Giornale di sicilia
asseteismo negli enti pubblici
«Più facile punire i furbetti che
i dirigenti»
«È molto probabile che i furbetti
dell'assessorato alla Sanità vengano licenziati se i fatti saranno
accertati. Invece, credo sia molto difficile che lo siano i
dirigenti, i quali sono certamente passibili di responsabilità
disciplinare solo se ritardano nell'att ivazione del procedimento
nel caso di accertamento in flagranza della falsa attestazione della
presenza in servizio». A chiarire le possibili sanzioni per i 42
assenteisti di piazza Ottavio Ziino è Lorenzo Maria Dentici,
avvocato giuslavorista - partner dello studio DLCI insieme al collega
Luigi Maini Lo Casto - e docente di diritto del lavoro all'università
di Pa l e r m o. Per gli assenteisti si potrebbero aprire le porte
del licenziament o? «Sarebbe una misura adeguata. La riforma Madia è
molto severa nei confronti dei funzionari pubblici che timbrano il
cartellino e poi non vanno a lavorare. Secondo questa riforma, al
dipendente colto in flagranza di reato per avere attestato falsamente
la presenza in servizio, deve essere applicata una sospensione
cautelare entro 48 ore e poi attivato un procedimento disciplinare
che deve concludersi entro trenta giorni». La Regione, però, a
quasi una settimana dal blitz delle fiamme gialle non ha ancora preso
alcun provvedimento: come mai? «Perché probabilmente è necessario
effettuare ulteriori accertamenti. Sembrerebbe che i fatti siano
risalenti e siano emersi attraverso la segnalazione della moglie di
uno degli assenteisti». Provvedimenti che non sono arrivati neanche
nei confronti degli 11 dipendenti finiti agli arresti domiciliari...
«In linea di principio il procedimento disciplinare e il
procedimento penale, per fatti così gravi, sono autonomi. Però è
possibile che laddove siano necessari particolari accertamenti si
possa sospendere il procedimento disciplinare nelle more di quello
penale». Quale sarà il destino dei dirigenti che non hanno
effettuato i co n t r o l l i ? «Possono rispondere di omessa
vigilanza. Inoltre se ritardassero nell'attivazione del
procedimento disciplinare nei confronti dei dipendenti (ma solo nel
caso in cui i furbetti siano colti in flagranza), sarebbero a loro
volta passibili di responsabilità disciplinare. I tempi di questo
procedimento sono molto più rapidi rispetto alle ulteriori
violazioni disciplinari che possono essere contestate dal dipendente
pubblico proprio perché la riforma Madia rafforza ulteriormente la
riforma Brunetta del 2009, volta a contrastare il fenomeno dei
nullafacenti nel pubblico. Difficile che vengano licenziati». La
Regione potrà recuperare gli stipendi che gli assenteisti hanno
incassato in modo illecito? «Certamente sì perché il comportamento
può essere fonte di responsabilità erariale. Ma c'è di più: se
si accerta la falsa attestazione in servizio, si avvia un
procedimento dinanzi alla Corte dei Conti per danno all'immagine
nei confronti della pubblica amministrazione». (GIOM)
Stabilizzazione non ancora avviata
Ex Provincia, precari in stato
d'agitazione: c'è il rischio sciopero
Sono in stato di agitazione i
lavoratori con contratto a tempo determinato in servizio al Libero
consorzio comunale, l'ex Provincia di Agrigento. E questo perché
l'ente non ha avviato le procedure per la fuoriuscita dal bacino
del precariato del personale. La Cgil Funzione pubblica ed il
coordinatore provinciale Enti locali, Piero Aquilino, hanno scritto
una lettera al Prefetto Dario Caputo per comunicare la procedura di
raffreddamento, cioè l'anticamera dello sciopero se non dovessero
arrivare risposte da parte dei dirigenti e del commissario
straordinario del Libero consorzio, Girolamo Alberto Di Pisa. Proprio
al commissario, la Cgil Funzione Pubblica ha inviato una nota, la
scorsa settimana, con la quale lamenta la scarsa attenzione da parte
dei vertici dell'Ente sulla problematica che interessa i circa 130
dipendenti con contratto a tempo determinato attualmente in servizio.
Il coordinatore provinciale Enti Locali, Pietro Aquilino, con la nota
inviata a Di Pisa, lamenta che nonostante la norma regionale e
nazionale, attualmente vigente, agevoli il percorso della
trasformazione dei contratti da tempo determinato a tempo
indeterminato del personale precario attualmente in servizio presso
gli enti locali."«Dopo le ripetute richieste di attivazione delle
procedure di "St abilizzazione", avanzate dall'organizzazione
sindacale, durante lo svolgimento di precedenti incontri ufficiali,
con la parte pubblica e non ultima la nota del 14 novembre scorso con
la quale è stato chiesto apposito incontro per discutere
sull'argomento - s c r ive Aquilino - non è mai stata avviata
alcuna procedura in tal senso. Considerato che, la data ultima utile,
per l'attivazione delle procedure è il 31 dicembre - aggiunge
Aquilino - la Funzione Pubblica Cgil, nell'inte - I sindacati si
sono rivolti anche al prefetto per trovare delle soluzioni resse
supremo di tutti i lavoratori coinvolti, invita l'Ente a provvedere
immediatamente alla stesura di tutti gli atti propedeutici all'avvio
della procedura di trasformazione dei contratti da tempo determinato
a tempo indeterminato, avvertendo che in mancanza di positivo
riscontro entro i termini stabiliti per legge, dalla ricezione della
missiva, l'orga - nizzazione sindacale si riserva di attivare tutte
le forme di lotta opportune per tutelare i diritti dei lavoratori».
Si tratta di personale da anni impegnato in provincia, che in molti
casi espleta funzioni essenziali, e che dopo anni merita di poter
progettare il proprio futuro attraverso la stabilizzazione del
rapporto del lavoro e nelle more di poter proseguire il rapporto in
essere. «Il problema è spinoso -dichiara ancora Aquilino - ma
la Cgil è favorevole ad ogni iniziativa volta a tenere alta
l'attenzio - ne e che miri all'individuazione di una soluzione
radicale senza trascinare oltre un problema che impatta con
l'economia delle famiglie e la dignità delle persone». Dall'ex
Provincia però non è arrivata nessuna risposta e la Cgil si è
rivolta al Prefetto. In tutti gli altri enti, soprattutto i Comuni
sono state avviate le procedure per la stabilizzazione del personale
precario. Questo, al momento, non sta avvenendo all'ex Provincia
dove il problema è anche legato alla sopravvivenza di questi enti.
Libero Consorzio
Borse di studio,
c'è tempo fino al 17
Scade il 17 dicembre il termi ne per
presentare le istanze per usufruire delle borse di studio 2018/2019.
Le domande dovranno essere presentate, esclusivamente, nell'Ist it
uzione scolastica frequentata dagli studenti che ne hanno diritto. Il
bando per le borse di studio è rivolto a quelle famiglie di alunni
della scuola dell'obbligo e superiore, statale e paritaria, per
contribuire alle spese sostenute per l'ist ruzione dei propri figli
per l'anno scolastico 2018/2019. Le famiglie devono essere in
possesso di un Indicatore della Situazione Economica Equivalente
(ISEE) non superiore ad 10.632,94. Gli studenti che frequentano
le scuole statali e paritarie di ogni ordine e grado, inoltre, devono
essere residenti nel territorio della Regione Siciliana.
L'attestazione Isee da presentare è quella rilasciata dopo il 15
gennaio 2018. Saranno prese in considerazione, esclusivamente, le
attestazioni ISEE valide. Nel sito internet dell'Ente
«www.provincia.agrigento.it», nella home page, è disponibile il
bando aggiornato dell'Assessorato Regionale dell'Ist ruzione e
della Formazione Professionale per l'assegnazione delle borse di
studio con la relativa documentazione, incluso il modello della
domanda. Il Libero Consorzio provvederà alla pubblicazione degli
elenchi degli aventi diritto nel relativo albo pretorio on line e sul
sito Internet dell'Ente.
Morto l'ex presidente della
Provincia
È morto l'ex presidente della
Provincia di Agrigento, il canicattinese Ernesto Marchese Ragona.
Esponente della Democrazia cristiana e legato politicamente
all'onorevole Luigi Giglia, ha ricoperto dal 1971 al 1977 la carica
di presidente provinciale. Un uomo capace, colto, ricco di umanità,
correttezza, impegno e passione profusi a vantaggio del territorio.
Sempre disponibile al dialogo e attento alle problematiche della cosa
pubblica per le battaglie di civiltà e per la voglia e capacità di
leggere e interpretare i bisogni e le necessità della società .Un
impegno politico a favore del territorio che lo ha visto
protagonista, con incarichi all'interno dell'esecut ivo di
Giunta, fino agli anni ottanta. L'ex presidente della Provincia è
ricordato inoltre, per il suo impegno a favore dello sviluppo della
zootecnia e dell'agricoltura siciliana, con incarichi di vertice
regionali nell'associazione Allevatori, nella Forestale e nel
Consorzio di Bonifica. La provincia perde un uomo e un amministratore
capace, di assoluta integrità morale e di elevato spirito di
iniziativa. Ernesto Marchese Ragona è il padre di Rosario, attuale
presidente provinciale di Confagricoltura. I funerali si svolgeranno
oggi alle 15.30 nella parrocchia di San Diego a Canicattì.
Il caso dei cosiddetti «pennelli a
mare» «Depurazione inadeguata»
Condannata Girgenti Acque Una prima
sentenza che potrebbe fare da apri pista
«Il sistema di depurazione dei
pennelli a mare è inadeguato». Lo ha scritto il giudice Silvia
Capitano della sezione civile del tribunale di Agrigento che ha
condannato Girgenti Acque, la società che gestisce il servizio che,
in seguito all'interditt iva antimafia emessa dalla Prefettura, è
stata commissariata. L'i m p re s a dovrà restituire 500 euro,
oltre interessi, a titolo di canoni di depurazione ad una residente
di San Leone. «Questa sentenza - commenta l'av - vocato Roberta
Zicari, legale dell'utente - è importante poiché fuga ogni dubbio
in merito alla natura dei pennelli, statuendo che non sono un
impianto di depurazione e che il sistema tramite pennelli a mare si
rivela del tutto inadeguato al corretto funzionamento del servizio».
Una tesi simile, sul piano penale, aveva già portato al rinvio a
giudizio dei vertici della società al termine di un'inchiesta che
aveva fatto scattare anche il sequestro dei "pennelli" per
presunti malfunzionament i. «Privo di pregio - sottolinea il giudice
- è l'assunto secondo cui il sistema dei 'pennelli' sarebbe
conforme alla normativa che disciplina gli scarichi». Il giudice
sottolinea che «il sistema di depurazione è di primo livello nel
caso in cui si effettui solo un trattamento primario di grigliatura o
di disabbiatura o di disoleatura». L'inadeguatezza, in
particolare, è da imputare - secondo quanto sostiene il giudice - al
numero di utenti da servire, del tutto sproporzionato rispetto al
sistema di depurazione che può andar bene per un terzo. «Gli
scarichi - aggiunge il giudice - devono essere sottoposti: a
trattamento di primo livello se hanno ca rico inferiore a 10.000
abitanti equivalenti; a trattamento di secondo livello se hanno
carico compreso tra 10.000 e 50.000 abitanti equivalenti; a
trattamento di terzo livello se hanno carico superiore a 50.000
abitanti equivalenti'. Orbene, è pacifico - sottolinea ancora il
giudice Silvia Capitano - che i pennelli a mare costituiscano un
impianto di depurazione di primo livello; inoltre, dalla delibera
della giunta regionale numero 140 del 13.05.2011, agli atti, si
evince che l'agglomerato che si sviluppa lungo la fascia costiera
del territorio del Comune di Agrigento comprende le frazioni di San
Leone, Cannatello, Zingarello, con carico generato di circa 29.000
abitanti». In sostanza Girgenti Acque ha attivato un sistema di
depurazione a norma per non più di 10.000 abitanti senza tenere
conto che nella frazione balneare di Agrigento, comprese le altre due
attigue, ve ne sono quasi il triplo. «Pertanto, avendo la zona in
cui si trova l'utenza un carico di abitanti superiore a 10.000, -
scrive ancora il giudice - il sistema tramite pennelli a mare si
rivela del tutto inadeguato al corretto funzionamento del servizio;
senza contare poi che tale impianto, oltre a essere inadeguato, è
stato anche, come anzidetto, non regolarmente funzionante».( *G ECA*
)
Agrigentonotizie.it
Girgenti
acque, fumata nera dall'assemblea dei soci
Si
attendeva molto, si è concluso molto poco. L'assemblea dei soci di
Girgenti Acque, convocata per ieri pomeriggio e dedicata in larga
parte alle vicende connesse all'interdittiva antimafia che ha colpito
la società e il gruppo Campione, alla fine non ha deliberato nulla,
dovendosi nei fatti limitare a chiedere piuttosto spiegazioni a
Prefettura e Anac non solo sulla portata del commissariamento, ma
anche su quali sono i margini ( o le condizioni) perché la compagine
societaria possa continuare a gestire."Girgenti
acque, fumata nera dall'assemblea dei soci. Per
questo si attenderanno le determinazioni di questi due enti per
comprendere cosa può essere fatto e se si può procedere con
l'individuazione di una nuova governance oppure se il commissario,
scelto come noto nella persona di Gervasio Venuti, sostituirà
comunque ogni ruolo apicale. Assenti i Campione, che hanno
inviato un rappresentante legale."
MANCA UN COMMISSARIO ALLA CAMERA DI
COMMERCIO, BLOCCATA LA NUOVA GOVERNANCE AL CUA
Il consorzio universitario
avrebbe dovuto incassare le dimissioni del presidente Busetta e
provvedere alla modifica dello statuto, ma manca il secondo socio
fondatore
"Scade" il commissario della
Camera di Commercio, bloccato il rinnovo dello statuto del Consorzio
universitario di Agrigento.
L'assemblea dei soci, che era stata
convocata ieri appunto per discutere delle modifiche statutarie
richieste dalla Regione (ed essenziali per incassare i contributi
del'anno in corso) è stata infatti rinviata a data da destinarsi. Il
motivo risiede nel fatto che la Camera di commercio, attualmente, è
sprovvista di giuda, perché il commissario straordinario nominato
dalla Regione ha terminato per il momento il suo incarico. Questo
impedisce la convocazione dell'assemblea, mancando il numero legale
(l'altro socio fondatore è il Comune) e blocca ogni processo di
riforma.
Lo statuto, si ricorderà, dovrà
essere modificato per prevedere una diversa distribuzione dei posti
di governo, concedendo la presidenza all'università prevalente. Una
"garanzia" per Palermo, che avendo potere sulla struttura
di comando e copertura delle risorse, si è già detta pronta a
riaprire in città corsi come Architettura e Giurisprudenza. Il nuovo
statuto, comunque, è anche condizione essenziale per consentire lo
sblocco delle risorse Regionali per i consorzi. Il Cua, registrata
l'attuale empasse, ha già scritto alla Regione per comunicare
l'impossibilità a procedere alla modifica senza avere ad oggi il
potere di risolvere autonomamente la vicenda. Probabile, ritengono in
molti, una proroga da Palermo all'obbligo di rivedere gli statuti,
dato che molti Consorzi non sono ancora oggi in condizione di
adempiere a quanto chiesto.
NUOVE OPPORTUNITÀ PER LA
MICROIMPRENDITORIA LOCALE: CONVENZIONE TRA EX PROVINCIA ED ENTE
MICROCREDITO
E' stata sottoscritta questa mattina nei
locali del Libero Consorzio. I giovani potranno così recarsi nei
sette sportelli dedicati per chiedere informazioni su come accedere
ai finanziamenti
Più facile l'accesso al credito e
nuove opportunità occupazionali e di microimprenditoria locale. Si tratta di un atto di impegno tra l'ex Provincia Regionale e l'ente
nazionale per il Microcredito.
Con le firme del commissario
straordinario del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, Alberto
Girolamo Di Pisa e del presidente dell'ente nazionale per il
Microcredito Mario Baccini, si perfeziona, così, la convenzione che
prevede l'apertura di sette sportelli informativi nelle sedi Urp di
Agrigento, Bidona, Licata, Sciacca, Canicattì, Cammarata e Ribera.
Successivamente, nell'aula consiliare
Giglia, si terrà un tavolo tecnico con il direttore-segretario
generale del Libero Consorzio di Agrigento, Caterina Maria Moricca e
con i funzionari del Microcredito, Roberto Marta e Valentina Lupo.
All'incontro sono stati invitati, inoltre, i responsabili delle
attività produttive del territorio e gli Istituti scolastici
dell'agrigentino.
Si aprono, quindi, nuove opportunità
occupazionali e di microimprenditoria locale per tanti giovani che
potranno, in questo modo, recarsi nei sette sportelli "dedicati"
attivati dall'ex Provincia per chiedere informazioni su come
accedere ai finanziamenti.
Sarà, così, possibile sviluppare idee
di business e avviare iniziative imprenditoriali per tanti giovani
che potranno accedere a finanziamenti agevolati attraverso il
supporto per l'accesso al credito fino a 50 mila euro.
L'ente nazionale per il Microcredito
è un ente pubblico non economico che esercita importanti funzioni in
materia di microcredito e microfinanza, a livello nazionale ed
internazionale. In particolare: promozione, indirizzo, agevolazione,
valutazione e monitoraggio degli strumenti microfinanziari promossi
dall'Unione Europea e delle attività microfinanziarie realizzate a
valere sui fondi comunitari; monitoraggio e valutazione delle
iniziative italiane di microcredito e microfinanza; promozione e
sostegno dei programmi di microcredito e microfinanza destinati allo
sviluppo economico e sociale del Paese, nonché ai Paesi in via di
sviluppo e alle economie in transizione.
BORSE DI STUDIO 2018/2019, LE
DOMANDE ENTRO IL 17 DICEMBRE
Scade il 17 dicembre 2018 il termine
per presentare le istanze per usufruire delle borse di studio
2018/2019. Le domande dovranno essere presentate, esclusivamente,
nella scuola frequentata dagli studenti che ne hanno diritto.
Il bando per le borse di studio è
rivolto a quelle famiglie di alunni della scuola dell'obbligo e
superiore, statale e paritaria, per contribuire alle spese sostenute
per l'istruzione dei propri figli per l'anno scolastico
2018/2019.
Le famiglie devono essere in possesso
di un indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) non
superiore ad 10.632,94. Gli studenti che frequentano le scuole
statali e paritarie di ogni ordine e grado, inoltre, devono essere
residenti nel territorio della regione siciliana.
L'attestazione Isee da presentare è
quella rilasciata dopo il 15 gennaio 2018. Saranno prese in
considerazione, esclusivamente, le attestazioni Isee valide, ovvero,
tutte quelle che non riporteranno alcuna "annotazione" di
omissione/difformità, a pena di esclusione.
Nel sito internet dell'ente
"www.provincia.agrigento.it", nella home page, è disponibile il
bando aggiornato dell'assessorato regionale dell'Istruzione per
l'assegnazione delle borse di studio con la relativa
documentazione, incluso il modello della domanda.
Il Libero Consorzio Comunale di
Agrigento provvederà alla pubblicazione degli elenchi degli aventi
diritto nel relativo albo pretorio on line e sul sito internet
dell'ente.
LA SICILIA
CANICATTI'
Lutto per la politica, è morto
l'avvocato Marchese Ragona
Il mondo del lavoro,
dell'economia e della politica agrigentina piangono la perdita
dell'avv. Ernesto Marchese Ragona. Un uomo capace, colto, ricco di
umanità, correttezza, impegno e passione profusi a vantaggio del
territorio. Ernesto Marchese Ragona, infatti, ha ricoperto dal 1971
al 1977 la carica di Presidente della Provincia Regionale di
Agrigento. Sempre disponibile al dialogo e attento alle problematiche
della cosa pubblica per le battaglie di civiltà e per la voglia e
capacità di leggere e interpretare i bisogni e le necessità della
società. Un impegno politico a favore del territorio che lo ha visto
protagonista, con incarichi all'interno dell'esecutivo di Giunta,
fino agli anni ottanta L'ex presidente della Provincia lo si ricorda,
inoltre, per il suo impegno a favore dello sviluppo della zootecnia e
dell'agricoltura siciliana, con incarichi di vertice regionali
nell'Associazione Allevatori, nella Forestale e nel Consorzio di
Bonifica. La provincia perde un uomo e un amministratore capace, di
assoluta integrità morale e di elevato spirito di iniziativa.
CONSORZIO UNIVERSITARIO. ssemblea
rinviata per l'assenza del commissario della Camera di commercio
NANCA UN SOCIO, SALTA TUTT
Si doveva votare un nuovo statuto
che prevedesse il ruolo dell'Università di Palermo.
Sembrava tutto pronto, tanto che se ne
era data anche comunicazione alla stampa: il 30 novembre il
presidente del Cua si sarebbe dimesso, l'assemblea dei soci avrebbe
rivisto lo statuto rendendolo conforme a quanto chiesto dalla Regione
Siciliana (dando di fatto la presidenza all'Università di Palermo)
al fine di poter ottenere i trasferimenti per l'anno 2018.
E invece a metterei lo "zampino"
è stata la Sicilia dei commissari e delle riforme mancate.
Sì perché l'assemblea dei soci del
Consorzio universitario di Agrigento, spostata a ieri dopo un primo
rinvio a fine novembre, è stata definitivamente rinviata a data da
destinarsi. Il Motivo? Uno dei due soci fondatori "superstiti"
insieme al Comune di Agrigento, la Camera di commercio, è senza
guida.
E' infatti scaduto l'incarico del
commissario che attualmente gestiva ordinaria e straordinaria
amministrazione di quella che una volta era chiamata "la casa
delle imprese" e che oggi è congelata ormai da alcuni anni a
causa di una delle tante riforme siciliane rimaste a metà, così e
quella dei Liberi consorzi.
Quindi la Camera di Commercio non ha
potuto che comunicare al Cua che in questo momento non c'è nessuno
che possa rappresentarla in Assemblea dei soci, e tutto è stato
rinviato alla prossima "infornata" di nomine e rinnovi da
parte dell'Assessorato regionale alle Attività produttive.
Al Consorzio non è rimasto altro da
fare che rinviare tutto a data da destinarsi, scrivendo
contestualmente una lettera alla Regione con la quale si chiarisce
che nessuna colpa ha il Cua nella mancata riforma della propria
struttura societaria che il decreto Lagalla (e prima ancora il tanto
contestato Baccei) chiede come condizione essenziale per poter
accedere ai fondi regionali per il 2018. Soldi che, se non avverrà
una proroga-deroga (che sarebbe utile non solo ad Agrigento, ma in
realtà a tutti i Consorzi siciliani) potrebbero in linea teorica
andare persi. Dal Cua rassicurano: "era, già avvenuto lo scorso
anno con un decreto differente ma con le stesse difficoltà per tutte
le università decentrate - spiega il vicepresidente del Cua Giovanni
Di Maida - , dubitiamo quindi che questi fondi siano davvero a
rischio e siamo praticamente certi che la proroga ci sarà, anche
perché molti consorzi hanno oggi manifestato difficoltà
nell'aggiornamento degli statuti e alcuni hanno fatto anche ricorso
contro le normative esistenti".
Quindi tutto bloccato, in attesa di
passaggi che sta alla stessa Regione predisporre, con un cda e una
presidenza che scadranno naturalmente il prossimo luglio e del quale
i parlamentari regionali 5 Stelle avevano chiesto il rinnovo già
settimane fa, subdorato lo stallo in cui il Cua rischia di rimanere
imprigionato.
GIOACCHINO SCHICCHI
PUBBLICATOIL BANDO PER LE BORSE DI
STUDIO A SOSTEGNO DEGLI STUDENTI DELLE SUPERIORI
.
r.b.) Scade il 17 dicembre prossimo, il
termine di presentazione delle domande per usufruire delle borse di
studio erogate dal libero Consorzio. Il bando, utile come contributo
alle spese sostenute per l'istruzione dei ragazzi nell'anno
scolastico in corso, si rivolge alle famiglie degli studenti di
scuola superiore (statale e paritaria). Tra i requisiti essenziali
per partecipare al bando, l'lsee non superiore a 10.632,94 euro
(rilasciata dopo il 15 gennaio 2018), la residenza degli studenti nel
territorio della Sicilia. Saranno prese in considerazione'
esclusivamente le attestazioni Isee valide, ovvero tutte quelle che
non riporteranno alcuna annotazione di omissione/difformità.
Nell'home page del sito istituzionale del libero Consorzio,
all'indirizzo www.provincia.agrigento.it. è disponibile il bando
aggiornato per l'assegnazione delle borse di studio, con relativa
documentazione e il modello di presentazione dell'istanza. Sarà cura
del Libero Consorzio.
dopo le verifiche del caso, pubblicare
gli elenchi degli aventi diritto nella sezione dell'Albo pretorio
visitabile sul sito dell'Ente.