Giornale di Sicilia
Braccio di ferro a Messina sull'ex Provincia
Alla Città Metropolitana uffici chiusi, servizi fermi e tensione alle stelle tra il sindaco Cateno De Luca e i dipendenti. In settecento su ottocentoquaranta sono in ferie forzate da 24 ore. Ieri sul Corso Cavour, al termine dell'intervento in strada di De Luca che ha fermato anche il pagamento degli stipendi, faccia a faccia con tanto di urla, spintoni e intervento della polizia municipale e metropolitana per calmare gli animi. De Luca - per le mancate risposte romane sulle difficoltà finanziarie dell'ente - (il bilancio di previsione dell'ex Provincia presenta un disavanzo di 12 milioni di euro causato dal prelievo forzoso dello Stato) ha confermato i provvedimenti sul personale parlando pure di licenziamento collettivo dal primo marzo e di consegna della fascia azzurra al prefetto. «Andiamo avanti con questa presa di posizione fino a quando non ci sarà un provvedimento che metterà in sicurezza, almeno per il triennio 2019-2021, il sistema delle ex Province siciliane. Venga qualcuno a gestire un ente che, allo stato attuale, non fa altro che causare danno erariale perché oltre il 50% del personale non è nelle condizioni di svolgere il proprio lavoro a seguito del blocco che stiamo subendo - ha dichiarato De Luca - per quanto riguarda la parte finanziaria non posso accettare di perdere oltre 330 milioni di euro per infrastrutture, scuole, messa in sicurezza del territorio». I più critici contro De Luca sono i sindacati Fp Cgil e Uil. Francesco Fucile della Funzione Pubblica Cgil ha ribadito: «Gli atti del sindaco sono illegittimi, non è vero che il 50% degli impiegati non sa cosa fare, è vero invece che la vertenza dell'ex Provincia va avanti da sette anni senza soluzione sulla pelle dei lavoratori e ben prima dell'arrivo di De Luca». Cisl, Csa e Cisal hanno rivisto le loro posizioni più attendiste e le organizzazioni, tutte insieme, hanno tenuto un'assemblea a Palazzo dei Leoni. Oggi a Roma il sottosegretario Alessio Villarosa riceverà De Luca secondo quanto affermato da quest 'ultimo. Si parlerà dell'ipotesi di derogare dal prelievo forzoso a carico del bilancio dell'ex Provincia che rischia di mandare in dissesto l'ente pubblico. Senza deroga il sindaco metropolitano intende proseguire nel pugno duro contro il personale di Palazzo dei Leoni. (*ACAF *) Antonio Caffo
Truffa, assolta un'avvocatessa
In malattia retribuita per la Provincia regionale di Agrigento, di cui era dipendente, e al lavoro in udienza come libera professionista. Quel giorno, però, non era in servizio alle dipendenze dell'ente, essendo il suo giorno libero e, di conseguenza, non ha avuto alcun «ingiusto profitto». Il gup Luisa Turco ha assolto l'avvocato Anna Mongiovì, 62 anni, finita a processo con l'accusa di truffa. La vicenda risale al 2012. L'ipotesi dell'accusa era che la certificazione della malattia sarebbe stata falsa. Il pm Paola Vetro aveva chiesto la condanna a 4 mesi. Il difensore, l'avvocato Salvatore Manganello, ha sostenuto che «il 23 aprile sarebbe stato il suo giorno libero». (*GECA*)
Polemiche sui ritardi
Favara, strade da rifare Sciortino: «Attesa per eventuali ricorsi» L'appalto già aggiudicato prevede una spesa di 300 mila euro
Presenti in tutte le strade cittadine, le buche che attentano alla sicurezza di pedoni e automobilisti si sono trasformate in vere voragini. Per mancanza di adeguati interventi, il pericolo spesso viene segnalato con attrezzi di fortuna, a volte anche con una sedia o un copertone dismesso. Una situazione a cui i favaresi sembrano averci fatto il callo. «Ma non si può continuare in questo modo -dice il consigliere comunale Salvatore Fanara - tanto che ho sollecitato l'amministrazione comunale a intervenire per migliorare la mobilità urbana ma anche, e soprattutto, per eliminare i pericoli disseminati in tutta la città». Fanara ricorda che negli ultimi tempi si sono registrati numerosi incidenti provocatidallo stato sconnesso delle strade come quello avvenuto recentemente in via Agrigento a causa di un tombino privo di copertura e per di più non segnalato con l'automobilista che è stato costretto a ricorrere alle cure dei sanitari dell'ospedale «San Giovanni di Dio». «È un problema che ben conosciamo e che si trascina da anni -dice l'assessore ai Lavori Pubblici Giovanni Sciortino -. Ma c'è una buona notizia. Il problema potrebbe essere risolto nei prossimi giorni allorché avremo certezza che non si potrà più ricorrere a una gara di appalto già aggiudicata e che prevede una spesa di 300 mila euro destinata alla manutenzione delle strade cittadine». Per la verità un ricorso c'è stato, ma al rup e al presidente di gara (che si è svolta presso il Libero Consorzio di Agrigento) che è stato rigettato rimanendo alla ditta, che ritiene di avere subito una lesione del suo interesse legittimo, la possibilità di rivolgersi al Tar. Procedura che fino a questo momento non ha attivato. A vincere la gara era stata la ditta «Itaca» di Casteltermini che ha battuto la concorrenza di altre 89 imprese grazie a un ribasso che ha sfiorato il 38 per cento. Per tale intervento erano stati impegnati 300 mila euro trasferiti all'amministrazione comunale dall'Anas. Si tratta di somme residuate dai ribassi d'asta di precedenti appalti finanziati dalla stessa Anas per un milione e 900 mila euro a ristoro dei disagi che la popolazione locale aveva sopportato nella mobilità urbana ed extraurbana in occasione dei lavori di raddoppio della Agrigento-Caltanissetta. In base a una convenzione sottoscritta tra i due enti, nel luglio del 2017 si stabilì di impegnare la somma complessiva di 389 mila euro nel modo seguente: 80 mila euro per lavori al cimitero di Fontana degli Angeli, gara anch'essa aggiudicata, e 300 mila euro per la manutenzione straordinaria di diverse vie cittadine. (* UR*)
Ex Provincia
Siciliacolorata, personale di Blandi
La sede del Libero Consorzio (ex Provincia Regionale di Agrigento), in piazza Aldo Moro, ospita «Siciliacolorata», la personale di pittura di Antonello Blandi (nella foto). La collezione è stata allestita nella Scala Reale del Palazzo, già utilizzata per altri eventi espositivi negli ultimi anni. Questa mostra è stata associata alla rivista «Sicilia - l'Isola del Tesoro». Antonello Blandi presenta una selezione di opere che inneggiano al puro ottimismo e all'esaltazione della cromaticità del Sud. Queste creazioni hanno già caratterizzato le esposizioni della Regione siciliana ma sono state anche negli Stati Uniti e in varie parti d'Italia da oltre 20 anni. Le opere di Antonello Blandi esprimono una carica emotiva spensierata, lontana dai canoni accademici della pittura ma coinvolgenti per la loro cromaticità e dove il colore domina assoluto. (*ACAS*)
Agrigentonotizie
Gestione
del servizio idrico e futuro, sindaci e commissari in Prefettura
Futuro
della gestione del servizio idrico, tutti in Prefettura per
incontrare il prefetto Dario Caputo e affrontare future prospettive
che sembrano molto poco rassicuranti.
A
richiedere un incontro sono proprio i sindaci, i quali lunedì hanno
tenuto un tavolo tecnico la scorsa settimana all'Ati durante il quale
sono emerse delle preoccupazioni sulla reale tenuta della società di
gestione, che attraverserebbe una serissima crisi finanziaria, al
punto da non riuscire a garantire la continuità del servizio. Per
questo all'incontro oltre ai primi cittadini e ai commissari di
Camastra e San Biagio Platani ci saranno i commissari "per la
continuità della gestione Venuti e Dell'Aira. Tema: "gestione
delle risorse idriche... a seguito dell'emanazione dell'informativa
antimafia interdittiva a carico del precedente gestore". Il
confronto si preannuncia per certi versi decisivo, nel senso che, se
non già venerdì, potrebbe essere necessario approntare comunque
misure d'emergenza per evitare quello che potrebbe essere un vero e
proprio disastro come l'improvviso "stop" del servizio
idrico integrato. C'è però margine anche per chi in questa
situazione di potenziale confusione vede un disegno preciso: far
esplodere l'emergenza per evitare che ci siano i margini per una
discussione su una gestione pubblica.
"Al
lavoro in udienza mentre era in malattia alla Provincia", era il
suo giorno libero: assolta
In
malattia retribuita per la Provincia regionale di Agrigento, di cui
era dipendente, e al lavoro in udienza come libera professionista.
Quel giorno, però, non era in servizio alle dipendenze dell'ente,
essendo il suo giorno libero e, di conseguenza, non ha avuto alcun
"ingiusto profitto". Il giudice dell'udienza preliminare
del tribunale di Agrigento, Luisa Turco, ha assolto "perchè il
fatto non sussiste", l'avvocato Anna Mongiovì, 62 anni,
finita a processo con l'accusa di truffa.
La
vicenda risale al 2012 e sarebbe stata, in ogni caso, prossima alla
prescrizione. L'avvocatessa, reduce da un incidente stradale
piuttosto serio, nel quale aveva riportato delle fratture, si assenta
per un lungo periodo dalla Provincia regionale di Agrigento di cui
all'epoca era dipendente part time. Il periodo di malattia era in
scadenza il 2 maggio. Il 23 aprile, invece, avrebbe partecipato
insieme a un cliente - secondo quanto risulterebbe dai verbali -
a un'udienza di separazione al tribunale di Agrigento. La Procura
riteneva che, essendo stata assente per malattia dalla
Provincia, non avrebbe potuto essere presente in udienza. L'ipotesi
dell'accusa era, quindi, che la certificazione della malattia
sarebbe stata falsa ed, evidentemente, strumentale a percepire lo
stipendio di dipendente pubblica. Il pubblico ministero Paola Vetro,
al termine della requisitoria, aveva chiesto la condanna a 4 mesi di
reclusione, al netto della riduzione di un terzo prevista dal
giudizio abbreviato.
Il
difensore, l'avvocato Salvatore Manganello, ha sostenuto che "il
23 aprile, come si evince dai registri delle presenze della
Provincia, non doveva essere in servizio visto che sarebbe stato il
suo giorno libero. Di conseguenza non c'è stato alcun ingiusto
profitto".
L'indagine
scaturisce da una serie di esposti e denunce che sarebbero stati
presentati nei suoi confronti, sembrerebbe dall'avvocato Giuseppe
Arnone, che aveva dedicato anche una parte di un suo libro a questa
vicenda. Il processo, in un primo momento, era approdato al giudice
monocratico dopo che il procuratore aggiunto Salvatore Vella aveva
disposto la citazione diretta. Un'eccezione preliminare della difesa
ha fatto finire il fascicolo al gup perchè la pena prevista,
trattandosi di truffa aggravata, avrebbe superato il limite dei
quattro anni.
Giornale
di sicilia
Favara,
strade da rifare Sciortino: «Attesa per eventuali ricorsi»
Presenti
in tutte le strade cittadine, le buche che attentano alla sicurezza
di pedoni e automobilisti si sono trasformate in vere voragini. Per
mancanza di adeguati interventi, il pericolo spesso viene segnalato
con attrezzi di fortuna, a volte anche con una sedia o un copertone
dismesso. Una situazione a cui i favaresi sembrano averci fatto il
callo. «Ma non si può continuare in questo modo -dice il
consigliere comunale Salvatore Fanara - tanto che ho sollecitato
l'amministrazione comunale a intervenire per migliorare la mobilità
urbana ma anche, e soprattutto, per eliminare i pericoli disseminati
in tutta la città». Fanara ricorda che negli ultimi tempi si sono
registrati numerosi incidenti provocati dallo stato sconnesso delle
strade come quello avvenuto recentemente in via Agrigento a causa di
un tombino privo di copertura e per di più non segnalato con
l'automobilista che è stato costretto a ricorrere alle cure dei
sanitari dell'ospedale «San Giovanni di Dio». «È un problema
che ben conosciamo e che si trascina da anni - dice l'assessore
ai Lavori Pubblici Giovanni Sciortino -. Ma c'è una buona
notizia. Il problema potrebbe essere risolto nei prossimi. giorni
allorché avremo certezza che non si potrà più ricorrere a una gara
di appalto già aggiudicata e che prevede una spesa di 300 mila euro
destinata alla manutenzione delle strade cittadine». Per la verità
un ricorso c'è stato, ma al rup e al presidente di gara (che si è
svolta presso il Libero Consorzio di Agrigento) che è stato
rigettato rimanendo alla ditta, che ritiene di avere subito una
lesione del suo interesse legittimo, la possibilità di rivolgersi al
Tar. Procedura che fino a questo momento non ha attivat o. A vincere
la gara era stata la ditta «Itaca» di Casteltermini che ha battuto
la concorrenza di altre 89 imprese grazie a un ribasso che ha
sfiorato il 38 per cento. Per tale intervento erano stati impegnati
300 mila euro trasferiti all'amministrazione comunale dall'Anas.
Si tratta di somme residuate dai ribassi d'asta di precedenti
appalti finanziati dalla stessa Anas per un milione e 900 mila euro a
ristoro dei disagi che la popolazione locale aveva sopportato nella
mobilità urbana ed extraurbana in occasione dei lavori di raddoppio
della Agrigento-Calt anissett a. In base a una convenzione
sottoscritta tra i due enti, nel luglio del 2017 si stabilì di
impegnare la somma complessiva di 389 mila euro nel modo seguente: 80
mila euro per lavori al cimitero di Fontana degli Angeli, gara
anch'essa aggiudicata, e 300 mila euro per la manutenzione
straordinaria di diverse vie cittadine. ( * U R* )
GRANDANGOLO
Disservizi raccolta rifiuti, Hamel
attiva numero per segnalazioni
Per monitorare i problemi legati alla
raccolta differenziata, oltre che inviare le segnalazioni tramite pec
o via email, l'assessore all'Ecologia Nello Hamel, ha lanciato un
numero di telefono, il 350 0956371 (attivo solo per ricevere messaggi
whatsapp) per "segnalare problemi con la differenziata". Per
farlo, continua, bisognerà "indicare sinteticamente la via ed il
numero civico della disfunzione, rottura mastelli durante la
raccolta, mancata raccolta dei residui caduti dai mastelli,
comportamenti scortesi, mancata raccolta, mini discariche, etc, e si
provvederà a risolvere ogni tipo di problemi".
LA SICILIA
PARCO. Il video spot del festival
approda sul sito istituzionale e sui canali social della Regione
LA FESTA DEL MANDORLO IN FIORE SENZA
CONFINI
Il Mandorlo in fiore senza confini. Non
più festa locale o per chi, grazie al passa parola, ne viene a
conoscenza. Il video spot della 74" edizione del Festival del
Mandorlo in fiore approda tra le pagine del sito ufficiale della
Regione Siciliana. A darne notizia è Bernardo Campo, presidente del
Parco della Valle dei Templi che afferma: "Ho inoltrato apposita
richiesta di pubblicazione, consapevole di una serie di elementi che
caratterizzano un evento che parte da Agrigento e pone la Sicilia al
centro del mondo. Il fatto che per i suoi contenuti culturali e la
sua gloriosa storia il Festival del Mandorlo in Fiore fosse stato
inserito nel "Calendario delle manifestazioni di grande richiamo
turistico", il messaggio di pace e concordia tra le nazioni che
il Festival lancia; la qualità della proposta individuata, basata
su una scelta indirizzata verso i patrimoni immateriali dell'Unesco
provenienti da circa 20 paesi stranieri e, certamente non da ultimo,
l'impegno della Regione che tramite il Parco della Valle dei templi,
sta interamente organizzando il 74° Festival del Mandorlo in Fiore".
Il video promozione del Festival,
dunque, trova spazio sul sito della Regione e sui social. Dove potrà
essere visto?
"Ho chiesto - sottolinea Campo -
che sia il video sia il programma dell 'intero evento, fossero
pubblicati sul sito dell'assessorato al Turismo "Visit Sicilia"
e sulle pagine social ufficiali della Regione che sono il riferimento
degli eventi turistici regionali per gli operatori del settore".
I DATI SULL'EDITORIA
Piace di più l'informazione locale
L'AGCOM. "La Sicilia"
fonte informativa più importante dopo il TgR
Più di 8 italiani su 10, ben
1'86%, si informano abitualmente sui fatti locali, attraverso tv,
radio, quotidiani e servizi online. Certo non tutti allo stesso modo,
anzi, con un'accentuata disomogeneità tra diverse aree del Paese. Ma
con picchi quasi del 100% nelle regioni dove è forte la specificità
culturale e/o linguistica come Val d'Aosta e Trentino Alto Adige (98%
e 96%) seguite da Friuli Venezia Giulia (94%) e Sardegna (91%). A
raccontarlo è l'indagine conoscitiva sull'informazione locale
presentata oggi dall'Autorità garante per le Comunicazioni, che ha
analizzato caratteristiche e dinamiche di domanda e offerta di
informazione in Italia, con focus sull'ambito locale.
In questa indagine, il quotidiano La
Sicilia è sempre il quotidiano più diffuso in Sicilia con il 23,1%
di diffusione, rispetto al 21,9% del Giornale di Sicilia e all'll%
della Gazzetta del Sud, mentre il brand La Sicilia è, dopo quello
della Tgr Rai, il secondo nella nostra Regione con il 17,6% (la Rai è
a quota 28,3%), mentre al terzo c'è il gruppo TGS Giornale di
Sicilia con il 17,4%. Dati dai quali è peraltro esclusa
l'informazione on line e dunque non comprende le performance del sito
lasicilia.it i cui risultati sono estremamente positivi (negli ultimi
28 giorni, secondo Google Analitycs, sono stati registrati quasi 2,5
milioni di utenti unici).
«L'ambito locale - spiega il
presidente Agcom, Angelo Marcello Cardani - è importante anche
perché costituisce un tessuto di comunità». In particolare, rivela
la ricerca, se forse è prevedi bile che la dimensione locale sia più
sfumata in Lazio e Lombardia, meno scontato è il basso dato di
Veneto (84%), Sicilia (80%) e Piemonte (78%), in ultima posizione. La
tv è il mezzo prediletto, tranne che in Piemonte, Emilia Romagna e
Toscana, dove vince ancora il quotidiano. La Rai attraverso Il TGR è
il primo gruppo di riferimento per l'informazione locale in 14
regioni. Fanno eccezione, in termini di «total audience
informativa», Trentino Alto Adige con Athesia, Emilia Romagna e
Toscana con Monrif, Molise con Telemolise, Puglia con Gruppo Norba e
Sardegna con Unione Editoriale. «Come sta l'editoria in Italia? Dal
punto di vista dell'offerta male, ma la domanda è altissima,
spasmodica», commenta il sottosegretario all'Editoria Vito Crimi,
annunciando «a marzo gli Stati generali dell'informazione e
dell'editoria con una platea più ampia possibile» che comprenda
«tutta la filiera fino ai cittadini-fruitori.