SICILIA24H
"La provincia di Agrigento è
l'unica senza un chilometro di autostrada"
Il deputato regionale del Partito
Democratico, Michele Catanzaro, rilancia il progetto stradale della
Agrigento-Castelvetrano. Catanzaro afferma: "La provincia di
Agrigento, ad oggi, rimane l'unica provincia siciliana priva anche
di un solo chilometro di autostrada. I collegamenti interni sono
vergognosi e provocano gravi difficoltà e morti. È giunto il
momento che il Governo regionale pensi seriamente al futuro della
terra agrigentina spingendo sul progetto della
Gela-Agrigento-Castelvetrano, per il quale già esiste uno studio di
fattibilità dell'Anas. Si tratta di 170 chilometri di rete
stradale che permetterebbero di chiudere l'anello autostradale e
non continuare a mortificare il territorio agrigentino e ostacolare
la crescita e lo sviluppo di un intero territorio. Alla ripresa del
lavori dell'Assemblea chiederò, inoltre, al Governo di aumentare i
fondi della misura 4.3.1 rivolta alla ristrutturazione di strade
interaziendali. Non può, infatti, esservi lo sviluppo delle aziende
senza uno sviluppo delle infrastrutture".
AGRIGENTONOTIZIE
Cronaca - Favara
GESSICA LATTUCA NON SI TROVA, AL
LAVORO ANCHE LA POLIZIA PROVINCIALE
La 27 enne di Favara, madre di 4
bambini, è scomparsa nel nulla lo scorso 12 agosto a Favara.
Anche il Libero Consorzio di Agrigento
sta prendendo parte, da venerdì scorso, alle ricerche di Gessica
Lattuca, la 27 enne di Favara, madre di 4 bambini, scomparsa nel
nulla lo scorso 12 agosto proprio da Favara.
A cercare la giovane donna, sono
infatti scesi in campo anche gli uomini della Polizia provinciale e
della Protezione civile del Libero Consorzio di Agrigento che vanno
ad aggiungersi a carabinieri, Guardia di finanza, polizia e vigili
del fuoco che ormai da settimane hanno messo in campo una task force
per trovare indizi o tracce che possano ricondurre alla ragazza"
L'intera area che delimita il centro
abitato di Favara viene continuamente perlustrata partendo dal luogo
in cui Jessica Lattuca è stata vista per l'ultima volta e cioè nel
quartiere Conso. Polizia provinciale e protezione civile provinciale
saranno in azione con differenti squadre sia al mattino che al
pomeriggio, almeno fino a venerdì prossimo.
GDSONLINE
MUSICA
Ribera, pronta la "svolta"
per l'istituto Toscanini
di Giuseppe Pantano
L'istituto musicale «Toscanini» di
Ribera si prepara al primo anno accademico nella nuova sede, i locali
in corso Umberto messi a disposizione dal Comune, e, intanto,
festeggia la partecipazione, oggi, di propri solisti al «Festival
Regina Musica di Maenza». Dopo la delibera adottata dalla giunta e
la successiva approvazione da parte del consiglio comunale, che si è
espresso all'unanimità, il Toscanini dispone adesso di nuovi
locali che erano particolarmente attesi e con i quali potrà fare
fronte alle nuove necessità con 22 corsi di laurea attivi e 350
studenti iscritti.
E non è l'unica novità perché
dall'anno accademico che sta per iniziare ci sarà anche la
statalizzazione e l'accreditamento dei bienni ordinamentali di laurea
magistrale, finora sperimentali in tutta Italia. «È un momento
storico per l'istituto - dicono il direttore, Mariangela Longo, e
il presidente, Giuseppe Tortorici - che è l'unica istituzione di
alta formazione di tutto il territorio Agrigentino con 27 anni di
attività, 350 studenti e grandi riconoscimenti nazionali ed
internazionali. Ringraziamo il sindaco, Carmelo Pace, e gli assessori
per avere mantenuto l'impegno preso per la sede così come il
consiglio comunale di Ribera che si è pronunciato dando il suo
importante contributo a tutela e salvaguardia di una istituzione
universitaria pubblica prestigiosa per la comunità riberese e per
tutto il territorio agrigentino».
AGRIGENTOWEB
Edifici scolastici, Musumeci convoca
i Liberi Consorzi
Il presidente della Regione Siciliana
Nello Musumeci ha convocato per domani una riunione sulla sicurezza
degli edifici scolastici in Sicilia. All'incontro, che si terrà a
Palazzo d'Orleans alle ore 17.30, prenderanno parte anche gli
assessori regionali all'Istruzione Roberto Lagalla e alle
Infrastrutture Marco Falcone.
Dall'incontro sono stati invitati i
sindaci delle Città metropolitane di Palermo, Catania e Messina, i
commissari straordinari dei Liberi consorzi di Comuni di Agrigento,
Caltanissetta, Enna, Ragusa, Siracusa e Trapani, il presidente
dell'Anci Sicilia, il direttore dell'Ufficio scolastico regionale
e il dirigente regionale del dipartimento Istruzione e formazione
professionale.
LA SICILIA
LIBERO CONSORZIO VUOL RIDURRE GLI
ASSISTENTI ALLA COMUNICAZIONE
Sono a rischio 71 posti di lavori e
l'assistenza scolastica ai disabili.
Ritorno dalle ferie estive col brivido
per 71 lavoratori con la qualifica di "assistenti alla autonomia
ed alla comunicazione scolastica". Tutti contro il Libero
Consorzio dei Comuni, l'ex provincia di Agrigento, ritenuta artefice
dell'emanazione di un provvedimento che li priva del diritto al
lavoro. Il fatto. Con avviso pubblicato nel mese di luglio scorso il
Libero Consorzio, ha disposto che gli Assistenti alla Comunicazione
delle scuole di competenza della provincia, e, quindi, delle scuole
superiori, per l'anno scolastico 2018/2019 dovranno avere la Laurea
triennale. Ciò comporterà che una grande quantità di lavoratori
privi della laurea rimarranno a casa e senza lavoro, con grave
disagio sia delle scuole che delle famiglie di disabili che si
avvalgono permanentemente della figura dell'assistente. Per chi non
lo sapesse, l'assistente all'autonomia e alla comunicazione è un
operatore che media la comunicazione e l'autonomia dello studente
disabile con le persone che interagiscono con lui nell'ambiente
scolastico. Una figura essenziale dunque. I lavoratori ritengono che
il provvedimento emanato sia stato dettato da esigenze di economia
dell'Ente e non da motivi di natura giuridica e lo di tutela della
cittadinanza. AI motto "il loro lavoro è sacro e nessuno deve
toccarlo", con veemenza, chiedono la revoca del provvedimento
rappresentando che il libero Consorzio "ha agito senza potere
poiché la legislazione nazionale devolve esclusivamente allo Stato,
alle Regioni ed alle Province Autonome in sede di conferenza di
servizi il potere di individuare i criteri delle figure professionali
degli assistenti alla autonomia ed alla comunicazione; riservando
agli Enti Locali ( tra cui il Libero consorzio in indirizzo) la
gestione amministrativa per la concreta attuazione della assistenza
in argomento". Ad assistere i lavoratori in questa faccenda è
l'avvocato Francesca Picone. "Praticamente il Libero. Consorzio-
scrive la legale - non ha il potere giuridico-amministrativo per
individuare e definire i profili professionali del personale
destinato all'assistenza per l'autonomia e per la comunicazione
personale. Già la Regione Siciliana con un decreto del luglio del
2017 aveva individuato in un titolo specialistico conseguito a
seguito della frequenza di un corso di 900 ore la figura
dell'Assistente". Tutti questi motivi sono stati riassunti in un
Ricorso depositato nelle ultime ore al Libero Consorzio, Se entro un
mesetto non ci saranno sviluppi, i lavoratori ricorreranno al Tar,
con gli alunni bisognosi di assistenza che rischieranno di rimanere
"soli".
FRANCESCO DI MARE
INCIDENTI: 211 MORTI IN DIECI ANNI
I feriti sono stati 11.000. Il dato
della nostra provincia è uno dei peggiori in Sicilia.
In dieci anni sull'asfalto della
provincia di Agrigento sono morte oltre 200 persone, con quasi 11
mila coinvolte in incidenti stradali non mortali.
Se in questi giorni è la cronaca a
raccontarci di morti drammatiche che hanno colpito bambini e minori,
sono i dati con la loro freddezza a darci la dimensione di un
fenomeno che sembra non conoscere freno. A raccoglierli ed elaborarli
è stato l'Istituto nazionale di statistica, l'Istat, che conserva
appunto le informazioni trasmesse dalle Motorizzazioni rispetto ai
sinistri stradali.
Partendo dal 2007, l'anno orribile per
Agrigento è stata senza dubbio il 2008, quando le vittime della
strada furono 39. Il numero più alto di incidenti stradali con
feriti, invece, fu il 2009, con 1479 sinistri. Una categoria, questa,
dove rientrano appunto solo gli incidenti dove vi è stato almeno un
soggetto refertato e che in gran parte avvengono su strade
provinciali e statali, dove sale la velocità e, per un motivo o per
un altro, è più facile che qualcosa vada storto.
Non c'è, ovviamente, un andazzo
statistico "ordinato", trattandosi appunto di eventi che
sono connessi in larga parte alla casualità. Di certo c'è che il
periodo peggiore sul fronte delle vittime della strada è stato
quello tra il 2007 e il 2010: in totale 115 vittime cui si aggiungono
5541 feriti. I numeri, stando al censimento Istat, da quell'anno in
poi calano in modo altalenante, con un picco verso il basso nel2014
(9 morti, 905 feriti) e una rapida impennata nel 2016, con 17 morti
ma "solo" 710 feriti.
Il caso Agrigento, comunque, è uno dei
peggiori in Sicilia, e a dircelo è il tasso di incidentalità, che
si ottiene moltiplicando il numero di incidenti per una serie di
fattori come i km di strade a disposizione.
Stando a questo dato la nostra
provincia è purtroppo spesso al primo posto nella regione. Prendendo
a riferimento i dati tra il 201 O e il2016, il tasso di incidentalità
agrigentino è sopra alla media siciliana nel 2010, nel 2012, nel
2015 e nel 2016, con punte assolutamente preoccupanti.
Quello a cui Istat, Aci e altri enti
non possono rispondere è perché gli incidenti avvengono, anche se
vi è una indicazione di massima che vede nella distrazione alla
guida o nel mancato rispetto dei limiti di velocità la causa
principale. Più che causa, però, bisognerebbe parlare di "innesco".
E' evidente che la nostra è una provincia con una rete stradale in
condizioni realmente pessime, a causa della mancata manutenzione
ordinaria sia da parte dei Comuni che del Libero consorzio. Quindi,
in questo contesto, il superamento dei limiti di velocità ha un
effetto "detonante" più di quanto avrebbe in una
condizione di "normalità".