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rassegna stampa dal 13 al 15 ottobre 2018

Livesicilia.it
"Margini ristretti per la manovra 
Province, eviteremo il default"

Una finanziaria con pochi margini alla luce del macigno dell'assestamento che si è dovuto predisporre dopo la batosta della parifica della Corte dei Conti. Gaetano Armao conferma che l'obiettivo del governo è portare in giunta la manovra, il bilancio e il collegato entro la fine del mese. Intanto, l'Ars dovrà votare l'assestamento, che ha comportato tagli per 64 milioni nei prossimi tre anni. La speranza, dice Armao, è che le voci tagliate si possano rimpinguare proprio con la finanziaria. Questa settimana, venerdì, sarà approvata in giunta la nota di aggiornamento al Defr (Documento di economia e finanza regionale), alla luce degli aggiornamenti pubblicati nei giorni scorsi dal governo nazionale. E a quel punto si entrerà nel vivo del bilancio. Con una grossa, enorme incognita, che grava sulle Province. Per salvarle dal default quasi certo si stanno studiando soluzioni tampone straordinarie.
E non si esclude l'accensione dell'ennesimo mutuo.
Per prima cosa, Armao illustra nel dettaglio i numeri dell'assestamento. Ricordando che "rimane pendente la nostra impugnativa della parifica, perché una cosa che andava bene l'anno prima è riemersa nel 2017". Non solo, nelle more la giunta "chiederà al Parlamento nazionale una spalmatura trentennale di questa cifra". Intanto, però, per l'immediato bisogna muoversi sulla base di quella parifica, per la quale il disavanzo complessivo della Regione, derivante dalla gestione dell'esercizio finanziario 2017, è pari a 536,5 milioni. L'assestamento di bilancio 2018 approvato dal governo regionale prevede un piano triennale di copertura. E poiché nel bilancio di previsione 2018-2020 il disavanzo già coperto era di 251 milioni, e altri 221 milioni sono garantiti grazie alle regolazioni contabili delle imposte dirette e indirette, restano da recuperare per i prossimi tre anni, altri 64 milioni - 6,1 milioni nel 2018, 20 milioni nel 2019, 38 milioni nel 2020. "Si tratta di somme che provengono da una serie di 'tagli' effettuati sui cosiddetti capitoli 'liberi'".
Assessore Armao, cosa si andrà a tagliare?
"Il governo regionale ha deciso di lasciare immuni dai tagli settori ritenuti meritevoli, come la scuola e l'impiantistica sportiva, che verranno garantiti. Interveniamo su voci come aumenti di capitale di spa, spese dirette della pubblica amministrazione, spese telefoniche, non sono spese enormi. Attenzione, sono tutte voci che rimpingueremo in sede di legge di stabilità e di bilancio, questa che stiamo facendo è solo un'operazione contabile".
Le rimpinguerete con quali risorse? La coperta non è comunque troppo corta?
"Questa definiremo l'aggiornamento del Defr. E lì inquadreremo i contorni della manovra. Le commissioni dell'Ars hanno già cominciato l'esame del Documento economico e finanziario. Ora manca solo la nota di aggiornamento che sarà pronta a breve. Dopo questo passaggio porteremo in giunta bilancio, legge di stabilità e collegato. Abbiamo preso l'impegno di approvare entro fine mese i documenti contabili, il presidente Musumeci questo lo ha detto più volte. Presenteremo legge di bilancio, legge di stabilità e collegato. E il Defr individua quale ulteriore collegato quello sulla semplificazione amministrativa e la funzionalità della pubblica amministrazione, che estende i meccanismi di silenzio assenso e introduce sanzioni per i ritardi nelle decisioni da parte dei funzionari".
Cosa ci dobbiamo aspettare dalla prossima manovra?
"Quest'onere imprevisto certo comprime ulteriormente i margini di movimento. Sulla legge di stabilità e sulla programmazione triennale un profilo essenziale è dato dal negoziato con lo Stato. Oggi vedrò il ministro delle Regioni e dal ministero dell'Economia d'intesa con quest'ultimo hanno dato disponibilità ad avviare il negoziato dal 22 in poi. Dovremo affrontare tanti temi a partire dall'abolizione del prelievo forzoso sulle Province e dalla riduzione di quello sulla Regione".
Parliamo del contributo al risanamento della finanza pubblica.
"Che è insostenibile: 1 miliardo 350 milioni per la Regione, 200 milioni per le Province. Tutte risorse sottratte ai siciliani".
Intanto però le Province hanno la scadenza dei bilanci alle porte. E marciano verso il dissesto finanziario. Come interverrete?
"Sulle Province dobbiamo fare un intervento immediato per scongiurare il dissesto. È un problema che interessa la Regione e lo Stato, non si possono portare gli enti al dissesto. Noi abbiamo impugnato davanti alla Corte Costituzionale il bilancio dello Stato nella parte che riguarda quel prelievo forzoso".

Sì, ma intanto quale può essere la soluzione per scongiurare il default?

"Stiamo studiando interventi finanziari straordinari che consentano alle Province di non andare in dissesto".

Come un mutuo?

"Anche, si potrebbe valutare, sono tutte questioni all'esame. Lo Stato come Dracula ha sottratto tutte le risorse disponibili a questi enti. Sarebbe paradossale parlare di elezioni l'anno prossimo con le Province tutte al dissesto".

Giornale di Sicilia


Chiusa per undici giorni la «Sciacca-Caltabellotta»
I lavori per le tubazioni di drenaggio dell'acqua


Da martedì 16 a venerdì 26 ottobre, per 11 giorni, sarà chiusa al transito la strada provinciale Sciacca-Caltabellotta. Saranno collocati, nell'ambito dei lavori di messa in sicurezza della strada, che vanno avanti già dalla scorsa estate, grosse tubazioni per il drenaggio dell'acqua. Il traffico verrà deviato, in entrambe le direzioni di marcia, sulla statale 115 e sulla strada provinciale 36. C'è un'ordinanza del Libero Consorzio Comuni di Agrigento. «È un provvedimento che si è reso necessario - dice il sindaco di Caltabellotta, Paolo Segreto - perché in questa fase dei lavori non poteva essere consentito il passaggio delle auto. Sono molto soddisfatto di come procedono i lavori - continua -che vanno avanti in maniera  molto spedita e sono certoche saranno completati già nella prossima primavera, probabilmente in anticipo rispetto al previsto. Ho effettuato un sopralluogo, assieme al vice sindaco, proprio nei giorni scorsi ed ho avuto modo di apprezzare che i lavori procedono in maniera spedita e che sono  là visibili i miglioramenti delle condizioni di sicurezza con tratti di strada più larghi e muri di consolidamento nelle zone più a rischio ». Si tratta di un'opera con gara indetta dalla Protezione Civile attraverso il «Servizio rischi sismico e vulcanologico» di Catania. Un'opera da quasi 2 milioni di euro a base d'asta con durata dei lavori un anno. Quest'opera viene considerata dal Comune di Caltabellotta strategica nell'ambito del progetto di paese-albergo che mira, favorendo l'utilizzo di strutture esistenti in chiave turistica, ad inserire quest'intervento in un più vasto pacchetto di opere pubbliche che saranno realizzate. Questi lavori, infatti, si aggiungono a quelli, già completati, che hanno consentito la riapertura del ponte tra Caltabellotta e San Carlo che aveva reso particolarmente difficili i collegamenti nella zona montana. Ed ancora, il consolidamento di viale Bonfiglio e via Fontanelle, sempre attraverso la Protezione civile. Il primo stralcio è per 350 mila euro. Il progetto complessivo è per 910 mila euro, ma non ancora interamente finanziato. L'altra strada, altrettanto strategica per Caltabellotta, è quella, per un milione 396 mila euro, della «Cottonaro - Lavanche ». Questa strada è una circonvallazione che collega la 37 per Sciacca con quella per San Carlo. Saranno eseguiti i lavori di eliminazione delle condizioni di pericolo e ripristinata la transitabilità. I lavori sono stati finanziati con fondi della Regione Siciliana. Questa strada è intransitabile già da alcuni anni a causa di una frana e quando sarà ripristinata potrà consentire di raggiungere agevolmente da Caltabellotta anche la zona di San Carlo e dunque l'area del palermitano. Un anno la durata dei lavori. (*GP *)

AGRIGENTOWEB
CIMELI STORICI DEI CARABINIERI IN MOSTRA ALLA "SCALA REALE
- Il Libero Consorzio Comunale, in collaborazione con il Comando Provinciale Carabinieri di Agrigento, organizza una mostra di uniformi e di cimeli storici dell'Arma. La mostra sarà inaugurata il prossimo giovedì, 18 ottobre, alle ore 11, nella Galleria Espositiva della "Scala Reale" all'interno dell'Ottocentesco "Magnifico Palazzo" dell'ex Provincia di Piazzale Aldo Moro, alla presenza delle massime autorità civili e militari e delle scuole agrigentine. Si tratta di una collezione, gentilmente concessa dal Generale di Brigata nella Riserva Michele Di Martino, Ispettore Regionale dell'Associazione Nazionale Carabinieri, che racconta, attraverso un percorso espositivo realizzato con pannelli illustrativi ricchi di immagini d'epoca e una suggestiva raccolta di uniformi storiche, cimeli e documenti originali, le tradizioni della Benemerita. Una storia lunga più di duecento anni nella quale l'Arma dei Carabinieri è stata partecipe di tutti i mutamenti del Paese, quale insostituibile presidio "della pubblica e privata sicurezza": un percorso fatto di fedeltà alle Istituzioni e di servizio alla collettività. Considerata l'importanza dell'evento nel processo di crescita civile e di educazione alla Legalità, è stato anche coinvolto l'Ufficio Scolastico Provinciale per una più ampia partecipazione delle scolaresche di ogni ordine e grado alla manifestazione. All'inaugurazione, infatti, seguirà un momento di incontro, nell'Aula Consiliare Luigi Giglia, con docenti e studenti sul tema "L'Arma dei Carabinieri e il suo rapporto con i giovani". Il momento formativo, presieduto dal Comandante della Compagnia Carabinieri di Agrigento, Capitano Luigi Garrì, ha l'obiettivo di avvicinare, sempre di più, le giovani generazioni ai valori di Giustizia e Legalità. L'incontro verrà replicato anche i prossimi 23 e 30 ottobre e 6 novembre. La mostra, rimarrà aperta al pubblico, gratuitamente, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.30 alle ore 13, sino al 9 novembre 2018, con apertura straordinaria, stesso orario, domenica 4 novembre 2018, in occasione della Giornata delle Forze Armate

AGRIGENTOOGGI

AGRIGENTO, UNA MOSTRA DI UNIFORMI E DI CIMELI STORICI DELL'ARMA DEI CARABINIERI
Il Libero Consorzio Comunale, in collaborazione con il Comando Provinciale Carabinieri di Agrigento, organizza una mostra di uniformi e di cimeli storici dell'Arma. La mostra sarà inaugurata il prossimo giovedì, 18 ottobre, alle ore 11, nella Galleria Espositiva della "Scala Reale" all'interno dell'Ottocentesco "Magnifico Palazzo" dell'ex Provincia di Piazzale Aldo Moro, alla presenza delle massime autorità civili e militari e delle scuole agrigentine. Si tratta di una collezione, gentilmente concessa dal Generale di Brigata nella Riserva Michele Di Martino, Ispettore Regionale dell'Associazione Nazionale Carabinieri, che racconta, attraverso un percorso espositivo realizzato con pannelli illustrativi ricchi di immagini d'epoca e una suggestiva raccolta di uniformi storiche, cimeli e documenti originali, le tradizioni della Benemerita. Una storia lunga più di duecento anni nella quale l'Arma dei Carabinieri è stata partecipe di tutti i mutamenti del Paese, quale insostituibile presidio "della pubblica e privata sicurezza": un percorso fatto di fedeltà alle Istituzioni e di servizio alla collettività. Considerata l'importanza dell'evento nel processo di crescita civile e di educazione alla Legalità, è stato anche coinvolto l'Ufficio Scolastico Provinciale per una più ampia partecipazione delle scolaresche di ogni ordine e grado alla manifestazione. All'inaugurazione, infatti, seguirà un momento di incontro, nell'Aula Consiliare Luigi Giglia, con docenti e studenti sul tema "L'Arma dei Carabinieri e il suo rapporto con i giovani". Il momento formativo, presieduto dal Comandante della Compagnia Carabinieri di Agrigento, Capitano Luigi Garrì, ha l'obiettivo di avvicinare, sempre di più, le giovani generazioni ai valori di Giustizia e Legalità. L'incontro verrà replicato anche i prossimi 23 e 30 ottobre e 6 novembre. La mostra, rimarrà aperta al pubblico, gratuitamente, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.30 alle ore 13, sino al 9 novembre 2018, con apertura straordinaria, stesso orario, domenica 4 novembre 2018, in occasione della Giornata delle Forze Armate.

LA SICILIA
CANICATTI'. Da ieri è operativo al Foro Boario l'impianto per il conferimento dei rifiuti differenziati INAUGURATA AREA DI STOCCAGGIO
Da ieri è operativa in maniera provvisoria, un area di stoccaggio dei rifiuti differenziati al Foro Boario per venire incontro a tutti quei cittadini che non hanno la possibilità di smaltire: plastica, vetro, carta, cartone e tutto quanto altro materiale è riciclabile. L'inaugurazione del nuovo centro è stata fatta ieri mattina dal sindaco Ettore Di Ventura, il quale ha parlato di apertura temporanea del sito in attesa che le imprese che si sono aggiudicate l'appalto per i prossimi sette anni, provvedano a realizzare le isole ecologiche, così come previsto nel contratto sottoscritto tra le parti. "Indubbiamente- ha detto ieri Di Ventura - la chiusura di contrada Calandra ci ha messi in difficoltà soprattutto per quei cittadini virtuosi che conferivano i rifiuti differenziati nel sito. Siamo corsi ai ripari con l'ordinanza che abbiamo emanato per la realizzazione temporanea di un centro di stoccaggio rifiuti al Foro Boario, provvedimento questo che è stato anche notificato alle imprese che hanno l'appalto di raccolta e smaltimento della spazzatura nella nostra città. Sono state le imprese - ha continuato il capo dell'amministrazione comunale ad assicurarci che entro lunedì il centro di contrada Ponte Bonavia sarà completamente operativo in modo tale che per adesso riusciamo a sfruttare questo sito solo per gli utenti privati che potranno conferire i rifiuti differenziati e ovviamente siamo in attesa che l'Autorità Giudiziaria faccia chiarezza sulla vicenda che ha portato al sequestro nei giorni scorsi dell'area di contrada "Calandra-Petrillo" - dove sono stati apposti i sigilli. Per quanto riguarda questo sito di contrada Calandra conclude il capo dell'amministrazione comunale, voglio ricordare che con delibera di consiglio comunale diversi anni fa era stato destinato a centro di stoccaggio dei rifiuti autorizzato dalla Regione Siciliana. Se sarà dissequestrato, spetterà alle ditte incaricate del servizio, provvedere alla gestione ed eventualmente apportare tutte quelle modifiche necessarie per renderlo a norma rispetto alle prescrizioni previste dalla legge". Dunque il Foro Boario, un tempo sede del distaccamento dei vigili del fuoco di Canicattì che poi sono stati trasferiti nei locali di contrada Carlino, è da ieri sede di stoccaggio dei rifiuti anche se sembra quasi certa l'idea di sfruttarlo definitivamente ed in maniera permanente per questo scopo. Stamattina, saranno effettuati dei lavori di bitumatura dello spiazzo dove è stato sistemato il Cam, considerando che la struttura rimarrà chiusa al pubblico per come previsto nei fine settimana.


LA SICILIA
BURGIO Riunione del "Gal Sicani" «Incentivare imprenditoria» BURGIO. e.m.) Massiccia presenza di amministratori comunali, imprenditori, associazioni, giovani operatori agricoli, turistici ed artigianali alla riunione promossa a Burgio nella sala dell'ex casello ferroviario dal Gal Sicani, con la collaborazione dell'amministrazione civica per mettere a punto le strategie per sfruttare i finanzianti comunitari per i quali saranno pubblicati i bandi. Dalle relazioni e dagli interventi registrati nel corso dei lavori è venuta fuori la proposta di incentivare la cultura dell'imprenditoria locale e dell'associazionismo su un territorio dove è carente e dove le amministrazioni comunali, perfino la scuola, devono fare la loro parte, devono fare quadrato e rete per promuovere e valorizzare il territorio, con gli interventi economici dell'Unione Europea che non possono andare persi. In particolare, a Burgio serve la realizzazione di un tavolo tecnico che promuova l'incontro e una piattaforma unitaria per dare le opportunità di creare uno sviluppo economico per le popolazioni che vivono di agriturismo, agricoltura specializzata ed artigianato di pregevole fattura. E' stato detto che il Gal Sicani, con i prossimi bandi che andranno in pubblicazione, ha la possibilità di utilizzare ben 5 milioni di euro di cui tre per i comuni, anche in parteneriaro, e due per imprenditori e associazioni. Hanno parlato il sindaco e l'assessore all'Agricoltura di Burgio, rispettivamente Franco Matinella e Vincenza Turrisi, il presidente del consiglio comunale Vito Ferrantelli. Hanno relazionato il direttore del Gal Sicani Angelo Palamenghi, l'operatore del turismo esperenziale Pierfilippo Spoto e l'operatore del turismo ambientale Giuseppe Adamo.

LA SICILIA
AFFITTI LOCALI A ISTITUZIONI
L'ex Provincia non riesce a stipulare i nuovi contratti. g.s.) Affitto dei locali della Prefettura, della Questura e del Comando provinciale dei carabinieri, dopo anni ancora oggi non si riesce a concludere il procedimento e a stipulare dei contratti d'affitto completi con il Libero consorzio di Agrigento. La vicenda è nota, e affonda le sue radici negli anni passati, sebbene con piccole variazioni sul tema. Partiamo dalle sorti della caserma di piazzetta Vadalà. Qui il contratto è scaduto nel 2003. L'ex Provincia già nel 2002 annunciò la volontà di disdire quel contratto (partito nel 1993 ) e stipularne uno nuovo, più economicamente vantaggioso. Solo nel 2010, 8 anni dopo, si stabilì l'importo in 377.700 euro, ma questo importo era in attesa del "via libera" dell'Agenzia del Demanio, la quale avrebbe dovuto dichiarare la congruità dell'importo. Tuttavia, dice un atto del Libero consorzio "nonostante i numerosi solleciti non ha mai dato nessun riscontro". Non si può quindi che ripiegare su una indennità di occupazione extracontrattuale di sole 83.816 euro. Situazione complessa anche nel caso dei locali occupati dalla Questura, dove il realtà il "via libera" per il contratto c'è già. Emerge infatti come il Demanio abbia quantificato l'affitto in 227.300 euro annui. Inutili però le richieste della Provincia di firmare un contratto d'affitto (ultimo sollecito 2015) dato che si continua sulla strada dell'occupazione extracontrattuale, con un impegno di spesa annuo dimezzato, fermo restando che in fase di stipula del contratto si faranno poi valutazioni su "ulteriori somme che dovessero risultare dovute all'Ente per l'occupazione extracontrattuale".
Dalla Regione fondi per edifici sacri e Scala dei Turchi DISSESTO IDROGEOLOGICO. Interventi a Realmonte, nella riserva di Cassibile e in alcune chiese. PALERMO. Sul fronte dell'emergenza per il dissesto idrogeologico il governo regionale cerca di accelerare e di avviare importanti progetti a favore di siti legati all'arte e al turismo e permettere in sicurezza edifici sacri. «La Scala dei Turchi e la riserva di Cassibile potranno tornare presto al loro splendore, dopo anni di abbandono», ha annunciato ieri il presidente della Regione, Nello Musumeci nella qualità di Commissario del governo nazionale contro il dissesto idrogeologico, comunicando appunto, la decisione della Giunta di governo di destinare quasi 4milioni - provenienti da una rimodulazione del Fondo di sviluppo e coesione - a tre interventi urgenti nelle province di Agrigento, Siracusa e Catania. In particolare si tratta di lavori (417mila euro) da effettuare a Realmonte per mettere in sicurezza il costone roccioso che sovrasta la famosa spiaggia di Scala dei Turchi, patrimonio mondiale dell'Unesco e meta ogni anno di decine di migliaia di turisti. Nei giorni scorsi, l'assessore al Territorio e ambiente Toto Cordaro aveva effettuato un sopralluogo per verifìcaredi persona lo stato dei luoghi. Oltre 400mila euro, invece, sono stati erogati dalla Regione per contrastare, come detto, il degrado e l'incuria che da anni stanno danneggiando alcuni edifici sacri in provincia di Catania. La soprintendenza, per Beni culturali e ambientali etnea, su disposizione del presidente Nello Musumeci e dell'assessore ai Beni culturali Sebastiano Tusa, ha indetto sei gare di somma urgenza in altrettanti Comuni. «Da troppo tempo - evidenzia il governatore - nonostante fosse noto a tutti lo stato di abbandono delle strutture, non si è fatto nulla. La tutela e la valorizzazione dei beni architettonici e storico-artistici è tra le priorità del mio governo e per questo abbiamo deciso di intervenire con urgenza per mettere quanto meno in sicurezza gli immobili ed evitare ulteriori danni anche ad alcune opere d'arte contenute all'interno». In particolare, i lavori riguarderanno il restauro della volta e del tetto nella chiesa della Mercede di Biancavilla, il restauro e il ripristino della copertura e il consolidamento della volta nella chiesa di Santa Maria delle Grazie, patrona di Castel di Judica. Si provvederà anche al rifacimento della copertura, degli intonaci esterni e del consolidamento delle volte della chiesa del Santissimo crocifisso a Mascalucia. Lavori in vista anche a Castiglione di Sicilia per il restauro della copertura della basilica di San Giacomo e della Madonna della Catena e nella chiesa Santa Maria dell'Aiuto di Trecastagni. L'ultimo intervento prevede la messa in sicurezza e il restauro delle maggiori criticità del cimitero monumentale di Caltagirone. Analoghi interventi urgenti, il governo Musumeci ha predisposto per le altre province dell'isola .








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