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Rassegna stampa dal 14 al 16 luglio 2018

14 luglio 2018

Giornale di Scilia

I disagi. La discarica è quasi piena: vertice in Agrigento migliora
Trapani in allarme

Agrigento
Partirà a settembre la nuova raccolta differenziata di Agrigento, con un nuovo appalto, nuovi mezzi e nuove attrezzature che cercheranno di colmare un sistema che oggi presenta numerose falle. Eppure gli ultimi dati premiano Agrigento: con il suo 69,37 per cento di differenziata è il capoluogo di provincia più virtuoso della Sicilia. I problemi però restano. Ne ha discusso ieri l'assessore all'Am - biente Nello Hamel con i cittadini in un incontro durante il quale l'assessore ha annunciato il nuovo appalto che partirà dopo l'estate. Per i prossimi mesi invece continuerà la pulizia straordinaria che ha ridato luce a zone come il Villaggio Mosè, Fontanelle e la  frazione balneare di San Leone. Poche squadre resteranno ancoraal lavoro in molte zone con l'obiettivo di ripulire la città durante la stagione estiva.
Le polemiche intanto restano. Come quella sull'ordinanza che ha imposto il rilascio dei mastelli davanti alle abitazioni solo dopo le 23: il provvedimento è stato congelato per volere dell'ammini - strazione, ritornata sui suoi passi dopo le lamentele. In città restano ancora molte zone sporche e persiste uno stato di emergenza a causa di numerose discariche abusive che sorgono soprattutto in periferia. E questo nonostante il pugno duro della polizia municipale che ha multato diversi incivili e persino diversi enti, come il Parco archeologico, l'ospedale e due giorni fa anche l'Inps, per non avere effettuato correttamente la differenziazione dei rifiuti. La raccolta comunque mostra risultati confortanti. Al momento il trend è in forte crescita: dal mese di gennaio 2018, quando la percentuale era del 26,1% si è passati a febbraio al 39,9 per cento, a marzo al 62%, ad aprile 66,8%. E oggi, secondo i dati in possesso del Comune, la percentuale si attesterebbe al 69,37%. Numeri che a fine anno potrebbero comunque subire un piccolo ridimensionamento quando saranno incluse nei calcoli le discariche abusive rimosse, pur restando consistenti. A Trapani invece, città che oggi si presenta pulita dopo che sono stati rimessi i cassonetti, il problema principale interessa la discarica. Se n'è discusso ad un tavolo tecnico in Prefettura. A breve lo stabilimento di Borranea sarà infatti al collasso. Il sindaco Tranchida ha chiesto che i comuni della Srr Trapani Sud scarichino da un'altra parte, mentre la Trapani servizi ha chiesto l'abbancamento di 40 mila tonnellate. Alla riunione erano presenti alcuni sindaci di Srr Trapani Nord e Srr Trapani Sud, la Trapani Servizi, l'assessore regionale, il dirigente regionale, la parlamentare regionale Eleonora Lo Curto e il prefetto. Le rassicurazioni sono state tante: tra lunedì  e mercoledì la situazione dovrebbe tornare alla normalità conl'ipotesi che i comuni di Trapani Sud conferiscano ad Alcamo. In provincia, a Triscina, è ripartita la raccolta straordinaria di rifiuti.  Il commissario Salvatore Caccamo con proprio provvedimento di somma urgenza, per il rischio sulla salute dei residenti, ha fatto arrivare tre autocompattatori e una pala meccanica per favorire la rimozione di tonnellate di rifiuti accatastati e maleodoranti. A questi mezzi se ne aggiungono altri due in dotazione della ditta Dusty, che si occupa della raccolta e che lavora in regime di proroga. Sempre a Triscina operai stanno bonificando il ciglio della strada della circonvallazione, dove pare che si potrà svolgere, anche se in forma ridotta, il mercatino  serale del lunedì, messo fortemente in dubbio fino ad oggi dalla situazione dei luoghi.
Alan David Scifo e Paolo Picone

Licata
Sì alla pulizia delle spiagge e «Ztl» in centro

Nella mattinata di ieri, l'amministrazione comunale, per l'occasione rappresentata dall'assessore ai lavori pubblici Salvatore Lombardo, in esecuzione di quanto disposto la scorsa settimana dal Sindaco Giuseppe Galanti, e a conclusione dell'iter procedurale previsto dalla legge, ha affidato i lavori di pulizia straordinaria di tutte le spiagge libere del litorale licatese, in sostituzione del Libero Consorzio dei Comuni di Agrigento, impossibilitato ad intervenire, per mancanza di fondi, ed al quale in ogni caso l'ente chiederà il recupero delle somme. I lavori sono stati affidati all'impresa Edil Cammilleri di Licata, per trenta giorni lavorativi, a decorrere da lunedì 16 luglio prossimo. All'impresa compete l'onore di mettere a disposizione uomini, pulispiaggia, procedere alla raccolta e rimozione dei rifiuti, oltre a munire le spiagge libere di appositi cestini per la raccolta dei rifiuti prodotti dai bagnanti. I primi giorni saranno destinati alla pulizia straordinaria delle spiagge, mentre per il rimanente periodo previsto dal contratto, l'impresa dovrà assicurare il normale mantenimento delle ottimali condizioni igienico - sanitarie del litorale. L'importo a base d'asta dei lavori è di 39.700,00 euro circa sul quale l'impresa aggiudicataria  ha presentato un ribasso del 3%. Intanto dalla serata di ieri, esino al 9 settembre prossimo sarà in vigore la ZTL nel Centro  Storico, deliberata nei giorni dalla Giunta Municipale, presieduta dal Sindaco Giuseppe Galanti.

Agrigentonotizie

Licata  - L'amministrazione affida i lavori di pulizia delle spiagge

L'assegnataria e la Edil Cammilleri, per trenta giorni lavorativi, a decorrere da lunedì 16 luglio prossimo
Affidati i lavori di pulizia straordinaria di tutte le spiagge libere del litorale licatese. L'affidamento è stato diposto dall'amministrazione comunale in sostituzione del Libero Consorzio di Agrigento, impossibilitato ad intervenire, per mancanza di fondi, ed al quale in ogni caso l'ente chiederà il recupero delle somme. I lavori sono stati affidati all'impresa Edil Cammilleri di Licata, per trenta giorni lavorativi, a decorrere da lunedì 16 luglio prossimo. All'impresa compete l'onore di mettere a disposizione uomini, pulispiaggia, procedere alla raccolta e rimozione dei rifiuti, oltre a munire le spiagge libere di appositi cestini per la raccolta dei rifiuti prodotti dai bagnanti. L'amministrazione affida i lavori di pulizia delle spiagge I primi giorni saranno destinati alla pulizia straordinaria delle spiagge, mentre per il rimanente periodo previsto dal contratto, l'impresa dovrà assicurare il normale mantenimento delle ottimali condizioni igienico - sanitarie del litorale. L'importo a base d'asta dei lavori è di 39.700,00 euro circa sul quale l'impresa aggiudicataria ha presentato un ribasso del 3 per cento.

15 luglio 2018

Giornale di Sicilia


Previdenza. Nel sito dell'Istituto le simulazioni della riforma con la previsione del tetto di 41 anni di contributi
Pensioni, l'Inps: 4 miliardi per il varo della «quota 100»

ROMA
Se si potesse uscire con 41 anni di anzianità e quota 100 tra età e anni di contributi ne potrebbero approfittare  da subito, sin dal 2019, tra le 258 e le 751mila persone. Ma ci sarebbe un prezzo da pagare. Gli oneri dell'operazione non sarebbero inferiori ai 4 miliardi di euro l'anno, che salirebbero oltre i 14 miliardi nell'ipotesi più generosa. Ecco che molto dipenderà dalla combinazione che il governo sceglierà di adottare. Un rebus non facile. Intanto a fare i calcoli ci pensa  l'Inps, basandosi su scenari ipotetici. Sul sito dell'Istituto una nota tecnica riporta nel dettaglio, anno per anno, quel che potrebbe accadere. Partendo dal fatto che per ora non c'è una «formale ipotesi normativa». Il ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, in settimana si è però detto favorevole a riconoscere una «finestra» per chi ha maturato un'anzianità contributiva di 41 anni, giudicando «positivamente» l'introduzione di quota 100. Ma ha anche ammesso che «non ci riferiamo a tutte le combinazioni possibili ». Stando ai dati dell'Inps, la scelta meno onerosa sarebbe quota 100 con 64 anni minimi di età e il mantenimento della legislazione attuale per quanto riguarda l'anzianità (quindi niente 41 anni). Il primo anno si spenderebbero 4,6 miliardi in più fino ad arrivare a 8 nel 2028. Nell'arco dei dieci anni il maggior numero di pensioni va dalle 258 mila alle 450 mila l'anno. I numeri lievitano nel caso di ripristino della pensione di anzianità con 41 anni di contribuzione e quota 100 con 64 anni di età minima. Nel 2019 l'onere sarebbe di 11,6 miliardi di euro per un totale di 596 mila pensioni in più a fine anno. Nel 2028 i costi salirebbero a 18,3 miliardi e gli assegni a 1 milione. Se lo sbarramento fosse a 65 si risparmierebbe qualcosa, ma non più di due miliardi l'anno. Uno scenario con quota 100 senza vincoli di età comporterebbe invece un esborso di quasi 14,4 miliardi già in partenza, per sfiorare i 21 miliardi annui di euro nel 2028. Nei dieci anni considerati nello studio dell'Inps si spenderebbero così oltre 190 miliardi.  

Gds

Dalla pulizia delle spiagge ai rifiuti, interventi a Menfi per migliorare il territorio
di Giuseppe Pantano

Sicurezza stradale, potenziamento dei servizi, interventi in favore dei disabili. In poche settimane l'amministrazione comunale di Menfi sta svolgendo una serie di interventi nelle località balneari, quelle maggiormente frequentate dai turisti che apprezzano il mare Bandiera Blu.
Grazie alla collaborazione del Libero Consorzio di Agrigento sono in fase di svolgimento una serie di interventi di pulizia e manutenzione delle strade. «Si sta eseguendo - dice il vicesindaco e assessore all'Ambiente e alla viabilità, Ludovico Viviani - la scerbatura e pulizia dei cigli stradali. I mezzi intervengono sui tratti Porto Palo-Menfi, Lido Fiori-Menfi e Lido Fiori-Porto Palo e sui altri tratti di maggiore utilizzo. Il Libero Consorzio di Agrigento - aggiunge Viviani - è stato molto molto vicino al Comune di Menfi, trattandosi di strade provinciali, e un particolare ringraziamento lo devo rivolgere al capo di gabinetto, Maria Antonietta Testone»

Cefalutime

Regione Sicilia: dal 16 luglio, bando per finanziare reti ed illuminazione pubblica


Messi a disposizione più di 72 milioni di euro per finanziare progetti che riguardano la riduzione dei consumi energetici delle reti di illuminazione pubblica in Sicilia. La misura 4.1.3 (finanziato con il PO-FESR 2014/2020 ASSE 4) è rivolta agli enti locali della Regione Sicilia, in cui attraverso una procedura di valutazione a sportello, possono presentare progetti per l'ammodernamento delle reti di illuminazione pubblica, adibite ad uso pubblico e di proprietà delle amministrazioni. Possono presentare le domande i Comuni, le Unioni dei Comuni, i Liberi Consorzi Comunali (ex province) e le città metropolitane di Palermo, Messina e Catania; inoltre è prevista anche la realizzazione di progetti in partenariato con soggetti privati. Ecco alcuni degli interventi che si possono realizzare: - sostituzione/ammodernamento di apparecchi di illuminazione esistenti (acquisto, installazione di materiali e attrezzature costituenti i singoli punti luce); - regolatori di flusso;  - stabilizzatori di tensione; - altri interventi finalizzati al risparmio energetico - realizzazione di sistemi di telegestione che, oltre al  elecontrollo, abbiano funzionalità che consentano da remoto l'accensione, lo spegnimento e la regolazione degli impianti; - realizzazione di qualunque altro sistema informatico di automazione ed attuazione che insista sull'impianto di illuminazione e che consenta una maggiore efficienza nell' erogazione del servizio e/o un migliore controllo sugli impianti; - interventi di ottimizzazione e massimizzazione dell'utilizzo dell'infrastruttura "impianto di illuminazione" per l'erogazione di servizi "orientati alle smart cities" all'Amministrazione e/o alla cittadinanza. Le soluzioni proposte, a titolo esemplificativo, possono essere orientate al controllo del traffico, al controllo meteo o dell'inquinamento, alla ricarica dei veicoli elettrici, alla video-sorveglianza, alla gestione dei parcheggi, alla promozione turistica, etc Le domande si possono presentare dalle ore 10:00 del 16 luglio alle ore 12:00 del 30 agosto 2018 nel portale dedicato della Regione Sicilia (http//portaleagevolazioni.regione.sicilia.it). Il contributo concesso è pari al 100% della spesa totale ammissibile; ogni progetto non può essere inferiore ai 200.000 euro e non deve superare i 5 milioni di euro, rispettando comunque il divieto di cumulo di finanziamenti pubblici, per cui per la stessa opera e per le medesime spese non è possibile cumularle con altri finanziamenti nazionali e/o europei. Per ulteriori informazioni consultare il sito del dipartimento dell'energia della Regione Sicilia.

16 luglio 2018

Giornale di Sicilia

Agrigento
Schiuma anomala sulla costa di San Leone

Una strana schiuma è stata avvistata in alcune zone del mare di San Leone, frazione balneare di Agrigento. Molti sono andati via in quanto - raccontano - era impossibile fare il bagno. Il fatto è stato testimoniato anche dall'associazione ambientalista MareAmico: già lo scorso anno, afferma, «alcune zone presentavano delle chiazze schiumose che non incentivavano i turisti a fare il bagno ma anzi, consigliavano loro di cambiare spiaggia». Accade anche quest'an - no quando «sono tantissimi i vacanzieri che hanno scelto di trascorrere a San Leone le proprie ferie - contiua la nota - che nella stagione estiva si spostano nelle abitazioni sulla costa, nella speranza di poter fare il bagno in un mare pulito». (*ADS*)

Regione. Dal lungomare di Sant'Agata di Militello all'alveo del torrente Cataratti-Bisconte, ecco i lavori finanziati con un primo stanziamento di quasi 102 milioni
Via libera ai cantieri contro frane e alluvioni
Il presidente Nello Musumeci ringrazia gli uffici per l'accelerazione impressa ai progetti: rischiavamo di perdere i fondi

Salvatore Ferro - Palermo
I soldi contro frane, alluvioni e coste tarlate ci sono e ora si vedono pure, prima che l'Europa imprima la retromarcia sui fondi a fine anno. La fetta più grossa, provvidenziale, pesa trenta milioni di euro e servirà a mettere la testa a posto al torrente Cataratti- Bisconte, una delle tante mine vaganti nell'equilibrio idrogeologico messinese. Tutta la torta è di 101, 5 milioni di euro e la serve la giunta di governo mettendo a bando, pagando o avviando oppure concludendo 42 interventi di contrasto alle frane e  all'erosione dei litorali in tutta la Sicilia. Si tratta di mettere pezze stabili a zone da allerta rosso, la maggior parte delle quali densamente abitate, a ridosso di corsi d'acqua furenti per le piogge abbondanti o all'ombra di costoni di roccia franosa. La lista della spesa è stata stilata per priorità da Maurizio Croce, ingegnere, ex assessore nominato nello scorso settembre commissario straordinario per il dissesto idrogeologico nell'ambito del Patto per il Sud. E proprio dal Patto arrivano i fondi, che incontrano tempi asimmetrici fra i vari lavori: cinque le gare aggiudicate, otto le gare in corso di aggiudicazione. Per ventisei interventi, infine, le procedure sono ancora aperte. Un intervento cruciale è stato ultimato (anzi due, ha previsto l'apertura di due cantieri per 2,2 milioni di euro complessivi). Si tratta delle messa in sicurezza a Sant'Agata Militello dell'area attorno alla caserma dei carabinieri che, insieme con un ampio tratto di asfalto a un nugolo di edifici di civile abitazione sul lungomare, rischiò di essere letteralmente cancellata e spinta nel Tirreno dalla frana. La fase acuta di terrore fu registrata nell'autunno del 2016, con le immagini raggelanti dei lastroni di strada pencolanti su cose e persone. A esaurire circa un terzo dell'intero finanziamento sommati alla cura drastica sull'alveo del Cataratti-Bisconte, i ventitrè milioni di euro destinati alle cose di Ispica e Avola, per la mitigazione dell'erosione costiera. Per quanto riguarda Avola, si interverrà sulla fascia costiera per un tratto di costa di circa tre chilometri e mezzo, mentre nel territorio di Ispica gli interventi riguarderanno il litorale della frazione di Santa Maria del Focallo per una lunghezza complessiva di 6 chilometri. In entrambi i casi, spiega Croce, «dopo la pubblicazione dei bandi e una volta scaduti i termini delle gare, le commissioni giudicatrici stanno esaminando le offerte e la previsione di conclusione dei lavori è a fine anno». Con ulteriori sette milioni di euro, nell'Agrigentino, verranno completati i lavori di consolidamento della zona est dell'abitato di Ravanusa. Fra gli altri interventi più importanti, tre hanno cantieri già in corso e hanno ricevuto complessivamente poco meno di tre milioni di euro. A Resuttano,  in provincia di Caltanissetta, sono destinati un milione e 20 mila euro, a Casteltermini e Aragona, in provincia di Agrigento, rispettivamente 850 mila e 700 mila euro. Il presidente della Regione Nello Musumeci, in una nota diffusa ieri, usa l'evidenziatore non soltanto per il fatto «che non era mai accaduto - che in così poco tempo alla Regione fossero mandati in appalto progetti per importi tanto elevati, con un'accelerazione della quale ringrazio gli uffici coordinati dall'ingegnere Maurizio Croce per l'impegno profuso», ma pure per l'altra faccia della questione, cioè il rischio spreco su tutti i fondi europei che sempre più hanno bisogno dentro le amministrazioni di figure specializzate nell'indirizzo da imprimere alle provvidenze comunitarie,  perdute se in caso di mancatoimpiego entro il 31 dicembre. Da Musumeci il monito neppure tanto implicito a tutti gli uffici: per il presidente lo sblocco sul dissesto è infatti «un modello virtuoso che auspico possa essere d'esempio per altre strutture regionali, soprattutto in vista delle scadenze di fine anno sulla spesa dei fondi europei. Oltre a  sbloccare opere, in alcuni casi vitali per i Comuni, infatti, abbiamo evitato che le risorse rimanessero inutilizzate e in più rimesso in moto l'econo - mia, a tutto vantaggio di imprese e lavoratori».  

Porta di Ponte In 50 fotografie lo sbarco alleato

Nel ricordare lo sbarco americano in Sicilia, il 10 luglio del 1943, il chiosco dell'Urp della Provincia di Agrigento ospita una mostra fotografica che ricorda quell'evento. In vetrina circa 50 foto d'epoca realizzate dai reporter al seguito della Us Army. Immortalano le truppe americano nello sbarco a Licata. (*ACAS*)

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