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rassegna stampa del 21 settembre 2018

Giornale di sicilia

Abusi e spese pazze L'assoluzione di D'Or si, Rese note le motivazioni

La difesa ha fornito piena prova della riconducibilità delle spese all'attività istituzionale». I giudici della prima sezione della Corte di appello di Palermo, presieduta da Adriana Piras, hanno depositato le motivazioni del processo, concluso lo scorso 21 giugno con l'a s s o l uz i o - ne dell'ex presidente della Provincia Eugenio D'Orsi, l'ultimo a ricoprire questo incarico prima della soppressione dell'ente. D'Orsi, difeso dagli avvocati Daniela Posante e Giuseppe Scozzari che già in primo grado avevano ottenuto l'assoluzione da oltre trenta capi di imputazione di abuso di ufficio, concussione e peculato, in primo grado era stato condannato a un anno di reclusione per l'accusa di abuso di ufficio. In particolare, secondo il collegio di giudici del tribunale di Agrigento, presieduto da Giuseppe Melisenda Giambertoni, D'Orsi non aveva documentato adeguatamente il fine istituzionale di diverse spese, qualcuna consumata anche in autogrill o in ristoranti non proprio di lusso, di cui aveva ottenuto il rimborso. I giudici di appello hanno ritenuto insussistente anche questa accusa. «La difesa - scrivono i giudici - ha fornito prova della riconducibilità di tutti i rimborsi ad attività istituzionali». Fra le spese contestate anche uno scontrino di 6 euro di un autogrill. Per i giudici vi è la prova che si sia trattato di una colazione consumata in occasione di un viaggio a Catania, dove era andato a trovare l'allora presidente della Regione Raffaele Cuffaro di cui, notoriamente, era un «fedelissimo». La sentenza di assoluzione era stata impugnata dall'ex procuratore aggiunto di Agrigento Ignazio Fonzo e dal pm Carlo Cinque. I giudici, invece, hanno accolto le tesi dei suoi difensori, gli avvocati Daniela Posante e Giuseppe Scozzari, e lo avevano assolto da tutte le accuse. Diversi i filoni investigativi confluiti al processo. Uno degli episodi per i quali era stata chiesta la condanna di D'Orsi si riferiva a un'ipotesi di peculato perché, secondo il pg, aveva sottratto alla Provincia, nel novembre del 2010 «in più occasioni», le risorse lavorative dell'agronomo Giovanni Alletto destinandolo alla messa a dimora di alcune palme (oggetto di una presunta corruzione, per questi fatti è stato condannato a 4 mesi in un processo a parte) sempre all'interno della sua villa. (*GECA*)

agrigentonotizie
"Pennelli a mare scaricavano liquami", giudice incompatibile: non parte il processo

„Il giudice Alfonso Malato è incompatibile. Non parte il processo scaturito dall'inchiesta sui cosiddetti "pennelli" a mare, vale a dire le condotte sottomarine dell'impianto di depurazione che avrebbero scaricato reflui sulle acque del litorale di San Leone senza un adeguato filtro. Dopo il cambio del giudice, da Luisa Turco presidente del collegio della prima udienza ad Alfonso Malato, ieri quest'ultimo ha comunicato la propria incompatibilità. Il nome del nuovo giudice si conoscerà il prossimo 25 ottobre. ""Pennelli a mare scaricavano liquami", giudice incompatibile: non parte il processo„Gli imputati sono Marco Campione, 55 anni, presidente e azionista di maggioranza di Girgenti Acque Spa; Giuseppe Giuffrida, ex amministratore delegato del gestore del servizio idrico integrato; Bernardo Barone, ex direttore generale dell'Ato idrico di Agrigento; Pietro Hamel, ex dirigente tecnico dell'Ato idrico e Maurizio Carlino, progettista e direttore dei lavori per conto del gestore privato. Tutti sono chiamati a rispondere a vario titolo della vicenda connessa ad un presunto occultamento del ripetuto malfunzionamento dei "pennelli", che per anni hanno scaricato nel mare agrigentino. Due degli originari 7 imputati avevano chiesto il rito abbreviato che si era concluso con una condanna a dieci mesi nei confronti del direttore tecnico di Girgenti Acque, Calogero Sala, al quale sono stati contestati i reati di danneggiamento, violazione del codice dei beni culturali e getto pericoloso di cose, e un'assoluzione "perché il fatto non sussiste" per Rita Vetro, titolare di un laboratorio di analisi che era stata accusata di avere falsificato gli esami per occultare le irregolarità nella gestione dei "pennelli a mare"."



"False attestazioni sul patto di stabilità del Comune di Porto Empedocle", indagato Firetto

„ L'avviso di garanzia è stato ricevuto anche dall'allora dirigente del servizio Finanziario Salvatore Alesci e dai componenti dei collegi dei revisori dei conti succedutisi negli anni Firetto sarà interrogato dai pubblici ministeri Simona Faga e Chiara Bisso, titolari dell'indagine coordinata dal procuratore Luigi Patronaggio e dal suo vice Salvatore Vella. La convocazione è stata fissata per lunedì. Gli indagati sono una decina. Una delle contestazioni sarebbe legata all'utilizzo improprio dei soldi dell'Enel, erogati come misura compensativa per la costruzione del rigassificatore, peraltro mai realizzato, che sarebbero serviti a fare quadrare i conti, in maniera secondo la Procura illegale, con le norme di legge che regolano il patto di stabilità."
Sono certo della trasparenza e correttezza del mio operato. Attenderò che si faccia assoluta chiarezza, nei tempi più brevi e nelle sedi opportune". È quanto afferma il sindaco Calogero Firetto - che ha dato lui stesso la notizia - dopo aver ricevuto, unitamente all'allora dirigente del servizio Finanziario di Porto Empedocle e ai componenti dei collegi dei revisori dei conti succedutisi negli anni, un'informazione di garanzia da parte della Procura della Repubblica presso il tribunale di Agrigento. Si tratta della presunta falsa attestazione, quale sindaco e legale rappresentante dell'ente, del rispetto del patto di stabilità ad opera del Comune di Porto Empedocle con riferimento agli anni dal 2011 al 2014."
Dietro l'avviso di garanzia al sindaco di agrigento Firetto, l'ombra delle recenti vicende alla Corte dei Conti?
„Il collegamento diretto tra le due vicende oggi non c'è ancora. Troppo presto per individuare un "filo rosso" che unisca le sentenze contabili di Firetto e Alesci con gli avvisi di garanzia notificati adesso dalla Procura della Repubblica di Agrigento. Però, guardando in controluce la sentenza della Corte dei Conti che nei mesi scorsi assolse entrambi dall'accusa di danno erariale, emergeva già con chiarezza che l'uso di quelle somme, le anticipazioni di tesoreria fatte dallo Stato per pagare debiti certi con aziende e fornitori e finite poi in cosiddetta "spesa corrente", non convinceva affatto i magistrati, i quali, già all'epoca, ravvisarono profili di reato da rinviare ad altre procure. "Lo scenario emerso dagli atti del presente giudizio - dicevano i giudici contabili - presenta un'Amministrazione comunale interessata da una seria situazione di criticità finanziaria per far fronte alla quale è intervenuto un efficace strumento di sostegno da parte della finanza statale", cioè l'anticipazione di liquidità. Emerge anche, dicevano, "la presenza di una gestione di tale strumento in cui non appare marginale la violazione delle regole imposte per il suo utilizzo, incluse quelle relative a taluni obblighi di comunicazione e pubblicità, rispetto alla quale la reazione dell'ordinamento potrà eventualmente impegnare diversi profili di responsabilità, ma non quella per danno erariale". Questo perché, dicevano ancora i magistrati, "pur sussistendo violazione di legge, nessun danno erariale era individuabile. Ad ogni modo, precisavano ancora, qualsiasi accusa non avrebbe potuto riguardare il sindaco in modo diretto, dato che è stato in realtà il dirigente a destinare con proprio provvedimento le risorse."(gioacchino schicchi)

Due nuovi indirizzi di studio da attivare all'istituto di istruzione secondaria superiore "G.b. Odierna" di Palma di montechiaro per l'anno 2019/2020

Il Commissario straordinario del Libero Consorzio di Agrigento, Alberto Di Pisa, ha autorizzato l'istituzione presso l'Istituto di Istruzione Secondaria Superiore "G.B. ODIERNA" di Palma di Montechiaro due nuovi indirizzi di studio per l'anno scolastico 2019/2020. Si tratta di due corsi serali già presenti nell'offerta formativa antimeridiana. Per l'Istituto tecnico il corso "Informatica e telecomunicazioni" e per l'Istituto Professionale il corso "Servizi per la sanità e l'assistenza sociale". La realizzazione di nuovi indirizzi di studio per l'anno 2019/2020 è stata richiesta dal Dirigente Scolastico dell'Istituto Annalia Todaro. L'istruttoria è stata curata dal Settore Politiche attive del Lavoro e dell'Istruzione. Per l'attivazione dei nuovi corsi dovranno essere utilizzate le aule già disponibili, oltre agli stessi laboratori degli altri indirizzi di studio, fermo restando che il numero degli alunni dovrà essere compatibile con le superfici utili delle aule sulla base degli standard per l'edilizia scolastica. L'autorizzazione del Libero Consorzio è necessaria per la parte relativa ad eventuali oneri finanziari per gli edifici scolastici e per le aule da destinare ai nuovi indirizzi di studio. Dopo l'autorizzazione del Libero Consorzio spetterà alla Regione valutare la documentazione per la creazione di questi nuovi indirizzi.

grandangoloagrigento.it
agrigento. indagato il sindaco firetto
La vicenda riguarda una presunta falsa attestazione riguardante il patto di stabilità relativo al periodo 2011 - 2014 periodo in cui Firetto era alla guida del Comune di Porto Empedocle. Tra gli indagati risultano anche l'allora direttore finanziario dell'Ente e i Revisori dei conti che negli anni si sono succeduti. Particolare attenzione i pubblici ministeri ripongono sull'utilizzo fatto delle royalty  (aliquota di prodotto lordo che le società concessionarie di giacimenti minerari o petroliferi si impegnano a corrispondere, nel caso specifico al Comune di Porto Empeedocle in sostituzione o a fianco degli utili netti) versate dall'Enel, quale compenso per la realizzazione del rigassificatore, mai realizzato, e che sarebbero serviti per mettere a posto i conti. Circostanza questa ritenuta al di sotto di ogni sospetto dalla  Procura. "Sono certo della trasparenza e correttezza del mio operato. Attenderò che si faccia assoluta chiarezza, nei tempi più brevi e nelle sedi opportune". È quanto afferma il sindaco Calogero Firetto dopo aver ricevuto, unitamente all'allora dirigente del Servizio Finanziario di Porto Empedocle e ai componenti dei Collegi dei revisori dei conti succedutisi negli anni, un'informazione di garanzia da parte della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Agrigento. Si tratta della presunta falsa attestazione, quale sindaco e legale rappresentante dell'Ente, del rispetto del patto di stabilità ad opera del Comune di Porto Empedocle con riferimento agli anni dal 2011 al 2014. I pm hanno convocato alcuni indagati già per  lunedì prossimo.

Livesicilia.it
Province a rischio default 
Il governo cerca una soluzione

Province siciliane sempre più vicine al collasso. Strade colabrodo, stop agli interventi manutenzione ordinaria e straordinaria, ai servizi di trasporto per gli studenti siciliani, in particolare per i disabili, scuole poco sicure spesso senza riscaldamenti e nella stragrande maggioranza dei casi prive di misure antisismiche. Tutti servizi di competenza delle ex Province, oggi Liberi consorzi retti da commissari straordinari e a rischio default. Su questo si concentra èil M5s, che ha presentato un'interrogazione parlamentare, prima firmataria Valentina Palmeri, per chiedere al Governo quali misure intende mettere in campo per scongiurare la dichiarazione di dissesto delle ex Province se entro il 31 ottobre non riusciranno ad approvare i bilanci. A ribadire la drammatica situazione degli enti sono stati anche gli stessi commissari governativi che reggono gli enti in attesa delle elezioni, che hanno scritto una lettera al governo regionale, di cui dà oggi notizia il Giornale di Sicilia. I liberi consorzi non sono nelle condizioni di versare il contributo di finanza pubblica allo Stato e rischiano il default. E questo anche alla luce della progressiva riduzione degli stanziamenti della Regione alle ex Province. I commissari pertanto chiedono uno stanziamento straordinario alla Regione di 300 milioni.
"Il caos normativo creato dal Pd - dicono i deputati regionali del M5S Salvo Siragusa e Valentina Palmeri - che ha generato una riforma monca, unito alla situazione economica degli enti non consente di erogare servizi essenziali ai cittadini. Dopo la bocciatura da parte della Consulta della norma sull'elezione diretta degli organi delle Province, votata lo scorso anno dall'Ars, ad oggi i Liberi consorzi sono retti da commissari straordinari e versano in condizioni economiche disastrose e rischiano il dissesto, mentre l'ex provincia di Siracusa e la città metropolitana di Catania hanno già dichiarato il default". "Considerato che la vicenda è nota ci chiediamo - proseguono - come mai il Governo regionale ed il presidente della Regione non abbiano ritenuto opportuno informare tempestivamente l'Assemblea regionale per indicare quali e quante risorse finanziarie intendono stanziare per consentire agli Enti di redigere e chiudere in pareggio il bilancio pluriennale 2018/2010, dal momento che senza questi documenti contabili i Liberi consorzi non solo non potranno utilizzare i fondi nazionali per investimenti per la viabilità e quelli regionali per l'edilizia scolastica,compresi 30 milioni di euro stanziati dalla Regione per investimenti, ma cosa ancor più grave rischiano il dissesto". "Occorre chiarezza - concludono - vogliamo sapere quale è l'importo esatto, quantificato da ciascuna Provincia e proposto dall'Anci al Governo regionale e ai dipartimenti competenti in vista delle variazioni di Bilancio, per scongiurare il fallimento degli enti".
"La normativa nazionale prevede un prelievo di 200 milioni annui sulle Province. Noi su questo abbiamo impugnato il bilancio dello Stato. Stiamo lavorando su questo problema, è allo studio una soluzione per evitare il default". Così l'assessore regionale all'Economia Gaetano Armao. La scadenza è quella del 31 ottobre. Senza una soluzione entro quella data scatterà il dissesto.

agrigentoweb.it
viabilita interna, aggiudicato importante appalto per la manutenzione straordinaria di alcune strade del comparto centro-nord
Passo in avanti verso il miglioramento delle condizioni della viabilità interna, in particolare di alcune strade della zona montana e altocollinare. Con determinazione del Direttore del Settore Infrastrutture Stradali è stato infatti approvato il verbale di aggiudicazione dell'appalto relativo ai "Lavori di manutenzione straordinaria della rete viaria secondaria per una maggiore accessibilità alle aree interne e sua messa in sicurezza - comparto di Cammarata, S. Stefano Quisquina, Bivona, Alessandria della Rocca, Cianciana, Cattolica Eraclea". Si tratta di un progetto elaborato dai tecnici del Settore Infrastrutture Stradali, finanziato dal cosiddetto Patto per il Sud approvato nel 2016 dalla Giunta Regionale e connesso al programma finanziato dal Dipartimento Regionale Infrastrutture, Mobilità e Trasporti (Servizio 9° Infrastrutture Viarie Sicurezza Stradale) con D.D.G. n° 3350 del 20/12/2017.L'appalto è stato aggiudicato all'ATI RTI BDF Appalti srl (capogruppo) di Agrigento, che ha offerto il ribasso del 21,22% sull'importo a base d'asta di 2.910.000 per un importo netto di 2.292.498,00 euro, ai quali vanno aggiunti 90.000,00 euro per oneri di sicurezza non soggetti a ribasso (importo contrattuale complessivo 2.382.498,00 euro più Iva). Il complesso iter di esame delle offerte è stato gestito dall'U.RE.GA.- sezione territoriale di Agrigento.Dopo la firma del contratto d'appalto e la consegna dei lavori sarà dunque possibile intervenire su vie di collegamento molto importanti per lavoratori, studenti e titolari di aziende costretti quotidianamente a spostarsi su tracciati resi spesso insidiosi da anni di insufficiente manutenzione dovuta a mancati trasferimenti da parte di Stato e Regione alle ex Province, causa di un degrado progressivo delle condizioni generali della viabilità interna, con frequenti frane, dissesti e deterioramento del manto stradale. Una risposta concreta alle frequenti istanze di cittadini ed amministratori del territorio, con risvolti positivi anche in termini di occupazione.Le principali strade del comparto centro-nord interessate dai lavori di manutenzione straordinaria sono le S.P. n. 24, 25, 26, 29, 58 e 19, le ex consortili SPC n. 32, 34, 35, 39 e altre ancora della viabilità secondaria interna.

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