Giornale di sicilia
Discariche sulla rete stradale
provinciale, bonifica dell'amianto e di altri rifiuti speciali
Discariche a cielo aperto, realizzate
in prossimità delle strade provinciali. Il Libero consorzio, l'ex
Provincia, corre ai ripari. Sono state, infatti completate le
operazioni di bonifica di alcune strade provinciali da parte del
Gruppo Tutela Ambientale dell'ente. Ingenti quantitativi di
rifiuti, compresi quelli speciali pericolosi, sono stati rimossi dal
personale dell'impresa «Mediterranea servizi», aggiudicataria
dell'appalto per la rimozione dei rifiuti dalla rete stradale di
competenza del Libero Consorzio, che comprende, oltre alle strade
provinciali, anche le ex consortili e le ex regionali. Il bilancio
contiene numeri importanti, sia in termini di impegno finanziario che
di qualità dell'ambiente messa a dura prova dall'inciviltà di
quanti continuano a considerare le strade interne come una sorta di
discarica a cielo aperto. I siti bonificati sono stati segnalati da
Procura della Repubblica di Agrigento, Polizia Provinciale, Comandi
Locali dei Vigili Urbani, Carabinieri e personale stradale del Libero
Consorzio. Preoccupanti, come sempre, i dati sull'abbandono di
recipienti di amianto, che devono subire un particolare e costoso
processo di messa in sicurezza prima di essere rimossi e trasportati
ai centri autorizzati per lo stoccaggio. L'amianto è stato messo
in sicurezza nelle cosiddette big bags e trasportato ai centri
autorizzati di stoccaggio e smaltimento. È un pericolosissimo
materiale che, nonostante le azioni di sensibilizzazione ambientale
dei vari enti territoriali, continua ad essere abbandonato da ignoti
un po' dovunque. Complessivamente sono stati rimossi 25.360 kg di
amianto, 3.445 kg di plastica, vetro e altri rifiuti speciali non
pericolosi, 10.000 kg di inerti, 1420 kg di guaine bituminose e oltre
120.000 kg di rifiuti solidi urbani, con una spesa complessiva di
quasi 50.000 euro, comprensivi delle spese per la recinzione di
alcune piazzole di sosta lungo la strada provinciale 1 ormai divenute
siti abituali per il deposito di rifiuti di ogni tipo. Oltre ai
pericoli per la salute, l'abbandono incontrollato di rifiuti incide
pesantemente sulle finanze del Libero Consorzio, considerato che il
budget residuo a disposizione per ulteriori interventi, già esiguo,
si è drasticamente ridotto. Queste le strade oggetto di intervento
con diversi ordini di servizio: provinciale 1 Spinasanta-Villaseta;
2A Bivio Piano Gatta-Montaperto, 3 Favara-Bivio Crocca; 6
Licata-Ravanusa; 12 Naro-Campobello; 50 Pietralonga-Gibbesi; 55 (da
provinciale 10 a statale 644): consortile 14 Roveto; 64 Quota 284;
provinciale 10 Campobello-Fiume Salso; 63 Tre Fontane-Molinazzo; 54
Ravanusa-Tintoria-Furiana; 57 Molinazzo-Tre Fontane; Cannatello-Fiume
Naro; 71 Cavaleri Magazzeni; Punta Grande-Strada Comunale Miniera
Capo Rossello. Lo scarso senso civico di molti cittadini purtroppo ha
portato, ancora una volta, all'accumulo di enormi quantitativi di
rifiuti di vario tipo, in particolare di amianto, del quale sono
state rimosse circa 3,5 tonnellate, 2 sulla SP 1 in contrada
Borsellino (ove è stata rimossa anche un'enorme quantità di
residui di lavori edilizi) e 1,5 sulla SP 67 Licata-Torre di Gaffe.
In quest'ultima strada alcuni mesi fa, il Gruppo Tutela Ambientale
aveva rimosso quasi tutti i rifiuti, ma è bastato poco tempo per
riconsegnare alla collettività ampi tratti del bordo carreggiata
invaso da rifiuti (amianto, ma anche elettrodomestici e pneumatici
dismessi). Le operazioni, in precedenza avevano riguardato anche la
provinciale 3, letteralmente invasa da rifiuti di vario tipo non
pericolosi, e la provinciale DuneCannatello, dalla quale è stata
rimossa una enorme discarica di rifiuti, soprattutto legno, plastica,
vetro e residui vari. Un aumento del numero delle discariche
disseminate sul territorio e dunque in prossimità delle strade
provinciali si è registrato soprattutto in questi ultimi mesi, da
quando cioè sono stati rimossi i cassonetti dalle città per dare
spazio alla raccolta differenziata. In molti casi, dunque, gli
incivili, invece di iniziare a fare la differenziata, si liberano
della spazzatura gettandola dove gli pare. (*PAPI*)
Polizia provinciale per fare cassa
Alcuni servizi saranno a pagamento
Servizi in vendita - per i privati -
anche da parte della polizia provinciale. Esattamente come hanno
fatto i vigili urbani di Agrigento, anche la polizia provinciale del
Libero consorzio - cercando di far cassa - ha previsto, in
occasione di eventi pubblici, dei servizi a pagamento per i privati.
E' entrato in vigore, il "regolamento per i servizi resi dalla
polizia provinciale su richiesta di terzi", recentemente approvato
dal commissario straordinario Alberto Di Pisa su proposta del
comandante del corpo: il colonnello Vincenzo Giglio. Una novità,
quella del Libero consorzio comunale, che segue di pochi giorni il
cambio al vertice amministrativo del corpo della polizia provinciale
con l'arrivo del nuovo dirigente Ignazio Gennaro. Anche in questo
caso, sono due le tipologie di servizi messe in vendita: quelli
diretti a disciplinare il traffico in caso di iniziative culturali,
commerciali, industriali o sportive di carattere privato che
comportino una particolare affluenza di veicoli o che richiedono
modifiche anche temporanee alla viabilità e quelli di scorta per la
sicurezza in occasione di manifestazione varie e gare sportive. «Chi
vorrà avvalersi di questi servizi dovrà inoltrare la domanda al
Libero consorzio comunale di Agrigento, attraverso Pec oppure brevi
manu all'ufficio Protocollo del palazzo della Provincia in piazza
Aldo Moro, almeno 45 giorni prima dell'evento per il quale è
richiesta la prestazione» - hanno reso noto, ieri, dal Libero
consorzio - . Il nuovo regolamento fissa anche le tariffe - per i
servizi a pagamento - relative all'impiego del personale della
polizia provinciale. Tariffe che sono calcolate secondo il contratto
collettivo di lavoro del personale del comparto funzioni locali.
Anche gli agenti della polizia provinciale svolgeranno questo tipo di
servizi fuori dal normale orario di lavoro e le ore di straordinario
prestate, per questa tipologia di servizi, non verranno conteggiate
nel monte ore straordinario dell'ente. Il costo giornaliero di
un'autovettura della polizia provinciale sarà di 10 euro fino alle 6
ore di servizio e di 50 euro se va dalle 6 alle 12 ore. I costi
chilometrici, rilevati sulle schede di calcolo Aci, sono di minimo di
15 euro. I costi saranno ridotti nell'ipotesi di utilizzo di una
seconda o terza autovettura di servizio: si va dagli 8 euro fino a 6
ore di intervento a 40 euro oltre le 6 ore e fino a 12 ore. La
domanda e il tariffario sono pubblicati, sul link della polizia
provinciale, sull'home page del sito www.provincia.agrigento.it. Per
informazioni, gli interessati potranno contattare il numero
0922.593804 dalle 10 alle 12. Nei giorni scorsi, lo stesso hanno
fatto gli agenti della polizia municipale di Agrigento. Non si
tratta, naturalmente, delle prestazioni che rientrano tra i servizi
pubblici essenziali, ma quelle in favore dei privati che organizzano
eventi, manifestazioni, iniziative. I vigili urbani agrigentini che
hanno aderito a questa iniziativa sono al momento 4 e due le macchine
istituzionali a disposizione. Ma ci sarà, quanto prima, un altro
incontro per portare a complessivi 10 i vigili e 5 macchine a
disposizione. I soldi che verranno guadagnati con questi servizi
offerti ai privati andranno direttamente ai vigili che lavoreranno.
Le 50 euro giornaliere, invece, previste per la macchina
istituzionale resteranno al Municipio e serviranno per far Un posto
di blocco della polizia provinnciale fronte all'usura del mezzo.
(*CR*)
livesicilia.it
Ex
partecipate ed ex Province
Norme impugnate, blitz del
governo
Con
un "blitz" che ha fatto infuriare le opposizioni in Aula,
il governo ha presentato oggi, nell'ultima seduta utile prima della
pausa estiva, la riscrittura di alcune norme impugnate della
Finanziaria regionale. Inizialmente presentate come emendamento al
disegno di legge per l'istituzione della giornata del ricordo e della
legalità - "che nulla ha a che fare con il tema finanziario",
ha contestato il M5s - sono state approvate alla fine come disegno di
legge stralcio su iniziativa del presidente dell'Ars Gianfranco
Miccichè. In particolare, la legge voluta dal governo Musumeci
tutela
il personale delle ex partecipate: "Le società a controllo
pubblico non possono procedere a nuove assunzioni a tempo
indeterminato se non attingendo dagli elenchi del personale
fuoriuscito dalle altre società per la totalità delle assunzioni".
Inoltre, proroga fino al 31 dicembre 2018 il commissariamento dei
Liberi consorzi e delle Città metropolitane. Infine, abroga
gli articoli della Finanziaria relativi al fotovoltaico, ai
prepensionamenti del personale in quiescenza della Regione, abroga la
norma sull'idoneità dell'antincendio e quella sulle strutture
private accreditate della Sanità.
Riduzione
dei dipendenti dell'Ars
In
apertura di seduta, l'Aula ha approvato la proposta del Consiglio di
presidenza che riduce da 258 a 218 (-15,5%) le unità del personale
dell'Assemblea regionale siciliana. Fermo restando il segretario
generale, i consiglieri passano da 46 a 40, gli stenografi da 11 a 9,
i segretari da 27 a 25, i coadiutori da 56 a 50, i tecnici
amministrativi (in esaurimento) da 11 a 3, gli assistenti
parlamentari da 106 a 90. Un'esigenza dettata anche dall'applicazione
in questa Legislatura del taglio dei deputati da 90 a 70 e dal
pensionamento di molti dipendenti di Palazzo dei Normanni. Rimangono,
comunque - spiega la relazione approvata - "dei posti vacanti
nelle varie carriere dei dipendenti dell'Ars, per i quali il
Consiglio di Presidenza ha già autorizzato il presidente ad avviare
le procedure per l'indizione di bandi di concorso", per
"garantire il buon andamento degli uffici e tenuto conto delle
effettive esigenze dell'Amministrazione".
La
giornata della legalità
Il
Parlamento regionale ha approvato anche il disegno di legge che
istituisce la "Giornata regionale del ricordo e della legalità
e del Forum permanente contro la mafia e la criminalità
organizzata". Il testo approvato ad unanimità dalla commissione
Affari istituzionali indica come "Giornata della memoria"
il 30 aprile, giorno che coincide con l'anniversario dell'omicidio
dell'allora segretario del Pci Pio La Torre e del suo collaboratore
Rosario Di Salvo. Nel corso del dibattito d'aula, però, si è aperto
uno "scontro" sul giorno scelto per celebrare questa
ricorrenza. Il capogruppo di Diventeràbellissima Alessandro Aricò
ha criticato l'opportunità di indicare il 30 aprile "perché -
ha detto - coincide con il giorno dell'omicidio di un prestigioso
esponente della vita politica siciliana, quando invece la Giornata
della memoria deve essere le giornata di tutti". Aricò ha
quindi proposto il 19 luglio, anniversario della strage di via
d'Amelio nella quale furono uccisi il giudice Paolo Borsellino e gli
agenti della scorta. Il capogruppo del Pd Giuseppe Lupo ha difeso la
scelta del 30 aprile, ricordando fra l'altro che "Pio La Torre è
stato anche parlamentare regionale". Giusy Savarino, esponente
di Diventeràbellissima, ha "rilanciato" proponendo il 6
gennaio, anniversario dell'uccisione del presidente della Regione
Piersanti Mattarella, mentre il suo collega di partito Giorgio
Assenza ha proposto "il primo sabato di maggio". Claudio
Fava, presidente della commissione Antimafia, ha chiesto di indicare
il primo maggio, anniversario della strage di Portella della
Ginestra. Al termine di questi interventi il presidente dell'Ars
Gianfranco Miccichè ha rimesso la scelta all'aula, che ha approvato
l'articolo 1 del ddl così come era stato votato dalla commissione,
che indica la data del 30 aprile quale "Giornata della memoria".
La legge, alla fine, è stata approvata nella sua forma originaria
stabilita dalla commissione Affari Istituzionali.
La
relazione di Armao
Dopo
l'approvazione della nuova pianta organica, l'assessore regionale
all'Economia Gaetano Armao aveva riferito in Aula sul negoziato con
il Governo nazionale sull'autonomia finanziaria della Regione.
"Attualmente - ha detto - soltanto una percentuale del gettito
complessivo prodotto in Sicilia rimane alla Regione. Inoltre, esiste
una rinuncia ai ricorsi pendenti davanti alla Consulta. Quello che
chiediamo è un ripensamento complessivo della nostra autonomia
finanziaria, la piena applicazione degli articoli 36, 37 e 38 del
nostro Statuto. La scorsa settimana siamo stati con il presidente
Musumeci dal ministro per il Sud Barbara Lezzi per avviare il nuovo
negoziato sull'autonomia finanziaria, postulando la piena percezione
del nostro gettito". Tra le proposte del governo regionale anche
l'apertura di casinò in Sicilia "anche per la necessaria
destagionalizzazione del turismo, come la vicina Malta".
Il
referendum sull'insularità
Nonostante
fosse all'ordine del giorno, l'Aula non ha affrontato invece il punto
che riguarda l'insularità e la proposta di sottoporre la questione a
un referendum regionale. A darne notizia è stato il capogruppo
dell'Udc Eleonora Lo Curto, che qualche
settimana fa ha
presentato l'iniziativa nel corso di una conferenza stampa: "Oggi
sono d'accordo a rimandare tutto a settembre - dice a LiveSicilia - e
se necessario lo chiederò io stessa perché ritengo che la questione
sia la madre di tutte le battaglie e il referendum serve per arrivare
con una forte legittimazione popolare al Parlamento nazionale. Non
basta parlare di continuità territoriale, la questione è molto più
ampia. E poiché per approvare la richiesta di referendum serve la
maggioranza d'Aula, 36 deputati, e non semplicemente la maggioranza
dei presenti, preferisco che se ne riparli in un momento più
appropriato". Anche il presidente dell'Ars, Gianfranco Micciché,
nel corso della Cerimonia del ventaglio aveva dichiarato che sarebbe
stato più opportuno rimandare a dopo la pausa estiva.
agrigentoweb.it
Anche la Polizia provinciale del Libero Consorzio di Agrigento, cerca di far "cassa" prevedendo la onerosità di alcuni servizi in occasione di eventi pubblici.
E' infatti entrato in vigore, il "Regolamento per i servizi resi dalla polizia provinciale su richiesta di terzi", recentemente approvato dal Commissario straordinario Alberto di Pisa su proposta del Comandante del Corpo, Col. Vincenzo Giglio.
Così come recentemente fatto dal Comune di Agrigento, anche l'ex Provincia regionale attua l'obbligo normativo che fissa le linee guida per convenzioni tra enti pubblici e soggetti privati. Questa novità segue di pochi giorni il cambio al vertice amministrativo del Corpo della Polizia provinciale con l'arrivo del nuovo dirigente dott. Ignazio Gennaro.
Due, essenzialmente, le tipologie di servizi che il nuovo regolamento prevede.
I primi, sono i servizi diretti a disciplinare il traffico in caso di iniziative culturali, commerciali, industriali o sportive di carattere privato che comportino una particolare affluenza di veicoli o che richiedono modifiche anche temporanee alla viabilità.
La seconda tipologia di servizi, riguarda invece, la viabilità, la scorta e la sicurezza in occasione di manifestazione varie e gare sportive.
Chi vorrà avvalersi di questi servizi, dovrà inoltrare la domanda al Libero Consorzio Comunale di Agrigento, attraverso Pec oppure "brevi manu" all'Ufficio protocollo del Palazzo della Provincia in piazza Aldo Moro, almeno 45 giorni prima dell'evento per il quale è richiesta la prestazione.
Il nuovo regolamento fissa anche le tariffe relative all'impiego del personale del Corpo di Polizia provinciale per i servizi a pagamento, sono calcolate secondo il Contratto collettivo di lavoro del personale del comparto funzioni locali.
Il personale svolgerà questo tipo di servizi fuori dal normale orario di lavoro e le ore di straordinario prestate per questa tipologia di servizi, non verranno conteggiate nel monte ore straordinario dell'Ente. Il costo giornaliero di un'autovettura della Polizia Provinciale sarà di 10 euro fino alle 6 ore di servizio e di 50 euro se va dalle 6 alle 12 ore.
I costi chilometrici, rilevati sulle schede di calcolo Aci, sono di minimo di 15 euro.
I costi saranno ridotti nell'ipotesi di utilizzo di una seconda o terza autovettura di servizio: si va dagli 8 euro fino a 6 ore di intervento a 40 euro oltre le 6 ore e fino a 12 ore.
La domanda e il tariffario, sono pubblicate sul link della Polizia Provinciale, sull'home page del sito www.provincia.agrigento.it.
Per ulteriori informazioni, gli interessati potranno contattare il numero 0922.593804 dalle 10 alle 12.
AGRIGENTOOGGI
Completata la bonifica di alcune
strade provinciali: rimossi oltre 25mila kg di amianto
Di Redazione
Sono state completate le operazioni di
bonifica di alcune strade provinciali da parte del Gruppo Tutela
Ambientale del Libero Consorzio Comunale di Agrigento. Ingenti
quantitativi di rifiuti, compresi quelli speciali pericolosi, sono
stati rimossi dal personale dell'impresa Mediterranea Servizi,
aggiudicataria dell'appalto per la rimozione dei rifiuti dalla rete
stradale di competenza del Libero Consorzio, che comprende, oltre
alle strade provinciali, anche le ex consortili e le ex regionali. Il
bilancio contiene numeri importanti, sia in termini di impegno
finanziario che di qualità dell'ambiente messa a dura prova
dall'inciviltà di quanti continuano a considerare le strade
interne come una sorta di discarica a cielo aperto. I siti bonificati
sono stati segnalati da Procura della Repubblica di Agrigento,
Polizia Provinciale, Comandi Locali dei Vigili Urbani, Carabinieri e
personale stradale del Libero Consorzio.
Preoccupanti, come sempre, i dati
sull'abbandono di recipienti di amianto, che devono subire un
particolare e costoso processo di messa in sicurezza prima di essere
rimossi e trasportati ai centri autorizzati per lo stoccaggio.
Complessivamente sono stati rimossi 25.360 kg di amianto, 3.445 kg di
plastica, vetro e altri rifiuti speciali non pericolosi, 10.000 kg di
inerti, 1420 kg di guaine bituminose e oltre 120.000 kg di rifiuti
solidi urbani, con una spesa complessiva di quasi 50.000 euro,
comprensivi delle spese per la recinzione di alcune piazzole di sosta
lungo la SP 1 ormai divenute siti abituali per il deposito di rifiuti
di ogni tipo. Oltre ai pericoli per la salute, l'abbandono
incontrollato di rifiuti incide pesantemente sulle finanze del Libero
Consorzio, considerato che il budget residuo a disposizione per
ulteriori interventi, già esiguo, si è drasticamente ridotto.
Queste le strade oggetto di intervento
con diversi ordini di servizio:
SP 1 Spinasanta-Villaseta; SP 2A Bivio
Piano Gatta-Montaperto, SP 3 Favara-Bivio Crocca; SP 6
Licata-Ravanusa; SP 12 Naro-Campobello; SPC 50 Pietralonga-Gibbesi;
SPC 55 (da SP 10 a SS 644): NC 14 Roveto; SPR 64 Quota 284; SP 10
Campobello-Fiume Salso; SP 63 Tre Fontane-Molinazzo; SPC 54
Ravanusa-Tintoria-Furiana; SPC 57 Molinazzo-Tre Fontane; NC
Cannatello-Fiume Naro; SP 71 Cavaleri Magazzeni; SP Punta
Grande-Strada Comunale Miniera Capo Russello;
AGRIGENTOWEB
Polizia provinciale: da oggi è
possibile comprare servizi per eventi e manifestazioni
Anche la Polizia provinciale del Libero
Consorzio di Agrigento, cerca di far "cassa" prevedendo la
onerosità di alcuni servizi in occasione di eventi pubblici.
E' infatti entrato in vigore, il
"Regolamento per i servizi resi dalla polizia provinciale su
richiesta di terzi", recentemente approvato dal Commissario
straordinario Alberto di Pisa su proposta del Comandante del Corpo,
Col. Vincenzo Giglio.
Così come recentemente fatto dal
Comune di Agrigento, anche l'ex Provincia regionale attua l'obbligo
normativo che fissa le linee guida per convenzioni tra enti pubblici
e soggetti privati.
Questa novità segue di pochi giorni
il cambio al vertice amministrativo del Corpo della Polizia
provinciale con l'arrivo del nuovo dirigente dott. Ignazio Gennaro.
Due, essenzialmente, le tipologie di
servizi che il nuovo regolamento prevede.
I primi, sono i servizi diretti a
disciplinare il traffico in caso di iniziative culturali,
commerciali, industriali o sportive di carattere privato che
comportino una particolare affluenza di veicoli o che richiedono
modifiche anche temporanee alla viabilità.
La seconda tipologia di servizi,
riguarda invece, la viabilità, la scorta e la sicurezza in occasione
di manifestazione varie e gare sportive.
Chi vorrà avvalersi di questi
servizi, dovrà inoltrare la domanda al Libero Consorzio Comunale di
Agrigento, attraverso Pec oppure "brevi manu" all'Ufficio
protocollo del Palazzo della Provincia in piazza Aldo Moro, almeno 45
giorni prima dell'evento per il quale è richiesta la prestazione.
Il nuovo regolamento fissa anche le
tariffe relative all'impiego del personale del Corpo di Polizia
provinciale per i servizi a pagamento, sono calcolate secondo il
Contratto collettivo di lavoro del personale del comparto funzioni
locali.
Il personale svolgerà questo tipo di
servizi fuori dal normale orario di lavoro e le ore di straordinario
prestate per questa tipologia di servizi, non verranno conteggiate
nel monte ore straordinario dell'Ente.
Il costo giornaliero di un'autovettura
della Polizia Provinciale sarà di 10 euro fino alle 6 ore di
servizio e di 50 euro se va dalle 6 alle 12 ore.
I costi chilometrici, rilevati sulle
schede di calcolo Aci, sono di minimo di 15 euro.
I costi saranno ridotti nell'ipotesi
di utilizzo di una seconda o terza autovettura di servizio: si va
dagli 8 euro fino a 6 ore di intervento a 40 euro oltre le 6 ore e
fino a 12 ore.
La domanda e il tariffario, sono
pubblicate sul link della Polizia Provinciale, sull'home page del
sito www.provincia.agrigento.it.
Per ulteriori informazioni, gli
interessati potranno contattare il numero 0922.593804 dalle 10 alle
12.
SCRIVOLIBERO
Aggiudicate le gare per le coperture
assicurative del Libero Consorzio di Agrigento
Sarà la UNIPOLSAI ASSICURAZIONI,
agenzia di Agrigento, a garantire le coperture assicurative del
Libero Consorzio Comunale di Agrigento.
La Commissione di Gara ha infatti
aggiudicato provvisoriamente alla stessa compagnia assicurativa i
servizi di copertura "RCA" e "Incendio e rischi accessori"
per i mezzi e le strutture dell'Ente. Le gare sono state effettuate
tramite procedura aperta ai sensi dell'art. 60 del Decreto
Legislativo n. 50/2016.
La UNIPOLSAI ASSICURAZIONI ha offerto
un premio lordo annuo di 32.838,00 euro (importo a base d'asta
35.000,00 euro) per la polizza assicurativa "Incendio e rischi
accessori", e un premio lordo annuo di 22.264,23 euro per la
polizza assicurativa "RCA amministrativa a libro matricola",
dell'importo a base d'asta di 38.000,00 euro. Entrambe le polizze
avranno la durata di un anno.
LIVESICILIA
La seduta prima della pausa
EX PARTECIPATE ED EX PROVINCE
NORME IMPUGNATE, BLITZ DEL GOVERNO
di Maria Teresa Camarda
PALERMO - Con un "blitz" che
ha fatto infuriare le opposizioni in Aula, il governo ha presentato
oggi, nell'ultima seduta utile prima della pausa estiva, la
riscrittura di alcune norme impugnate della Finanziaria regionale.
Inizialmente presentate come emendamento al disegno di legge per
l'istituzione della giornata del ricordo e della legalità - "che
nulla ha a che fare con il tema finanziario", ha contestato il
M5s - sono state approvate alla fine come disegno di legge stralcio
su iniziativa del presidente dell'Ars Gianfranco Miccichè. In
particolare, la legge voluta dal governo Musumeci tutela il personale
delle ex partecipate: "Le società a controllo pubblico non
possono procedere a nuove assunzioni a tempo indeterminato se non
attingendo dagli elenchi del personale fuoriuscito dalle altre
società per la totalità delle assunzioni". Inoltre, proroga
fino al 31 dicembre 2018 il commissariamento dei Liberi consorzi e
delle Città metropolitane. Infine, abroga gli articoli della
Finanziaria relativi al fotovoltaico, ai prepensionamenti del
personale in quiescenza della Regione, abroga la norma sull'idoneità
dell'antincendio e quella sulle strutture private accreditate della
Sanità.
Riduzione dei dipendenti dell'Ars
In apertura di seduta, l'Aula ha
approvato la proposta del Consiglio di presidenza che riduce da 258 a
218 (-15,5%) le unità del personale dell'Assemblea regionale
siciliana. Fermo restando il segretario generale, i consiglieri
passano da 46 a 40, gli stenografi da 11 a 9, i segretari da 27 a 25,
i coadiutori da 56 a 50, i tecnici amministrativi (in esaurimento) da
11 a 3, gli assistenti parlamentari da 106 a 90. Un'esigenza dettata
anche dall'applicazione in questa Legislatura del taglio dei deputati
da 90 a 70 e dal pensionamento di molti dipendenti di Palazzo dei
Normanni. Rimangono, comunque - spiega la relazione approvata - "dei
posti vacanti nelle varie carriere dei dipendenti dell'Ars, per i
quali il Consiglio di Presidenza ha già autorizzato il presidente ad
avviare le procedure per l'indizione di bandi di concorso", per
"garantire il buon andamento degli uffici e tenuto conto delle
effettive esigenze dell'Amministrazione".
La giornata della legalità
Il Parlamento regionale ha approvato
anche il disegno di legge che istituisce la "Giornata regionale
del ricordo e della legalità e del Forum permanente contro la mafia
e la criminalità organizzata". Il testo approvato ad unanimità
dalla commissione Affari istituzionali indica come "Giornata
della memoria" il 30 aprile, giorno che coincide con
l'anniversario dell'omicidio dell'allora segretario del Pci Pio La
Torre e del suo collaboratore Rosario Di Salvo. Nel corso del
dibattito d'aula, però, si è aperto uno "scontro" sul
giorno scelto per celebrare questa ricorrenza. Il capogruppo di
Diventeràbellissima Alessandro Aricò ha criticato l'opportunità di
indicare il 30 aprile "perché - ha detto - coincide con il
giorno dell'omicidio di un prestigioso esponente della vita politica
siciliana, quando invece la Giornata della memoria deve essere le
giornata di tutti". Aricò ha quindi proposto il 19 luglio,
anniversario della strage di via d'Amelio nella quale furono uccisi
il giudice Paolo Borsellino e gli agenti della scorta. Il capogruppo
del Pd Giuseppe Lupo ha difeso la scelta del 30 aprile, ricordando
fra l'altro che "Pio La Torre è stato anche parlamentare
regionale". Giusy Savarino, esponente di Diventeràbellissima,
ha "rilanciato" proponendo il 6 gennaio, anniversario
dell'uccisione del presidente della Regione Piersanti Mattarella,
mentre il suo collega di partito Giorgio Assenza ha proposto "il
primo sabato di maggio". Claudio Fava, presidente della
commissione Antimafia, ha chiesto di indicare il primo maggio,
anniversario della strage di Portella della Ginestra. Al termine di
questi interventi il presidente dell'Ars Gianfranco Miccichè ha
rimesso la scelta all'aula, che ha approvato l'articolo 1 del ddl
così come era stato votato dalla commissione, che indica la data del
30 aprile quale "Giornata della memoria". La legge, alla
fine, è stata approvata nella sua forma originaria stabilita dalla
commissione Affari Istituzionali.
La relazione di Armao
Dopo l'approvazione della nuova pianta
organica, l'assessore regionale all'Economia Gaetano Armao aveva
riferito in Aula sul negoziato con il Governo nazionale
sull'autonomia finanziaria della Regione. "Attualmente - ha
detto - soltanto una percentuale del gettito complessivo prodotto in
Sicilia rimane alla Regione. Inoltre, esiste una rinuncia ai ricorsi
pendenti davanti alla Consulta. Quello che chiediamo è un
ripensamento complessivo della nostra autonomia finanziaria, la piena
applicazione degli articoli 36, 37 e 38 del nostro Statuto. La scorsa
settimana siamo stati con il presidente Musumeci dal ministro per il
Sud Barbara Lezzi per avviare il nuovo negoziato sull'autonomia
finanziaria, postulando la piena percezione del nostro gettito".
Tra le proposte del governo regionale anche l'apertura di casinò in
Sicilia "anche per la necessaria destagionalizzazione del
turismo, come la vicina Malta".
Il referendum sull'insularità
Nonostante fosse all'ordine del giorno,
l'Aula non ha affrontato invece il punto che riguarda l'insularità e
la proposta di sottoporre la questione a un referendum regionale. A
darne notizia è stato il capogruppo dell'Udc Eleonora Lo Curto, che
qualche settimana fa ha presentato l'iniziativa nel corso di una
conferenza stampa: "Oggi sono d'accordo a rimandare tutto a
settembre - dice a LiveSicilia - e se necessario lo chiederò io
stessa perché ritengo che la questione sia la madre di tutte le
battaglie e il referendum serve per arrivare con una forte
legittimazione popolare al Parlamento nazionale. Non basta parlare di
continuità territoriale, la questione è molto più ampia. E poiché
per approvare la richiesta di referendum serve la maggioranza d'Aula,
36 deputati, e non semplicemente la maggioranza dei presenti,
preferisco che se ne riparli in un momento più appropriato".
Anche il presidente dell'Ars, Gianfranco Micciché, nel corso della
Cerimonia del ventaglio aveva dichiarato che sarebbe stato più
opportuno rimandare a dopo la pausa estiva.
LA SICILIA
LIBERO CONSORZIO
Rimossi i rifiuti dalle strade
provinciali.
Sono state completate le operazioni di
bonifica di alcune strade provinciali da parte del Gruppo Tutela
Ambientale del Libero Consorzio Comunale di Agrigento. Ingenti
quantitativi di rifiuti, compresi quelli speciali pericolosi, sono
stati rimossi dal personale dell'impresa Mediterranea Servizi,
aggiudicataria dell'appalto per la rimozione dei rifiuti dalla rete
stradale di competenza del Libero Consorzio, che comprende, oltre
alle strade provinciali, anche le ex consortili e le ex regionali.
Il bilancio contiene numeri importanti,
sia in termini di impegno finanziario che di qualità dell'ambiente
messa a dura prova dall'inciviltà di quanti continuano a considerare
le strade interne come una sorta di discarica a cielo aperto. I siti
bonificati sono stati segnalati da Procura della Repubblica di
Agrigento, Polizia Provinciale, Comandi Locali dei Vigili Urbani,
Carabinieri e personale stradale del Libero Consorzio.
Preoccupanti, come sempre, i dati
sull'abbandono di recipienti di amianto, che devono subire un
particolare e costoso processo di messa in sicurezza prima di essere
rimossi e trasportati ai centri autorizzati per lo stoccaggio.
Complessivamente sono stati rimossi 25.360 kg di amianto,3.445 kg di
plastica, vetro e altri rifiuti speciali non pericolosi, 10.000 kg di
inerti, 1420 kg di guaine bituminose e oltre 120.000 kg di rifiuti
solidi urbani, con una spesa complessiva di quasi 50.000 euro,
comprensivi delle spese per la recinzione di alcune piazzole di sosta
lungo la SP 1 ormai divenute siti abituali per il deposito di rifiuti
di ogni tipo.
Oltre ai pericoli per la salute,
l'abbandono incontrollato di rifiuti incide pesantemente sulle
finanze del Libero Consorzio, considerato che il budget residuo a
disposizione per ulteriori interventi, già esiguo, si è
drasticamente ridotto.
I LAVORI ALL'ARS Il 30 aprile sarà
la giornata del ricordo e della legalità
GIUSEPPE BIANCA
PALERMO. Il parlamento siciliano ha
approvato ieri la legge di iniziativa governativa che conteneva le
norme finanziarie rivisitate alla luce delle Impugnative che sono
state adottate alla legge di stabilità regionale dal Consiglio dei
ministri. Contrari alla proposta le opposizioni.
Tra i contenuti più salienti spicca
una parte che riguarda i lavoratori delle società partecipate, anche
in liquidazione a cui viene consentita la possibilità di inserimento
nell'albo da cui attingere per il loro utilizzo. Il governo ha invece
proposto l'abrogazione delle norme impugnate sul personale e sullo
stop alle autorizzazioni degli Impianti eolici.
Approvata anche una parte che riguarda
la proroga della gestione ,commissariale. Il governo invece resisterà
ad alcune norme, dinanzi la Corte Costituzionale, tra cui quella che
riguarda i 600 milioni di euro provenienti dalle accise mai riscosse
dalla Sicilia.
Polemiche le opposizioni sulla
procedura di approvazione della legge: «Le commissioni non si sono
riunite nel merito delle norme finanziarie. Questo modo di fare non
ci appartiene e non lo riconosciamo, gli emendamenti presentati
all'ultimo minuto sono inappropriati e non permettono di svolgere il
ruolo dei deputati». Questo il duro commento del capogruppo all'Ars
dei 5stelle Valentina Zafarana, mentre Lupo auspicando il ritorno in
commissione della norma poi approvata ha chiesto che non «avvenisse
una finanziaria ter sotto l'ombrellone».
L'Assemblea regionale siciliana ha
inoltre votato ieri, primo firmatario Mangiacavallo (M5s)
l'Istituzione della Giornata regionale del ricordo e della legalità
e del Forum permanente contro la mafia e la criminalità organizzata.
Al termine di un dibattito sulla data da individuare in alternativa a
quella del 30 aprile su cui si era registrato un percorso condiviso
concordato con i gruppi parlamentari, come ha fatto notare nel suo
intervento il vicepresidente dell'Ars Roberto Di Mauro, si è
preferito mantenere quest'ultima, che coincide con la data
dell'assassinio di Pio La Torre.
Il capogruppo di "Diventerà
Bellissima" Aricò aveva proposto di scegliere un'altra data,
non legata ad una singola tragedia dopo aver però avanzato la
proposta di legare la giornata all'anniversario della strage di via
D'Amelio nella quale perse la vita Paolo Borsellino con gli agenti di
scorta: «Non vorrei che quest'Aula si dividesse sulla data, occorre
piuttosto tenere conto del valore di questa giornata», ha
sottolineato il capogruppo del Pd Giuseppe Lupo. Per Claudio Fava
occorre: «non cercare gerarchie del dolore della memoria e del
ricordo non tocca a noi stabilire questo. Sono morti senza faccia e
senza storia Portella della Ginestra».
L'Ars infine ha approvato due ordini
del giorno presentati dal Pd uno sul divieto di utilizzare plastica
monouso all'interno dei parchi e l'altro per mantenere nell'Isola
l'obbligo di vaccinazione.
IL DDL DIGNITA' E' LEGGE: PARTE LA
STRETTA SUI CONTRATTI A TERMINE
LE NORME. Periodo transitorio fino
al 31 ottobre. Tornano i voucher nel turismo e in agricoltura.
SILVIA GASPARETTO
ROMA. Via libera definitivo al decreto
dignità, che cambia le regole su contratti a termine e
delocalizzazioni e vieta la pubblicità del gioco d'azzardo.
«Cittadini 1, sistema 0», ha detto il vicepremier Luigi Di Maio,
sottolineando che «dopo decine di anni è stato approvato il primo
decreto non scritto da potentati economici e lobby». Protesta
plateale in Aula del Pd, che ha esposto cartelli con scritto"
-80mila, #byebye Lavoro", riferendosi alle cifre sulla riduzione
dei contratti a tempo determinato previste nei prossimi 10 anni dalle
stime dell'lnps. Bisogna credere, ribatte sempre il ministro alle
stime dei «60mila posti in più» grazie alla proroga degli
incentivi per le assunzioni degli under 35.
Ecco le principali misure del nuovo
testo del decreto.
Bonus per assunzioni stabili.
Prorogato nel biennio 2019-20 il bonus assunzioni al 50% dei
contributi fino agli under35 (non solo per gli under 30 come in
atto). Lo sconto vale per tre anni, tetto massimo 3.000 euro.
Dovrebbe favorire 62mila nuove assunzioni nel biennio.
Più assunti a Centri impiego.
Le Regioni dovranno dedicare una quota delle loro nuove assunzioni a
rafforzare gli organici.
Contratti a termine più corti e
costosi, tornano causali. Massimo 24 mesi per il tempo
determinato, dopo i primi 12 vanno indicate le causali, senza il
contratto diventa automaticamente stabile. Ogni rinnovo a partire dal
secondo ha un costo contributivo aggiuntivo dello 0,5%, escluso il
lavoro domestico. Ridotte da 5 a 4 le proroghe. La stretta vale anche
per i contratti a termine in somministrazione, esclusi i portuali.
Periodo transitorio fino al 31
ottobre . La stretta non si applicherà subito anche ai
contratti in corso, ma scatterà da novembre. Fino al 31 ottobre i
rinnovi e proroghe di contratti in corso potranno essere firmati
secondo le vecchie regole.
Sale indennità licenziamento,
anche con conciliazione. In caso di licenziamento illegittimo
le indennità passano da un minimo di 6 a un massimo di 36 mensilità.
Ok a una modifica che aumenta l'indennità anche in sede di
conciliazione (3-27mesi).
Voucher fino a 10 giorni, anche
per gli alberghi. Esteso a piccoli alberghi e strutture
ricettive del turismo fino a 8 dipendenti (non più 5) l'utilizzo dei
nuovi voucher, di durata massima di 10 giorni. anziché 3. potranno
essere utilizzati come forma di pagamento per il lavoro di
pensionati, disoccupati, studenti fino a 25 anni e i percettori di
forme di sostegno al reddito. Semplificato l'utilizzo per
l'agricoltura.
A chi delocalizza multe da 2 a 4
volte i benefici. Sanzioni da 2 a 4 volte i benefici per le
aziende che hanno ricevuto aiuti di Stato che delocalizzano le
attività prima che siano trascorsi 5 anni dalla fine degli
investimenti agevolati. Anche il beneficio andrà restituito con
interessi maggiorati fino a 5 punti. Meccanismo di "recapture"
per l'iperammortamento in caso di delocalizzazione o cessione degli
investimenti; Scatta la revoca anche per gli aiuti legati a impatti
occupazionali davanti a un taglio del 50% dei posti di lavoro.
Gioco come sigarette, nuoce a salute
e serve tessera. Lego "no slot" per chi elimina le
macchinette, tessera sanitaria obbligatoria per giocare, come per le
sigarette, e scritta, anche sui Gratta e Vinci, «il gioco nuoce alla
salute». Tra le novità anche un maggiore aumento del Preu per
finanziare il bonus assunzioni. Inasprite le sanzioni per chi viola
il divieto di pubblicità sul gioco d'azzardo, che dal 2019 scatta
anche per le sponsorizzazioni: previste multe del 10% del valore
della sponsorizzazione o della pubblicità, da un minimo di 50.000
euro. Salvi i contratti in essere per non più di un anno.
Interventi su spesometro e split
payment.
Stop al trattenimento diretto dell'Iva
da parte dello Stato per i professionisti. Il calo del gettito è
coperto sempre dal rincaro del Preu sui giochi e da. fondi Mise e
Mef. Rinviate le scadenze dello spesometro, Entra nel decreto anche
il rinvio dell'obbligo di fattura elettronica per i benzinai al primo
gennaio.
Stop allo scopo di lucro nello
sport dilettantistico. Il dl cancella la disciplina voluta
dall'ex ministro Lotti con l'ultima legge di bilancio che consentiva
di esercitare lo sport dilettantistico anche a scopo di lucro.
Scuola regolare con maestre
diplomate. Le maestre con diploma magistrale ante 2001-2002
potranno comunque insegnare a dispetto dello stop arrivato dal
Consiglio di Stato. La norma originaria viene modificata prevedendo
la proroga dei contratti fino al 30 giugno 2019 (con la
trasformazione però a tempo determinato anche dei contratti
stabili)e un concorso straordinario. Eliminato il limite di 36
mesi per i precari.
Compensazioe crediti-debiti anche
quest'anno. Con un emendamento a firma Baldelli (Fi), è stata
concessa a imprese e professionisti la possibilità anche nel2018 di
compensare le cartelle esattoriali con i crediti fiscali con la P.a.