Giornale di sicilia
EX
PROVINCIA
Libero
Consorzio di Ragusa, niente arretrati agli impiegati: protestano i
sindacati
Buste
paga leggere per i dipendenti del Libero Consorzio comunale di Ragusa
che, fra gli emolumenti del mese di agosto, non troveranno gli
arretrati del nuovo contratto delle funzioni locali sottoscritto con
l'Aran il 21 maggio scorso. Niente arretrati contrattuali, quindi,
per i dipendenti dell'ex provincia regionale. Somme che riguardano il
periodo fra il 1° gennaio del 2016 ed il 31 maggio del 2018. Avrebbe
dovuto essere un assegno una tantum per somme che vanno da un minimo
di 592,50 euro per la fascia A1 ad un massimo di 883,10 euro per la
fascia D6. Soldi che, per legge, i dipendenti del Libero Consorzio
Comunale di Ragusa avrebbero dovuto trovare già nella busta paga
dello scorso mese di giugno.
Turismo
Non comunicava ospiti alla Questura
Scatta sanzione per il titolare di un B&B
Pugno duro della Questura di Agrigento
su diversi fonti. Dai controlli alle strutture ricettive al contrasto
del fenomeno dei parcheggiatori abusivi, i poliziotti della sezione
Volante, coordinati dal commissario capo Francesco Sammartino, hanno
agito a 360 gradi senza risparmiare niente e nessuno sul fronte della
lotta all'illegalità. Durante i controlli alle strutture
ricettive, gli agenti hanno scoperto il titolare di un B&b che
non trasmetteva le schede delle persone che soggiornano, all'autorità
di pubblica sicurezza, cioè alla Questura. «È previsto dal testo
unico di pubblica sicurezza - fa sapere la Questura - che tutti gli
esercenti di attività ricettiva trasmettano necessariamente, on
line, le schede delle persone alloggiate. Questo non è avvenuto nel
caso di questo esercente che dunque è stato sanzionato. Prevista, in
questi casi, una ammenda di 206 euro». Naturalmente il lavoro della
polizia non si ferma qui: gli agenti hanno in programma di
ispezionare tutti i B&b di Agrigento e della provincia, per
stanare gli abusivi e quelli che non comunicano le schede con
nominativi e generalità degli ospiti alla Questura. Altro intervento
al viale Falcone e Borsellino a San Leone: due ragazze di 41 e 43
anni sono venute alle mani in mezzo alla strada. Un tempo erano
amiche ma per vecchie diatribe, una volta che si sono incontrate per
strada, hanno avuto uno «scontro» verbale. Qualcuno temendo il
peggio ha chiamato il 113 e i poliziotti delle Volanti (coordinati
dal commissario capo Francesco Sammartino) hanno riportato la calma.
Infine è stato setacciato tutto il quartiere di Villaseta.
Nell'ambito dei controlli straordinari i poliziotti della sezione
Volanti della polizia di Stato, coordinati dal commissario capo,
Francesco Sammartino, hanno controllato l'intera zona. Gli agenti
si sono affidati anche a «Mercurio». Una piattaforma tecnologica
della polizia di Stato che consente la video sorveglianza in mobilità
e anche la lettura automatica delle targhe.Il controllo ha prodottoil
sequestro di due automobili. Durante i controlli sono state anche
elevate diverse multe per il mancato rispetto del codice della
strada. I poliziotti non hanno lasciato nulla al caso, il maxi
controllo è durato un Sanzionato il titolare di un B&b che non
comunicava le presenze paio d'ore. (*PAPI*)
agrigentonotizie.it
Scaricano
reflui nel fiume Akragas, fioccano multe da 6mila euro
Multati
perché scaricano abusivamente reflui fognari nel fiume Akragas. Sono
in tutto una ventina i residenti di viale Emporium a cui, fino
ad oggi, sono state elevate sanzioni da parte del Libero
Consorzio, dopo essere stati "beccati" dalla polizia
municipale. Lo si legge sul quotidiano La
Sicilia.
Un'attività
di accertamento condotta alcuni anni fa su indirizzo della Procura di
Agrigento che, solo oggi, sta portando a multe salatissime:
trattandosi di violazioni ambientali, infatti, la richiesta
ammonta a ben 6mila euro per ciascun cittadino.
L'ultimo
caso - si legge ancora sul quotidiano - riguarda una famiglia
residente in viale Emporium che era collegata alla rete fognaria
senza possedere regolare autorizzazione da parte del gestore.
LA SICILIA
DISTRETTO SOCIO-SANITARIO D5. Si
tratta di assistenza igienico-personale e assistenza di integrazione
alla comunicazione e autonomia
DISABILITA' A SCUOLA, ATTIVATE
PROCEDURE
E' stato pubblicato l'avviso per
l'accreditamento al registro distrettuale dei servizi in questione.
Disabili scolarizzati, attivate le
procedure per mettere in atto gli interventi necessari a favore degli
studenti diversamente abili che frequentano gli istituti scolastici
cittadini di pertinenza comunale. Si tratta di un intervento del
Distretto socio sanitario D5 che accorpa il comune di Licata e Palma
di Montechiaro. Negli anni passati, le procedure per pervenire
all'attivazione di questi servizi erano state avviate in ritardo, ben
oltre l'avvio dell'anno scolastico suscitando non poche proteste da
parte dei genitori degli alunni" diversamente abili. A rendere
ufficiale l'attivazione delle procedere e Palazzo di Città per mezzo
di una comunicazione. "Il Coordinatore del Distretto Socio
Sanitario D5, che comprende i comuni di Licata e Palma di
Montechiaro, Angela Burgio si legge in una nota - comunica
l'avvenuta pubblicazione dell'avviso pubblico per l'accreditamento al
registro distrettuale dei servizi "Assistenza igienico -
personale e assistenza di integrazione scolastica e alla
comunicazione ed all'autonomia , a favore dei minori disabili
scolarizzati". L'Ente fornisce quindi anche le linee guida
riservate ai soggetti che decideranno di accreditarsi.
''L'accreditamento al registro - continua la nota del Comune - è
aperto alle imprese sociali, cooperative sociali e loro consorzi,
iscritti all'Albo regionale nella sezione disabili, che siano anche
in possesso dei requisiti previsti dallo specifico Patto
d'accreditamento approvato con delibera del Comitato dei Sindaci e
rispettive delibere di Giunta dei Comuni di Licata e Palma di
Montechiaro". Il Comune rende nota poi anche la tempistica e le
modalità di presentazione delle domande. "La richiesta di
accreditamento va redatta su apposito modulo, in allegati i documenti
richiesti dall'avviso e presentata o inviata al protocollo del Comune
di Licata, entro le ore 13,30 del l3 settembre 2018 m busta chiusa,
riportante la seguente dicitura: "Domanda di accreditamento per
del servizi assistenza igienico personale assistenza di integrazione
scolastica alla comunicazione ed autonomia". Gli allegati al
bando, costituenti parte integrante e sostanziale - conclude la nota
- possono essere scaricati dal sito "www.comune.licata.ag.it".
E' evidente come siamo ancora nella fase preliminare.
LA SICILIA
Firetto: «Non si può più
temporeggiare il governo regionale faccia la sua parte»
NUOVA RETE IDRICA IL COMUNE PRONTO A
BATTERE I PUGNI
Ammodernamento e rifacimento della rete
idrica di Agrigento, dalla Regione tutto tace anche se il progetto è
praticamente pronto a partire, e il Comune sembra pronto alla guerra.
Facciamo un passo indietro: lo scorso
marzo l'Assemblea territoriale idrica ha approvato in linea
amministrativa il progetto (che' era stato adeguato a causa
dell'aggiornamento delle normative e per colmare un errore di calcolo
da parte della Regione Siciliana nella distribuzione tra parte
pubblica e parte privata dagli investimenti) del valore complessivo
di 31 milioni di euro dei quali oltre 6 investiti dal privato, che
poi li inserirà ovviamente in tariffa. Un passaggio che era stato
ritenuto così importante che l'Amministrazione comunale aveva
convocato la stampa per annunciare che ormai i lavori erano davvero
dietro l'angolo, e così sarebbe dovuto essere, in effetti: quel che
manca attualmente è solo un decreto della Regione, precisamente
dell'Assessorato regionale Acque e rifiuti. E invece? Invece è
calato un silenzio denso come la pece e da Palermo, anche se
sollecitati dalla stampa, nessuno da risposte. Nel frattempo nulla o
quasi è cambiato, se non consideriamo l'ampliamento dell'inchiesta
finalizzata a verificare l'esistenza del cosiddetto "assumificio"
che sembravano lambire, anche, i lavori della rete idrica e la
procedura connessa e l'avvio della procedura di risoluzione (ancora
all'alba) della convenzione con il gestore da parte dell'Ati, Nulla
di concreto, ad oggi, e nulla che quindi in linea teorica dovrebbe
bloccare un appalto così importante. Eppure dal Dipartimento Acque e
rifiuti nessuno da segnali in un senso o l'altro, tanto che anche il
Comune sta iniziando a perdere la pazienza. "Ci era stato
assicurato che all'atto dell'insediamento del nuovo Governo regionale
in tempi brevi si sarebbe trovata una soluzione rispetto alle
questioni sorte a quel momento sulla ripartizione delle somme
necessarie ai lavori - spiega il sindaco Lillo Firetto -. Abbiamo di
recente sollecitato più volte la Regione e oggi abbiamo l'impegno
affinché la questione si possa discutere forse già la prossima
settimana. Una cosa è chiara: Agrigento non può continuare ad
attendere per la realizzazione di un'opera così importante".
GIOACCHINO SCHICCHI
TAVOLO TECNICO A PALERMO
Viabilità, nuove emergenze da
sottoporre alla Regione.
g.s.) Viabilità, il Libero consorzio
di Agrigento presenta il proprio "cahìer de doleance" alla
Regione: alle emergenze già note, infatti, se ne aggiungeranno di
nuove.
L'occasione è stato il tavolo tecnico
convocato due giorni fa dal presidente della Regione Nello Musumeci,
il quale ha chiamato a rapporto Anas, Protezione civile e i
rappresentanti delle ex Province siciliane per avere da loro un
quadro aggiornato dei bisogni e dei problemi.
Impossibile, già in quella occasione,
non parlare del viadotto Akragas 1 o Morandi. Il governatore, per
quanto no fosse il tema principale all'ordine del giorno, pare abbia
chiesto informazioni ad Anas sul futuro dell'infrastruttura. La
società autostradale dal canto suo avrebbe rinnovato una posizione
arcinota: per il recupero sono
stati progettati dei lavori di
manutenzione che potrebbero partire già nei prossimi mesi e
concludersi in tempi ritenuti "ragionevoli". Insomma, per
l'ennesima volta l'ipotesi demolizione viene derubricata ad una
proposta della politica, non ad una soluzione tecnica vera e propria.
Ma non è di questo, dicevamo, che si è
parlato principalmente. La preoccupazione del Libero consorzio
agrigentino è, soprattutto, quello di poter dare il via ai progetti
di manutenzione straordinaria, consolidamento che ha già approvato e
inserito nel piano triennale delle opere pubbliche ma che oggi
attendono i decreti di finanziamento. A questo si aggiunge il
potenziale pericolo di stallo se l'Ente non sarà in condizione di
approvare il bilancio previsionale. Senza il documento finanziario,
infatti, anche il piano triennale (che del bilancio è una parte
essenziale) non potrà essere approvato e quindi i progetti rischiano
di rimanere bloccati.
Tra questi oggi ci sono i lavori di
eliminazione delle frane su tre strade che convergono su Favara (oggi
sovraccaricate dalla chiusura del viadotto Petrusa), lavori per
l'eliminazione del pericolo sulla Sp 12 Palma di Montechiaro -
Campobello di Licata e la messa in sicurezza sui comparti Cammarata -
S. Stefano di Quisqina - Bivona - Alessandria della Rocca - Cianciana
- Cattolica
Eraclea e San Biagio Platani -
Casteltermini - Aquaviva Platani e poi sulle sp 80 e le sp 3. Ma non
è finito qui, perché la ex Provincia trasferirà alla Regione,
perché se ne faccia carico la Protezione civile, delle nuove
situazioni di criticità riscontrate lungo la propria rete viaria,
dove purtroppo da alcuni anni non si riesce a svolgere una capillare
e costante attività di manutenzione straordinaria a causa della
mancanza di risorse dedicate. Per ogni urgenza, ovviamente, dovrà
poi essere redatto uno specifico progetto esecutivo e poi predisposti
gli atti necessari.
LA SICILIA
VIALE EMPORIUM
Scarichi abusivi nel fiume Akragas
fioccano le multe e le proteste
g.s.) Scarichi abusivi in viale
Emporium, le multe continuano a fioccare e le proteste iniziano a
montare.
Ne avevamo già parlato nei giorni
scorsi: ad oggi il Libero consorzio di Agrigento ha emesso una
ventina di sanzioni a carico di altrettanti residenti in quella parte
della città che sono stati "beccati" dalla polizia
municipale a scaricare i reflui fognari delle proprie abitazioni nel
fiume Akragas. Un'attività di accertamento condotta alcuni anni fa
su indirizzo della Procura della Repubblica di Agrigento che, solo
oggi, sta portando poi alle multe, salatissime: trattandosi di
violazioni ambientali, infatti, la richiesta ammonta a ben 6mila euro
per ciascun cittadino.
L'ultimo caso riguarda una famiglia
residente in viale Emporium che, è stato accertato, non scaricava
nel fiume. Tuttavia le verifiche hanno individuato che la stessa era
collegata alla rete fognante senza possedere regolare autorizzazione
da parte del gestore.
Così, oggi, i cittadini multati (e i
residenti che temono di subire nell'immediato futuro la medesima
sorte) stanno iniziando a far sentire la propria voce. Se sembra
imminente la creazione di un comitato organizzato, molti si limitano
a rilevare come in realtà in fase di realizzazione o
ristrutturazione delle proprie abitazioni (quelle non abusive,
ovviamente) fossero stati richiesti i dovuti pareri e pagati gli
oneri di urbanizzazione al Comune. Decine di migliaia di euro, vecchi
milioni che però non si sono mai tradotti in opere, lasciando gran
parte delle abitazioni presenti nelle traverse di viale Emporium
prive di regolari scarichi fognari. "Non potevamo saperlo"
è la risposta di molti, alcuni dei quali dicono di poter provare di
aver anche pagato la quota per la depurazione e la fognatura nella
bolletta idrica.
E' possibile che nelle prossime
settimane i residenti chiedano un incontro con il comune o il Libero
consorzio, per quanto le sanzioni già erogate ed esecutive è
complicato che possano essere revocate. L'idea sarebbe quella di
ragionare sulle responsabilità e sulle soluzioni di una vicenda che,
ad ogni modo, appare abbastanza contraddittoria.
Nulla di particolarmente nuovo per
quella parte della città, cresciuta in piena zona A senza che si sia
mai deciso, davvero, che farne.