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rassegna stampa dall'1 al 2 gennaio 2019

Giornale di sicilia

2 gennaio 2019

Stabilizzazioni alla Regione, volata finale per 588 precari
Via libera ai 306 che in passato hanno superato delle selezioni
Per gli altri ci sarà il concorso riservato previsto in primavera

Giacinto Pipitone - PALERMO
Pubblicato il bando, scatta la stabilizzazione degli ultimi 588 precari della Regione. Una procedura molto articolata che si svilupperà in due fasi e che arriverà traguardo fra la primavera e l'estate assegnando il posto fisso a quanti hanno già un contratto a tempo determinato e possono vantare una discreta anzianità di servizio. La prima fase della stabilizzazione riguarda 306 persone che in passato hanno ottenuto il primo contratto
attraverso una qualsiasi forma di selezione. Per questo personale, e solo per questo, non è più prevista alcuna procedura concorsuale. Dovranno semplicemente inviare la documentazione che li riguarda e la relativa
richiesta di stabilizzazione al dipartimento Funzione pubblica della Regione. In pratica questi precari sfrutteranno una previsione di  uno degli ultimi decreti legislativi dell'ex ministro Marianna Madia:basterà che dimostrino di essere stati in servizio con contratto a termine anche per un solo giorno successivamente al 28 agosto del 2015. Inoltre devono aver maturato entro il 31 dicembre del 2017 almeno tre anni di servizio, anche non continuativi, nel corso degli ultimi otto anni. Ovviamente fra i requisiti previsti c'è il «non aver subito in questo periodo una sanzione disciplinare superiore alla censura». Fra quanti si t ovano in questa situazione ci sono i precari storici della sala operativa della Protezione Civile. A questo personale, come detto, basterà inviare la documentazione che attesta la propria posizione e il possesso dei requisiti entro il 30 gennaio. Poi, più o meno entro un mese, l'amministrazione procederà alla stabilizzazione senza alcuna altra procedura: il posto fisso verrà concesso nella stessa categoria in cui i precari sono stati inquadrati
fino ad ora. E, in base alle prime rilevazioni, a differenza che in passato in questo caso si tratta di personale che occupa prevalentemente le fasce alte: la C e la D. Il bando è stato firmato dalla dirigente generale del dipartimento Funzione Pubblica, Rosalia Pipia. La stessa dirigente firmerà a breve un secondo provvedimento, che riguarda tutti i precari che non hanno mai svolto una selezione pubblica. Si tratta in base alle prime stime di poco meno di 300 persone che dovranno ora passare per un concorso. Sarà una selezione riservata a loro che dovrebbe essere svolta in primavera: il bado arriverà ad aprile. E nell'attesa l'assessorato alla Funzione Pubblica, guidato da Bernadette Grasso, dovrà rivalutare i vari profili di questi precari e la loro storia amministrativa visto che le posizioni di ciascuno di loro sono molto diverse ai fini della certificazione dei requisiti previsti dal decreto della madia per poter assegnare il posto fisso. In ogni caso il concorso sarà per titoli ed esami. Per tutti i 588 precari censiti, gli ultimi in assoluto in servizio alla Regione, è stato accantonato un budget di circa 27 milioni che garantirà il pagamento degli stipendi almeno per i prossimi dieci anni.

Legge di Stabilità, sì alle proroghe
Proroga assicurata a tutti i precari della pubblica amministrazione. All'interno della legge di Stabilità approvata alla Camera è stata inserita la norma che proroga al 31 ottobre la possibilità per gli enti pubblici di mantenere i rapporti a tempo determinato con i precari nelle more del completamento delle procedure di stabilizzazione. Lo ha riferito il deputato grillino Antonio De Luca. La proroga è consentita «nelle more del completamento delle procedure di assunzione a tempo  indeterminato e riguarda anche i Comuni in dissesto e pre-dissesto. Da alcuni mesi i Comuni della Sicilia stanno pubblicando sulla Gazzetta ufficiale i bandi riservati al personale precario per accedere alla stabilizzazione.

Asp
Santonocito conferma Tronca e Lo Bosco

«Per garantire continuità amministrativa e gestionale», il nuovo commissario straordinario dell'Asp, Giorgio Giulio Santonocito, ha nominato - di fatto confermato - Silvio Lo Bosco quale direttore sanitario dell'azienda e Francesco Paolo Tronca quale direttore amministrativo. Non cambia, dunque, assolutamente nulla rispetto alla precedente gestione commissariale di Gervasio Venuti. Era l'inizio di settembre del 2017 quando l'allora commissario straordinario Venuti prorogava l'incarico, fatto al momento dell'insediamento, di Silvio Lo Bosco quale direttore sanitario dell'azienda sanitaria provinciale. Incarico che sarebbe dovuto durare, appunto, fino a quando Venuti avrebbe ricoperto il ruolo di commissario dell'Asp. Poi Venuti è stato nominato - dal prefetto di Agrigento, Dario Caputo, - commissario straordinario di Girgenti Acque e dunque, decadendo dall'incarico, ha lasciato l'azienda sanitaria provinciale di Agrigento proprio nelle mani del direttore sanitario Silvio Lo Bosco - scelto sulla base dell'anzianità anagrafica - che s'è occupato della gestione dell'Asp fino all'insediamento del nuovo commissario straordinario, nominato dalla giunta regionale, Giorgio Santonocito. (*CR*)

Su 31 in tutta l'isola ben 9 sono dell'Agrigentino
Comuni ricicloni, provincia da record
Riceveranno centinaia di migliaia di euro di contributo dalla Regione

Assente il capoluogo perchè la rilevazione è stata fatta per l'anno 2017
Giuseppe Pantano
Nove Agrigentini su 31 Comuni della Sicilia riceveranno un contributo regionale per l'alta percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti per il 2017. C'è un ampio versante belicino con Montevago, Santa Margherita Belice e Sambuca di Sicilia, ma c'è anche Ribera che fa la parte da leone con poco meno di 330 mila euro. Il risultato è frutto della collaborazione fra amministrazioni comunali e cittadini. A Santa Margherita Belice sono stati destinati 164.926,83 euro, Montevago riceverà un contributo regionale pari a 119.476,04 euro. E poi Ribera al quale sono stati assegnati 329.240,04 euro, Sambuca di Sicilia con 159.388,77 euro e Calamonaci con 98.354,11. A Raffadali è stata assegnata una quota complessiva di 245.975,82 euro mentre a Realmonte 138.434,26 euro. Sciacca non risulta presente tra i Comuni che si sono distinti per avere effettuato la raccolta differenziata attestandosi, secondo i dati relativi all'ultimo quadrimestre del 2017, solo al 32 per cento. È su questi dati che è stata redatta la classifica. Il Comune saccense ha visto, invece, migliorare i propri risultati a partire dal mese di luglio 2018 classificandosi, con il suo 76,2 per cento di raccolta differenziata, nel mese di settembre, terzo in Sicilia tra i comuni superiori ai 10 mila abitanti e quinto tra i comuni della provincia di Agrigento. A Calamonaci vanno 98.354,11 euro ed a Joppolo Giancaxio 96.229,04. «Un risultato importante quello che è stato conseguito - dice il sindaco di Montevago, Margherita La Rocca Ruvolo - che deve essere sempre migliorato ». Ormai nell'Agrigentino ci sono molti comuni che viaggiano intorno al'80 per cento per quanto riguarda la raccolta differenziata dei rifiuti. E se c'è chi, come Sciacca, sta iniziando ad ottenere questi risultati da quando, nei mesi scorsi, è stato avviato il porta a porta, altri comuni raggiungevano già nel 2017 risultati significativi. «Non è stato facile - dice il sindaco di Santa Margherita Belice, Franco Valenti - superare nel nell'anno 2017 il 65 per cento di raccolta differenziata. Un risultato raggiunto solo da 31 Comuni in Sicilia, frutto della collaborazione fra amministrazione comunale e cittadini. Impegniamoci a cora di più per aumentare la percentuale di raccolta differenziata che al momento si attesta intorno al 70 per cento perché differenziare conviene. Santa Margherita, Comune "virt uoso" anche nella raccolta differenziata, c'è anche in questi risultati importanti". Una comunità che partecipa e collabora - dice Leo Ciaccio, sindaco di Sambuca - raggiunge sempre ottimi risultati. Complimenti a tutti. Noi al momento superiamo l'80 per cento e dobbiamo ancora migliorare ». Sambuca di Sicilia nei mesi scorsi è stato premiato, a Roma, come uno dei tre 'Comuni Ricicloni' d'Italia nel corso della giornata conclusiva del 'IV Ecoforum', il report di Legambiente sui rifiuti che segnala i migliori Comuni italiani. Sambuca ha fatto registrare la migliore performance dell'Italia Meridionale per quanto riguarda carta e cartone. Per il centro è stato premiato il Comune di Sabaudia, in provincia di Latina, per l'Italia Settentrionale Crema. Il riconoscimento è stato ritirato dal sindaco di Sambuca, Leo Ciaccio. Adesso questo nuovo riconoscimento. «Per noi è un altro momento di partenza - dice il sindaco Ciaccio - perché bisogna ancora migliorare e con la collaborazione dei cittadini ritengo proprio che ci riusciremo. Sciacca si avvia adesso verso i risultati che altri comuni hanno raggiunto già da oltre un anno. Il Comune saccense ha visto migliorare i propri risultati a partire dal mese di luglio 2018 classificandosi, con il suo 76,2 per cento di raccolta differenziata, nel mese di settembre, terzo in Sicilia tra i comuni superiori ai 10 mila abitanti e quinto tra i comuni della provincia di Agrigento. Ci sono ancora dei problemi da risolvere, ma la differenziata, a Sciacca, sta funzionando. C'è chi si ostina ancora a non farla e abbandona i rifiuti, creando discariche abusive. Il Comune sta intensificando i controlli per scovare chi non rispetta le regole. (*GP*)

La graduatoria stilata dal Dipartimento della Formazione
Paolo Picone

Ci sono anche due istituti scolastici agrigentini tra le sette le Fondazioni per l'Istruzione Tecnica Superiore che, sommandosi alle cinque già attive sul territorio, arricchiranno l'offerta formativa superiore in Sicilia, grazie ad un finanziamento complessivo di oltre 2 milioni di euro. Nell'agrigentino, le proposte progettuali ammesse al finanziamento, secondo la graduatoria pubblicata sul sito del Dipartimento dell'Istruzione e della Formazione professionale, per l'area «NuoveTecnologie per ilMadein Italy » sono quelle del Pirandello di Bivona: «Tecnico superiore della filiera cerealicola in ambiente mediterraneo» e «Tecnico superiore per il controllo, la valorizzazione e il marketing delle produzioni lattiero-caseari siciliane» per l'istituto per l'agricoltura e l'alimentazione-Sicani e la proposta dell'Istituto Galileo Galilei di Canicattì, «Costruire proprio progetto di vita in Sicilia» per l'istituto «Federico II». «Attraverso le Fondazioni intendiamo favorire un più stretto raccordo tra territorio e formazione, tra opportunità occupazionali e acquisizione di competenze tecniche e  specialistiche, ampliando il ventaglio percorsi formativi da proporre agli studenti in possesso di diploma d'istruzione secondaria superiore - spiega l'assessore all'Istruzione e alla Formazione professionale, Roberto Lagalla». «E' importante dare una risposta concreta tanto alle imprese quanto ai giovani che, attraverso un biennio altamente formativo, possono acquisire una qualifica professionale immediatamente spendibile nel mondo del lavoro, ampliando in questo modo le opportunità occupazionali». Intanto si arricchisce l'offerta formativa, con due nuovi indirizzi di studio all'Istituto Tecnico Tecnologico «Ines Giganti Curella» e per l'Ipia «Fermi» di Licata, legati alle peculiarità del territorio. Il commissario straordinario del Libero consorzio provinciale, Girolamo Alberto Di Pisa ha infatti autorizzato l'istituzione di nuovi indirizzi di studio per l'anno 2019/2020 presso l'istituto professionale licatese. Il provvedimento riguarda l'indirizzo «Chimica Materiali Biotecnologie, articolazione "Biotecnologie Ambientali» per il «Giganti Curella» e il nuovo indirizzo «Agricoltura, sviluppo rurale, valorizzazione dei prodotti del territorio e gestione delle risorse forestali emontane  » per il «Fermi». La richiesta di realizzare i nuovi indirizzi per l'anno 2019/2020 è stata inviata dal dirigente scolastico del «Fermi» Amelia Porrello, al Libero Consorzio. (* PAPI*)

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