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rassegna stampa del 21 febbraio 2019

AGRIGENTONOTIZIE

Cronaca / Menfi BIMBO DI 7 ANNI MORÌ TRAFITTO DA UN PALO STACCATOSI DOPO L'INCIDENTE, 6 INDAGATI

Diversi i profili di colpa ipotizzati dal pm. Innanzitutto sono da verificare eventuali responsabilità legate alla presenza della barriera "arrugginita e inadeguata" tanto che un pezzo si staccò Redazione Il pubblico ministero del tribunale di Sciacca, Christian Del Turco, ha iscritto sei persone nel registro degli indagati per la morte del piccolo Marco Castelli, il bimbo di 7 anni deceduto in un incidente stradale il giorno di Ferragosto. La tragedia è avvenuta nei pressi di Lido Fiori, a Menfi, in provincia di Agrigento. Il bambino si trovava nell'auto insieme al padre, nel sedile posteriore, ed è stato trafitto da un palo staccatosi dal cavalcavia lateralmente alla carreggiata. Sotto accusa, per l'ipotesi di reato di omicidio stradale, sono finiti Pierluigi Badano, 37 anni, conducente della Ford Mondeo che non avrebbe dato la precedenza alla Nissan Qashai guidata dal padre del bimbo contro cui urtò facendola finire contro le barriere della strada composte da alcuni tubi, uno dei quali trafisse la fiancata e il piccolo; Enrico Bengasino, 64 anni, funzionario del settore Lavori pubblici del Comune di Menfi; Vincenzo Giarraputo, 63 anni, responsabile del servizio Manutenzione del Comune di Menfi; Filippo Napoli, 56 anni, dirigente del Libero consorzio dei comuni; Eduardo Salemi, 59 anni, tecnico dello stesso ente e Giuseppe Prestia, 58 anni, capo cantoniere provinciale. Diversi i profili di colpa ipotizzati dal pm. Innanzitutto sono da verificare eventuali responsabilità legate alla presenza della barriera "arrugginita e inadeguata" tanto che un pezzo si staccò. Lo stesso segnale di stop, in prossimità dell'intersezione, non sarebbe stato visibile in maniera adeguata. Questa mattina, alla presenza anche dei difensori degli indagati (gli avvocati Giovanni Vaccaro, Pasquale Marchese, Maria Dimino, Antonino Gaziano, Antonio Provenzani e Anna Macaluso) il pm ha conferito l'incarico all'ingegnere Roberto Bruno che dovrà rispondere a una serie di quesiti per ricostruire la dinamica dell'incidente e le condizioni della strada. Il piccolo e i suoi familiari, originari di Partanna ma residenti in provincia di Como, si trovavano in Sicilia per trascorrere alcuni giorni di vacanza.


Raffadali / Raffadali SP 17-B RAFFADALI-SICULIANA: AGGIUDICATO L'APPALTO PER LA MESSA IN SICUREZZA

I lavori, salvo ricorsi, andranno alla El.Da costruzioni di Pace del Mela per un importo netto di 360.935,08 euro Redazione L'Ufficio gare del Libero consorzio comunale di Agrigento ha aggiudicato un nuovo appalto per lavori sulla viabilità provinciale. Si tratta dell'appalto relativo ai lavori di messa in sicurezza della Sp17 B Raffadali-Siculiana, dell'importo complessivo di 625.000 euro. Si tratta di una importante via di comunicazione interna, caratterizzata quotidianamente da un intenso traffico veicolare, per il cui miglioramento sono stati ottenuti diversi finanziamenti grazie ai progetti elaborati dai tecnici del settore infrastrutture Stradali. Questo finanziamento, in particolare, era stato deliberato dalla giunta regionale (delibera n. 87/2017) con una nuova programmazione dei fondi ex Fas 2000/2006 destinati alle strade secondarie di rilevante importanza sul territorio regionale che presentavano criticità tali da non consentire il normale transito dei veicoli. L'appalto è stato aggiudicato provvisoriamente alla El.Da costruzioni di Pace del Mela (Me) che ha offerto il ribasso non anomalo del 43,5571% sull'importo soggetto a ribasso di 606.250, per un importo netto di 360.935,08 euro, ai quali vanno aggiunti 18.750,00 euro per oneri di sicurezza (non soggetti a ribasso), per un importo contrattuale complessivo di 379.685,08 euro più Iva. seconda in graduatoria l'Ati Si.Ar.Trivellazioni. Alla gara d'appalto, effettuata in modalità telematica, hanno preso parte 125 imprese.

LA SICILIA
Due settimane con la Polizia di Stato PRESENTATO L'EVENTO "COM'ERAVAMO, COME SIAMO -LA MEMORIA COME VALORE"

Oltre due settimane con la polizia di Stato, con una serie di iniziative con il coinvolgimento delle scuole, dei giovani, dei cittadini, ripercorrendo alcuni momenti storici e tragici, ma di grande riflessione. E a distanza di poco meno di un anno, torna in città, il Capo della polizia di Stato, prefetto Franco Gabrielli. Una vera e propria festa per gli uomini e le donne della Questura di Agrigento, e un'ulteriore occasione di vicinanza della polizia di Stato tra la gente, e in mezzo alla gente. L'evento, denominato "Com'eravamo, come siamo - la memoria come valore", è stato presentato, ieri mattina, nel corso di una conferenza stampa, dal questore di Agrigento, Maurizio Auriemma. Accanto al responsabile della Questura, i suoi più stretti collaboratori, il vicario Felice Peritore, il capo di gabinetto Carlo Mossuto, e il commissario capo Salvatore Taffaro. «Stiamo cercando di recuperare l'immagine di come eravamo, e di come siamo diventati ,- dice il questore Auriemma -. Al palazzo del Libero Consorzio e Prefettura è stata allestita una mostra di mezzi, e uniformi, e divise, sulla Scala Reale. Per tutto il tempo ci sarà nostro personale per un momento di confronto con i giovani e gli studenti. Nella Valle dei Templi è già presente la teca in cristallo, che custodisce la "Quarto Savona 15", la macchina blindata che aveva all'interno Antonio, Rocco e Vito, i tre ragazzi della scorta del giudice Falcone. Arriverà la signora Tina Montinaro per poter illustrare la sua esperienza di giovane donna, sposa, mamma, vedova di Antonio Montinaro, morto con Falcone». Dal 2l febbraio al 1O marzo si potrà visitare la mostra nel palazzo di Libero Consorzio e Prefettura; dal 2l al 28 sarà possibile osservare in esposizione la teca contenente l'auto dove trovò la morte il giudice Falcone, presso Villa Aurea. Il 28 sarà inaugurata una stele in ricordo delle vittime delle stragi del '92, alla presenza del Capo della polizia, e nella stessa giornata è prevista l'esibizione della Banda.

CONSULTA STUDENTI DISABILI
Le organizzazioni di settore sceglieranno il loro componente. r.b.) le organizzazioni di settore sceglieranno il loro componente nella consulta per i servizi in favore degli studenti disabili, divisi in due distinte sezioni: l'assistenza all'autonomia e alla comunicazione scolastica e l'assistenza igienico personale. La decisione, assunta dal commissario del Libero Consorzio, Alberto Di Pisa, nasce con l'obiettivo di dare piena attuazione al regolamento istitutivo e consentire l'insediamento dell'organismo con la nomina dei componenti della Consulta, soggetto propositivo in tema di servizi socioassistenziali in favore degli studenti.

AUT AUT ALLA REGIONE:"SUBITO LA MODIFICA DEL CODICE APPALTI" EDILIZIA.
 Le associazioni minacciano la mobilitazione e chiedono un incontro urgente all'Ars. CARMELO DI MAURO «Per le promesse e gli impegni, il tempo è ampia mente scaduto. Siamo pronti per una grande immediata mobilitazione attraverso la convocazione dei nostri stati generali, se, a breve, non si sostituiranno con i fatti le promesse». Così, in un comunicato congiunto, le federazioni regionali di Ance Sicilia, Cna, Confartigianato, Claai, Casartigiani, Legacoop, Confcooperative e Creda. Sostengono come siano improrogabili le emanazioni di norme concrete, efficaci ed incisive volte a salvaguardare e tutelare le nurnerosissime piccole e medie imprese siciliane dell'edilizia, unica garanzia e spina dorsale del settore per lo sviluppo economico ed occupazionale nell'Isola. Le federazioni, dunque, fanno fronte comune e si appellano al presidente della Regione, al governo regionale e alle forze politiche presenti all' Ars, per il ruolo istituzionale che a loro compete, affinchè sia varata una norma regionale che possa compensare, ricorrendo all'autonomia speciale, gli effetti negativi dell'articolo 97 del Codice degli appalti, «effetti nefasti e devastanti - sostengono - che stanno paralizzando un intero settore, che fino a qualche tempo fa era motore trainante dell'economia della Sicilia». «I nostri incontri, svolti in collaborazione con le forze di governo e le commissioni parlamentari per la modifica dell'articolo - si legge nel comunicato - hanno fin qui prodotto il Ddl 476 del 13 gennaio scorso collegato alla legge di Stabilità, che consente finalmente, da una parte alle nostre imprese di potersi aggiudica re appalti senza dover obbedire al disastroso criterio dei cinque metodi di calcolo ad incremento costante, che ha prodotto ribassi all'attuale 45%; e, dall'altra parte, agli enti appaltanti di ottenere una maggiore ed oculata esecuzione nella qualità dei lavori». Per le federazioni di categoria, però, occorre ora più che mai, tutelare e difendere i diritti delle imprese sane che «malgrado tutto, non mollano e continuano ad investire per creare sviluppo e lavoro. E tempo, dunque che le istituzioni ci diano risposte certe in tempi brevi, Le associazioni chiedono di incontrare, congiuntamente in audizione le commissioni legislative Ambiente e Bilancio dell'Ars, alla presenza dell'assessore alle infrastrutture Marco Falcone per avviare a soluzione la propria normativa formulata.


Giornale di Sicilia


È tra i fedelissimi di Lombardo
In giunta arriva
Scavone: cambio tutto interno a Mpa


Non è ancora il rimpasto di cui tanto si parla. Tuttavia Nello Musumeci ha compiuto ieri la prima mossa per ridisegnare la sua giunta nominando Antonio Scavone assessore regionale alla Famiglia e al Lavoro. Annunciata da settimane, la nomina di Scavone è arrivata ieri insieme alle dimissioni di Mariella Ippolito che lascia così dopo un anno e tre mesi l'assessorato di via Trinacria. È uno scambio tutto interno all'Mpa di Raffaele Lombardo, che porta così in giunta un assessore più «politico», ritenuto capace di tirare la volata al partito in questi tre mesi che separano dalle Europee del 29 maggio. Scavone, 62 anni, radiologo, è attualmente direttore medico e capo dipartimento di Radiologia all'ospedale Garibaldi di Catania. «Da oltre 25 anni - ha ricordato ieri Musumeci - è ai vertici della professione medica nel settore della sanità pubblica e dal 2005 al 2009 ha ricoperto l'incarico di direttore generale dell'Asp di Catania». Il neo assessore è stato deputato e senatore della Repubblica nella scorsa legislatura. «Scavone - ha aggiunto il presidente  - porta con sé una solida esperienza parlamentare che saràdi prezioso ausilio. Gli auguro davvero buon lavoro, così come voglio ringraziare Mariella Ippolito per il contributo appassionato che ha saputo dare con la sua presenza in giunta». Scavone è un uomo più direttamente espressione di Lombardo mentre la Ippolito era più vicina a Roberto Di Mauro. E questa potrebbe essere a breve solo la prima mossa. Il presidente ha in cantiere anche un cambio tutto interno a Fratelli d'Italia, partito che con l'Mpa di Lombardo ha stretto un patto elettorale: Sandro Pappalardo dovrebbe lasciare l'assessorato al Turismo a Manlio Messina, giovane leader del partito della Meloni a Catania. La staffetta dovrebbe essere ufficializzata a giorni: Pappalardo è già in predicato di passare all'Enit (Ente nazionale per il turismo). Anche se Musumeci non disdegnerebbe rinviare tutto a dopo le Europee. Anche perché i ritocchi in giunta potrebbero moltiplicarsi a catena. Forza Italia, con Gianfranco Miccichè, ha già detto di ritenere troppo Etna-centrica la giunta e ora con l'ingresso di altri due assessori catanesi questa valutazione risulterà amplificata. Miccichè ha già detto di voler bilanciare inserendo in giunta almeno un assessore proveniente dalla Sicilia occidentale, in particolare da Trapani e Agrigento. In questo modo però Musumeci sarebbe costretto a modificare di parecchio la giunta, cosa che il presidente ha sempre detto di non voler fare. O almeno non subito. Dopo le Europee un riassetto era messo nel conto a Palazzo d'Orleans. Prima di queste modifiche la giunta era cambiata solo in un ramo: dopo un mese dall'insediamento uscì per dimissioni l'assessore ai Rifiuti dell'Udc Vincenzo Figuccia sostituito da un tecnico indicato dallo stesso partito, Alberto Pierobon. Gia. Pi

Agrigento ricorderà il sacrificio dei servitori dello Stato uccisi dalla mafia

«Stiamo cercando di recuperare l'immagine di come eravamo e di come siamo diventati, nel corso dei 167 anni della polizia di Stato. Al palazzo del Governo, sede del Libero consorzio comunale, c'è una mostra con mezzi, risorse, divise utilizzate dalla polizia di Stato nel corso della storia. Nella Valle dei Templi è già presente la teca che custodisce la 'Quarto Savona 15': la macchina blindata che aveva all'interno Antonio, Rocco e Vito: i tre ragazzi della scorta del giudice Falcone. Ci sarà un incontro fra gli e nostri giovani funzionari e arriverà anche Tina Montinaro per poter raccontare la sua esperienza di giovane donna, sposa, mamma, vedova di Antonio Montinaro  morto con Falcone. Il 28 cisarà un momento particolare: sarà ospite, prima in Questura e poi alla Valle dei Templi, il capo della polizia, direttore generale della pubblica sicurezza, il prefetto Gabrielli». È con queste parole che, ieri mattina, durante una apposita conferenza stampa, il questore di Agrigento Maurizio Auriemma ha annunciato la raffica di eventi per «Com'eravamo, come siamo - la memoria come valore» che si terrà da oggi a domenica 10 marzo. Saranno giorni di grande sensibilizzazione alla legalità per i giovani agrigentini. La polizia ha scelto, infatti, Agrigento per ricordare il sacrificio dei servitori dello Stato uccisi dalla mafia nelle stragi del '92 e per commemorare lo stesso corpo di polizia. Il momento portante sarà quello del 28 febbraio: tre i momenti previsti. Alle 16, a villa Aurea, l'esposizione della teca «Quarto Savona 15» e della mostra fotografica: «Frammenti di storia». Clic che riguardano gli eccidi e le stragi verificatisi in Sicilia. Alle 16,45 un momento di commemorazione - al Giardino dei giusti alla Valle dei Templi - per gli agenti della polizia, vittime delle stragi di Capaci e alle ore 19 concerto eseguito dalla banda musicale della polizia al teatro Pirandello.  «Al Giardino dei giusti - haspiegato, ieri, il questore Auriemma - verranno ricordati i nostri ragazzi e verranno loro dedicati due ulivi, idealmente faremo in modo che questi ragazzi accompagneranno per l'eternità, come già stanno facendo, ne sono convinto da cattolico, in Paradiso, i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Poi ci sarà, appunto, la banda della polizia che lo scorso anno ha compiuto 90 anni della sua storia che, al mattino, in piazza Cavour offrirà un concerto a tutta la cittadinanza ed è l'occasione - ha detto il questore Auriemma rivolgendo un invito alla cittadinanza - di essere presente e la sera abbiamo un concerto al teatro Pirandello in cui il capo della polizia avrà l'occasione, con Giovanni Montinaro, il figlio di Antonio Montinaro, di potersi rivolgere ad una platea di giovani, studenti di Agrigento e provincia»". (*CR*)

Appello di Ance a Nello Musumeci

Le federazioni di Ance Agrigento, Cna, Confartigianato, Claai, Casartigiani, Legacoop, Confcooperative e Creda, fanno fronte comune e si appellano al Presidente della Regione Siciliana, al Governo Regionale, alle Forze Politiche presenti in Assemblea Regionale al fine di correggere l'articolo 97 del Codice degli Appalti. Secondo le organizzazioni l'articolo di legge sta producendo «effetti nefasti e devastanti che stanno paralizzando un intero settore, che fino a qualche tempo fa era motore trainante dell'economia». (* PAPI*)

Alberghiero, tagli al convitto
La struttura di contrada Tonnara ha bisogno di interventi: la scuola costretta a dimezzare i posti destinati ai ragazzi

Giuseppe Pantano
SCIACCA
L'istituto Alberghiero e Agrario Amato Vetrano di Sciacca può accogliere soltanto 22 convittori ammessi quest'anno nella struttura di contrada Tonnara, studenti che arrivano da diverse città dell'Agrigentino, ma anche da altre province. Pagano una retta di un migliaio di euro all'anno. L'istituto di Sciacca è tra i pochi del territorio regionale a disporre di un convitto nel quale operano anche una ventina di unità, tutto personale della scuola che si occupa degli studenti. Ha dovuto tagliare della metà il numero dei convittori perché devono essere eseguiti alcuni lavori di adeguamento. Una realtà che è sempre stata di straordinaria importanza per Sciacca quella del convitto e che ha contribuito ad accrescere, negli anni, l'importanza di questa scuola. Alla luce di questa situazione è stata assunta la decisione di limitare il numero dei convittori a 22. Il dirigente scolastico, Caterina Mulè, ha già chiesto al Libero Consorzio di procedere agli interventi necessari. «L'ente gestore - dice il dirigente - deve intervenire per adeguare i locali e consentire l'accesso a un numero maggiore rispetto ai 22 nel rispetto di tutte le condizioni di sicurezza. Da tempo lavoriamo su quest'aspetto e sollecitiamo il Libero Consorzio ad eseguire i lavori. I primi interventi sono già stati effettuati. L'anno scorso siamo già intervenuti affrontando l'aspetto sicurezagevoza. Siamo riusciti ad evitare la chiusura del convitto - aggiunge il dirigente scolastico - pur mantenendo la possibilità di accesso soltanto». Il convitto risulta essere particolarmente utile per una scuola che da sempre ha rappresentato un fiore all'occhiello del territorio ed ha puntato molto anche sulla spinta che offre ai giovani sul piano occupazionale. Questo convitto, nel passato, ha consentito anche di sviluppare importanti iniziative di solidarietà come quando ha ospitato, per anni, numerosi bambini della zona di Chernobyl che venivano portati a Sciacca durante la stagione estiva nell'ambito di un progetto di Adra Italia. L'istituto, dunque, punta ad ottonere dal Libero Consorzio gli interventi necessari per potere ospitare un maggior numero di convittori. Proprio nelle scorse settimane è stato autorizzato ed assegnato all'istituto Alberghiero e Agrario «Amato Vetrano» l'indirizzo: «Pesca commerciale e produzioni ittiche». Sarà avviato dall'anno scolastico 2019-2020. È' l'unico in provincia di Agrigento. È stato autorizzato con decreto dell'assessorato dell'Ist ruzione e della formazione professionale e riconosce «una specificità e afferenza territoriale rivolta alla valorizzazione del pescato e delle risorse marine», come sottolinea il dirigente scolastico, Caterina Mulè. Il nuovo corso amplia ulteriormente l'offerta di questa scuola ed aggiunge al settore tecnico «Agrario, Agroalimentare e Agroindustria» ed a quello professionale «Servizi Enogastronomia e Ospitalità Alberghiera» anche «Pesca commerciale e produzioni ittiche». Due anni fa con il suo laboratorio per lo studio delle piante aromatiche ha integrato il piano dell'offerta formativa. Qualche giorno fa ha ospitato una Masterclass sulle «Tecniche di Cucina molecolare». L'incontro era rivolto ad una selezione di studenti dell'indirizzo Seoa ed aperto alla partecipazione di circa dieci professionisti del comparto ristorazione (insegnanti ed aderenti alla Federazione italiana cuochi). Il corso è stato tenuto dall'esperto chef Giuseppe Ferlita, ex studente dell'Alberghiero di Sciacca, verteva sulle tecniche di base della cucina molecolare e sulla preparazione di piatti della tradizione territoriale, rivisitati e rinnovati  alla luce delle nuove tecniche di cottura ed elaborazione. (*GP *)

Sicurezza stradale
Appalto per la Raffadali-Siculiana

L'Ufficio Gare del Libero consorzio comunale di Agrigento ha aggiudicato un nuovo appalto per lavori sulla viabilità provinciale. Si tratta dell'appalto relativo ai lavori di messa  in sicurezza della strada provinciale 17B Raffadali -Siculiana, dell'importo complessivo di 625.000 euro. Si tratta di una importante via di comunicazione interna, caratterizzata quotidianamente da un intenso traffico veicolare, per il cui miglioramento sono stati ottenuti diversi  finanziamenti grazie ai progetti elaborati dai tecnici del Settore Infrastrutture Stradali. Questo finanziamento, in particolare, era stato deliberato dalla giunta regionale con una nuova programmazione dei fondi ex Fas 2000/2006 destinati alle strade secondarie di rilevante importanza sul territorio regionale che presentavano criticità tali da non consentire il normale transito dei veicoli. L'appalto è stato aggiudicato provvisoriamente alla società «Elda Costruzioni» con sede a Pace del Mela che ha offerto il ribasso non anomalo del 43,5571% sull'importo  soggetto a ribasso di 606.250 euro, per un importo netto di 360.935 euro, ai quali vanno aggiunti 18.750,00 euro per oneri di sicurezza (non soggetti a ribasso), per un importo contrattuale complessivo di 379.685 euro più Iva. Seconda in graduatoria l'Ati Si.Ar Trivellazioni di Rosario Nicoletti con sede a Palermo, che ha presentato un ribasso del 43,3969 %. Alla gara d'appalto, effettuata in modalità telematica, hanno preso parte 125 imprese. I lavori prevedono la sistemazione delle frane. La scorsa settimana il Libero consorzio comunale ha aggiudicato l'appalto per i lavori di manutenzione straordinaria lungo la provinciale 80 Agrigento- Baiata - Favara e la provinciale 3A Bivio Caldare (statale 189) - Favara, dell'importo a base d'asta di 682.180 euro. Strade che quotidianamente registrano un intenso traffico veicolare, mezzi pesanti compresi, che non sono state interessate da interventi di manutenzione. (* PAPI*)

A perdere la vita fu un bimbo di 7 anni
Incidente mortale a Menfi, 6 indagati
La tragedia avvenne nei pressi del frequentato Lido Fiori

MENFI
Il sostituto procuratore della Repubblica  di Sciacca, Christian Del Turco, ha iscritto sei persone nel registro degli indagati per la morte del piccolo Marco Castelli, il bimbo di 7 anni deceduto in seguito a un incidente stradale il giorno di Ferragosto dello scorso anno. La tragedia è avvenuta nei pressi di Lido Fiori, a Menfi. Il bambino si trovava nell'auto insieme al padre, nel sedile posteriore, ed è stato trafitto da un palo staccatosi dal cavalcavia lateralmente alla carreggiata. Indagati, per l'ipotesi di reato di omicidio stradale, Pierluigi Badano, di 37 anni, conducente della Ford Mondeo, che non avrebbe dato la precedenza alla Nissan Qashai guidata dal padre del bimbo contro cui urtò, facendola finire contro le barriere della strada composte da alcuni tubi, uno dei quali trafisse la fiancata e il piccolo; Enrico Bengasino, 64 anni, funzionario del settore Lavori pubblici del Comune di Menfi; Vincenzo Giarraputo, 63 anni, responsabile del servizio Manutenzione del Comune di Menfi; Filippo Napoli, 56 anni, dirigente del Libero consorzio dei comuni; Eduardo Salemi, 59 anni, tecnico dello stesso ente, e Giuseppe Prestia, 58 anni, capo cantoniere provinciale. Da verificare eventuali responsabilità legate alla presenza della barriera «arrugginita e inadeguata» tanto che un pezzo si staccò. Lo stesso segnale di stop, in prossimità dell'intersezione, non sarebbe stato visibile in maniera adeguata. Ieri mattina, alla presenza anche dei difensori degli indagati (gli avvocati Giovanni Vaccaro, Pasquale Marchese, Maria Dimino, Antonino Gaziano, Antonio Provenzani e Anna Macaluso), il pm ha conferito l'incarico all'ingegnere Roberto  Bruno che dovrà rispondere auna serie di quesiti per ricostruire la dinamica dell'incidente e le condizioni della strada. Il piccolo e i suoi familiari, originari di Partanna ma residenti in provincia di Como, si trovavano in Sicilia per trascorrere alcuni giorni di vacanza. (*GP *)

Grandangolo

Menfi, morte bimbo 7 anni a Lido Fiori: sei indagati

Il pubblico ministero del tribunale di Sciacca, Christian Del Turco, ha iscritto sei persone nel registro degli indagati per la morte del piccolo Marco Castelli, il bimbo di 7 anni deceduto in un incidente stradale il giorno di Ferragosto. La tragedia e' avvenuta nei pressi di Lido Fiori, a Menfi, in provincia di Agrigento. Il bambino si trovava nell'auto insieme al padre, nel sedile posteriore, ed e' stato trafitto da un palo staccatosi dal cavalcavia lateralmente alla carreggiata. Sotto accusa, per l'ipotesi di reato di omicidio stradale, sono finiti Pierluigi Badano, 37 anni, conducente della Ford Mondeo, che non avrebbe dato la precedenza alla Nissan Qashai guidata dal padre del bimbo contro cui urto', facendola finire contro le barriere della strada composte da alcuni tubi, uno dei quali trafisse la fiancata e il piccolo; Enrico Bengasino, 64 anni, funzionario del settore Lavori pubblici del Comune di Menfi; Vincenzo Giarraputo, 63 anni, responsabile del servizio Manutenzione del Comune di Menfi; Filippo Napoli, 56 anni, dirigente del Libero consorzio dei comuni; Eduardo Salemi, 59 anni, tecnico dello stesso ente, e Giuseppe Prestia, 58 anni, capo cantoniere provinciale.
Diversi i profili di colpa ipotizzati dal pm. Innanzitutto sono da verificare eventuali responsabilita' legate alla presenza della barriera "arrugginita e inadeguata" tanto che un pezzo si stacco'. Lo stesso segnale di stop, in prossimita' dell'intersezione, non sarebbe stato visibile in maniera adeguata. Questa mattina, alla presenza anche dei difensori degli indagati (gli avvocati Giovanni Vaccaro, Pasquale Marchese, Maria Dimino, Antonino Gaziano, Antonio Provenzani e Anna Macaluso), il pm ha conferito l'incarico all'ingegnere Roberto Bruno che dovra' rispondere a una serie di quesiti per ricostruire la dinamica dell'incidente e le condizioni della strada.
Il piccolo e i suoi familiari, originari di Partanna ma residenti in provincia di Como, si trovavano in Sicilia per trascorrere alcuni giorni di vacanza.

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