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LA POLIZIA PROVINCIALE DEL LIBERO
CONSORZIO COMUNALE DI AGRIGENTO IN PRIMA LINEA NEL GARANTIRE LA
SICUREZZA NELLE S.P.
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La Polizia provinciale del Libero
Consorzio Comunale di Agrigento ancora una volta in prima linea nel
garantire la sicurezza nelle Strade Provinciali.
E' stata, infatti, individuata dagli
Agenti del Corpo, guidati dal Ten. Col. Vincenzo Giglio, la ditta
che con i propri mezzi ha apportato fango e detriti sulla strada
provinciale n. 81 San Silvestro - Grazia in territorio a cavallo
dei Comuni di Canicattì e Naro.
I fatti risalgono alla fine di
dicembre: alcuni cittadini, a causa della presenza di un notevole
strato di fanghiglia sulla carreggiata, avevano segnalato la
difficoltà a circolare con i propri veicoli sulla importante
bretella stradale che collega la SS 123 "Canicattì-Licata" con
la SP n. 12 "Naro Campobello di Licata"
In quella circostanza, la Polizia
Provinciale intervenne per coordinare gli interventi repentini per
l'eliminazione del pericolo ed il ripristino della viabilità. In
questi giorni, infine, un nuovo ed importante risultato; dopo un'
apposita fase istruttoria interna, che ha portato alla individuazione
dei responsabili di quanto accaduto, gli uffici del Comando hanno
proceduto ad elevare il verbale di contestazione al rappresentante
legale della società che ha causato il riversamento di fango e
contestualmente hanno intimato allo stesso il ripristino del tratto
viario mediante la pulizia del tracciato che risulta lungo circa 500
metri.
Purtroppo, non è l'unico caso di
danneggiamento della sede stradale delle strade provinciali che, a
causa della carenza di cantonieri, si trovano privi di controlli.
Sulla fitta rete viaria secondaria, infatti, transitano mezzi pesanti
e trattori che con i loro cingoli, spesso, distruggono il bitumato
della sede viaria causando non poche difficoltà alla viabilità.
LIVESICILIA
Finanziaria
LA GIUNTA VARA IL COLLEGATO
IMMOBILI, CAS, PROVINCE: LE
NOVITÀ
di Salvo Toscano
Spese aggiuntive per poco meno di trenta milioni. Riparte il
cammino in commissione.
PALERMO - Dopo una lunga giornata di
lavoro ieri a Pergusa, nella notte la giunta ha varato il collegato
alla finanziaria. Il disegno di legge, che prevede spese aggiuntive
per poco meno di trenta milioni, viene trasmesso oggi all'Assemblea
regionale siciliana. I deputati lo aspettavano per far proseguire il
cammino della manovra, che dovrebbe essere approvata col bilancio
entro il 31 di questo mese. Tra le norme contenute nel collegato ce
n'è una che riguarda gli appalti pubblici, che elimina i ribassi
eccessivi attraverso un complesso metodo aritmetico. È prevista
un'assicurazione su tutti gli immobili regionali per circa due
milioni, da assegnare con gara. Si stanziano dieci milioni per l'Ast,
la partecipata del trasporto pubblico, ma imponendole sconti e
biglietti gratuiti per studenti universitari, militari, anziani e
disabili. Novità contrattuali con conseguenti aumenti per i
dipendenti del Cas (si applicherà il contratto delle autostrade).
Tra i 50 articoli del ddl anche una norma che istituisce l'Agenzia
per il Turismo. Ci sono anche norme che favoriscono il credito alle
imprese, fondi di garanzia per risanare i debiti di Ipab ed ex
consorzi Asi e sul fronte delle ex Province, si prevede che la
Regione si faccia carico dei mutui accesi con la Cassa depositi e
prestiti per sbloccare investimenti su scuole e strade e per
garantire fornitori e dipendenti. Il debito residuo delle ex Province
per questi mutui ammonta a 230 milioni, 80 solo di Siracusa, con rate
annue di 27 milioni. Non è un intervento risolutivo, ma si aggiunge
ai 540 milioni previsti dall'accordo tra Stato e Regione, permettendo
un margine di manovra agli enti di area vasta in grosse difficoltà
economiche, come aveva anticipato la scorsa settimana Gaetano Armao
in una conferenza sulle Province a Palermo.
"E' una manovra di
bilancio complessa ed articolata che nei prossimi giorni potrà dare
ai siciliani nuove opportunità liberando risorse finanziarie, a
partire dalle Province, dopo il fondamentale accordo di finanza
pubblica con lo Stato", scrive su Facebook l'assessore all'Economia
Gaetano Armao.
Il cammino dei documenti contabili riprenderà oggi pomeriggio in
commissione Bilancio.
LA SICILIA
BIVONA
Si progetta strada collegamento con Ribera.
BIVONA. Non è più la Mare-Monti, che avrebbe dovuto collegare
l'area dei Monti Sicani con il litorale del territorio riberese, ma
si tratta della strada tra Bivona e Borgo Bonsignore di Ribera che
viaggerà sulle strade provinciali esistenti da riqualificare in
buona parte e con la costruzione di un nuovo ponte sul fiume
Magazzolo. Il progetto, che sta per essere completato proprio in
questi giorni dai tecnici dell'ex Provincia, prevede il passaggio
della "nuova" strada dalla Ss 115, bivio di Borgo
Bonsignore, sulle arterie provinciali 57 e 61 in territorio di Ribera
per passare poi sulla Sp 32, Ribera-Cianciana, sulla consortile 19,
per innestarsi sulla 34la Bivona-Bivio Tamburello (innesto sulla Ss
386), dopo avere attraversato il ponte sul fiume Magazzolo da
costruire, per raggiungere infine Bivona. Si tratta di un tracciato
complessivo di una trentina di chilometri che metterà in
collegamento diretto la montagna con il mare. Di nuovo, ci sarà la
costruzione di un nuovo ponte di circa 200 metri sul fiume Magazzolo
con un finanziamento a parte e relativo alle aree montane. Il costo
complessivo dell'opera viaria sarà di circa 12 milioni di euro,
ponte escluso, che dovranno essere erogati dalla Regione Siciliana.
Il progetto è completo, si aspetta il parere delle istituzioni
regionali per passare poi aìl'esecutivo, al decreto di finanziamento
e infine alla gara di appalto tramite l'Urega di Agrigento. "Speriamo
che l'iter procedurale vada veloce, saltando i passaggi burocratici -
ci dice il sindaco di Bivona Milko Cinà perché il territorio
montano è abbandonato da decenni e ridotto ad una viabilità
dell'inizio del secolo scorso. Ne gioverebbero popolazioni ed
economia".
RAVANUSA / SANTA ELISABETTA / SCIACCA
In arrivo finanziamenti europei a regia regionale.
Fondi europei, Comuni firmano la convenzione con la Regione
Siciliana.
Tre Comuni della provincia firmano la convenzione con la Regione
per l'accesso ai fondi europei da utilizzare nel contesto di
interventi per l'efficientamento energetico e di lavori
infrastrutturali. Sono i Comuni di Santa Elisabetta, Ravanusa e
Sciacca. Per i primi due, il percorso di accesso ai fondi comincia
con il programma di ripartizione di risorse ai Comuni della Sicilia
al fine di "Promuovere la sostenibilità energetica-ambientale
nei comuni siciliani attraverso il Patto dei sindaci". Al
programma segue il decreto dell'assessorato dell'Energia che emette
le "Linee guida per la redazione dei regolamenti volti alla
definizione dei criteri e delle procedure per l'esecuzione degli
accertamenti e delle ispezioni sugli impianti termici degli edifici"
e, ancora, l'approvazione del Programma operativo Fers nell'ambito di
"Energia sostenibile e qualità della vita". I Comuni di
Santa Elisabetta e Ravanusa non si sono lasciati sfuggire l'occasione
e, seguendo le linee guida e le procedure, sono a un passo dal
ricevere i finanziamenti europei.
L'Amministrazione comunale di santa Elisabetta ha presentato il
progetto per i "lavori di manutenzione straordinaria per
l'efficientamento energetico e l'abbattimento delle barriere
architettoniche dei 10- cali della biblioteca comunale".
Progetto già ammesso a finanziamento per un importo complessivo di
522.606,80 euro. L'ultimo passo, è stata l'approvazione della
convenzione che regola i rapporti tra la Regione Siciliana -
dipartimento dell'Energia - e il Comune di Santa Elisabetta.
Per quanto riguarda Ravanusa, il Comune ha presentato un progetto
(ammesso a finanziamento) per i "lavori di ristrutturazione,
promozione dell'ecoefficienza e riduzione dei consumi energetici
della biblioteca comunale con annesso museo". La parte del leone
la fa Sciacca che ha presentato un progetto per le infrastrutture
marittime e portuali, nello specifico si tratta di "lavori di
realizzazione del tratto terminale della banchina di riva nord, dei
piazzali retro stanti e opere d'alaggio" per un importo
complessivo di 6milioni 1OOmila euro che includono anche arredo
urbano, allacciamenti ai pubblici servizi, acquisizioni di aree e
immobili, accertamenti di laboratorio - verifiche e collaudi, da
spendere secondo un calendario ben preciso: 2milioni quest'anno,
3milioni l00mila euro nel 2020 e 1 milione nel 2021.
CANICATTI'.
La Polizia Provinciale ha intimato l'immediato
ripristino dei luoghi
Danneggiata la sede stradale gli autori scoperti e multati
CARMELO VELLA
CANICATTI'. La Polizia provinciale del Libero Consorzio Comunale
di Agrigento ancora una volta in prima linea nel garantire la
sicurezza nelle Strade Provinciali. E' stata, infatti, individuata
dagli Agenti del Corpo, guidati dal Tenente colonnello Vincenzo
Giglio, la ditta che con i propri mezzi ha apportato fango e detriti
sulla strada provinciale numero 81 San Silvestro - Grazia in
territorio a cavallo dei Comuni di Canicattì e Naro.
I fatti risalgono alla fine di dicembre: alcuni cittadini, a causa
della presenza di un notevole strato di fanghiglia sulla carreggiata,
avevano segnalato la difficoltà a circolare con i propri veicoli
sulla importante bretella stradale che collega la statale 123
"Canìcattì-Licata con la strada provinciale "Naro-Campobello
di Licata".
In quella circostanza, la Polizia Provinciale intervenne per
coordinare gli interventi repentini per l'eliminazione del pericolo
ed il ripristino della viabilità. In questi giorni, infine, un nuovo
ed importante risultato; dopo un' apposita fase istruttoria interna,
che ha portato alla individuazione dei responsabili di quanto
accaduto, gli uffici del comando hanno proceduto ad elevare il
verbale di Contestazione al rappresentante legale della società che
ha causato il riversamento di fango e contestualmente hanno intimato
allo stesso il ripristino del tratto viario mediante la pulizia del
tracciato che risulta lungo circa 500 metri. Purtroppo, non è
l'unico caso di danneggiamento della sede stradale delle strade
provinciali che, a causa della carenza di cantonieri, si trovano
privi di controlli. Sulla fitta rete viaria secondaria, infatti,
transitano mezzi pesanti e trattori che con i loro cingoli, spesso,
distruggono il bitumato della sede viaria causando non poche
difficoltà alla viabilità. Per questo motivo la, polizia
provinciale ha annunciato che i controlli saranno intensificati su
questo fronte.
APPALTI, UN FRENO AI RIBASSI SOSPETTI «SISTEMA NON
CONTROLLABILE A MONTE
Falcone spiega la norma inserita nel
ddl principale. Ast gratuita per le forze dell'ordine
PALERMO. "Nostra signora della burocrazia dei lavori
pubblici" nel mirino dell'assessore ai Infrastrutture e
mobilità, Marco Falcone. Tra le norme contenute nel "collegato"
approvato domenica sera dalla giunta Musumeci riunita a Pergusa,
spicca quella relativa alla modifica sugli appalti in Sicilia. Un
passaggio che affonda le sue radici nel primo anno di governo con il
confronto portato avanti anche con le associazioni di categoria da
parte dell'assessore Falcone.
La norma consiste in una ridefinizione dei criteri e passa da un
percorso che il governo ritiene possa essere anticipatore anche a
livello nazionale. «Attualmente con il Codice degli appalti sino
alla soglia di 2 milioni di euro - illustra Falcone - si può
procedere o secondo il massimo ribasso o con l'offerta economicamente
più vantaggiosa».
La norma di riforma contenuta nel collegato cambia le regole, o
almeno dovrebbe, in termini di facilitazione generale, ma soprattutto
per attutire l'effetto dei ribassi d'asta, spesso eccessivi e
sproporzionati, che hanno caratterizzato la storia di molti appalti,
anche recenti, nell'Isola. Il meccanismo viene spiegato dallo stesso
assessore Marco Falcone: «Sino alla soglia di 4 milioni sarà
possibile procedere con il criterio del massimo ribasso. Calmierato,
però, attraverso una specifica operazione aritmetica. Viene
elaborata una media, ma quel che è più importante - prosegue
l'assessore' - è che il meccanismo non è controllabile a monte».
Un modo quindi, non tanto per alleggerire le procedure, ma anche
per rafforzare in termini generali, il sistema degli appalti: «Può
sembrare complicato, ma non lo è, precisa l'assessore - che,
aggiunge - potrebbe essere una vera e propria norma apripista a
livello nazionale. Le basi d'asta al 40% stanno mettendo in ginocchio
imprenditori e sistema, è tempo di andare oltre questo schema».
Più volte in passato Ance Sicilia, l'associazione di categoria
degli edili, aveva posto in maniera esplicita, con argomenti e cifre,
la questione. Adesso arriva il banco di prova dell'Aula per
sperimentare l'ipotesi di cambiamento concepita dall'assessorato di
via Leonardo da Vinci. Va poi ricordato, sempre in materia di
appalti, che il codice etico di prossima discussione prevede norme
specifiche per garantire la massima trasparenza, anche attraverso
obblighi in materia di pubblicazione dei bandi sui media maggiormente
diffusi sul territorio.
Altra norma inserita nel ddl"collegato" principale
licenziato dalla Giunta e consegnato alla commissione Bilancio è
quella che prevede «al fine di incrementare le condizioni di
sicurezza del trasporto pubblico locale, urbano ed extraurbano»,
l'ammissione gratuita a bordo dei mezzi dell'Ast (Azienda siciliana
trasporti) per gli appartenenti alle Forze dell'ordine, alle Forze
Armate e Corpi dello Stato. I fondi stanziati arrivano a 4 milioni di
euro. Gli anziani ultra sessantacinquenni, nonché i disabili di cui
alla Legge 104/92, art. 3, «sono ammessi gratuitamente ad usufruire
del trasporto pubblico locale effettuato dall'Ast sino alla
concorrenza dello stanziamento» di 6 milioni di euro. «Credo sia un
segnale importante che il governo vuole dare - commenta Falcone - poi
con un decreto attuativo successivo metteremo in dettaglio gli
aspetti pratici della questione, ma intanto questa è la dotazione
economica individuata».