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Rassegna stampa del 17 luglio 2018

Giornale di Sicilia

Finta assunzione per i rimborsi, assolto D'Angelo

Secondo il pm, da consigliere avrebbe simulato la sua entrata in servizio fittizia alle dipendenze dell'azienda D & D Service
Gerlando Cardinale - RAVANUSA
 «Assoluzione perché il fatto non sussiste». Secondo il gup Alfonso Malato il sindaco di Ravanusa, Carmelo D'Angelo, non commise alcuna truffa ai danni dell'ex Provincia di Agrigento. La vicenda si riferisce al periodo compreso fra il 2011 e il 2013, quando D'Angelo era consigliere provinciale. Secondo l'accusa, rappresentata in udienza dal pm Emiliana Busto che aveva chiesto la condanna a unannoe otto mesi, D'Angelo avrebbe simulato la sua assunzione fittizia alle dipendenze dell'azienda D & D Service che si occupa di realizzare impianti fotovoltaici. Questo al fine di ottenere i rimborsi che la legge garantisce ai componenti di alcuni organismi elettivi, fra cui i consigli provinciali, che si devono assentare dal lavoro per adempiere al proprio mandato istituzionale. Per questo, secondo l'ipotesi accusatoria che non ha retto al vaglio del processo, D'Angelo avrebbe simulato l'assunzione per ottenere che fosse la Provincia regionale a pagargli lo stipendio senza andare al lavoro. Stesso verdetto peri responsabili della società D & D Service, accusati di avere simulato l'assunzione di D'Angelo con le mansioni di addetto al marketing. Si tratta di Graziella Naro, 30 anni, di Campobello, legale rappresentante della società; e Pietro La Mattina, 47 anni, socio della stessa attività, anch'egli di Campobello. La pena proposta, nei loro confronti, da parte del pm eradi un anno e quattro mesi con la riduzione di un terzo prevista dal rito abbreviato. Un'altra contestazione mossa a D'Angelo riguardava il trasferimento della residenza a Palermo, ritenuto dalla Procura fittizio, nel periodo compreso fra il settembre del 2010 il luglio del 2013. In questo modo D'Angelo avrebbe incassato circa 27 mila euro di rimborsi chilometrici. Le accuse erano di falso e truffa aggravata. «L'indagine e i testi sentiti - aveva detto il pm Busto - hanno accertato senza il minimo dubbio che né l'assunzione né il trasferimento di residenza sono stati reali. Tutto è stato finalizzato a raggirare l'ente per ottenere i rimborsi». All'udienza successiva ha replicato il difensore, l'avvocato Giuseppe Scozzari. «La residenza palermitana era reale, frequentava la facoltà di giurisprudenza e la sua attuale moglie. Inoltre - ha aggiunto il difensore - il padre aveva acquistato una casa proprio a Palermo». Il legale aveva aggiunto: «L'attuale sindaco di Ravanusa Carmelo D'Angelo è stato un raro esempio di correttezza, per un anno ha rinunciato interamente al rimborso chilometrico che gli spettava, la sua assunzione era reale come ci hanno confermato tutti i testi». Il processo concluso ieri è a tutti gli effetti una costola dell'inchiesta «Rimborsopoli» che, nelle sue tante sfaccettature, ha passato al setaccio diverse ipotesi di assunzioni ritenute sospette per rappresentanti della politica cittadina.  L'iniziale ipotesi accusatoria era sempre la stessa. Si riteneva che l'assunzione fosse fittizia e finalizzata ad ottenere i rimborsi. L'inchiesta, però, seppure sfociata in vari processi, ha portato solo ad alcuni sequestri, in seguito annullati dal tribunale del riesame, ma a nessuna condanna. «Ringrazio la Madonna del Carmelo e il mio legale Giuseppe Scozzari», sono state le uniche parole di D'Angelo dopo la lettura del dispositivo. (*GECA*)

Ambiente. Una sfilza di cavilli burocratici hanno di fatto impedito all'associazione Hydrosphera onlus di monitorare anche quest'anno, come fa ormai da oltre venti anni, la schiusa dei nidi
Centro di recupero tartarughe a Linosa, oltre 30 mila firme per la riapertura
Appello di Nannarelli: «Fateci tornare almeno nel 2019»

A rischio le tartarughe Caretta caretta a Linosa e ricadute negative anche per l'economia turistica dell'isola. Sono più di 30mila le firme già raccolte in questi giorni nell'ambito della petizione online  avviata per chiedere la riapertura del Centro recupero tartarughe marine. Una sfilza di cavilli burocratici hanno di fatto impedito all'associazione Hydrosphera onlus di monitorare anche quest'anno, come fa ormai da oltre venti anni, la schiusa dei nidi di tartarughe marine che da tempo  scelgono la sabbie nere dell'isola pelagica per la loro riproduzione. La petizione online, lanciata da Greenme su change.org, è rivolta al sindaco Salvatore Martello. «Aiutateci a tornare almeno nel 2019 per il bene delle tartarughe e  dell'intera isola», è l'appello delnaturalista Stefano Nannarelli presidente di Hydrosphera Onlus. «Le chiavi del centro che ci erano state date nel 1995 e che dal 2000 erano passate a un'altra associazione che aveva i locali in comodato d'uso lasciandoci operare sono state riconsegnate al Comune. Il centro da noi fondato è oggi chiuso e la spiaggia non è monitorata
dallo scorso gennaio, se non da volontari reclutati al momento e pertanto senza i requisiti che noi, con i nostri esperti, possiamo vantare, peraltro senza gravare sul comune: è una situazione inspiegabile ». Una vicenda che si ingarbuglia tra i meandri del ministero dell'Ambiente, del comune e dell'area marina protetta. Di fatto salvare e monitorare le tartarughe marine oggi non è più possibile". Il centro era diventato negli anni anche punto di riferimento per naturalisti e turisti. «La tutela e la salvaguardia dei nidi - si legge nella petizione online - deve essere svolta da personale competente, che sappia bene come mettere in sicurezza l'area e le uova stesse, creando le condizioni idonee alla deposizione da parte delle femmine. Inoltre, gli animali trovati in difficoltà in mare al momento, restano sprovvisti di una struttura di cura e ricovero. Non possiamo rimanere indifferenti. Chiediamo la riapertura del centro con la gestione dell'associazione Hydrosphera, che oltre ad essere fondatrice della struttura, da ben 25 anni si occupa con competenza delle tartarughe, apportando benefici in termini di visibilità e turismo anche all'intera comunità». Oltre 30mila le firme raccolte in sei giorni, ma «arrivare ora - spiega Nannarelli - sarebbe troppo tardi sia per le nidificazioni, ormai in fase finale, e per la nostra organizzazione che si basa su autofinanziamenti e l'apporto di esperti volontari. Questa stagione - prosegue - è perduta, anche se ci auguriamo che nuovi piccoli nascano. Fateci tornare nel 2019, anche la popolazione lo vuole». Intanto, l'area marina protetta Isole Pelagie e il comune «gioiscono - si legge in una nota - per la deposizione del primo nido di Caretta caretta a Linosa, a Cala Pozzolana di Ponente. I collaboratori dell'area marina e del comune hanno segnalato la presenza del  nido e coordinato le operazioniper la sua messa in sicurezza, avvertendo le autorità competenti, Capitaneria di Porto e carabinieri. Negli ultimi mesi l'area marina e il Comune hanno portato avanti tutte le procedure amministrative  previste dalla normativa vigente affinché il Centro di recupero possa essere riaperto; malgrado le richieste di autorizzazione in deroga inoltrate alla Regione non hanno ricevuto risposta». «Nonostante tutto - ha dichiarato il sindaco Martello - l'area marina protetta e il comune, con l'aiuto della popolazione di Linosa, portano avanti questa importante missione di salvaguardia dell'ambiente e degli organismi marini, come le tartarughe, che è necessario tutelare affinché non si perda la meravigliosa biodiversità del nostro mare e l'identità del nostro territorio». (*CAGI*)

Porta di Ponte
Lo sbarco in Sicilia nelle fotografie

Nel ricordare lo sbarco americano in Sicilia, il 10 luglio del 1943, il chiosco dell'Urp della Provincia di  Agrigento ospita una mostra fotografica che ricorda quell'evento. Invetrina circa 50 foto d'epoca realizzate dai reporter al seguito della Us Army. Immortalano le truppe americano nello sbarco a Licata.
(*ACAS*)

La Sicilia

Il sindaco D'Angelo assolto con formula piena

RAVANUSA. Assolti "perché il fatto non sussiste", Questa la sentenza emessa ieri mattina dal Giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Agrigento Alfonso Malato nel processo col rito abbreviato al sindaco Carmelo D'Angelo, Graziella Di Naro e Pietro La Mattina, Il primo cittadino rieletto alcune settimane fa l'accusa era di avere fruito di un'assunzione fittizia "per farsi rimborsare i permessi politici e finto trasferimento di residenza per incassare maggiori rimborsi chilometrici" e di averlo favorito in tale presunta attività per gli altri due imputati, Un anno e 8 mesi per il neo rieletto sindaco Carmelo D'Angelo, 1 anno e 6 mesi per GrazieIla Di Naro e Pietro La Mattina erano state le richieste deIla pubblico ministero Emiliana Busto al termine di una velocissima requisitoria, svoltasi alcune settimane fa, Secondo la Procura la presunta truffa avrebbe fruttato, in tutto, 123 mila euro, D'Angelo era a giudizio dinanzi al Gup del Tribunale di Agrigento con il rito abbreviato condizionato, insieme ai responsabili della società D&D Service che si occupa di realizzare impianti fotovoltaici, GrazieIla Di Naro, 30 anni di CampobeIlo, legale rappresentante deIla società e Pietro La Mattina di 47 anni, socio della stessa attività, anch'egli di Campobello, I tre imputati, che hanno nominato come difensore l'avvocato Giuseppe Scozzari, erano accusati di falso e truffa, Nelle varie udienze aveva deposto colui il quale sarebbe stato il datore di lavoro di D'Angelo, il dott. Mogilato, il quale ha evidenziato come il lavoro svolto da D'Angelo fosse tutt'altro che fittizio e anzi molto utile per l'azienda, Secondo gli inquirenti i responsabili della società, sostiene l'accusa, avrebbero simulato, nell'aprile del 2011, quando l'attuale sindaco di Ravanusa era consigliere provinciale, l'assunzione fittizia, con la qualifica di addetto al marketing, alle dipendenze della società D&D Service. Da quella data e fino al giugno del 2013, quando le Province regionali furono abolite, avrebbero usufruito, secondo la Procura in maniera illegittima, dei rimborsi elettorali. Un'altra contestazione riguarda il trasferimento della residenza a Palermo, ritenuto dalla Procura fittizio, nel periodo compreso fra il settembre del 2010 il luglio del 2013. AI termine della lettura del dispositivo di sentenza ieri mattina - nel corso della quale non erano presenti gli altri due imputati - il sindaco D'Angelo con accanto l'avvocato Scozzari non ha voluto rilasciare alcun commento, limitandosi a ringraziare "la Madonna del Carmine e l'avvocato Scozzari".
FRANCESCO DI MARE


Scrivolibero

Libero Consorzio Agrigento, entro il 20 agosto le domande per iscriversi nel Registro Provinciale degli enti accreditati

Fissato per il 20 agosto 2018 il termine di scadenza per la presentazione delle istanze per l'aggiornamento del Registro Provinciale degli enti accreditati per il servizio di assistenza in favore degli studenti con disabilità grave che frequentano le scuole medie superiori della provincia.
L'aggiornamento del registro provinciale per l'anno scolastico 2018/2019 era stato disposto dal Commissario Straordinario Girolamo Alberto Di Pisa con l'adozione della determinazione n. 91 del 15/06/2018. L'aggiornamento del registro è finalizzato a determinare gli enti del privato sociale autorizzati allo svolgimento dei servizi in favore degli alunni con disabilità iscritti nelle scuole secondarie di II grado, secondo il sistema cosiddetto dell'accreditamento.
L'aggiornamento inoltre riguarda esclusivamente le seguenti due sezioni: Sezione per il Servizio di assistenza all'autonomia ed alla comunicazione scolastica; Sezione per il Servizio igienico - personale.
Le ditte interessate possono accreditarsi attraverso la presentazione di un'apposita istanza e se ritenute idonee, verranno iscritte nel "registro provinciale degli Enti autorizzati allo svolgimento dei servizi a favore dei disabili gravi".
Le modalità di presentazione dell'istanza, le caratteristiche del servizio da svolgere, e tutta la modulistica necessaria sono pubblicate nel sito internet della Provincia www.provincia.agrigento.it, nella pagina " Gestione dei Servizi in favore dell'handicap" del settore Solidarietà Sociale e nella Sezione "Albo pretorio".
Il Libero Consorzio Comunale di Agrigento, attraverso il settore Solidarietà Sociale ha assicurato negli ultimi anni ad oltre duecento famiglie della nostra provincia il servizio relativo all'assistenza cosiddetta specialistica, comunemente chiamata di autonomia e comunicazione e quella igienico sanitario nelle scuole di competenza del Libero Consorzio, inoltre ha assicurato il trasporto di oltre 85 alunni affetti da grave disabilità.


Siciliaonpress

Dai Comuni » Strade Provinciali prericolose, Salvatore Fanara chiede un forte intervento della Sindaca di Favara
Giuseppe Moscato
Strade Provinciali prericolose, Salvatore Fanara chiede un forte intervento della Sindaca di Favara
Dai Comuni, Evidenza, Favara

Strade Provinciali prericolose, Salvatore Fanara chiede un forte intervento della Sindaca di Favara
"Carissima Sindaca, so bene che la competenza in materia, per le strade in questione, è dell' ex Provincia Regionale di Agrigento, adesso Libero Consorzio Comunale di Agrigento, al cui Commissario la presente nota è indirizzata per conoscenza, ma ritengo opportuno che Lei nella qualità di portavoce dei suoi cittadini debba intervenire con tutti i mezzi che la Legge Le mette a disposizione, affinché il Libero Consorzio intervenga con urgenza".
Salvatore Fanara strada franata croccaInizia così la lunga nota che il Consigliere comunale di Favara Salvatore Fanara ha scritto alla sindaca Anna Alba e per conoscenza anche al Commissario straordinario del Libero Consorzio Comunale di Agrigento Girolamo Alberto Di Pisa, per sollecitare un immediato ed urgente intervento di manutenzione della strade provinciali SP 3 e SP 80. "E' sotto gli occhi di tutti la pericolosità delle strade provinciali. Con questa mia nota voglio soffermarmi sulle due arterie  richiamate in oggetto, protagoniste quotidianamente di incidenti stradali, alcuni purtroppo anche mortali. Alla base della pericolosità di dette strade c'è sicuramente la mancata manutenzione che ha causato nel corso degli anni avvallamenti, fenditure ed anche smottamenti con vistosi abbassamenti del manto stradale. Una situazione insostenibile che voglio richiamare all'attenzione dell'Amministrazione comunale di Favara".
Le suddette strade per Favara sono di vitale importanza e ne è dimostrazione il traffico presente in qualsiasi ora del giorno e della notte.  La SP 80, dopo l'abbattimento del Ponte "Petrusa" è la principale se non l'unica arteria di collegamento con Agrigento e con la SS640 direttrice Ovest (valle dei Templi, San Leone, Porto Empedocle e territori successivi). Il gran numero di mezzi che vi transitano ha causato avvallamenti, fenditure ed anche smottamenti con vistosi abbassamenti del manto stradale in più parti. Inoltre l'asfalto è "levigato" con i pneumatici che non hanno più aderenze con grave pregiudizio per l'incolumità di chi vi transita.476F5C94-6A30-458E-B49E-18E343DF0902
Egualmente per la SP 3, strada principale per raggiungere Villagio Mosè, Lido Cannatello e la direttrice Est Palma di Montechiaro e tappe successive, oltre che le numerose residenze estive della zona, soprattutto nella prima parte, subito dopo il bivio con contrada Sant'Anna, insiste un vistosissimo, ampio e pericolosissimo abbassamento della sede stradale che ha formato un vero e proprio "gradino" di alcune decine di centimetri.
Salvatore Fanara strada franata 1 crocca"Le situazioni da me evidenziate sono sotto gli occhi di tutti gli automobilistici che quotidianamente vi  transitano, e che, credetemi, imprecano all'indirizzo di chi dovrebbe garantire una viabilità sicura e non lo fa. Anche lei Signor Sindaco credo che percorra dette strade per cui può avere riscontro personale della pericolosità delle stesse. In relazione a quanto esposto Le chiedo di intervenire con tutte le forze e con ogni mezzo consentito per chiedere al Sig. Commissario del Libero Consorzio Comunale di Agrigento di adoperarsi affinché siano avviato senza indugio e con estrema urgenza i lavori di ripristino di dette sedi stradali per metterle in sicurezza e scongiurare ulteriori danni a persone e cose".
Salvatore Fanana è pronto ad affiancare la sindaca e a darle manforte per giungere allo scopo. "Come consigliere comunale sono al suo fianco, ove le richieste non fossero prese nella giusta considerazione, anche per intraprendere eclatanti proteste per far si che il Sig. Commissario del Libero Consorzio Comunale di Agrigento si assuma le sue responsabilità e disposta gli interventi di manutenzione necessari".

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