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rassegna stampa del 9 gennaio 2019

Giornale di Sicilia

Lavori nel quartiere Palma, 800 mila euro per Pietre Cadute

Dopo anni di estenuante attesa e proteste dei residenti
Il quartiere di Pietre Cadute avrà le strade asfaltate e si vedrà sistemare i sottoservizi. Dopo anni di estenuante attesa e proteste, gli abitanti in quello che è stato un rione dimenticato vedranno arrivare, e mettersi all'opera, gli operai che realizzeranno la cosiddetta urbanizzazione. La somma complessiva a disposizione è di ben 800 mila euro. Ad approvare il progetto esecutivo - ed è un risultato storico per l'amminist razione guidata dal sindaco Stefano Castellino -è stata la Giunta. Lo scorso ottobre, la Giunta regionale, d'intesa con l'Anci Sicilia, ha proceduto alla rimodulazione degli obiettivi, assegnando a ciascuno dei Comuni che ne hanno fatto richiesta gli importi necessari per completare determinate opere. E fra questi Comuni c'era, appunto, anche Palma di Montechiaro, la cui amministrazione aveva chiesto "degli spazi finanziari"per l'urbanizzazione primaria delle zone di via DaVerrazzano, via Volta, via De Chirico. «Dopo un'infinita attesa, finalmente moltissimi nostri concittadini potranno viene realizzato ciò che aspettavano da anni, moltissimi anni - ha commentato il sindaco di Palma di Montechiaro, Stefano Castellino, - . Ringrazio gli assessori per la loro collaborazione e disponibilità. L'ufficio Lavori pubblici procederà all'invio al Libero consorzio dei documenti per l'espletamento della gara. Ringrazio, con gioia e orgoglio, Salvatore Di Vincenzo, le signore Farraguto, Petrucci e Condello e tutto l'ufficio tecnico. Senza il loro prezioso, professionale e indispensabile contributo non sarebbe stato possibile raggiungere questo ulteriore importantissimo traguardo». Adesso, sembra essere soltanto una questione di ore affinché venga pubblicato l'appalto e dopo l'aggiudicazione dei lavori, naturalmente, il cantiere che darà dignità al quartiere di Pietre Cadute potrà partire. «Ancora una volta, per questo ulteriore meraviglioso risultato, ringraziamo il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, il vice presidente della Regione Gaetano Armao, il presidente dell'Anci Sicilia Leoluca Orlando e il segretario generale dell'Anci Sicilia Mario Emanuele Alvano» - ha concluso il sindaco Stefano Castellino che ha rivolto parole di ringraziamento anche all'assessore Angelo Cottitto e agli ex assessori Angela Rinollo e Alessandra Fiaccabrino - . (*CR*)

FAVARA
Metanizzzione, vertice a Palermo

Questa mattina il sindaco Anna Alba, accompagnata dal capo dell'Utc, l'ingegnere Alberto Avenia, sarà in missione a Palermo per consegnare all'assessorato regionale alle Infrastrutture il progetto esecutivo per la metanizzazione della città predisposto dalla società «Favaragas», del gruppo «Italgas», che aveva rilevato il ramo aziendale della Cpl Concordia, originaria aggiudicataria dell'appalto con il  sistema del project financing. L'assessorato, previa istruzione del progetto da parte del Genio Civile di Agrigento, dovrà indire una conferenza dei servizi a cui parteciperanno Libero Consorzio di Agrigento, Anas, Vigili del Fuoco, Asp, Soprintendenza ai Beni Culturali, Comune di Favara tutti chiamati ad esprimere il loro parere. (* UR*)

Villa Genualdi
Giardini storici lussureggianti
Andrea Cassar
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I giardini storici di Agrigento: dal Giardino degli dei al Giardino del vescovo è la mostra allestita dalla Soprintendenza ai Beni culturali di Agrigento all'interno di Villa Genuardi in via Ugo La Malfa. Il progetto culturale è coordinato e curato dalla soprintendente Gabriella Costantino che si è avvalsa della consulenza botanica dei professori Rosario Schicchi e Manlio Speciale, rispettivamente direttore e curatore dell'Orto Botanico - Sistema museale di Ateneo dell'Università degli Studi di Palermo. L'evento è stato realizzato anche in collaborazione con il Comune di Agrigento, il Libero consorzio comunale di Agrigento, la Curia vescovile, il Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi, il museo archeologico «Pietro Griffo» ed il Fai - Giardino della Kolymbethra. La mostra propone un itinerario storico, monumentale-naturalistico, corredato da un ricco apparato documentario, che illustra i giardini storici pubblici e privati della città, anche non più esistenti, con le varietà delle piante presenti e con un'accurata attenzione di quelle centenarie ancora esistenti. Ampio spazio viene dedicato alla storia di Villa Genuardi conosciuta anche come Hotel des Temples, frequentatissimo e lussuoso albergo della prima  metà del '900, rinomato per il suo lussureggiante parco di piante esotiche. L'iniziativa è volta anche ad una efficace azione di tutela e salvaguardia culturale di un patrimonio storico-naturalistico di rilevante pregio che possiede la città di Agrigento. La mostra è aperta dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13, il mercoledì con orario continuato fino al primo pomeriggio, dalle 9 alle 17,30. (*ACAS*)

Livesicilia

Due milioni per i disabili

PALERMO - L'assessorato regionale alla Famiglia liquida due milioni alle ex Province per garantire i servizi scolastici ai disabili, in quest'inizio d'anno, in attesa dell'approvazione del bilancio. Mariella Ippolito, assessore regionale delle Politiche Sociali, ha spiegato che i servizi comprendono il trasporto, l'igiene personale e l'assistenza alla comunicazione. "Come già più volte ho ribadito - ha proseguito l'assessore - le attività non possono e anzi non devono essere interrotte trattandosi di servizio pubblico essenziale".
Oltre al decreto di ripartizione delle somme, questa mattina è partita dall'assessorato una nota rivolta alle Aree metropolitane di Catania, Messina e Palermo e ai Liberi consorzi di Caltanissetta, Enna, Ragusa, Siracusa, Trapani e Agrigento, con la quale, ha aggiunto Ippolito "precisiamo che non sussistono motivi di interruzione e quindi li invitiamo a proseguire le attività anche per evitare quella che potrebbe profilarsi come interruzione di pubblico servizio". La ripartizione dei primi due milioni andrà per 300 mila euro a Catania, 440 mila euro a Messina, 390 a Palermo, 140 ad Agrigento, 86 a Caltanissetta, 51 ad Enna, 158 a Ragusa, 97 a Siracusa e 240 a Trapani.

Favaraweb

Metanizzazione
Domani mattina, mercoledì, il sindaco Anna Alba, accompagnata dal capo dell'Utc, l'ingegnere Alberto Avenia, sarà in missione a Palermo per consegnare all'assessorato regionale alle Infrastrutture il progetto esecutivo per la metanizzazione della città predisposto dalla società "Favaragas", del gruppo "Italgas", che aveva rilevato il ramo aziendale della Cpl Concordia, originaria aggiudicataria dell'appalto con il sistema del project financing. L'assessorato, previa istruzione del progetto da parte del Genio Civile di Agrigento, dovrà indire una conferenza dei servizi a cui parteciperanno il Libero Consorzio di Agrigento, l'Anas, i Vigili del Fuoco, l'Asp, la Soprintendenza ai Beni Culturali, lo stesso Comune di Favara, enti tutti chiamati ad esprimere il loro parere. I faldoni contenenti il progetto esecutivo erano stati trasmessi al Comune nel dicembre scorso. "Dopo l'approvazione e il rilascio di tutti i nulla osta da parte delle autorità competenti - dice il capo dell'Utc, l'ingegnere Alberto Avenia - si potrà iniziare la fase della posa delle condotte da parte di Favaragas". Di metano si parla da oltre 30 anni con tanti treni persi spesso per l'insipienza della classe politica che non ha adottato gli atti necessari per non perdere i finanziamenti che di volta in volta venivano erogati dallo Stato. L'ultima opportunità, in ordine di tempo, è stata nel 2015 con l'amministrazione dell'epoca che ha partecipato a un bando del Ministero dell'Economia e Finanza, bando riservato ai comuni del Meridione d'Italia che non avevano beneficiato di contributi per la metanizzazione. Il Comune di Favara ha ottenuto dal Mef un finanziamento in conto capitale di 6 milioni e 716 mila euro. Il resto della somma, che originariamente era a carico della Cpl Concorda, adesso graverà sulla società "Favaragas" i cui utili le deriveranno dalla gestione ventennale degli impianti. Nel totale il costo dovrebbe aggirarsi intorno ai 20 milioni di euro, iva compresa. Dopo tante promesse e tante attese, forse si è arrivati all'ultimo step. Ma guai a cantare vittoria perché le insidie sono sempre dietro l'angolo. E' certo che con la metanizzazione della città si darà per qualche anno un importante sbocco occupazionale risollevando l'economia locale in sofferenza da molto tempo visto che l'edilizia, che è stata sempre un traino non indifferente, è ferma al palo. Già individuato il punto di allaccio Snam con la cabina di consegna realizzata in contrada San Benedetto. Da lì partirà la condotta in polietilene e sarà lunga sette chilometri per raggiungere il primo snodo che sarà realizzato in piazza Lando Conti. "L'ultima riunione si era tenuta nel luglio scorso - dice il sindaco Anna Alba - presso l'assessorato alle Infrastrutture e nei termini assegnati, 6 mesi, Favaragas ha prodotto il progetto".

Agrigentonotizie

Vie da asfaltare e servizi, 800 mila per fare rinascere Pietre Cadute

Ad approvare il progetto esecutivo - ed è un risultato storico per l'amministrazione guidata dal sindaco Stefano Castellino - è stata la Giunta
Il quartiere di Pietre Cadute avrà le strade asfaltate e si vedrà sistemare i sottoservizi. Dopo anni di estenuante attesa e proteste, gli abitanti in quello che è stato un rione dimenticato vedranno arrivare, e mettersi all'opera, gli operai che realizzeranno la cosiddetta urbanizzazione. La somma complessiva a disposizione è di ben 800 mila euro. Ad approvare il progetto esecutivo - ed è un risultato storico per l'amministrazione guidata dal sindaco Stefano Castellino - è stata la Giunta. Lo scorso ottobre, la Giunta regionale, d'intesa con l'Anci Sicilia, ha proceduto alla rimodulazione degli obiettivi, assegnando a ciascuno dei Comuni che ne hanno fatto richiesta gli importi necessari per completare determinate opere. E fra questi Comuni c'era, appunto, anche Palma di Montechiaro, la cui amministrazione aveva chiesto "degli spazi finanziari" per l'urbanizzazione primaria delle zone di via Da Verrazzano, via Volta, via De Chirico. Dopo un'infinita attesa, finalmente moltissimi nostri concittadini potranno vedere realizzato ciò che aspettavano da anni, moltissimi anni - ha commentato il sindaco di Palma di Montechiaro, Stefano Castellino, - . Ringrazio gli assessori per la loro collaborazione e disponibilità. L'ufficio Lavori pubblici procederà all'invio al Libero consorzio dei documenti per l'espletamento della gara. Ringrazio, con gioia e orgoglio, Salvatore Di Vincenzo, le signore Farraguto, Petrucci e Condello e tutto l'ufficio tecnico. Senza il loro prezioso, professionale e indispensabile contributo non sarebbe stato possibile raggiungere questo ulteriore importantissimo traguardo".

Ennapress

Libero Consorzio Comuni Enna: dalla Regione 51 mila euro per servizi scolastici ed ai disabili

L'assessorato regionale alla Famiglia assegna al Libero Consorzio di Enna 51 mila euro sui 2 milioni complessivi a tutti e 9 i Consorzi di Comuni per garantire i servizi scolastici ai disabili, in quest'inizio d'anno, in attesa dell'approvazione del bilancio. I servizi comprendono il trasporto, l'igiene personale e l'assistenza alla comunicazione. La ripartizione dei primi due milioni andrà per 300 mila euro a Catania, 440 mila euro a Messina, 390 a Palermo, 140 ad Agrigento, 86 a Caltanissetta, 51 ad Enna, 158 a Ragusa, 97 a Siracusa e 240 a Trapani.

Meridionews

Rifiuti, verso le penalità per i Comuni inadempienti
M5s contro Musumeci, ma aveva avuto stessa idea

Stamattina in assessorato si discuterà di ecotassa e dell'applicazione di un'addizionale per i centri che non raggiungono il 65 per cento di differenziata. I cinquestelle si dicono contrari, ma due anni fa inserirono la particolare penalità in un ddl presentato all'Ars. Dopo i premi ai virtuosi, le penalità a chi non ha raggiunto le soglie minime previste dalla legge, restandone peraltro nella stragrande maggioranza dei casi lontanissimo. È questa la strada che il governo Musumeci è intenzionato a intraprendere nell'ambito del tentativo di fare crescere la raccolta differenziata in Sicilia. La volontà verrà descritta, questa mattina, durante un incontro in assessorato, a cui sono chiamati a partecipare i sindaci delle Città metropolitane, i commissari dei Liberi consorzi e soprattutto i gestori delle discariche attive nell'isola. La comunicazione è partita dal dipartimento di viale Campania il 31 dicembre ed è finita anche sui tavoli di tutti i primi cittadini, i principali interessati, considerato che il costo della gestione dei rifiuti ricade sui Comuni e, di conseguenza, sui cittadini. All'ordine del giorno ci saranno due temi: l'ecotassa - altrimenti conosciuta come tributo speciale per il deposito in discarica - e l'addizionale del 20 per cento sui conferimenti negli stessi siti. Pur nascendo entrambe per spingere i territori a innalzare la differenziata, si tratta di imposte con storie diverse. La prima è stata introdotta con una legge nel 1995 e prevede che i gestori dei siti di stoccaggio, che poi a loro volta si rivalgono sui Comuni, paghino ogni anno una somma. Il 90 per cento dell'importo va alla Regione, che è tenuta a usarne una parte per attività di recupero di materie prime e per bonifiche, e il resto alle ex Province. La seconda, invece, è disciplinata dal decreto 152/2006, conosciuto come codice dell'ambiente: il legislatore, in questo caso, prescrive che ai Comuni che non hanno raggiunto il 65 per cento entro il 2012 «è applicata un'addizionale del 20 per cento al tributo di conferimento dei rifiuti in discarica». Mentre per quest'ultima in Sicilia si tratterebbe di un debutto, l'ecotassa è in vigore da anni, con cifre che si aggirano tra i sei e i dodici euro a tonnellata.
Ad anticipare il tema nei giorni scorsi è stato il Movimento 5 stelle, con una nota in cui accusa Musumeci di volere fare ricadere sui sindaci le inefficienze della Regione. «Se i livelli di differenziata in Sicilia sono mediamente ridicoli, la colpa non è certo dei cittadini, che finirebbero per pagare con un aumento delle tariffe le colpe del governo regionale che non è riuscito a mettere in campo idonee strategie per incentivare la differenziata», si legge nel comunicato a firma dei componenti pentastellati della commissione Ambiente dell'Ars. Un attacco che tira in ballo anche le difficoltà di molti Comuni a riscuotere la Tari e il relativo rischio che, a fronte di servizi scadenti, un aumento possa disincentivare ulteriormente il pagamento del tributo. Una posizione che, tuttavia, sembra cambiata nel giro di pochi anni. Durante l'era Crocetta, era il 2016, l'Ars approvò infatti un disegno di legge proposta dalla maggioranza che modificava l'ecotassa. Il ddl per larghi tratti ricalcava un testo legislativo ideato dal deputato Giampiero Trizzino, tra i firmatari della nota contro Musumeci. Quella legge, l'anno successivo, fu cassata dalla Consulta che ravvisò una serie di profili di incostituzionalità. Tra i vari commi ce n'era uno, su cui i giudici non obiettarono nulla, che prevedeva l'applicazione dell'aliquota oggi contestata. Lo stesso era presente anche nel ddl di Trizzino. «Noi non siamo contro l'idea che un Comune che non faccia il proprio dovere debba pagare l'addizionale - precisa Trizzino a MeridioNews -. La questione però è che al momento il sistema di gestione, su cui questo governo ha responsabilità, non consentirebbe di gestire una differenziata al 65 per cento. Mancano gli impianti e senza quelli non si possono raggiungere risultati importanti Ecco - conclude il deputato regionale - non vorremmo che la questione addizionale sposti l'attenzione dal centro alle periferie, facendo ricadere tutte le colpe sui Comuni».


LIVESICILIA

Il giudice dà ragione ai precari
La Regione li stabilizza
PALERMO - Via libera allastabilizzazione di 14 lavoratori precari del parco minerarioFloristella. La giunta regionale, presieduta da Nello Musumeci, hadeciso di dare esecuzione al dispositivo del giudice del lavoro diEnna che a maggio dell'anno scorso aveva sancito il diritto deilavoratori alla stabilizzazione entro la fine dell'anno. A sbloccarela vicenda è stato il dirigente del dipartimento dei Beni culturaliche alla richiesta della giunta, fatta dopo la pubblicazione dellasentenza, di verificare, in raccordo con l'Avvocatura dello Stato, lapossibilità di fare appello, ha risposto di non ritenere opportunoopporsi al provvedimento del Tribunale. La delibera con l'emissionedel parere prescritto dal giudice è stata approvata dalla giuntaMusumeci lo scorso 3 gennaio.

LA SICILIA

EX PROVINCE, INCONTRO
SULLA CRISI FINANZIARIA
L'assessore regionale all'EconomiaGaetano Armao ha incontrato i sei commissari dei liberi Consorzicomunali e i tre sindaci metropolitani per affrontare leproblematiche finanziarie delle ex province che sono quasi tuttesull'orlo del default e presentano enormi criticità finanziarie chenon consentono di assicurare i servizi essenziali come ilfunzionamento degli istituti secondari superiori. Nella legge distabilità 2019 sono state inserite alcune nome a sostegno ma nonsono sufficienti ad evitare il dissesto degli enti.


COMUNE
Il Distretto Turistico sfrattatodalla ex caserma
g.s.) Alienazione dei beni comunali"inalienabili", il Comune si mette in moto. Come noto, daanni, l'Amministrazione comunale reitera - praticamente sempre uguale- un piano della vendita del patrimonio comunale inutilizzato, checontiene alcune grandi strutture, tra le quali, il Boccone del Poveroe, anche, la ex caserma dei Vigili del fuoco del viale dellaVittoria. Beni valutati complessivamente quasi 5 milioni di euro eche, però, sembrano proprio non interessare agli acquirenti, tantoche il Comune può anche permettersi, come ha fatto negli annipassati, di tenerli in vendita senza nemmeno pubblicare i bandiappositi, consapevole del fatto che non si presenterà nessuno, comegià avvenuto. Qualcosa però sta cambiando e l'amministrazioneinizia a tentare di migliorare l'"appeal", ad esempiospostando o allontanando chi al momento li occupa, anche solo inparte. Un processo che è partito proprio dalla struttura del vialedella Vittoria, con il Comune che ha chiesto a fine dicembre alDistretto turistico "Valle dei Templi" di lasciare ilocali, parzialmente occupati, e ristrutturati, da alcuni anni entro60 giorni, offrendo, contestualmente, la possibilità di valutare unaltro locale comunale, dato che si tratta di una partecipatadell'Ente e che ha, soprattutto, un "ruolo strategico". Nonuno sfratto, precisano dal Comune, ma solo un passaggio dovuto, ancheperché il rapporto di affidamento dei locali è scaduto nel2015 ed èstato successivamente effettuata una "compensazionedebito/credito" con il Distretto per gli anni 2016 e 2017 perl'uso della struttura.


SERVIZI SCOLASTICI PER DISABILI
SI' ALL'IMPEGNO DI DUE MILIONI
Due milioni alle ex province pergarantire i servizi scolastici peri disabili siciliani. Le somme, inattesa dell'approvazione del bilancio, sono state impegnate ierimattina dall'assessorato regionale della Famiglia e delle Politichesociali. «Si tratta delle somme per le attività scolasticherelative agli alunni con disabilità che comprendono i servizi ditrasporto, igienico-personale e di assistenza alla comunicazione»spiega l'assessore Mariella Ippolito sottolineando che questeattività «devono essere interrotte trattandosi di servizio pubblicoessenziale. Ancora una volta - aggiunge - posso rassicurare lefamiglie che il servizio sarà mantenuto fino alla fine dell'annoscolastico senza alcuna interruzione». Insieme al decreto diripartizione delle somme dall'assessorato è così partita anche unanota rivolta alle ex Province con la quale, aggiunge Ippolito,«precisiamo che non sussistono motivi di interruzione dei servizi».I primi due milioni saranno ripartiti in 300mila per Catania, 440milaa Messina, 390mila a Palermo, 140mila ad Agrigento, 86mila aCaltanissetta, 51 mila a Enna, 158mila a Ragusa, 97mila a Siracusa e240mila a Trapani.


Carenze su coperture e spese»Finanziaria, i dubbi dei tecnici
Ars, l'Ufficio studi del Bilanciosegnala le «criticità» nel ddl del governo
CATANIA. La premessa è tutt'altro cheincoraggiante: «Prima di approfondire le tematiche e i profilicritici contenuti nei disegni di legge in esame occorre evidenziareche le relazioni tecniche accompagnatorie sono carenti diinformazioni relative alla quantificazione degli aspetti finanziaridelle norme dell'articolato ed alle modalità di copertura dellespese. Ciò, ovviamente, rende oltremodo complicato un esameapprofondito delle singole questioni e del loro effettivo impattosulle finanze della Regione». Non è una bocciatura tout coutt, macertamente un richiamo molto chiaro. Nelle 23 pagine di relazione,predisposta dal Servizio studi dell'Ufficio bilancio dell'Ars ediffusa a tutti i 90 deputati regionali, il giudizio sullafinanziaria in discussione a Palazzo dei Normanni presenta molteombre. Laddove, esaminando ogni articolo del ddl del governoregionale. «sono messi in evidenza i principali aspetti di criticitàconnessi ai profili sostanziali e di copertura finanziaria».
Ecco i principali rilievi. A partiredal fondo di 20 milioni per le ex Province al fondo da 20 milioni perle ex Province. «La disposizione appare problematica sotto diversiprofili»: fondi che per legge dovrebbero essere indirizzati versoinvestimenti verranno destinati alla spesa corrente, a partire dalpagamento del mutuo. E c'è un nodo di copertura finanziaria: i 20milioni, infatti, verrebbero stanziati nel caso in cui si realizzil'equilibrio del sistema sanitario regionale, le cui entrate derivanodalle maggiorazioni Irpefe Irap. E «non sembra che tale modalità dicopertura finanziaria possa essere apprezzata favorevolmente».
Tirata d'orecchi anche sulla misurache, all'articolo 1 del ddl, prevederebbe degli incentivi (plafondiniziale di un milione) a chi trasferirà la residenza fiscale inSicilia. «Nulla si rintraccia in merito alle modalità diquantificazione, cosicché non ci si può esprimere in relazione allasua congruità», scrivono i tecnici dell'Arso Ergo: «Si ritiene cheil competente dipartimento regionale debba sottoporre allavalutazione della deputazione regionale gli elementi per verificarnel'impatto. Inoltre non appare di facile interpretazione ilriferimento alla operatività del provvedimento rispetto ai tributicomunali».
Qualche perplessità anche sul fondo dirotazione dell'Irfis. Nella norma, annota il Servizio studi, «vengonoutilizzate oltre che per la concessione di finanziamenti alle piccolee medie industrie operanti in Sicilia, anche per la concessione digaranzie (insieme a Confidi)alle imprese operanti in tutti i settorieconomici». E quindi si realizzerebbe «un aumento della platea deisoggetti che potrebbero accedere al credito, sia una diversificazionedelle operazioni finanziarie erogabili». Conseguente l'invito algoverno regionale affinché chiarisca «la portata economica efinanziaria della disposizione, quantificando anche il valore delpredetto Fondo di rotazione».
Pollice verso sull'articolo 12 (comma4) che introduce un contributo di solidarietà per i trattamentipensionistici del personale degli enti minerari soppressi (Azasi, Emsed Espi). «La norma presenta - rammentano i tecnici - profili diillegittimità costituzionale in quanto la previsione di uncontributo di solidarietà in maniera selettiva a carico di alcunitrattamenti pensionistici rischia di presentarsi come un prelievoforzoso irragionevole e non giustificato. In particolare - concludono- si segnala in proposito il mancato rispetto dei principio dieguaglianza e parità di trattamento».
Fra le righe viene sollevato qualchedubbio anche sugli adempimenti dell'accordo Stato-Regione sullafinanza locale, approvato nella manovra nazionale.

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