Scrivolibero.it
LiberoConsorzio Agrigento: pubblicato l'elenco degli ammessi alle borsedi studio 2017/2018
In pubblicazionenel sito internet www.provincia.agrigento.it del Libero ConsorzioComunale di Agrigento l'elenco degli aventi diritto alle borse distudio 2017/2018.L'elenco si trova nella home pagenella sezione "primo piano" e all'albo pretorio on line dellostesso sito. L'elenco è consultabile anche nell'account twitterdel Libero Consorzio "Stampa_LibConsAg".I soggetti beneficiari sono 3384,mentre sono state 3.532 le domande di partecipazione presentate dagliinteressati e trasmesse dalle Istituzioni scolastiche secondarie diII° grado della provincia di Agrigento. Lo scorso anno scolastico ledomande ammesse erano state 2.483.Agli aventi diritto sarà corrispostoun importo massimo di 51,64 euro, quando saranno disponibili i fondiregionali.
La verifica della documentazione degli aventi diritto èstata eseguita dai funzionari del settore "Politiche del lavoro edell'Istruzione".Le domande, corredate dalladocumentazione richiesta, erano state inviate al Libero ConsorzioComunale di Agrigento dalle Istituzioni scolastiche di 2° gradodella provincia, come previsto dal bando regionale, entro il mese dimaggio 2018.Le borse di studio sono riservate aquelle famiglie in possesso di un indicatore della SituazioneEconomica Equivalente (ISEE) non superiore ad 10.632,94, redattosulla base dei redditi conseguiti nell'anno 2016. Le borse distudio vengono assegnate quale sostegno alle spese sostenute perl'istruzione dei propri figli.
Libero consorzio.
Oggi alcuni ufficichiusi
Saràeseguito oggi 13 luglio, il programmato intervento di disinfestazionenegli uffici di alcune delle sedi del Libero Consorzio Comunale diAgrigento.L'intervento, per consentire ladisinfezione, disinfestazione e derattizzazione, sarà effettuatonegli Uffici di Agrigento di Via Acrone nella sede ex ENEL, in ViaEsseneto ex IPAI, in Via F. Crispi nella sede APEA, al Viale dellaVittoria sede dell'Ufficio Tecnico, in Via Demetra negli uffici delGiardino Botanico. Inoltre, resterà chiuso anche il PuntoInformativo di Porta Quinta, nella Valle dei Templi.Gli interventi di disinfestazionesaranno eseguiti dal personale dell'Azienda Sanitaria Provincialedi Agrigento. Le normali attività di lavoro nelle sedi interessateriprenderanno il luglio a partire dalle ore 8:00.
Tutti gli altriuffici del Libero Consorzio di Agrigento compresa la sede centrale inPiazzale Aldo Moro svolgeranno regolarmente la propria attivitàlavorativa.
Piano opere pubbliche del Libero consorzio di Agrigento, l'Ordine degliIngegneri: "Una importante boccata d'ossigeno per il territorio"
L'Ordinedegli Ingegneri di Agrigento è intervenuto con il consigliereprovinciale Achille Furioso (in foto copertina), alla conferenzastampa di presentazione del Piano triennale delle opere pubbliche,viabilità provinciale ed edilizia scolastica 2018/2022 presentatonei giorni scorsi dal Libero consorzio.Dopo avere portato i saluti di tutto ilConsiglio e del presidente, Alberto Avenia (in foto a sinistra), datoil benvenuto all'avv. Caterina Maria Moricca, nuovo segretario edirettore Generale del Libero Consorzio Comunale di Agrigento,Furioso ha dichiarato che essere invitati alla presentazione di operefinanziate per circa 100 milioni in una provincia come quella diAgrigento è come essere invitati ad una "festa". Il consigliere,nel suo intervento, ha tenuto inoltre a ringraziare i tanti ingegneridipendenti pubblici dell'Ente (Mimmo Di Carlo, Filippo Napoli,Ernesto Sferlazza) che con il loro lavoro danno lustro all'Ordine ereso possibile la stesura di progetti finanziati che potranno darelavoro a tanti giovani professionisti."Oggi,finalmente, dopo anni di latitanza dovuta alle arcinote vicendepolitiche e amministrative - commenta Furioso - apprezziamol'elenco di progetti cantierabili, per la maggior parte giàfinanziati, per una viabilità provinciale che versa in condizionidisastrose. I liberi professionisti accolgono con grande attesa lanuova stagione di collaborazione del Libero Consorzio con lo Statocentrale e la Regione. Ciò ha consentito di dare impulso a tantilavori di manutenzione straordinaria sulla viabilità e sulle scuole,proprio grazie all'intervento dei fondi statali: Patto per il Sud,ex fondi Ponte sullo Stretto e fondi Cipe, oltre i fondi regionali".Il consigliere Furioso ha manifestato inoltre la disponibilitàdell'Ordine a fornire la propria collaborazione nella stesura deidisciplinari tipo dei futuri incarichi per incarichi esterni. In talsenso vi è stata piena condivisione con il segretario generaleMoricca sul nuovo corso avviato nelle opere pubbliche dal decretolegislativo 50/2016 con particolare riferimento all'apertura agliincarichi ai liberi professionisti. Infatti il legislatore ha esclusoper i dipendenti pubblici che svolgono la progettazione l'incentivoper le competenze tecniche.L'ingegnere Achille Furioso hainoltre sottolineato come il nuovo Codice degli Appalti imponga cheil Responsabile unico del procedimento debba essere un dipendenteinterno iscritto negli Albi professionali per appalti oltre un certoimporto. L'ingegnere ha ribadito che ciò sarà garanzia diprofessionalità e ha invitato la governance del Libero Consorzio nonsolo prevedere l'adeguato aggiornamento professionale per i propridipendenti che svolgeranno il ruolo di Rup, ma anche a selezionarlicon attenzione, alla luce della maggior rilevanza che questa figuraassume con le nuove normative. Quel che l'ingegnere auspica è lacreazione di un clima di collaborazione tra libero professionistaesterno e il tecnico dell'ente pubblico, in modo tale che il primopossa fornire quel know how specialistico indispensabile per larealizzazione di alcune tipologie di lavori, a cominciare dalla messain sicurezza di tutte le scuole di competenza provinciale.Il consigliere Furioso ha concluso ilproprio intervento facendo rifermento all'impegno che ha assunto laConsulta regionale degli Ingegneri, riunitasi la scorsa settimana adAgrigento, di portare all'attenzione degli interlocutori politiciil rilancio del fondo di rotazione della progettazione che puòessere un utilissimo strumento non solo per dare lavoro aiprofessionisti ma anche per non fare perdere ulteriori finanziamentinazionali ed europei, rimandando al convegno che l'Ordine diAgrigento ha già programmato a tal proposito per il prossimo 28settembre.
Gds.it
Ex province, l'allarme del Csa: "Costrette a dichiarare il dissesto"
"Seanche le risorse per il 2018 fossero sufficienti gli enti, dovendopredisporre il bilancio per il triennio 2018/2020, sarebberocostretti a dichiarare il dissesto". Lo affermano il segretariogenerale del sindacato Csa, Giuseppe Badagliacca e il responsabile ex Province, Santino Paladino. "Purapprezzando gli sforzi del Governo e in particolare dell'assessoreGrasso - proseguono - il Csa introduce un aspetto che sembrasfuggire a molti, sindacati compresi. Per il 2018 non è più invigore la deroga per l'approvazione del bilancio di previsioneannuale. Dunque pensare che con gli stanziamenti individuati in sededi bilancio e da individuare con i necessari assestamenti si siarisolto il problema delle ex Province, significa avere una visionemolto limitata della fattispecie". Due le possibili soluzioni peril Csa: una finanziaria che stanzi le somme necessarie per tutto iltriennio o la richiesta al governo nazionale di un'ulteriore derogache permetta l'approvazione del bilancio annuale. Il Csa chiedeanche un incontro urgente e la ripresa dei lavori dell'Osservatorioregionale per le funzioni e il personale.
emergenza rifiuti.
Parla il presidentedella Regione
Con i rifiuti stiamoandando avanti, l'esercito in Sicilia andrebbe impiegato contro idelinquenti e la criminalità. Stiamo facendo in 8-10 mesi quello chenon si è fatto negli ultimi 25 anni", ha detto il presidentedella Regione siciliana, Nello Musumeci, intervistato a margine diuna conferenza stampa rispondendo alla richiesta di revoca delpresidente chiesto dai Cinquestelle che hanno invocato anche l'inviodell'esercito in Sicilia per l'emergenza rifiuti."Siamocontenti delle tappe raggiunte - ha aggiunto Musumeci - crediamo chela situazione dei rifiuti sarà normalizzata entro un paio d'anni, fra due anni sarà solo un ricordo, ritengo sia stata un'impresaardua fare in due anni quello che non si è fatto sin dagli anniNovanta, e noi stiamo mantenendo gli impegni, a dicembre presenteremoil piano rifiuti"."Stiamolavorando alla bonifica delle discariche pericolose.InSicilia ce ne sono 510,non sappiamo quante di queste siano effettivamente pericolose lungole falde acquifere - ha aggiunto - perché alcune sono dormienti, perquesto abbiamo stipulato una convenzione con la struttura deldissesto idrogeologico e con l'istituto nazionale di geofisica evulcanologia per potere affrontare l'emergenza bonifiche dato che nondisponiamo del personale sufficiente".Ilgovernatore ribadisce ilruolo dei Comuni nellagestione dei rifiuti: "Abbiamo spiegato ai Comuni che labattaglia si vince se si sta tutti insieme - ha spiegato -, comesapete i poteri del commissario straordinario non riguardano irifiuti in Sicilia, qualcuno avrebbe dovuto leggere l'ordinanza cheinvece riguarda la settima vasca di Bellolampo, cioè un'altrarealtà. A dicembre presenteremo il piano rifiuti, ad aprile abbiamopresentato il piano stralcio". "L'invio dei rifiutiall'estero è una competenza dei comuni e non della Regione - haproseguito Musumeci - lo ha chiesto il governo nazionale e noiabbiamo spiegato ai comuni che la soluzione per affrontare ilproblema delle discariche sature, visto che nessuno si è maipreoccupato di creare nuovi impianti in Sicilia, comporta una sceltaintorno al 30 % dei rifiuti da mandare fuori, ma ripeto, questo non èun compito della Regione. La raccolta e lo smaltimento dei rifiuticompete per legge ai Comuni. I sindaci virtuosi ci sono, infatti sonooltre 150 quelli che hanno superato il 50% della differenziata e inpochi mesi siamo passati dal 15% al 27 % della raccolta, questi sonorisultati importanti, per questo sono convinto che riusciremo con icomuni ad evitare soluzioni traumatiche".Sul termine del 30 luglio fissato per iComuni il presidente della Regione ha poi risposto: "Se è untermine perentorio? Bella domanda, vedremo se c'è buona volta - hadetto Musumeci - e come nel frattempo si saranno mossi i Comuni,speriamo avranno recepito il messaggio, questa battaglia di civiltàva affrontata non solo dalla regione. Va ricordato - ha concluso -che i Comuni hanno prodotto con le società di ambito Srr , cioè dameno di 10 anni, un miliardo e 800 milioni circa di debiti, questodimostra come quella legge non sia stata una buona legge, miriferisco alla legge 9, per questo la stiamo modificando con undisegno di legge".
Messinaoggi.it
Ex Province: bilanci in alto mare, c'èlo spauracchio del dissesto
"Pensare che con gli stanziamentiindividuati in sede di bilancio e da individuare con i necessar iassestamenti si sia risolto il problema delle ex Province, significa avere una visione limitata". E' categorico il segretario generaledella Regione Giuseppe Badagliacea. Nel fare il punto insieme al responsabile del Dipartimento delle ex Province, Santino Paladino, sievidenzia che quanto fatto non basta e gli enti sono impossibilitat iad approvare i Bilanci."Purapprezzando gli sforzi del Governo ed in particolare dell'assessore Grasso, il Csa - fa sapere Badagliacca - introduce un aspetto che sembra sfuggire a molti (sindacati compresi): per il 2018 non è piùin vigore la deroga per l'approvazione del bilancio di previsione annuale. Se anche le risorse per il 2018 fossero sufficienti glienti, dovendo predisporre il bilancio per il triennio 2018-2020,sarebbero costretti a dichiarare il dissesto". Si prospettano due possibili soluzioni per il segretario generale Badagliacca ed il responsabile del dipartimento Province Paladino: una finanziaria che stanzi le somme necessarie per tutto il triennio o la richiesta al Governo nazionale di un'ulteriore deroga che permetta l'approvazione del bilancio annuale. Il Csa sollecita un incontro urgente e la ripresa dei lavori dell'Osservatorio regionale per le funzioni e il personale.
SiciliaTv
Favara rischia di rimanere isolata: le strade in entrata e in uscita per e da Favara sono divenute
impraticabili. Seri pericoli si registrano per l'incolumità pubblica dei passanti.
News: È divenuta impraticabile: cedimento del manto stradale con notevole avvallamento dell'asse viario. Si presenta così un tratto della strada provinciale 3 che collega la città dell'agnello pasquale al Villaggio Mosè. Più precisamente ci troviamo all'uscita di Favara, nella cosiddetta ''Crocca'', subito dopo l'autocarrozzeria Pullara. Da parecchio tempo la strada presenta notevoli avvallamenti ma adesso risulta davvero impraticabile. La competenza dovrebbe essere del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, ex provincia regionale. Ad oggi, purtroppo, non si registrano ancora interventi di sistemazione del tratto che rappresenta davvero un serio pericolo pubblico per gli innumerevoli mezzi (anche a due ruote) che notte e giorno circolano per quella strada. Il rischio è che qualcuno, nelle migliore delle ipotesi, possa davvero farsi male. Al Libero Consorzio di Agrigento e al suo commissario Di Pisa chiediamo un immediato intervento al fine di evitare spiacevoli inconvenienti e al sindaco di Favara -d'altronde il tratto è quasi nel territorio di competenza comunale- invece di farsi portavoce verso il Libero Consorzio Comunale del gravoso problema sorto sulla strada provinciale 3 con ogni modo e mezzo a sua disposizione; se occorre, fare anche una protesta pacifica sul posto coinvolgendo l'intera comunità che risponderà sicuramente presente. Stessa situazione si presenta su un tratto di strada che dall'uscita di Favara porta verso l'ospedale di Agrigento. Anche in questo caso il pericolo è serio e lo è ancor di più per i mezzi di soccorso o per quanti si spostano per raggiungere con urgenza il San Giovanni di Dio e viceversa. Problema anche sulla strada provinciale n. 80 Favara-Agrigento San Pietro che dopo la chiusura del Ponte Petrusa rappresenta la più trafficata per raggiungere la città dei Templi e la SS 640. In più parti infatti si presentano avvallamenti e smottamenti. Ma non finisce qui, ancora altre tre strade in entrata e in uscita per e da Favara si trovano in uno stato pietoso, ovvero via Porta di Mare, in c.da San Biagio, dove insiste il ristorante La Gardenia, la Esa- Chimento e la strada che porta a Naro, molto praticata soprattutto dai pendolari che devono raggiungere la scuole di Canicattì e Ravanusa. Altra segnalazione ci arriva da contrada Scintilia, e precisamente dalla strada provinciale 85 che da Favara porta a Grotte. Anche in questo caso il tratto risulta impraticabile e occorre un ripristino immediato. Addirittura sono ben visibili delle giunture che collegano il ponte e in un tratto anche un buco. Per onore di cronaca il Libero Consorzio Comunale di Agrigento ha inserito nel programma delle Opere Pubbliche triennio 2018/2020 interventi su alcune strade che collegano la città di Favara, ovvero la SP n. 3B Favara-Crocca, la Agrigento-Baiata Favara e la Sp. n.c. n.07 Esa-Chimento. Al momento quindi la sola programmazione ma nessun inizio lavori di ripristino. Insomma la situazione viaria per raggiungere Favara o per uscire dalla città è diventata una chimera. Se guardate bene, la città dell'agnello pasquale risulta quasi irraggiungibile da tutte le sue entrate. Qualcuno faccia qualcosa prima che rimaniamo davvero isolati dal resto del mondo.