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rassegna stampa dell'11 settembre 2018

Giornale di Sicilia

A Palermo
Elezioni provinciali, Musumeci vede i sindaci

«Verso le elezioni provinciali » è il tema dell'incontro di oggi tra sindaci e amministratori comunali a Palermo (Mondello, lido Alle terrazze, viale Regina Elena), alle 17.30 convocato dal presidente Nello Musumeci. L'iniziativa è stata promossa da alcuni sindaci (Gino Ioppolo di Caltagirone, Maria Rita Schembari di Comiso, Giuseppe Mistretta di Mineo, Lucio Di Ganci di Bompietro, Giuseppe Minutella di San Mauro Castelverde, Nino Musca di Sinagra, Giuseppe Bica di Custonaci, Filippo Drago di Aci Castello) per aprire un confronto politico sulle elezioni di Città Metropolitane e Liberi consorzi dei Comuni.

Ars, Musumeci apre ai grillini per varare le riforme
Palermo

Un appello pubblico all'opposizione, e ai grillini in particolare, per discutere insieme delle riforme in calendario fra l'autunno e l'inverno. È la mossa che Musumeci ha in serbo per cercare di superare gli ostacoli che finora hanno reso l'Ars un campo minato per il governo. L'appello dovrebbe essere affidato all'assessore alla Salute, Ruggero Razza, che con i grillini ha costruito buoni rapporti anche dal punto di vista umano. Musumeci e Razza ne hanno discusso informalmente durante la pausa estiva ma prima che davvero si arrivi all'appello pubblico ci sarà una discussione in giunta con gli altri assessori per tracciare i limiti  della collaborazione da chiedere all'opposizione. Formalmente il governo dovrebbe proporre la creazione di uno o più tavoli tecnici legati alle principali riforme. Un modo per trovare intese tecniche e smussare le divergenze politiche  prima dell'arrivo all'Ars. Nei piani del governo la collaborazione  potrebbe avvenire sulla riforma deirifiuti (tema molto caro ai grillini),  sugli Istituti autonomi per le case popolari intorno ai quali sta maturando un disegno di legge governativo proprio in questi giorni, sulle Province per cui serve un'altra legge entro fine ottobre e proprio sulla sanità (a cominciare dalle misure che presto riguarderanno il 118). In cantiere la giunta ha anche una riforma del diritto allo studio e tutte le misure finanziarie. Il tavolo che dovrebbe nascere avrebbe quindi un menu piuttosto ampio. È una mossa che avrebbe un evidente effetto politico. E che punta a cercare sponde almeno in quella parte dei grillini che su temi specifici  rappresenta una opposizione menodura. E tuttavia finora i primi approcci non avrebbero dato i segnali attesi dal governo. Sul tema dei rifiuti, per  esempio, i grillini hanno investito moltissimo anche per via del forte legame che c'è tra Giampiero Trizzino e il ministro Sergio Costa. E proprio da Trizzino arriva un «no, grazie» al governo regionale: «Mi chiedo di cosa si dovrebbe parlare al tavolo di confronto se il disegno di legge sui rifiuti è già in commissione e per di più i nostri emendamenti vengono regolarmente  bocciati. Se vogliono il dialogo, inizino col ritirare il testo del governo e ricominciamo da capo a scriverlo insieme. La verità è che questo genere di appelli somiglia tanto a quelli che ci rivolgeva Crocetta». Trizzino rilancia: «Mollino Forza  Italia e parlino con noi». Ma questo è proprio quello che Musumeci e Razza escludono a priori: la proposta di dialogo sulle riforme - è la posizione del presidente - è sempre stata nei piani di Palazzo d'Orleans, annunciata perfino durante le dichiarazioni programmatiche. Ma la base di partenza è che «non ci saranno ribaltoni né cambi di maggioranza». L'obiettivo è invece l'allargamento del consenso sulle leggi da approvare. Una mossa che segue la fine del dialogo con la Lega per l'ipotizzata alleanza in vista delle Europee. E che punta a non perdere i collegamenti col governo nazionale: non a caso proprio in questi giorni Musumeci e Armao voleranno a Roma per incontrare il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, e pianificare la prossima Finanziaria. Gia. Pi.

Viabilità, nodo «spinasanta»

Il coro è, ormai, unanime. Da Agrigento a Raffadali - sia sul «fronte» politico che su quello imprenditoriale e commerciale - non si fa altro che chiedere alternative. Percorsi che consentano di aggirare l'ostacolo interdizione della galleria «Santa Lucia», la cui canna Nord rimarrà off-limits - per verifiche sulla staticità - fino al 30 novembre. Ieri, sono scesi in campo - lanciando un accorato appello -  anche i consiglieri comunali di Alternativa  popolare della città dei Templi. Teresa Nobile, Alessandro Sollano e Alfonso Mirotta hanno, inevitabilmente, espresso il loro totale disappunto per la poca attenzione che si è data ad un grande problema viabilità. Problema che sta già sfociando - ma che si amplificherà al momento della totale riapertura degli istituti scolastici - in paralisi totale della città. «Il traffico proveniente dall'area Nord di Agrigento è costretto ad entrare in città per potere dirigersi verso Raffadali. È qualcosa di assurdo  e inaudito, soprattutto oggi (ieri, ndr) che con l'inizio della scuola si darà l'avvio ad un notevole innalzamento del traffico - hanno scritto i consiglieri Teresa Nobile, Alessandro Sollano e Alfonso Mirotta - in particolar modo nella zona del quadrivio Spinasanta. È necessario che le istituzioni, a tutti i livelli, si attivino al fine di trovare l'unica soluzione immediata che, secondo noi, è quella di trasformare l'altra galleria: quella direzione Raffadali - Agrigento in doppio senso di circolazione, ovviamente con tutte le misure di sicurezza del caso. In modo si riuscirebbe a decongestionare il traffico in città». Nei giorni scorsi, anche gli imprenditori - attraverso Confesercenti - hanno lanciato l'allarme: «Ci metterete in ginocchio». Facendo eco allo sfogo dei responsabili delle ditte preposte al trasporto degli studenti fuorisede, Confcommercio ha poi lanciato l'aut aut: «L'Anas ristabilisce subito la viabilità alternativa per limitare i disagi della chiusura della galleria Santa Lucia».  I responsabili delle ditte che sioccupano del trasporto degli studenti fuorisede sono in apprensione a causa dell'inizio delle scuole: migliaia di ragazzi, quotidianamente, si spostano per raggiungere gli istituti di istruzione del capoluogo. Studenti che, poi, naturalmente, devono far rientro a casa. «Anas - afferma Alberto Panarisi, vice presidente Confcommercio Agrigento - ristabilisca subito la viabilità alternativa per limitare i disagi della galleria 'Spinasanta'. Auspichiamo che Anas ponga presto rimedio a questa situazione, intanto per limitare i disagi - ha proseguito Panarisi - occorre predisporre il doppio senso di marcia su una delle canne rimaste aperte, deviando il traffico in modo più razionale». Da più fronti, dunque, continua ad essere avanzata proprio la proposta di rendere a doppio senso di circolazione la galleria rimasta aperta. E tutti, con il fiato sospeso,  attendono una risposta - o meglio un intervento pratico - da parte dell'Anas. (*CR*)

«Le vie dei tesori»: 17 beni da ammirare in tre fine settimana

Il vero gioiello dell'itinerario organizzato per questa edizione de «Le vie dei Tesori», è la chiesa di San Pietro, peraltro anche citata nei romanzi di Pirandello ed aperta solo recentemente.
Alan David Scifo
Un esperimento riuscito che vuole espandersi ancora. Le vie dei Tesori, il Festival che da dodici anni apre e racconta decine e decine di siti inediti, aprendosi lo scorso anno anche ad Agrigento, cresce ancora e nella città dei Templi, mette a disposizione dei visitatori 17 siti culturali poco conosciuti o addirittura mai aperti, per tre weekend di settembre, tutti ad un euro. «Siamo riusciti in un miracolo - spiega Marcello Barbaro, vicepresidente dell'associazione Vie dei  Tesori - essere riusciti a mettere insieme tutte le esperienze riuscendo in una grande cosa qual è  quella del biglietto unico. Questo è il futuro - aggiunge - il turista deve essere messo nelle condizioni  migliori per visitare la città. Noi vogliamo far riscoprire ai cittadini la bellezza, e far sì che questi possano riappropriarsi della loro città». Dal tesoro della famiglia Chiaramonte alla scalinata elicoidale della Concattedrale barocca di San Domenico, nei tre weekend della manifestazione ci sarà l'oc - casione di conoscere la par e di Agrigento meno conosciuta, quella che merita risalto, come dimostrano i numeri positivi del museo  diocesano, in continua crescitanegli ultimi anni. «È un esperimento ben consolidato - spiega la soprintendente Gabriella Costantino - La valle è conosciuta ma il centro storico non è conosciuto nonostante sia molto ricco. Adesso  parliamo di una scommessa vinta - aggiunge - ma abbiamo lavorato per 30 anni in silenzio per raggiungere questi risultati». Le visite saranno disponibili da venerdì 14 per tre fine-settimana consecutivi, fino a domenica 30 settembre e renderanno accessibili ai turisti diversi beni, partendo  dalla Basilica dell'Immacolata e il Conventino dei Frati minori Conventuali, appartenuti alla famigli Chiaramonte che li donarono ai francescani; poi la biblioteca Lucchesiana che oggi ha all'interno la mostra «Ecstasy and Oracles » del fiammingo Jan Fabre.  Sempre nel centro storico si potrà scoprire con l'iniziativa, la parte visitabile della Cattedrale di San  Gerlando che ha al proprio interno la ricca sagrestia monumentale: all'interno anche la famosa «lettera del diavolo», documento ripreso da Tomasi di Lampedusa e da Camilleri, che secondo la leggenda sarebbe stata donato ad una suora del monastero di Palma di Montechiaro direttamente da belzebù; visitabili anche la chiesa di San Lorenzo, quella di San Domenico e quella di San Nicola,  uno dei maggiori esempi di architettura cistercense tardo-romanica della Sicilia. Vero gioiello dell'itinerario studiato per la Via dei tesori, è la chiesa di San Pietro, citata nei romanzi di Pirandello,  aperta solo recentemente. Il centro storico di Agrigento è però ricco e ogni angolo mostra una chiesa che differisce dagli altri: è il caso della chiesa di Santa Caterina, la «perla» del quartiere arabo agrigentino colpito dalla frana del 1966, o della chiesa Santa Maria dei greci, costruita su un antico tempio del quale, per la prima volta, sarà visibile la piattaforma a gradini da poco scoperta. I 17 beni aperti continuano anche nella  Parco Archeologico della Valle dei templi e nel centro in una immensa e continua scoperta del lato nascosto di Agrigento e dei suoi tesori. (*ADS*)

Repubblica - Palermo

Unioncamere Sicilia, comincia il dopo-Montante: eletto Pace

Il presidente della Camera di Commercio di Trapani eletto dal consiglio su proposta di Albanese: fu sfiorato dall'inchiesta su un concorso che vide vincitore il fratello di Alfano. Il vicepresidente è il messinese Blandina
Unioncamere Sicilia, comincia il dopo-Montante: eletto Pace
Unioncamere rinnova i vertici: comincia il dopo-Montante. Non troppo distante, per la verità, dal mondo dell'ex capo di Confindustria Sicilia attualmente in carcere con l'accusa di associazione a delinquere. Ma si va avanti: il nuovo presidente dell'associazione che racchiude e rappresenta le Camere di commercio dell'Isola è Giuseppe Pace, presidente della Camera trapanese. Pace partecipò, il 19 aprile 2016, al voto unanime che confermò Montante, allora indagato per concorso esterno in associazione mafiosa, alla guida dell'associazione che oggi va a dirigere. Il nome di Pace è stato proposto da Alessandro Albanese, presidente della Camera di Commercio di Palermo e vicepresidente di Sicindustria. Unioncamere è finita al centro dell'inchiesta della procura di Caltanissetta perché, ai tempi in cui Montante ne era presidente e la fedelissima Linda Vancheri era assessore alle Attività produttive, ottenne un maxi-finanziamento da 9 milioni di euro per la partecipazione della Sicilia all'Expo milanese. Pace fu sfiorato, negli anni scorsi, dall'inchiesta - poi archiviata - che coinvolse Alessandro Alfano, il fratello dell'ex vicepremier Angelino Alfano. Il più piccolo degli Alfano, in stretti rapporti con Pace, nel 2009 vinse il concorso per il posto di segretario generale della Camera di Commercio trapanese: qualcuno indovinò in anticipo l'esito di quella selezione e scattarono le indagini che portarono nel 2011 a un sequestro di documenti negli uffici dell'ente. Alfano jr., che era già stato al fianco di Pace in una precedente esperienza proprio a Unioncamere, dovette dimettersi dal posto a Trapani e lasciò poi la Sicilia per un incarico nel gruppo Poste che non mancò di suscitare successive polemiche.
Nella stessa mattinata il consiglio di Unioncamere ha eletto anche il vicepresidente vicario e, su proposta di Pace, è stato indicaro all'unanimità e a scrutinio segreto Ivo Bladdina, presidente della Camera di Commercio di Messina che Montante a fine 2014 volle commissario dell'associazione degli industriali di Siracusa: Blandina poi si dimise per un processo per truffa a suo carico che lo ha visto più avanti assolto.

Scrivolibero

Le "Vie dei Tesori" torna ad Agrigento con 17 luoghi

Per conoscere Agrigento bisogna partire dalle sue viscere, da quegli ipogei che raccontano più di un libro di storia: e quando si ritorna alla luce, ci si deve perdere tra le chiese monumentali e quelle più recondite, per poi incamminarsi verso la Valle, imponente, magnifica, per rivedere i templi che sono lì a guardia da centinaia di anni.
Le Vie dei Tesori, il Festival che da dodici anni apre e racconta decine e decine di siti inediti a Palermo, l'anno scorso è sbarcato ad Agrigento - con Caltanissetta, Messina, Siracusa - che ha risposto in maniera straordinaria: in due weekend (anche se il secondo funestato dal maltempo) ha raccolto 4500 visitatori, spalmati tra chiese monumentali, ipogei, musei, biblioteche e siti archeologici. Quest'anno si replica: tre week end, dal 14 al 30 settembre, 17 luoghi (tutti ad 1 euro) molte sorprese, anche di livello nazionale, sempre con il supporto del Comune. Tra tutte, la bellissima scala elicoidale che verrà mostrata a San Domenico o la famosa "lettera del duavolo" che verrà esposta nella sacrestia di san Gerlando. "Questa iniziativa può colpire nel segno se ha l'apporto di tutti e ognuno cede qualcosa per il bene comune", ha spiegato Marcello Barbaro, vicepresidente dell'associazione Vie dei Tesori, intervenuto alla conferenza stampa al Museo Diocesano, condotta da padre Giuseppe Pontillo, con l'assessore comunale al Centro Storico Antonino Amato, la soprintendente Gabriella Costantino, e il direttore del Parco della Valle dei Templi, Giuseppe Parello: tutti fermamente convinti che la cultura può essere una delle risorse spendibili di questa terra che tenta sempre di risorgere.
Partire dalle viscere, dunque, dall'Ipogeo dell'Acqua amara, vivo sotto il Teatro Pirandello. E proprio seguendo le tracce del drammaturgo, ecco che si scopre un crocifisso ligneo detto del "Signore della Nave" da cui prese il nome la celebre Sagra del dramma omonimo; mentre la novella "La madonnina" è ambientata nella chiesetta di san Pietro, tornata alla vita dopo 50 anni di abbandono. Agrigento sta nella memoria del Rabato, il quartiere arabo - qui è la chiesa di Santa Caterina -, mentre per ritrovare la cinta medievale bisogna raggiungere Santa Maria dei Greci dove sarà eccezionalmente visitabile il crepidoma (la piattaforma a gradini) appena scoperta, con la cripta e il colatoio.
Si potranno cercare le tracce delle monache cistercensi alla Badia Grande o ricordare la storia del Palazzo della Provincia. Agrigento barocca è di una bellezza senza fine: a partire dalla nascosta Biblioteca Lucchesiana che accoglie i suoi 60mila preziosi volumi (manoscritti, incunaboli, testi arabi e codici miniati) tra le volute del Marvuglia. Poi la "concattedrale" di San Domenico o San Lorenzo, che è un tripudio di stucchi: guardate a vista da San Gerlando, fragile gigante e tesoro ferito. Non può mancare la Valle dei Templi: ma con un occhio particolare, visto che sarà possibile visitare per la prima volta in assoluto le terme romane, scoperte nel quartiere ellenistico; senza dimenticare gli scavi al Teatro Ellenistico, aperto sul mare, che di giorno in giorno riserva nuove sorprese e non solo per gli archeologi che hanno portato alla luce i primi gradoni. Il dettaglio del programma, scaricabile in pdf, con l'elenco dei luoghi e la possibilità di acquistare i coupon per le visite sono on line su http://leviedeitesori.com/agrigento/

Agrigentonotizie

"Le vie dei tesori", ecco i 17 beni da visitare ad Agrigento

Giardino botanico
Un paradiso terrestre con ventimila piante

Settantamila metri quadrati di verde incastonati nel cuore della Valle dei Templi, a poche decine di metri dalla linea delle fortificazioni dell'antica Akragas e del Parco archeologico. Oltre ventimila piante riferibili a oltre trecento culture ed essenze diverse, espressione tipica della vegetazione mediterranea. È un museo a cielo aperto il Giardino Botanico di Agrigento, nato negli anni Novanta. Fu la Provincia di Agrigento, proprietaria di questa vasta estensione di terreno, a iniziare la bonifica dell'area con lo scopo di realizzare, in collaborazione con l'Università di Palermo, un luogo capace di custodire, recuperandolo o integrandolo, il patrimonio vegetale che ricopriva il sito. Patrimonio verde ma non solo: sono presenti pregevoli testimonianze archeologiche, ipogei, caverne naturali, reperti fossili calcarenitici.
Via Demetra, 1.

Palazzo della Provicia
L'antico Ospizio che risplende di affreschi

L'avvio dei lavori del "Magnifico Palazzo" risale alla metà dell'Ottocento, quando, con decreto regio, venne autorizzata, fuori città, la costruzione di un ospizio di beneficenza per i poveri e gli orfani.Ma pochi anni dopo, a seguito dell'Unità d'Italia, fu cambiata la destinazione d'uso e in corso d'opera si modificò il progetto. Il palazzo diventò sede dell'Archivio di Stato e degli uffici della Prefettura, successivamente della Provincia regionale, oggi libero Consorzio comunale. Ospita pure un ecomuseo. All'interno è possibile visitare le sale con arredamento ottocentesco e Liberty. Di particolare pregio gli affreschi della volta della scala reale, dell'aula consiliare e dell'appartamento del prefetto. La biblioteca vanta oltre seimila volumi a indirizzo storico, giuridico e amministrativo, compresi anche i tomi della famosa Encyclopédiedi Diderot e D'Alembert.
Piazza Aldo Moro, 1.

Siciliaonpress

ELEZIONI PROVINCIALI, ASSEMBLEA DEI SINDACI DI CENTRODESTRA

"Verso le elezioni provinciali" è il tema dell'incontro tra sindaci e amministratori comunali dell'Isola, che si terrà domani (martedì 11 settembre) a Palermo, nella località di Mondello (Lido Alle terrazze, nel viale Regina Elena), alle 17.30. L'iniziativa è stata promossa da alcuni sindaci (Gino Ioppolo di Caltagirone, Maria Rita Schembari di Comiso, Giuseppe Mistretta di Mineo, Lucio Di Ganci di Bompietro, Giuseppe Minutella di San Mauro Castelverde, Nino Musca di Sinagra, Giuseppe Bica di Custonaci, Filippo Drago di Aci Castello) per aprire un confronto politico sulle prossime elezioni degli organi gestionali delle tre Città Metropolitane e dei sei Liberi consorzi dei Comuni.
All'incontro sono stati invitati gli amministratori dell'area di centrodestra e delle Liste civiche e il governatore Nello Musumeci, che ha assicurato la sua presenza.

LA SICILIA

TRA OGGI E DOMANI SI COMPLETA ILRITORNO TRA I BANCHI
Marconi, Ipia e Linares già inclasse.
g.c.) Tra oggi e domani si completeràil ritorno in classe degli studenti di tutti gli istituti scolasticicittadini i primi a tornare tra i banchi nella giornata di ieri -sono stati gli alunni del Liceo Linares e dell'Ipia Fermi per quantoconcerne gli istituti superiori e quelli del Comprensivo "GuglielmoMarconi" per quanto riguarda elementari e medie. Il Marconi -sotto la direzione del preside Maurilio Lombardo _ comprende per ilsecondo anno anche il Quasimodo dopo la perdita dell'autonomiascolastica. Pertanto prima campanella già suonata per gli iscrittialla Marconi, al Dino Liotta, alla Quasimodo, alla Peritore eall'Angelo Parla. Oggi toccherà agli studenti del ComprensivoFrancesco Giorgio con ritorno in classe per la Badia, la De Pasqualie la Vincenzo Greco. Domani chiudono l'Istituto Tecnico Re Capriata ei plessi afferenti al Comprensivo "Giacomo Leopardi".
In molti istituti - malgrado la ripresadelle lezioni - sono ancora in corso lavori di edilizia scolasticaconsistenti nel restyling parziale dei plessi. In concomitanza conl'inizio dell'anno scolastico, è arrivato anche il saluto delsindaco Pino Galanti agli studenti e al personale che operanell'istruzione.
"L'augurio che rivolgo a tutti voidi allargare e potenziare le conoscenze già acquisite e,soprattutto, imparare ad esercitare i diritti e doveri e coltivarevalori come la tolleranza,la solidarietà, la pace. Un augurioparticolare e sentito va ai dirigenti scolastici, ai docenti, ai nondocenti, a tutti coloro cioè che concorrono alla crescita deglialunni. L'Amministrazione comunale e la mia persona sono adisposizione nel garantire i servizi essenziali e nel promuovereprogetti educativi, tutto ciò che rende i percorso formativi semprepiù armonici. Vi auguro cari studenti - conclude il Sindaco - unsereno e proficuo anno scolastico".


IV COMMISSIONE: CONVOCATI SINDACO,INGEGNERI, ARCHITETTI E IL DIRETTORE REGIONALE DELL'ANAS.
Viadotto Morandi, il 13 settembretutti a rapporto all'Ars.
g.s.) Futuro del viadotto "Morandi",la commissione Ambiente e Territorio dell'Assemblea regionalesiciliana dedica al tema una seduta dei propri lavori.
Il prossimo 13 settembre, a partiredalle 11, davanti alla presidente, il deputato agrigentino GiusiSavarino si presenteranno Marco Falcone, assessore regionale per leinfrastrutture e la mobilità, Fulvio Bellomo, dirigente generale deldipartimento regionale delle infrastrutture, della mobilità e deitrasporti, Calogero Firetto, sindaco di Agrigento, Valerio Mele,direttore regionale Anas, Alberto Avenia, presidente dell'Ordinedegli ingegneri e Alfonso Cimino, presidente dell'ordine degliarchitetti. Unico oggetto, appunto, "audizione in merito agliinterventi sul viadotto Morandi di Agrigento", con tutte lenovità accadute negli ultimi mesi di cui mettere a corrente lacommissione. In realtà la volontà di convocare Anas, Comune eOrdini è di molto precedente, con gli Ingegneri che avevano ancheesplicitamente richiesto di essere ascoltati dai deputati non appenasi iniziò a parlare di ipotesi alternative al recupero dellastruttura e della creazione di percorsi alternativi.
Proprio durante i lavori di Commissioneinfatti il gestore della rete autostradale aveva timidamente apertoad eventuali "piani B", ammettendo che, fino a quelmomento, nessuno aveva avanzato richieste che non coincidessero conil percorso già avviato, ovvero quello che dovrebbe portare,attraverso gli interventi di manutenzione e consolidamento, allariapertura dell'infrastruttura.

VIABILITÀ. Come da "pronostico"la riapertura delle scuole ha causato code chilometriche in centro
GALLERIA CHIUSA, IL CAOS È SERVITO
Epicentro dei disagi il QuadrivioSpinasanta. Centralino dei Vigili urbani assediato
Caos doveva esserci, caos c'è stato,caos ci sarà. Ieri tra le 11 e le 12,30 specie nelle zone adiacential Quadrivio Spinasanta è stato un dramma circolare in auto o suimezzi pubblici. Come da pronostico la chiusura della Galleria Spinasanta ha fatto convergere in centro città il traffico veicolare chein condizioni normali avrebbe circolato all'esterno del centro.Traffico invece tutto riversatosi nella zona del Quadrivio, con codeche per diversi minuti si sono prolungate fin davanti al Tribunale,in via Mazzini. Al centralino della polizia locale sono pervenutedecine e decine di telefonate di protesta dalla gente imbottigliatanel traffico. Solo intorno alle 12,30 si è tornati a circolare inmaniera normale, ma con l'entrata a regime degli orari scolastici lafaccenda è destinata a riproporsi ogni giorno, fino alla fine deilavori all'interno della galleria. Lavori che, a detta di Anas,sarebbero incredibilmente limitati all'esclusivo rifacimento dellasuperficie della galleria, senza che sia stato reso noto un piùincisivo intervento per azzerare la perdita d'acqua che causa ildegrado della superficie. I consiglieri comunali di AlternativaPopolare, Teresa Nobile, Alessandro Sollano e Alfonso Mirotta,esprimono il loro totale disappunto "per la poca attenzione chesi è data ad un grande problema che proprio oggi sfocerà in unaparalisi totale della città". "Il traffico in provenientedall' area nord di Agrigento, sarà costretto ad entrare in cittàper potere dirigersi verso Raffadali, è qualcosa di assurdo einaudito, soprattutto oggi che con l'inizio della scuola si daràinizio ad un notevole innalzamento del traffico veicolare in cittàin particolar modo nella zona Quadrivio Spinasanta", affermano iconsiglieri e continuano: "È necessario che le istituzioni atutti i livelli si attivino al fine di trovare l'unica soluzione chesecondo noi è quella di trasformare l'altra galleria direzioneRaffadali - Agrigento in doppio senso di circolazione, ovviamente contutte le misure di sicurezza del caso, in modo da decongestionare iltraffico in città".
FRANCESCO DI MARE

PARCO ARCHEOLOGICO
Analizzare i flussi turistici percalibrare l'offerta.
Visite nella Valle dei Templi, il Parcolavora insieme al gestore dei servizi aggiuntivi per tracciare ifluissi di visita e e poter quindi calibrare l'offerta turistica eridurre l'impatto delle visite sugli accessi all'area archeologica.
L'attività è ancora in una faseembrionale, ma il percorso sembra tracciato. Del resto è una sortadi necessità a cui far fronte se la Valle vuole poter reggere allalunga la crescita delle visite che porterà probabilmente entrodicembre al milione di accessi.
I numeri, come abbiamo più volteraccontato, sono assolutamente incoraggianti. Partiamo dallaprevisione non ancora accertata, ma comunque potenzialmente moltoconcreta: ad agosto i ticket staccati dovrebbero aver raggiunto oforse anche superato quota 180mila, confermando come sia questo unodei mesi più "caldi" per il turismo agrigentino, mentregiugno e luglio non raggiungono dati particolarmente alti, per quantotutto abbia risentito di una generale crescita intorno al 10-15%.Stando ai dati del Parco, i mesi con i risultati migliori sono statimaggio, aprile e luglio (con il primo che ha toccato quota 120milaaccessi), mentre come dicevamo la prospettiva è ottima sia peragosto (il dato non è stato ancora accertato) che per il mese disettembre, che si dimostra ancora appetibile per il turismo sia digruppo che quello dei singoli viaggiatori. Un clima positivo che haportato a risultati eccezionali: il totale dei primi sei mesidell'anno ha raggiunto quota 288.154 con un incremento del 9%rispetto al primo semestre 2015 quando i visitatori complessiviavevano raggiunto quota 266.400 circa.
Dati che, dicevamo, adesso diventanostrumenti di analisi.
"Siamo al lavoro con il gestoredei servizi aggiuntivi, Coopculture - spiega il direttore del ParcoGiuseppe Parello - per analizzare questi dati e tracciare quelle chepotrebbero essere delle strategie che possano migliorare i serviziprestati, anche razionalizzando gli accessi. Penso, ad esempio, allapossibilità di uno spacchettamento degli ingressi alla Valle neiperiodi di maggior affluenza, ragionando con i grandi tour operator.Questo eliminerebbe le file, ad oggi fisiologiche con questi numeri,e poi ci consentirebbe anche di predisporre ad esempio iniziativespecifiche e indirizzate nei vari periodi dell'anno".
Insomma, si cerca di applicare, un po'di statistica al turismo, e per il Parco non è la prima volta. Adinizio anno, infatti, l'ente regionale aveva affidato un incarico aduna specialista per effettuare una serie di indagini sullasoddisfazione degli utenti e sui volumi di visita prodottidall'evento, al fine di migliorare nelle edizioni seguenti alcuniaspetti organizzativi.

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