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Rassegna stampa dal 4 al 6 agosto 2018

4 agosto -  sabato

Giornale di Sicilia
 

La Sicilia e il lavoro
Demanio ai privati e pensionati Eas: La regione ci riprova
Finanziaria ter,  sì ai ritocchi
Pip e catalogatori, è braccio di ferro
Modifiche alla manovra che a giugno era stata falciata dal Consiglio dei ministri. Stabilizzazione congelata, ma i lavoratori resteranno in servizio in attesa della sentenza
Giacinto Pipitone - Palermo
La giunta ci riprova, corregge alcune norme della Finanziaria varata ad aprile per depotenziare l'impugnativa subita e porta all'Ars quella che nelle intenzioni di Musumeci e Armao dovrebbe essere una manovrina lampo.
Una sorta di Finanziaria ter, che arriva anche dopo il cosiddetto  Collegato, dalla quale tuttavia restano fuori i Pip e i catalogatori, due delle categorie più premiate in primavera e sgambettate poi dal consiglio dei ministri: per loro Palazzo d'Orleans ha deciso di accettare la sfida davanti alla Consulta. La Finanziaria di aprile era stata falciata dal Consiglio dei ministri a giugno: almeno una trentina  di norme erano state impugnate. Ora la Regione ha dovuto decidere su quali di queste norme tenere duro attendendo il giudizio definitivo della Corte costituzionale. E ancora, su quali mollare accettando la bocciatura romana. E su quali, infine, recepire le obiezioni riapprovando gli articoli impugnati nella versione modificata. Partita delicatissima, perchè riguarda migliaia di lavoratori. In primis i 3 mila Pip di Palermo per i quali la stabilizzazione approvata in Finanziaria di fatto resta congelata. Dovevano lasciare i contratti a termine per essere assunti alla Resais prima che il governo nazionale leggesse nella norma violazioni di leggi sul reclutamento del personale. Ieri la giunta Musumeci ha deciso di non cancellare l'articolo nè modificarlo. Una prova di forza che implica però l'attesa della sentenza della Consulta che realisticamente non arriverà prima di un anno. In questo frangente i Pip, assicurano da Palazzo d'Orleans, resteranno in servizio nelle formule attuali  e con gli stessi stipendi. Analoga sorte per i catalogatori. Ad aprile il governo aveva previsto  il loro trasferimento dalla partecipata Sas alla Regione. Anche in questo caso, di fronte  all'impugnativa dello Stato, si andrà alla Consulta. In realtà le norme impugnate potrebbero anche essere applicate in attesa del giudizio ma il dubbio su ricorsi che nascerebbero in caso di stabilizzazioni poi cancellate dai magistrati costituzionali suggerisce a Palazzo d'Orleans di congelare tutto. Diversa la decisione su una delle norme più attese della manovra di aprile, quella che avrebbe permesso di assegnare ai privati beni immobili esistenti sul demanio. È una operazione fortemente voluta dall'assessore al Territorio Toto Cordaro che ora viene modificata solo nella parte che prevede la durata della concessione: ad aprile si era pensato di dare questi beni per 50 anni, lo Stato ha obiettato che non si può andare oltre i 30. Il disegno di legge approvato ieri in giunta recepisce questa obiezione e, quando verrà approvato all'Ars, ciò farà decadere l'impugnativa. La stessa inversione di rotta il governo tenta su altre due norme chiave della Finanziaria: quella che prevede di concedere un integrativo ai pensionati Eas e quella che consente di trasferire ad altre partecipate il personale delle società pubbliche fallite o chiuse. Nel primo caso la Regione sta integrando la documentazione che dimostra la copertura finanziaria della norma (era questa la contestazione di Roma). Nel secondo caso l'assessore all'Economia, Gaetano Armao, ha deciso di armonizzare questo articolo con una norma nazionale del Testo unico sulle partecipate. La Regione quindi si adegua e prova a superare l'impugnativa. Non ci sarà alcun braccio di ferro costituzionale nè modifiche all'Ars per l'articolo che avrebbe bloccato il rilascio di nuove autorizzazioni per impianti eolici e fotovoltaici. Il governo Musumeci ha deciso di cancellare questo stop: dunque il settore riparte. Anche perché, si sottolinea a Palazzo d'Orleans, nel frattempo sta per essere approvato un nuovo regolamento che ridisegna i limiti geografici e normativi per questi impianti. Ci sono, infine, altre due norme molto pesanti su cui il governo ha deciso di tentare la strada della difesa davanti alla Consulta. Si tratta di quelle con cui Armao ha provato a iscrivere in bilancio gli introiti di accise e altri trasferimenti che lo Stato dovrebbe garantire in base allo Statuto e altri  accordi successivi e che invecesono sempre rimasti sulla carta. È una partita che vale fra i 600 milioni e il miliardo e sulla quale si aprirà probabilmente il «vero» braccio di ferro davanti ai giudici costituzionali.  L'ultima norma che Palazzo d'Orleans proverà a difendere è quella che permette di finanziare attraverso l'uso di fondi Poc e Fsc vari contributi a Comuni ed enti locali più o meno sollecitati dai deputati all'Ars. Tutte le altre norme impugnate a giugno e non citate nè nel piano di resistenza nè  nel disegno di legge da riapprovare all'Ars verranno lasciate su un binario morto. Dunque ora c'è un pacchetto di misure il cui destino si decide a Roma nel medio periodo e un altro pacchetto che attende invece un nuovo voto all'Ars. Nei piani del governo (come leggete a parte) il via libera del Parlamento regionale dovrebbe arrivare entro martedì pomeriggio. E nella stessa giornata Musumeci chiederà di approvare anche un altro testo, varato ieri su proposta dell'assessore agli Enti Locali Bernadette Grasso, per prorogare di altri tre mesi gli attuali commissari delle ex Province. Anche in questo caso tutto ruota intorno alla sentenza con cui la Consulta qualche settimana fa ha negato il via libera alla legge che  avrebbe permesso di indire nuove elezioni generali per questi enti. Dunque si torna alle elezioni di secondo livello (quelle in cui votano solo sindaci e consiglieri comunali) e tramonta il piano di ricostituire sul piano politico-amministrativo  le vecchie Province. Le elezioni di secondo livello - spiega la Grasso - si terranno a novembre. Nell'attesa gli attuali commissari resteranno al loro posto.

AGRIGENTOOGGI
Protezione Civile del Libero Consorzio a S.Stefano Quisquina per l'edizione 2018 di "Giovaninfesta"
Il Gruppo di Protezione Civile del Libero Consorzio Comunale di Agrigento parteciperà domani, sabato 4 agosto, a Santo Stefano di Quisquina all'edizione 2018 di "Giovaninfesta", l'annuale raduno giovanile organizzato dall'Arcidiocesi di Agrigento che per la prima volta si svolge nel Comune montano, affiancando, insieme all'Amministrazione comunale e ai Carabinieri, gli organizzatori nella redazione del piano socio-sanitario realizzato per l'evento. Il Piano prevede l'impiego del personale della Polizia Municipale dei Comuni dell'area montana (S.Stefano Q., Alessandria della Rocca, Cianciana, Bivona, Cammarata) e dei Carabinieri per l'ordine pubblico, e della Protezione Civile Provinciale e Comunale per il coordinamento del volontariato.    Numeri importanti, quelli previsti dagli organizzatori, in particolare oltre 3.000 partecipanti. Il Libero Consorzio ha attivato trenta volontari di protezione civile appartenenti a cinque associazioni iscritte nel registro regionale e che hanno sottoscritto il contratto con il Libero Consorzio di Agrigento, ovvero Croce Rossa Italiana comitato di Agrigento, AEOP Porto Empedocle, Giubbe d'Italia di Santa Elisabetta, Associazione Nazionale Finanzieri d'Italia sez. di Agrigento ed Emergency Life Porto Empedocle. Si tratta di associazioni di volontariato con le quali il Libero Consorzio ha ormai consolidato un rapporto di piena collaborazione, grazie anche ai numerosi corsi di formazione organizzati dall'Ente per arricchire la professionalità e l'esperienza degli stessi operatori. Il referente per l'assistenza sanitaria è il dott. Angelo Vita., che agirà in stretto contatto con il 118. Il piano sanitario prevede anche l'utilizzo di 3 ambulanze messe a disposizione da Croce Rossa e Giubbe d'Italia, e due squadre "a piedi" di primo soccorso sanitario e BLS della stessa Croce Rossa, presenti dalle ore 8.00 di sabato sino ad un'ora dopo la conclusione della manifestazione.  La partecipazione del Gruppo di Protezione Civile (dirigente dott. Achille Contino, funzionario responsabile dott. Marzio Tuttolomondo) è stata autorizzata dal Commissario Straordinario del Libero Consorzio dott. Girolamo Alberto Di Pisa.

LA SICILIA
 
IL RETROSCENA
Quello strano furto nella sede della Polizia provinciale
FAVARA. a.r.) Era la notte dell'8 gennaio dell'anno in corso, quando almeno due malviventi riuscirono ad intrufolarsi negli uffici distaccati del Libero Consorzio di Agrigento, all'interno del Giardino Botanico di via Demetra. Da una stanza, adibita ad armeria, appartenente al Corpo della Polizia Provinciale di Agrigento, vennero rubati due fucili, due pistole e vario munizionamento. Oggi le investigazioni della Squadra Mobile di Agrigento hanno permesso di contestare al favarese Russotto anche la ricettazione di un fucile a pompa, calibro 12, risultato oggetto di furto, proprio quella notte, e recentemente ritrovato e recuperato nel sotto tetto di una palazzina, in un complesso popolare di via Pietro Germi, nell'abitato di Favara. C'è il timore fondato, che le armi rubate alla Polizia Provinciale, possano essere state utilizzate per compiere furti, rapine e altri reati contro il patrimonio e le persone. Certo, non è la prima volta, che i ladri scelgono di portarsi via doppiette, pistole e revolver, custoditi dai proprietari in abitazioni, all'interno di armadi blindati, o comunque chiusi in cassetti o nascosti in soffitta. Ma in quel caso i banditi avevano alzato notevolmente il tiro. Dopo avere sfondato la porta di una stanza erano riusciti a portare via armi e munizioni. La scoperta, l'indomani mattina, da parte di un dipendente. Venne avviata un'indagine dei carabinieri della Compagnia di Agrigento e del Reparto Operativo, con il supporto dei rilievi degli specialisti della Scientifica. La prima svolta quattro mesi dopo, in seguito ad un blitz del personale della Squadra Mobile, nell'edificio dove abita la famiglia Russotto. Alzando una botola, nel sottotetto, furono ritrovati il fucile a pompa della Provinciale, una pistola e diverse munizioni. Le indagini sono concentrate a stabilire se l'autore di quel furto è il favarese, o semplicemente ha acquistato l'arma da qualcuno fidato, verosimilmente il vero responsabile del raid.
 
Presto l'equo compenso pure nelle P.a. dell'Isola
PALERMO. Potrebbe diventare presto procedura ordinaria l'applicazione anche presso le pubbliche amministrazioni siciliane della legge nazionale sull'equo compenso relativamente agli incarichi affidati ai liberi professionisti esterni. Il presidente della Regione, Nello Musumeci, ha assicurato ad un'ampia delegazione di rappresentanti delle libere professioni dell'Isola l'impegno a verificare in tempi brevi la fattibilità di un'iniziativa in tal senso e a portare in Giunta un provvedimento che indichi alle amministrazioni- da quelle regionali alle società partecipate fino agli enti locali - in che modo attenersi alle indicazioni della normativa e applicare in maniera adeguata i compensi per le prestazioni professionali.  Musumeci ha anche detto che a settembre sarà istituito un tavolo di confronto sui problemi delle libere professioni in Sicilia.
. All'incontro, cui ha preso parte anche l'assessore regionale all'Ambiente, Toto Cordaro, erano presenti l'Unione degli ordini forensi della Sicilia (presidente Massimo Dell'Utri), il Consiglio nazionale forense( tesoriere Giuseppe Iacona), la Consulta regionale dei commercialisti (presidente Salvatore Di Lena), il Comitato regionale del Notariato della Sicilia (presidente Renato Caruso), la Consulta regionale dei geometri (presidente di Catania Paolo Nicolosi), la Consulta regionale degli Ingegneri (presidente Giuseppe Margiotta).

5 agosto - domenica
Giornale di Sicilia


I nodi della regione
La somma stanziata al momento non permette, però, di soddisfare il fabbisogno di tutte le domande
Edilizia scolastica, per la Sicilia 272 milioni

Giacinto Pipitone
Pronte le graduatorie, scattano i finanziamenti per ristrutturare o ampliare le scuole siciliane. Sul piatto la Regione ha messo 272 milioni. Sono oltre quattrocento gli interventi finanziabili inclusi nelle graduatorie del Piano per l'edilizia scolastica siciliana. I primi subito, gli altri via via fino al 2020. Le richieste presentate dai Comuni sono state 356, quelle delle ex Province sono 91. Questa la risposta al bando pubblicato ad aprile scorso dal governo regionale e curato dall'assessorato all'Istruzione. Il termine di presentazione delle istanze è stato rispettato e questo consente di impegnare nell'immediato 272 milioni di euro per opere cantierabili già a partire da quest'anno, secondo una graduatoria definitiva degli interventi elaborata dal ministero e che sarà pubblicata a ottobre. La somma stanziata al momento non permette di soddisfare il fabbisogno di tutte le domande, per questo - assicura la Regione - le risorse saranno progressivamente aumentate. Secondo i recentissimi dati dell'Anagrafe regionale, circa il 60 per  cento delle strutture scolastiche nonè in regola con le certificazioni antisismiche e il 70 per cento è senza l'agibilità. «Con questo intervento finanziario - ha detto ieri il presidente Nello Musumeci - contiamo di ridurre notevolmente tale percentuale». I soldi appena stanziati andranno, per fare qualche esempio nel Palermitano, al liceo linguistico Ninni Cassarà (un milione e 370 mila euro), all'istituto psico-pedagocico Danilo Dolci (un milione e 125 mila euro), al Regina Margherita (1,8 milioni), al Basile di Monreale (1,5 milioni), al Benedetto Croce (680 mila euro) e al conservatorio Bellini (un milione e 125 mila euro). Per quanto riguarda le altre province, i primi finanziamenti arriveranno per ristrutturare e rendere agibili 4 edifici oggi inutilizzati ad Agrigento. E poi, sempre ad Agrigento, i fondi andranno all'istituto Politi (1,1 milioni), al liceo Leonardo (2,3 milioni), al Tommaso Fazello di Sciacca (4,6 milioni). A Enna fondi per il liceo Farinato (5,7 milioni), e per i licei Cascino e Romano di Piazza Armerina (6 milioni). A Troina pronti 2,2 milioni per il Majorana. A Gela 9 milioni per il Vittorini. A Modica, nel Ragusano, pronti 4,8 milioni per gli istituti Verga, Alberti e Archimede. Le opere previste sono finalizzate alla ristrutturazione, all'adeguamento antisismico e antincendio , agli ampliamenti e alle realizzazioni di nuove costruzioni (palestre, mense, aree ricreative) e alla rimozione di barriere architettoniche. Centosessantuno progetti, seppur ammessi al finanziamento, rimangono al momento in attesa delle verifiche preventive di vulnerabilità sismica degli edifici, verifiche necessarie per le successive opere di adeguamento che potranno essere finanziate nel corso del 2019. Presentato al ministero anche l'elenco delle 142 istanze riguardanti il Piano straordinario di interventi per l'adeguamento antincendio. «È un passo decisivo - aggiunge l'assessore all'Istruzione Roberto Lagalla - verso una riqualificazione generale del sistema dell'istruzione siciliana, che passa necessariamente attraverso la messa in sicurezza e il rinnovo strutturale delle aule. Per  questo si é deciso di attribuire unpunteggio maggiore agli interventi riguardanti anche l'ampliamento degli edifici scolastici, attraverso mense, spazi ricreativi e palestre». Gia. Pi.

Libero Consorzio
Uffici chiusi alla vigilia di Ferragosto

Il commissario straordinario del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, Girolamo Alberto Di Pisa, ha autorizzato la chiusura degli uffici per martedì 14 agosto, giorno della vigilia di Ferragosto. Il provvedimento è stato emesso, tenuto conto che questo giorno ricade tra la domenica ed il ferragosto e che si presume affluenza minima di pubblico negli uffici dell'ex Provincia regionale. Saranno comunque garantiti i servizi essenziali, quali Urp, Polizia Provinciale e Protezione Civile. (*PAPI*)

AGRIGENTOOGGI
Uffici dell'ex Provincia chiusi il 14 agosto
Di Paolo Picone
AGRIGENTO. Il commissario straordinario del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, Girolamo Alberto Di Pisa, ha autorizzato la chiusura degli uffici per martedì 14 agosto. Il provvedimento è stato emesso, tenuto conto che questo giorno ricade tra la domenica ed il ferragosto e che si presume affluenza minima di pubblico negli uffici.
Saranno comunque garantiti i servizi essenziali, quali Urp, Polizia Provinciale e Protezione Civile.
LA SICILIA

SCUOLE SICURE, BANDO DELLA REGIONE
OLTRE 400 GLI INTERVENTI FINANZIABILI
GIUSEPPE BIANCA
PALERMO. Dal 20 aprile, data in cui Musumeci aveva annunciato la prima corposa serie di interventi a supporto dell'edilizia scolastica, ad oggi, la road map ha proseguito operativamente il suo corso. Sono oltre quattrocento gli interventi finanziabili inclusi nelle graduatorie del Piano per l'edilizia scolastica siciliana per i prossimi tre anni e trasmesse al ministero per l'Istruzione. In particolare, le richieste presentate dai Comuni sono state 356 quelle delle ex Province sono 91.
La crisi finanziaria delle ex Province aveva fatto venire meno in questi ultimi anni in larga parte la manutenzione ordinaria delle scuole. Ora il termine di presentazione delle istanze è stato rispettato e questo consente,di impegnare nell'immediato 272 milioni di euro per opere cantierabili già a partire da quest'anno. La graduatoria definitiva degli interventi sarà pubblicata a ottobre a cura del ministero dell'Istruzione.
Il presidente della Regione, che ha evidenziato l'arco temporale in cui è maturato il  risultato, ha espresso soddisfazione anche per il "supporto fornito dall'Associazione dei Comuni, dall'Agenzia nazionale della coesione territoriale e dall'associazione dei costruttori edili".
Secondo i più recenti dati dell'Anagrafe regionale, circa il 60 per cento delle strutture scolastiche (2.614 si 4.358, del cui totale l'81% gestito dai Comuni e il restante 19% dalle ex Province) non è in regola con le certificazioni antisismiche e il 70 per cento è senza agibilità. "Con questo intervento finanziario - ha concluso il governatore - contiamo di ridurre notevolmente tale percentuale".
Le opere previste sono finalizzate a ristrutturazione, adeguamento antisismico e anticendio, ampliamenti o realizzazioni di nuove costruzioni, palestre, mense, aree ricreative e rimozione di barriere architettoniche.
Sono oltre cento invece (161, per l'esattezza) i progetti ammessi al finanziamento per i quali occorre il via libera delle verifiche preventive di vulnerabilità sismica degli edifici che potranno essere finanziate nel corso del 2019.
Presentato al ministero anche l'elenco delle 142 istanze riguardanti il Piano straordinario di interventi per l'adeguamento anticendio.
E' un passo decisivo - ha commentato a sua volta l'assessore all'istruzione Roberto Lagalla - verso una riqualificazione generale del sistema dell'istruzione siciliana, che passa necessariamente attraverso la messa in sicurezza e il rinnovo strutturale delle aule nelle quali trascorrono le giornate i nostri studenti.
Abbiamo ritenuto una priorità poter consentire loro di vivere ore di attività  didattica in un ambiente sicuro ed efficiente.
Per questo si è deciso di attribuire un punteggio maggiore agli interventi riguardanti anche l'ampliamento degli edifici scolastici, attraverso mense, spazi ricreativi e palestre".

6 agosto - lunedì

AGRIGENTONOTIZIE

 
CRESCE IL TURISMO IN SICILIA , AGRIGENTO NON È FRA LE PROVINCE PIÙ GETTONATE
Secondo i dati elaborati dall'Osservatorio economico di Confartigianato, la provincia si piazza, invece, al primo posto - insieme a Palermo - per l'incidenza dell'artigianato nei settori a vocazione turistica
Redazione
-Cresce il turismo in Sicilia. Più presenze, più arrivi e ci si avvicina sempre più al massimo storico registrato del 2014. Le strutture alberghiere restano le più gettonate ma cresce sempre più l'interesse verso i B&B, che registrano nell'ultimo anno un incremento a doppia cifra, +23,9%. Sono questi i dati elaborati dall'Osservatorio economico di Confartigianato Sicilia.
L'Osservatorio economico di Confartigiano Sicilia rileva che fra le province più gettonate dai turisti, nel 2017, ci sono Messina (23,8%), Palermo (20,3%), Trapani (15,8%) e Catania (14,2%). In queste quattro provincie si addensa il 74,1% del totale delle presenze registrate nella regione e il 2,6% di quelle nazionali. La quota di presenza di stranieri supera il 50% a Messina (61,6%) e Palermo (57,1%). Per tasso di turisticità primeggia Messina con 5,5 presenze/ab. e Trapani con 5,4 presenze/ab.  E Agrigento? Città della Valle dei Templi e provincia della Scala dei Turchi, solo per citare qualche scontata attrattiva.  Secondo i dati elaborati dall'Osservatorio economico di Confartigianato Sicilia, Agrigento non rientra neanche fra le province di maggiore dinamismo che è stato rilevato, invece per Ragusa (+35,5%) e Siracusa (+15,7%). Maggiore dinamismo del turismo straniero per Ragusa (+90,3%), Caltanissetta (+46,8%) e Siracusa (43,7%). Le province dove la componente del turismo degli italiani - rileva Confartigianato - ha mostrato la maggiore crescita sono Trapani (+6,9%) e Ragusa (+3,6%).  Agrigento si piazza, invece, al primo posto - insieme a Palermo - per l'incidenza dell'artigianato nei settori a vocazione turistica. Alla fine del primo trimestre 2018 le imprese artigiane operanti in attività economica a vocazione turistica in Sicilia risultano essere 16.295 e rappresentano il 22,2% dell'artigianato totale. In un anno il numero di queste imprese è rimasto pressoché stabile (-0,1%).
Ai primi posti, le province di Palermo e Agrigento entrambe con una quota pari al 24,4%, seguite da Catania (22,5%) e da Caltanissetta (22,1%). La dinamica provinciale è positiva sul territorio per l'artigianato legato a domanda turistica a Ragusa con il +2,2%, a Palermo con il +2,1% e a Trapani con il +0,5%.

LA SICILIA
 
RIBERA
Finanziato progetto Erasmus: il Toscanini andrà in Russia
RIBERA. L'Istituto Superiore di Studi Musicali di Ribera ha vinto il bando Erasmus Extra UE per l'International Credit Mobility (KA107) CalI 2018, ottenendo un punteggio di valutazione qualitativa molto alto (90/100 punti) per il progetto presentato in partenariato con il conservatorio Petrozavodsk della Federazione Russa e un finanziamento di 24.693 euro assegnato dalla Commissione Europea.  Lo ha comunicato la direttrice dell'Istituto prof.ssa Mariangela Longo che afferma: "Siamo molto felici e orgogliosi per la notizia appena arrivata dall'Agenzia INDIRE Erasmus, un risultato prestigioso per il Toscanini, solitamente assegnato alle grandi Università italiane e difficilmente accordato alle Istituzioni AFAM, ottenuto grazie alla preziosa collaborazione della nostra consulente Erasmus dott.ssa Maria Vermiglio e del prof. Gianfranco Gioia che ci ha messo in contatto con il conservatorio russo".
Grazie al finanziamento ottenuto il Toscanini avvierà un progetto internazionale dedicato all'ensemble di ottoni e percussioni e alla creazione di nuovo repertorio per questa formazione con il coinvolgimento di esecutori delle due istituzioni e di compositori dei due paesi Italia/Federazione Russa).
"Ci prepariamo - conclude la direttrice Longo - a realizzare per il prossimo anno accademico un'altra importante esperienza di internazionalizzazione per i nostri studenti con l'ausilio del compositore maestro Gianfranco Gioia e dei docenti maestri Roberto Basile e Sergio Calì e dei dipartimenti di ottoni e percussioni. ".
Si tratta di un altro appuntamento internazionale per gli studenti del Toscanini che negli ultimi dodici mesi hanno ottenuto premi e prestigiosi riconoscimenti in concorsi nazionali.
EMANUELA MINIO
 
ROMANIA
Cua, ci si prepara ad accogliere l'università di Galati.
g.s.) Università, se Palermo guarda verso Agrigento, oggi che la Regione potrebbe garantire risorse economiche e possibilità di gestire la governance, il Cua sembra avere altri obiettivi. Del resto era stato lo stesso sindaco Lillo Firetto a dire, nei giorni scorsi, che il Consorzio avrebbe dovuto guardare altrove. E così, in sostanza, è già, a leggere almeno i provvedimenti firmati dal presidente del Cua, Pietro Busetta, il quale, nei giorni scorsi, ha dato indirizzo agli uffici di iniziare ad approntare le aule per il corso di ingegneria ambientale che dovrebbe tenere in città l'università romena di Galati. Tutto secondo programmi, anche se la convenzione tra il Consorzio e l'università "Dunaera dejos", da quanto apprendiamo leggendo gli atti, dovrà essere modificata. Roba di poco conto, comunque, stante che l'accordo è ormai tracciato: Cua non investe risorse economiche, ma tutto è a carico dei romeni, che versano semmai un contributo per le spese di funzionamento.  Quali i costi per l'utenza ancora non lo sa nessuno, ma è difficile immaginare che questi possano essere alla portata di tutti, come del resto già accade per la scuola di alta formazione in mediazione linguistica.  Intanto il Cua, registra l'abbandono dalla compagine societaria dell'Ordine degli Avvocati di Agrigento, e si appresta a convocare l'assemblea dei soci per la prossima settimana per ricostituire l'organo dei revisori dei conti - dimessosi improvvisamente - e approntare la discussione su ben tre bilanci, che oggi possono essere votati più a cuor leggero, stante la stabilizzazione dei rapporti con la Regione Siciliana.

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