Giornale di Sicilia
E il ministro sceglie un commissario per le strade siciliane
Giacinto Pipitone
CALTANISSETTA
La prossima settimana verrà nominato il super commissario che dovrà restaurare le strade siciliane. Una mossa che porterà con sé lo sblocco di almeno 350 milioni e che il governo nazionale sta pianificando senza il coinvolgimento della Regione. Di più, il leader dei grillini siciliani, Giancarlo Cancelleri ammette che «la scelta del commissario per le strade verrà fatta attingendo a una lista di tre nomi che gli è stata fatta da noi 5 Stelle siciliani. Si tratta di tre professionisti locali molto preparati ». Toninelli ha spiegato ai giornalisti che la prossima settimana all'interno del decreto Sblocca cantieri verrà prevista la figura del commissario straordinario per le strade provinciali siciliane. Poi la nomina verrà fatta dal governo nazionale. È una nomina che non sarebbe stata concordata col governo regionale. Di cui ieri Toninelli ha più volte sottolineato l'assenza: «Non ho visto nessuno qui a Caltanissetta e la Regione non ci ha fornito i dati che abbiamo chiesto per sbloccare le opere. Il presidente Musumeci deve darci una mano, non si deve mettere di traverso». Cancelleri ha poi sottolineato che «il commissario avrà poteri molto ampi, sarà una figura analoga a quella che è stata messa in campo Genova per la ricostruzione del ponte Morandi. Potrà derogare velocemente a norme nazionali e sbloccare così i fondi rimasti nei cassetti del Patto per la Sicilia e dei vari Apq». E mentre a Caltanissetta Conte e Toninelli sottolineavano polemicamente l'assenza del governo regionale, da Roma la ministra per il Sud, Barbara Lezzi, ha convocato un vertice per mettere a fuoco i ritardi nella realizzazione delle tratte ferrate soprattutto in Sicilia: «Ci sono ancora dei rallentamenti significativi e ho già detto a tutti i componenti del tavolo tecnico che dal momento che i contratti istituzionali di sviluppo prevedono anche un regime sanzionatorio, dai prossimi incontri si avvieranno le sanzioni nel momento in cui ci sono ritardi non giustificati ». Il riferimento del ministro è in particolare alla tratta Messina-Catania- Palermo (ma ci sono anche Salerno- Reggio Calabria, Napoli-Bari, Lecce-Taranto). Il ministro ha aggiunto che ci sono ritardi sulle autorizzazioni da ottenere, sui bandi e sull'avanzamento dei lavori: «Nel momento in cui si prendono impegni devono essere rispettati. Nel 2019 saranno state fatte tutte le assegnazioni? Bene. Non sono state fatte? Perché? Se non c'è una ragione, si sanziona». Ma al termine dell'incontro a Roma Maurizio Gentile, amministratore delegato e direttore generale di Rete Ferroviaria Italiana, ha precisato che «in merito alla tratta Messina- Catania-Palermo abbiamo chiarito che la prima macrofase si concluderà nel 2025. E prevede il collegamento veloce con due tratte a doppio binario da Catania a Catenanuova e da Fiumefreddo fino a Lercara e poi un collegamento interno con un binario veloce che consentirà di andare daPalermo a Catania in un'ora e 50 minuti».
La proposta oggetto di referendum
Agrigento, Favara e Aragona ridisegnano i confini comunali
Tappa decisiva oggi per la rettifica dei confini tra Agrigento, Favara ed Aragona dopo un lungo e travagliato iter iniziato nientedimeno che nel 1993. Alle ore 11.15 di questa mattina, infatti, presso la sala giunta del Palazzo Comunale del capoluogo i sindaci dei territori interessati firmeranno il provvedimento di indizione della consultazione referendaria che prevede un doppio quorum, uno che coinvolge tutti i cittadini iscritti nelle liste elettorali dei tre comuni e l'altro quelli che sono strettamente interessati allo scambio dei territori. Nel secondo caso è più facile che si presenti ai seggi il 50 per cento più uno degli aventi diritto, necessario per rendere valido l'esercizio del voto.Attraverso lo scambio, Favara accorperebbe le contrade Grazia,Portella, Saraceno mentre ad Agrigento andrebbe una porzione della zona Asi.Ad Aragona verrebbe ceduta la contrada Quattro Strade che confina con territorio favarese e la stazione Caldare. Sempre oggi si deciderà la data incui far svolgere il referendum che potrebbe cadere in una domenica di maggio. Si dovrà anche stabilire dove e comedisporre i seggi e come organizzare le postazioni del doppio quorum. Il referendum è stato autorizzato dall'assessore regionale alle Autonomie locali, Bernardette Grasso. La rettifica dei confini interessa maggiormente ai cittadini favaresi che conil censimento della popolazione del 2011 si sono venuti a trovare di ufficio iscritti all'anagrafe del Comune di Agrigento. In questi anni non sono mancati i disagi ma anche i problemi in ordine al pagamento della tassa rifiuti richiesta sia dal comune di Favara che da quello del capoluogo. (* UR*)
LIBERO CONSORZIO
Sicurezza, un corso per coordinatori
Inizierà domani, 14 marzo il corso integrale per coordinatori della sicurezza per la progettazione e l'esecuzione dei lavori nei cantieri temporanei e mobili, organizzato dall'Ufficio Formazione del Libero Consorzio Comunale di Agrigento. Il corso avrà una durata complessiva di 120 ore. Le lezioni della prima fase sono state suddivise in cinque giornate di formazione che si terranno nell'Aula «Silvia Pellegrino» di Via Acrone n. 25 ad Agrigento, con inizio alle ore 9.00 e fino alle 14.00 e dalle 14.30 alle 17,30. Il corso proseguirà il 21 e il 28 marzo, il 4aprile, per concludersi, in questa prima fase, l'11 aprile. (* PAPI*)
Villa Genuardi
La mostra dedicata ai giardini storici
Villa Genuardi, ad Agrigento in via Ugo La Malfa, ospita la mostra intitolata «Villa Genuardi e i giardini storici di Agrigento: dal Giardino degli Dei al Giardino del Vescovo». Il progetto culturale è coordinato e curato dal Soprintendente Gabriella Costantino. Si avvale della consulenza botanica dei professori Rosario Schicchi e Manlio Speciale, rispettivamente direttore e curatore dell'Orto Botanico - Sistema museale di Ateneo dell'Università degli Studi di Palermo. L'evento è stato realizzato anche in collaborazione con il Comune di Agrigento, il Libero Consorzio Comunale di Agrigento, la Curia Vescovile, il Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi, il museo archeologico «Griffo» ed il Fai - Giardino della Kolymbethra.
Comunicalo
Musica, il "Toscanini" all'Auditorium del Consorzio Universitario di Agrigento venerdì 15 marzo - comunicalo.it
Redazione
Venerdì 15 Marzo, alle ore 11,45 presso l'Auditorium del Consorzio Empedocle di Agrigento si terrà un concerto organizzato dalll'Istituto Superiore di Studi Musicali A. Toscanini in collaborazione con il Consorzio e con il Liceo Musicale E. Majorana di Agrigento. Si esibirà il "Toscanini Electric Ensemble" diretto dal M° Marco Salvaggio, con la partecipazione dei Dipartimenti di Nuove tecnologie e nuovi linguaggi musicali e del Dipartimento di Percussioni, con un evento dedicato al "Linguaggio del Rock nella Musica minimalista" curato dai docenti e Solisti M° Luca Nostro (chitarra elettrica) e M° Sergio Calì ( strumenti a percussione). Saranno eseguite musiche di : Wolfgang Reifeneder , Kevin Tuck , Jacob T. V., Philip Glass, Steve Reich, Led Zeppelin . Dell'Ensemble faranno parte docenti e studenti dell'ISSM A. Toscanini e alcuni docenti e studenti del Liceo Musicale E. Majorana: Francesco Tamburello, Angelo Prazza, Stefano di Costa, Davide Lauricella, Vincenzo Scaturro, Marco Alongi, Alessandro Schittone, Marco Gioè, Giuseppe Piparo, Felice Amodio, Francesco Fauci, Calogero Bruno (chitarre elettriche) Vincenzo Ruffo, Sergio Morreale (bassi elettrici), Cristiano Cipria, Salvatore Passarello, Leonardo Gagliano°, Biagio Gino Grillo°, Gianluca Infantino, M° Giuseppe Capodici, M° Luigi Cordaro, Dennis Lalicata, Angelo Zangara, Dario Lana, Emanuela Maria (percussioni).
"E' un evento a cui teniamo molto perché rafforza la sinergia in atto con il Liceo Musicale di Agrigento, convenzionato già dal 2017 con la nostra Istituzione di Alta Formazione Musicale, e perché dà avvio ad una importante collaborazione tra le due Istituzioni Universitarie del territorio: il Consorzio Empedocle e l'Istituto Toscanini. Per l'occasione abbiamo selezionato un programma rock-contemporaneo ed una inusuale tipologia di organico, costituito da chitarre elettriche, bassi elettrici e percussioni che si esibiranno anche al Teatro Massimo di Palermo il 18 Marzo; un programma destinato ai giovani e che testimonia il percorso di crescita e di innovazione intrapreso dal nostro Conservatorio, che oggi ha attivi 28 differenti corsi di laurea (classici, jazz, e pop-rock) di Primo e Secondo Livello AFAM (Alta Formazione Artistico Musicale). Il concerto, ad ingresso libero, è destinato agli studenti del Liceo, del Consorzio, delle Scuole e a tutti coloro che vorranno aderire. Ringraziamo i dirigenti, lo staff docente e non docente delle sopracitate Istituzioni partners che hanno contribuito alla realizzazione dell'evento." affermano il Direttore Prof.ssa Mariangela Longo e il Presidente Dott. Giuseppe Tortorici. "Siamo ben felici di ospitare l'evento musicale proposto e di cooperare con l'Istituzione AFAM Toscanini, con cui riteniamo si possa attuare una importante collaborazione per il territorio." afferma il Vice Presidente del Consorzio Universitario Empedocle Dott. Giovanni Di Maida
Upi
Ex Province Sicilia, Upi: risolvere il vulnus istituzionale
Enti commissariati dal 2014
Roma, 12 mar. (askanews) - "Lo stallo istituzionale che ha visto le ex Province della Sicilia gestite da Commissari regionali dal 2014 ad oggi non ha fatto che complicare la situazione finanziaria degli enti, che hanno subito i tagli, ma non hanno avviato il riordino né delle funzioni né del personale. È indubbio che il succedersi di oltre 80 Commissari abbia lasciato i Liberi consorzi senza l'autorevolezza necessaria anche per gestire l'emergenza finanziaria". Lo ha detto il Vice Presidente di UPI Carlo Riva Vercellotti, intervenendo oggi alla Commissione Bilancio della Camera dei Deputati sul disegno di legge sull'emergenza finanziaria delle Ex Province della Sicilia. "Dal punto di vista finanziario - ha detto Vercellotti - i problemi maggiori sono gli equilibri per la spesa corrente, tanto che in diversi enti gli stipendi del personale sono erogati con pesanti ritardi e difficoltà: su questo è necessario un impegno da parte di Regione e Governo ad individuare possibili soluzioni e reperire risorse ad hoc.
Ma - ha concluso il Vice Presidente - se non si affronta con determinazione il processo di riordino degli enti con la garanzia della copertura delle funzioni fondamentali attraverso i tributi propri, e quella delle funzioni non fondamentali da parte della Regione, e il ritorno all'elezione degli organi, si rischia l'ennesimo provvedimento tampone".
Guidaedilizia
A che punto è l'edilizia scolastica in Sicilia?
Continuano i lavori perriqualificare l'edilizia scolastica siciliana: a Palazzo d'Orleans, l'assessore all'Istruzione e alla Formazione professionale Roberto Lagalla ha tenuto un incontro con la cabina di regia sulla vulnerabilità sismica e sugli standard di sicurezza delle scuole. Lo riporta l'agenzia di stampa Askanews. Alla riunione, voluta dal Presidente della Regione, Nello Musumeci, hanno preso parte il Direttore regionale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, i rappresentanti delle Città Metropolitane e dei Liberi Consorzi, i rappresentanti dei Dipartimenti coinvolti. "La scuola deve essere il luogo più sicuro in cui i nostri giovani trovano quotidiana ospitalità, ma il quadro dell'edilizia scolastica, come rilevato dal mio insediamento ad oggi, presentaancora numerose criticità - dichiara Lagalla -. A mille istituti scolastici fanno riferimento circa quattromila plessi, molti dei quali non risultano ancora accatastati". "Le problematiche di sicurezza e di vulnerabilità sismica sono ancora rilevanti, anche secondo i dati ARES la maggior parte degli immobili si trova in area sismica. Alla luce di questo, stranisce come la richiesta di finanziamenti per gli accertamenti di vulnerabilità sia stata inferiore all'offerta, ad esempio per il bando sulla vulnerabilità antisismica sono state presentate istanze pari a complessivi 22 milioni di euro su una dotazione di 25 milioni. Invito quindi gli enti locali alla massima collaborazione, nell'intento di riuscire a coniugare idoneità dei luoghi e qualità dell'offerta formativa".
LA SICILIA
SCIACCA
Impianto biogas, individuato tecnico
esterno
SCIACCA. g.re.)
Il Comune.di Sciacca ha
individuato l'esperto al quale affidare il compito di approfondire il
progetto e la relazione tecnica della Moncada Energy per la
realizzazione di un impianto biogas in contrada Scunchipani. Dopo
l'incontro di lunedì mattina in Municipio, sono stati avviati
contatti con l'ingegnere Patrizia Livreri, che di un caso simile si
era occupata a Ribera qualche anno fa. Il sindaco Francesca Valenti
la dovrà incontrare per illustrare la situazione di Sciacca e
valutare l'avvio di una collaborazione,con l'obiettivo di individuare
itemi su cui potere contrastare un progetto imprenditoriale che è di
ampliamento di una struttura già esistente, che fino ad oggi dispone
comunque di tutte le autorizzazioni previste dalla legge. La Livrerì
dovrà dunque valutare in profondità il progetto, così come fece a
Ribera, quando la battaglia sostenuta alcuni anni fa dal sindaco Pace
si chiuse con l'annullamento di un progetto che in quel caso, come
sta accadendo a Sciacca, era già stato autorizzato. All'epoca la
Regione Siciliana annullò il decreto dopo le sentenze dei tribunali
amministrativi. L'impianto di Sciacca ha già ottenuto
l'autorizzazione del Libero Consorzio Comunale di Agrigento e del
Comune di Sciacca. L'ingegnere Mario Di Giovanna, che in questi
giorni nel corso di varie riunioni ha sostenuto la tesi che i numeri
previsti nel progetto non consentono di stare tranquilli, sostiene
che le autorizzazioni rilasciate fino ad oggi sono state date sulla
base di dati forse errati. Lo stesso ritiene la revoca in autotutela
del provvedimento sia ad oggi la scelta più razionale da adottare.
UN TOP MANAGER, UN INGEGNERE E UN
DIRIGENTE DELLA REGIONE STRADE PROVINCIALI, TRE IN LIZZA PER UN POSTO
DA COMMISSARIO
Tensioni Roma-Palermo. Al via il
decreto sblocca-cantieri Toninelli: Musumeci non si metta di
traverso. Gelo negli sms
CALTANISSETIA. Giuseppe Conte, a suo
agio dentro l'abito sartoriale d'ordinanza, è appena sceso dall'auto
grigia (giammai blu) nel piazzale del cantiere. Gli si fanno incontro
le autorità. Saluta il prefetto e il sindaco di Caltanissetta,
Cosima Di Stani e Giovanni Ruvolo. Poi gli presentano Lillo Firetto.
«Ah, allora è lei il sindaco di Agrigento? Quello polemico ... Ma
oggi non è la sua giornata, non è la giornata delle polemiche»,
gli vomita, insolitamente acido, il premier, prima di piantarlo
davanti alla portiera. «Ma della Regione non c'è nessuno?», chiede
il presidente del Consiglio ai deputati cinque stelle che lo
abbracciano.
Con questa premessa, la giornata
dell'orgoglio dei "caschi bianchi" grillini, oltre a
rassicurare l'opinione pubblica che il M5S non è «No Tutto», serve
sopratutto a mettere una lunga serie di puntini sulle "i".
Compresi i rapporti istituzionali, a partire da quelli con il governo
regionale. Danilo Toninelli ripete in pubblico, durante il discorso
nella galleria, lo stesso appunto del suo presidente. Parlando della
Caltanissetta-Agrigento dice: «Oggi non ho visto la Regione». Nello
stesso istante, l'assessore Marco Falcone è CI Roma per alcuni
incontri su strade e ferrovie. Poi, con i giornalisti, il ministro
delle Infrastrutture è. ancora più esplicito. Dopo aver annunciato
che «la prossima settimana vareremo lo "sblocca cantieri",
con la nomina del commissario per la viabilità delle strade locali
in Sicilia e questo ci permetterà di sbloccare centinaia di cantieri
nell'Isola» arriva l'affondo: «Musumeci ci deve dare una mano, non
si deve mettere di traverso e sono convinto che ce la darà.
Nell'istruttoria che stiamo portando avanti ci servono alcuni dati e
solo lui ce li può dare».
A cosa si riferisce il ministro? Alla
previsione della figura di un commissario "modello Genova"
con gli stessi super poteri utilizzati per il Ponte Morandi da poter
mettere in campo per decine di cantieri sulle strade provinciali
della Sicilia, per un importo già disponibile di 350 milioni. Nel
decreto ci sarà la previsione della figura del commissario per
l'Isola, ma non il nome. Che sarà indicato in un successivo atto del
Consiglio dei ministri.
C'è già qualche nome? «Il ministro
Toninelli sta valutando una terna di tecnici, tutti siciliani, dalla
quale scegliere », è l'unica ammissione di Giancarlo Cancelleri nel
backstage del cantiere della Statale 640. Nessun altro indizio, da
parte del leader siciliano del M5S, che invece tiene a precisare come
«la comunità nissena e siciliana non sono seconde a nessuno e sono
una priorità di questo governo». Così come lo sono «le
infrastrutture che, non solo devono essere completate, ma devono
diventare elemento qualificante di una Sicilia che rinasce».
Tutto molto bello. E i nomi dei tecnici
in lizza? La Sicilia, da accreditate fonti romane, è riuscita a
scoprire gli identikit degli aspiranti commissari sul tavolo di
Toninelli, che li avrebbe già incontrati: «Mi sono piaciuti tutt'e
tre», il giudizio del ministro. Il primo nome, che in molti danno
per favorito, è quello di Antonino Bardaro, un top manager "dei
cieli". Messinese, è molto conosciuto al ministero dei
Trasporti, dove è stato per 30 anni direttore di aeroporto prima di
andare all'Enac (anche a Catania). Componente dei collegi sindacali
di diverse società di gestione aeroportuali. Dal febbraio 2010 è
rappresentante permanente aggiunto presso il Consiglio dell'Icao
(International Civil A- viation Organization) di Montreal, l'agenzia
autonoma delle Onu per il trasporto aereo. Il M5S nell'estate del
2016 lo propose, senza successo, come ad di Sac. Il suo rivale più
insidioso è un catanese: Mauro Scacciano ce, 55 anni, presidente
della Fondazione dell'Ordine degli ingegneri etneo, esperto in lavori
pubblici con un chilometrico curriculum di progettazione, direzione
di lavori e direzione tecnica di cantiere per enti pubblici e aziende
private. Il terzo outsider, a sorprese, è un uomo non certo sgradito
a Musumeci: il dirigente Filippo Nasca, 51 anni, chiamato proprio dal
governatore al vertice del Fondo pensioni della Regione, dopo una
lunga esperienza - anche con ruoli di commissario straordinario - in
enti controllati e società partecipate, anche con precedenti
governi.
La profonda diversità dei tre profili
è un'esplicita richiesta di Toninelli ai talent seout del M5S
siciliano: «Non mi serve solo chi capisce di cantiere, voglio
valutare anche qualcuno capace di spendere presto e bene i soldi», è
la valutazione del ministro. Che ha pure concordato la presenza di un
aspirante commissario potenzialmente gradito a Musumeci (nella
fattispecie Nasca) per tenersi anche l'opzione di una scelta
condivisa.
Ma sarà complicato. Soprattutto se
fosse vero il contenuto di uno scambio di sms fra Cancelleri e
Musumeci, di cui si vocifera a Palazzo d'Orléans. Il vicepresidente
dell'Ars avrebbe rotto il ghiaccio chiedendo un incontro al
governatore «per valutare assieme la scelta di un commissario» da
sottoporre a Toninelli. Ricevendo una risposta glaciale. Così
riassumibile: «Il governo regionale ha scelto un commissario nella
persona del Presidente. Io parlo solo con il ministro Toninelli, ma
per stabilire le risorse. Non c'è alcun motivo di incentrarci». Più
chiaro di così ... (MA.B.)
BANKITALIA. Nel 2018 vincente la sua
formula della riscoperta, valorizzazione, fruizione e promozione di
tanti beni culturali
CON TUSA 1 MILIONE DI TURISTI IN PIÙ
Sicilia. Da aprile in poi boom di
stranieri. Balzati in su anche la spesa e i pernottamenti.
«Fare grande la Sicilia in
Sicilia» era il motto e l'obiettivo di Sebastiano Tusa. Non potrei
fare una dedica migliore ad un vero amico. La stima reciproca da
sempre ci ha portati a condividere battaglie e a realizzare cose
buone per questa terra. E penso che oggi sarebbe stato molto contento
se avessi potuto commentare con lui l'ultimo grande risultato del suo
lavoro: nel 2018, l'anno in cui, vincendo ogni volontà politica
contraria, è riuscito a fare da vero competente l'assessore ai Beni
culturali dell'Isola, i turisti stranieri che hanno visitato il
nostro patrimonio culturale sono stati un milione in più rispetto al
2017. Lo certifica il rapporto trimestrale della Banca d'Italia sul
turismo internazionale. Un balzo simile non si registrava da anni.
Infatti, nel 2017 l'incremento era
stato solo di 300mila unità rispetto all'anno precedente. Vediamo in
dettaglio l'andamento dei flussi.
I turisti stranieri giunti nell'Isola
lo scorso anno sono stati 4mln e 601 mila contro 3mlne 774mila del
2017. Hanno speso 1 mld e 948mln a fronte di 1 mld e 728mln e si sono
fermati per 23mln e 402mila notti rispetto a 19m1n e 105mila notti.
L'ultimo trimestre del 2018 conferma
l'incidenza dei beni culturali e delle città d'arte sul risultato
dell'intero anno: la destagionalizzazione che funziona con musei
aperti e più attrazioni di valore da offrire ha portato in Sicilia,
da ottobre a dicembre, 824mila visitatori stranieri sui 596mila del
quarto trimestre 2017, che hanno speso 329mln contro 270mln e si sono
fermati per 4mln e 220mila notti a confronto di 3mln e 95mila notti
dello stesso periodo dell'anno precedente.
Persino l'andamento dell'anno porta la
firma di Tusa assessore. L'esordio del 2018, infatti, era stato
magro, con 416mila arrivi, 143mln di spesa e 2mln e 182mila
pernottamenti. Il secondo trimestre ha portato 1 mln e 526mila
turisti stranieri che hanno speso 627mln e hanno soggiornato per 6mln
e 656mila notti. Il terzo trimestre, quello estivo, ha dato il
massimo con 1mln e 835mila viaggiatori per 849mln di fatturato e
10mln e 343mila notti. La chiusura d'anno col botto: 824mila
stranieri, 329mln di incassi e 4mln e 220m ila notti.
L'analisi della Banca d'Italia dimostra
che la strada indicata da Tusa, quella cioè di riscoprire,
valorizzare, rendere fruibili e promuovere in tutto il mondo tutto il
patrimonio storico, archeologico e culturale di cui l'Isola è
ricchissima e che è poco o nulla conosciuto, rappresenta una valida
alternativa alla formula mare-sole che ci vede poco competitivi nel
Mediterraneo ed è l'unica che può davvero creare un sistema
imprenditoriale efficiente con un valore aggiunto significative.
A livello nazionale, il saldo della
bilancia dei pagamenti turistica - scrive Bankitalia - ha presentato
a dicembre 2018 un surplus di 409 mln, superiore all'avanzo nello
stesso mese del 2017 (354 mln). Le spese dei viaggiatori stranieri in
Italia (2.282 mln) sono cresciute dell'll ,2%, quelle del viaggiatori
italiani all'estero (1.873 mln) sono aumentate del 10,3%.
Nel quarto trimestre del 2018 la spesa
dei viaggiatori stranieri in Italia è aumentata del 7,7% rispetto
allo stesso periodo de12017; quella dei viaggiatori italiani
all'estero è cresciuta dell'8,7%.
Nell'intero 2018 si è registrato un
avanzo di 15.981mln, a fronte di uno di 14.597mln del 2017. Le spese
dei viaggiatori stranieri in Italia (41.550mln) sono aumentate del
6,1%, quelle dei viaggiatori italiani all'estero (25.568mln) del 4,1
%.