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rassegna stampa del 15 maggio 2019

Livesicilia
Fornitori degli enti pubblici . "Pubblicare i nomi dei dipendenti"
Di Caro: Mai più casi come Girgenti Acque


Gli enti siciliani saranno tenuti a pubblicare, nella sezione trasparenzadei propri siti istituzionali, i dati del personale assunto dai loro fornitori, cioè le aziende che forniscono beni o erogano servizi pubblici. Lo prevede l'art. 34 della legge "disposizioni per i procedimenti amministrativi e la funzionalità dell'azione amministrativa", approvata oggi pomeriggio dall'Assemblea regionale siciliana.L'articolo è stato proposto dal Movimento 5 Stelle attraverso un emendamento del deputato Giovanni Di Caro.
"La norma che abbiamo voluto aggiungere - spiega Di Caro - consente atutti i cittadini di accedere, in assoluta trasparenza, ai dati sui lavoratori delle aziende partecipate o di quelle che si aggiudicano appalti pubblici o ricevono affidamenti diretti. Queste informazioni sul personale in servizio, come il numero dei lavoratori, i loro nominativi, le mansioni e le tipologie contrattuali saranno pubbliche. In questo modo sarà molto più difficile fare assunzioni dal sapore clientelare nelle aziende private affidatarie di servizi pubblici e sarà immediato consultare i dati sul personale".
"Non si verificheranno più - continua Di Caro - casi come quelli di Girgenti Acque, gestore del servizio idrico di Agrigento, che alcuni anni fa si rifiutò di fornire l'elenco del personale al collega deputato Matteo Mangiacavallo, nonostante le sue ripetute richieste. Sarà quindi più facile vigilare sulle strane assunzioni che talvolta si fanno per esempio nelle ditte che si occupano di rifiuti. Parliamo di personale pagato con le tasse dei cittadini: ogni passaggio deve quindi avvenire secondo criteri trasparenti e regolari. La legge appena approvata determina finalmente un cambio dipasso proprio in favore della trasparenza".

Giornale di Sicilia

Il futuro dell'amministrazione
Gli uffici pubblici pronti a svuotarsi in vista dei concorsi
Marianna Berti

ROMA
La pubblica amministrazione rischia lo svuotamento, con l'uscita verso la pensione di circa mezzo milione di travet. A rilanciare l'allarme lo studio che ha aperto il Forum Pa, la kermesse arrivata alla sua trentesima edizione. Ma già adesso, è l'avvertimento, servirebbero «oltre 250 mila persone in più». Il ministro Giulia Bongiorno conferma l'esodo, che sarà palpabile già da quest'anno.  Non si tratta però solo di rimpolpare gli uffici, c'è da selezionare, è questa la preoccupazione, personale qualificato e giovane. Non a caso il governo sta pensando a un disegno di legge per consentire agli universitari un  accesso «diretto» ai concorsi pubblici. «Con il ministro dell'Istruzione Bussetti abbiamo deciso di creare un corso - spiega ancora il ministro Bongiorno - che permetta al ragazzo che studia all'università, alla fine del suo percorso, di poter fare un concorso direttamente nella pubblica amministrazione». Una sorta di pista preferenziale, quindi, con vantaggi sia per quanti pensano a iscriversi all'università sia per la pubblica amministrazione, che potrebbe contare su professionalità fresche, vista la sete di «nativi digitali». A proposito il ministro ha lamentato un'attesa «di tre mesi» per ottenere la carta d'identità digitale. L'invecchiamento della pubblica amministrazione è però così radicale che neppure lo sblocco del turnover basterebbe, tanto che, rimarca il Forum Pa, per abbassare di un solo anno l'età media servirebbero quasi dieci miliardi di investimenti. Di certo anche per Bongiorno «non è possibile che si entri nella pubblica amministrazione soltanto a 35 anni». Per questo bisognerebbe creare un ponte tra laureati e concorsi. Oggi, invece, a seconda della selezione a cui si partecipa le regole sono diverse, i requisiti possono variare e gli anni passano. Un provvedimento che ritaglia dei percorsi precisi per chi vuole diventare dipendente pubblico semplificherebbe il quadro. E tra l'altro, incentiverebbe le immatricolazioni: in palio c'è il «posto fisso». In rampa di lancio Bongiorno ha però anche altri provvedimenti. E non esclude di rendere «obbligatori » concorsi su base territoriale. «Voglio fermare le migrazioni», scandisce, riferendosi al fenomeno di chi si candida per un posto al Nord ma poi fa domanda per tornare al Sud. Intanto, è pronto il bando, uscirà a giugno, per sperimentare il primo concorso territoriale in Campania. In fatto di concorsi, altre novità viaggiano con il ddl Concretezza, che Bongiorno vede in dirittura d'arrivo in questo mese. Diventeranno così legge le misure per accelerare i concorsi, attraverso la correzione automatizzata e le commissioni incentivate, attraverso un «gettone». Per i sindacati occorre ben altro, la Cisl esprime «seria disoccupazione » mentre la Cgil vede una pubblica amministrazione a «rischio desertificazione ». La Uil chiede invece di «passare dagli annunci ai fatti» sui rinnovi contrattuali. Ma Bongiorno assicura: «Nella prossima legge di bilancio ci sarà un ulteriore passo in avanti». Nel frattempo la ricerca del Forum Pa ha fatto i conti su quanto costano i dipendenti pubblici. Il risultato è che gli italiani sono meno «cari» di francesi e tedeschi.

Regione, la riforma sulla semplificazione approvata dall'Ars
Stretta su pareri e permessi
«Risposte entro 60 giorni»

In caso di ritardi a pagare dovrà essere il dirigente


Qualsiasi procedimento amministrativo della Regione dovrà essere concluso entro un massimo di 30 o 60 giorni. La richiesta di pareri o permessi potrà essere sostituita da una semplice Segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) e verrà estesa l'applicazione del silenzio assenso. E c'è una norma che riduce di molto il potere delle sovrintendenze di bloccare appalti o altre attività. Con un blitz durato appena un'ora l'Ars è tornata ad approvare una riforma, quella della semplificazione amministrativa. In attesa del testo sui rifiuti (in calendario a giorni), è la prima vera riforma del governo Musumeci. E porta la firma degli assessori Gaetano Armao (Economia) e Bernadette Grasso (Funzione Pubblica). «La stagione delle riforme si apre con l'approvazione di una legge governativa che punta a snellire le procedure burocratiche nella Pubblica amministrazione - dice il presidente Nello Musumeci -. È un omaggio ai cittadini stanchi ed esasperati di attendere i lacci e i cavilli di certa burocrazia. Mi fa piacire che tutto il Parlamento abbia, con responsabilità, condiviso questo obiettivo prioritario. Andiamo avanti!». Il testo recepisce alcune misure della riforma Madia, supera la vecchia legge 10 del 2000 e fissa generalmente un principio: l'amministrazione deve rispondere in fretta e se non lo fa a pagare sarà il dirigente dell'ufficio che ha ritardato la pratica. «Pagherà - spiega Armao - sotto il profilo disciplinare, contabile e anche economico visto che il ritardo varrà per la determinazione della performance e dunque per l'assegnazione del premio annuale di risultato ». Ciò potrebbe anche portare all'assegnazione di un risarcimento alla vittima del ritardo. Armao però sottolinea in particolare la revisione di tutte le scadenze dell'amministrazione, finora regolate in modo variabile da una precedente riforma, quella varata dal governo Lombardo, mai del tutto attuata. Ora cambia tutto: «La legge - spiega Armao prevede che ogni procedimento debba essere concluso al massimo in 60 giorni. Ogni assessorato potrà emettere un regolamento in cui, per singole e particolari attività, può fissare un termine più lungo. Ma  deve essere un caso eccezionale. Se non verranno emessi questi regolamenti speciali, il termine sarà per tutti in automatico quello di 60 giorni». Armao conta molto su Scia e silenzio/assenso: «D'ora in poi la regola sarà che per iniziare un'attività basterà una comunicazione e più spesso basterà che l'amministrazione non risponda per considerare acquisito un permesso». Tutto ciò varrà, dice la nuova legge, «per qualunque provvedimento ampliativo della sfera giuridica dei privati il cui rilascio è subordinato allo svolgimento di un'attività amministrativa a carattere vincolato». Esclusi solo i provvedimenti in materia ambientale e paesaggistica. Su quelli però interviene un'altra norma, modificata dopo le contestazioni alla versione originale. Un altro principio-cardine è quello di delegare alle conferenze di servizio semplificate il rilascio di pareri e autorizzazioni. Il testo originale della giunta prevedeva che se in quel contesto la sovrintendenza si fosse opposta al rilascio del via libera, il privato interessato poteva chiedere alla giunta di intervenire per superare il no. Ora il testo finale inverte questo potere: se nella conferenza di servizi la sovrintendenza vuole dare parere negativo e gli altri enti optano per il parere positivo sarà la sovrintendenza a poter chiedere alla giunta di prendere la decisione finale. È un primo passo per ridurre il potere delle sovrintendenze e per questo motivo il Pd, col capogruppo Giuseppe Lupo, anticipa che vigilerà sull'attuazione di questa norma. Sono stati i grillini a far modificare questo articolo. Alla fine proprio i grillini hanno votato a favore della riforma mentre il Pd si è astenuto e ha anche fatto cancellare una norma che avrebbe dato alla Regione il potere di commissariare gli sportelli unici e gli enti che negano pareri. Esulta Diventerà Bellissima: «Prende così il via la stagione delle riforme in Sicilia. Gli imprenditori potranno ora contare su procedure e tempi certi nel rapporto con la Regione » ha detto Alessandro Aricò.

Oggi a Palermo vertice con Musumeci
Menfi, è emergenza rifiuti
Viviani: la Regione intervenga

Il vice sindaco esprime preoccupazione: «Mancano poche settimane all'arrivo di migliaia di turisti e la città è sporca»

«Aspettiamo migliaia di presenze turistiche nelle nostre spiagge Bandiera Blu e chiederemo una soluzione immediata al presidente della Regione. Qui è in gioco l'economia di un territorio e non si può fare una  guerra tra poveri». È il vicesindaco ed assessore alla Gestione dei rifiuti di Menfi, Ludovico Viviani, a parlare a poche ore dall'incontro di oggi, a Palermo, tra i 17 sindaci dell'ex  Ato Ag1 di Sciacca e il presidente della Regione, Nello Musumeci. «Fino ad oggi - aggiunge Viviani - siamo stati favoriti dalle condizioni meteo, dal caldo che non è ancora arrivato. Con l'aumento delle temperature rischiamo tanto, non si  possono certo saltare cinque turni di raccolta dell'umido come accaduto in questi ultimi giorni a Menfi". E il sindaco di Sambuca, Leo Ciaccio, aggiunge: "A noi interessa una soluzione senza nessuna polemica perché l'importante è risolvere i problemi". Il presidente della  Regione Siciliana, Nello Musumeci, ha accolto la richiesta dei sindaci dei 17 comuni dell'ex Ato Rifiuti Ag 1 di un incontro urgente per affrontare e risolvere l'emergenza rifiuti dell'intero territorio. I sindaci lo hanno comunicato dopo la riunione alla Sogeir, la società che gestisce la discarica di contrada Saraceno Salinella e l'impianto di compostaggio di contrada Santa Maria. C'è "un'emergenza tutt'altro che superata - è scritto in una nota diramata dal Comune di Sciacca - che riguarda tutti i comuni dell'ex Ato Ag 1. Occorre un'azione comune di tutti i sindaci e un intervento della Regione Siciliana". Il presidente Musumeci ha convocato i sindaci dei comuni ex Ato per oggi, alle 16, a Palazzo d'Orleans. Con l 'ordinanza emessa nei giorni scorsi, il sindaco di Sciacca ha disposto alla Sogeir, che gestisce gli impianti, di riaprire la discarica Saraceno-Salinella per accettare i rifiuti di Sciacca e di riattivare il centro di compostaggio di contrada Santa Maria. Il provvedimento adottato dal sindaco di Sciacca che ha consentito di trasferire sovvallo dal centro di compostaggio di Santa Maria alla discarica di contrada Salinella - Saraceno è pure al centro del dibattito perché limitare il ritiro del sovvallo a quello della città di Sciacca ha determinato situazioni di disagio in altri comuni. E così viene invocata una soluzione da parte della Regione. Sarà anche questo argomento al centro dell'incontro con Musumeci. Intanto, gli amministratori si rivolgono sempre più spesso alla gente chiedendo collaborazione. Ieri l'assessore alla Gestione dei rifiuti del Comune di Sciacca, Carmelo Brunetto, ha fatto sapere: «Stiamo cercando di ripulire il paese. C'erano, giustamente, molti rifiuti. Speriamo di tornare presto alla normalità. Ringraziamo tutta la cittadinanza per la collaborazione e la comprensione». Tante attese ci sono per l'incontro di oggi a Palermo. Si spera in una soluzione che consenta a Sciacca ed a tutti gli altri comuni di trascorrere un'estate tranquilla perché una nuova crisi con le alte temperature estive sarebbe difficile da sostenere. (*GP *)

AUTONOMIE LOCALI
Risorse, Anci e Regione: «Pressing sul governo»

«C'è ancora da fare un ultimo sforzo perché il Governo nazionale possa eliminare le  discriminazioni subìte dalle ex province dell'Isola anche e soprattutto attraverso un'azione unitaria condivisa tra Regione e autonomie locali». Dopo la conferenza Regione-Autonomie locali di ieri sulla ripartizione dei fondi per i Comuni, è stato deciso un nuovo confronto dopo le elezioni europee.

LIVESICILIA
Palermo
   DISSESTO DELLE EX PROVINCE

oggi la marcia dei sindaci PALERMO -

"Mercoledì 15 maggio vedremo quanti sindaci ed amministratori saranno a Palermo per rivendicare le risorse per evitare il dissesto finanziario delle ex Provincie siciliane. Vedremo anche quale sarà la partecipazione alla manifestazione delle organizzazioni sindacali e dei lavoratori a difesa delle ex Province". Lo dichiarano i deputati regionali Vincenzo Figuccia e Danilo Lo Giudice con il Sindaco metropolitano di Messina Cateno De Luca, che hanno organizzato per domani 15 maggio, in occasione della Festa per l'Autonomia, una "marcia su Palermo" degli amministratori locali. "Nei giorni scorsi - ricordano i tre - il Governo regionale ha annunciato un primo provvedimento per salvare le ex Province dal dissesto, in accordo col governo nazionale. Ma è appunto solo un primo passo certamente non risolutivo, perché gli enti intermedi, Città metropolitane o Liberi consorzi, hanno bisogno di interventi strutturali, normativi e finanziari, che siano certezza almeno nel medio periodo". "È proprio quello che abbiamo proposto - concludono De Luca, Figuccia e Lo Giudice - con l'ordine del giorno presentato all'Ars, sul quale vedremo chi è davvero dalla parte dei territori e chi lo è solo a parole". Al termine della manifestazione, una delegazione degli amministratori locali sarà ricevuta dal presidente del Parlamento Siciliano, Gianfranco Miccichè, mentre si è in attesa di conoscere la disponibilità del Presidente della Regione Nello Musumeci.

LA SICILIA
CAMMARATA. Il via libera è arrivato dai consiglieri comunali della maggioranza Approvato il progetto di fattibilità per ripristinare il ponte Platani
 Si riaccende una speranza per il ponte Platani, chiuso al transito ormai dal 2014. I consiglieri Comunali della maggioranza, nella seduta del 7 maggio 2019, hanno approvato, infatti, il progetto di fattibilità tecnica ed economica relativo ai "lavori di messa in sicurezza e restauro conservativo del Ponte Platani". Questo passo segue all'iter che aveva preso il via dopo il nubifragio del 3 novembre scorso, che aveva peggiorato le già precarie condizioni della struttura. Il progetto, dell'importo complessivo di 3,2 milioni di euro, prevede nello specifico la messa in sicurezza di due pile poste sul lato orientale interessate nel corso degli ultimi nubifragi da fenomeni di abbassamento del letto del fiume. Sono, inoltre, previsti lavori per il consolidamento della sede stradale e la messa' in sicurezza complessiva della struttura. Il comitato Ponte Platani ha fatto sapere che dagli elaborati progettuali si evince che "l'assenza di interventi di manutenzione per ben un secolo ha determinato il parziale deterioramento dell'infrastruttura ma ciononostante nessun tipo di cedimento o stress nella parte in elevazione è ad oggi presente". Riaprire al transito il ponte Platani sarebbe sicuramente importante per gli abitanti della zona. Il ponte consente il collegamento della porzione occidentale del territorio di Cammarata con quella orientale servendo un vasto territorio che include centinaia di aziende. In un secolo di vita il Ponte Platani ha assicurato l'attraversamento sul fiume degli armenti e dei mezzi agricoli costituendo la prosecuzione dalla stazione ferroviaria di Cammarata lungo il sottopassaggio alla S.S. 189 che immette sulla S.P. 52. Oggi la situazione costringe le persone ad avventurarsi con i mezzi agricoli sulla strada statale 189 per procedere in direzione bivio Tumarrano, a rischio di incidenti con i veicoli ad alta velocità. Il dr. Pasquale Marino, in rappresentanza del Comitato Ponte Platani, esprime gratitudine e soddisfazione per il lavoro svolto insieme al sindaco di Cammarata Vincenzo Giambrone, alla sua amministrazione ed allo staff tecnico del Comune diretto dall'Ing. Giuseppe La Greca. Il clima di collaborazione e confronto con lo staff tecnico del comitato, dice l'ing. Alfonso Miccichè, ha permesso di adottare uno strumento tecnicamente ed economicamente fattibile e sostenibile.


INTERVENTI STRUTTURALI. venerdì si presenta Portos, il portale delle pratiche edili
LA REGIONE PASSA DALLE PAROLE AI FATTI
   Semplificazione delle procedure per gli interventi strutturali, la Regione passa dalle parole ai fatti e lo fa con un evento sul tema "n Portale per la ricezione e il trattamento delle pratiche finalizzate a ottenere autorizzazioni e nulla osta alla realizzazione di opere strutturali ai fini sismici", durante il quale sarà presentato il nuovo portale "Portos" della Regione Siciliana agli Ordini e ai Collegi professionali, in programma venerdì, alle 15, all'hotel Dioscuri bay Palace a San Leone. "L'evento, voluto dal dipartimento regionale Tecnico è organizzato anche con la collaborazione della Rete delle professioni tecniche di Agrigento afferma Alfonso Cimino, presidente dell'Ordine degli architetti di Agrigento - e segnerà una svolta storica nella gestione delle pratiche di edilizia relative alle zone sismiche, grazie alla solerzia del dipartimento regionale Tecnico. La Regione Sicilia, infatti, è la prima regione in Italia ad avere adottato il decreto sulle "Disposizioni in materia di semplificazione della disciplina degli interventi strutturali in zone sismiche". L'Ordine degli architetti, insieme con la Rete delle professioni tecniche, su indicazione del dipartimento regionale Tecnico, ha organizzato, di concerto con il capo del Genio Civile di Agrigento, Rino La Mendola, questo evento durante il quale sarà presentata la piattaforma per la presentazione delle pratiche. Un portale adottato dalla Regione e utilizzato da tutti i Genio civile dell'Isola".



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