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rassegna stampa del 18 settembre 2018

Giornale di sicilia
Troppi rifiuti in strada L'ex Provincia affida la rimozione

Controlli serrati da parte degli agenti di polizia per scardinare il fenomeno del commercio abusivo C ommissario. Alberto Di Pisa Le strade provinciali, le piazzole e gli slarghi attigui - negli ultimi tempi - sono stati trasformati in immondezzai. Da mesi ormai, la polizia provinciale cerca - co m e tutte le altre forze dell'ordine in campo - di fronteggiare quella che è diventata un'emergenza incont rollabile. Il Libero consorzio comunale, guidato dal commissario Alberto Di Pisa, nelle ultime ore, - cercando di correre ai ripari per porre un freno a questo problema - ha pubblicato il bando per cercare una ditta che dovrà occuparsi, per la parte finale di quest'anno e per tutto il prossimo, della raccolta e del conferimento in discarica di tutti i rifiuti - molto spesso sono autentiche montagne - che troppi cittadini decidono, arbitrariamente, di abbandonare su tutte le strade del territorio provinciale. L'importo complessivo dell'appalto indetto dal Libero consorzio provinciale è di ben 85.500 euro. «I lavori oggetto dell'a cco rd o quadro sono pattuiti con riferimento all'importo contrattuale massimo prestabilito nell'arco di tempo di vigenza del contratto, per attività di risanamento ambientale, limitata ad interventi di raccolta e conferimento, indispensabili alla bonifica delle strade provinciali che sono continuamente soggette ad abbandono di rifiuti di ogni genere - hanno scritto dal Libero consorzio comunale di Agrigento - . Gli interventi, che saranno determinati in numero e specie nell'arco temporale di durata dell'accordo quadro consisteranno nell'e s e c uz i o ne di tutte le opere necessarie per gli interventi di raccolta e conferimento finalizzata al mantenimento dello stato di efficienza 'delle strade di proprietà dell'ente'. Il pagamento delle prestazioni contrattuali avverrà 'a misuIl servizio prevede anche il trasporto nelle discariche r a'». Dunque, l'importo complessivo dell'appalto è di 85.500 euro, di cui 6.840 euro sono previsti per oneri per l'attuazione dei piani della sicurezza non soggetti a ribasso e, i rimanenti 78.660 euro quale importo a base d'ast a. La durata dell'appalto del Libero consorzio - che dovrebbe appunto ridare dignità alle strade dell'ormai ex Provincia - è di 365 giorni consecutivi. Le ditte interessate a partecipare a questo appalto dovranno presentare i plichi entro mezzogiorno dell'ot t o ottobre. «Il termine di ricezione delle offerte viene ridotto a 20 giorni per l'urgenza di provvedere ai lavori» spiegano sempre dal Libero consorzio. I plichi che dovranno arrivare al Libero consorzio comunale di Agrigento, gruppo contratti, via Acrone, 27 - Agrigento. La prima seduta per l'apertura delle offerte, nella sala gare del Libero consorzio, è prevista per le ore 9 del nove ottobre. Tutta la documentazione da visionare - disciplinare di gara compreso - sono consultabili e scaricabili dal sito internet: www.provincia.agrigento.it . ( *C R* )

livesicilia.it

Province, non c'è ancora una data E il governo ripensa al voto diretto

"Il Governo regionale non può far altro che applicare quanto stabilito dalla legge Delrio, disponendo le elezioni di secondo livello per i vertici delle province". Ad affermarlo è Bernardette Grasso, assessore alle Autonomie locali della Giunta Musumeci. Un governatore che da tempo però non fa mistero di puntate all'elezione diretta dei presidenti e dei consiglieri di province e città metropolitane. E il governo regionale, in questo seno, nonostante le pronunce della Consulta, non si è ancora dato per vinto. Qualche novità potrebbe infatti arrivare da Roma e riaprire una partita che sembrava chiusa. In principio, fu l'Ars, nell'agosto del 2017 ad approvare una legge che avrebbe ridato voce ai cittadini, nel tentativo di mettere la parola fine alla lunga serie di commissariamenti, disposti e prorogati dall'allora governatore Rosario Crocetta. Ma a bloccare il ritorno alle urne fu poi la Corte Costituzionale nel luglio scorso: la Consulta ha praticamente qualificato la legge nazionale firmata da Graziano Delrio, come norma fondamentale di riforma economico-sociale, capace di disinnescare la rivendicazione autonomista della Sicilia. Il pronunciamento che venne etichettato come "oltraggioso" dal presidente della Regione Nello Musumeci, che - a questo proposito - è tornato a riunire gli amministratori di centrodestra, durante la scorsa settimana, per prepararli alla prossima fase. In quell'occasione si è fatto cenno anche alla possibile data, oggi ancora un po' "fumosa": non è detto nemmeno che si possa andare al voto entro la fine dell'anno, infatti. Il governo regionale, però, non sembra intenzionato a darsi per vinto sul tema delle elezioni dirette. Anche, eventualmente, in un secondo momento. Fiduciosa, la stessa Grasso parla di un "nuovo testo che sarà presentato dopo le elezioni di secondo livello di novembre". "La legge Delrio - ha proseguito l'assessore - fu confezionata,  all'epoca, soltanto per garantire una certa parte politica, calpestando completamente il principio di democrazia. Come può un sindaco, eletto a maggioranza relativa di una città, conoscere le esigenze di province intere che contano centinaia di migliaia di abitanti?". Intanto, sul tema, si è riaperto il dibattito sia a livello nazionale, sia in Sicilia. Alla Camera, infatti, nell'ambito della discussione sul "Milleproroghe", è stato approvato un emendamento che impegna il governo "a valutare iniziative per ripristinare l'elezione diretta dei presidenti e dei consiglieri provinciali e a consentire l'elezione diretta del sindaco e del consiglio metropolitano". La proposta è stata avanzata dal deputato Marco Silvestroni di Fratelli d'Italia. All'Ars, è Vincenzo Figuccia dell'Udc a fare eco all'iniziativa nazionale, firmatario di un ddl simile, che potrebbe trovare i favori della compagine che sostiene Musumeci: "E' il fallimento di certe sinistre. Questo - il commento di Figuccia - è un segno di democrazia per sciogliere le catene ai "cani da guardia", i consiglieri intendiamoci, pronti a vigilare su tantissime realtà e infrastrutture quali scuole, strade e beni culturali, da tempo, abbandonati a sé stessi".

Agrigentonotizie.it

Vie provinciali e piazzole trasformate in discariche, 85 mila euro per ripulirle

Le strade provinciali, le piazzole e gli slarghi attigui - negli ultimi tempi - sono stati trasformati in immondezzai. Da mesi ormai, la polizia provinciale cerca - come tutte le altre forze dell'ordine in campo - di fronteggiare quella che è diventata un'emergenza incontrollabile. Il Libero consorzio comunale, nelle ultime ore, - cercando di correre ai ripari - ha pubblicato il bando per cercare una ditta che dovrà occuparsi, per il 2018 e 2019, della raccolta e del conferimento in discarica di tutti i rifiuti - molto spesso sono autentiche montagne - abbandonati su tutte le strade del territorio provinciale. L'importo complessivo dell'appalto è di ben 85.500 euro.La durata dell'appalto del Libero consorzio - che dovrebbe appunto ridare dignità alle strade dell'ormai ex Provincia - è di 365 giorni consecutivi". Le ditte interessate a partecipare a questo appalto dovranno presentare i plichi entro mezzogiorno dell'otto ottobre. "Il termine di ricezione delle offerte viene ridotto a 20 giorni per l'urgenza di provvedere ai lavori" - spiegano sempre dal Libero consorzio - . Plichi che dovranno arrivare al Libero consorzio comunale di Agrigento, gruppo contratti, via Acrone, 27 - Agrigento. La prima seduta per l'apertura delle offerte, nella sala gare del Libero consorzio, è prevista per le ore 9 del nove ottobre. 


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