle tariffe adottate direttamente dagli Ato, senza l'approvazione del Consiglio comunale, perché allora non supportate da un provvedimento legislativo.
Ogni Ato dovrà essere autosufficiente anche rispetto agli impianti che necessitano all'effettuazione del servizio.
Il ruolo di liberi consorzi di comuni e città metropolitane
Il Governo regionale ha scelto di creare nuovi organismi su base provinciale anziché attribuire direttamente la gestione del servizio a Città metropolitane e Liberi Consorzi. La scelta comporterà dei costi aggiuntivi (personale amministrativo, collegio dei revisori, etc.) che si sarebbero potuti evitare.
Alle ex province sono state attribuite tutte le funzioni in materia di controllo periodico su tutte le attività di gestione, intermediazione e di commercio dei rifiuti, nonché le funzioni in materia di autorizzazione integrata ambientale. Città metropolitane e Liberi consorzi dovranno anche verificare e controllare preventivamente l'avvio di nuovi impianti per la gestione dei rifiuti.
Personale e rapporti pregressi
Il disegno di legge si pone l'obiettivo di valorizzare l'esperienza acquisita dal personale già impiegato nel settore, istituendo uno specifico albo dei lavoratori, con due sezioni. Alla prima sezione dell'albo verrà iscritto il personale già in servizio presso gli Ato e Srr alla data del 31 dicembre 2009 ed alla seconda sezione coloro che sono stati utilizzati a qualunque titolo dopo tale data. Questo personale godrà di tutte le tutele occupazionali previste dall'ordinamento vigente.
I contratti già stipulati dalle precedenti strutture che si sono occupate di rifiuti saranno sottoposti al vaglio di Commissione tecniche regionali, che verificheranno se sono stati stipulati in conformità alla normativa allora vigente. In sede di elaborazione del Piano d'ambito verrà valutata l'opportunità di uno scioglimento anticipato del rapporto contrattuale o, qualora eccessivamente oneroso, la sua prosecuzione fino a scadenza naturale.
Osservatorio regionale dei rifiuti
Il ddl di legge governativo tende ad istituire l'Osservatorio regionale dei rifiuti che dovrà raccogliere ed elaborare i dati e le informazioni sulla gestione dei rifiuti con l'obiettivo finale di garantire il necessario scambio di informazioni tra gli operatori istituzionali.

Agrigentonotizie

Plauso dei consiglieri del PD all'iniziativa dell'on, Catanzaro sulla S.P. 17

I consiglieri comunali del Partito Democratico di Raffadali condividono l'interrogazione del deputato regionale a proposito dei ritardi sull'inizio dei lavori della strada provinciale Raffadali/Siculiana
I consiglieri comunali del Partito Democratico di Raffadali esprimono vivo apprezzamento e totale sostegno all'iniziativa dell'onorevole Michele Catanzaro, che, sensibile alle necessità del nostro territorio, ha sollecitato con un'interrogazione, che di seguito riportiamo, rivolta al Presidente della Regione, il disbrigo degli adempimenti per dar corso all'inizio dei lavori del rifacimento della S.P. 17, strada provinciale Raffadali- Siculiana, al fine di consentire un facile collegamento con la strada statale 115 e di raggiungere in sicurezza Siculiana e la zona marina, meta estiva di tanti raffadalesi.
Informano, altresì, i cittadini che i sottoscritti esprimono il loro impegno per continuare la battaglia contro Girgenti Acque, sia per sciogliere il contratto e far ritornare pubblica l'acqua, sia per rivedere le tariffe, sia per fare aumentare il quantitativo a tariffa fissa. In tal senso, tramite lo stesso On. Catanzaro, abbiamo preso i necessari contatti con il Sindaco di Sciacca prof.ssa Valenti, nuovo presidente dell'ATI idrico, per discutere i suesposti problemi.

Questa l'interrogazione presentata stamani dall'onorevole Catanzaro:
"XVII Legislatura ARS  - INTERROGAZIONE (risposta scritta)
N. 000 - Precarie condizioni della strada provinciale 17-B Raffadali-Siculiana (AG).
Al Presidente della Regione e all'Assessore per le Infrastrutture e la mobilità,
Premesso che:
La strada provinciale 17, essendo un'arteria di collegamento con la S.S. 115, rappresenta uno snodo fondamentale sia per i mezzi che trasportano merci, che per i cittadini che intendono spostarsi nei territori costieri per motivi di svago o lavorativi;
Il manto stradale di quella che è un'arteria assai trafficata è attualmente in precarie condizioni, in quanto le piogge dello scorso inverno hanno provocato l'insorgere di frane, avvallamenti, buche e in certi casi vere e proprie voragini, che rendono assai rischioso e pericoloso il transito degli automobilisti.
Rilevato che: già lo scorso anno il Settore Infrastrutture Stradali del Libero Consorzio Comunale di Agrigento aveva approvato, per la parte amministrativa, il progetto esecutivo per la manutenzione straordinaria e l'eliminazione delle condizioni di pericolo della SP17;
L'opera è stata inserita nel Programma Triennale delle Opere Pubbliche 2017 - 2019 approvato con Deliberazione Commissariale n. 36 del 03/03/2017;
Nonostante i lavori siano stati finanziati nel Patto per lo sviluppo della Sicilia (Patto per il Sud), non si hanno ad oggi notizie sulle somme stanziate e disponibili, ma soprattutto non si hanno notizie dell'avvio delle procedure della gara d'appalto per la realizzazione dei lavori;
Il miglioramento della S.P. 17 renderebbe, altresì, più agevole la transitabilità con la Strada Statale 115 "Sud Occidentale Sicula", consentendo uno snellimento del traffico della zona interessata.
Per sapere se intendano assumere interventi urgenti al fine di garantire la manutenzione ordinaria e straordinaria della strada provinciale 17 - B così da permettere agli automobilisti una regolare e sicura percorrenza. (Gli interroganti chiedono risposta scritta).

Scrivolibero

Agrigento, nuova sessione di esami per la professione di trasportatore per conto terzi

Ancora pochi giorni per partecipare alla seconda sessione degli esami per il conseguimento dell'attestato d'idoneità professionale per l'esercizio dell'attività di trasportatore di merci per conto terzi su strada. C'è tempo entro il 15 luglio, fino alle ore 12:00, per partecipare alla seconda sessione.
Il bando approvato dal Settore "Turismo, Attività Produttive, Trasporti, Programmazione e Politiche Comunitarie di Agrigento è scaricabile nella home page del sito internet del Libero Consorzio www.provincia.agrigento.it nella sezione "Primo Piano".
Possono partecipare agli esami della seconda sessione 2018 coloro che sono in possesso, alla data del 15 luglio 2018, dei seguenti requisiti: maggiore età, non essere interdetti giudizialmente, non essere inabilitati, essere in possesso di un titolo di studio di istruzione superiore di secondo grado a seguito di corso di durata triennale, quadriennale o quinquennale ovvero di avere assolto all'obbligo scolastico e superato un corso di istruzione di secondo grado o un corso di preparazione all'esame presso un organismo appositamente autorizzato.
La domanda corredata della documentazione richiesta dovrà pervenire, a mezzo servizio postale o brevi manu entro le ore 12:00, al Libero Consorzio Comunale di Agrigento ex Provincia Regionale - Settore Promozione Turistica ed Attività Produttive e Economiche - Ufficio III° Autotrasporti e Marketing - Piazza A. Moro 1, 92100, Agrigento.
Coloro che supereranno gli esami potranno svolgere la professione di autotrasportatore di merci su strada in Italia e su tutto il territorio dell'Unione Europea.
Per avere informazioni in merito agli esami gli interessati possono rivolgersi agli Uffici del Settore Turismo, Attività Produttive e Trasporti sito nella via Crispi, 46 - Agrigento tel. 0922/593134.

Sicilia24h

Commissario Straordinario dr. Di Pisa sul piano delle Opere Pubbliche per Viabilità e Scuole

Domani, martedì 10 luglio alle ore 11.00 nella sala convegni "Silvia Pellegrino" (Via Acrone, 27, Agrigento) il Commissario Straordinario del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, dr. Girolamo Alberto Di Pisa terrà una conferenza stampa sul piano delle Opere Pubbliche su viabilità provinciale ed edifici scolastici. Un incontro che chiarirà la situazione attuale, dopo anni di enormi difficoltà legate ai mancati trasferimento da Stato e Regione all'ex Provincia Regionale, e adesso caratterizzata dall'inversione di un trend negativo che ha consentito l'accesso ad oltre 100 milioni di euro di finanziamento per il recupero e il miglioramento delle condizioni della viabilità interna e la sicurezza degli edifici scolastici.
Un programma sviluppato grazie alla professionalità e all'impegno di funzionari e tecnici del Libero Consorzio, i cui progetti esecutivi sono stati finanziati da UE, Stato e Regione. Il programma, compreso lo stato dei contratti con le imprese che si sono aggiudicate le prime gare d'appalto, sarà illustrato alla presenza del Prefetto di Agrigento, dei Sindaci dei Comuni della provincia, dei vertici di Genio Civile e Servizio Sicilia sudoccidentale del Dipartimento Regionale di Protezione Civile, del Commissario della Camera di Commercio, dei rappresentanti degli Ordini Professionali, delle Associazioni di Categoria e degli Organi di Stampa.

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