Giornale di sicilia
I nodi della regione
slitta la riforma degli Ato. Riapre la discarica di Enna
Flop differenziata e niente sanzioni
Graziati pure i Comuni peggiori
Scaduto il termine per raggiungere il 30 per cento o portare i rifiuti all'estero. Cocina: salvi gli enti locali vicini all'obiettivo. Le lettere dei sindaci per giustificare il ritardo
Il termine per dimostrare di aver raggiunto almeno il 30% di raccolta differenziata è scaduto ma le sanzioni minacciate dalla Regione per il momento non colpiranno i sindaci che hanno fatto flop. È già scattata invece una fase, che non si annuncia breve, in cui ogni Comune sta provando a giustificare i ritardi per evitare di esser costretto a spedire i rifiuti all'estero a spese dei contribuenti. Da lunedì stanno piovendo in assessorato le lettere dei sindaci: «Ne abbiamo ricevuto centinaia - rivela Salvo Cocina, dirigente del dipartimento Rifiuti -. Alcuni sindaci ci hanno scritto di aver già attivato le procedure e firmato i contratti per spedire i rifiuti all'estero o di aver almeno preso contatti con le 4 ditte che noi abbiamo selezionato. Altri sindaci stanno provvedendo autonomamente a trovare ditte per spedire l'immondizia lontano». In questi casi le sanzioni dovrebbero essere scongiurate. Condizionale d'obbligo perché quella che si sta vivendo in questo inizia di agosto è una fase del tutto nuovo e non codificata. In base all'ordinanza di Musumeci chi non ha raggiunto il 30% fra maggio e luglio deve portare gran parte dei rifiuti fuori. E dovrebbe aver firmato il relativo contratto entro il 31 luglio anche se la spedizione inizierà solo dal primo ottobre così come il minacciato commissariamento del Comune e la decadenza del sindaco. Ma dopo il braccio di ferro con i sindaci, che hanno fatto ricorso al Tar (sentenza attesa per il 13), la Regione ha scelto di non essere perentoria. «Ci sono sindaci - aggiunge Cocina - che ci hanno scritto di essere al 28% di differenziata ma di aver attivato misure che garantiscono una crescita». Anche in questi casi le sanzioni dovrebbero essere evitate in attesa di verifiche. Tra l'altro, l'afflusso dei dati non è puntuale. L'ordinanza dice che basterebbe il dato di maggio (unico disponibile per ora) ma Cocina ammette che l'assessorato sta cercando anche numeri più recenti: «Sappiamo che a giugno un po' ovunque è partita la raccolta porta a porta. E i primi dati ci mostrano un aumento significativo delle percentuali». Per tutti questi motivi, in attesa anche della sentenza del Tar, in assessorato verrà tenuta la linea morbida almeno per qualche settimana. Cocina ha sul tavolo un elenco ufficioso di un centinaio di Comuni che risulterebbero lontani dal 30%. E fra questi i casi più clamorosi restano quelli di Palermo e Catania: «Sono due Comuni fermi» sintetizza il dirigente. Ma ieri il neo sindaco di Catania, Salvo Pogliese (molto vicino a Musumeci), ha allontanato da sè responsabilità e chiesto più tempo: «Ho inviato una richiesta di slittamento a fine anno dei termini per l'avvio delle procedure sostitutive per i Comuni inadempienti nei livelli di raccolta differenziata ». Catania è ferma al 7%. E ora guida il fronte che sta «trattando» con la Regione. Pogliese ha ricordato a Musumeci che il motivo del flop è la mancata assegnazione dell'appalto per la raccolta (più volte la gara è andata deserta provocando anche indagini giudiziarie) e ha garantito che il Comune farà una gara ponte subito e che il servizio di raccolta coinvolgerà tutto il territorio cittadino. Sulla stessa linea «trattativista» si sono mossi molti altri sindaci autonomamente. Mentre l'Anci ha avuto solo contatti informali con l'assessorato pur apprezzando la linea dialogante di questa fase. Il problema di fondo resta il rapido esaurimento dello spazio nelle discariche: motivo per il quale l'immondizia non differenziata dovrà finire all'estero da ottobre. L'assessorato però ha un colpo in canna da sparare a Ferragosto per allungare l'autonomia degli impianti: «Siamo pronti per attivare la discarica pubblica di Enna - annuncia Cocina -. Così l'intera provincia sarà autonoma visto che questo impianto può accogliere 150 tonnellate al giorno. Immondizia che non verrebbe più scaricata a Lentini alleggerendo così quest'altra discarica». È certo invece che la riforma degli Ato slitterà in autunno. La commissiola ne Ambiente, presieduta da Giusy Savarino, ha già approvato 5 dei 32 articoli che compongono il testo base del governo ma ci sono centinaia di emendamenti che rallentano l'iter. E l'Ars è ormai a un passo dalla pausa estiva. «Ci siamo dati un margine di tempo più ampio per studiare le soluzioni migliori » ha precisato la Savarino.
Ambiente.
La testuggine aveva ripreso il mare ma i volontari del Wwf hanno individuato il nido ed hanno provveduto a transennarlo. La schiusa avverrà entro 60 giorni
Licata, tartaruga Caretta Caretta depone uova a Torre San Nicola
Una tartaruga Caretta Caretta ha deposto le uova a Licata.La spiaggia scelta, stavolta, è quella della Torre San Nicola. La deposizione, secondo quanto annunciato da Gino Galia, responsabile del Wwf di Licata che è stato il primo ad intervenire sul posto, è avvenuta la notte scorsa. Le tracce della tartaruga sono state notate, nelle prime ore del mattino, da un residente della zona che si è reso subito conto di ciò che si trattava ed ha avvertito il Wwf. La Caretta Carettaaveva ripreso il mare, ma i volontari dell'associazione ambientalista hanno individuato il nido ed hanno provveduto a transennarlo. La schiusa delle uova avverrà al massimo entro 60 giorni. «Il ritorno della tartaruga Caretta caretta sulle coste siciliane è un segnale di vitalità del nostro mare -sottolineano dal Wwf -.Le tartarughe di solito ritornano per deporre le uova nelle spiagge dove sono nate, per questa ragione è necessario che trovino le spiagge in condizioni ottimali. Dopo aver deposto le tartarughe tornano in mare e qui il lavoro dei volontari del Wwf diventa importantissimo per far si che si arrivi alla schiusa». Lo scorso anno una Caretta Caretta aveva deposto le uova sulla spiaggia di Marianello il 25 di giugno. Ad accorgersene era stato un frequentatore della spiaggia a passeggio con il suo cane, che ha avvisato la Guardia Costiera. Era così partita la macchina dei volontari Wwf, autorizzati dal Ministero dell'Ambiente. Di concerto con la Ripartizione Faunistico Venatoria di Agrigento erastato subito recintato il sito per proteggerlo da turisti e curiosi. Il nido è stato presidiato per 60 giorni e sorvegliato dai volontari Wwf, fino alla schiusa delle uova avvenuta il 24 di agosto. In quell'occasione le uova deposte erano state 48 e, complessivamente, erano nate ed avevano raggiunto il mare ben 13 tartarughine.Qualche giorno prima era stata liberata una tartaruga nella spiaggia Marianello, dopo essere stata curata al Centro di recupero del Wwf di Lampedusa diretto da Daniela Freggi. «Jenis» il nome della caretta caretta, era stata curata dopo un'operazione per toglierle un amo dallo stomaco, aveva 15-18 anni di età per un peso di 26 chili. L'iniziativa, come sempre era stata fortemente voluta da Gino Galia, responsabile locale del Wwf. Quella occasione era stata una vera e propria festa alla quale hanno partecipato numerosi volontari provenienti da tutta la Sicilia e Gerlando Callea della Riserva di Torre Salsa, Dylan Pelletti per i Young e Giuseppe Mazzotta residente Sicilia Area Mediterranea. (*PAPI*)
Agrigentooggi
Fondo pesca 2014-2020: nuove opportunità di finanziamento
di Paolo Picone
AGRIGENTO. Nuove opportunità per i pescatori sono in arrivo dal Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca (FEAMP) 2014-2020 riservato agli operatori professionali della pesca. La Misura 1.38 "Limitazione dell'impatto della pesca sull'ambiente marino e adeguamento della pesca alla protezione della specie" (Art. 38 del Regolamento UE n. 508/2014) ha lo scopo di ridurre l'impatto della pesca sull'ambiente marino, favorire l'eliminazione graduale dei rigetti in mare e facilitare la transizione verso uno sfruttamento sostenibile delle risorse biologiche marine, in modo da ricostituire e mantenere i livelli delle popolazioni delle specie pescate e produrre il massimo rendimento sostenibile. La Misura 1.42 "Valore aggiunto, qualità dei prodotti e utilizzo delle catture indesiderate" (Art. 42 del Regolamento UE n. 508/2014) ha invece la finalità di migliorare il valore aggiunto o la qualità del pesce catturato. Conformemente al divieto di effettuare rigetti introdotto dalla Politica Comune per la Pesca (PCP), sostiene gli interventi a bordo delle navi per realizzare il miglior uso possibile delle catture indesiderate e di valorizzare al meglio la parte meno sfruttata del pesce catturato, promuovendo e incentivando la competitività della filiera di settore.
I bandi di attuazione sono pubblicati ai seguenti link:
http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE/PIR_LaStrutturaRegionale/PIR_Assessorat...
http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE/PIR_LaStrutturaRegionale/PIR_Assessorat...
Le istanze devono pervenire, per la partecipazione ad entrambe le misure, entro e non oltre le ore 14,00 del 01 ottobre 2018 all'Assessorato dell'Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea - Dipartimento della Pesca Mediterranea Via degli Emiri, 45 - (90135) Palermo, o agli uffici territoriali indicati nei bandi. Beficiari di queste misure sono armatori e proprietari di imbarcazioni da pesca, pescatori professionisti e organizzazioni di pescatori riconosciute dallo Stato membro. Si tratta di importanti canali di finanziamento già utilizzati dagli operatori delle tre marinerie agrigentine (Licata, Porto Empedocle e Sciacca) grazie ai quali sono stati erogati fondi FEAMP per 336.000,00 euro, con il supporto tecnico dei desk informativi del Libero Consorzio di Agrigento, la cui attività si è conclusa stamani.
LA SICILIA
DENUNCIA DEL SINDACO DI LAMPEDUSA E
LINOSA
"Per le Pelagie non navi ma
'viaggi della speranza'".
PALERMO. «Più che di collegamenti
marittimi, quelli fra Lampedusa e Linosa con Porto Empedocle sono
diventati ormai "viaggi della speranza": chiediamo la
rescissione del contratto di servizio con la "Traghetti delle
Isole", e stiamo anche attivando le iniziative necessarie a
chiedere un risarcimento dei danni per i mancati collegamenti che
hanno determinato non solo disagi ai singoli passeggeri, ma anche un
danno alla collettività a livello di immagine, e per quel che
riguarda il comparto turistico ed economico dell'isola», Questo
il pesante j'accuse del sindaco di Lampedusa e Linosa, Totò
Martello. «Non è accettabile - prosegue Martello - che una società
che si aggiudica una gara d'appalto non sia nelle condizioni di
garantire il servizio: navi vecchie ed inefficienti, partenze in
dubbio fino all'ultimo momento e poi annullate con la motivazione
della' "nave in avaria". Il contratto deve essere
rispettato, e se ciò non avviene chi viola le regole se ne deve
assumere le .responsabilità», Martello chiede quindi l'intervento
dell'assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone. «Da
troppi anni ormai Lampedusa e Linosa continuano a subire
mortificazioni sui. collegamenti marittimi e questa situazione non è
più tollerabile». Un grido d'allarme ancora più alto visto il
flusso di turisti nelle Pelagie.
NOMINATO IGNAZIO GENNARO
Polizia provinciale: cambio al
vertice amministrativo.
Cambio al vertice amministrativo del
Corpo della Polizia Provinciale del Libero Consorzio Comunale di
Agrigento.
Il dottor Ignazio Gennaro e infatti il
nuovo dirigente del Corpo della Polizia provinciale guidato dal
colonnello Enzo Giglio.
Lo ha disposto Il commissario
straordinario dell'Ente. Alberto Di Pisa, con propna determinazione
con la quale ha provveduto anche ad un riassestamento degli incarichi
dirigenziali. ,
Al dottor Ignazio Gennaro e stato
attribuito anche il Settore "Attività negoziale" che
comprende anche l'Ufficio Contratti e gare, espropriazioni e
concessioni.
Resta confermato al dotto Achile
Contino il settore "Territorio e ambiente". I nuovi
incarichi attribuiti dal commissario Di Pisa, seguono di pochi giorni
un altro provvedimento con il quale lo stesso aveva rimodulato
l'organizzazione dell'Ente attribuendo al dott. Gennaro, anche
l'incarico di vice segretario generale dell'ex Provincia regionale di
Agrigento in aggiunta al settore Stampa, Ufficio relazioni con il
pubblico, Valorizzazione dei beni culturali ed ambientali. ..
Il Corpo della Polizia provinciale,
oltre che dei compiti ordinari di Polizia giudiziaria, si occupa
anche di indagini su reati ambientali, ordine pubblico, di attività
di vigilanza e polizia stradale sulle strade provinciali ed in
materia di polizia venatoria.
Il Corpo, è composto complessivamente
da una trentina fra Agenti e personale amministrativo di supporto e
tra i propri compiti istituzionali ha anche l'effettuazione di
indagini delegate da parte dell'Autorità giudiziaria.
R.A.
CANICATTI'. Incontro a Palazzo
Stella con l'europarlamentare catanese Michela Giuffrida.
LO SVILUPPO CON I FONDI EUROPEI.
Presenti sindaci e amministratori
delle province di Agrigento e Caltanissetta.
CARMELO VELLA
CANICATTI. Un fiume di denaro
dell'Unione Europea che non viene sfruttato per portare benessere e
sviluppo in Sicilia ed in particolare dai comuni. Di questo si è
parlato martedì pomeriggio durante un incontro che si è svolto a
Palazzo Stella sede della biblioteca comunale ed alla quale era
presente l'Europarlamentare Michela Giuffrida, fresca di nomina alla
guida del dipartimento nazionale coesione e fondi Ue del Partito
Democratico e numerosi amministratori delle province di Agrigento e
Caltanissetta. A fare gli onori di casa il sindaco di Canicattì,
Ettore Di Ventura, il quale ha voluto fortemente l'incontro per
vedere se vi è la possibilità attraverso i fondi messi a
disposizione da Bruxelles, di presentare progetti finanziabili ed
attuabili sul territorio. All'incontro erano presenti anche
sindacalisti, imprenditori, il sindaco di Campobello di Licata Gianni
Picone, rappresentanti dei comuni di Grotte e Racalmuto, l'ex
deputato nazionale del Pd Maria Iacono.
"Infrastrutture, aiuti alle
imprese, politiche sociali sono alcuni dei settori per i quali gli
Enti locali possono avere accesso ai fondi europei - ha detto Michela
Giuffrida - parlando alla platea. Fondo europeo di sviluppo regionale
- Fesr, Fondo sociale europeo- Fse, Fondi di Coesione sono stru-
menti attraverso i quali - ha aggiunto l'Europarlamentare del Pad -
le amministrazioni locali possono, nell'ambito della Strategia Europa
2020, incentivare la crescita e lo sviluppo sociale. Nel corso della
nuova programmazione 2014-2020 - ha continuato Michela Giuffrida -
gli enti pubblici possono usufruire dei contributi l'Ue al fine di
accrescere l'efficienza istituzionale, migliorare la qualità dei
servizi pubblici e l'utilità di progetti di politiche sociali,
cultura e turismo, istruzione. Come mai a fronte di tutti i
finanziamenti che ci sono - ha aggiunto Michela Giuffrida - sono così
pochi i progetti presentati specialmente dai comuni. Mi dispiace
sentir parlare della mia terra la Sicilia come una regione che non
presenta progetti, che ha poca progettualità e che arranca nell'uso
dei fondi europei. Bisogna dire chiaro e tondo- ha aggiunto
l'europarlamentare - che se c'è un luogo dove ancora oggi ci sono
dei finanziamenti disponibili e pure ingenti, una vera mole di denaro
quello è proprio Bruxelles. Noi abbiamo a disposizione miliardi e
purtroppo non li utilizziamo ed io vorrei oggi con questo incontro
sollecitare la classe dirigente, gli amministratori, i capi delle
città, diciamolo con termini comprensibili a tutti per fare
progredire, per fare sviluppare la propria comunità e portare
sviluppo economico è imprescindibile usare i fondi europei".