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rassegna stampa del 31 gennaio 2019

Giornale di Sicilia


Regione. Da oggi la maratona in aula all'Ars
Manovra, niente tagli ma assunzioni
Un blitz in commissione Bilancio stravolge l'impianto del governo. Dai Comuni alle Camere di Commercio raffica di stabilizzazioni. E nasce l'Orchestra del Mediterraneo

Una valanga di stabilizzazioni, aumenti di stipendio per varie categorie, promozioni e perfino la creazione di una orchestra per l'Ars. C'è tutto questo nella Finanziaria approvata in commissione Bilancio martedì notte.  Un testo che ha raccolto alla fine57 articoli e che stravolge l'impianto di quello presentato dal governo un mese fa: la bozza dell'assessore GaetanoArmao non andava oltre i 16 art icoli. Dunque non sarà una Finanziaria agile. Ma i tempi per la sua approvazione non sono cambiati: la maratona legislativa inizia oggi dal bilancio  e dovrebbe terminare fra mercoledì e giovedì della prossima settimana. In tempo per evitare l'esercizio provvisorio anche a febbraio. Le stabilizzazioni riguardano in prima battuta il personale delle Camere di Commercio. Ma sono previste anche per i dipendenti della ex Pumex di Lipari, che andranno alla Resais, e per i precari dei Comuni in dissesto e pre-dissesto. Stabilizzazione garantita (se verrà approvata la norma inserita nel testo) anche per i precari dei Liberi Consorzi e delle Città metropolitane. Posto fisso anche per il personale della sanità penitenziaria: il contratto a tempo determinato scatterà entro tre mesi se verrà approvata la norma in questione. Per altre categorie è previsto il prolungamento del contratto o un allargamento delle mansioni. Il personale addetto al servizio antincendio presso le sale operative può continuare  a lavorare. Gli Asu, i 5.600 precari della Regione che incassano un sussidio da 700 euro, potranno essere impiegati presso i beni culturali. Gli aumenti riguardano il personale del Consorzio autostrade siciliane che grazie a un emendamento degli assessori Marco Falcone (Infrastrutture) e Armao vedranno trasformato il loro contratto da regionali passando a quello delle società che gestiscono autostrade a livello nazionale. Previsto anche un aumento delle ore di impiego. Aumenti anche per alcune figure di vertice degli Iacp, che potranno scavalcare i limiti di stipendio fissati dalla Regione per i propri dipendenti. La Regione potrà anche assegnare incarichi dirigenziali di terza fascia - entro il limite dell'8% dei posti totali - a personale «di particolare e comprovata qualificazione professionale ». Una norma che oltre a premiare i funzionari interni permetterebbe anche il ricorso a personale esterno: in base ai calcoli sono possibili così quasi cento promozioni o contratti a esterni. L'assessore alle Attività produttive ha fatto inserire un emendamento che permette di aumentare lo stipendio ai dipendenti di Ircac e Crias che confluiranno nel nuovo ente, l'Irca.  Inoltre viene tolta la gratuità dell'incarico per gli amministratori degli enti pubblici economici. Ma la norma che più di tutte ha  fatto discutere ieri è quella che permettedi creare l'Orchestra del Mediterraneo: voluta dal presidente dell'Ars Gianfranco Miccichè, è l'ult ima approvata dalla commissione (alle 2 e 30 della notte). L'Orchest ra nascerà per «favorire il dialogointerculturale fra i Paesi del Mediterraneo ». Sarà composta da musicisti provenienti da tutti i Paesi rivieraschi e sarà gestita dalla fondazione Federico II. Avrà un consiglio di amministrazione di tre membri, i revisori dei conti e un sovrintendente anche se l'emendamento non indica i costi nè le coperture. Prima dell'inserimento di questa norma il governo aveva ritirato quasi tutti gli articoli che prevedevano spese: una scelta dettata dall'obbligo di racimolare 244 milioni necessari a versare la prima quota della copertura di un disavanzo da 2,2 miliardi rilevato dalla Corte dei Conti. Della norma base è rimasto l'articolo che che finanzia gli esoneri fiscali per i pensionati di altri Paesi che si trasferiranno in Sicilia. E Diventerà Bellissima, guidata all'Ars da Alessandro Aricò, ha fatto inserire un emendamento che esonera dall'Irap le imprese che trasferiscono la propria sede sociale dall'estero in Sicilia. Un emendamento di Marianna Caronia permette di rinviare di un anno la chiusura di Riscossione Sicilia e nel frattempo la Regione dovrà costituire una nuova società di gestione dei tributi che raccolga tutti i 700 dipendenti di quella vecchia. Da oggi si inizia a votare. Ma il clima intorno alla manovra resta tesissimo. Per Giuseppe Lupo, capogruppo Pd, «era unamanovra snella che è divenuta un elefante. Non la voteremo ». E anche i grillini negano aiuti al centrodestra: «È una Finanziaria senza soldi di un governo senza idee, che continua a navigare a vista in un mare sempre più tempestoso».

I viadotti sotto osservazione
Il Morandi riaprirà tra due anni
Lavori anche sugli altri ponti

Se tutto andrà per il verso giusto, il viadotto «Morandi» tornerà percorribile  nella sua interezza nel 2021. Ieri mattina, è stato stipulato il contratto con l'impresa aggiudicataria: la Valori Scarl che si occuperà della manutenzione straordinaria dei ponti agrigentini, lungo le strade statali 115 Sud Occidentale Sicula e 115 quater, compreso appunto il viadotto Akragas. L'in - vestimento complessivo massimo è di 30 milioni di euro. «Si prevede - ha annunciato, segnando la svolta, l'Anas -che gli interventi sul viadotto Akragas possano avere inizio entro febbraio». I viadotti Akragas (l'Akra - gas I è di 1.400 metri e l'Akragas II di 800 metri, entrambi progettati dall'ingegnere Morandi) della strada statale 115 quater da anni sono oggetto di continuo monitoraggio da parte di Anas. Nel mese di febbraio 2017, sono stati eseguiti i primi interventi di protezione dei punti scoperti in corrispondenza dei cavi corrosi per limitare l'esposizione alle piogge e, dunque, il progredire della corrosione. Alla fine di maggio dello stesso anno sono stati avviati i lavori di manutenzione  straordinaria dei viadotti Akragas I e II. L'intervento, che prevedeva il consolidamento di alcune travi di bordo degli impalcati e il risanamento corticale di alcune porzioni delle solette, ha reso possibile la riapertura dell'Akragas II nel luglio del 2017. Riapertura che è avvenuta in anticipo sul cronoprogramma dei lavori, anche se sono rimaste le preesistenti limitazioni di carico e l'interdizione della corsia di marcia in corrispondenza di tre impalcati. Anas ha, di fatto, dato priorità all'apertura dell'Akragas II, considerata l'importanza del tratto compreso tra lo svincolo per via Dante e lo stadio «Esseneto» di Agrigento che consente un veloce collegamento tra la parte bassa e il centro della città con un conseguente snellimento delle vie cittadine. Sono stati già effettuati gli interventi di ripristino e rinforzo delle campate 14, 46 e 53 del viadotto Akragas I, ultimati nel novembre del 2017. Poi, l'Anas è passata al completamento del progetto relativo agli interventi di consolidamento di fondazioni, pile e impalcato di entrambi i viadotti. Una volta effettuata la manutenzione, per la quale ieri è stato siglato il contratto, sarà appunto possibile riaprire al traffico la circolazione anche sul viadotto Akragas I. Nei mesi scorsi, dopo il sollecito del Comune di Agrigento, Anas ha anche approfondito delle valutazioni per il miglioramento dell'impatto paesaggistico. Si è discusso della demolizione del solo viadotto Akragas I e del potenziamento della viabilità alternativa. Soluzione che avrebbe però comportato anche un modesto allungamento del percorso. La città s'è divisa. Alla fine, poi, non se n'è fatto nulla. S'è deciso insomma di procedere alla manutenzione, senza prendere in considerazione l'ipotesi di demolizioni. A metà mese, per un investimento complessivo di 2 milioni 700 mila euro, l'Anas ha consegnato all'impresa aggiudicataria i lavori di ricostruzione del viadotto  Petrusa sulla strada statale 122 Agrigentina, quella che sovrasta la raddoppiata statale Agrigento-Caltanissetta, che collegava la città dei Templi con Favara e viceversa. (*CR*)

PRO LOCO
Via libera per due nuovi info-point turistici

Riprende con un nuovo sprint l'attività per il 2019 della Pro  Loco di Agrigento. Alla prima assemblea convocata dal presidente Christian Vassallo nei locali della Wellcome tourist hanno partecipato, oltre ai soci fondatori storici, anche molti altri simpatizzanti che hanno deciso di aderire all'associazione per contribuire all'organizzazione di iniziative atte a promuovere ulteriormente la città. «Sull'onda del rinnovato entusiasmo sono state concordate diverse iniziative come l'apertura di due info point nel centro cittadino, uno all'interno della Wellcome tourist e uno all'interno dello Spazio Temenos, che forniranno informazioni turistiche ai visitatori durante tutto l'anno - afferma il presidente Christian Vassallo - Inoltre, sono stati instituiti dei gruppi di lavoro per il potenziamento del sito internet e delle pagine social Facebook e Instagram, che già dal primo giorno hanno riscosso grande successo».

Soprintendenza
I giardini storici si mettono in... mostra

«I giardini storici di Agrigento: dal Giardino degli Dei al Giardino del Vescovo» è la mostra allestita dalla Soprintendenza ai Beni Culturali di Agrigento all'interno di Villa Genuardi in via Ugo La Malfa. Il progetto culturale è coordinato e curato dalla Soprintendente Gabriella Costantino e si avvale della  consulenza botanica dei professori Rosario Schicchi e Manlio Speciale, rispettivamente direttore e curatore dell'Orto Botanico - Sistema museale di Ateneo dell'Università degli Studi di Palermo. La mostra propone un itinerario storico, monumentale-naturalistico, corredato da un ricco apparato documentario, che illustra i giardini storici pubblici e privati della città, anche non più esistenti, con le varietà delle piante presenti e con un'accurata attenzione di quelle centenarie ancora esistenti. (*ACAS*)

È il rilievo più alto dei Sicani. La neve lo rende ancora più spettacolare
Tra i sentieri gli antichi ripari dei contadini e panorami mozzafiato

Lunghe gole, boschi e altopiani
Monte Cammarata è una perla Uno spettacolo nello spettacolo. Monte Cammarata, con i suoi 1.578 metri d'altitudine, è il rilievo più alto dei monti Sicani. Tutto il suo territorio, tra i  Comuni di Cammarata e San Giovanni Gemini, fa parte del parco dei Monti Sicani. L'origine del nome Cammarata sembra derivare da «camera», «grotta», una cavità esistente nel monte che porta questo nome. La cima  del monte è raggiungibile grazie ad una strada di circa 16 chilometri che si innesta nella strada provinciale che collega i due centri abitati di Cammarata e Santo Stefano di Quisquina. Gli amanti della natura possono percorrere uno dei tanti sentieri tracciati sul monte e indicati da una segnaletica in legno con i riferimenti sul tempo di percorrenza e la difficoltà. In contrada Donna si trova un percorso adatto ai diversamente abili, mentre per gli amanti della mountain bike alcuni sentieri possono essere percorsi anche in bici, come il sentiero Edera. Tra i sentieri più panoramici ci sono, invece, quello di Portella di Venere e il sentiero Fontana di  rose. All'improvviso ci si può ritrovare in ampie radure caratterizzate dai cosiddetti pagliari, gli antichi ripari dei contadini, mentre qua e là la sbucano diverse e colorate specie di fiori e si percepiscono improvvisi profumi di origano. Diverse anche le pinete, una dotata anche di un'area gioco per i bambini e di una zona attrezzata per le scampagnate. Per raggiungerla bisogna seguire la strada che da Santo Stefano di Quisquina porta a Cammarata. Giunti al demanio forestale denominato Ledera, segnalato da specifici cartelli, bisogna imboccare l'unica strada che porta alla cima del monte. La riserva comprende un'area di 2.049,37 ettari ricadente nel territorio dei comuni di Cammarata, San Giovanni Gemini e Santo Stefano Quisquina, in gran parte occupata da rilievi calcarei dell'era mesozoica come Serra Quisquina (1059 m), Serra della Moneta (1188 m), Pizzo della Rondine (1246 m), Monte Gemini (1397 m) e Monte Cammarata (1578 m). Alle pendici è presente ciò che resta di un antico querceto con esemplari di leccio (Quercus ilex) e roverella (Quercus pubescens), misti a carrubbo (Ceratonia siliqua) ed altre specie da rimboschimento quali cedri (Cedrus sp.), cipressi (Cupressus sempervirens), pini (Pinus sp.) e aceri (Acer sp.). Sulle parti sommitali dominano le  euforbie (Euphorbia rigida) e il sorbo meridionale (Sorbus graeca). Dalla sua vetta, nelle giornate limpide, a est è visibile la cima dell'Etna mentre a nord si scorge il gruppo montuoso delle Madonie, il monte San Calogero e uno scorcio del mar Tirreno, più a ovest la Rocca Busambra fino ai monti di Palermo e i monti del trapanese e a sud la catena dei Sicani tra cui il Monte delle Rose e le coste del Mar Mediterraneo. Siamo sul Monte Cammarata. Mille chilometri quadrati di natura incontaminata tra lunghe gole, boschi, altopiani, zone collinari che si succedono a massicci montuosi. E ancora una grande varietà di flora e di fauna ma soprattutto numerosi sentieri naturalistici che si aprono in panorami mozzafiato.  

LIBERO CONSORZIO COMUNALE
«Sicilia, Isola del Tesoro», si presenta la rivista l Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci ha delegato l'assessore ai Beni Culturali e dell'Identità Siciliana, Sebastiano Tusa a presiedere la cerimonia di presentazione della rivista "Sicilia - l'Isola del Tesoro ", che si terrà domani, venerdì primo febbraio, alle  10,30, nell'aula consiliare "LuigiGiglia" del Libero Consorzio Comunale di Agrigento. L'evento, aperto dai saluti del Commissario Di Pisa, sarà l'occasione per promuovere il territorio agrigentino. (* PAPI*)

LA SICILIA
VIADOTTO AKRAGAS. Firmato il contratto quadro con la ditta che si è aggiudicata l'appalto
LAVORI AL VIA ENTRO FEBBRAIO

Si comincerà dall' Akragas I, poi si passerà alla porzione in peggiori condizioni Viadotto "Akragas", i lavori potrebbero partire già a febbraio. A dare la (buona) notizia, dopo settimane di attesa è stata direttamente Anas, la quale ha comunicato che nella mattina di ieri "è stato stipulato con l'impresa aggiudicataria 'Valori Scarl' il contratto finalizzato ad interventi di manutenzione straordinaria dei viadotti, ricadenti in territorio agrigentino, lungo le strade statali 115 'Sud Occidentale Sicula' e 115 quater", un accordo quadro in cui rientrano anche i due tronconi del viadotto "Akragas" che, a conti fatti, rischia di "prosciugare" quasi totalmente la somma stanziata, ovvero 30 milioni di euro. I lavori, ed è questa la cosa più importante, partiranno entro il mese di febbraio 2019, e dovrebbero cominciare, stando al cronoprogramma fin qui più volte annunciato dal Comune di Agrigento, dal viadotto Akragas 1, quello cioè oggi aperto con limitazione al carico (sono infatti vietati i mezzi pesanti). Solo successivamente a questi interventi - relativamente semplici ed "economici" - si passerà all'Akragas II, il lungo serpente di calcestruzzo che dallo svincolo della necropoli Pezzino arriva fino alle porte di Villaseta. Si tratta, come evidente, della parte più complessa, costosa e lunga dei lavori e anche come noto quella più oggetto di polemiche, dato che a lungo si è discusso della possibilità di puntare su viabilità alternative e sulla demolizione tout court della struttura, vecchia e considerata eccessivamente impattante sul paesaggio. Un'ipotesi, questa, che Anas non ha mai tenuto in considerazione in realtà, ribadendo sempre in ogni sede che ci sono i margini per riaprire l'intero viadotto in piena sicurezza e in modo stabile. L'unica apertura in tal senso venne concessa in caso di un'espressione diretta e forte da parte del territorio, che il Comune di Agrigento annunciò di voler interpellare con un vero e proprio referendum popolare. Tutte parole al vento oggi, dato che Anas, che nel frattempo ha anche cambiato governance nazionale, non ha pensato di predisporre, come invece chiesto da Palazzo dei Giganti; un progetto di viabilità secondaria alternativa-integrativa rispetto al viadotto. L'idea, si ricorderà, era quella di creare una "anello Omega" sfruttando l'Akragas l come una tangenziale esterna alla città e poi potenziando le strade già esistenti che conducono a Porto Empedocle. Un'idea che il precedente amministratore, Armani, sembrava pronto a sostenere e che invece la nuova direzione della società avrebbe accantonato, come spiegato non più di una decina di giorni fa dallo stesso sindaco Lillo Firetto, che annunciò in quell'occasione di aver chiesto ad Anas di accelerare quindi con i lavori di manutenzione previsti. Con l'avvio delle opere sull'Akragas, la consegna dei cantieri del Petrusa oggi due delle tre emergenze della viabilità cittadina appaiono quantomeno "tamponate".

Al VIA l'ATTIVITA' DEL 2019, TANTI I PROGETTI IN CANTIERE
   Pro Loco riparte con sprint Riprende con un nuovo sprint l'attività, per il 2019, della Pro Loco di Agrigento. Alla prima assemblea convocata dal presidente Christian Vassallo nei locali della Wellcome tourist, in salita Madonna degli Angeli ad Agrigento, hanno partecipato, oltre ai soci fondatori storici anche molti altri simpatizzanti che hanno deciso di aderire all'associazione per contribuire all'organizzazione di iniziative atte a promuovere ulteriormente la città. "Sull'onda del rinnovato entusiasmo sono state concordate diverse iniziative come l'apertura di due info point nel centro cittadino, uno all'interno della Wellcome tourist e uno all'interno dello Spazio Temenos, che forniranno informazioni turistiche ai visitatori durante tutto l'anno - afferma il presidente Christian Vassallo -Inoltre, sano stati istituiti dei gruppi di lavoro per il potenziamento del sito internet e delle pagine social Facebook e Instagram, che già dal primo giorno hanno riscosso grande successo". E altre richieste di adesione sono già state manifestate sui social e il comitato si riserva di valutarne l'accettazione. Durante la riunione si è anche parlato della volontà di organizzare delle attività a breve scadenza e altre che verranno sviluppate nel corso dei mesi, con il coinvolgimento della città, delle istituzioni e delle organizzazioni locali. Nel corso dell'assemblea è stata anche ridiscussa la necessità di ottenere dall'Amministrazione comunale una sede dove poter svolgere le riunioni in considerazione della pubblica utilità che la Pro Loco svolge nei confronti della città.

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