Giornale di sicilia
Troppi rifiuti in
strada
L'ex Provincia
affida la rimozione
Controlli
serrati da parte degli agenti di polizia per scardinare il fenomeno
del commercio abusivo C ommissario. Alberto Di Pisa Le strade
provinciali, le piazzole e gli slarghi attigui - negli ultimi tempi
- sono stati trasformati in immondezzai. Da mesi ormai, la polizia
provinciale cerca - co m e tutte le altre forze dell'ordine in
campo - di fronteggiare quella che è diventata un'emergenza
incont rollabile. Il Libero consorzio comunale, guidato dal
commissario Alberto Di Pisa, nelle ultime ore, - cercando di correre
ai ripari per porre un freno a questo problema - ha pubblicato il
bando per cercare una ditta che dovrà occuparsi, per la parte finale
di quest'anno e per tutto il prossimo, della raccolta e del
conferimento in discarica di tutti i rifiuti - molto spesso sono
autentiche montagne - che troppi cittadini decidono,
arbitrariamente, di abbandonare su tutte le strade del territorio
provinciale. L'importo complessivo dell'appalto indetto dal
Libero consorzio provinciale è di ben 85.500 euro. «I lavori
oggetto dell'a cco rd o quadro sono pattuiti con riferimento
all'importo contrattuale massimo prestabilito nell'arco di tempo
di vigenza del contratto, per attività di risanamento ambientale,
limitata ad interventi di raccolta e conferimento, indispensabili
alla bonifica delle strade provinciali che sono continuamente
soggette ad abbandono di rifiuti di ogni genere - hanno scritto dal
Libero consorzio comunale di Agrigento - . Gli interventi, che
saranno determinati in numero e specie nell'arco temporale di
durata dell'accordo quadro consisteranno nell'e s e c uz i o ne
di tutte le opere necessarie per gli interventi di raccolta e
conferimento finalizzata al mantenimento dello stato di efficienza
'delle strade di proprietà dell'ente'. Il pagamento delle
prestazioni contrattuali avverrà 'a misuIl servizio prevede anche
il trasporto nelle discariche r a'». Dunque, l'importo
complessivo dell'appalto è di 85.500 euro, di cui 6.840 euro sono
previsti per oneri per l'attuazione dei piani della sicurezza non
soggetti a ribasso e, i rimanenti 78.660 euro quale importo a base
d'ast a. La durata dell'appalto del Libero consorzio - che
dovrebbe appunto ridare dignità alle strade dell'ormai ex
Provincia - è di 365 giorni consecutivi. Le ditte interessate a
partecipare a questo appalto dovranno presentare i plichi entro
mezzogiorno dell'ot t o ottobre. «Il termine di ricezione delle
offerte viene ridotto a 20 giorni per l'urgenza di provvedere ai
lavori» spiegano sempre dal Libero consorzio. I plichi che dovranno
arrivare al Libero consorzio comunale di Agrigento, gruppo contratti,
via Acrone, 27 - Agrigento. La prima seduta per l'apertura delle
offerte, nella sala gare del Libero consorzio, è prevista per le ore
9 del nove ottobre. Tutta la documentazione da visionare -
disciplinare di gara compreso - sono consultabili e scaricabili dal
sito internet: www.provincia.agrigento.it . ( *C R* )
livesicilia.it
Province,
non c'è ancora una data
E
il governo ripensa al voto diretto
"Il
Governo regionale non può far altro che applicare
quanto stabilito dalla legge Delrio, disponendo
le elezioni di secondo livello per i vertici delle province". Ad
affermarlo è Bernardette
Grasso,
assessore alle Autonomie locali della Giunta Musumeci. Un governatore
che da tempo però non fa mistero di puntate all'elezione diretta dei
presidenti e dei consiglieri di province e città metropolitane. E il
governo regionale, in questo seno, nonostante le pronunce della
Consulta, non si è ancora dato per vinto. Qualche novità potrebbe
infatti arrivare da Roma e riaprire una partita che sembrava chiusa.
In principio, fu l'Ars, nell'agosto del 2017 ad approvare una legge
che avrebbe ridato voce ai cittadini, nel tentativo di mettere la
parola fine alla lunga serie di commissariamenti, disposti e
prorogati dall'allora governatore Rosario Crocetta. Ma a bloccare il
ritorno alle urne fu poi la Corte Costituzionale nel luglio
scorso: la
Consulta ha praticamente qualificato la legge nazionale firmata da
Graziano Delrio,
come norma fondamentale di riforma economico-sociale, capace di
disinnescare la rivendicazione autonomista della Sicilia. Il
pronunciamento che venne etichettato come "oltraggioso" dal
presidente della Regione Nello
Musumeci,
che - a questo proposito - è tornato a riunire gli amministratori di
centrodestra, durante la scorsa settimana, per prepararli alla
prossima fase. In quell'occasione si è fatto cenno anche alla
possibile data, oggi ancora un po' "fumosa": non è detto
nemmeno che si possa andare al voto entro la fine dell'anno, infatti.
Il governo regionale, però, non sembra intenzionato a darsi per
vinto sul tema delle elezioni dirette. Anche, eventualmente, in un
secondo momento. Fiduciosa, la stessa Grasso parla
di un "nuovo testo che sarà presentato dopo le elezioni di
secondo livello di novembre".
"La legge Delrio - ha proseguito l'assessore - fu confezionata,
all'epoca, soltanto per garantire una certa parte politica,
calpestando completamente il principio di democrazia. Come può un
sindaco, eletto a maggioranza relativa di una città, conoscere le
esigenze di province intere che contano centinaia di migliaia di
abitanti?". Intanto,
sul tema, si è riaperto il dibattito sia a livello nazionale, sia in
Sicilia.
Alla Camera, infatti, nell'ambito della discussione sul
"Milleproroghe", è stato approvato un emendamento che
impegna il governo "a valutare iniziative per ripristinare
l'elezione diretta dei presidenti e dei consiglieri provinciali e a
consentire l'elezione diretta del sindaco e del consiglio
metropolitano". La proposta è stata avanzata dal deputato Marco
Silvestroni di Fratelli d'Italia. All'Ars, è Vincenzo
Figuccia dell'Udc a
fare eco all'iniziativa nazionale, firmatario di un ddl simile, che
potrebbe trovare i favori della compagine che sostiene Musumeci: "E'
il fallimento di certe sinistre. Questo - il commento di Figuccia - è
un segno di democrazia per sciogliere le catene ai "cani da
guardia", i consiglieri intendiamoci, pronti a vigilare su
tantissime realtà e infrastrutture quali scuole, strade e beni
culturali, da tempo, abbandonati a sé stessi".
Agrigentonotizie.it
Vie
provinciali e piazzole trasformate in discariche, 85 mila euro per
ripulirle
Le
strade provinciali, le piazzole e gli slarghi attigui - negli
ultimi tempi - sono stati trasformati in immondezzai. Da mesi
ormai, la polizia provinciale cerca - come tutte le altre forze
dell'ordine in campo - di fronteggiare quella che è diventata
un'emergenza incontrollabile. Il Libero consorzio comunale, nelle
ultime ore, - cercando di correre ai ripari - ha pubblicato il bando
per cercare una ditta che dovrà occuparsi, per il 2018 e 2019, della
raccolta e del conferimento in discarica di tutti i rifiuti - molto
spesso sono autentiche montagne - abbandonati su tutte le strade
del territorio provinciale. L'importo complessivo dell'appalto è
di ben 85.500 euro.La durata dell'appalto del Libero consorzio -
che dovrebbe appunto ridare dignità alle strade dell'ormai ex
Provincia - è di 365 giorni consecutivi". Le ditte interessate a
partecipare a questo appalto dovranno presentare i plichi entro
mezzogiorno dell'otto ottobre. "Il termine di ricezione delle
offerte viene ridotto a 20 giorni per l'urgenza di provvedere ai
lavori" - spiegano sempre dal Libero consorzio - . Plichi che
dovranno arrivare al Libero consorzio comunale di Agrigento, gruppo
contratti, via Acrone, 27 - Agrigento. La prima seduta per
l'apertura delle offerte, nella sala gare del Libero consorzio, è
prevista per le ore 9 del nove ottobre.