Agrigento notizie
Nominato l'ufficio elettorale per l'elezione del presidente del Libero Consorzio
Pubblicato sul sito della Regione siciliana il decreto n. 192 del 14 maggio 2019 dell'assessore Regionale delle Autonomie Locali Bernardette Grasso con il quale è istituito l'ufficio elettorale presso il Libero Consorzio Comunale di Agrigento in vista delle elezioni del Presidente e del Consiglio Provinciale del Libero Consorzio Comunale di Agrigento in programma il prossimo 30 giugno. Fanno parte della Commissione elettorale il segretario comunale di Agrigento Michele Iacono che svolgerà le funzioni di presidente, Rosario Alaimo Di Loro segretario del comune di Campobello di Licata e Laura Tartaglia, segretario comunale di Ravanusa. Cosimo Antonica, dirigente del Comune di Agrigento, assumerà la carica di segretario. L'Ufficio elettorale si insedierà nei prossimi giorni nella sede dell'ente di area vasta e dovrà essere assistito da una segreteria di supporto, costituita con personale del Libero consorzio. La pubblicazione del decreto è un obbligo previsto dall'art. 18 della legge regionale n.15/2015 e sue modifiche ed integrazioni. Il decreto dell'Assessore Grasso segue quello del presidente della Regione Nello Musumeci, pubblicato nella gazzetta ufficiale della Regione il 10 maggio 2019, con il quale sono state indette le elezioni di secondo livello dei Liberi consorzi comunali di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa, Siracusa e Trapani per il 30 giugno.
GRANDANGOLO
EX PROVINCE, 150 AMMINISTRATORI IN
PIAZZA ALLA "MARCIA SU PALERMO"
di Redazione
Oltre 150 amministratori locali in
rappresentanza di altrettanti Comuni si sono dati appuntamento
stamattina davanti Palazzo D'Orleans, sede della Presidenza della
Regione Siciliana, per richiamare l'attenzione dell'Assemblea
Regionale e del Governo Regionale sulla situazione di crisi delle ex
province. Promotori di questa "Marcia su Palermo" i deputati
regionali Vincenzo Figuccia e Danilo Lo Giudice e il Sindaco
Metropolitano di Messina Cateno De Luca, intervenendo in piazza e
prima di essere ricevuti dal Presidente dell'ARS Micciché e dal
Presidente della Regione Musumeci, i tre hanno illustrato i motivi
della protesta. Per Figuccia "la situazione di collasso di alcuni
servizi affidati alle ex Province è ormai sotto gli occhi di tutti,
vi sono decine di comunità del tutto isolate da strade ormai
impraticabili per assenza di manutenzione; centinaia di cittadini
letteralmente impossibilitati ad uscire dai propri comuni e quindi
impossibilitati a fruire di servizi essenziali."
A richiamare l'attenzione sulla
situazione di crisi delle piccole comunità è anche Danilo Lo
Giudice che oltre che deputato regionale è anche sindaco del Comune
di Santa Teresa Riva. "Dal Governo regionale abbiamo registrato
primi segnali di una positiva attenzione, ma è necessario che sia a
livello regionale sia a livello nazionale si comprenda che gli enti
intermedi svolgono servizi essenziali per le nostre comunità: dalle
scuole superiori alla viabilità, alla protezione civile. Soprattutto
per i Comuni più piccoli, la crisi delle ex Province si traduce
nella materiale impossibilità di veder garantiti servizi essenziali.
Anche per questo occorre trovare soluzioni stabili e durature, che
diano certezza anche nel medio e nel lungo periodo, oltre l'emergenza
attuale."
Infine Cateno De Luca ha a sua volta
ribadito che "la protesta non è contro qualcuno ma per i
territori, anche se certamente occorre che tutti comprendano la
gravità della situazione. Oggi siamo di fronte ad una evidente
disparità di trattamento fra le ex province siciliane, dove sembra
già una conquista l'aver ottenuto la disponibilità di 100 milioni
di euro, e quelle del resto d'Italia alle quali il governo
nazionale ha garantito risorse ben più cospicue."
AGRIGENTO, DOMANI S'INSEDIA IL
TAVOLO TECNICO PER LO STUDIO IPOGEI
Domani mattina, nella sede del Genio
Civile di Agrigento, si insedierà il tavolo tecnico per lo studio
della rete ipogeica.
"L'obiettivo principale - spiega
Rino La Mendola - è di mettere in rete le conoscenze e le risorse
in capo ai soggetti che partecipano al tavolo, per promuovere la
messa in sicurezza della rete ipogeica e delle costruzioni
sovrastanti. In occasione dell'insediamento, sarà stilato un
cronoprogramma delle attività da svolgere e saranno individuati i
canali da seguire per il reperimento delle risorse necessarie alla
realizzazione degli studi e dei conseguenti lavori di messa in
sicurezza e valorizzazione degli ipogei".
Ai lavori del tavolo tecnico, che sarà
coordinato da Rino La Mendola, capo del Genio Civile di Agrigento,
parteciperanno i rappresentanti dei dipartimenti regionali
dell'Ambiente e della Protezione Civile, dell'Autorità di
Bacino, del Commissario del Governo per il dissesto idrogeologico,
del Corpo Regionale delle Miniere, del Comune di Agrigento, del
Libero Consorzio Comunale, della Curia Arcivescovile di Agrigento,
del Parco della Valle dei Templi e della Soprintendenza ai Beni
Culturali e Ambientali di Agrigento.
agrigentonotizie
REGIONE, EX PROVINCE: INCONTRO A
PALAZZO D'ORLEANS
"Non è il miglior accordo, ma
l'unico possibile per le disponibilità finanziarie da parte dello
Stato. Abbiamo dovuto scegliere tra una soluzione tampone, che ci
consentisse di salvare dal dissesto 5, 6 ex Province, e il non fare
nulla. Abbiamo optato per la prima".
Lo ha detto il presidente della Regione
Siciliana Nello Musumeci, incontrando a Palazzo d'Orleans una
delegazione di primi cittadini dell'Isola, guidata dal sindaco
metropolitano di Messina Cateno De Luca, in merito all'intesa
raggiunta a Roma per il futuro delle ex Province. Alla riunione erano
presenti anche l'assessore all'Economia Gaetano Armao, i deputati
regionali Vincenzo Figuccia e Danilo Lo Giudice, i sindaci di Priolo
Gargallo Pippo Gianni e di Giardinello Antonino De Luca, il capo di
Gabinetto e il coordinatore della segreteria tecnica del presidente
della Regione Carmen Madonia e Giacomo Gargano.
I sindaci hanno segnalato
l'impossibilità, in molti casi, di poter approvare un bilancio
triennale, così come previsto dall'attuale normativa finanziaria.
Un problema che ha una ricaduta in tema di appalti pluriennali che
utilizzano i Fondi sviluppo e coesione.
Per questo motivo, il presidente
Musumeci chiederà un appuntamento al competente ministro per il Sud
Barbara Lezzi, affinchè possa essere trovata una soluzione
procedurale idonea.
LIVESICILIA
Manifestazione a Palermo
SINDACI IN MARCIA PER LE EX PROVINCE
LA PROTESTA ARRIVA ALLA REGIONE
PALERMO
- "Sui bilanci delle ex
Province stiamo andando avanti con una finzione contabile di cui non
vorremmo un giorno dover rendere conto". Il sindaco di Messina,
Cateno De Luca, leader della protesta delle fasce tricolori per le
drammatiche condizioni in cui versano le Città metropolitane e i
Liberi consorzi comunali della Sicilia, ha radunato, assieme ai
parlamentari regionali Danilo Lo Giudice e Vincenzo Figuccia, più di
in centinaio di amministratori locali, per lo più provenienti dalla
provincia sullo Stretto, a piazza Indipendenza, a Palermo, davanti a
Palazzo d'Orleans. In giornata incontreranno il presidente dell'Ars
Gianfranco Miccichè e, dopo, il presidente della Regione Nello
Musumeci. "Questa manifestazione non è contro nessuno - precisa
De Luca - ma è a favore del territorio, perché ogni tanto questi
palazzi, dove si prendono certe decisioni, hanno bisogno di sentire
direttamente da noi quali sono alcuni dettagli che magari sfuggono".
Una frecciata all'Anci Sicilia e al suo
presidente Leoluca Orlando, sindaco della città metropolitana di
Palermo, però non manca: "Mi aspetterei una politica meno
tiepida, ma mi auguro ancora che si possa lavorare presto nel segno
dell'unità".
Il tema che sta più a cuore ai sindaci
è l'individuazione di quelle somme che potrebbero dare una boccata
d'ossigeno alle ex Province. "Le abbiamo individuate nel fondo
Sviluppo e coesione - continua De Luca - e stiamo parlando di una
cifra imponente che è stata assegnata alla Sicilia: due miliardi e
300 milioni di euro per investimenti strategici. Di questi allo stato
attuale, al di là di quello che possono dire vari assessori e vari
dirigenti, mi risultano impegnati a malapena 500 milioni di euro e se
entro dicembre 2021 tutte queste risorse non diventeranno cantieri
aperti si perderanno".
Altra questione da risolvere è quella
del prelievo forzoso: "In Sicilia è stato prelevato di più
rispetto alle altre Province delle regioni a statuto ordinario. Non
sappiamo se questi avrebbero evitato il la dichiarazione di dissesto,
io vi dico che probabilmente è così, ma lasciamo stare ormai è
storia". "La Sicilia - conferma Danilo Lo Giudice,
parlamentare regionale e sindaco di Santa Teresa di Riva - si trova
in condizioni di disparità rispetto alle altre regioni d'Italia. I
soldi che arriveranno in virtù dell'accordo Stato-Regione sono solo
una boccata d'ossigeno, ma non bastano".
E Vincenzo Figuccia, deputato all'Ars
dell'Udc e leader del movimento CambiAmo la Sicilia, chiede un
intervento legislativo deciso: "Noi chiediamo che ci sia una
riforma del settore per garantire le competenze delle ex Province. Il
presidente della Regione lo aveva promesso anche nelle dichiarazioni
programmatiche. Bisogna affrontare la questione con un disegno di
legge organico che possa anche reintrodurre l'elezione diretta degli
organi, per dare di nuovo voce ai cittadini. Le elezioni del 30
giugno così come saranno organizzate non serviranno a nulla se non a
dare vita a un nuovo nomificio".
"Non è il miglior accordo, ma
l'unico possibile per le disponibilità finanziarie da parte dello
Stato. Abbiamo dovuto scegliere tra una soluzione tampone, che ci
consentisse di salvare dal dissesto 5, 6 ex Province, e il non fare
nulla. Abbiamo optato per la prima", ha detto il presidente
della Regione, incontrando a Palazzo d'Orleans una delegazione di
primi cittadini dell'Isola. Alla riunione erano presenti anche
l'assessore all'Economia Gaetano Armao,il capo di Gabinetto e il
coordinatore della segreteria tecnica del presidente della Regione
Carmen Madonia e Giacomo Gargano.
I sindaci hanno segnalato
l'impossibilità, in molti casi, di poter approvare un bilancio
triennale, così come previsto dall'attuale normativa finanziaria. Un
problema che ha una ricaduta in tema di appalti pluriennali che
utilizzano i Fondi sviluppo e coesione. Per questo motivo, il
presidente Musumeci chiederà un appuntamento al competente ministro
per il Sud Barbara Lezzi, affinché possa essere trovata una
soluzione procedurale idonea.
LA SICILIA
MUSUMECI: «VOGLIAMO PER L'ISOLA
UN'AUTONOMIA DELLA RESPONSABILITÀ NON QUELLA DEI PRIVILEGI»
L'ANNIVERSARIO. Celebrati i 73 anni
di statuto a palermo con centinaia di ragazzi
PALERMO. «Vogliamo un'Autonomia della
responsabilità e non certo dei privilegi, un'Autonomia che trovi
finalmente una sua corretti! e piena applicazione. Nelle intenzioni
dei padri fondatori doveva rappresentare una straordinaria
opportunità per recuperare il divario tra la Sicilia a le regioni
del nord e invece è spesso diventata un vergognoso paravento per
coprire politiche scellerate e non certo improntate a uno sviluppo
serio e concreto».
Lo ha detto il presidente della Regione
Siciliana Nello Musumeci che ieri al Teatro Politeama ha preso parte
alle celebrazioni organizzate in occasione del 73° anniversario
dell'Autonomia siciliana. Una giornata che ha visto protagonista il
mondo della scuola.
Sul palcoscenico del teatro palermitano
gli studenti si sono esibiti sul tema dell'identità siciliana
attraverso l'esperienza statutaria regionale.
«Dopo tanto tempo - ha spiegato il
presidente della Regione - il nostro Statuto va rivisitato e va
contestualizzato con le norme nazionali ed europee ma, soprattutto,
deve essere applicato con passione e con amore. E per farlo occorre,
anzitutto, conoscerlo ed ecco perché, insieme all'assessore Lagalla,
abbiamo pensato di incontrare centinaia di ragazzi: vogliamo che
apprendano le norme dell'Autogoverno che le apprezzino e che possano
sentirsi co-protagonisti di questo rilancio dell'Autonomia
siciliana».
Nel corso della mattinata si sono
susseguiti interventi canori e artistici degli allievi di alcuni
istituti scolastici che hanno rappresentato le peculiarità della
tradizione linguistica e culturale dell'Isola. Oltre alle esibizioni
degli allievi sono intervenuti anche Roberto Lagalla, Marco Anello
dell'Ufficio scolastico regionale, Giuseppe Barone e Angelo Granata
dell'Università di Catania, Marcello Saija dell'Università di
Messina, Vito Lo Scrudato preside del Liceo Umberto I.
Musumeci si è soffermato a riflettere
anche sul cosiddetto regionalismo differenziato, ribadendo la
necessità che «non venga messo in discussione il fondo perequativo
perché solo così - ha spiegato - si potrà evitare che chi è già
ricco lo diventi sempre di più e che chi è più povero veda,
invece, peggiorare la propria condizione. Noi non abbiamo alcuna
difficoltà che alcune Regioni del Nord possano vedersi riconosciuta
l'Autonomia su alcune materie, ma nei nostri confronti, per 70 anni,
lo Stato si è comportato da predatore, non riconoscendo almeno
quattro norme dello Statuto di natura finanziaria e di gestione».
«E' arrivato il momento - ha concluso
il presidente - di riappropriarci di un'Autonomia che non sia mai un
alibi per il malgoverno ma che, al contrario serva a cogliere le
opportunità che la Costituzione ci offre in modo da potere
recuperare il divario che, tristemente, ancora oggi rimane con le
regioni del Nord»
MISE: EFFICIENZA ENERGETICA, 500 MLN
AI COMUNI
ROMA
. Efficientamento energetico e
sviluppo sostenibile dei territori: il ministero dello Sviluppo
economico ha stanziato 500 mln per i Comuni italiani, per progetti da
avviare entro il prossimo 31 ottobre. Per la Sicilia sono stati
stanziati 50mila euro a testa per 207 Comuni con popolazione fino a
5mila abitanti; 70 mila euro a testa per 72 Comuni fino a 10mila
abitanti; 90 mila euro a testa per 56 Comuni fino a 20mila abitanti;
130mila euro a testa per 41 Comuni fino a 50mila abitanti; 170mila
euro a testa per 11 Comuni fino a 100mila abitanti; 210mila euro a
testa per 2 Comuni (Messina e Siracusa) fino a 2S0mila abitanti; e
250mila euro a testa per 2 Comuni (Palermo e Catania) sopra i 250
mila abitanti.
Intanto, Cassa depositi e prestiti ha
avviato la rinegoziazione dei prestiti per le Città Metropolitane e
i Comuni capoluogo di Regione o sede di Area Metropolitana. Gli enti
interessati possono aderire utilizzando l'applicativo disponibile sul
portale dedicato. Gli enti interessati potranno aderire
all'operazione nel periodo dal 13 al 24 maggio 2019, utilizzando
l'applicativo disponibile sul portale dedicato .
LA PROTESTA DI 150 AMMINISTRATORI
LOCALI
«Province siciliane al collasso»
PALERMO. Oltre 150 amministratori
locali in rappresentanza di altrettanti Comuni davanti ai Palazzo
D'Orleans, per richiamare l'attenzione dell'Ars e del governo
regionale sulla situazione di crisi delle ex province. Promotori
della "marcia su Palermo" i deputati regionali Vincenzo
Figuccia e Danilo lo Giudice e il sindaco metropolitano di Messina
Catena De Luca. Intervenendo in piazza e prima di essere ricevuti da
Gianfranco Micciché e da Nello Musumeci, i tre hanno illustrato i
motivi della
protesta. Per Figuccia «la situazione
di collasso di alcuni servìzt affidati alle ex Province è ormai
sotto gli occhi di tutti», a richiamare "attenzione sulla crisi
delle piccole comunità è Lo Giudice che anche sindaco di Santa
Teresa Riva. Il sindaco De Luca ha ribadito la «evidente disparità
di trattamento fra le ex province siciliane, dove sembra già una
conquista l'aver ottenuto la disponibilità di 100 milioni, e quelle
del resto d'Italia alle quali il governo nazionale ha garantito
risorse ben più cospicue».
Scrivolibero
Agrigento, concluso l'incontro di formazione sulla gestione e l'avvio delle strutture ricettive
Concluso con successo nella sala Pellegrino del Libero Consorzio Comunale l'incontro di formazione sulla gestione e l'avvio delle strutture ricettive.
L'incontro organizzato, dal Libero Consorzio comunale/Settore Turismo, diretto da Achille Contino, ha analizzato l'evoluzione del mercato dell'accoglienza ed il successo della ricettività diffusa nella provincia agrigentina con l'avvio di numerose attività turistiche. La giornata formativa ha visto la presenza di circa novanta partecipanti, moltissimi operatori del settore turistico alberghiero, nello specifico: 32 titolari di strutture ricettive, n. 20 utenti interessati ad iniziare attività turistica, n. 10 fra consulenti ed architetti e naturalmente i rappresentanti di categoria del settore: il presidente Confcommercio Sicilia, Francesco Picarella, il Presidente Abba Agrigento, Carmelo Cantone, rappresentante della Pro loco,. Paolo Savitteri, Operatori Pro Loco, ed URP di sedi di Agrigento e Sciacca. Numerosi gli interventi alla giornata di studio con approfondimenti amministrativi e tematici sulle diverse questioni. Fatima Celona, Primo Dirigente della Polizia di Stato, ha parlato sul tema della sicurezza degli ospiti e l'obbligo della comunicazione alla Questura; Cosimo Antonica, Dirigente Comune di Agrigento, ha,poi, chiarito molti aspetti legati all'aspetto urbanistico e alle autorizzazioni delle strutture ricettive; Giampiero Carta in rappresentanza dell'Agenzia delle Entrate che ha illustrato la tematica fiscale delle strutture turistiche, con particolare riferimento alle locazioni brevi a fine turistico. A seguire, gli interventi dei funzionari del Settore Turismo, Stefano Zagarella, ha affrontato il tema degli aspetti statistici e Giuseppina Micciche' sul piano della comunicazione ed accoglienza. Un incontro, pertanto, ha dichiarato Achille Contino, a conclusione della giornata, che ha focalizzato l'importanza strategica dell'accoglienza turistica ed ha offerto un valido supporto ai giovani imprenditori per iniziare, avviare e gestire le strutture ricettive.
Qds.it
Libero Consorzio: un incontro sul tema turismo
"Avvio e gestione di strutture ricettive" è il tema dell' incontro di formazione rivolto agli operatori del settore turistico e ai soggetti interessati che si è tenuto ieri nella sala Pellegrino della Sede dell'Ente di via Acrone. L'incontro voluto ed organizzato dal settore turismo dell'Ente Libero Consorzio ha lo scopo di analizzare l'evoluzione del mercato dell'accoglienza e soprattutto, il successo della ricettività diffusa nella provincia agrigentina con l'avvio di numerose attività turistiche. Particolare attenzione è stata data alle competenze dei vari enti, alle normative amministrative e alla comunicazione turistica delle strutture ricettive. Il Dr. Achille Contino, Dirigente Settore Turismo dell'Ente, già componente del Comitato Direttivo Osservatorio Nazionale del Turismo, si è espresso sul tema: "L'evoluzione del mercato dell'accoglienza, il successo della ricettività extra-alberghiera. Quadro generale delle competenze dei vari Enti in materia di strutture ricettive. La disciplina giuridico - amministrativa delle strutture turistico ricettive". Giuseppina Miccichè, responsabile servizio comunicazione turistica dell'Ente, ha invece approfondito: "Il piano di comunicazione turistica attraverso le strutture ricettive del territorio. Presentazione degli strumenti di comunicazione a favore dei turisti".
Gds.it
Sindaci in marcia a Palermo per le ex Province: le foto della protesta
Sindaci siciliani in marcia a Palermo come forma di protesta contro il rischio di dissesto finanziario in cui si trovano le ex Province siciliane. A organizzare la manifestazione sono stati i deputati regionali Vincenzo Figuccia e Danilo Lo Giudice e il sindaco metropolitano di Messina Cateno DeLuca.
La marcia si è svolta oggi in occasione della Festa per l'Autonomia della Regione Siciliana.
"Nei giorni scorsi - ricordano i tre - il Governo regionale ha annunciato un primo provvedimento per salvare le ex Province dal dissesto, in accordo col governo nazionale. Ma è appunto solo un primo passo certamente non risolutivo, perché gli enti intermedi, Città metropolitane o Liberi consorzi, hanno bisogno di interventi strutturali, normativi e finanziari, che siano certezza almeno nel medio periodo." "È proprio quello che abbiamo proposto - concludono De Luca, Figuccia e Lo Giudice - con l'ordine del giorno presentato all'Ars, sul quale vedremo chi è davvero dalla parte dei territori e chi lo è solo a parole." Alla fine della marcia, una delegazione dei sindaci verrà ricevuta dal presidente dell'Ars Gianfranco Miccichè.
Teleacras
"Provinciali" del 30 giugno, costituito l'ufficio elettorale alla Provincia di Agrigento
E' stato pubblicato sull sito della Regione Siciliana il decreto numero 192 del 14 maggio 2019 dell'Assessore Regionale agli Enti Locali, Bernardette Grasso, con il quale è istituito l'ufficio elettorale alla Provincia di Agrigento per le elezioni del Presidente e del Consiglio Provinciale in programma il prossimo 30 giugno. Sono parte della Commissione elettorale il segretario comunale di Agrigento Michele Iacono, che svolgerà le funzioni di presidente, Rosario Alaimo Di Loro, segretario del comune di Campobello di Licata, e Laura Tartaglia, segretario comunale di Ravanusa. Cosimo Antonica, dirigente del Comune di Agrigento, assumerà la carica di segretario. L'Ufficio elettorale si insedierà nei prossimi giorni nella sede della Provincia di Agrigento e dovrà essere assistito da una segreteria di supporto, costituita con personale della Provincia.
Giornale di Sicilia
Si voterà il prossimo 30 giugno Ex Provincia, avviato l'iter per il Consiglio
Nominata la commissione elettorale. Candidature da presentare entro il 10 giugno
È tempo di elezioni per l'ex Provincia. L'iter che porterà alle votazioni del 30 giugno per eleggere ilpresidente ed il Consiglio provincialeè già partito.E' stato infatti pubblicato nelsito della Regione Siciliana il decretodell'assessore regionale delle Autonomie Locali Bernardette Grasso con il quale è istituito l'ufficio elettorale presso il Libero Consorzio Comunale di Agrigento. Fanno parte della Commissione elettorale il segretario comunale di Agrigento, Michele Iacono che svolgerà le funzioni di presidente, Rosario Alaimo Di Loro segretario del Comune di Campobello di Licata e Laura Tartaglia, segretario comunale di Ravanusa. Cosimo Antonica, dirigente del Comune di Agrigento, assumerà invece la carica di segretario. L'Ufficio elettorale si insedierà nei prossimi giorni nella sede dell'ente di area vasta e dovrà essere assistito da una segreteria di supporto, costituita con personale del Libero Consorzio. La pubblicazione del decreto è un obbligo previsto dalla legge. Il decreto dell'Assessore Grasso segue quello del Presidente della Regione Nello Musumeci, pubblicato nella gazzetta ufficiale della Regione il 10 maggio 2019, con il quale sono state indette le elezioni di secondo livello dei Liberi Consorzi Comunali per il 30 giugno. Il Presidente della Regione dovrà emettere un nuovo decreto con il quale vengono indetti i comizi elettorali per l'elezione del Presidente e del Consiglio del Libero Consorzio. Anche questo decreto dovrà essere pubblicato nella Gazzetta Ufficiale. Entro il trentesimo giorno antecedente la votazione, l'ufficio elettorale formerà l'elenco degli elettori e disporrà la pubblicazione, anche online, negli albi pretori dello stesso ente di area vasta e dei Comuni che ne fanno parte. Le candidature a Presidente e Consigliere Provinciale potranno essere già presentate fino alle dodici del ventesimo giorno antecedente quello della votazione, cioè entro il 10 giugno, anche nei festivi, presso l'ufficio elettorale. Il termine finale per la costituzione del seggio elettorale avverrà il 20 giugno, mentre si voterà il 30 giugno dalle 8 alle 22. Lo scrutinio delle schede elettorali avrà inizio alle 8 del primo luglio. Ultimate le operazioni di scrutinio, il seggio elettorale trasmetterà il relativo esito all'ufficio elettorale perla verifica dei dati e la proclamazione degli eletti. Tra un mese e mezzo, dunque, gli enti commissariati dal 2013, saranno dotati di organismi eletti, da chi è stato eletto dal popolo, cioè sindaci e consiglieri comunali in carica nei 43 Comuni della provincia. L'elenco completo composto, attualmente, da 753 elettori, come previsto dalla legge, è stato pubblicato sul sito del Libero Consorzio. Dal punto di vista tecnico, saranno due gli organi che andranno a comporre i nuovi enti territoriali. Si tratta del Presidente e del Consiglio provinciale. Possono occupare la poltrona di presidente e solo i sindaci dei Comuni appartenenti all'ente territoriale, a condizione che il loro mandato scada non prima dei 18 mesi dalla data di svolgimento delle elezioni. L'assemblea sarà l'organo di indirizzo politico degli enti di area vasta. Dal punto di vista politico, essendo elezioni di secondo livello, cioè che interessano solo chi ha già una carica consiliare, i partiti ancora non si sono mossi per stabilire le strategie. Tra i sindaci che potrebbero essere eletti a presidente ci sono quello di Ravanusa, Carmelo D'Angelo e quello di Santa Elisabetta, Mimmo Gueli, fresco di rielezione, mentre sono tagliati fuori i sindaci dei grossi centri, come Agrigento e Canicattì essendo in scadenza di mandato. Il presidente eletto, a sua volta potrà nominare tra i componenti del Consiglio del libero Consorzio comunale un vicepresidente, che lo sostituisce nei casi di assenza o impedimento. Qualora anche il Vicepresidente sia assente o impedito, assume le funzioni di Presidente del libero Consorzio comunale il componente del Consiglio più anziano di età. Ed inoltre può assegnare deleghe ai consiglieri del libero Consorzio comunale. (* PAPI*)
Libero Consorzio
Turismo, a lezione di leggi e accoglienza
Si è tenuto nella sala Pellegrino del Libero Consorzio un incontro di formazione sulla gestione e l'avvio delle strutture ricettive. Durante l'iniziativa sono è stata analizzata l'evoluzione del mercato dell'accoglienza ed il successo della ricettività diffusa nella provincia agrigentina con l'avvio di numerose attività turistiche. La giornata formativa ha visto la presenza di circa novanta partecipanti, moltissimi operatori del settore turistico alberghiero, nello specifico: 32 titolari di strutture ricettive, 20 utenti interessati ad iniziare attività turistica, una decina fra consulenti ed architetti e naturalmente i rappresentanti di categoria del settore: il presidente Confcommercio, Francesco Picarella; il presidente bed &breakfast Agrigento, Carmelo Cantone, rappresentante della Pro loco, Paolo Savitteri, Operatori Pro Loco e gli Urp delle sedi di Agrigento e Sciacca. Il primo dirigente della Polizia di Stato, Fatima Celona, ha trattato il tema della sicurezza degli ospiti e l'obbligo della comunicazione alla Questura; Cosimo Antonica, Dirigente Comune , ha chiarito molti aspetti legati all'aspetto urbanistico e alle autorizzazioni delle strutture ricettive; Giampiero Carta in rappresentanza dell'Agenzia delle Entrate che ha illustrato la tematica fiscale. Infine i funzionari del Settore Turismo, Stefano Zagarella e Giuseppina Miccichè hanno affrontato il tema degli aspetti statistici e del piano della comunicazione ed accoglienza.(* PAPI*)
Dopo sei anni esatti verrà posto fine al commissariamento
La storica sede. Non potranno essere eletti i sindaci in scadenza di mandato
Dopo 6 anni esatti è stato attivato l'iter che porterà alla fine del commissariamento e restituirà all'ente di area vasta un governo eletto. Il mandato dell'ultimo presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi, prima che gli enti fossero soppressi era scaduto il 15 giugno del 2013. Da allora la stanza al terzo piano del palazzo della Prefettura è stata «occupata"» da commissari che di proroga in prorogahanno continuato ad amministrare l'ente. Il primo commissario ad essere nominato era stato Benito Infurnari, poi Giuseppe Marino e dal gennaio 2018 c'è l'ex magistrato Girolamo Alberto Di Pisa. Dal primo luglio la stanza, un tempo occupata da D'Orsi e prima dal «due volte presidente» Vincenzo Fontana, si riaprirà con uno dei sindaci eletti in uno dei 43 Comuni agrigentini. Il sistema elettorale è abbastanza complicato. Per le elezioni del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, la Regione ha considerato, sulla base del Censimento Istat del 2011, cinque fasce demografiche: fino a 3.000 abitanti, fino a 5.000 abitanti, fino a 10.000 abitanti, fino a trentamila abitanti e fino a 100 mila abitanti per l'assegnazione del voto ponderato. In base a questa suddivisione i 130 elettori della prima fascia, sindaci e consiglieri dei comuni fino a 3000 abitanti, hanno, provvisoriamente, un voto ponderato di 38. Si tratta dei Comuni di: Burgio, Santa Elisabetta, Montallegro, Camastra, Lucca Sicula, Sant'Angelo Muxaro, Villafranca Sicula, Calamonaci, Joppolo Giancaxio e Comitini. I 173 elettori della seconda fascia hanno un voto ponderato di 65. Questi i Comuni della seconda fascia: Santo Stefano Quisquina, Siculiana, Realmonte, Cattolica Eraclea, Caltabellotta, Bivona, Cianciana, San Biagio Platani, Alessandria della Rocca, Castrofilippo e Montevago. La terza fascia comprende i comuni di: Aragona, Casteltermini, Racalmuto, San Giovanni Gemini, Naro, SantaMargherita Belice, Cammarata, Sambuca di Sicilia, Lampedusa e Linosa e Grotte. I 160 elettori della terza fascia avranno un voto ponderato di 123. Più pesante il voto dei Comuni appartenenti alla quarta fascia: Palma di Montechiaro, Ribera, Porto Empedocle, Raffadali, Menfi, Ravanusa e Campobello di Licata. I 143 elettori avranno un indice di ponderazione pari a 202. Infine i cinque comuni della quinta fascia: Agrigento, Sciacca, Licata, Canicattì e Favara avranno un indice di ponderazione pari a 244. Secondo quando riportato nelle linee guida della Regione il numero degli elettori e il calcolo dell'indice di ponderazione sopra riportati sono puramente indicativi, in quanto, calcolati provvisoriamente. L'indice di ponderazione definitivo dovrà essere ricalcolato dall'ufficio elettorale. Insomma un calcolo matematico complesso che porterà all'elezione del nuovo presidente e del Consiglio provinciale. (* PAPI*)