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rassegna stampa del 19 settembre 2018

Agrigentonotizie.it

Ha provocato un danno erariale al Cupa, condannato Joseph Mifsud

„ "Non sussistono dubbi quanto al rapporto di causalità tra la condotta del convenuto e il danno cagionato al Consorzio in quanto è stato il Mifsud, nella qualità di presidente, a formalizzare l'incarico al Vella individuandone anche la retribuzione. Altrettanto evidente è poi la natura gravemente colposa del comportamento del convenuto che, non solo ha tralasciato di considerare le fondamentali norme di legge in materia ma, anche da un punto di vista meramente fattuale, si è immotivatamente discostato dal compenso precedentemente liquidato per il medesimo incarico al predecessore del Vella". Con queste parole la Corte dei conti ha condannato l'ex presidente del Cupa, Joseph Mifsud (contumace) a risarcire al consorzio oltre 49.300 euro. La vicenda, scaturita da un esposto anonimo, riguarda lo stipendio e l'indennità di risultato dell'ex segretario generale Giuseppe Vella, oggi a Palermo. Un compenso, scriveva la procura "annuo lordo di euro 42.000, oltre tredicesima mensilità, non ancorato ad alcun parametro di riferimento e notevolmente superiore a quanto corrisposto al dott. Siragusa che aveva preceduto il Vella nell'incarico sia presso la Provincia regionale sia presso il Consorzio".  Dichiarata l'inammissibilità del ricorso nei confronti dell'ex presidente Maria Immordino e dello stesso Vella, che ricopriva contemporaneamente l'incarico di segretario generale del Libero Consorzio. I giudici hanno lungamente tentato di raggiungere Mifsud presso una delle numerose università italiane presso cui lavora, ma sempre senza risultato, tanto da decidere, alla fine, di processarlo e condannarlo in contumacia.



Giornale di sicilia
Agrigento, emergenza strade Viadotti in condizioni critiche

 Non preoccupa solo il viadotto Morandi, altre strutture segnalate dai tecnici alla Regione per programmare i lavori Dopo i tragici fatti di Genova, dove il crollo del ponte Morandi ha causato la morte di 43 persone, gli enti che si occupano di viabilità corrono ai ripari per monitorare la portata dei viadotti. Lo ha fatto il Libero consorzio comunale di Agrigento, l'ex Provincia, che ha completato una importante azione di monitoraggio sullo stato dei ponti e viadotti nelle strade di sua competenza, provinciali, ex consortili ed ex regionali. Si tratta di un processo, già avviato da qualche anno in sintonia con il Dipartimento regionale della Protezione Civile, ma che nelle ultime settimane, dopo gli incontri con il presidente della Regione Nello Musumeci e l'assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone ha avuto un'ulteriore spinta per individuare le criticità sulle quali effettuare interventi di diagnosi ed eventuale manutenzione straordinaria. L'attenzione dei tecnici del settore Infrastrutture è puntata sulle strutture dei ponti, in particolare su quelli che per evidente vetustà e progressivo deterioramento necessitano di un attento esame. Su invito della Regione tutti i Liberi consorzi si sono attivati per fare il punto della situazione sulle strade provinciali. Un primo elenco di criticità è stato trasmesso dal Libero consorzio di Agrigento, e riguarda le strade dei comparti ovest e centro nord, cioè le strade provinciali numero 17, 19B, 28, 29, quella che collega Montallegro a Cattolica Eraclea, 31, 33, 34, 39, 58, 76 e la consortile 30, sulle quali alcuni ponti presentano evidenti problemi strutturali (carbonatazione delle strutture in ferro, lesioni nelle strutture resistenti, scalzamento delle fondazioni, giunti in cattive condizioni). Le schede tecniche corredate di relazioni, foto e altri elementi utili sono state inviate all'assessorato regionale Infrastrutture, che sulla base delle indicazioni del Libero consorzio valuterà la messa a disposizione di finanziamenti regionali per le indagini propedeutiche (carotaggi, prove di carico, tenuta di eventuali stralli) indispensabili per pianificare tutti gli interventi di messa in sicurezza e di eventuale rist rutt urazione. Anche la Chiesa era intervenuta per sensibilizzare gli enti a dotare il territorio di una viabilità sicura. Il servizio di Pastorale Sociale e del Lavoro della Diocesi di Agrigento si è infatti unito a quanti, in questi giorni, auspicano che, chi di dovere e secondo le proprie competenze, trovi una celere soluzione al problema, proponendo una valida alternativa alla chiusura della galleria Santa Lucia per dirottare il traffico veicolare. «A seguito della chiusura della Galleria Santa Lucia (Spinasanta) -dicono i preti - la situazione, abbastanza critica, della viabilità della città di Agrigento, già interessata dalla chiusura del viadotto Akragas, progettato da Morandi, la soppressione del ponte Petrusa che permetteva un alleggerimento del traffico veicolare da e per Favara, da e per il Villaggio Mosè, il quadrivio e il centro città, è diventata pesantemente critica. Quotidianamente si registrano code eccessivamente lunghe e non pochi disagi per i cittadini, gli studenti e i commercianti della città senza dimenticare le ripercussioni sui comuni limitrofi. Auspichiamo che i vertici di Anas e Comune trovino una soluzione alla viabilità anche per il tratto della statale 115, viadotto Salsetto - concludono - in cui il traffico veicolare viene gestito con impianto semaforico a senso alternato». ( * PA P I * )

repubblica.it  
Lavori in corso in un altro ponte e nell'Agrigentino


Sono andati via dalla loro casa perché sulla loro testa il viadotto Ritiro è in fase di rinnovamento completo. Sono in tutto 55 famiglie che staranno fuori dalle loro abitazioni per almeno due anni: tanto dureranno il lavori, già iniziati nel 2016. Si tratta del curvone autostradale che sovrasta Messina, costruito nel 1969, e che dalle indagini condotte dal Cas mostrava segni di cedimento, tanto che nel 2012 è stato deciso per il restringimento della carreggiata ad una sola corsia. Dalle condizioni talmente critiche che si è deciso non per una riparazione ma per una sostituzione completa di tutta la pavimentazione.
Molto prima del crollo del ponte Morandi, il Cas ha dunque deciso per lavori di rifacimento del viadotto e si tratta del lavoro di manutenzione straordinaria più importante previsto sulle autostrade siciliane. "A febbraio era stato completato soltanto il 5 per cento, adesso abbiamo raggiunto il 23 per cento dell'opera e stiamo proseguendo", ha spiegato Marco Falcone, assessore regionale alle Infrastrutture. Lavori che avvengono a 75 metri di altezza e sopra le abitazioni per un costo di 46 milioni di euro, che saranno gonfiati dai rimborsi per le famiglie sgomberate. Tutta l'area è adesso stata abbandonata per permettere la totale sostituzione degli impalcati e il rafforzamento dei pilastri. Mentre a Nord di Messina tutto un quartiere veniva abbandonato, però, nella zona sud, tra Briga e Santo Stefano un altro tratto di autostrada della Messina - Catania, lato est, è stato ristretto ad una sola corsia centrale e ad un limite di velocità di 60 chilometri con divieto di sorpasso. Dopo alcune segnalazioni, infatti, il Cas ha deciso di verificare le condizioni del viadotto Santo Stefano: da qui la decisione di limitare la circolazione e di approfondire le indagini. Ad Agrigento, invece, il monitoraggio del Libero consorzio di Agrigento ha evidenziato un primo elenco di criticità: le Strade Provinciali n. 17, 19B, 28, 29, 31, 33, 34, 39, 58, 76 e la SPC n. 30, sulle quali alcuni ponti presentano evidenti problemi strutturali (carbonatazione delle strutture in ferro, lesioni nelle strutture resistenti, scalzamento delle fondazioni, giunti in cattive condizioni, ecc.). Stamattina le schede tecniche corredate di relazioni, foto e altri elementi utili sono state inviate all'assessorato di Falcone, che sulla base delle indicazioni del Libero Consorzio valuterà la messa a disposizione di finanziamenti regionali per le indagini propedeutiche (carotaggi, prove di carico, tenuta di eventuali stralli, ecc.) indispensabili per pianificare tutti gli interventi di messa in sicurezza e di eventuale ristrutturazione.

Grandangolo.it

M5Sall'Ars: "6,4 mln per servizi ai disabili, ma ex Province ferme"

"Sono disponibili 6 milioni 400 mila euro per i servizi ai disabili ma le ex Province non hanno fornito alla Regione i dati relativi all'ammontare delle somme necessarie attivarli. Se solo uno dei liberi consorzi non provvede a comunicarli si blocca tutto. Gli uffici facciano presto". Lo dice deputato regionale M5S Stefano Zito, che rivolge un appello ai commissari delle ex Province per sbloccare i servizi per i disabili, ancora al palo. "È tutto pronto - dice il deputato - ho appreso dal ragioniere generale Bologna che appena arrivano i dati dai Liberi Consorzi i servizi verranno immediatamente attivati. Affinché le somme siano trasferite alle ex Province, le medesime e l'ufficio scolastico regionale devono infatti comunicare alla Regione il loro fabbisogno. Se anche un solo dato venisse a mancare si bloccherebbe tutto". "Certo - prosegue - la Regione se l'è presa veramente comoda. La delibera di giunta è stata fatta solo il 28 agosto. Probabilmente nessuno gli ha fatto sapere che le scuole avrebbero aperto i cancelli i primi di settembre". "Quanto avvenuto, e gli eventi 'scoperti' col nostro interessamento - aggiunge il deputato regionale del M5S Giorgio Pasqua - mostra ancora una volta che a guidare l'attività del governo regionale è il criterio dell' approssimazione. Gli studenti disabili non possono attendere ancora, va loro garantito il diritto allo studio".

 MALGRADOTUTTO
"SERVIREBBE ALLARGARE L'ORIZZONTE ANCHE ALLA VIABILITÀ NELLA PROVINCIA".
"Prendiamo atto dell'attenzione della IV Commissione dell'ARS e degli impegni assunti e ribaditi in quella sede dall'ANAS con riferimento alle emergenze (ponte Morandi, Petrusa, Galleria S.Lucia) ma servirebbe allargare l'orizzonte anche alla viabilità nella provincia". E' quanto chiede il Segretario Provinciale di Agrigento della Cgil Massimo Raso che aggiunge: "In questi giorni tra il blocco (per il rifacimento del manto stradale) del viadotto che collega Siculiana a Montallegro ed il semaforo all'altezza di C.da Ciuccafa, raggiungere Agrigento dalla zona di Sciacca è diventato problematico. Se a questo aggiungiamo che, a breve, chiuderà per lavori anche un altro piccolo viadotto sempre sulla SS.115, la situazione sarà davvero insostenibile ed occorre pensare ad itinerari alternativi che rendano la situazione meno esplosiva. A tutto questo si aggiunga la condizione delle strade cittadine ed a come, con l'apertura delle scuole, è cambiata la situazione del traffico cittadino con particolare riferimento alla zona del Quadrivio Spinasanta. Per non parlare dei lavori sulla Agrigento-Palermo e del disagio che si protrae da anni e di cui non si vede fine". "Sull'insieme della "questione viabilità e trasporti" - dice Massimo Raso - non si può più solo fronteggiare l'emergenza, occorrerebbe fare una riflessione approfondita per capire come pensare alla mobilità del futuro e a come "collegare Agrigento al Mondo" (per riprendere uno sloogan di una iniziativa unitaria del sindacato su queste questioni). Questo chiama in causa ANAS, Ferrovie, Libero Consorzio, Comuni ad una riflessione ed al cimentarsi con una serie di questione di cui da decenni si indicano solo i titoli senza mai approdare a niente di concreto: metropolitana di superficie, uso della ferrovia a fini turistici, completamento anello autostradale Gela/Castelvetrano, la "mare-monti"... "Eppure la "Valle dei Templi" - continua il Segretario della Cgil - raggiunge il primato di circa 1 milioni di visitatori l'anno, malgrado tutto questo! E questo la dice lunghissima sulle enormi potenzialità del territorio che vengono mortificate da questo isolamento che continua e si aggrava". "Su questi temi - annuncia Raso - dibatteremo nel Congresso Provinciale della FILT CGIL del prossimo 6 Ottobre ed in quello della CGIL il 18 Ottobre: si tratta di questioni gigantesche per le quali serve il concorso corale e convinto dell'insieme delle Istituzioni e degli attori economici e sociali. In questa fase non serve invocare velleitarie azioni di protesta ma definire un progetto e su quello chiamare tutti a dare le risposte che- conclude - servirebbero a questa provincia riservandosi ogni forma di lotta a sostegno della piattaforma definita".

TELEACRAS
STRADE E SICUREZZA, LA PROVINCIA DI AGRIGENTO CONCLUDE UN PIANO DI MONITORAGGIO
La Provincia di Agrigento ha concluso un programma di monitoraggio sullo stato dei ponti e viadotti nelle strade di sua competenza, quindi provinciali, ex consortili ed ex regionali. L'attenzione dei tecnici del Settore Infrastrutture Stradali è stata riservata in praticare sulle infrastrutture che, per evidente vetustà e progressivo deterioramento, necessitano di un attento esame. Un primo elenco di criticità è stato trasmesso dalla Provincia alla Regione. Schede tecniche corredate di relazioni, foto e altri elementi utili sono state inviate all'Assessorato regionale Infrastrutture e Mobilità, che, sulla base delle indicazioni della Provincia di Agrigento, valuterà l'eventuale erogazione di finanziamenti regionali per le indagini preliminari indispensabili per pianificare tutti gli interventi di recupero in sicurezza e di ristrutturazione.

AGRIGENTONOTIZIE

B&B ABUSIVI, SAMMARTINO:"LE STRUTTURE ERANO TOTALMENTE SCONOSCIUTE ALLO STATO E AGLI ENTI PUBBLICI

" Nessuna registrazione presso Comune e Libero consorzio, nessun pagamento dell'imposta di soggiorno né comunicazioni alla Questura Lavoravano, pubblicizzavano anche la loro attività su internet, ma erano totalmente sconosciuti allo Stato, al Comune e al Libero Consorzio, così come lo erano i loro ospiti, che non venivano comunicati alla Questura. Era una sorta di vero e proprio "buco nero" quello in cui l'attività della Polizia di Stato ha trovato decine e decine di strutture ricettive, per i cui gestori sono scattate denunce e sanzioni. "Su impulso del Dipartimento di pubblica sicurezza la Direzione generale degli affari generali ci ha trasferito dei dati per poter effettuare dei controlli sulle strutture ricettive - spiega il dirigente delle Volanti Francesco Sammartino -. Il questore Maurizio Auriemma ha puntato molto su queste attività di verifica e l'ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico ha svolto un'attività meticolosa su tutte le attività ricettive della città di Agrigento che si estenderà a breve al resto della provincia". I risultati di queste attività sono già molto importanti: 25 in totale sono state le strutture denunciate, delle quali alcune erano già registrate altre totalmente sconosciute agli enti pubblici. In evidenza"Guerra" ai B&B abusivi, uno su due è fuori regola "Chi deve aprire un bed and breakfast deve consumare tre passaggi - continua Sammartino - presentare una scia al Comune, recarsi al Libero consorzio e farsi rilasciare una determina per la classificazione di quella struttura e poi recarsi alla Questura di Agrigento per ottenere user id e password che consentono di comunicare i nominativi delle persone che alloggiano nella struttura ricettiva. Spesso questi passaggi erano totalmente ignorati, tanto che diversi B&d risultavano totalmente sconosciuti agli enti pubblici e allo Stato, non avendo mai comunicato nulla in tal senso. Le attività di verifica - conclude - proseguiranno anche per verificare quelle strutture che invece potrebbero trasferire solo parzialmente le informazioni dovute".

SCRIVOLIBERO
SU AGRIGENTO NUOVE IPOTESI IL RICORDO DI DON PINO PUGLISI SCRITTO DA ALBERTO GIROLAMO DI PISA

   Il ricordo e la figura di Don Pino Puglisi e i fatti che portarono all'uccisione del sacerdote di Brancaccio sono stati ricostruiti anche su "Agrigento: Nuove Ipotesi" da Alberto Girolamo Di Pisa, ex Procuratore della Repubblica, ora Commissario Straordinario del Libero Consorzio comunale di Agrigento. L'articolo scritto in occasione della visita di Papa Francesco, si trova nell'ultimo numero pubblicato oggi, on line, nel sito dell'ente www.provincia.agrigento.it . La versione digitale di Agrigento Nuove Ipotesi è visionabile esclusivamente in formato pdf, grazie ad un apposito link che si trova nella home page del sito, garantendo al lettore di scaricare la rivista comodamente dal proprio p.c., tablet o smartphone. L'ultimo numero, inoltre, contiene una serie di articoli sugli effetti della sentenza 168/2018 della Corte Costituzionale che ha annullato il voto diretto dei cittadini per le elezioni dei vertici dei Liberi Consorzi, oltre al testo integrale della sentenza n.168/2018. Nelle altre pagine sono pubblicati alcuni articoli sulle attività del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, tra cui il Piano delle Alienazioni dei beni dell'Ente 2018-2020. L'ultimo numero della rivista è stato realizzato, interamente, dallo staff giornalistico dell'Ufficio Stampa del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, la struttura all'interno dell'ente che si occupa delle attività di informazione, così come previsto dalla Legge 150/2000.
AGRIGENTO, STIPENDIO E INDENNITÀ AL CUPA: CONDANNA PER L'EX PRESIDENTE MIFSUD Condannato in contumacia dalla Corte dei Conti l'ex presidente del Consorzio Universitario di Agrigento, Joseph Mifsudche dovrà risarcire il Cupa di oltre 49.300 euro. I fatti riguardano lo stipendio e l'indennità stabilità per l'ex segretario generale del Libero Consorzio di Agrigento, Giuseppe Vella. Secondo l'accusa infatti non vi sarebbe stato alcun parametro di riferimento nello stabilire il corrispettivo che era ben superiore a quanto percepito dal suo predecessore. Per i giudici contabili "Non sussistono dubbi quanto al rapporto di causalità tra la condotta del convenuto e il danno cagionato al Consorzio in quanto è stato il Mifsud, nella qualità di presidente, a formalizzare l'incarico al Vella individuandone anche la retribuzione. Altrettanto evidente è poi la natura gravemente colposa del comportamento del convenuto che, non solo ha tralasciato di considerare le fondamentali norme di legge in materia ma, anche da un punto di vista meramente fattuale, si è immotivatamente discostato dal compenso precedentemente liquidato per il medesimo incarico al predecessore del Vella".

LIVESICILIA
Il Libero consorzio MONITORAGGIO DEI PONTI AGRIGENTINI EMERGONO DIVERSE "CRITICITÀ" AGRIGENTO

- Il Libero consorzio comunale di Agrigento ha completato l'azione di monitoraggio sullo stato dei ponti e viadotti nelle strade di sua competenza (provinciali, ex consortili ed ex regionali). Si tratta di un processo già avviato da qualche anno in sintonia con il dipartimento regionale della Protezione Civile, ma che nelle ultime settimane, dopo gli incontri con il Presidente della Regione e l'assessore Regionale alle Infrastrutture ha avuto un'ulteriore spinta per individuare le criticità sulle quali effettuare interventi di diagnosi ed eventuale manutenzione straordinaria. Un primo elenco di criticità è stato trasmesso dal Libero Consorzio di Agrigento, e riguarda le strade dei comparti ovest e centro nord, ovvero le Strade Provinciali n. 17, 19B, 28, 29, 31, 33, 34, 39, 58, 76 e la SPC n. 30, sulle quali alcuni ponti presentano evidenti problemi strutturali (carbonatazione delle strutture in ferro, lesioni nelle strutture resistenti, scalzamento delle fondazioni, giunti in cattive condizioni, ecc.). Stamani le schede tecniche corredate di relazioni, foto e altri elementi utili sono state inviate all'Assessorato Regionale Infrastrutture e Mobilità, che sulla base delle indicazioni del Libero Consorzio valuterà la messa a disposizione di finanziamenti regionali per le indagini propedeutiche (carotaggi, prove di carico, tenuta di eventuali stralli, ecc.) indispensabili per pianificare tutti gli interventi di messa in sicurezza e di eventuale ristrutturazione.(ANSA).

EX PROVINCE, L'ALLARME DEL CSA: "IL GOVERNO REGIONALE INTERVENGA" PALERMO -

 "Le ex province sono in forte di stato di crisi e serve immediatamente un provvedimento del governo regionale". Lo chiede il segretario regionale del sindacato Csa Giuseppe Badagliacca. "Entro questa settimana la giunta regionale dovrebbe approvare la proposta di assestamento al Bilancio 2018, da sottoporre all'Ars, con la previsione di un'integrazione dei contributi a favore delle ex Province - afferma Badagliacca -. E' quanto abbiamo appreso da contatti con il competente assessorato alle Autonomie Locali. Sull'importo del contributo, finalizzato all'approvazione dei bilanci di previsione, se ne saprà di più nei prossimi giorni. Si parla comunque di una cifra intorno ai 70/80 milioni comprensivi di spese per investimenti". Un provvedimento urgente e atteso dai lavoratori e per dare corso ai servizi ancora resi dagli enti locali. "Abbiamo rinnovato la richiesta di un provvedimento che autorizzi l'adozione del bilancio annuale - conclude Badagliacca - in quanto il triennale potrebbe essere possibile solo in presenza di una variazione al Bilancio Pluriennale della Regione".

LA SICILIA
DOSSIER SUL PATRIMONIO VIARIO · L'ex Provincia invia alla Regione elenco criticità riscontrate Verifiche sulle condizioni del patrimonio viario, con l'individuazione di numerose situazioni ritenute a rischio: il Libero consorzio comunale di Agrigento, invia alla Regione un "dossier" sulle proprie emergenze. Occasione per quello che dall'ente chiamano "processo di verità" è stato un incontro, svoltosi nei giorni scorsi a Palermo con i vari rappresentanti delle ex Province e l'assessore regionale alla Viabililità Marco Falcone, per quanto da qualche anno, dicono, si stia agendo in sintonia con il Dipartimento regionale .della Protezione civile. L'attenzione dei tecnici del Settore Infrastrutture stradali è concentrata soprattutto sulle strutture dei ponti, "in particolare - spiega l'ente in una nota - su quelli che per evidente vetustà e progressivo deterioramento necessitano di un attento esame". Una verifica che ha consentito di ottenere come immediato risultato un primo elenco di criticità; in particolar modo nei comparti ovest e centro nord, ovvero le Strade Provinciali n. 17, 19B, 28, 29,31,33,34,39,58,76 e la SPC n. 30, sulle quali, dice l'Ente, "alcuni ponti presentano evidenti problemi strutturali (carbonatazione delle strutture in ferro, lesioni nelle strutture resistenti, scalzamento delle fondazioni, giunti in cattive condizioni, ecc.)", Tutti segni inequivocabili del passaggio degli anni e della incostanza delle operazioni manutentive,' mancando spesso le risorse economiche necessarie per portare a termine interventi di questo tipo. Le schede tecniche, Forre,. date dalle dovute relazioni, insieme a foto e ad altri elementi utili, sono state inviate all'assessorato Regionale Infrastrutture e Mobilità, che sulla base delle indicazioni del Libero Consorzio valuterà la messa a disposizione di finanziamenti, regionali per 1e indagini propedeutiche (carotaggi, prove di carico, tenuta di eventuali stralli, ecc.) indispensabili per pianificare tutti gli interventi di messa in sicurezza e di eventuale ristrutturazione. Risorse promesse appunto durante la riunione dei giorni scorsi. quando il presidente Musumeci in primis aveva annunciato la volontà. di. avviare una, seria campagna di verifica ed eliminazione del pericolo in tutta la viabilità secondaria, che oggi rappresenta in gran parte dell'Isola, una parte essenziale del sistema di interconnessione dei territori meno raggiungibili. GIOACCHINO SCHICCHI

CONSORZIO UNIVERSITARIO
Stipendio non rispondente alla legge per l'ex segretario Vella: condannato Mifsud. g.s.) Incarico di segretario generale attribuito senza il rispetto delle norme, l'ex presidente del Cupa Joseph Mifsud condannato in contumacia dalla Corte dei Conti a risarcire 49.326 euro. Dichiarata l'inammissibilità del ricorso nei confronti dell'ex presidente Maria Immordino e dell'ex segretario generale del Libero Consorzio Giuseppe Velia. I giudici contabili hanno così deciso, chiudendo, in primo grado, una vicenda spinosissima, Tutto era partito da un esposto anonimo che era stato approfondito dalla Procura contabile, che, in una prima fase, contestava un danno da 179.601 euro suddiviso tra i tre attori della vicenda. Somme che, per i giudici, rappresentavano i compensi "ingiustificati" versati a Velia tra il 2011 e il 2016, il quale, secondo l'accusa, non aveva mai ottenuto una regolarizzazione del rapporto di servizio perché non era stato mai sottoscritto un contratto ma una sola nota di incarico "a differenza di quanto praticato nei confronti del predecessore del Vella, con ii quale era stato stipulato un contratto di collaborazione coordinata e continuativa". Non solo, ma sotto i riflettori della Procura, con la conferma poi da parte della sezione di controllo, a Vella "è stato pattuito un compenso annuo lordo di euro 42.000, oltre tredicesima mensilità, non ancorato ad alcun parametro di riferimento e notevolmente superiore a quanto corrisposto al dotto Siragusa che aveva preceduto il Vella nell'incarico sia presso la Provincia regionale sia presso il Consorzio". Anche l'indennità di risultato, secondo i giudici, "pari al 30 per cento del monte salari" era stata attribuita senza che fossero stati specificati i criteri di calcolo. Durissimo il giudizio della Sezione, che dedica una lunghissima parte della sentenza a raccontare come si sia tentato, invano, di rintracciare Mifsud su suolo italiano, cercando di evitare la contestazione di un vizio di procedura. "Non sussistono dubbi quanto al rapporto di causalità tra la condotta del convenuto e il danno cagionato al Consorzio - scrivono - in quanto è stato il Mifsud, nella qualità di Presidente, a formalizzare l'incarico al Vella individuandone anche la retribuzione. Altrettanto evidente è poi la natura gravemente colposa del comportamento del Convenuto che, non solo ha tralasciato di considerare le fondamentali norme di legge in materia ma, anche da un punto di vista meramente fattuale, si è immotivatamente discostato dal compenso precedentemente liquidato per il medesimo incarico al predecessore del Vella" .



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