Livesicilia.it
"Margini
ristretti per la manovra
Province, eviteremo il default"
Una
finanziaria con pochi margini alla luce del macigno dell'assestamento
che si è dovuto predisporre dopo la batosta della parifica della
Corte dei Conti.
Gaetano Armao conferma che l'obiettivo del governo è portare in
giunta la manovra, il bilancio e il collegato entro la fine del mese.
Intanto, l'Ars dovrà votare l'assestamento, che ha comportato tagli
per 64 milioni nei prossimi tre anni. La speranza, dice Armao, è che
le voci tagliate si possano rimpinguare proprio con la finanziaria.
Questa settimana, venerdì, sarà approvata in giunta la nota di
aggiornamento al Defr (Documento di economia e finanza regionale),
alla luce degli aggiornamenti pubblicati nei giorni scorsi dal
governo nazionale. E a quel punto si entrerà nel vivo del bilancio.
Con una grossa, enorme incognita, che grava sulle Province. Per
salvarle dal default quasi certo si stanno studiando soluzioni
tampone straordinarie.
E
non si esclude l'accensione dell'ennesimo mutuo.
Per
prima cosa, Armao illustra nel dettaglio i
numeri dell'assestamento. Ricordando
che "rimane pendente la nostra impugnativa della parifica, perché
una cosa che andava bene l'anno prima è riemersa nel 2017". Non
solo, nelle more la giunta "chiederà al Parlamento nazionale una
spalmatura trentennale di questa cifra". Intanto, però, per
l'immediato bisogna muoversi sulla base di quella parifica, per
la quale il disavanzo complessivo della Regione, derivante dalla
gestione dell'esercizio finanziario 2017, è pari a 536,5
milioni. L'assestamento
di bilancio 2018 approvato dal governo regionale prevede un piano
triennale di copertura. E poiché nel bilancio di previsione
2018-2020 il disavanzo già coperto era di 251 milioni, e altri 221
milioni sono garantiti grazie alle regolazioni contabili delle
imposte dirette e indirette, restano da recuperare per
i prossimi tre anni, altri 64 milioni -
6,1 milioni nel 2018, 20 milioni nel 2019, 38 milioni nel 2020. "Si
tratta di somme che provengono da una serie di 'tagli' effettuati sui
cosiddetti capitoli 'liberi'".
Assessore
Armao, cosa si andrà a tagliare?
"Il
governo regionale ha deciso di lasciare immuni dai tagli settori
ritenuti meritevoli, come la scuola e l'impiantistica sportiva, che
verranno garantiti. Interveniamo su voci come aumenti di capitale di
spa, spese dirette della pubblica amministrazione, spese telefoniche,
non sono spese enormi. Attenzione, sono tutte voci che rimpingueremo
in sede di legge di stabilità e di bilancio, questa che stiamo
facendo è solo un'operazione contabile".
Le
rimpinguerete con quali risorse? La coperta non è comunque troppo
corta?
"Questa
definiremo l'aggiornamento del Defr. E lì inquadreremo i contorni
della manovra. Le commissioni dell'Ars hanno già cominciato l'esame
del Documento economico e finanziario. Ora manca solo la nota di
aggiornamento che sarà pronta a breve. Dopo questo passaggio
porteremo in giunta bilancio, legge di stabilità e collegato.
Abbiamo preso l'impegno di approvare entro fine mese i documenti
contabili, il presidente Musumeci questo lo ha detto più volte.
Presenteremo legge di bilancio, legge di stabilità e collegato. E il
Defr individua quale ulteriore collegato quello sulla semplificazione
amministrativa e la funzionalità della pubblica amministrazione, che
estende i meccanismi di silenzio assenso e introduce sanzioni per i
ritardi nelle decisioni da parte dei funzionari".
Cosa
ci dobbiamo aspettare dalla prossima manovra?
"Quest'onere
imprevisto certo comprime ulteriormente i margini di movimento. Sulla
legge di stabilità e sulla programmazione triennale un profilo
essenziale è dato dal negoziato con lo Stato. Oggi vedrò il
ministro delle Regioni e dal ministero dell'Economia d'intesa con
quest'ultimo hanno dato disponibilità ad avviare il negoziato dal 22
in poi. Dovremo affrontare tanti temi a partire dall'abolizione del
prelievo forzoso sulle Province e dalla riduzione di quello sulla
Regione".
Parliamo
del contributo al risanamento della finanza pubblica.
"Che
è insostenibile: 1 miliardo 350 milioni per la Regione, 200 milioni
per le Province. Tutte risorse sottratte ai siciliani".
Intanto
però le Province hanno la scadenza dei bilanci alle porte. E
marciano verso il dissesto finanziario. Come interverrete?
"Sulle
Province dobbiamo fare un intervento immediato per scongiurare il
dissesto. È un problema che interessa la Regione e lo Stato, non si
possono portare gli enti al dissesto. Noi abbiamo impugnato davanti
alla Corte Costituzionale il bilancio dello Stato nella parte che
riguarda quel prelievo forzoso".
Sì,
ma intanto quale può essere la soluzione per scongiurare il
default?
"Stiamo
studiando interventi finanziari straordinari che consentano alle
Province di non andare in dissesto".
Come
un mutuo?
"Anche,
si potrebbe valutare, sono tutte questioni all'esame. Lo Stato come
Dracula ha sottratto tutte le risorse disponibili a questi enti.
Sarebbe paradossale parlare di elezioni l'anno prossimo con le
Province tutte al dissesto".
Giornale di Sicilia
Chiusa per undici giorni la «Sciacca-Caltabellotta»
I lavori per le tubazioni di drenaggio dell'acqua
Da martedì 16 a venerdì 26 ottobre, per 11 giorni, sarà chiusa al transito la strada provinciale Sciacca-Caltabellotta. Saranno collocati, nell'ambito dei lavori di messa in sicurezza della strada, che vanno avanti già dalla scorsa estate, grosse tubazioni per il drenaggio dell'acqua. Il traffico verrà deviato, in entrambe le direzioni di marcia, sulla statale 115 e sulla strada provinciale 36. C'è un'ordinanza del Libero Consorzio Comuni di Agrigento. «È un provvedimento che si è reso necessario - dice il sindaco di Caltabellotta, Paolo Segreto - perché in questa fase dei lavori non poteva essere consentito il passaggio delle auto. Sono molto soddisfatto di come procedono i lavori - continua -che vanno avanti in maniera molto spedita e sono certoche saranno completati già nella prossima primavera, probabilmente in anticipo rispetto al previsto. Ho effettuato un sopralluogo, assieme al vice sindaco, proprio nei giorni scorsi ed ho avuto modo di apprezzare che i lavori procedono in maniera spedita e che sono là visibili i miglioramenti delle condizioni di sicurezza con tratti di strada più larghi e muri di consolidamento nelle zone più a rischio ». Si tratta di un'opera con gara indetta dalla Protezione Civile attraverso il «Servizio rischi sismico e vulcanologico» di Catania. Un'opera da quasi 2 milioni di euro a base d'asta con durata dei lavori un anno. Quest'opera viene considerata dal Comune di Caltabellotta strategica nell'ambito del progetto di paese-albergo che mira, favorendo l'utilizzo di strutture esistenti in chiave turistica, ad inserire quest'intervento in un più vasto pacchetto di opere pubbliche che saranno realizzate. Questi lavori, infatti, si aggiungono a quelli, già completati, che hanno consentito la riapertura del ponte tra Caltabellotta e San Carlo che aveva reso particolarmente difficili i collegamenti nella zona montana. Ed ancora, il consolidamento di viale Bonfiglio e via Fontanelle, sempre attraverso la Protezione civile. Il primo stralcio è per 350 mila euro. Il progetto complessivo è per 910 mila euro, ma non ancora interamente finanziato. L'altra strada, altrettanto strategica per Caltabellotta, è quella, per un milione 396 mila euro, della «Cottonaro - Lavanche ». Questa strada è una circonvallazione che collega la 37 per Sciacca con quella per San Carlo. Saranno eseguiti i lavori di eliminazione delle condizioni di pericolo e ripristinata la transitabilità. I lavori sono stati finanziati con fondi della Regione Siciliana. Questa strada è intransitabile già da alcuni anni a causa di una frana e quando sarà ripristinata potrà consentire di raggiungere agevolmente da Caltabellotta anche la zona di San Carlo e dunque l'area del palermitano. Un anno la durata dei lavori. (*GP *)
AGRIGENTOWEB
CIMELI STORICI DEI CARABINIERI IN
MOSTRA ALLA "SCALA REALE
-
Il Libero Consorzio Comunale, in
collaborazione con il Comando Provinciale Carabinieri di Agrigento,
organizza una mostra di uniformi e di cimeli storici dell'Arma.
La mostra sarà inaugurata il prossimo
giovedì, 18 ottobre, alle ore 11, nella Galleria Espositiva della
"Scala Reale" all'interno dell'Ottocentesco "Magnifico
Palazzo" dell'ex Provincia di Piazzale Aldo Moro, alla presenza
delle massime autorità civili e militari e delle scuole agrigentine.
Si tratta di una collezione,
gentilmente concessa dal Generale di Brigata nella Riserva Michele Di
Martino, Ispettore Regionale dell'Associazione Nazionale
Carabinieri, che racconta, attraverso un percorso espositivo
realizzato con pannelli illustrativi ricchi di immagini d'epoca e
una suggestiva raccolta di uniformi storiche, cimeli e documenti
originali, le tradizioni della Benemerita.
Una storia lunga più di duecento anni
nella quale l'Arma dei Carabinieri è stata partecipe di tutti i
mutamenti del Paese, quale insostituibile presidio "della pubblica
e privata sicurezza": un percorso fatto di fedeltà alle
Istituzioni e di servizio alla collettività.
Considerata l'importanza dell'evento
nel processo di crescita civile e di educazione alla Legalità, è
stato anche coinvolto l'Ufficio Scolastico Provinciale per una più
ampia partecipazione delle scolaresche di ogni ordine e grado alla
manifestazione.
All'inaugurazione, infatti, seguirà
un momento di incontro, nell'Aula Consiliare Luigi Giglia, con
docenti e studenti sul tema "L'Arma dei Carabinieri e il suo
rapporto con i giovani".
Il momento formativo, presieduto dal
Comandante della Compagnia Carabinieri di Agrigento, Capitano Luigi
Garrì, ha l'obiettivo di avvicinare, sempre di più, le giovani
generazioni ai valori di Giustizia e Legalità. L'incontro verrà
replicato anche i prossimi 23 e 30 ottobre e 6 novembre.
La mostra, rimarrà aperta al pubblico,
gratuitamente, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.30 alle ore 13,
sino al 9 novembre 2018, con apertura straordinaria, stesso orario,
domenica 4 novembre 2018, in occasione della Giornata delle Forze
Armate
AGRIGENTOOGGI
AGRIGENTO, UNA MOSTRA DI UNIFORMI E
DI CIMELI STORICI DELL'ARMA DEI CARABINIERI
Il Libero Consorzio Comunale, in
collaborazione con il Comando Provinciale Carabinieri di Agrigento,
organizza una mostra di uniformi e di cimeli storici dell'Arma.
La mostra sarà inaugurata il prossimo
giovedì, 18 ottobre, alle ore 11, nella Galleria Espositiva della
"Scala Reale" all'interno dell'Ottocentesco "Magnifico
Palazzo" dell'ex Provincia di Piazzale Aldo Moro, alla presenza
delle massime autorità civili e militari e delle scuole agrigentine.
Si tratta di una collezione,
gentilmente concessa dal Generale di Brigata nella Riserva Michele Di
Martino, Ispettore Regionale dell'Associazione Nazionale
Carabinieri, che racconta, attraverso un percorso espositivo
realizzato con pannelli illustrativi ricchi di immagini d'epoca e
una suggestiva raccolta di uniformi storiche, cimeli e documenti
originali, le tradizioni della Benemerita.
Una storia lunga più di duecento anni
nella quale l'Arma dei Carabinieri è stata partecipe di tutti i
mutamenti del Paese, quale insostituibile presidio "della pubblica
e privata sicurezza": un percorso fatto di fedeltà alle
Istituzioni e di servizio alla collettività.
Considerata l'importanza dell'evento
nel processo di crescita civile e di educazione alla Legalità, è
stato anche coinvolto l'Ufficio Scolastico Provinciale per una più
ampia partecipazione delle scolaresche di ogni ordine e grado alla
manifestazione.
All'inaugurazione, infatti, seguirà
un momento di incontro, nell'Aula Consiliare Luigi Giglia, con
docenti e studenti sul tema "L'Arma dei Carabinieri e il suo
rapporto con i giovani".
Il momento formativo, presieduto dal
Comandante della Compagnia Carabinieri di Agrigento, Capitano Luigi
Garrì, ha l'obiettivo di avvicinare, sempre di più, le giovani
generazioni ai valori di Giustizia e Legalità. L'incontro verrà
replicato anche i prossimi 23 e 30 ottobre e 6 novembre.
La mostra, rimarrà aperta al
pubblico, gratuitamente, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.30 alle
ore 13, sino al 9 novembre 2018, con apertura straordinaria, stesso
orario, domenica 4 novembre 2018, in occasione della Giornata delle
Forze Armate.
LA SICILIA
CANICATTI'. Da ieri è operativo al
Foro Boario l'impianto per il conferimento dei rifiuti differenziati
INAUGURATA AREA DI STOCCAGGIO
Da ieri è operativa in
maniera provvisoria, un area di stoccaggio dei rifiuti differenziati
al Foro Boario per venire incontro a tutti quei cittadini che non
hanno la possibilità di smaltire: plastica, vetro, carta, cartone e
tutto quanto altro materiale è riciclabile. L'inaugurazione del
nuovo centro è stata fatta ieri mattina dal sindaco Ettore Di
Ventura, il quale ha parlato di apertura temporanea del sito in
attesa che le imprese che si sono aggiudicate l'appalto per i
prossimi sette anni, provvedano a realizzare le isole ecologiche,
così come previsto nel contratto sottoscritto tra le parti.
"Indubbiamente- ha detto ieri Di Ventura - la chiusura di
contrada Calandra ci ha messi in difficoltà soprattutto per quei
cittadini virtuosi che conferivano i rifiuti differenziati nel sito.
Siamo corsi ai ripari con l'ordinanza che abbiamo emanato per la
realizzazione temporanea di un centro di stoccaggio rifiuti al Foro
Boario, provvedimento questo che è stato anche notificato alle
imprese che hanno l'appalto di raccolta e smaltimento della
spazzatura nella nostra città. Sono state le imprese - ha continuato
il capo dell'amministrazione comunale ad assicurarci che entro lunedì
il centro di contrada Ponte Bonavia sarà completamente operativo in
modo tale che per adesso riusciamo a sfruttare questo sito solo per
gli utenti privati che potranno conferire i rifiuti differenziati e
ovviamente siamo in attesa che l'Autorità Giudiziaria faccia
chiarezza sulla vicenda che ha portato al sequestro nei giorni scorsi
dell'area di contrada "Calandra-Petrillo" - dove sono stati
apposti i sigilli. Per quanto riguarda questo sito di contrada
Calandra conclude il capo dell'amministrazione comunale, voglio
ricordare che con delibera di consiglio comunale diversi anni fa era
stato destinato a centro di stoccaggio dei rifiuti autorizzato dalla
Regione Siciliana. Se sarà dissequestrato, spetterà alle ditte
incaricate del servizio, provvedere alla gestione ed eventualmente
apportare tutte quelle modifiche necessarie per renderlo a norma
rispetto alle prescrizioni previste dalla legge". Dunque il Foro
Boario, un tempo sede del distaccamento dei vigili del fuoco di
Canicattì che poi sono stati trasferiti nei locali di contrada
Carlino, è da ieri sede di stoccaggio dei rifiuti anche se sembra
quasi certa l'idea di sfruttarlo definitivamente ed in maniera
permanente per questo scopo. Stamattina, saranno effettuati dei
lavori di bitumatura dello spiazzo dove è stato sistemato il Cam,
considerando che la struttura rimarrà chiusa al pubblico per come
previsto nei fine settimana.
LA SICILIA
BURGIO
Riunione del "Gal Sicani"
«Incentivare imprenditoria»
BURGIO. e.m.) Massiccia presenza di
amministratori comunali, imprenditori, associazioni, giovani
operatori agricoli, turistici ed artigianali alla riunione promossa a
Burgio nella sala dell'ex casello ferroviario dal Gal Sicani, con la
collaborazione dell'amministrazione civica per mettere a punto le
strategie per sfruttare i finanzianti comunitari per i quali saranno
pubblicati i bandi.
Dalle relazioni e dagli interventi
registrati nel corso dei lavori è venuta fuori la proposta di
incentivare la cultura dell'imprenditoria locale e
dell'associazionismo su un territorio dove è carente e dove le
amministrazioni comunali, perfino la scuola, devono fare la loro
parte, devono fare quadrato e rete per promuovere e valorizzare il
territorio, con gli interventi economici dell'Unione Europea che non
possono andare persi.
In particolare, a Burgio serve la
realizzazione di un tavolo tecnico che promuova l'incontro e una
piattaforma unitaria per dare le opportunità di creare uno sviluppo
economico per le popolazioni che vivono di agriturismo, agricoltura
specializzata ed artigianato di pregevole fattura. E' stato detto che
il Gal Sicani, con i prossimi bandi che andranno in pubblicazione, ha
la possibilità di utilizzare ben 5 milioni di euro di cui tre per i
comuni, anche in parteneriaro, e due per imprenditori e associazioni.
Hanno parlato il sindaco e l'assessore all'Agricoltura di Burgio,
rispettivamente Franco Matinella e Vincenza Turrisi, il presidente
del consiglio comunale Vito Ferrantelli. Hanno relazionato il
direttore del Gal Sicani Angelo Palamenghi, l'operatore del turismo
esperenziale Pierfilippo Spoto e l'operatore del turismo ambientale
Giuseppe Adamo.
LA SICILIA
AFFITTI LOCALI A ISTITUZIONI
L'ex Provincia non riesce a
stipulare i nuovi contratti.
g.s.) Affitto dei locali della
Prefettura, della Questura e del Comando provinciale dei carabinieri,
dopo anni ancora oggi non si riesce a concludere il procedimento e a
stipulare dei contratti d'affitto completi con il Libero consorzio di
Agrigento.
La vicenda è nota, e affonda le sue
radici negli anni passati, sebbene con piccole variazioni sul tema.
Partiamo dalle sorti della caserma di
piazzetta Vadalà. Qui il contratto è scaduto nel 2003. L'ex
Provincia già nel 2002 annunciò la volontà di disdire quel
contratto (partito nel 1993 ) e stipularne uno nuovo, più
economicamente vantaggioso. Solo nel 2010, 8 anni dopo, si stabilì
l'importo in 377.700 euro, ma questo importo era in attesa del "via
libera" dell'Agenzia del Demanio, la quale avrebbe dovuto
dichiarare la congruità dell'importo. Tuttavia, dice un atto del
Libero consorzio "nonostante i numerosi solleciti non ha mai
dato nessun riscontro". Non si può quindi che ripiegare su una
indennità di occupazione extracontrattuale di sole 83.816 euro.
Situazione complessa anche nel caso dei
locali occupati dalla Questura, dove il realtà il "via libera"
per il contratto c'è già. Emerge infatti come il Demanio abbia
quantificato l'affitto in 227.300 euro annui. Inutili però le
richieste della Provincia di firmare un contratto d'affitto (ultimo
sollecito 2015) dato che si continua sulla strada dell'occupazione
extracontrattuale, con un impegno di spesa annuo dimezzato, fermo
restando che in fase di stipula del contratto si faranno poi
valutazioni su "ulteriori somme che dovessero risultare dovute
all'Ente per l'occupazione extracontrattuale".
Dalla Regione fondi per edifici
sacri e Scala dei Turchi
DISSESTO IDROGEOLOGICO. Interventi a
Realmonte, nella riserva di Cassibile e in alcune chiese.
PALERMO. Sul fronte dell'emergenza per
il dissesto idrogeologico il governo regionale cerca di accelerare e
di avviare importanti progetti a favore di siti legati all'arte e al
turismo e permettere in sicurezza edifici sacri.
«La Scala dei Turchi e la riserva di
Cassibile potranno tornare presto al loro splendore, dopo anni di
abbandono», ha annunciato ieri il presidente della Regione, Nello
Musumeci nella qualità di Commissario del governo nazionale contro
il dissesto idrogeologico, comunicando appunto, la decisione della
Giunta di governo di destinare quasi 4milioni - provenienti da una
rimodulazione del Fondo di sviluppo e coesione - a tre interventi
urgenti nelle province di Agrigento, Siracusa e Catania. In
particolare si tratta di lavori (417mila euro) da effettuare a
Realmonte per mettere in sicurezza il costone roccioso che sovrasta
la famosa spiaggia di Scala dei Turchi, patrimonio mondiale
dell'Unesco e meta ogni anno di decine di migliaia di turisti. Nei
giorni scorsi, l'assessore al Territorio e ambiente Toto Cordaro
aveva effettuato un sopralluogo per verifìcaredi persona lo stato
dei luoghi.
Oltre 400mila euro, invece, sono stati
erogati dalla Regione per contrastare, come detto, il degrado e
l'incuria che da anni stanno danneggiando alcuni edifici sacri in
provincia di Catania. La soprintendenza, per Beni culturali e
ambientali etnea, su disposizione del presidente Nello Musumeci e
dell'assessore ai Beni culturali Sebastiano Tusa, ha indetto sei gare
di somma urgenza in altrettanti Comuni.
«Da troppo tempo - evidenzia il
governatore - nonostante fosse noto a tutti lo stato di abbandono
delle strutture, non si è fatto nulla. La tutela e la valorizzazione
dei beni architettonici e storico-artistici è tra le priorità del
mio governo e per questo abbiamo deciso di intervenire con urgenza
per mettere quanto meno in sicurezza gli immobili ed evitare
ulteriori danni anche ad alcune opere d'arte contenute all'interno».
In particolare, i lavori riguarderanno
il restauro della volta e del tetto nella chiesa della Mercede di
Biancavilla, il restauro e il ripristino della copertura e il
consolidamento della volta nella chiesa di Santa Maria delle Grazie,
patrona di Castel di Judica. Si provvederà anche al rifacimento
della copertura, degli intonaci esterni e del consolidamento delle
volte della chiesa del Santissimo crocifisso a Mascalucia. Lavori in
vista anche a Castiglione di Sicilia per il restauro della copertura
della basilica di San Giacomo e della Madonna della Catena e nella
chiesa Santa Maria dell'Aiuto di Trecastagni. L'ultimo intervento
prevede la messa in sicurezza e il restauro delle maggiori criticità
del cimitero monumentale di Caltagirone. Analoghi interventi urgenti,
il governo Musumeci ha predisposto per le altre province dell'isola .