Giornale di sicilia
La Regione pronta a sostituirsi agli
Enti inadempienti
Strade colabrodo, i fondi sono a
rischio
I
fondi per sistemare le strade dissestate ci sono ma non vengono
utilizzati: le ex Province non riescono a presentare i progetti per
gli interventi e così sono stati usati appena 56 milioni dei circa
300 milioni di fondi a disposizione. La città metropolitana di
Palermo è la maglia nera con nessun progetto avanzato. Il presidente
della Regione, Nello Musumeci ha annunciato che Palazzo d'Orleans si
sostituirà alle ex province "inadempienti" avviando i
cantieri nei casi più urgenti: nei piani del governo regionale per
il 2019 c'è la sistemazione di 50 strade con l'uso di 80 milioni.
L'assessore alle Infrastrutture, Marco Falcone spiega che «la
Regione ha chiesto alle ex Province di presentare i progetti per
poter emettere i decreti di finanziamento usando 290 milioni di euro
di fondi statali ed europei Fas, Poc e Fsc». Falcone evidenzia che
«purtroppo però al Dipartimento Infrastrutture sono arrivati pochi
progetti e sono stati decretati finanziamenti per appena 56 milioni a
cui dovrebbero aggiungersene altri 40 per altri progetti il cui iter
sta per completarsi. Ma è assurdo - sottolinea l'assessore - che ci
sono più di 200 milioni di euro che restano inutilizzati». Le ex
Province sono in evidente difficoltà: in molti casi il taglio dei
finanziamenti per il funzionamento delle strutture amministrative ha
paralizzato molti servizi. Dalla città metropolitana di Palermo
fanno sapere che non ci sono i soldi per completare l'iter della
redazione dei progetti perchè non si riescono a fare neppure le
rilevazioni sulle strade danneggiate. Così i finanziamenti per i
cantieri restano al palo. Al dipartimento Infrastrutture, Mobilità e
Trasporti della Regione sono stati presentati progetti per meno di un
terzo del budget a disposizione. Per usare i fondi del Patto per il
Sud per la rete viaria secondaria non sono stati presentati progetti
da Palermo e da Siracusa. Agrigento invece è l'ex provincia con il
maggior numero di interventi presentati e finanziati: sei cantieri
per un totale di 24 milioni di euro. Poi ci sono due progetti a testa
a Caltanissetta, Catania, Messina e Ragusa. Uno ad Enna. Trapani ha
un intervento in fase di accertamento. Per usare i fondi Fas e Poc
secondo l'accordo di programma quadro non ci sono progetti da Palermo
e Trapani. Catania invece è l'ex Provincia con il maggior numero di
progetti presentati e finanziati: sono 19 per un importo complessio
di 5,3 milioni di Euro. A seguire Agrigento con 11 interventi (per un
valore complessivo però superiore a quello di Catania con 8 milioni
di euro); Ragusa 9 interventi (1,9 milioni); Caltanissetta 7 (2,2
milioni); Enna e Siracusa 3. La città metropolitana di Messina ha
tre progetti in fase di accertamento. Tra i progetti finanziati
nell'Agrigentino ci sono quelli per la viabilità tra Menfi, Santa
Margherita Belice e Montevago; Cattolica-Ribera-Sambuca di Sicilia;
la strada provinciale 12 tra Palma e Campobello di Licata;
Cammarata-Santo Stefano di Quisquina-Bivona, la dorsale San Biagio
Platani-Casteltermini-Stazione Acquaviva fino alla strada statale
189; la dorsale Montevago-Sambuca. Nel Nisseno ci sono quelli lungo
la strada provinciale 203 bis nella zona Tumarrano, sulle provinciali
211 e 16. Nell'Ennese sulla strada provinciale 109 tra Pietraperzia e
Piano Sinopoli. Nel Trapanese la litoranea Sud di Marsala. Nel
Catanese la strada Scordia-Militello e la strada provinciale 113
vicino Paternò. Nel Ragusano le strade provinciali 42, 45
e la Ispica-Pachino.
Assistenza agli utenti con l'Urp del
Libero Consorzio
A Natale l'Ufficio per le relazioni
con il pubblico del Libero consorzio comunale si trasforma in una
vera e propria agenzia turistica. Parte un piano straordinario di
assistenza ai cittadini, utenti, turisti e visitatori che in
occasione delle prossime festività natalizie e di fine anno
trascorreranno le loro giornate ad Agrigento. Da ieri gli sportelli
dell'Ufficio Relazioni con il Pubblico dell'ex Provincia di Piazza
Vittorio Emanuele (sportello convenzionato anche con l' Ente
Microcredito) rimarranno aperti sino alle 20 di ciascun giorno
feriale per fornire informazioni ed assistere ai visitatori che, in
occasione delle prossime festività natalizie e di fine anno,
decideranno di trascorrere le proprie vacanze ad Agrigento. Gli
sportelli dell'URP di Piazza Vittorio Emanuele saranno aperti anche
(come di consueto) il sabato mattina di tutti i giorni non festivi.
Nelle stesse fasce orarie sarà operativo anche un call center di
assistenza agli Utenti con i Numeri Verdi (800.315555 e 800.236837)
ai quali i Cittadini potranno rivolgersi per chiedere informazioni in
tempo reale sull'accesso al Microcredito, eventi, collegamenti,
disponibilità alberghiere, transitabilità, punti di ristorazione,
siti di interesse culturale, ambientale e notizie di pubblico
interesse in genere. Il piano «straordinario» prevede, inoltre, il
potenziamento con prolungamento dell'apert ura pomeridiana nei
giorni feriali e nella mattina di ciascun sabato dell'uffi - cio
ubicato in Piazza Aldo Moro (Porta di Ponte) e dell'Ufficio Relazioni
con il Pubblico di Porta V, nel cuore della Valle dei templi. Con
queste iniziative il Libero Consorzio intende potenziare servizi di
informazione ed assistenza erogati ai Cittadini, Utenti e Visitatori
e nello stesso tempo contribuire alla conoscenza del territorio, del
suo patrimonio culturale. L'ex Provincia di Agrigento riconosce
nell'Ufficio per le Relazioni con il Pubblico lo sportello di primo
contatto informativo e di accesso a tutte le informazioni dell'Ente.
L'Urp è stato inaugurato il 5 marzo 1997 ed allora era stato
concepito, come fase preliminare, per agevolare e garantire
l'esercizio del diritto di accesso e partecipazione. Il servizio si
propone di garantire l'esercizio dei diritti di informazione, di
accesso e di partecipazione; agevolare l'utilizzazione dei servizi
offerti ai cittadini, anche attraverso l'illustrazione delle
disposizioni normative e amministrative, e l'informazione sulle
strutture e sui compiti delle amministrazioni; attuare, mediante
l'ascolto dei cittadini e la comunicazione interna, i processi di
verifica della qualità dei servizi e di gradimento degli stessi da
parte degli utenti; garantire la reciproca informazione fra l'ufficio
per le relazioni con il pubblico e le altre strutture operanti
nell'amministrazione, nonché fra gli uffici per le relazioni con il
pubblico delle varie amministrazioni di informazione all'utenza
relativa agli atti e allo stato dei procedimenti. Ancora verificare
la qualità dei servizi e di gradimento degli stessi da parte degli
utenti; garantire la reciproca informazione fra l'ufficio per le
relazioni con il pubblico e le altre strutture operanti
nell'amministrazione, nonché fra gli uffici per le relazioni con il
pubblico delle varie amministrazioni di informazione all'utenza
relativa agli atti e allo stato dei procedimenti.A queste attività
la Provincia, dal 1997 ad oggi ne ha aggiunte altre, ampliando i
servizi offerti dall'Urp e garantendo la necessaria qualificazione
professionale agli operatori addetti. L'Ufficio per le relazioni con
il pubblico è inserito nel Progetto Qualità per i servizi erogati
agli utenti è inserito nel Progetto Qualità per i servizi erogati
agli utenti. ( * PA P I * )
Girgenti Acque sotto inchiesta
A rischio molti posti di lavoro
«Come ci andrà a finire?». È questo
l'interrogativo-incubo che rimbalza da una bocca all'altra, e
naturalmente crea preoccupazione e inquietudine, dei circa 150
lavoratori della Hydrotecne: la società controllata da Girgenti
Acque. Da quando Girgenti Acque è stata raggiunta dall'interditt
iva antimafia della Prefettura prima e da quando è stata poi
commissariata, i lavoratori della Hydrotecne temono per il loro
futuro lavorativo. Di fatto, hanno paura d'essere licenziati da un
momento all'altro. Venerdì sera cercando di mettere dei punti
fermi e, soprattutto, fare chiarezza i lavoratori hanno incontrato i
segretari provinciali delle sigle sindacali dei metalmeccanici di
Cgil, Cisl e Uil. Presente anche il segretario generale della Uiltec
Uil Giovanni Manganella. I sindacalisti - che hanno già sollevato la
questione dei lavoratori della Hydrotecne durante il recente incontro
con il commissario straordinario della Girgenti Acque Gervasio Venuti
- hanno cercato di rassicurare tutti i dipendenti della società
controllata spiegando che, qualora si dovesse arrivare a dei nuovi
licenziamenti, non potrebbero che essere dei licenziamenti
collettivi. Non dunque soltanto dei licenziamenti dei lavoratori
della Hydrotecne, ma anche della Girgenti Acque. I sindacalisti dei
metalmeccanici hanno cercato di spiegare che un ipotetico, eventuale,
riordino del personale non potrà che passare da entrambe le società.
È vero che i circa 150 dipendenti della Hydrotecne fanno parte, di
fatto, di una società diversa, ma è vero anche che si sono sempre
occupati di lavori qualificati per conto di Girgenti Acque: apertura
e chiusura delle saracinesche, attività di lettura dei contatori,
recupero della posta, sottoscrizione dei contratti, installazione dei
contatori, verifiche di utenze e distacchi. Tutti lavori qualificati
e direttamente collegati dunque a Girgenti Acque. Perché - anche
se formalmente esiste -di concreto non c'è mai stata una vera e
propria suddivisione nett a. Le preoccupazioni e i timori, a dire il
vero, non si sono allontanate di molto per i lavoratori che
continuano a vedere nubi nere sul loro orizzonte. Sembra scontato,
dunque, che superate le festività, al prossimo incontro (ne è stato
programmato uno per il prossimo 10 gennaio) con il commissario
straordinario, i sindacati torneranno a sollevare la questione
Hydrotecne che, per gestione, indirizzo e direzione, è collegata a
Girgenti Acque. Le preoccupazioni dei lavoratori non riguardano però,
non soltanto almeno, questo momento di fase commissariale. Perché
l'Ati deve decidere, dopo che è stata deliberata e notificata la
risoluzione della convenzione di gestione del servizio idrico
integrato, come muoversi: se fare una nuova gara d'appalto per
affidare il servizio o se, invece, privilegiare la costituzione di un
Consorzio di Comuni o, ancora, una società mista. Una scelta
obbligatoria, di fatto, per uscire da questo stato di empasse. Le
sigle sindacali ripongono fiducia sul commissario straordinario che
potrebbe spendersi alla Regione e all'Ati per fare in modo di
riuscire non soltanto a garantire il servizio ma anche, ad esempio,
ad avere le necessarie autorizzazioni per appaltare il rifacimento
della rete idrica di Agrigento. ( *C R* )
Università
Nuovi corsi di laurea, il Cua spera
di uscire dalla marginalità
Il rilancio dell'Università di
Agrigento parte dal rinnovato impegno dell'ateneo di Palermo di
«investire» con nuovi corsi di laurea al Polo didattico decentrato.
Quanto annunciato da Fabrizio Micari in occasione dell'inaugurazione
dell'anno accademico è stato confermato ieri dallo stesso rettore.
Le maggiori novità arrivano da Agrigento, dove saranno attivati: il
corso di Architettura e ambiente costruito, economia e
amministrazione aziendale e Scienze dell'educazione. «Possiamo
ritenerci ampiamente soddisfatti dei risultati conseguiti nel corso
di quest'an - no, segnato dall'aumento del numero delle
matricole, indice certamente molto positivo - ha detto Micari.
Abbiamo progettato una nuova offerta formativa 2019/2020: ci saranno
in totale 12 nuovi corsi di studio con i quali puntiamo sempre di più
sull'internazionalizzazione, con l'attivazione di corsi completamente
in lingua inglese, e sul rafforzamento delle sedi decentrate dove
saranno attivati nuovi canali. Stiamo aprendo il più possibile a
tutti l'ac - cesso ai corsi, eliminando progressivamente il numero
chiuso". La chiave di volta è stata data dall'azione del governo
regionale che ha ricostituito condizioni di stabilità sia con
riguardo alla governance dei consorzi, con l'importante inserimento
di un consigliere di amministrazione espresso dall'università di
riferimento, che al finanziamento degli stessi, inclusa la quota
necessaria per coprire le spese di trasferimento dei docenti». È
questa è la novità importante che consentirà di progettare il
futuro delle sedi decentrate come Agrigento. Intanto si resta in
attesa della convocazione della nuova assemblea dei soci, per
discutere delle modifiche statutarie richieste dalla Regione (ed
essenziali per incassare i contributi dell'anno in corso). La
riunione precedente, che si era tenuta il 3 dicembre scorso, era
stata rinviata dopo aver preso atto che la Camera di commercio era
sprovvista di giuda, perché il commissario straordinario nominato
dalla Regione aveva terminato il suo incarico. Questo ha impedito la
convocazione dell'assemblea, mancando il numero legale ed aveva
bloccato ogni processo di riforma. Nel frattempo il commissario è
stato nominato e quindi si potrà convocare l'assem - blea dei
soci. Lo statuto dovrà essere modificato per prevedere una diversa
distribuzione dei posti di governo. Sarà la Regione a nominare il
presidente ma l'elezione sarà «pesata» in base ai corsi attivati
dalle università. Una «garanzia» per Palermo, che avendo potere
sulla struttura di comando e copertura delle risorse, si è già
detta pronta a riaprire in città corsi come Architettura e
Giurisprudenza. Il nuovo statuto, comunque, è anche condizione
essenziale per consentire lo sblocco delle risorse Regionali Il Cua,
registrata l'attuale impasse, aveva già scritto alla Regione per
comunicare l'impossibilità a procedere alla modifica senza avere il
potere di risolvere autonomamente la vicenda. Probabile una proroga
all'obbligo di rivedere gli statuti, dato che molti Consorzi non sono
in condizione di adempiere. ( * PA P I * )
Campobello
Precari, da Roma ok al piano assunzioni
Dopo la deliberazione della giunta
municipale, il ministero degli Interni ha approvato il piano delle
assunzioni del Comune di Campobello di Licata. È stata decisa la
stabilizzazione di 34 unità, di cui 32 Lsu a 24 ore settimanali, per
la somma di 643.589,82 euro; in più, due unità, per 20 ore
settimanali, per la somma totale di 676.000.50 euro. La deliberazione
della commissione ministeriale per la stabilità finanziaria degli
Enti locali ha, inoltre, approvato la trasformazione del rapporto di
lavoro di 3 unità, categoria B, da part time a tempo determinato;
l'assunzione di una unità di polizia municipale, categoria C, a
tempo indeterminato; l'assunzione di un esperto di affari tecnici e
produttivi, per 18 ore settimanali e per 36 mesi. «La commissione
per la stabilità finanziaria degli Enti locali - ha spiegato il
sindaco Giovanni Gioacchino Picone - ha approvato il piano delle
assunzioni. Sono contento di questo risultato perché ci dà
l'autorizzazione a stabilizzare tutti i precari del Comune». La
stabilizzazione del personale precario, con contratto individuale a
tempo determinato, prevede l'espletamento di procedure selettive
interamente riservate al personale in servizio presso il Comune, in
possesso dei requisiti previsti per legge. La procedura avviata dal
Comune dopo quasi trenta anni di silenzio tombale. La stessa giunta
aveva anche deliberato, mesi addietro, gli adempimenti preliminari e
proroga dei rapporti in essere. Per questa stabilizzazione dei
precari dipendenti a tempo determinato di categoria A e B, è
richiesto per l'accesso il titolo di studio della scuola dell'o b
b l i go ed essere iscritti nell'apposito elenco regionale, mentre
per i dipendenti a tempo determinato di categoria C avverrà mediante
concorso di una prova scritta a risposta multipla e di colloquio. (
*G B L* )
Comune di Ribera
Partono le procedure per stabilizzare i
lavoratori
Avviate ufficialmente al Comune di
Ribera le procedure per la stabilizzazione dei lavoratori precari in
servizio presso l'ente. La giunta comunale guidata dal sindaco
Carmelo Pace ha approvato l'atto di indirizzo con cui si dispone
che vengano predisposti e istruiti gli atti necessari ad assicurare
la stabilizzazione del personale precario. Attualmente sono 138 le
unità di personale precario in forza al Comune di Ribera che
potranno finalmente ottenere la serenità lavorativa attesa da
decenni. Il sindaco Pace ricorda che «questo era un provvedimento
atteso, ma impraticabile senza l'approvazione di alcuni atti
propedeutici obbligatori per legge. Una risposta alle legittime
aspettative di tanti lavoratori che rappresentano la spina dorsale
della macchina amministrativa. L'avvio delle procedure costituisce un
primo passo per la stabilizzazione ed è indicativo della nostra
volontà di andare avanti non con vuote promesse, ma con atti
concreti». «Abbiamo preferito lavorare in maniera seria e senza
grandi proclami - afferma il sindaco - per arrivare ad una
conclusione tangibile e certa, si tratta di un risultato importante
frutto di un lungo lavoro. Un doveroso ringraziamento va rivolto al
segretario comunale Leonardo Misuraca che, pur in sua assenza dal
servizio, ha predisposto, unitamente al dirigente alle Risorse Umane
e agli uffici preposti, l'atto concreto che possa finalmente dare
delle prospettive sicure al personale contrattista della nostra
amministrazione». Anche il Comune di Ribera, dunque, con la
stabilizzazione, vuole chiudere la pagina che riguarda il precariato
così come altri enti del territorio. (*GP * )
Saranno tre i nuovi corsi di laurea
L'università ha rialzato la testa
È stata accolta con grande
soddisfazione la notizia dei nuovi corsi di laurea che saranno
attivati al Polo universitario di Agrigento dall'Ateneo di Palermo.
Politici e sindacalisti in coro unanime plaudono al rilancio del
Consorzio. Da una parte il sindaco, Lillo Firetto che ha ascritto
alla sua azione amministrativa il successo del Cda del Cua,
dall'altra parte l'associazione Confcommercio che con il suo
presidente regionale, l'agrigentino Francesco Picarella propone,
per il futuro, l'att ivazione del corso di laurea in Economia del
turismo. «L'Università ad Agrigento riparte davvero - ha
commentato Lillo Firetto. È una bella notizia per tanti giovani e
per le loro famiglie, cui abbiamo sentito il dovere di dare una
risposta certa, malgrado avessimo intrapreso consapevolmente una
strada in salita». Firetto ripercorre le tappe. «Non è soltanto il
successo di un percorso politico, quanto la gioia per aver unito le
forze e la volontà per ripartire». È trascorso tanto tempo da quel
de profundis, era il 2015, che ebbe come protagoniste le proteste e
le delusioni degli studenti. L'università di Palermo ha approvato
per Agrigento l'ist it uzione di tre corsi di Laurea per l'anno
accademico 2020/2021. Questa l'offerta formativa: Scienze
dell'Educazione (corso di laurea triennale); Architettura (corso di
laurea triennale) ed Economia (corso di laurea triennale). Questi
corsi si aggiungono ai già esistenti, quali il Corso di laurea in
Servizi Sociali e al Corso di Laurea specialistica in Architettura,
nonché a quelli in esaurimento, quali Beni Culturali e
Giurisprudenza, e al nuovissimo corso in Mediazione Linguistica e
Culturale. Sono i risultati che ci ricompensano di tante fatiche. Il
Comune è rimasto saldo al suo posto, quando la barca stava
affondando. Sostanzialmente da soli abbiamo tenuto la barra a dritta,
contro ogni ostacolo, e in particolare contro le asperità sollevate
dal Libero Consorzio dei Comuni, la ex Provincia regionale e la
battaglia che abbiamo dovuto sostenere per mantenere in piedi il Cua
contro ogni pronostico. I nuovi tre corsi saranno attivi dopo la
ratifica del Ministero dell'Universit à dal prossimo anno
accademico. «Per la nostra città, così ricca di uno straordinario
patrimonio storico-archeologico e di tantissime realtà culturali si
tratta di un importante passo lungo la strada del rilancio della
nostra provincia e il coronamento di un sogno per tanti giovani
-dichiara Francesco Picarella. La volontà dell'Università di
Palermo di investire su Agrigento ci dà la cifra di come la nostra
città, nonostante le enormi difficoltà, resti un valido attrattore
culturale. Sarebbe auspicabile adesso che finalmente in questa città
ad alta vocazione turistica venga attivato un corso specifico come
Economia del Turismo - conclude Picarella - che sarebbe un
ulteriore tassello del più complesso mosaico che riguarda il
potenziamento dell'offert a formativa, uno dei capisaldi. Se
vogliamo invertire la rotta e fermare l'e s o d o, soprattutto di
studenti, dalla nostra città è necessario investire nella
formazione e saper rispondere alle esigenze sociali. Occorre una
visione che promuova e sostenga, con un approccio di governance
multilivello, il necessario cambiamento delle direttrici di sviluppo
della città e del territorio circostante, restituendo alla comunità,
cittadini e operatori economici, la dimensione del futuro». ( * PA P
I * )
Canicattiweb.it
Libero Consorzio,
aggiudicate le gare per le polizze assicurative infortuni e
patrimoniale
L'Ufficio
Gare del Libero Consorzio Comunale di Agrigento ha aggiudicato la
gara mediante procedura aperta che riguarda le polizze assicurative
R.C. Patrimoniale e Infortuni dell'Ente. Si è trattato, in
assoluto, della prima gara effettuata tramite la piattaforma
telematica, il nuovo strumento utilizzato per la gestione degli
appalti.Il
primo lotto, "Polizza assicurativa RC Patrimoniale", dell'importo
a base d'asta di 12.500,00 euro oneri compresi, è stato
aggiudicato alla LLOYD'S, con sede a Milano, che ha offerto il
premio annuo lordo di 6.418,00 euro. Il secondo lotto, "Polizza
Assicurativa Infortuni Cumulativa", dell'importo a base d'asta
di 6.000,00 euro oneri compresi, è stato aggiudicato alla GENERALI
ITALIA SPA agenzia di Palermo, che ha offerto il premio annuo lordo
di 3.975,00 euro. Entrambe
le polizze avranno la durata di un anno
scrivolibero.it
Proseguono
le attività di Alternanza Scuola Lavoro nel Settore URP e Stampa del
Libero Consorzio Comunale di Agrigento.
Alcuni
studenti del Liceo Scientifico e delle Scienze Umane "R. Politi"
di Agrigento, che svolgono il progetto "Fuoriclasse" nell'ex
Provincia, hanno visitato la mostra "Codici degli orizzonti" di
Franco Fasulo, in esposizione alla Fam Gallery di Agrigento, ed
incontrato il noto pittore agrigentino.L'artista, secondo posto al
Premio Arte Mondadori 2002 e ospite nel 2014 a Roissy (Parigi), nella
sede centrale di Air France, ha spiegato agli studenti le tecniche
pittore utilizzate per creare le sue opere ad olio e a pastello: come
fare, come sfumarli, la tecnica, che supporto usare, i migliori
consigli per l'utilizzazione dei colori.
Franco Fasulo è un
Disegnatore tecnico, matura significative esperienze professionali
nel comparto archeologico siciliano. Il suo percorso artistico inizia
alla fine degli anni '80. Utilizzando le radici di ulivo, crea una
serie di sculture evocanti i miti greci.Il progetto di Alternanza
Scuola Lavoro, ricordiamo, è finalizzato ad arricchire la formazione
acquisita dagli studenti nei percorsi scolastici, favorire
l'orientamento dei giovani per valorizzare le vocazioni personali e
realizzare un organico collegamento delle istituzioni scolastiche con
il mondo del lavoro.
Un progetto ambizioso che scaturisce dalla
esigenza di attuare, in linea con le direttive della legge sulla
"buona scuola" percorsi di alternanza "scuola - lavoro",
come occasione di crescita formativa per gli studenti e di incontro
tra l'offerta nel profilo in uscita dello studente e la domanda
proveniente dalle realtà economiche del territorio.