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rassegna stampa dal 22 al 24 settembre 2018

Sabato 22 settembre 2018

Finanza e Agenzia delle Entrate
sulle tracce dei 25 B&B abusivi

Trasferiti i nominativi per gli accertamenti
Concetta Rizzo
Chi pensava - fra quanti non sono iscritti nella piattaforma della Questura, quella che serve per comunicare i nominativi degli alloggiati, - di potersela cavare soltanto con un andirivieni dall'avvocato e, male che andasse, con una ammenda che arriva fino a 206 euro, si sbagliava. E di grosso. Perché in parallelo all'attivit à  investigativa - e di accertamento -dei poliziotti della sezione Volanti della Questura di Agrigento, stanno per mettersi al lavoro anche gli uomini della Guardia di finanza e i funzionari dell'Agenzia delle Entrate. Ieri, in Questura, s'è tenuto un tavolo di coordinamento sui B&B. E c'erano tutti: il vice sindaco Elisa Virone, la polizia locale, il dirigente delle Attività produttive Cosimo Antonica, i funzionari del Libero consorzio  comunale, ma soprattutto - appunto - Guardia di finanza e Agenzia delle Entrate. Il «tavolo» di ieri mattina è stato coordinato dal commissario capo Francesco Sammartino,  irigente dell'ufficio Prevenzione generale e soccorso pubblico. Quella che sta per partire -che è anzi già partita -è una vera e propria lotta all'evasione fiscale. Tutti gli incartamenti realizzati dai poliziotti della sezione Volanti verranno trasmessi agli organi deputati - Guardia di finanza e Agenzia delle Entrate - ad accertare gli anni e l'ammontare complessivo delle imposte non pagate. Sarà dunque una «guerra» congiunta. Perché appare scontato che chi non comunica le generalità degli ospiti e chi, dall'oggi al domani, si sveglia e, iscrivendosi ad un portale internet che serve per le prenotazioni, apre un B&B, è un evasore. Totale o parziale, ma pur sempre evasore. Negli scorsi giorni s'era fatta chiarezza sui controlli avviati -su disposizione del questore di Agrigento: Maurizio Auriemma - dai poliziotti dell'ufficio Prevenzione generale e soccorso pubblico. Controlli che hanno fatto già emergere uno squarciato veramente inquietante: almeno uno su due B&B sono fuori regola o, appunto, addirittura, abusivi. Su circa 50 bed & breakfast - tutti della città dei Templi - controllati dai poliziotti della sezione Volanti, sono state ben 25 le denunce formalizzate all'Autorità giudiziaria. E il trend è proseguito anche in questi ultimi due o tre giorni perché, di fatto, sono almeno tre al giorno le strutture ricettive irregolari che vengono trovate. Le strutture ricettive: hotel o B&B devono comunicare obbligatoriamente alla Questura nominativi e generalità delle persone alloggiate. Lo stabilisce la normativa che serve anche come misura antiterroristica. (*CR*)

Manutenzione
Strade provinciali, cominciano i lavori

Attenzione puntata sulla viabilità interna nell'Agrigentino. L'ex Provincia ha fatto un passo in avanti verso il miglioramento delle condizioni di alcune strade della zona montana e altocollinare. Con determinazione del direttore del settore «Infrastrutture stradali» dell'ente è stato infatti approvato il verbale di aggiudicazione dell'appalto relativo ai «Lavori di manutenzione straordinaria della rete viaria secondaria per una maggiore accessibilità alle aree interne e sua messa in sicurezza -comparto di Cammarata, Santo Stefano Quisquina, Bivona, Alessandria della Rocca, Cianciana, Cattolica Eraclea». Si tratta di un progetto elaborato dai tecnici del Settore Infrastrutture Stradali, finanziato dal cosiddetto Patto per il Sud approvato nel 2016 dalla Giunta Regionale e connesso al programma finanziato dal Dipartimento Regionale Infrastrutture, Mobilità e Trasporti. L'appalto è stato aggiudicato all'Ati «Bdf Appalti srl» (capogruppo) di Agrigento, che ha offerto il ribasso del 21,22% sull'importo a base d'a ta di 2.910.000 per un importo netto di 2.292.498 euro, ai quali vanno aggiunti 90.000 euro per oneri di sicurezza non soggetti a ribasso. Il complesso iter di esame delle offerte è stato gestito dall'Urega di Agrigento. Dopo la firma del contratto d'appalto e la consegna dei lavori sarà possibile intervenire su vie di collegamento molto importanti per lavoratori, studenti e imprenditori che ogni giorno hanno difficoltà a raggiungere le sedi delle proprie aziende. (* PAPI*)

La passeggiata
Sabato al... verde tra piante e fiori

Una passeggiata tra piante  mediterranee ed essenze, in un piccolo angolo di paradiso terrestre. Il giardino botanico diventa oggi protagonista del secondo weekend de «Le vie dei Tesori». È uno dei 17 siti aperti al pubblico per l'occasione. Ospita oltre ventimila piante disseminate in settantamila metri quadrati di verde dentro la Valle dei Templi, a poche decine di metri dal parco archeologico. Si può considerare il punto di partenza di una più ampia escursione che si estende successivamente ai nuovi scavi della Valle, al teatro ellenistico e alle terme romane scoperte da pochi mesi. Non solo giardino botanico oggi. Basta spostarsi in centro storico per arricchire ulteriormente il tour. E così, da una novella di Pirandello, si scopre una piccola chiesa dimenticata, quella che il drammaturgo del Caos racconta ne «La Madonnina»: piccola, leggera, abbandonata da oltre cinquant'anni e adesso tornata alla vita per mostrare il suo tesoro costituito da 12 affreschi del settecentesco pittore palermitano Giuseppe Cr stadoro sulla vita di San Pietro. La chiesa di San Pietro è un minuscolo gioiello e sarà aperta solo oggi dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 20. Agrigento, insomma, mantiene le promesse e bissa l'esperienza del festival che apre e «racconta»  i luoghi già da dodici anni a Palermo, ma che dall'anno scorso si è allargato all'intera Sicilia. Per ulteriori informazioni basta digitare www.leviedeitesori.it per prenotare le escursioni già per il prossimo weekend, sia la visita guidata con degustazione di vini Planeta al Museo Diocesano (venerdì 28) che l'unica «passeggiata chiaramontana» del 30 con partenza da Porta di Ponte. Dieci visite a 10 euro; 4 visite a 5 euro; una visita a 2 euro. (*ACAS*)

Domenica 23 settembre 2018

La Provinciale 21 è chiusa al transito ormai da due anni

CASTELTERMINI
Arriva l'approvazione dell'intervento urgente per la strada provinciale 21 che porta a Casteltermini. Una arteria  che, nell'ultimo periodo, è rimasta chiusa al transito per il pericolo di frane dopo la caduta di un enorme masso. La strada, che permette dalla Statale 189 di arrivare a Casteltermini in pochi minuti, passando per la miniera di Cozzo Disi, richiede quindi un grande intervento che adesso è stato  approvato dall'ex Provincia per un costo complessivo di 500 mila euro. L'intervento era stato inserito nel programma triennale delle opere pubbliche 2018-2020 a maggio e, adesso, si accelerano i tempi per rimuovere  l'enorme masso e mettere in sicurezza una zona che è stata stravolta in passato dalla presenza della miniera e dai lavori che interessavano la cava.  Il fatto che ha reso la strada vietata, ma attraversata comunque da molti  automobilisti che non rispettano il divieto disposto dal Libero consorzio comunale, l'ex Provincia, è accaduto nel 2017, quando, a causa delle intense piogge si staccò l'enorme masso che distrusse il guardrail e invase la carreggiata, in quel momento fortunatamente senza alcuna auto presente. Le ulteriori indagini dopo il temporale evidenziarono come la situazione fosse critica e di come altri massi si sarebbero potuti staccare dalla grande montagna della strada di Cozzo Disi. Con il finanziamento ricavato dal Patto per il sud, adesso verrà indetta la gara d'appalto per un lavoro di messa in sicurezza che permetterà ai cittadini di riappropriarsi di una importante arteria stradale e che porta anche alla stazione ferroviaria di Campofranco, luogo dove ogni giorno si recano tantissime persone appartenenti al paese amministrato da Gioacchino Nicastro, sindaco soddisfatto del passo avanti verso l'inizio dei lavori, in un Comune che risente del dissesto finanziario dichiarato nel 2016 a causa della situazione debitoria che non portò all'approvazione del Bilancio. (*ADS*)  

Lunedì 24 settembre 2018

Complessivamente è stato superato il record delle duemila presenze
Secondo fine settimana
Le vie dei Tesori, è la Cattedrale il luogo più visitato

La cattedrale di San Gerlando è il luogo maggiormente visitato dai turisti in occasione del secondo fine settimana de «Le vie dei Tesori». Sono  stati 422, infatti, i visitatori alla cattedrale, per un totale, in tutti i 17 siti aperti per l'occasione, che ha superato le duemila presenze, facendo anche meglio rispetto a sette giorni addietro. Alla cattedrale di San Gerlando i 422 visitatori hanno avuto la possibilità di vedere da vicino la misteriosa «lettera del diavolo», presente in sacrestia. Bene, poi, anche la chiesa  di santa Maria con 254 visitatori che ha permesso, per la prima volta, di vedere il crepìdoma, la piattaforma a gradini, recentemente scoperto. Il terzo sito maggiormente visitato il medievale monastero e chiostro di santo Spirito, per gli agrigentini la Badia Grande, che si è fermato a 253 visitatori. Il progetto de «Le vie dei Tesori», quindi, ha portato ancora migliaia di persone nei vari siti aperti,dimostrando però che ad Agrigento non c'è solo la Valle dei templi, anzi. Il centro stor co del capoluogo, infatti, la fa da padrona con le sue chiese e i suoi musei, riuscendo ad incuriosire i tanti turisti che approfittano della promozione per visitare alcune dei luoghi meno pubblicizzati, ma pregni di storia e di cultura, come  il Museo Diocesano, curato da don Giuseppe Pontillo, e la biblioteca Lucchesiana. «Una importanze manifestazione - afferma Francesco Giordano, giunto ad Agrigento proprio per poter visitare alcuni dei luoghi più belli della città grazie a 'Le vie dei tesori'-. Abbiamo scoperto luoghi che non conoscevamo, ma che non hanno fatto altro che farci innamorare, sempre più. di questo territorio». Tra le chiese più nascoste e più belle e visitate c'è anche quella di San Pietro, raccontata già da Luigi Pirandello nella sua novella «La Madonnina»: al suo interno ben 12 affreschi del settecentesco del pittore palermitano Giuseppe Crestadoro, sulla vita di San Pietro. A scoprire Agrigento però non sono soltanto i turisti, ma gli stessi agrigentini che entusiasti approfittano dell'in ziativa  per scoprire le bellezze dellapropria città, come ad esempio il giardino botanico, che vanta oltre ventimila piante, disseminate in settantamila metri quadrati di verde dentro la Valle dei Templi, a poche decine di metri dal parco archeologico. Sempre all'interno del  grande Parco, non si smette di scoprire, e negli ultimi due anni si è deciso di rendere gli scavi pubblici, mostrando ai cittadini il meticoloso lavoro di archeologi e studiosi. Tra i «tesori» agrigentini, aperti in esclusiva, ci sono anche il teatro ellenistico e le terme romane scoperte da poco e già visitate da migliaia di persone arrivate da tutto il mondo e da centinaia di scolaresche per un progetto che mira a far innamorare già i giovani cittadini della loro città, Agrigento. (*ADS*)

Itinerari inediti tra curiosità, aneddoti e percorsi
«semisconosciuti»: un'opportunità da non perdere
Da Caltanissetta a Trapani e Agrigento

Trapani l'avete completata e volete raggiungere Agrigento ? Eccoci anche qui, i luoghi aperti sono 17, nel centro storico con una sola "sortit a" alla Valle dei templi, dove si scoprono i nuovi scavi, le Terme e il Teatro Ellenistico. Poco lontano, un piccolo Eden in terra: il giardino botanico vanta oltre 20mila piante, in 70mila mq di verde, a poche decine di metri dal parco archeologico. Tra le chiese invece, ecco San Pietro che custodisce 12 affreschi del settecentesco pittore palermitano Giuseppe Crestadoro. E ricordate che a Santa Maria dei Greci sarà visitabile il crepidoma (la piattaforma a gradini) appena scoperto, con la cripta e il colatoio. Nella nascosta Biblioteca Lucchesiana ci sono 60 mila preziosi volumi tra le volute del Marvuglia e al Palazzo della Provincia, nato come ospizio per gli orfani e poi mutato in archivio di stato, Prefettura e oggi Libero Consorzio, c'è una biblioteca con 6 mila volumi tra cui l'Encyclopédie di Diderot e D'Alembert. Venerdì, alle 19, al Museo Diocesano, speciale visita guidata con degustazione Planeta, mentre domenica, alle 10.30 da Porta di Ponte, parte la «passeggiata chiaramontana».


Agrigentonotizie.it

Crisi finanziaria dell'ex Provincia, imposte mantenuta al massimo


Libero consorzio di Agrigento, anche per il 2019 rimangono al massimo previsto le quote spettanti all'ente di alcuni costi per i cittadini La decisione è stata presa nei giorni scorsi dal commissario Girolamo Di Pisa, confermando quanto in realtà già fatto negli anni passati dai suoi predecessori. Le delibere firmate prevedono il mantenimento del +30% sulla tariffa dell'imposta provinciale di trascrizione, il +16% sull'aliquota sulle assicurazioni contro la responsabilità civile derivante dalla circolazione di veicoli a motore (esclusi i ciclomotori) e il +5% rispetto al tributo per l'esercizio delle funzioni di tutela, prevenzione ed igiene dell'ambiente. Per parlare di numeri, tra il 2014 e il 2017 l'ente ha previsto di percepire 14.051.175 euro dal Rca e 7.457.889 euro dal gettito derivante dall'imposta di trascrizione. Somme importanti, ma non bastevoli per tenere "in piedi" il bilancio dell'ex Provincia, che ancora non ha approvato il previsionale 2018 e come tutti gli enti di area vasta subisce i disastri di una mancata riforma del Governo Crocetta.



Risoluzione del contratto con Girgenti Acque, il M5S sollecita Valenti

„Risoluzione contrattuale della convenzione di gestione del servizio idrico integrato. E' questo il punto all'ordine del giorno della prossima seduta dell'Ati - che si terrà il 28 settembre - che sta facendo infiammare, negli ultimi giorni, il dibattito politico, ma non solo. Il M5S di Sciacca esorta Francesca Valenti "a proseguire il percorso intrapreso, sollecitando gli altri sindaci del Libero Consorzio di Agrigento a sottoscrivere la risoluzione anticipata del contratto con la Girgenti Acque Spa, viste e considerate le gravi inadempienze contrattuali del gestore".Risoluzione del contratto con Girgenti Acque, il M5S sollecita Valenti
„"Lo chiedono a gran voce i cittadini saccensi e di tutto l'Agrigentino che per anni hanno subito una gestione inefficiente, inefficace e antieconomica - scrive il Movimento Cinque Stelle di Sciacca - e che per lo stesso periodo di tempo hanno visto cavalcare l'argomento della risoluzione anticipata del contratto durante le campagne elettorali di tutti i candidati a sindaco, ottenendo un bel nulla in cambio della fiducia. E' il momento di mostrare i denti e mettere alle spalle la debolezza politica manifestata durante l'azzeramento di Giunta in cui il sindaco di Sciacca si è palesata ostaggio dei partiti - si chiude la nota stampa - che l'hanno sostenuta al momento del voto e dei quali ne subisce quotidianamente le scelte"
"Guerra" ai B&B irregolari: scattano i controlli incrociati per stanare gli evasori
In Questura si è tenuto un tavolo di coordinamento, presente anche la Guardia di finanza e l'Agenzia delle Entrate: verranno trasmessi a loro tutti gli incartamenti dei poliziotti delle "Volant

Chi pensava - fra quanti non sono iscritti nella piattaforma della Questura, quella che serve per comunicare i nominativi degli alloggiati, - di potersela cavare soltanto con un andirivieni dall'avvocato e, male che andasse, con una ammenda che arriva fino a 206 euro, si sbagliava. E di grosso. Perché in parallelo all'attività investigativa - e di accertamento - dei poliziotti della sezione "Volanti" della Questura di Agrigento, stanno per mettersi al lavoro anche gli uomini della Guardia di finanza e i funzionari dell'Agenzia delle Entrate. Ieri, in Questura, s'è tenuto un tavolo di coordinamento sui B&B. E c'erano tutti: il vice sindaco Elisa Virone, la polizia locale, il dirigente delle Attività produttive Cosimo Antonica, i funzionari del Libero consorzio comunale, ma soprattutto - appunto - Guardia di finanza e Agenzia delle Entrate. Il "tavolo" di ieri mattina è stato coordinato dal commissario capo Francesco Sammartino, dirigente dell'ufficio Prevenzione generale e soccorso pubblico. "Guerra" ai B&B abusivi, uno su due è fuori regola  Quella che sta per partire - che è anzi già partita - è una vera e propria lotta all'evasione fiscale. Tutti gli incartamenti realizzati dai poliziotti della sezione "Volanti" verranno trasmessi agli organi deputati - Guardia di finanza e Agenzia delle Entrate - ad accertare gli anni e l'ammontare complessivo delle imposte non pagate. Sarà dunque una "guerra" congiunta. Perché appare scontato che chi non comunica le generalità degli ospiti e chi, dall'oggi al domani, si sveglia e, iscrivendosi ad un portale internet che serve per le prenotazioni, apre un B&B, è un evasore. Totale o parziale, ma pur sempre evasore. Negli scorsi giorni s'era fatta chiarezza sui controlli avviati - su disposizione del questore di Agrigento: Maurizio Auriemma - dai poliziotti dell'ufficio Prevenzione generale e soccorso pubblico. Controlli che hanno fatto già emergere uno squarciato veramente inquietante: almeno uno su due B&B sono fuori regola o, appunto, addirittura, abusivi. Su circa 50 bed & breakfast - tutti della città dei Templi - controllati dai poliziotti della sezione "Volanti", sono state ben 25 le denunce formalizzate all'Autorità giudiziaria. E il trend è proseguito anche in questi ultimi due o tre giorni perché, di fatto, sono almeno tre al giorno le strutture ricettive irregolari che vengono trovate. Le strutture ricettive: hotel o B&B devono comunicare obbligatoriamente alla Questura nominativi e generalità delle persone alloggiate. Lo stabilisce la normativa che serve anche come misura antiterroristica.

Istituto "Odierna", c'è il "sì" all'istituzione di due nuovi corsi di studio: ecco quali

„ Il commissario straordinario del Libero Consorzio di Agrigento,  Alberto Di Pisa, ha autorizzato l'istituzione - all'"Odierna" di Palma di Montechiaro - di due nuovi indirizzi di studio per l'anno scolastico 2019/2020. Si tratta di due corsi serali già presenti nell'offerta formativa antimeridiana. Per l'istituto tecnico il corso "Informatica e telecomunicazioni" e per l'istituto professionale il corso "Servizi per la sanità e l'assistenza sociale".  La realizzazione di nuovi indirizzi di studio per l'anno 2019/2020 è stata richiesta dal dirigente scolastico dell'istituto Annalia Todaro. L'istruttoria è stata curata dal settore Politiche attive del Lavoro e dell'Istruzione. Per l'attivazione dei nuovi corsi dovranno essere utilizzate le aule già disponibili, oltre agli stessi laboratori degli altri indirizzi di studio, fermo restando che il numero degli alunni dovrà essere compatibile con le superfici utili delle aule sulla base degli standard per l'edilizia scolastica. L'autorizzazione del Libero Consorzio è necessaria per la parte relativa ad eventuali oneri finanziari per gli edifici scolastici e per le aule da destinare ai nuovi indirizzi di studio. Dopo l'autorizzazione del Libero Consorzio spetterà alla Regione valutare la documentazione per la creazione di questi nuovi indirizzi.


Scrivolibero.it
Cala il sipario sul "Tartaworld", il progetto che ha coinvolto le spiagge dell'Agrigentino

Si sono concluse le attività del "Tartaworld", programma di informazione e sensibilizzazione sui problemi di conservazione della tartaruga marina Caretta caretta avviato lo scorso giugno sulle spiagge dell'Agrigentino. Il programma, previsto dall'azione E3 del progetto Life "Tartalife - Riduzione della mortalità della tartaruga marina nelle attività di pesca professionale" finanziato dall'Unione Europea, ha coinvolto nei numerosi incontri turisti e residenti grazie alle attività di animazione svolte da Francesco Caramanno, Davide Lentini, Veronica Gallo e Luisa Maietta, selezionati dal Libero Consorzio sin dall'avvio del programma nel 2015. Con giochi e attività di laboratorio semplici ed efficaci gli animatori sono riusciti a coinvolgere ogni volta decine di ragazzi con informazioni sulle minacce e sull'impatto delle attività antropiche sull'ambiente marino che hanno portato negli ultimi anni ad un rapido declino della popolazione di questa specie nel Mediterraneo. In tutti i numerosi incontri sono stati inoltre distribuiti depliant informativi sul progetto Tartalife e gadget per i più piccoli. Cala, dunque, il sipario anche su questo programma che nell'arco degli ultimi quattro anni ha riscosso notevole successo su gran parte del litorale agrigentino, coinvolgendo migliaia di persone sempre più interessate alle sorti dell'ambiente marino, toccando le spiagge dei comuni di Licata, Palma di Montechiaro, Agrigento, Porto Empedocle, Realmonte, Siculiana, Montallegro, Cattolica Eraclea, Ribera, Sciacca e Menfi. Il Tartalife ha visto dunque il Libero Consorzio Comunale di Agrigento, partner del progetto che ha nel CNR-ISMAR l'ente capofila, ancora una volta impegnato in attività di educazione e sensibilizzazione su tematiche ambientali, portate avanti da un ventennio grazie a numerosi progetti comunitari.

22 settembre - sabato
LA SICILIA
DOPO I CONTROLLI DELLA POLIZIA Nuove verifiche sui B&B della Guardia di Finanza e dell'Agenzia delle Entrate. I "furbetti" dei Bed and Breakfast nel mirino della polizia di Stato, ma tra qualche giorno a collaborare con gli agenti anche i militari della Guardia di finanza e il personale dell'Agenzia delle Entrate. L'obiettivo è stanare gli abusivi, e a questo ci sta pensando la Squadra dell'Ufficio generale soccorso pubblico della Questura di Agrigento, ma anche colpire gli evasori. E sono tanti. Il settore dei B&B e delle Case vacanze, sarà rivoltato come un "calzino", via abusi e irregolarità, assicura la polizia. E ieri mattina, in Questura, si è tenuto un tavolo di coordinamento sui B&B, a cui hanno preso la polizia di Stato, la Guardia di finanza, l'Agenzia delle Entrate, il Comune di Agrigento, la Polizia Locale, e il libero Consorzio. L'incontro è stato presieduto dal commissario capo Francesco Sammartino, responsabile della sezione Volanti. Lo stesso dirigente, che qualche giorno fa ha sciorinato i numeri clamorosi di un settore, mai vagliato prima: ad Agrigento un B&B su due non rispetta le regole. Non sono iscritti alla piattaforma della Questura, che serve per comunicare i nominativi delle persone alloggiate, oppure non comunicano nulla. Tantissimi, invece, quelli che sono totalmente abusivi. Fino ad oggi su cinquanta B&B controllati, ben 25 sono risultati essere fuori regola, e i titolari denunciati. Ieri scoperti altri 4 B&B abusivi. Il numero degli irregolari sale a 29. Un danno su più fronti, dà quello all'erario ai rischi per la sicurezza, a cui l'indagine ha messo un freno. L'attività di analisi si svolgerà incrociando i dati presenti sulle varie banche dati in uso alla polizia, e i dati informatici in possesso del Comune e del Libero Consorzio, con le strutture ricettive presenti sui siti internet, nonché sui social network, dove spesso si "annidano" offerte di ricezione turistica. Obiettivo della GdF e dell'Agenzia delle entrate, sarà quello di scovare quelle attività di ricezione turistica, trovate ad operare abusivamente, quindi sconosciute al fisco o celate sotto veste diversa da quella di impresa commerciale. Chi affitta il proprio B&B in nero ai turisti evade le tasse e le imposte (quella di soggiorno in primis). L'ospitalità è un tema delicato in cui si concentrano le speranze e i destini di centinaia di famiglie agrigentine, che con il loro lavoro e impegno, garantiscono sana accoglienza turistica, a volte anche assolvendo a tante inefficienze nei servizi turistici gestiti dagli enti.


LEGAMBIENTE. Il dato risente delle oscillazioni di anno in anno e dipende dal numero di denunce presentate dai cittadini

. ECOREATI NEL SETTORE DEI RIFIUTI: QUARTI IN SICILIA Ecoreati, nel settore rifiuti Agrigento è la quarta provincia in Sicilia per numero di infrazioni accertate, meglio con il settore del calcestruzzo, forse a causa della crisi del sertore delle costruzioni. I dati sono contenuti nel Rapporto Ecomafie 2018, pubblicato da Legambiente nel mese di luglio e presentato formalmente dall'associazione nella giornata di ieri. Un documento che ormai da un paio di anni tiene conto del numero di denunce fatte dalle forze dell'ordine e dalle Capitanerie di Porto ai sensi del Codice Ambientale, che ha appunto trasformato in reati quelle che erano fino a non molto tempo fa solo violazioni amministrative punite con blande multe. Bene, stando ai dati di Legambiente, rispetto al settore del ciclo dei rifiuti in Sicilia (significa raccolta e smalti mento ) a fronte di 366 infrazioni rilevate 16 riguardano la provincia di Agrigento, ovvero il quarto dato in Sicilia. Denunce scaturivano da 16 denunce e che hanno portato in totale a 10 sequestri. Un dato che varia nel tempo: nel 2016 ad esempio ad Agrigento le infrazioni erano state solo 14, scaturenti però da 14 denunce, mentre nel2014 se ne erano registrati ben 42 a fronte di 46 denunce. Ma cosa registra questa categoria? In realtà probabilmente non bisogna pensare solo alla spazzatura in senso stretto, ma anche alla gestione delle acque reflue, lo smaltimento dei fanghi da depurazione eccetera, che rientrano appunto tutti nella medesima categoria di reato. Ultima a livello regionale, dicevamo, è la nostra provincia per quanto riguarda la classifica dell'illegalità nel ciclo del cemento: l'Agrigentino si trova in coda con sole 3 infrazioni accertate, scaturenti da 4 diverse denunce. Anche in questo caso i numeri cambiano nel tempo. Nel 2015 le infrazioni accertate erano state 25 a fronte di 18 denunce e con 13 sequestri, mentre nel 2014 la soglia era salita fino a quota 32 infrazioni accertate che scaturivano da 34 denunce hanno portato a 32 sequestri. Un "sali e scendi" che dipende, come dicono i numeri, dalle segnalazioni da parte del territorio con le denunce da parte dei cittadini. Segno che chi vive il territorio è la sua sentinella più importante. Numeri comunque relativamente significativi, dato che in testa alla classifica troviamo sempre e comunque le grandi città come Palermo (174 infrazioni nel ciclo dei rifiuti 51 nel ciclo nel calcestruzzo), e Catania (72 infrazioni nel settore dei rifiuti 30 in quello del cemento) eccetera. GIOACCHINO SCHICCHI

23 settembre - domenica

24 settembre - lunedì
LA SICILIA
RIBADITO L'AUMENTO DI RCA, TASSA RIFIUTI E IMPOSTA REGISTRAZIONE ATTI

   Ex Provincia, aliquote al massimo. g.s.) Libero consorzio di Agrigento, anche per il 2019 rimangono al massimo previsto dalle norme le tasse e le imposte percepite dall'ente. La decisione è stata presa nei giorni scorsi dal commissario Girolamo Di Pisa, il quale, tuttavia, non ha fatto altro che mantenere quella che è a tutti gli effetti una sorta di "tradizione" di famiglia dell'ex Provincia, che ormai da anni non fa altro che ribadire sistematicamente questo surplus che va a gravare ovviamente sulle tasche dei cittadini di tutto l'Agrigentino. Le delibere prevedono, nel dettaglio, il mantenimento del +30% sulla tariffa dell'imposta provinciale di trascrizione, il +16% sull'aliquota sulle assicurazioni contro la responsabilità civile derivante dalla circolazione di veicoli a motore (esclusi i ciclomotori) e il +5% rispetto al tributo per l'esercizio delle funzioni di tutela, prevenzione ed igiene dell'ambiente. Incassi che finiscono nelle casse dell'Ente in modo praticamente automatico senza che a questo corrispondano nei fatti servizi anche i controlli ambientali vengono effettuati con poco personale e con scarse risorse a disposizione e non è possibile quindi garantire efficacia ed efficienza degli stessi. Del resto oggi queste entrate sono tra le poche su cui i Liberi consorzi possono contare, in un quadro generale che gli ha ridato in modo verticale gli incassi provenienti dallo Stato e dalla Regime Siciliana. Per parlare di numeri, tra il 2014 e il 2017 l'Ente ha previsto di percepire 4.051.l75 euro dal Rca e 7.457.8l9 euro dal gettito derivante dall'imposta di trascrizione, ma, sempre o scorso, ne aveva versati 21 milioni allo Stato per il contributo dovuto alla finanza pubblica. L'approvazione delle maggiorazioni, forse, preannuncia comunque l'adozione del bilancio previsionale 2l18, oggi ancora bloccato per incertezza/assenza di risorse. Una situazione problematica per gli enti leali di tutta la Sicilia che qui è paradossalmente meno grave di altri entri che in questi anni hanno seminato meno di Agrigento, che rischia di far collassare le ex Province,con la Regione che sembra interessata al momento più alle questioni connesse alle elezioni delle cariche politiche di vertice degli enti di area vasta che alla loro sopravvivenza economica e amministrativa.


EX PROVINCE

La Uil:"Intervenire subito per evitare il rischio default". La Uil provinciale di Agrigento interviene con Gero Acquisto e Fabrizio Danile, sul nodo Province e sul rischio default a cui vanno incontro gli enti intermedi, se non si impingueranno i fondi per chiudere il bilancio di previsione ed il bilancio pluriennale nel più breve tempo possibile: «Nel pasticcio Province o Liberi Consorzi dei Comuni. come recita la legge regionale 15/2015, siamo ad un bivio per trovare delle soluzioni vere al problema che rischia di portare questi enti intermedi al default; già Catania e Siracusa si sono trovati con i conti in rosso e hanno dichiarato il fallimento. E' chiaro che se i commissari hanno scritto al Governatore Musumeci e al Premier Conte la situazione è più che grave e potrebbe riverberarsi negativamente per i dipendenti e i servizi per il territorio. infatti manutenzione delle scuole e delle strade sono ferme se non si approva il bilancio previsionale. n governo regionale deve intervenire, non si può lasciare in un eterno limbo l'ente provincia, siamo ad un bivio, i 112 milioni di fondi regionali non sono bastevoli e il prelievo forzoso in atto dallo Stato centrale è un'altra accetta che deve essere superata».


I CONTROLLI

. Nel mirino della Polizia non sono finiti soltanto i Bed and Breakfast e le case vacanze. GIRO DI VITE SUGLI AFFITTI AI TURISTI Il sospetto è che diversi proprietari avrebbero locato le loro abitazioni in "nero". Nel mirino della Polizia di Stato della Città dei Templi non sono finiti soltanto i Bed and Breakfast e le case vacanze. Da qualche giorno, infatti, il personale dell'Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico (Sezione Volanti) della Questura, ha ascoltato diversi cittadini, proprietari di abitazioni in zone centrali e periferiche, sospettati di avere "offerto" un appartamento (o anche solo una stanza) "a nero" al turista di passaggio tramite Internet, facendo una sempre maggiore concorrenza alle strutture alberghiere ed extralberghiere regolarmente operanti in città. Le chiamano case in locazione turistica, ma completamente "fantasma", sconosciute quindi al Fisco e al Comune. I proprietari le affittano per un periodo di almeno una settimana, ma si arriva anche ad un mese, o ancora per l'intero periodo della stagione estiva. Il tutto naturalmente senza alcuna tracciabilità dei pagamenti. Come si sta arrivando a scoprirle? Tramite un incrocio tra le banche dati comunali e gli annunci pubblicati sui maggiori portali internet che sono specializzati nel settore. Dalle indagini sul web, ne sarebbero saltate fuori un bel numero. Sono seguite attività di riscontro, anche acquisendo informazioni dagli utilizzatori delle strutture, individuate tramite la geolocalizzazione degli annunci presenti su Internet. Nei giorni scorsi i proprietari sono stati convocati dalla polizia per chiarire la situazione. Il rischio è quello di incorrere in una denuncia, con tutte le conseguenze del caso, anche in termini di evasione. Da ricordare che sui controlli ai B&B, da qualche giorno a collaborare con gli. agenti della sezione volanti, ci sono anche i militari della Guardia di finanza, e il personale dell'Agenzia delle Entrate. L'obiettivo è stanare gli abusivi, ma anche colpire gli evasori. E sono tanti. Il settore dei B&B e delle Case vacanze, così come quello delle locazioni turistiche, sarà setacciato, palmo a palmo, per eliminare abusi e irregolarità. Ad Agrigento un B&B su due non rispetta le regole. Non sono iscritti alla piattaforma della Questura, che serve per comunicare i nominativi delle persone alloggiate, oppure non comunicano nulla. Tantissimi, invece, quelli che sono totalmente abusivi. Fino ad oggi su cinquanta B&B controllati, ben 30 sono risultati essere fuori regola, e i titolari denunciati. Un danno su più fronti, da quello all'erario ai rischi per la sicurezza, a cui l'indagine sta mettendo un freno.







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