Agrigentonotizie.it
Ha
provocato un danno erariale al Cupa, condannato Joseph Mifsud
"Non
sussistono dubbi quanto al rapporto di causalità tra la condotta del
convenuto e il danno cagionato al Consorzio in quanto è stato il
Mifsud, nella qualità di presidente, a formalizzare l'incarico al
Vella individuandone anche la retribuzione. Altrettanto evidente è
poi la natura gravemente colposa del comportamento del convenuto che,
non solo ha tralasciato di considerare le fondamentali norme di legge
in materia ma, anche da un punto di vista meramente fattuale, si è
immotivatamente discostato dal compenso precedentemente liquidato per
il medesimo incarico al predecessore del Vella".
Con
queste parole la Corte dei conti ha condannato l'ex presidente del
Cupa, Joseph Mifsud (contumace) a risarcire al consorzio oltre 49.300
euro. La vicenda, scaturita da un esposto anonimo, riguarda lo
stipendio e l'indennità di risultato dell'ex segretario generale
Giuseppe Vella, oggi a Palermo. Un compenso, scriveva la procura
"annuo lordo di euro 42.000, oltre tredicesima mensilità, non
ancorato ad alcun parametro di riferimento e notevolmente superiore a
quanto corrisposto al dott. Siragusa che aveva preceduto il Vella
nell'incarico sia presso la Provincia regionale sia presso il
Consorzio". Dichiarata l'inammissibilità del ricorso nei
confronti dell'ex presidente Maria Immordino e dello stesso Vella,
che ricopriva contemporaneamente l'incarico di segretario generale
del Libero Consorzio.
I
giudici hanno lungamente tentato di raggiungere Mifsud presso una
delle numerose università italiane presso cui lavora, ma sempre
senza risultato, tanto da decidere, alla fine, di processarlo e
condannarlo in contumacia.
Giornale di sicilia
Agrigento, emergenza
strade Viadotti in condizioni critiche
Non preoccupa solo il viadotto
Morandi, altre strutture segnalate dai tecnici alla Regione per
programmare i lavori
Dopo i tragici fatti di
Genova, dove il crollo del ponte Morandi ha causato la morte di 43
persone, gli enti che si occupano di viabilità corrono ai ripari per
monitorare la portata dei viadotti. Lo ha fatto il Libero consorzio
comunale di Agrigento, l'ex Provincia, che ha completato una
importante azione di monitoraggio sullo stato dei ponti e viadotti
nelle strade di sua competenza, provinciali, ex consortili ed ex
regionali. Si tratta di un processo, già avviato da qualche anno in
sintonia con il Dipartimento regionale della Protezione Civile, ma
che nelle ultime settimane, dopo gli incontri con il presidente della
Regione Nello Musumeci e l'assessore regionale alle Infrastrutture
Marco Falcone ha avuto un'ulteriore spinta per individuare le
criticità sulle quali effettuare interventi di diagnosi ed eventuale
manutenzione straordinaria. L'attenzione dei tecnici del settore
Infrastrutture è puntata sulle strutture dei ponti, in particolare
su quelli che per evidente vetustà e progressivo deterioramento
necessitano di un attento esame. Su invito della Regione tutti i
Liberi consorzi si sono attivati per fare il punto della situazione
sulle strade provinciali. Un primo elenco di criticità è stato
trasmesso dal Libero consorzio di Agrigento, e riguarda le strade dei
comparti ovest e centro nord, cioè le strade provinciali numero 17,
19B, 28, 29, quella che collega Montallegro a Cattolica Eraclea, 31,
33, 34, 39, 58, 76 e la consortile 30, sulle quali alcuni ponti
presentano evidenti problemi strutturali (carbonatazione delle
strutture in ferro, lesioni nelle strutture resistenti, scalzamento
delle fondazioni, giunti in cattive condizioni). Le schede tecniche
corredate di relazioni, foto e altri elementi utili sono state
inviate all'assessorato regionale Infrastrutture, che sulla base
delle indicazioni del Libero consorzio valuterà la messa a
disposizione di finanziamenti regionali per le indagini propedeutiche
(carotaggi, prove di carico, tenuta di eventuali stralli)
indispensabili per pianificare tutti gli interventi di messa in
sicurezza e di eventuale rist rutt urazione. Anche la Chiesa era
intervenuta per sensibilizzare gli enti a dotare il territorio di una
viabilità sicura. Il servizio di Pastorale Sociale e del Lavoro
della Diocesi di Agrigento si è infatti unito a quanti, in questi
giorni, auspicano che, chi di dovere e secondo le proprie competenze,
trovi una celere soluzione al problema, proponendo una valida
alternativa alla chiusura della galleria Santa Lucia per dirottare il
traffico veicolare. «A seguito della chiusura della Galleria Santa
Lucia (Spinasanta) -dicono i preti - la situazione, abbastanza
critica, della viabilità della città di Agrigento, già interessata
dalla chiusura del viadotto Akragas, progettato da Morandi, la
soppressione del ponte Petrusa che permetteva un alleggerimento del
traffico veicolare da e per Favara, da e per il Villaggio Mosè, il
quadrivio e il centro città, è diventata pesantemente critica.
Quotidianamente si registrano code eccessivamente lunghe e non pochi
disagi per i cittadini, gli studenti e i commercianti della città
senza dimenticare le ripercussioni sui comuni limitrofi. Auspichiamo
che i vertici di Anas e Comune trovino una soluzione alla viabilità
anche per il tratto della statale 115, viadotto Salsetto -
concludono - in cui il traffico veicolare viene gestito con impianto
semaforico a senso alternato». ( * PA P I * )
repubblica.it
Lavori
in corso in un altro ponte e nell'Agrigentino
Sono
andati via dalla loro casa perché sulla loro testa il viadotto
Ritiro è in fase di rinnovamento completo. Sono in tutto 55 famiglie
che staranno fuori dalle loro abitazioni per almeno due anni: tanto
dureranno il lavori, già iniziati nel 2016. Si tratta del curvone
autostradale che sovrasta Messina, costruito nel 1969, e che dalle
indagini condotte dal Cas mostrava segni di cedimento, tanto che nel
2012 è stato deciso per il restringimento della carreggiata ad una
sola corsia. Dalle condizioni talmente critiche che si è deciso non
per una riparazione ma per una sostituzione completa di tutta la
pavimentazione.
Molto prima del crollo del ponte Morandi, il Cas
ha dunque deciso per lavori di rifacimento del viadotto e si tratta
del lavoro di manutenzione straordinaria più importante previsto
sulle autostrade siciliane. "A febbraio era stato completato
soltanto il 5 per cento, adesso abbiamo raggiunto il 23 per cento
dell'opera e stiamo proseguendo", ha spiegato Marco Falcone,
assessore regionale alle Infrastrutture. Lavori che avvengono a 75
metri di altezza e sopra le abitazioni per un costo di 46 milioni di
euro, che saranno gonfiati dai rimborsi per le famiglie sgomberate.
Tutta l'area è adesso stata abbandonata per permettere la totale
sostituzione degli impalcati e il rafforzamento dei pilastri.
Mentre
a Nord di Messina tutto un quartiere veniva abbandonato, però, nella
zona sud, tra Briga e Santo Stefano un altro tratto di autostrada
della Messina - Catania, lato est, è stato ristretto ad una sola
corsia centrale e ad un limite di velocità di 60 chilometri con
divieto di sorpasso. Dopo alcune segnalazioni, infatti, il Cas ha
deciso di verificare le condizioni del viadotto Santo Stefano: da qui
la decisione di limitare la circolazione e di approfondire le
indagini. Ad Agrigento, invece, il monitoraggio del Libero consorzio
di Agrigento ha evidenziato un primo elenco di criticità: le Strade
Provinciali n. 17, 19B, 28, 29, 31, 33, 34, 39, 58, 76 e la SPC n.
30, sulle quali alcuni ponti presentano evidenti problemi strutturali
(carbonatazione delle strutture in ferro, lesioni nelle strutture
resistenti, scalzamento delle fondazioni, giunti in cattive
condizioni, ecc.). Stamattina le schede tecniche corredate di
relazioni, foto e altri elementi utili sono state inviate
all'assessorato di Falcone, che sulla base delle indicazioni del
Libero Consorzio valuterà la messa a disposizione di finanziamenti
regionali per le indagini propedeutiche (carotaggi, prove di carico,
tenuta di eventuali stralli, ecc.) indispensabili per pianificare
tutti gli interventi di messa in sicurezza e di eventuale
ristrutturazione.
Grandangolo.it
M5Sall'Ars:
"6,4 mln per servizi ai disabili, ma ex Province ferme"
"Sono
disponibili 6 milioni 400 mila euro per i servizi ai disabili ma le
ex Province non hanno fornito alla Regione i dati relativi
all'ammontare delle somme necessarie attivarli. Se solo uno dei
liberi consorzi non provvede a comunicarli si blocca tutto. Gli
uffici facciano presto". Lo dice deputato regionale M5S Stefano
Zito, che rivolge un appello ai commissari delle ex Province per
sbloccare i servizi per i disabili, ancora al palo. "È tutto
pronto - dice il deputato - ho appreso dal ragioniere generale
Bologna che appena arrivano i dati dai Liberi Consorzi i servizi
verranno immediatamente attivati. Affinché le somme siano trasferite
alle ex Province, le medesime e l'ufficio scolastico regionale
devono infatti comunicare alla Regione il loro fabbisogno. Se anche
un solo dato venisse a mancare si bloccherebbe tutto". "Certo -
prosegue - la Regione se l'è presa veramente comoda. La delibera
di giunta è stata fatta solo il 28 agosto. Probabilmente nessuno gli
ha fatto sapere che le scuole avrebbero aperto i cancelli i primi di
settembre". "Quanto avvenuto, e gli eventi 'scoperti' col
nostro interessamento - aggiunge il deputato regionale del M5S
Giorgio Pasqua - mostra ancora una volta che a guidare l'attività
del governo regionale è il criterio dell' approssimazione. Gli
studenti disabili non possono attendere ancora, va loro garantito il
diritto allo studio".
MALGRADOTUTTO
"SERVIREBBE ALLARGARE L'ORIZZONTE
ANCHE ALLA VIABILITÀ NELLA PROVINCIA".
"Prendiamo atto dell'attenzione
della IV Commissione dell'ARS e degli impegni assunti e ribaditi
in quella sede dall'ANAS con riferimento alle emergenze (ponte
Morandi, Petrusa, Galleria S.Lucia) ma servirebbe allargare
l'orizzonte anche alla viabilità nella provincia".
E' quanto chiede il Segretario
Provinciale di Agrigento della Cgil Massimo Raso che aggiunge: "In
questi giorni tra il blocco (per il rifacimento del manto stradale)
del viadotto che collega Siculiana a Montallegro ed il semaforo
all'altezza di C.da Ciuccafa, raggiungere Agrigento dalla zona di
Sciacca è diventato problematico. Se a questo aggiungiamo che, a
breve, chiuderà per lavori anche un altro piccolo viadotto sempre
sulla SS.115, la situazione sarà davvero insostenibile ed occorre
pensare ad itinerari alternativi che rendano la situazione meno
esplosiva. A tutto questo si aggiunga la condizione delle strade
cittadine ed a come, con l'apertura delle scuole, è cambiata la
situazione del traffico cittadino con particolare riferimento alla
zona del Quadrivio Spinasanta. Per non parlare dei lavori sulla
Agrigento-Palermo e del disagio che si protrae da anni e di cui non
si vede fine".
"Sull'insieme della "questione
viabilità e trasporti" - dice Massimo Raso - non si può più
solo fronteggiare l'emergenza, occorrerebbe fare una riflessione
approfondita per capire come pensare alla mobilità del futuro e a
come "collegare Agrigento al Mondo" (per riprendere uno sloogan
di una iniziativa unitaria del sindacato su queste questioni). Questo
chiama in causa ANAS, Ferrovie, Libero Consorzio, Comuni ad una
riflessione ed al cimentarsi con una serie di questione di cui da
decenni si indicano solo i titoli senza mai approdare a niente di
concreto: metropolitana di superficie, uso della ferrovia a fini
turistici, completamento anello autostradale Gela/Castelvetrano, la
"mare-monti"...
"Eppure la "Valle dei Templi" -
continua il Segretario della Cgil - raggiunge il primato di circa 1
milioni di visitatori l'anno, malgrado tutto questo! E questo la
dice lunghissima sulle enormi potenzialità del territorio che
vengono mortificate da questo isolamento che continua e si aggrava".
"Su questi temi - annuncia Raso -
dibatteremo nel Congresso Provinciale della FILT CGIL del prossimo 6
Ottobre ed in quello della CGIL il 18 Ottobre: si tratta di
questioni gigantesche per le quali serve il concorso corale e
convinto dell'insieme delle Istituzioni e degli attori economici e
sociali. In questa fase non serve invocare velleitarie azioni di
protesta ma definire un progetto e su quello chiamare tutti a dare le
risposte che- conclude - servirebbero a questa provincia
riservandosi ogni forma di lotta a sostegno della piattaforma
definita".
TELEACRAS
STRADE E SICUREZZA, LA PROVINCIA DI
AGRIGENTO CONCLUDE UN PIANO DI MONITORAGGIO
La Provincia di Agrigento ha concluso
un programma di monitoraggio sullo stato dei ponti e viadotti nelle
strade di sua competenza, quindi provinciali, ex consortili ed ex
regionali. L'attenzione dei tecnici del Settore Infrastrutture
Stradali è stata riservata in praticare sulle infrastrutture che,
per evidente vetustà e progressivo deterioramento, necessitano di un
attento esame. Un primo elenco di criticità è stato trasmesso dalla
Provincia alla Regione. Schede tecniche corredate di relazioni, foto
e altri elementi utili sono state inviate all'Assessorato regionale
Infrastrutture e Mobilità, che, sulla base delle indicazioni della
Provincia di Agrigento, valuterà l'eventuale erogazione di
finanziamenti regionali per le indagini preliminari indispensabili
per pianificare tutti gli interventi di recupero in sicurezza e di
ristrutturazione.
AGRIGENTONOTIZIE
B&B ABUSIVI, SAMMARTINO:"LE
STRUTTURE ERANO TOTALMENTE SCONOSCIUTE ALLO STATO E AGLI ENTI
PUBBLICI
"
Nessuna registrazione presso Comune e
Libero consorzio, nessun pagamento dell'imposta di soggiorno né
comunicazioni alla Questura
Lavoravano, pubblicizzavano anche la
loro attività su internet, ma erano totalmente sconosciuti allo
Stato, al Comune e al Libero Consorzio, così come lo erano i loro
ospiti, che non venivano comunicati alla Questura. Era una sorta di
vero e proprio "buco nero" quello in cui l'attività della
Polizia di Stato ha trovato decine e decine di strutture ricettive,
per i cui gestori sono scattate denunce e sanzioni.
"Su impulso del Dipartimento di
pubblica sicurezza la Direzione generale degli affari generali ci ha
trasferito dei dati per poter effettuare dei controlli sulle
strutture ricettive - spiega il dirigente delle Volanti Francesco
Sammartino -. Il questore Maurizio Auriemma ha puntato molto su
queste attività di verifica e l'ufficio prevenzione generale e
soccorso pubblico ha svolto un'attività meticolosa su tutte le
attività ricettive della città di Agrigento che si estenderà a
breve al resto della provincia".
I risultati di queste attività sono
già molto importanti: 25 in totale sono state le strutture
denunciate, delle quali alcune erano già registrate altre totalmente
sconosciute agli enti pubblici.
In evidenza"Guerra" ai B&B
abusivi, uno su due è fuori regola
"Chi deve aprire un bed and
breakfast deve consumare tre passaggi - continua Sammartino -
presentare una scia al Comune, recarsi al Libero consorzio e farsi
rilasciare una determina per la classificazione di quella struttura e
poi recarsi alla Questura di Agrigento per ottenere user id e
password che consentono di comunicare i nominativi delle persone che
alloggiano nella struttura ricettiva. Spesso questi passaggi erano
totalmente ignorati, tanto che diversi B&d risultavano totalmente
sconosciuti agli enti pubblici e allo Stato, non avendo mai
comunicato nulla in tal senso. Le attività di verifica - conclude -
proseguiranno anche per verificare quelle strutture che invece
potrebbero trasferire solo parzialmente le informazioni dovute".
SCRIVOLIBERO
SU AGRIGENTO NUOVE IPOTESI IL
RICORDO DI DON PINO PUGLISI SCRITTO DA ALBERTO GIROLAMO DI PISA
Il ricordo e la figura di Don Pino
Puglisi e i fatti che portarono all'uccisione del sacerdote di
Brancaccio sono stati ricostruiti anche su "Agrigento: Nuove
Ipotesi" da Alberto Girolamo Di Pisa, ex Procuratore della
Repubblica, ora Commissario Straordinario del Libero Consorzio
comunale di Agrigento.
L'articolo scritto in occasione della
visita di Papa Francesco, si trova nell'ultimo numero pubblicato
oggi, on line, nel sito dell'ente www.provincia.agrigento.it .
La versione digitale di Agrigento Nuove
Ipotesi è visionabile esclusivamente in formato pdf, grazie ad un
apposito link che si trova nella home page del sito, garantendo al
lettore di scaricare la rivista comodamente dal proprio p.c., tablet
o smartphone.
L'ultimo numero, inoltre, contiene
una serie di articoli sugli effetti della sentenza 168/2018 della
Corte Costituzionale che ha annullato il voto diretto dei cittadini
per le elezioni dei vertici dei Liberi Consorzi, oltre al testo
integrale della sentenza n.168/2018. Nelle altre pagine sono
pubblicati alcuni articoli sulle attività del Libero Consorzio
Comunale di Agrigento, tra cui il Piano delle Alienazioni dei beni
dell'Ente 2018-2020.
L'ultimo numero della rivista è
stato realizzato, interamente, dallo staff giornalistico dell'Ufficio
Stampa del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, la struttura
all'interno dell'ente che si occupa delle attività di
informazione, così come previsto dalla Legge 150/2000.
AGRIGENTO, STIPENDIO E INDENNITÀ AL
CUPA: CONDANNA PER L'EX PRESIDENTE MIFSUD
Condannato in contumacia dalla Corte
dei Conti l'ex presidente del Consorzio Universitario di Agrigento,
Joseph Mifsudche dovrà risarcire il Cupa di oltre 49.300 euro.
I fatti riguardano lo stipendio e
l'indennità stabilità per l'ex segretario generale del Libero
Consorzio di Agrigento, Giuseppe Vella. Secondo l'accusa infatti
non vi sarebbe stato alcun parametro di riferimento nello stabilire
il corrispettivo che era ben superiore a quanto percepito dal suo
predecessore.
Per i giudici contabili "Non
sussistono dubbi quanto al rapporto di causalità tra la condotta del
convenuto e il danno cagionato al Consorzio in quanto è stato il
Mifsud, nella qualità di presidente, a formalizzare l'incarico al
Vella individuandone anche la retribuzione. Altrettanto evidente è
poi la natura gravemente colposa del comportamento del convenuto che,
non solo ha tralasciato di considerare le fondamentali norme di legge
in materia ma, anche da un punto di vista meramente fattuale, si è
immotivatamente discostato dal compenso precedentemente liquidato per
il medesimo incarico al predecessore del Vella".
LIVESICILIA
Il Libero consorzio
MONITORAGGIO DEI PONTI AGRIGENTINI
EMERGONO DIVERSE "CRITICITÀ"
AGRIGENTO
- Il Libero consorzio
comunale di Agrigento ha completato l'azione di monitoraggio sullo
stato dei ponti e viadotti nelle strade di sua competenza
(provinciali, ex consortili ed ex regionali). Si tratta di un
processo già avviato da qualche anno in sintonia con il dipartimento
regionale della Protezione Civile, ma che nelle ultime settimane,
dopo gli incontri con il Presidente della Regione e l'assessore
Regionale alle Infrastrutture ha avuto un'ulteriore spinta per
individuare le criticità sulle quali effettuare interventi di
diagnosi ed eventuale manutenzione straordinaria. Un primo elenco di
criticità è stato trasmesso dal Libero Consorzio di Agrigento, e
riguarda le strade dei comparti ovest e centro nord, ovvero le Strade
Provinciali n. 17, 19B, 28, 29, 31, 33, 34, 39, 58, 76 e la SPC n.
30, sulle quali alcuni ponti presentano evidenti problemi strutturali
(carbonatazione delle strutture in ferro, lesioni nelle strutture
resistenti, scalzamento delle fondazioni, giunti in cattive
condizioni, ecc.). Stamani le schede tecniche corredate di relazioni,
foto e altri elementi utili sono state inviate all'Assessorato
Regionale Infrastrutture e Mobilità, che sulla base delle
indicazioni del Libero Consorzio valuterà la messa a disposizione di
finanziamenti regionali per le indagini propedeutiche (carotaggi,
prove di carico, tenuta di eventuali stralli, ecc.) indispensabili
per pianificare tutti gli interventi di messa in sicurezza e di
eventuale ristrutturazione.(ANSA).
EX PROVINCE, L'ALLARME DEL CSA: "IL
GOVERNO REGIONALE INTERVENGA"
PALERMO -
"Le ex province sono in
forte di stato di crisi e serve immediatamente un provvedimento del
governo regionale". Lo chiede il segretario regionale del
sindacato Csa Giuseppe Badagliacca. "Entro questa settimana la
giunta regionale dovrebbe approvare la proposta di assestamento al
Bilancio 2018, da sottoporre all'Ars, con la previsione di
un'integrazione dei contributi a favore delle ex Province - afferma
Badagliacca -. E' quanto abbiamo appreso da contatti con il
competente assessorato alle Autonomie Locali. Sull'importo del
contributo, finalizzato all'approvazione dei bilanci di previsione,
se ne saprà di più nei prossimi giorni. Si parla comunque di una
cifra intorno ai 70/80 milioni comprensivi di spese per
investimenti".
Un provvedimento urgente e atteso dai
lavoratori e per dare corso ai servizi ancora resi dagli enti locali.
"Abbiamo rinnovato la richiesta di un provvedimento che
autorizzi l'adozione del bilancio annuale - conclude Badagliacca
- in quanto il triennale potrebbe essere possibile solo in presenza
di una variazione al Bilancio Pluriennale della Regione".
LA SICILIA
DOSSIER SUL PATRIMONIO VIARIO ·
L'ex Provincia invia alla Regione
elenco criticità riscontrate
Verifiche sulle condizioni del
patrimonio viario, con l'individuazione di numerose situazioni
ritenute a rischio: il Libero consorzio comunale di Agrigento, invia
alla Regione un "dossier" sulle proprie emergenze.
Occasione per quello che dall'ente chiamano "processo di verità"
è stato un incontro, svoltosi nei giorni scorsi a Palermo con i vari
rappresentanti delle ex Province e l'assessore regionale alla
Viabililità Marco Falcone, per quanto da qualche anno, dicono, si
stia agendo in sintonia con il Dipartimento regionale .della
Protezione civile. L'attenzione dei tecnici del Settore
Infrastrutture stradali è concentrata soprattutto sulle strutture
dei ponti, "in particolare - spiega l'ente in una nota - su
quelli che per evidente vetustà e progressivo deterioramento
necessitano di un attento esame".
Una verifica che ha consentito di
ottenere come immediato risultato un primo elenco di criticità; in
particolar modo nei comparti ovest e centro nord, ovvero le Strade
Provinciali n. 17, 19B, 28, 29,31,33,34,39,58,76 e la SPC n. 30,
sulle quali, dice l'Ente, "alcuni ponti presentano evidenti
problemi strutturali (carbonatazione delle strutture in ferro,
lesioni nelle strutture resistenti, scalzamento delle fondazioni,
giunti in cattive condizioni, ecc.)", Tutti segni inequivocabili
del passaggio degli anni e della incostanza delle operazioni
manutentive,' mancando spesso le risorse economiche necessarie per
portare a termine interventi di questo tipo. Le schede tecniche,
Forre,. date dalle dovute relazioni, insieme a foto e ad altri
elementi utili, sono state inviate all'assessorato Regionale
Infrastrutture e Mobilità, che sulla base delle indicazioni del
Libero Consorzio valuterà la messa a disposizione di finanziamenti,
regionali per 1e indagini propedeutiche (carotaggi, prove di carico,
tenuta di eventuali stralli, ecc.) indispensabili per pianificare
tutti gli interventi di messa in sicurezza e di eventuale
ristrutturazione.
Risorse promesse appunto durante la
riunione dei giorni scorsi. quando il presidente Musumeci in primis
aveva annunciato la volontà. di. avviare una, seria campagna di
verifica ed eliminazione del pericolo in tutta la viabilità
secondaria, che oggi rappresenta in gran parte dell'Isola, una parte
essenziale del sistema di interconnessione dei territori meno
raggiungibili.
GIOACCHINO SCHICCHI
CONSORZIO UNIVERSITARIO
Stipendio non rispondente alla legge
per l'ex segretario Vella: condannato Mifsud.
g.s.) Incarico di segretario generale
attribuito senza il rispetto delle norme, l'ex presidente del Cupa
Joseph Mifsud condannato in contumacia dalla Corte dei Conti a
risarcire 49.326 euro. Dichiarata l'inammissibilità del ricorso nei
confronti dell'ex presidente Maria Immordino e dell'ex segretario
generale del Libero Consorzio Giuseppe Velia.
I giudici contabili hanno così deciso,
chiudendo, in primo grado, una vicenda spinosissima, Tutto era
partito da un esposto anonimo che era stato approfondito dalla
Procura
contabile, che, in una prima fase,
contestava un danno da 179.601 euro suddiviso tra i tre attori della
vicenda. Somme che, per i giudici, rappresentavano i compensi
"ingiustificati" versati a Velia tra il 2011 e il 2016, il
quale, secondo l'accusa, non aveva mai ottenuto una regolarizzazione
del rapporto di servizio perché non era stato mai sottoscritto un
contratto ma una sola nota di incarico "a differenza di quanto
praticato nei confronti del predecessore del Vella, con ii quale era
stato stipulato un contratto di collaborazione coordinata e
continuativa". Non solo, ma sotto i riflettori della Procura,
con la conferma poi da parte della sezione di controllo, a Vella "è
stato pattuito un compenso annuo lordo di euro 42.000, oltre
tredicesima mensilità, non ancorato ad alcun parametro di
riferimento e notevolmente superiore a quanto corrisposto al dotto
Siragusa che aveva preceduto il Vella nell'incarico sia presso la
Provincia regionale sia presso il Consorzio". Anche l'indennità
di risultato, secondo i giudici, "pari al 30 per cento del monte
salari" era stata attribuita senza che fossero stati specificati
i criteri di calcolo.
Durissimo il giudizio della Sezione,
che dedica una lunghissima parte della sentenza a raccontare come si
sia tentato, invano, di rintracciare Mifsud su suolo italiano,
cercando di evitare la contestazione di un vizio di procedura. "Non
sussistono dubbi quanto al rapporto di causalità tra la
condotta del convenuto e il danno
cagionato al Consorzio - scrivono - in quanto è stato il Mifsud,
nella qualità di Presidente, a formalizzare l'incarico al Vella
individuandone anche la retribuzione.
Altrettanto evidente è poi la natura
gravemente colposa del comportamento del Convenuto che, non solo ha
tralasciato di considerare le fondamentali norme di legge in materia
ma, anche da un punto di vista meramente fattuale, si è
immotivatamente discostato dal compenso precedentemente liquidato per
il medesimo incarico al predecessore del Vella" .