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rassegna stampa del 2 aprile 2019

Agrigentonotizie

Elezioni provinciali, si vota il 30 giugno: ecco tutte le indicazioni della Regione
Elezioni provinciali, dopo anni di rinvii e incertezze sembra arrivata l'ora di restituire agli enti di area vasta una governance politica. Nei giorni scorsi è stata infatti pubblicata dalla Regione una sorta di "road map" che indicherà le attività da svolgere per arrivare al voto, previsto per il 30 di giugno.
Entro il 16 maggio 2019 il presidente della Regione Nello Musumeci dovrà emettere il decreto con il quale vengono indetti i comizi elettorali per l'elezione del presidente e del Consiglio del Libero Consorzio. Il decreto dovrà essere pubblicato nella Gazzetta Ufficiale. Entro cinque giorni esatti (dato che la Regione sostiene che non si potrà fare oltre il 21 maggio), saranno costituiti gli uffici elettorali composti da tre segretari comunali di cui uno con la funzione di presidente e da un dirigente di un comune della provincia. Entro il trentesimo giorno antecedente la votazione, l'ufficio elettorale formerà l'elenco degli elettori e disporrà la pubblicazione, anche online, negli albi pretori dello stesso ente di area vasta e dei comuni che ne fanno parte.
Le candidature a presidente e consigliere provinciale (cui potranno partecipare solo sindaci e consiglieri comunali) potranno essere presentate dalle 8 del ventunesimo giorno, precisamente il 09 giugno, fino alle 12 del ventesimo giorno antecedente quello della votazione, quindi il 10 giugno presso l'ufficio elettorale. Si voterà, come detto, il 30 giugno dalle 8 alle 22. Lo scrutinio delle schede elettorali avrà inizio alle ore 8.00 del primo luglio. Al momento non sono molti i nomi che circolano rispetto ad un'ipotesi di candidatura. Escluso, perché in scadenza di mandato, il sindaco Lillo Firetto. Si fa, con insistenza, il nome del primo cittadino di Raffadali Silvio Cuffaro. La struttura del voto di secondo livello consentirà ai grandi comuni di avere di fatto la maggioranza.

Giornale di Sicilia

Piano rifiuti, la Regione accelera
I comuni chiedono aiuto: superare l'attuale stato confusionale
Musumeci: vi sosterremo, abbiamo evitato nuove emergenze

Antonio Giordano
PALERMO
I comuni chiedono maggiore collaborazione alla Regione in tema di gestione integrata dei rifiuti e la Regione risponde garantendo il massimo supporto alle amministrazioni che stanno procedendo alla chiusura dei commissariamenti delle ex Ato, chiudendo in maniera definitiva (dopo sei anni) questa pagina dopo l'ultima proroga concessa da Palazzo d'Orléans che è scaduta a fine marzo e ribadendo la necessità di continuare sulla strada intrapresa. Ieri è nuovamente intervenuta l'Associazione dei comuni, Anci Sicilia che ha chiesto che «la Regione si impegni a superare l'attuale stato di confusione e calamità istituzionale ricordando che la Regione ha competenza e potere legislativo e non può da un lato non legiferare o legiferare confusamente e poi scaricare sui Sindaci metropolitani e liberi consorzi competenze contra legem (come appare dalla nota 28 marzo del Dipartimento Rifiuti) ». La nota a cui fa riferimento l'associazione è quella a firma dell'assessore regionale Alberto Pierobon e del dirigente generale Salvo Cocina di fine mese scorso dove si spiegava come «i Comuni sono chiamati a effettuare tutte le scelte di competenza, esercitando i poteri riconosciuti dall'ordinamento per assicurare la continuità del servizio». «I Sindaci - continua Anci - hanno responsabilmente posto in essere quanto di propria competenza per evitare danni a Regione ponga in essere quanto di sua competenza in sede legislativa e  interrompa la condizione di calamità istituzionale da molti anni alimentata dalle strutture regionali ricordando e confermando piena disponibilità dei Comuni a collaborare nel rispetto della normativa vigente », dice il presidente di AnciSicilia, Leoluca Orlando. Dagli uffici dell'assessorato regionale, intanto, rassicurano su come stiano seguendo passo passo gliamministratori locali ed anche ieri Pierobon ha garantito ai primi cittadini «massima disponibilità e collaborazione », precisando come «non abbandonerà nessun comune al proprio destino». Quasi tutti i sindaci metropolitani, i sindaci e i commissari dei Liberi consorzi sono comunque in prima linea per applicare la direttiva della Regione. «Procedendo così», ha commentato Musumeci, «l'emergenza sarà evitata. Finalmente. E questo grazie anche a quei tanti sindaci che hanno capito che la musica è cambiata e collaborano con la Regione. Per troppi anni, decenni in realtà, chi sarebbe dovuto intervenire si è girato dall'altra parte. E il risultato è sotto gli occhi di tutti. In dodici mesi, insieme all'assessore Alberto Pierobon, al dirigente generale del dipartimento Salvo Cocina e al consulente Aurelio Angelini, abbiamo impresso una marcia forzata».  Oggi, inoltre, in commissione ambiente approda il piano rifiuti che dovrà essere solamente apprezzato dall'Ars. Un documento fondamentale per potere sbloccare 180 milioni  di euro di fondi europei. Nella stessa commissione anche la legge sui rifiutiche dovrebbe avere una via privilegiata nell'esame dell'Aula. ««Mi auguro davvero», ha detto Musumeci riferendosi al ddl, «che venga approvato. La Regione ha il dovere di pianificare e noi, al di là del lavoro svolto incessantemente in quest'ultimo anno in cui abbiamo dovuto accelerare pratiche oramai ricoperte da una coltre di polvere, abbiamo la necessità di individuare gli impianti di cui hanno bisogno le nove province dell'Isola, in un contesto moderno e funzionale che, così come prevede l'economia circolare, punti a portare in discarica la minore quantità possibile di rifiuti avendo grande attenzione per ciò che può essere riutilizzato: carta, metallo, vetro, legno, plastica ». (*AGIO*)

Strade di collegamento
Favara, appalto per le Provinciali
Ad aggiudicarsi i lavori è stata una ditta con sede a Sant'Alfio, nel catanese

FAVARA
Saranno sistemate le strade provinciali che convergono sul Comune di Favara. L'ufficio «Gare» del Libero Consorzio di Agrigento, l'ex Provincia, ha infatti aggiudicato un appalto per l'eliminazione delle frane. I lavori riguarderanno la provinciale 3B Favara -Crocca, la provinciale 80 Agrigento - Baiata -Favara e la Esa - Chimento, attualmente interdetta al traffico. L'appalto, dell'importo complessivo di 277.000 euro, è stato aggiudicato provvisoriamente all'impresa Alfio Nucifora con sede a Sant'Alfio nel Catanese che ha offerto il ribasso non anomalo del 38,477% sull'importo soggetto a ribasso di 268.690 euro per un importo netto di 165.306,15 euro, ai quali vanno aggiunti 8.310 euro per oneri di sicurezza (non soggetti a ribasso), per un importo contrattuale complessivo di 173.616 euro. Seconda in graduatoria la «Sagedil Srl» di Agrigento che ha offerto il ribasso del 38,4705 %. «Come ormai consolidato dal primo gennaio scorso - fa sapere l'ente - la gara d'appalto, alla quale hanno preso parte 144 impresa, è stata effettuata in modalità telematica, ed è la seconda gara aggiudicata nel giro di due mesi che riguarda le strade che interessano i territori compresi tra Agrigento e Favara che quotidianamente registrano un notevole traffico veicolare, e per le quali, adesso sarà possibile effettuare interventi di manutenzione, ridotti o venuti meno negli anni precedenti per mancanza di risorse finanziarie. Il  relativo progetto elaborato dai tecnici del Settore Infrastrutture Stradaliera stato finanziato con la delibera di giunta regionale n. 64/2015 che riprogrammava i fondi ex FAS 2000/2006 destinati alle strade secondarie di rilevante importanza sul territorio regionale con criticità tali da non consentire il normale transito dei veicoli. Nei prossimi giorni sarà effettuata una nuova tornata di gare d'appalto.  (*PAPI*)

Villa Genuardi
La mostra dedicata ai giardini storici

Villa Genuardi, ad Agrigento in via Ugo La Malfa, ospita la mostra intitolata «Villa Genuardi e i giardini storici di Agrigento: dal Giardino degli Dei al Giardino del Vescovo». Il progetto culturale è coordinato e curato dal Soprintendente Gabriella Costantino. Si avvale della consulenza botanica dei professori Rosario Schicchi e Manlio Speciale, rispettivamente direttore e curatore dell'Orto Botanico - Sistema museale di Ateneo dell'Università degli Studi di Palermo. L'evento è stato realizzato anche in collaborazione con il Comune di Agrigento, il Libero Consorzio Comunale di Agrigento, la Curia Vescovile, il Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi, il museo archeologico «Griffo» ed il FAI - Giardino della Kolymbethra.

BlogSicilia

E' scontro Comuni-Regione su emergenza rifiuti: "Si superi stato confusione e calamità"

"La Regione si impegni a superare l'attuale stato di confusione e calamita' istituzionale ricordando che la Regione ha competenza e potere legislativo e non può da un lato non legiferare o legiferare confusamente e poi scaricare sui Sindaci metropolitani e liberi consorzi competenze contra legem (come appare dalla nota 28 marzo del Dipartimento Rifiuti). I Sindaci hanno responsabilmente posto in essere quanto di propria competenza per evitare danni a condizioni igienico sanitarie". Questa la dichiarazione del presidente di AnciSicilia, Leoluca Orlando intervenendo a commento della nota dell'assessorato regionale dell'energia e dei servizi di pubblica utilità del 27 marzo scorso, a firma dell'assessore Alberto Pierobon e del dirigente generale Salvo Cocina, con la quale si danno indicazioni sulle procedure da adottare per garantire la continuità della gestione integrata dei rifiuti in Sicilia
"La Regione ponga in essere quanto di sua competenza in sede legislativa e interrompa la condizione di calamità istituzionale da molti anni alimentata dalle strutture regionali ricordando e confermando piena disponibilità dei Comuni a collaborare nel rispetto della normativa vigente".
Leggi anche: Rifiuti, stop ai commissari nelle Srr non negoziabile, Musumeci chiude la porta all';opposizione di Orlando
Rifiuti, si profila l'ennesima emergenza, i sindaci 'mollano' Orlando: "Ci pensiamo noi"
Rifiuti, è polemica fra Regione e Comuni: "Provvedimenti illegittimi, diffida al Dipartimento Energia"

Scrivolibero

Elezioni provinciali in Sicilia, tutto pronto per il voto: alle urne il 30 giugno

Pubblicata dalla Regione il percorso che accompagnerà nuovamente al voto le province siciliane. Dopo anni di commissariamenti e incertezze, ecco che tutto dovrebbe tornare ad affidare agli Enti una nuova governance politica.
Data del voto, il prossimo 30 giugno. Il presidente della Regione, Nello Musumeci dovrà ora emettere, entro il 16 maggio, il decreto con il quale verranno indetti i comizi elettorali per l'elezione del presidente e del Consiglio. Successivamente verranno costituiti gli uffici elettorali composti da tre segretari comunali di cui uno con la funzione di presidente e da un dirigente di un comune della provincia.
Elezioni provinciali, dopo anni di rinvii e incertezze sembra arrivata l'ora di restituire agli enti di area vasta una governance politica. Nei giorni scorsi è stata infatti pubblicata dalla Regione una sorta di "road map" che indicherà le attività da svolgere per arrivare al voto, previsto per il 30 di giugno.
Le candidature per la carica di presidente e di consigliere provinciale (cui potranno partecipare solo sindaci e consiglieri comunali poiché di secondo livello) potranno essere presentate dalle ore 8 del ventunesimo giorno, precisamente il 09 giugno, fino alle ore 12 del ventesimo giorno antecedente quello della votazione, quindi il 10 giugno presso l'ufficio elettorale. Il voto sarà dunque il 30 giugno dalle 8 alle 22. Lo scrutinio delle schede elettorali avrà inizio alle ore 8.00 del primo luglio.

Sicilia24h

Le Province e l'accanimento terapeutico
Scritto da Angelo Ruoppolo

Le Province in Sicilia, residuato fallimentare della riforma del governo Crocetta, sono sull'orlo del dissesto finanziario. Alcune sono già precipitate nel baratro, come Messina, dove il presidente, anche sindaco, Cateno De Luca, ha imposto ferie forzate agli 800 dipendenti dell'Ente locale in attesa di fondi per la sopravvivenza. E nonostante ciò il presidente della Regione, Nello Musumeci, che già è stato presidente della Provincia di Catania dal 1994 al 2003, tanto si è impuntato a resuscitare i Presidenti e i Consigli delle 9 Province Siciliane che è riuscito nell'intento. Anzi, Musumeci ha armeggiato anche affinchè Presidenti e Consigli provinciali fossero eletti in modo diretto dai cittadini, così da spendere altri soldi dei cittadini contribuenti per svolgere le elezioni con 4 milioni e 500mila siciliani convocati alle urne. E invece no, i vertici delle Province, che sostituiscono i Commissari che da 6 anni si alternano nella carica, saranno eletti con elezioni di secondo grado, ovvero voteranno solo i Consiglieri comunali e i Sindaci per eleggere Presidenti e Consiglieri di ciò che tecnicamente sono adesso definiti, e mai definizione è stata più obbrobriosa, i Liberi Consorzi di Comuni e le Città metropolitane di Palermo, Catania e Messina. Quando si vota? Il 30 giugno, domenica, dalle ore 7 alle 22, e lo spoglio delle schede inizia l'indomani, primo luglio, alle ore 8. Ed entro il 16 maggio è atteso il decreto del presidente della Regione di indizione dei comizi elettorali. Poi, entro i 5 giorni successivi al decreto, sarà costituito l'ufficio elettorale composto da tre segretari generali e da un dirigente di uno dei comuni interessati. E le candidature per l'elezione del Presidente e dei Consiglieri sono presentabili dal 9 al 10 giugno. Nel frattempo (riecco il paradosso) il vice presidente della Regione, Gaetano Armao, assessore all'Economia, è affannosamente e disperatamente alla ricerca di risorse finanziarie per alimentare l'accanimento terapeutico sulle moribonde Province Siciliane già intrapreso, con altrettanto accanimento, da Rosario Crocetta. Armao annuncia l'imminente versamento nelle casse delle Province di Palermo, Catania e Messina di 18 milioni di euro, 6 milioni per ciascuna. L'assessore ha partecipato alla Conferenza delle Regioni, e la Conferenza ha aumentato i fondi Poc, ossia il Programma operativo complementare di Azione Coesione Città metropolitane 2014-2020 destinati alla Sicilia e previsti dal Cipe, il Comitato interministeriale per la programmazione economica. Dunque, una flebo ricostituente e rivitalizzante. Poi, esaurita, ne saranno necessarie altre, anche per Presidenti e Consiglieri eletti il 30 giugno.

SiciliaTv

Frane su strade da e per Favara: il Libero Consorzio appalta i lavori
Angela Sorce

Buone notizie per chi viaggia da e per Favara. Il Libero Consorzio Comunale di Agrigento ha appaltato i lavori di alcune strade di ingresso e uscita della città che necessitano di interventi di eliminazione di frane.
Nello specifico i tratti di strade interessate saranno la SP n.3B Favara-Crocca, la SP n.80 Agrigento-Baiata-Favara e la SP NC 07 Esa-Chimento, attualmente interdetta al traffico.
L'appalto, dell'importo complessivo di 277.000,00 euro, è stato aggiudicato provvisoriamente all'impresa NUCIFORA ALFIO con sede a Sant'Alfio in provincia di Catania che ha offerto un ribasso del quasi 38,5%.
144 le imprese che avevano preso parte alla gara d'appalto. Il relativo progetto elaborato dai tecnici del Settore Infrastrutture Stradali era stato finanziato con la delibera di giunta regionale n. 64/2015 che riprogrammava i fondi ex FAS 2000/2006 destinati alle strade secondarie di rilevante importanza sul territorio regionale con criticità tali da non consentire il normale transito dei veicoli.

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