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rassegna stampa del 10 gennaio 2019

Giornale di Sicilia

Pronti 40 milioni di euro per il cosiddetto Collegato
La Finanziaria potrebbe uscire dalle sabbie mobili

PALERMO
Se sarà una vera accelerazione lo si vedrà solo a partire da oggi. Ma ieri il governo regionale potrebbe aver trovato la via d'uscita dalle sabbie mobili in cui è rimasta impantanata la Finanziaria. L'assessore all'Economia, Gaetano Armao, ha comunicato informalmente al presidente della commissione Bilancio Riccardo Savona che il governo stanzierà almeno una quarantina di milioni per coprire la spesa per il cosiddetto Collegato. È il segnale che gli alleati del centrodestra e anche pezzi dell'opposizione attendevano per allentare l'ost ruzionismo. Il collegato è una sorta di manovrina bis che verrà discussa dopo il varo di Finanziaria e bilancio. È lì, in quel testo extra, che verranno dirottate tutte le proposte dei partiti e dunque gli emendamenti che per ora appesantiscono la Finanziaria. Che a questo punto potrebbe perfino perdere alcuni degli articoli principali per essere ulteriormente alleggerita e viaggiare più speditamente verso l'approvazione prevista al massimo per il 23 gennaio, in modo da evitare l'esercizio provvisorio. Con questo accordo di massima, Savona ha deciso di assegnare ai deputati un termine che scadeva ieri sera per presentare gli emendamenti. L'esame del testo base e delle proposte di modifica inizierà questa mattina con l'obiettivo di dare il primo via libera in serata, in modo tale che la Finanziaria possa formalmente approdare in aula già domani o al massimo all'inizio della prossima settimana. Tuttavia restano le perplessità del Partito Democratico, che con il capogruppo Giuseppe Lupo e con l'ex assessore Baldo Gucciari ha definito la manovra «approssimativa e priva di misure efficaci per lo sviluppo». Lupo e Gucciardi hanno chiesto al governo di riscrivere il testo base e hanno definito il cosiddetto Collegato «un insieme di emendamenti clientelari e di spesa». Intanto fra gli emendamenti che potrebbero essere approvati ce n'è uno, che è stato presentato da Diventerà Bellissima, che potrebbe dare un paracadute alle ex Province che si trovano ormai prossime al dissesto. «Il nostro emendamento- sostiene Alessandro Aricò- prevede che alle Città Metropolitane e Liberi consorzi possano predisporre solo il bilancio annuale invece del triennale e utilizzare, anche in sede di bilancio previsionale 2018, l'avanzo di amministrazione libero per raggiungere il pareggio finanziario ed il mantenimento degli equilibri di bilancio». Gia. Pi

PREFETTURA
Girgenti Acque, nominato un secondo commissario

La Prefettura ha nominato un secondo commissario che  affiancherà Gervasio Venuti nella gestione di Girgenti Acque,società appaltatrice del servizio idrico e di depurazione in gran parte della provincia di Agrigento, destinataria di un provvedimento interdittivo antimafia per via di presunte contiguità del suo ormai ex presidente Marco Campione con ambienti vicini a Cosa Nostra. SI tratta dell'avvocato Giuseppe Massimo Dell'Aira, avvocato dello Stato con decenni di esperienza nella professione. Nei prossimi giorni potrebbe essere nominato un terzo commissario. (*GECA*)  

FAVARA
Strada Esa Chimento, chiusura al transito
Da alcune settimane, per un tratto, era possibile transitarla a senso unico alternato, da ieri, invece, è stata chiusa del tutto alla circolazione veicolare. Si tratta della strada Esa Chimento che congiunge Favara a Villaggio Mosè. Per numerose famiglie che abitano aldilà dell'interruzione, ma anche per alcune imprese e una comunità per anziani, raggiungere le proprie sedi diventa un calvario perché bisogna allungare il percorso di  una decina di chilometri dovendo scegliere vie alternative come la provinciale Crocca o la interpoderale Mosella. Il problema si era manifestato a causa di uno smottamento di terreno che ha coinvolto la condotta delle acque bianche e nere. In attesa di ripristinare il sito ieri la frana si è allargata costringendo il Comune a chiudere il varco. (*UR*)

Villa Genuardi
Un percorso nei giardini storici
Villa Genuardi, ad Agrigento in via Ugo La Malfa, ospita la mostra intitolata "Villa Genuardi e i giardini storici di Agrigento: dal Giardino degli Dei al Giardino del Vescovo". Il progetto culturale è coordinato e curato dal Soprintendente Gabriella Costantino. Si avvale della consulenza botanica dei proff. Rosario Schicchi e Manlio Speciale, rispettivamente direttore e curatore dell'Orto Botanico - Sistema museale di Ateneo dell'Università degli Studi di Palermo. L'evento è stato realizzato anche in collaborazione con il Comune di Agrigento, il Libero Consorzio Comunale di Agrigento, la Curia Vescovile, il Parco Archeologico e  Paesaggistico della Valle dei Templi, il museo archeologico «Griffo» ed il FAI - Giardino della Kolymbethra. (*ACAS*)

Agrigentonotizie

Messa in sicurezza della Sp 17b, ecco come e quando presentare le offerte

L'importo a base d'asta, soggetto a ribasso, al netto degli oneri è di 606.250 euro. I costi della mano d'opera sono pari ad 112.408 euro
Entro il 24 gennaio è possibile presentare le offerte per la gara dei lavori di intervento urgente per la messa in sicurezza della S.p. 17B Raffadali - Siculiana in corrispondenza delle frane al km. 0+900 e al km. 9+800. I lavori interessano i comuni di Agrigento e di Raffadali. Si tratta del terzo bando di gara programmato nel mese di gennaio dal Libero Consorzio Comunale di Agrigento.
L'importo complessivo dell'appalto, compresi gli oneri per la sicurezza è di 625.000 euro, compresi gli oneri per l'attuazione dei piani della sicurezza non soggetti a ribasso (ex D.Lgs. 81/2008) pari a 18.700 euro. L'importo a base d'asta, soggetto a ribasso, al netto degli oneri per l'attuazione dei piani di sicurezza è di € 606.250. I costi della mano d'opera sono pari ad € 112.408,51.
Il termine per il ricevimento delle offerte è fissato per le ore 12:00 del 24 gennaio 2019, mentre la data dell'apertura delle offerte avverrà il giorno 28 Gennaio alle ore 9:00. L'apertura delle offerte avrà luogo presso la Sala Gare del Gruppo Contratti del Libero Consorzio, situata in Via Acrone al n.27 ad Agrigento. Il termine per l'esecuzione dei lavori è di 365 giorni consecutivi e continui, a decorrere dal giorno del verbale della consegna dei lavori. La procedura di gara è gestita integralmente in modalità telematica e dunque verranno ammesse solo le offerte presentate attraverso il Portale Appalti.  Per partecipare alla gara occorre collegarsi al sito ed accedere alla sezione Portale Appalti al seguente indirizzo: http://gare.provincia.agrigento.it/PortaleAppalti/it/homepage.wp .

Filodirettomorreale

Finanziaria regionale: previste norme per favorire gli investimenti, i consumi e i liberi consorzi. Due settimane per approvarla.
Resteranno quindi solo due settimane per l'approvazione di un documento che si preannuncia snello, ma peraltro non condiviso da tutti i partiti, in testa il Partito Democratico e il Movimento Cinquestelle. Il testo della finanziaria in origine era composto da 16 articoli. Nel ddl sono contenute "norme che mirano a favorire gli investimenti, i consumi e il radicamento nella Regione di nuclei familiari e individui non residenti ad alto potenziale economico - si legge nella relazione introduttiva - ampliando la portata incentivante già prevista in proposito dalla normativa nazionale". "Inoltre, al fine di fronteggiare la grave situazione finanziaria dei liberi consorzi comunali e delle Città metropolitane, nelle more della rimodulazione dell'indebitamento degli stessi è stato previsto un incremento delle risorse destinate al fondo per investimenti dei liberi consorzi comunali e delle Città metropolitane".
L'incremento "è destinato prioritariamente al pagamento delle quote di capitale delle rate di ammortamento dei mutui accesi dai liberi consorzi comunali e delle Città metropolitane per il finanziamento di spese di investimento". La norma prevede anche misure di agevolazione al credito in favore delle imprese, compresi interventi per il sostegno delle imprese vittime di usura e/o estorsione, e misure volte ad incentivare lo sviluppo della mobilità sostenibile urbana attraverso l'uso di mezzi pubblici e privati non inquinanti. Approvata la finanziaria a fine gennaio e scongiurato il prolungamento dell'esercizio provvisorio di un altro mese, l'Assemblea regionale dovrà mettere mano al cosiddetto "collegato", un documento che contiene una serie di norme stralciate, proprio per rendere snello il documento principale.

Sicilia.opinione

Diventerà Bellissima, emendamento in Finanziaria per aiutare i Liberi Consorzi

Il Gruppo di Diventerà Bellissima all'Ars ha depositato oggi un emendamento alla legge di stabilità regionale che prevede l'applicazione alle Città Metropolitane ed ai Liberi Consorzi Comunali di misure straordinarie per far fronte alle attuali difficoltà finanziarie.
In particolare la proposta prevede che agli Enti intermedi siano estese le misure straordinarie già indicate nel D.L. 50 del 2017 ed in particolare la possibilità di predisporre solo il bilancio annuale invece del triennale e di utilizzare, anche in sede di bilancio previsionale 2018, l'avanzo di amministrazione libero per raggiungere il pareggio finanziario ed il mantenimento degli equilibri di bilancio".
"La norma - spiega il capogruppo Alessandro Aricò -  prevede che qualora l'avanzo di amministrazione libero non sia sufficiente per consentire il pareggio di bilancio ed il mantenimento degli equilibri, gli enti intermedi possano approvare il bilancio di previsione 2018 prevedendo la copertura del disavanzo secondo le modalità finanziarie indicate dall'art. 188 del D.L. 267/2000, come ad esempio l'utilizzo delle economie di spesa ovvero la modifica delle aliquote sulle imposte locale. Infine, è previsto per il biennio 2019-2020 che le somme relative al versamento allo Stato dello split payment fiscale siano destinate alle Città Metropolitane e ai Liberi Consorzi per far fronte ai disavanzi maturati e al prelievo forzoso".


LIVESICILIA


ARS
Modello Portogallo, bollo, Province
Finanziaria, tutti i "no" dei tecnici

di Andrea Cannizzaro
Il Servizio Studi del Bilancio passa ai"raggi X" la legge di stabilità regionale. E i dubbi nonmancano. Ecco quali sono.
PALERMO - Sono le norme bandiera di unafinanziaria snella: l'esenzione decennale delle tasse per chi sitrasferisce in Sicilia, l'esenzione dalla tassa automobilistica ele norme di sostegno alle ex province.
L'ufficio del bilancio dell'Assemblearegionale siciliana però avanza più di un dubbio proprio su quegliarticoli dei disegni di legge di bilancio e alla legge di stabilitàproposti dal governo e che dovrebbero essere esaminati dai deputatigià dai prossimi giorni.
Modello Portogallo, dubbi sulleimposte
L'articolo uno della finanziaria prevede ilcosiddetto "modello Portogallo". Per il governo regionale ilprovvedimento costerà alle casse regionali solamente un milione dieuro ma per l'ufficio del bilancio la correttezza di questa cifranon è verificabile perché non sono indicati i calcoli alla base diquesto dato. Ma fra le esenzioni di tributi previste dallafinanziaria quella che meno riesce a convincere i tecnici di palazzodei Normanni sono le esenzioni dai tributi locali per cui "nonappare di facile interpretazione il riferimento alla operatività delprovvedimento rispetto ai tributi comunali". Non è chiaro, inaltre parole, come la Regione risarcirà i Comuni delle mancateentrate che dovrebbero avere con i nuovi residenti.
Le altrenorme "in bilico"
Ma non è questa l'unica"criticità" (così sono state definite dai tecnici diPalazzo dei Normanni) dei due disegni di legge finanziari: ci sono dauna parte scostamenti fra i dati macroeconomici e le entrate, ma cisarebbero anche errori tecnici. Un esempio è offerto dalledisposizioni che prevedono l'incentivo per le auto elettriche: unamisura analoga è già vigente infatti dal 2016. Insomma, la leggec'è già, non c'è bisogno di approvarla.
Si sono poi, regole chenon rispetterebbero la competenza statale (e quindi incostituzionali)come quelle riguardanti la tassa automobilistica, norme poco chiare edisposizioni da riscrivere come nel caso dell'introduzione deltributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti.
Ingenerale i burocrati dell'Ars ritengono che le relazioni tecnichedi accompagnamento ai ddl sono carenti di informazioni sia riguardoalla quantificazione di entrate e uscite, sia riguardo alle modalitàdi copertura delle spese. "Ciò, ovviamente - concludono i tecnici-, rende oltremodo complicato un esame approfondito delle singolequestioni e del loro effettivo impatto sulle finanze dellaRegione".
Il Pd all'attacco
E così non ètardata ad arrivare la reazione di alcuni parlamentari. I demGiuseppe Lupo e Baldo Guicciardi hanno accusato il governo guidato daNello Musumeci di avere presentato all'Ars una manovra economica"approssimativa, priva di misure efficaci per lo sviluppo e carentedal punto di vista tecnico per la corretta quantificazione degliaspetti finanziari" chiedendo al presidente della commissioneBilancio Riccardo Savona di sollecitare i chiarimenti e lecorrezioni.
Le entrate
I principali rilievi chedal Centro studi dell'Ars arrivano al bilancio di previsione 2019riguardano le entrate. Per i dipendenti che hanno esaminato ilbilancio infatti i tributi che dovrebbero essere riscossi nonconsiderano il Pil che secondo le stime sarà prodotto in Sicilia. Cisarebbero scostamenti anche rispetto ai valori delle entrate di cuila Regione dovrebbe usufruire dopo l'accordo siglato con lo Stato evarato con la manovra nazionale.
Le spese
Dallato delle spese poi, l'ufficio di bilancio, ritorna su un tema checaratterizza le sue relazione "non può sottacersi - si leggeinfatti - la bassa incidenza della spesa di investimento (generantesviluppo) rispetto alla spesa corrente". Quest'ultima vale 15miliardi su un bilancio che ammonta a 21,2 miliardi con un incidenzapercentuale del 70,79%.
Province, Irfis, Resais: gli altri"no"
A proposito di investimenti, dubbi sonostati espressi anche sul finanziamento da 20 milioni alle Province.Secondo i tecnici dell'Ars, le somme destinate agli investimenti, nonpossono essere utilizzate per pagare le rate dei mutui, consideratispesa corrente. Non solo. Perplessità anche sulla copertura, vistoche i 20milioni sarebbero presi da un eventuale, ma non certo, utileprodotto dal Servizio sanitario regionale.
I dubbi proseguonosugli altri articoli della finanziaria. Si parte dalla norma cheprevede l'uso dei fondi dell'Irfis per la concessione di garanziealle imprese e si continua con l'articolo otto che si occupa deicosti del personale della Resais. In tutti e due i casi non sonochiare le coperture finanziarie. E si finisce con la prorogadell'autorizzazione ad acquisire le terme di Acireale.L'operazione, nel 2018, era stimata 15 milioni ma essendo passatoun anno potrebbero essere cresciuti gli oneri finanziari per lacrescita dei tassi di interesse. Il costo per i tecnici dell'Arsandrebbe aggiornato ma così non è stato fatto. Adesso, al governotocca fornire tutti i chiarimenti necessari. Lo "sbarco"del testo a Sala d'Ercole è previsto infatti per domani.

LA SICILIA

SCIACCA. L'impianto di riscaldamentoè andato in tilt in alcune aule dell'Istituto tecnico commerciale"Arena"
FA FREDDO GELIDO NELLE SCUOLE
Brutto rientro dalle vacanze, glistudenti per protesta hanno disertato le lezioni.
GIUSEPPE RECCA
SCIACCA. Le temperature gelide diquesti giorni tornano a determinare disagi nelle scuole cittadine.Gli studenti di alcune classi dell'istituto tecnico commerciale "DonMichele Arena" hanno disertato ieri le lezioni per mancanza diriscaldamento.
Al rientro della vacanze hanno trovatole aule fredde e dopo due giorni non se la sono sentita di soffrireancora il freddo. La scuola dispone di un impianto unicocentralizzato che è entrato regolarmente in funzione, ma le bassetemperature ed i limiti tecnici dell'irnpianto non consentono diriscaldare tutte le aule, in particolare quelle che sono lontanedalla caldaia centrale.
La dirigenza scolastica conferma lasituazione di disagio dovuta alla precarietà dell'impianto, si èadoperata per una verifica tecnica, ma a quanto pare non si tratta diproblemi risolvibili in tempi brevi, probabilmente occorre unarevisione dell'intero impianto e un adeguamento tecnologico,interventi che sono di competenza del Libero Consorzio Comunale diAgrigento, l'ente che ha la competenze per le strutture scolastichesuperiori. Una nota nelle prossime ore sarà indirizzata agli ufficiaddetti a tale servizio. In sostanza, gli studenti che ieri hannodisertato le lezioni per portare il problema all'attenzione delleautorità, devono rassegnarsi e almeno per i prossimi giorni,caratterizzati dal freddo pungente che sta colpendo la Sicilia,dovranno coprirsi bene e limitare al massimo i danni. La situazionenelle altre scuole superiori della città è abbastanza normale,qualche problema era sorto al liceo classico "Tommaso Fazello"poco prima delle festività natalizie, ma un intervento tecnico hapermesso di sistemare l'impianto a garantire lezioni al caldo pertutte le classi. Nelle scuole dell'obbligo, quelle di competenzacomunale, ci sono stati problemi alla scuola materna "Magnolie"del quartiere Perriera. Al rientro delle vacanze l'impianto diriscaldamento non ne ha voluto sapere di entrare in funzione. Conevidenti disagi per i piccoli alunni. L'episodio ha generato allarmetra i genitori, molti hanno preferito riportare i loro bambini a casae segnalare la questione agli organismi comunali. A causare ilproblema sarebbe stato un guasto alla caldaia, ma dopo due giorni diallarme un apposito intervento tecnico ha permesso di riparare ilguasto e riportare in funzione la caldaia. Nessun problema nellealtre scuole cittadine, dove gli impianti di riscaldamento sonoperfettamente funzionanti, anche se in alcuni casi sono le vecchiesempre affidabili stufette elettriche a sopperire alla mancanza di unimpianto centralizzato a gasolio o a gas.


GIRGENTI ACQUE. Nominato l'avvocato MassimoGiuseppe Dell'Aira, coadiuverà Gervasio VenutiRaddoppiano i commissari
Una voce sussurra l'ipotesi che possa arrivare anche un terzofunzionario
Dalle aule di Corte d'Assise, dove ha rappresentato lo Statocontro i boss di Cosa Nostra sia al maxiprocesso sia nei processi perle più eclatanti stragi mafiose (omicidio Boris Giuliano, quello perla strage di via Croce Rossa, in cui perse la vita Antonino Cassarà)alla Fondazione Teatro Massimo, come vice presidente, all'Avvocaturadello Stato, difendendo nel 2015 il Presidente della RepubblicaGiorgio Napolitano, quando al processo sulla trattativa Stato-Mafiane venne chiesta l'audizione, per approdare alla Girgenti Acque.L'avvocato Massimo Giuseppe Dell' Aira, 70 anni il prossimo 12gennaio, si è presentato ieri pomeriggio presso la sede dellasocietà alla zona industriale annunciando praticamente da solo lapropria nomina nel proprio ruolo di commissario prefettizio. Unincarico che Dell'Aira svolgerà non in alternativa all'ex managerdell'Asp di Agrigento Gervasio Venuti, ma in modo congiunto con esso,per quanto al momento non è chiaro se vi sarà una distinzioneesatta del lavoro tra i due, viste le diverse specializzazioniprofessionali. Alla società Dell'Aira avrebbe solo preso i primicontatti, stretto alcune mani e an- nunciata la volontà di tornarenei giorni successivi. Certa è l'attenzione sulla gestione dellasocietà, che da quando è stata colpita da un'interdittiva antimafiasi è vista anche recapitare un provvedimento di risoluzione delcontratto da parte dell'Assemblea territoriale idrica, tanto che unavoce al momento priva di riscontri formali sussurra l'ipotesi chepossa arrivare anche un ulteriore commissario nelle prossimesettimane. Intanto si attende di conoscere l'esito dell'annunciatoricorso al Tar che Cirgenti Acque vorrebbe presentare per tentare diottenere quantomeno una sospensiva al provvedimento prefetti zio ma,soprattutto, l'assemblea dei soci sta ancora attendendo dicomprendere se vi sono ancora i margini per nominare una nuovagovernance, dato che oggi la società è affidata all'avvocatoGalluzzo - nella qualità di presidente pro-tempore - dopo ledimissioni del dominus Marco Campione. Ma le domande non sonoterminate: in molti - questa volta, i cittadini - vorrebberocomprendere in che modo si sta muovendo l'Ati, che, firmata larisoluzione (anche questa potrebbe finire nelle aule di tribunale)non ha ancora approntato un vero e proprio "piano B" pergarantire la gestione del servizio idrico integrato nel post GirgentiAcque. Al momento, come è stato lo stesso commissario Venuti adichiarare durante un incontro con i sindacati, sarà complessotrovare un gestore alternativo, ma, anche, avviare una gestionetotalmente in house, stante che i Comuni non solo non hanno lerisorse, ma nemmeno le professionalità per farlo.

RIFIUTI: COMUNI IN DIFFICOLTA'
Senza impianti in cui scaricare e a rischio sanzioni
Comuni "puniti" se fanno la differenziata e "puniti"anche se non la fanno affatto. E' sostanzialmente questa lasituazione dei Municipi siciliani e, segnatamente, quelliagrigentini. Partiamo dalla prima delle circostanze, che è anchequella che sta in questi giorni penalizzando i cittadini. Lepiattaforme di raccolta dell'umido sono, infatti, sovraccariche ocomunque non in condizione di raccogliere il rifiuto. Quindi incomuni come Favara il servizio non verrà effettuato oggi e adAgrigento, dopo lo stop di lunedì scorso, anche ieri è statoimpossibile completare il servizio. Si spera nei prossimi giorni chela situazione possa riallinearsi (il capoluogo ha presentato unadiffida alla piattaforma perché riprenda il servizio) ma è certoche il sistema della differenziata è al collasso, ed è bastato chei centri di maggiori dimensioni iniziassero a riciclare. Poi ci sonoaltre sanzioni, queste economiche e che, ovviamente, ricadrannoanch'esse sui cittadini. Stiamo parlando dell'applicazionedell'addizionale sui conferimenti del 20% che la Regione ha deciso diapplicare ai Comuni che non hanno raggiunto almeno il 65% delladifferenziata entro il 31 dicembre 2018. Una sanzione che saràprogressiva (ovvero, se la percentuale di un centro è del 15%pagherà molto di più di una dove si è raggiunto, ad esempio, il64,8%) mentre, al contrario, sarà "secco" il premiofornito ai comuni, dato che sarà riconosciuto solo a chi avràraggiunto il 65,1%. Categoria in cui rientrano come noto già diversicomuni della Provincia, che hanno ricevuto un riconoscimentoeconomico a fine gennaio. Molti di più sono invece quelli che,stando a quanto promesso dalla Regione, dovranno pagare qualcosa. Apartire dal capoluogo, che se ha chiuso a dicembre con unalusinghiera percentuale del 69.7%, su base annua si è mantenuta dipoco sotto il 65% a causa dei primi mesi dell'anno. Essere precisi suquali comuni saranno certamente "multati" non è facile,perché i dati completi non esistono ancora, certo è che i piccolicomuni - tranne i casi di Camastra o Burgio sono tutti in buoneacque, più la città cresce di dimensioni maggiori sono i guai.Quindi tra i cattivi possiamo inserire senza rischi Canicattì,Licata, forse Sciacca, Favara, forse Porto Empedocle, Palma diMontechiaro e Naro, anche se, ancora oggi, non è chiaro. come laRegione voglia applicare la mora sui conferimenti e ci potrebbequindi essere del margine per i centri per prendere fiato. Fino aquando?

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