AGRIGENTONOTIZIE
Cronaca
DEPURATORE FUORI NORMA, SCATTA MAXI MULTA DA 9MILA EURO PER LA GIRGENTI ACQUE
A ricevere la richiesta di pagamento l'ex consigliere delegato Giuffrida, al centro dei controlli l'impianto di Sant'Anna
Redazione
Mancanza di autorizzazione allo scarico, scaduta "ampiamente" e qualità dei reflui in uscita fuori dai parametri di legge: arriva una nuova "stangata" per la Girgenti Acque.
Il Libero consorzio di Agrigento ha comminato una nuova multa nei confronti dell'ex consigliere delegato della società Giuseppe Giuffrida dall'importo di 9mila euro per la violazione di due articoli del codice ambientale. In particolare, nel 2014, l'Arpa effettuò dei controlli al depuratore di Sant'Anna ad Agrigento che rilevarono come nell'acqua degli scarichi si superassero i limiti previsti dalla legge rispetto agli scarichi per quanto riguarda alcuni parametri come quello previsto per l'azoto ammoniacale e che, soprattutto, l'impianto era sprovvisto da anni delle certificazioni allo scarico, che in realtà larghissima parte dei depuratori agrigentini non possiede.
Come già avvenuto in numerosi altri casi simili, il Libero consorzio ha chiesto alla società una risposta alle contestazioni, ma questa è stata ritenuta non soddisfacente. In particolare, rispetto all'autorizzazione allo scarico l'ex Provincia scrive: "La Girgenti acque, pur essendosi attivata per ottenere il rilascio dell'autorizzazione, effettuava al momento del sopralluogo lo scarico di reflui del depuratore con la violazione scaduta". Quindi, a prescindere dalla volontà dei singoli, il fatto sussisteva. Come è già avvenuto più volte in passato la società verosimilmente proporrà ricorso per impugnare la sanzione.
LIVESICILIA
Politica
LA PRESENTAZIONE
LA REGIONE VARA IL PIANO STRADE
FALCONE: "OPERE AL VIA ENTRO 5 MESI"
di Andrea Cannizzaro
Previsti 70 interventi di manutenzione straordinaria delle provinciali. Ecco tutti i progetti.
PALERMO - "Entro cinque mesi appalteremo 70 progetti per la manutenzione delle strade provinciali. Una ventina di progetti, invece, saranno messi a bando al massimo entro due mesi". Così
Marco Falcone, assessore regionale alle Infrastrutture, ha presentato il piano degli interventi straordinari sulle strade provinciali per l'anno 2019: 70 interventi dal valore totale di oltre cento milioni di euro finanziati con il Patto per il Sud e con l'integrazione all'accordo di programma quadro sul trasporto stradale firmato nel 2017. Scorrendo l'elenco solo in 22 casi c'è la progettazione adatta per appaltare l'opera. Ma secondo l'assessore alle Infrastrutture la sfida di cui il governo regionale vuole farsi carico
Gli enti che beneficeranno del finanziamento dovrebbero essere i liberi consorzi e le città metropolitane. Ma come dimostra lo stato della progettazione sono indietro con la tabella di marcia. Alcuni enti gli enti di secondo livello - ha spiegato Marco Falcone sono inadempienti non per negligenza ma perchè hanno difficoltà a realizzare gli interventi per le carenze finanziarie o per le carenze professionali degli uffici tecnici. Per queste ragioni - ha continuato l'assessore - abbiamo creato l'ufficio speciale per la progettazione e abbiamo stipulato con i rappresentati dei Liberi consorzi e delle Città metropolitane per consentire, dove fosse necessario, un intervento sostitutivo della Regione in tutte le fasi dalla progettazione alla realizzazione passando per la messa a bando.
Tutte le provincie siciliane sono interessate dagli interventi. Quattro progetti finanziati riguardano la ex provincia di Agrigento, dieci l'area vasta di Caltanissetta, otto la città metropolitana di Catania. Otto progetti riguardano la provincia di Enna, nove quella di Messina e undici la città metropolitana di Palermo. Nel libero consorzio di Ragusa dovrebbero essere realizzati sei interventi, cinque in quello di Siracusa mentre nove progetti riguardano l'area del trapanese. La città metropolitana di Messina è la più virtuosa dato che su nove lavori da realizzare di sei c'è già la progettazione esecutiva. Ecco tutti i lavori inseriti nel piano strade provincia per provincia
Gli interventi in provincia di Agrigento
Stando al piano, nell'agrigentino dovrebbero arrivare 500mila euro per l'intervento urgente sulla provinciale 21 "Casteltermini - Passo Fonduto" e ulteriori due milioni per liberare la provinciale 5 dalla frana in corrispondenza del fiume Magazzolo. Anche nel tratto fra la provinciale 24 fra Cammarata e Santo Stefano di Quisquina dovrebbero essere fatti dei lavori, dal valore di 600mila euro , per rimuovere una frana. Infine, sarà necessario mettere in sicurezza la Sp 12 "Naro-Campobello", un intervento dal valore di 300mila euro.
I lavori nel Nisseno
In provincia di Caltanissetta dovrebbero essere realizzati dieci lavori: la messa in sicurezza della Sp 19dal bivio Landro a Resuttano con 700mila euro, la messa in sicurezza della provinciale 8 fra Burrone Contrasto, Butera e Gela con 550mila euro. È previsto che venga rifatto il piano stradale della Sp83 con 150mila euro, che siano consolidate parti della provinciale 37 con interventi dal valore di 500mila euro. Interventi di messa in sicurezza dovrebbero arrivare poi sulla strada provinciale 24 nel territorio di Milena (400mila euro), e sulle Sp 16 (550mila euro), 190 (1,3 milioni di euro), 195 e 196 (730mila euro circa) e 178 (850mila euro). Un ultimo intervento dovrebbe riguardare la provinciale 26 fra Mazzarino e Passo Mastro Diego al confine con Enna.
I lavori nella ex provincia etnea
La città metropolitana di Catania dovrà gestire numerosi progetti milionari. Quello dal valore di 4,9 milioni per la strada di bonifica "Bronte Stuara Santa Venera", il progetto da 3,9 milioni per la manutenzione straordinaria della provinciale 131, il progetto per l'adeguamento del ponte sul fiume Gorgalunga per l'importo di 3,4 milioni e la manutenzione straordinaria della Sp 37 nel tratto d'innesto con la statale 134 per un valore di 2,3 milioni. Interventi di minore entità riguarderanno la messa in sicurezza delle provinciali della zona nord del capoluogo (330mila euro) e gli interventi per sistemare i tratti delle provinciali 25 (500mila euro) e 28 (500mila euro) danneggiati dalle alluvioni del'ottobre 2018. Infine, con 700mila euro, dovrebbe essere realizzato un intervento sul cavalcavia della Sp 25.
Gli interventi del libero consorzio di Enna
Nell'ennese, 1,3 milioni dovrebbero essere utilizzati per riaprire la Sp 7b e realizzare un viadotto. Poi dovrebbero essere messe in sicurezza le provinciali 98 (mezzo milione), 7a (350mila euro, la direttrice "Regalbuto-Catenanuova-A19" (1,2 milioni), quella "Piazza Armeriana-Mirabella Imbaccari-Provincia di Catania" (1,6 milioni), la direttrice "Nicosia-Altesina-Enna-A19" (1,2 milioni) e la direttrice "Nissoria-Gagliano" (850mila euro). A Gagliano con un milione dovrebbe, infine, essere realizzata una variante sulla provinciale 22.
I progetti in provincia di Messina
Nella provincia della città dello Stretto sono finanziati i lavori di sistemazione del piano stradale della 177 di Tusa per un importo pari a 1,24 milioni di euro . Due progetti dovrebbero riguardare la strada fra Falcone e Santa Barbara: uno di sistemazione della strada per 1,3 milioni e un altro per il consolidamento delle pareti sulla strada per 1,5 milioni. Stanziati oltre un milione per la provinciale 166 a San Teodoro, un milione per la Sp 140 a Sant'Angelo Brolo, 1,9 milioni per la Sp 173 a Motta D'Alferno. Infine è previsto un intervento di 4,5 milioni per la provinciale "Montalbanese", la 110, un lavoro sulla 152 (3,9 milioni) e uno nella strada sul territorio del Comune di Gaggi (845mila euro).
Gli interventi nel palermitano
La Città metropolitana di Palermo dovrebbe realizzare i lavori sulla provinciale 55 fra Mezzojuso e Campofelice di Fitalia per 2,5 milioni di euro. Dovrebbero essere appaltati pure i lavori di ripristino della strada "di Campofelice" per un milione e cento mila euro, quelli per la provinciale 1 fra Montelepre e Torretta dal valore di 2,8milioni, la provinciale "di Ravanusa" 1,15 milioni, la Sp 95 "di Montaperto" per 1,5 milioni, la provinciale 30 i cui lavori di manutenzione valgono 910mila euro. Due lavori riguarderebbero le strade sul Comune di Valledolmo per un valore globale di circa 5 milioni di euro, uno la provinciale "delle Madonie" per un costo di 2,5 milioni e un altro la provinciale 119 di Portella Colla per un milione e mezzo.
I lavori nel ragusano
In provincia di Ragusa 2 milioni di euro sono destinati all'ammodernamento della condotta idrica fra Ispica e Pachino e poco più di un milione è destinato al rafforzamento del ponte sul fiume Liquea. Con 700mila euro, poi, saranno fatti i lavori di manutenzione sulla provinciale 5 fra Vittoria e Cannamellito Pantaleo. Lavori di manutenzione riguarderanno le provinciali 78 e 79 (650mila euro), 13 (300mila euro) e il tratto finale della Sp 4 (400mila euro)
I progetti nel libero consorzio di Siracusa
Il siracusano sarà interessato da cinque interventi programmati. I lavori riguarderanno la strada provinciale 32 "Cartentini-Pedagaggi" per un importo di 2,2 miloni, la Sp 14 "Fusco - Canicattini - Passo Landro" per un valore di 2,5 milioni. È previsto anche che venga rimossa una frana nella viabilità secondaria ex Asi con lavori di 400mila euro. L'intervento maggiore riguarda la messa in sicurezza della strada fra Rosolini e Pachino dov'è previsto che venga realizzata una rotatoria. I lavori costeranno 4,1 milioni. Un altro intervento sulla provinciale 23 "Palazzolo Giarratana", per 1,8 milioni, prevede oltre all'intervento sul corpo stradale anche al realizzazione di alcune opere d'arte.
I lavori in provincia di Trapani
Ammonta a quasi 5 milioni il lavoro dall'importo più cospicuo che dovrà essere realizzato dalla ex provincia di Trapani. Riguarderà la strada compresa fra Calatafimi e la Sp 37. Sono programmate la manutenzione della Sp 33 "del Fiumefreddo", che costerà un milione, e la manutenzione della provinciale 2 fra Castellammare e Ponte Bagni che costerà 1,9 milioni. Anche in questa provincia occorre metter in sicurezza la Sp ex Asi (2,2 milioni) e rimuovere qualche frana come quella fra Vita e Domingo (1,4 milioni) o quelle sulla Sp 28 (250mila eruro). Lavori per un valore di 800 mila euro sono infine previsti sulla Sp 11 e sulla Sp 57 per 416mila euro.
PALERMO
DICIASSETTE MILIONI E 11 INTERVENTI
LE PROVINCIALI DA SISTEMARE NEL 2019
di Andrea Cannizzaro
La Regione conta di intervenire sostituendosi alle ex province dove sia necessario.
PALERMO - Il governo regionale ha varato il piano per avviare i lavori di manutenzione delle provinciali dell'Isola e nella città metropolitana di Palermo dovrebbero arrivare 17,2 milioni di euro per realizzare 11 interventi.
La Regione conta di intervenire sostituendosi alle ex province dove sia necessario. In generale infatti quanto emerge dalla delibera con cui è stato approvato il piano è che ci sono i soldi ma non ci sono i progetti. Malgrado i soldi per i lavori siano stanziati da almeno due anni, infatti, nella maggior parte dei casi manca la progettazione esecutiva quella che consente cioè di appaltare i lavori. Adesso l'assessore regionale Marco Falcone si è impegnato a fare partire i lavori nel giro di cinque mesi. In tre caso potrebbe volerci meno tempo dato che la progettazione esecutiva è stata conclusa Gli interventi riguardano la provincia di Palermo da un capo all'altro. Nella zona metropolitana sarà realizzato un intervento che riguarderà la strada provinciale 1 che collega Borgo nuovo e Montelepre e che in parte riguarderà anche il collegamenti con Torretta. I lavori di messa in sicurezza della strada valgono circa 2,8 milioni.
Muovendosi verso il partinicese saranno aperti cantieri nel territorio di Monreale. Sulla Sp 30 chiamata " di De Sisa" sarà rammodernata e riqualificata la sede della strada con 910mila euro. Serviranno 600mila euro per il ripristino di una parte della strada provinciale 47 "di Giammartino". Le risorse serviranno anche per le opere di segnaletica e di protezione. Infine sulla Sp 47 bis "di Ravanusa", che imbocca sulla Palermo-Sciacca, sono previsti lavori per il ripristino dei tratti chiusi, il consolidamento della strade e le opere di finitura. In totale sono stanziati un milione e 150mila euro.
Due interventi che dovrebbero riguardare la provinciale di collegamento fra Mezzojuso e Campofelice di Fitalia. Per la strada al momento chiusa al traffico dovrebbero essere stanziati 2,5 milioni. Un ulteriore milione dovrebbe poi essere destinato alla strada intercomunale che porta al Comune di Campofelice di Fitalia, il paese che lo scorso novembre ha denunciato lo stato di isolamento in cui versava. Nell'alto corleonese dovrebbe essere ripristinata la Sp 95 sul Monteaperto con un milione e mezzo.
Infine i cantieri dovrebbero essere aperti anche le alte e le basse Madonie. Due milioni e mezzo saranno impiegati per il consolidamento e le opere di corredo nella strada provinciale 9 che collega Campofelice di Roccella, Collesano, Isnello e Castelbuono. Un milione e mezzo è stanziato invece per un altro cantiere sulla Sp 119 che collega Polizzi Generosa e Portella Colla. Le somme serviranno per istallare la rete e le barriere paramassi, per riprendere il piano viario e per realizzare le opere di corredo e di sicurezza. Infine ci sono in programma due lavori sul territorio di Valledolmo: 2,1 milioni per sistemare il percorso di collegamento fra il Comune e la Statale 120 e 3 milioni per consolidare tratti di frana e sistemare tutto il piano viario.
LA SICILIA
REGIONE. Previsti interventi di messa in sicurezza per rimuovere frane, eliminare pericoli e migliorare le condizioni di transitabilità
STRADE PROVINCIALI, SBLOCCATI QUASI 3 MILIONI E MEZZO
g.s.) Interventi di messa in sicurezza delle strade provinciali, per rimuovere frane, eliminare pericoli e migliorare le condizioni di transitabilità, la Regione siciliana "sblocca" quattro progetti in provincia di Agrigento per un importo totale di poco meno di 'tre milioni e mezzo di euro.
Tutto è contenuto nel "Piano di manutenzione per le strade provinciali" votato nei giorni scorsi dalla Giunta regionale e presentato ieri mattina alla stampa a Palermo dal governo Musumeci. Un progetto complessivamente da oltre 100 milioni di euro, finanziati con fondi del Patto per il Sud e dall'Apq Strade, che contiene lavori su strade indicate dagli stessi enti locali. Gli interventi agrigentini previsti sono: lavori sulle frane esistenti al chilometro 10 sulla Sp1 Casteltermini - Passo fonduto in contrada Calcara, con un importo stanziato di mezzo milione di euro, interventi sulla frana al chilometro 1-500 in corrispondenza del fiume Magazzolo per circa 100 metri sulla Sp 5, per un importo di 2 milioni di euro; lavori urgenti per movimenti franosi sulla Sp 24, nel tratto Cammarata - Santo Stefano Quisquina in località Filici, con un importo di 600mila euro e lavori di eliminazione delle condizioni di pericolo per il ripristino della transitabilità della Sp12 Naro-Campobello di Licata per un totale di 300mila euro investiti. Una boccata d'ossigeno importante che si aggiunge ai progetti già finanziati e in parte appaltati per la manutenzione della viabilità provinciale (pensiamo, esempio alle vie alternative al viadotto Petrusa) sebbene manchino in questo caso certezze sui tempi di avvio delle opere. Infatti, tranne nel caso di Casteltermini, in tutti gli altri casi manca ancora una progettazione definitiva quindi è prima necessario consuma questo passaggio per poter intervenire concretamente con l'avvio dei lavori. La Regione, dal canto suo, ha dato come prospettiva temporale i prossimi 5 mesi per avere una complessiva attività di messa in opera dei progetti.
GESTIONE SERVIZIO INTEGRATO. Oggi appuntamento con l'Antimafia, domani con la Commissione Ambiente.
GIRGENTI ACQUE, NUOVE AUDIZIONI ALL'ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA
(g.s.) Girgenti Acque, le audizioni all'Ars aumentano e, anzi, raddoppiano e, soprattutto, si differenziano indagando ognuna su un settore diverso.
Oggi davanti ai deputati della commissione d'inchiesta e vigilanza sul fenomeno della mafia e della corruzione in Sicilia siederà Diego Galluzzo, individuato dalla commissione ars come presidente pro tempore della Girgenti acque Spa, ruolo che in realtà nel frattempo dovrebbe essere passato nelle mani di Giancarlo Rosato, presidente della Voltano. A Galluzzo, che comunque è da anni nel Cda della società, i parlamentari chiederanno soprattutto di avere un quadro chiaro di quanto fatto in questi anni da un punto di vista societario e operativo dal gestore, al fine di comprendere appieno quello che per gli .accusatori è il "sistema Girgenti Acque". Domani, invece, di risorse idriche e di servizio idrico in provincia di Agrigento - e non solo - si parlerà anche alla commissione Ambiente e territorio, presieduta dall'agrigentina Giusi Savarino. La commissione, che sul tema del S.i.i. si era già pronunciata in tempi non sospetti con una risoluzione ad hoc, ascolterà Alberto Pierobon, assessore regionale per l'energia ed i servizi di pubblica utilità, i due commissari prefettizi Gervasio Venuti e Giuseppe Massimo Dell'Aira, e i vertici della Siciliacque, tra cui l'agrigentino Carmelo Cantone, che ne è oggi vicepresidente. Audizioni che, per entrambe le commissioni, proseguiranno nelle prossime settimane e potrebbero essere almeno utili, in un momento di grande confusione, a chiarire le reali prospettive per il servizio idrico integrato.
DEPURAZIONE E LAVORI SU RETI IDRICHE La Regioneinvita a diffidare i Comuni "non consegnatari"
(g.s.) Depurazione e progetti di rifacimento delle reti idriche, la Regione Siciliana invita a diffidare i "ribelli".
Qualcuno inizierà a pensare ad un complotto, o, ben che vada, ad una "tempesta perfetta", ma mai come ora le attenzioni degli enti competenti si sono concentrati sui cosiddetti "ribelli".
L'ultimo passaggio in ordine di tempo è contenuto in un documento approvato dalla Giunta regionale nei giorni scorsi che mira, complessivamente, a fare ordine nel settore del servizio idrico integrato, diffidando quelle Ati che ad oggi sono ancora prive di un gestore, che non hanno ancora approvato i relativi piani d'ambito eccetera. Per i casi di Agrigento, Caltanissetta e Enna (queste ultime due prive di un gestore) si propone "al fine di rimuovere le resistenze che bloccano il percorso di revisione della governance del servizio idrico integrato di diffidare i comuni che non hanno consegnato le reti e gli impianti al gestore unico a dare seguito agli adempimenti di legge entro un termine di 60 giorni, decorsi i quali avviare le procedure sostitutive". Chiarissimo, almeno questo. Perché in realtà l'atto della Regione non risponde alla complessa situazione agrigentina. Non da conto, ad esempio, del fatto che 12 impianti di depurazione sono oggi sequestrati e gestiti direttamente dalla stessa Regione oltre che dal commissario nazionale unico Rolle (alcuni dovrebbero partire in primavera, ma i rinvii sono stati già due e comunque gli interventi non riguarderanno tutti gli impianti) e non entra nel merito del fatto che, depositato un atto di risoluzione del contratto di servizio non vi è in atto possibilità di far svolgere i lavori alla Girgenti Acque a partire da quelli per l'ammodernamento della rete idrica di Agrigento, che dovrebbero essere realizzati in compartecipazione pubblico-privata.
Giornale di Sicilia
Partono i lavori urgenti sulla dissestata rete viaria Piano straordinario per le strade provinciali
Assegnati oltre cento milioni di euro per l'avvio di 70 cantieri, i primi entro l'estate
Antonio Giordano
PALERMO
Un piano straordinario per aggredire una delle emergenze più pressanti nella quale sono ricadute le ex province: quella della manutenzione delle strade. L'aiuto arriva dall'amministrazione regionale di Palazzo d'Or - léans che ha stilato un piano (fondi del Patto per il Sud e dell'Apq) da 102 milioni per 70 interventi da realizzare nel 2019, i primi 20 già prima dell'estate. Il prospetto è stato presentato a Palazzo d'Orleans dall'assessore alle Infrastrutture Marco Falcone e dai dirigenti generali dei dipartimenti interessati. L'assessore è arrivato in ritardo all'incontro «vittima» del traffico lungo le autostrade. «Rassegneremo una lamentela all'Anas perché i lavori vanno fatti di notte, come abbiamo sempre detto con il presidente Musumeci per creare pochi disagi al traffico», ha detto appena giunto in Sala Alessi per presentare i dettagli dell'operazione. Nella città metropolitana di Palermo sono 11 gli interventi con somme stanziate che ammontano a 17 milioni 275 mila euro; in quella di Catania 8 int rventi per 16 milioni 610 mila euro; nella città metropolitana di Messina 9 per 17 milioni e 243 mila euro; per il libero consorzio comunale di Trapani 9 interventi con 13 milioni 556 mila euro; per quello di Agrigento 4 interventi con 3 milioni e 400 mila euro; per il libero consorzio comunale di Caltanissetta 10 interventi con 6 milioni 580 mila euro; per il libero consorzio comunale di Enna 8 con 8 milioni 100 mila euro; per quello di Ragusa 6 interventi e 5 milioni 240 mila euro di somme stanziate; a Siracusa 5 interventi e 11 milioni 133 mila euro. «Abbiamo pensato a un piano straordinario perché il presidente Musumeci più volte ha detto che bisogna aggredire una situazione diventata eccessivamente indifendibile», ha spiegato Falcone. «Entro cinque mesi partiranno tutti i bandi di gara ma i primi 20 interventi scatteranno prima dell'estate», ha spiegato ancora l'esponente del governo regionale, «cureremo non soltanto la progettazione ma anche i bandi di gara. Abbiamo altri 250 milioni per la programmazione ordinaria», ha aggiunto Falcone. Un migliaio circa i posti di lavoro che si sbloccheranno con questi interventi. A plaudire all'iniziat iva è stata l'Anci Sicilia. «Esprimiamo il nostro apprezzamento per l'a t t e nzione che il governo regionale sta rivolgendo agli enti intermedi con l'i ntenzione di dare risposte concrete», ha detto Leoluca Orlando sindaco di Palermo e presidente dell'a s s o c i azione regionale, «proprio con l'o b i e ttivo di avere un quadro ancora più chiaro sulle modalità di attuazione degli interventi programmati, chiediamo un incontro con il coinvolgimento dei rappresentanti delle ex province » . Gli interventi previsti AGRIGENTO : intervento sulle frane della Sp 21 Casteltermini-Passo Fonduto; Frana sulla SPNC 5; lavori sulla Sp 24 in località Filici e sulla Sp 12 a Naro . CALTANISSETTA : messa in sicurezza della SP 19; lavori sulla SP 8; sulla SP 83 e SPN 152; consolidamento della SP 37; SP16; manutenzione straordinaria della SP 190, della SP 195 delle SP 26 e 178. CATANIA : Strad di bonifica Bronte Stuara - S.Venera, manutenzione della SP 131 e della SP 37/I; lavori sulle Strade Provinciali zona nord Reparti R3,R4; adeguamento del ponte sulfiume Gorgalunga lungo la SP 74/II; progetto statale 417 di Caltagirone - km 39+120-cavalcavia SP n. 25/I; sistemazione di frane lungo la SP 28/Idopo le alluvioni di ottobre 2018. ENNA : lavori sulla SP 7/b con la realizzazione di un viadotto; messa in sicurezza della SP 98 (ex Turistica); lavori sulla SP 7/A e riqualificazione della Regalbuto-Catenanuova A19 (SP 23/b); direttrice Piazza Armerina- Mirabella-Imbaccari -provincia di Catania (SP 16 e 65); direttrice Nicosia- Atesina-Enna A19 (SP 19 e 94); Nissoria-Gagliano (SP 85/a e 85/b); nuovo tratto della SP 22 di Gagliano. MESSINA : lavori sulla SP 177 di Tusa. II lotto; sistemazione della ex SA Falcone- S.Barbara; ammodernamento SP 110; SPA Falcone Santa Barbara; SP140 a S'Angelo di Brolo; SP 166 Portella Bufali comune San Teodoro; sistemazione SP Gaggi-Castelmola nel Comune di Gaggi; lavori ulla SP 173; ammodernamento della SP 152 Bivio Gentile. PALERMO : SP n.47 di Gianmartino- Bivio Gianmartino (su SP 20) - Bivio Croce di Fratacchia (su SP 46), lavori sulla SP 46 e sulla SP30; SP 47bis di Ravanusa; SP 95 di Monteaperto; SP 1 di Montelepre-Tronco Borgo Nuovo; SP 55 di Mezzojuso - II lotto funzionale; SP9 delle Madonie; IC 30 di Campofelice; collegamento tra il comune di Valledolmo e la SS120; SP 8 di Valledolmo; SP 119 di Portella Colla. RAGUSA : ammodernamento della SP Ispica-Pachino; lavori sul tratto terminale della SP4; lavori sulla SP5; miglioramento della sicurezza nella SP 13 e nella SP Castiglione -Tresauro; miglioramento tracciato SP 57; lavori di manutenzione nelle provinciali 78 e 89. SIRACUSA : lavori di ripristino del tratto di viabilità secondaria ex ASI in prossimità dello svincolo Esso/Sortino; intervento sulla SP 23 "Palazzolo-Giarratana"; SP 32 Carlentini-Pedagaggi; SP 26 Rosolini-Pachino con realizzazione di una rotatoria all'intersezione con la SP 56 Bimmisca-Agliastro; completamento della SP 14. TRAPANI : sistemazione incrocio sulla SP 84 "Litoranea sud di Marsala" a Torre Siciliana; lavori sulla SP ex ASI; 2 "Castellammare-Ponte bagni"; SP 12 "Busecchio " ; SP 11; SP 28 Ciardazzi Fortuna; SP 44 tratto Vita SS 113; SP 33 del Fiumefreddo: ; SB 57 "Ala Ardigna Corvo ". (*AGIO*)
In prefettura
Incontro su lavoro e sistema idrico
Questione lavoro. Nel dibattito sul futuro del sistema idrico integrato non è ancora entrato un argomento di fondamentale importanza: il mantenimento dei livelli occupazionali. I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil -rispettivamente Raso, Saia e Acquisto - insieme ai segretari delle categorie Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil - ossia Cipolla, Sessa e Sammartino - hanno incontrato ieri mattina il prefetto di Agrigento Dario Caputo. Le organizzazioni sindacali hanno espresso la loro preoccupazione. «L'Ati deve dotarsi di un nuovo "piano d'ambito" e la nuova società di gestione, qualunque sia la soluzione che i sindaci sceglieranno, di un nuovo "piano industriale" che parta dall'esigenza di non diminuire i livelli occupazionali fin qui raggiunti dall'insieme dei lavoratori che hanno lavorato alle dipendenze del servizio idrico integrato, sia pure sotto varie denominazioni societarie - hanno scritto i sindacati - . E in questo ambito vanno ricompresi i recenti licenziamenti e quanti sono prossimi allo scad re del contratto con Hydortecne. Questo patrimonio di professionalità e competenza va tutelato e trasferito nella nuova gestione». Il sindacato ha chiesto al prefetto di farsi carico di indire un nuovo incontro allargato alle presenze diAti e gestione commissariale. (*CR*)
Villa Genuardi
La mostra sui giardini storici
Villa Genuardi, ad Agrigento in via Ugo La Malfa, ospita la mostra intitolata «Villa Genuardi e i giardini storici di Agrigento: dal Giardino degli Dei al Giardino del Vescovo». Il progetto culturale è coordinato e curato dal Soprintendente Gabriella Costantino. Si avvale della consulenza botanica dei professori Rosario Schicchi (nella foto) e Manlio Speciale,rispettivamente direttore e curatore dell'Orto Botanico - Sistema museale di Ateneo dell'Università degli Studi di Palermo. L'evento è stato realizzato anche in collaborazione con il Comune di Agrigento, il Libero Consorzio Comunale di Agrigento, la Curia Vescovile, il Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi, il museo archeologico «Griffo» ed il Fai- Giardino della Kolymbethra.
Impugnati alcuni commi della legge di stabilità
«No al mutuo per pagare i fornitori»
La Regione contro il governo di Roma
Giacinto Pipitone
PALERMO
Questa volta l'impugnativa della legge di Stabilità nazionale è arrivata. La giunta ha deciso di portare davanti alla Corte Costituzionale ben 4 articoli della manovra voluta da Di Maio e Salvini. Una settimana fa la giunta rinunciò in extremis a impugnare le norme che obbligano a tagliare i vitalizi. Ora nel mirino del governo Musumeci sono finiti i commi 857, 859, 862 e 863 della legge di Stabilità (che essendo stata approvata con voto di fiducia è composta da un solo articolo e un migliaio di commi). Queste norme obbligano la Regione a contrarre un nuovo mutuo. E questo Palazzo d'Orleans non vuole farlo. Le norme nazionali sono nate per fronteggiare l'emergenza dei ritardi nel pagamento delle fatture ai fornitori delle pubbliche amministrazioni. Ecco perché Roma ha previsto che Comuni, ex Province e Regioni debbano stipulare mutui (tecnicamente anticipazioni) presso la Cassa depositi e prestiti. Il punto è che gli articoli impugnati prevedono dure sanzioni economiche sia per il ritardo nei pagamenti sia per la mancata attivazionedel mutuo. E su queste deciderà la Consulta. Nell'attesa però la Regione non può esporsi alle sanzioni del governo nazionale e per questo motivo nel Collegato, la Finanziaria bis che sta iniziando il suo cammino all'Ars, ha previsto un articolo per autorizzare la stipula del mutuo. «Sarà un prestito piccolissimo, 85 milioni, che rimborseremo in tre mesi evitando di gravare sull'indebitamento complessivo» spiegano dall'assessorato all'Economia. L'assessore Gaetano Armao e il presidente Musumeci non vogliono nuovi prestiti perché ritengono che i ritardi della Regione nei pagamenti siano minimi (pocopiù di 30 giorni è lamedia) non dovuti comunque a una crisi di liquidità. «I ritardi - precisano all'Economia - sono causati da problemi burocratici, dalla carenza di personaleper esaminare le pratiche, ma non dalla mancanza di soldi. Quelli li abbiamo. Ecco perché stipuleremo il mutuo ma lo estingueremo subito». Intanto però scatta lo scontro istituzionale con lo Stato, da cui la Regione a tende ancora di sapere se potrà spalmare su 30 anni invece che su 3 il maxi disavanzo individuato dalla Corte dei Conti e che ha costretto a congelare ben 191 milioni di spese. Senza la spalmatura Musumeci sarà costretto a ridurre i budget a molti settori. Nell'attesa che Roma si pronunci su questo aspetto fondamentale, la Finanziaria bis inizia oggi il suo cammino in commissione fra una pioggia diemendamenti. Molti dei quali propongono la stabilizzazione dei 5 mila precari Asu, in servizio negli enti locali e alla Regione e pagati con un sussidio da 800 euro al mese. Ieri la commissione Lavoro dell'Ars, guidata da Luca Sammartino delPd, ha riunito i sindacati per formulare una proposta di emendamento. Ma la soluzione non sembra dietro l'angolo: «È stata una riunione sterile» sintetizzano Vito Sardo e Mario Mingrino, coordinatori regionali dell'Ale Sicilia. Per evitare ulteriori spese alla Regione, infatti, basterebbe assicurare agli enti che hanno manifestato la loro disponibilità ad assumere i lavoratori l'indennità per i prossimi 20 anni, come è stato fatto per i contrattisti». La Cisl Fp - con Fabrizio Lercara e Alfredo Piede - ha chiesto invece che vengano inserite nel Collegato due norme per «riclassificare il personale regionale che oggi si trova in categoria A e B garantendo le progressioni di carriera e per potenziare il settore degli ispettori del lavoro».
Scrivolibero
Agrigento, depuratore non a norma: scatta sanzione da 9 mila euro - ScrivoLibero.it
Multa da 9 mila euro per l'ex consigliere delegato della società Girgenti Acque, per la violazione di due articoli del codice ambientale.
La sanzione è stata irrogata dal Libero Consorzio comunale di Agrigento dopo i controlli effettuati nel 2014 dall'Arpa al depuratore Sant'Anna di Agrigento; verifiche che accertarono che nell'acqua degli scarichi si superassero i limiti previsti dalla legge, nonchè la mancanza di certificazioni allo scarico.
"La Girgenti acque - scrive il Libero Consorzio -, pur essendosi attivata per ottenere il rilascio dell'autorizzazione, effettuava al momento del sopralluogo lo scarico di reflui del depuratore con la violazione scaduta".
Ilsitodisicilia
Strade provinciali: piano straordinario di manutenzione con oltre 102 milioni
Un Piano straordinario di manutenzione per le strade provinciali con oltre 102 milioni, predisposto e finanziato dalla Regione, grazie ai fondi del Patto per il Sud e dall'accordo quadro di programma quadro, destinato alle 9 province siciliane con 70 interventi programmati. Lo ha presentato questa mattina, a Palazzo d'Orleans, l'assessore alle Infrastrutture Marco Falcone e i dirigenti generali dei dipartimenti interessati.
Nella città metropolitana di Palermo sono 11 gli interventi con somme stanziate che ammontano a 17 milioni 275 mila euro; nella città metropolitana di Catania 8 interventi e fondi per 16 milioni 610 mila euro; nella città metropolitana di Messina 9 interventi per 17 milioni e 243 mila euro; per il libero consorzio comunale di Trapani 9 interventi con 13 milioni 556 mila euro; per il libero consorzio comunale di Agrigento 4 interventi con 3 milioni e 400 mila euro; per il libero consorzio comunale di Caltanissetta 10 interventi con 6 milioni 580 mila euro; per il libero consorzio comunale di Enna 8 interventi con 8 milioni 100 mila euro; per il libero consorzio comunale di Ragusa in programma 6 interventi e 5 milioni 240 mila euro di somme stanziate; per il libero consorzio comunale di Siracusa 5 interventi e 11 milioni 133 mila euro.
"Questo è un piano straordinario per aggredire una situazione diventata indifendibile, cioè quella delle province che non riescono a salvaguardare la tenuta delle strade provinciali", ha detto l'assessore alle Infrastrutture Marco Falcone. "Abbiamo fatto una convenzione con tutte le province per poterci sostituire negli interventi - ha aggiunto Falcone - non solo nella progettazione ma anche nei bandi di gara e nell'esecuzione delle stesse opere. Abbiamo individuato queste strade a seguito di segnalazioni che sono arrivate alla Regione da parte dei comuni e delle stesse città metropolitane e liberi consorzi comunali. Gli interventi saranno eseguiti tutti entro il 2019 e nel giro di 5 mesi partiranno i bandi di gara, ma i primi venti interventi cominceranno già prima dell'estate".
"Per le altre strade che sono circa 110, abbiamo 250 milioni destinati alla programmazione ordinaria - ha sottolineato Falcone -. Sono state scelte secondo una programmazione fatta grazie alle indicazioni del Patto per il Sud e con l'accordo di programma quadro".
L'ufficio regionale speciale della progettazione si occuperà di progettare le opere, mentre il dipartimento regionale tecnico si occuperà delle gare e dell'iter di esecuzione dei lavori. "Le gare - ha precisato Falcone - saranno bandite in parte dalle città metropolitane, mentre altre le farà la Regione Siciliana, intervenendo direttamente. Grazie a questo piano, prevediamo un ritorno occupazionale di circa un migliaio di persone", ha sottolineato Falcone.
Infine, l'assessore Falcone ha assicurato che a proposito dei lavori su autostrade ed altre strade la Regione Siciliana manderà una nota all'Anas. "Per non recare disagi alla fluidificazione del traffico - chiederemo all'Anas di effettuare interventi di notte, cosi' come ha detto più volte il presidente Musumeci".