Sabato 8 giugno 2019
Corriere Agrigentino
Agrigento, Tartalife: incontro con il monitor di Progetto della Commissione Europea ad Alberese. - Corriere Agrigentino
Si avvia a conclusione il progetto UE "Tartalife - Riduzione della mortalità della tartaruga marina nelle attività di pesca professionale", finanziato dall'Unione Europea con il contributo, pari al 75% del budget totale, dello strumento finanziario LIFE della Commissione Europea. Ad Alberese (GR), nella sede del Parco Regionale della Maremma, i partner del progetto si sono riuniti per fare il punto della situazione dopo varie campagne di informazione e sperimentazioni finalizzate alla riduzione dell'impatto dei sistemi di pesca professionale sulla popolazione mediterranea della Tartaruga marina Caretta caretta, specie prioritaria inserita nella Direttiva "Habitat" e protetta da numerose Convenzioni internazionali.
L'incontro è iniziato con la riunione del comitato di pilotaggio, guidato dal CNR-ISMAR (ente capofila) per l'esame delle varie azioni del progetto e dei suoi risultati. Successivamente è stato il monitor di progetto (in rappresentanza della Commissione Europea) a verificare lo stato del progetto dal punto di vista tecnico e amministrativo. All'incontro hanno partecipato anche i funzionari del Settore Ambiente del Libero Consorzio Comunale, partner del progetto comunitario, e i rappresentanti di CNR-ISMAR, Ente Parco Nazionale dell'Asinara, Fondazione Cetacea, AMP Isole Egadi, Legambiente, AMP Isole Pelagie (Ente Gestore Comune di Lampedusa e Linosa) e Consorzio UNIMAR.
Positiva la valutazione delle azioni, comprese quelle gestite dal Libero Consorzio, che ha portato a termine il programma di educazione ambientale "Scopri-Tarta", i programmi di informazione e sensibilizzazione Tartaworld sulle spiagge agrigentine e le diverse edizioni del Tarta-day e attivato gli sportelli informativi per gli operatori professionali della pesca per informazioni e consulenze relative ai Fondi FEAMP.
E' previsto per il prossimo mese di settembre il convegno conclusivo del progetto, che si svolgerà ad Ancona e al quale parteciperanno, oltre i rappresentanti dei partner, esperti e biologi marini.
Le azioni, i dettagli e le news sul progetto possono essere consultati sul sito internet ufficiale www.tartalife.eu, accessibile anche dalla home page del Libero Consorzio Comunale di Agrigento www.provincia.agrigento.it
Giornale di Sicilia
Dopo l'addio di Pappalardo
Regione, il rimpasto in quattro caselle
Tra i nomi in campo c'è quello di Messina ma Musumeci prende tempo
Con l'accettazione delle dimissioni di Sandro Pappalardo da parte del presidente della Regione, Nello Musumeci, si è ufficialmente reso disponibile un nuovo posto nella giunta in vista dell'annunciato rimpasto. Per Pappalardo un incarico all'Enit aRoma. «Ho accettato le dimissioni dell'assessore Sandro Pappalardo, che va a ricoprire a Roma un importante incarico nell'amministrazione dell'Ente nazionale italiano per il turismo. Voglio ringraziarlo per la serietà, l'impegno e la passione con cui, in questo anno e mezzo, ha guidato l'assessorato al Turismo», ha detto Musumeci. «Sono certo che saprà fare lo stesso all'Enit, dove la Conferenza Stato-Regioni lo ha eletto in rappresentanza della Regione Siciliana - aggiunge - ho chiesto, tuttavia, di occuparsi dei rapporti con il commissariato per l'Expo 2020 di Dubai, dove la Sicilia intende avere il ruolo da protagonista che le spetta». In una lettera Pappalardo ha ringraziato quanti ha incontrato durante il suo incarico all'interno della giunta. «Un grazie particolare ai miei colleghi della giunta di governo, persone straordinarie che mi hanno aiutato in questo "viaggio". Un grazie al Parlamento tutto, ad iniziare dal suo presidente. Un grazie al personale dell'assessorato, professionisti di altissimo livello che hanno dimostrato competenza ed abnegazione e dai quali ho avuto la massima disponibilità». Pappalardo nella sua lettera ringrazia anche il governatore siciliano: «La Sicilia ti è riconoscente e io altrettanto. Chi ha avuto e ha l'onore di lavorare con te penso riesca a percepire queste mie parole e questi miei sentimenti nei tuoi confronti. Non posso che chiudere questa mia riflessione con un pensiero e un grazie al leader del mio partito, Giorgia Meloni, che mi ha dato la possibilità di vivere questa entusiasmante e toccante esperienza». Si apre adesso il valzer per la composizione della giunta. Fino a quattro i posti che potrebbero essere assegnati diversamente anche se le richieste sarebbero molte di più. Gli equilibri tra i partiti della coalizione della maggioranza dovrebbero rimanere invariati e quindi al posto di Pappalardo dovrebbe andare un esponente di Fratelli d'Italia. Tra i nomi in campo ci sarebbe quello di Manlio Messina, uno degli uomini di punta del partito della Meloni a Catania. Al di là dei nomi possibili la pratica rimpasto dovrebbe essere chiusa in poco tempo come garantito nei giorni scorsi dal governatore: «Il mio interim sarò breve, presto avremo un nuovo assessore». (*AGIO*)
Domenica 9 giugno 2019
Nuovi contratti e assunzioni,
il pubblico impiego in piazza
Cgil, Cisl e Uil: l'ultimo aumento salariale di 85 euro sanava
una situazione pregressa, ora c'è da trattare per il triennio
Marianna Berti
ROMA
Gli statali scendono in piazza contro il governo, definito come «il peggior datore di lavoro». Solo una tappa nella fitta agenda sindacale. Già venerdì è in programma lo stop dei metalmeccanici. Se la mobilitazione porterà allo sciopero generale di tutte le categorie si vedrà presto. A questo punto «non escludiamo più nulla», dice il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. Per ora dalla squadra giallo-verde «tante promesse e dichiarazioni ma zero fatti», sentenzia la leader della Cisl, Annamaria Furlan. «Siamo pronti a tutto», assicura Carmelo Barbagallo per la Uil. Il sindacato appare unito, le proposte sono le stesse. E per il pubblico impiego si traducono in due richieste: «rinnovo dei contratti e assunzioni». Il recente aumento salariale di 85 euro sanava infatti una situazione pregressa: ora c'è da trattare il triennio 2019-2021. Tornata per cui, secondo le tre sigle, le risorse stanziate nell'ultima manovra sono insufficienti. Ma ancora più esplosiva è la carenza di organici. Nella Pubblica am inistrazione nei prossimi anni andranno in pensione mezzo milione di persone, praticamente un travet su quattro. Senza un «piano straordinario» di ricambio i servizi pubblici, a cominciare dalla sanità, «collasseranno», mettono in guardia i settori pubblici di Cgil, Cisl e Uil, paventando il rischio di «privatizzazioni». La segretaria generale della Fp Cgil, Serena Sorrentino, attacca, dando dello «sceriffo» alla ministra leghista della Pubblica amministrazione, Giulia Bongiorno. E ancora, dice, «non c'è bisogno di padri o di capitani». Per la Cisl Fp parla Maurizio Petriccioli: «Non bastano gli slogan contro i "furbetti del cartellino"», mentre in piazza i manifestanti sollevano i cartelli con lo slogan «più digitale meno impronte». Maa monopolizzare la polemica politica sono le dichiarazioni del segretario della Uil Fpl, Michelangelo Librandi. Dal palco di piazza del Popolo, dove il corteo dei lavoratori pubblici è giunto attraverso le vie del centro della Capitale, Librandi lamenta lo stop delle forze del ordine a un maxi poster che raffigurava i due vicepremier: Matteo Salvini e Luigi Di Maio.Per il sindacalista solo uno striscione ironico ma «anche questo dà fastidio». Ormai il percorso sembra tracciato.«Avanti fino allo sciopero generale», è la frase che chiude la manifestazione. Ma l'ultimatum vero e proprio verrà probabilmente lanciato dal sindacati confederali, che il 22 giugno si ritroveranno a Reggio Calabria. Sarà quella la manifestazione che porterà a compimento una mobilitazione partita a Roma, a piazza San Giovanni, a febbraio. Proseguita con lo sciopero degli edili fino alla protesta dei pensionati la settimana scorsa. Un crescendo che guarda dritto alla prossima finanziaria, quindi all'autunno. Stagione che si preannuncia quanto mai calda. Landini invita l'esecutivo a rispondere almeno su una questione: la riforma fiscale. «Ridurre la tassazione sul lavoro dipendente e sui pensionati è la priorità». Sulla stessa linea il leader della Uil, che propone un aumento contrattuale di 200 euro «detassata» per gli statali. I tempi di reazione sono però fondamentali, «siamo già in ritardo», fa notare Furlan. A sostenere i manifestanti, in piazza il Pd scende con Marianna Madia. Anche Articolo Uno, dice Roberto Speranza, è al «fianco» della Pubblica amministrazione. Nella Capitale sono arrivati lavoratori da tutta Italia, con oltre 100 pullman ma anche treni ed aerei.
Regione
Parchi archeologici, si cambia
Musumeci rivoluziona i vertici
Caruso va a dirigere Lilibeo, Rizzuto si sposta a Siracusa, Greco alla Villa del Casale. Prossimo passo: le Sovrintendenze
Giacinto Pipitone
PALERMO
Il bliz è stato messo a segno a meno di 48 ore dalla cerimonia con cui verrà dato l'ultimo saluto all'assessore Sebastiano Tusa. E con questa mossa Nello Musumeci conclude il percorso avviato un anno e mezzo fa dall'archeologo scomparso nel disastro aereo di Addis Abeba e contemporaneamente mette la firma sulla rivoluzione ai vertici dei parchi archeologici. I parchi archeologici hanno appena preso forma, e soprattutto hanno acquisito quell'autonomia finanziaria che ne fa dei piccoli principati all'interno della galassia dei beni culturali. Le direzioni sono quindi poltrone molto ambite e dal grande pesopolitico. Gli incarichi assegnati sono il frutto di rotazioni e trasferimenti da altre postazioni chiave dei Beni culturali. Roberto Sciarratta passa dall'unità operativa della Progettazione del parco di Agrigento alla direzione dello stesso. Bernardo Agrò passa dall'unità operativa per i Beni storico-artistici della soprintendenza di Agrigento alla direzione del Parco di Selinunte, fino a oggi retto da Enri o Caruso che andrà a dirigere il Parco di Lilibeo - Marsala. Calogero Rizzuto e Salvato - re Gueli lasciano rispettivamente le soprintendenze di Ragusa e Caltanissetta per il parco di Siracusa e il parco di Gela. Gioconda Lamagna passa dal Polo di Catania al parco di Catania e Valle dell'Aci. Già dirigente dell'unità Beni archeologici della soprintendenza di Messina, Gabriella Tigano va a dirigere il Parco di Naxos e Taormina, sostituendo Vera Greco che passa al parco di Morgantina e della Villa delCasale. Lascia ilmuseodi Messina Ca - terina di Giacomo che va al parco di Tindari, mentre Francesca Spatafora dal Polo museale di Palermo passa al parco archeologico di Himera, Solunto e Jato. Dalla Galleria regionale di Palazzo Bellomo di Siracusa, Lorenzo Guzzardi va al parco di Leontinoi. Infine Rosario Vilardo e Giovanni Di Stefano passano rispettivamente dal Polo museale delle Eolie e dal Polo museale di Ragusa al parco archeologico delle Isole Eolie e al parco archeologico di Camarina e Cava D'Ispica. Quel a appena deliberata è la prima parte di una rivoluzione più ampia che - come dimostrano gli spostamenti di Calogero Rizzuto e Salvatore Gueli - coinvolgerà entro un paio di settimane anche le sovrintendenze e i principali musei: i bandi interni per avanzare le candidature sono già stati pubblicati. Da qualche mese Musumeci si diceva insoddisfatto della gestione di musei e siti e con i provvedimenti appena avviati è intervenuto per correggere la rotta: «Ho voluto dare un segnale di immediata operatività - ha detto il presidente -. Nessuno deve considerare la propria posizione come un fatto consolidato». Il presidente - che dal 10 marzo rivestead interim anche la carica di assessore ai Beni Culturali - non ha voluto lasciare al successore di Tusa le nomine e ha chiesto ai nuovi vertici di «assicurare un elevato standard di servizi: strade di accesso, manutenzione, segnaletica, nuovi bookshop, biglietterie on line e guide multimediali». I sindacati però chiedono a Musumeci di rafforzare gli organici del setto e: «Non ci si può fermare - commenta Michele D'Amico del Cobas/Codir - alla semplice riorganizzazione amministrativa degli uffici, il governo deve passare alla fase più importante che è quella dell'incremento di personale. Nel sistema dei beni culturali mancano 1.977 dipendenti».
Il progetto «Tartalife»
Il Libero consorzio e le attività a tutela delle tartarughe
Si avvia a conclusione il progetto dell'Unione europea «Tartalife - Riduzione della mortalità della tartaruga marina nelle attività di pesca professionale», finanziato dall'Unione Europea con il contributo, pari al 75% del budget totale, dello strumento finanziario Life della Commissione Europea. Ad Alberese (in provincia di Grosseto), nella sede del Parco Regionale della Maremma, i partner del progetto si sono riuniti per fare il punto della situazione dopo varie campagne di informazione e sperimentazioni finalizzate alla riduzione dell'impatto dei sistemi di pesca professionale sulla popolazione mediterranea della Tartaruga marina Caretta caretta, specie prioritaria inserita nella direttiva «Habitat » e protetta da numerose Convenzioni internazionali. L'incontro è iniziato con la riunione del comitato di pilotaggio, guidato dal Cnr (ente capofila) per l'esame delle varie azioni del progetto e dei suoi risultati. Successivamente è stato il monitor di progetto (in rappresentanza della Commissione Euro pea) a verificare lo stato del progetto dal punto di vista tecnico e amministrativo. All'incontro hanno partecipato anche i funzionari del Settore Ambiente del Libero Consorzio comunale di Agrigento, partner del progetto comunitario e Isole Pelagie (Ente Gestore Comune di Lampedusa e Linosa). Positiva la valutazione delle azioni, comprese quelle gestite dal Libero consorzio, che ha portato a termine il programma di educazione ambientale «Scopri- Tarta», i programmi di informazione e sensibilizzazione Tartaworld sulle spiagge agrigentine e le diverse edizioni del Tarta- day e attivato gli sportelli informativi per gli operatori professionali della pesca per informazioni e consulenze relative ai Fondi della pesca. È previsto per il prossimo mese di settembre il convegno conclusivo del progetto, che si svolgerà ad Ancona e al quale parteciperanno, oltre i rappresentanti dei partner, esperti e biologi marini. Il programma, previsto dal progetto Tartalife, ha coinvolto nei numerosi incontri turisti e residenti grazie alle attività di animazione svolte da Francesco Caramanno, Davide Lentini, Veronica Gallo e Luisa Maietta, selezionati dal Libero Consorzio sin dall'avvio del programma nel 2015. Con giochi e attività di laboratorio semplici ed efficaci gli animatori sono riusciti a coinvolgere ogni volta decine di ragazzi con informazioni sulle minacce e sull'impatto delle attività antropiche sull'ambiente marino che hanno portato negli ultimi anni ad un rapido declino della popolazione di questa specie nel Mediterraneo. In tutti i numerosi incontri sono stati inoltre distribuiti depliant informativi sul progetto Tartalife e gadget per i più piccoli. Il programma nell'arco degli ultimi quattro anni ha riscosso notevole successo su gran parte del litorale agrigentino, coinvolgendo migliaia di persone sempre più interessate alle sorti dell'ambiente marino, toccando le spiagge dei comuni di Licata, Palma di Montechiaro, Agrigento, Porto Empedocle, Realmonte, Siculiana, Montallegro, Cattolica Eraclea, Ribera, Sciacca e Menfi. Il Tartalife ha visto dunque il Libero Consorzio Comunale di Agrigento, partner del progetto, ancora una volta impegnato in attività di educazione e sensibilizzazione su tematiche ambientali, portate avanti da un ventennio grazie a numerosi progetti comunitari. (* PAPI*)
La mostra promossa dalla Cna
Arte, mestieri e botteghe
Ecco i «Semi di Efesto»
Una ventina gli artigiani presenti all'iniziativa Artigiani in «mostra» ad Agrigento.
L'arte del saper fare: è la carta di identità degli artigiani che lavorano con la testa, il cuore e le mani. La Cna, confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola e media impresa, impegnata a rappresentare e a promuovere il valore delle botteghe e dei mestieri, ha organizzato un'interessante esposizione, visitabile fino al prossimo 15 giugno, denominata «I Semi di Efesto», ospitata nella Scala Reale del Libero Consorzio Comunale di Agrigento. È la seconda tappa siciliana di un itinerario partito da Enna. Una ventina gli artigiani, provenienti da tutta l'Isola, che hanno aderito al progetto, il cui obiettivo è quello di valorizzare le performance di chi quotidianamente, nell'era digitale e del mercato globale, produce ancora, con competenza e passione, oggetti e manufatti unici e irripetibili. Nella galleria espositiva potranno essere ammirate ed apprezzare opere di vario genere: tutte di grande rilevanza che celebrano l'alta qualità della tradizione artigianale agrigentina e siciliana. L'iniziativa, che gode del patrocinio dell'ex Provincia e delComune di Agrigento, rappresenta una prestigiosa «vetrina» delle eccellenze che danno valore anche al territorio a cui i prodotti sono molto spesso legati. «Il nostro ringraziamento va al commissario straordinario, Girolamo Alberto Di Pisa e al sindaco Lillo Firetto, per la disponibilità e la sensibilità che hanno mostrato - affermano il vertici provinciali della Cna - si tratta di segnali di apertura e di vicinanza che registriamo positivamente rispetto ad un percorso di positiva collaborazione fra le Istituzioni e le Organizzazioni, come la nostra, la cui attività è al servizio delle imprese artigiane e degli operatori economici. E dunque di chi alimenta sviluppo e occupazione. Assieme alla governance regionale della Confederazione e a Cna Artistico e Tradizionale -sottolineano il presidente Francesco Di Natale e il segretario Claudio Spoto - stiamo lavorando, avendo già ottenuto una condivisione di massima dell'Assessore alle Attività Produttive, Mimmo Tura o, per arrivare ad una legge quadro a livello regionale, ma anche per intraprendere un'azione legislativa più complessiva in ambito europeo» . Un mondo del saper fare, quello dell'artigianato che arriva dal nostro passato e che si è scontrato con un presente tecnologicamente avanzato che ne ha cambiato nel profondo la genetica. Un bene immateriale da tutelare, conservare e, soprattutto, da tramandare alle future generazioni. Ma anche un valore economico, visto che sono migliaia le imprese artigiane che, sebbene ancora con grande difficoltà, contribuiscono con unicità e originalità a rendere grande il made in Agrigento. Oggi ci sono artigiani laureati che portano nel settore competenze superiori, in grado di cambiare geneticamente il saper fare artigiano. Insieme alle nuove tecnologie permettono di avere delle espressioni uniche delle produzioni locali. Grandissime prospettive per i nuovi artigiani che vanno in parallelo con un potenziale turistico di rilievo. I turisti cercano sempre espressioni di artigianat o artistico, fattore attrattivo sono i prodotti unici, originali, caratteristici di un territorio. Per questo l'artigianato artistico combatte anche la crisi dei centri storici. Nella giornata conclusiva della mostra, è prevista una cerimonia all'interno dell'aula Giglia del Libero Consorzio comunale di Agrigento. (* PAPI*)
Lunedì 10 giugno 2019
Parco archeologico, inizia l'era Sciarratta
Firetto: «la sua esperienza e creatività porteranno grandi benefici alla città e al territorio»
Concetta Rizzo
S'è chiusa un'era. È pronta ad aprirsene un'altra. Roberto Sciarratta, nuovo direttore del Parco archeologico Valle dei Templi, viene visto - ancor prima dell'insediamento - come l'uomo capace d'essere il fulcro per riaggregare il territorio comunale. Per creare veramente il collante fra la Valle dei Templi, che ha vissuto e vive anni di tripudio in termini di ingressi turistici, e il centro di Agrigento. Sciarratta, del resto, è da 19 anni che è in servizio presso l'ente regionale ed è responsabile, da recente, dell'unità operativa Beni paesaggistici. A puntare tutto su Sciarratta, per «riaggregare il territorio comunale», ieri, è stato l'ordine degli architetti che s'è detto «compiaciuto per la nomina di Roberto Sciarratta e Bernardo Agrò». «Volgiamo un saluto e un ringraziamento per l'ottimo lavoro svolto in questi anni dall'architetto Giuseppe Parello - ha affermato Alfonso Cimino, presidente dell'ordine degli architetti di Agrigento - . Grande compiacimento per la nomina dell'architetto Roberto Sciarratta a direttore del Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi, uomo di grandi doti umane e professionali con il quale, ne siamo certi, faremo diverse iniziative per il rilancio culturale e socioeconomico del territorio e per far sì che la Valle dei Templi sia la città di Agrigento e fulcro necessario per riaggregare il territorio comunale. Grande soddisfazione - conclude Alfonso Cimino - per la nomina dell'architetto Bernardo Agrò a direttore del Parco di Selinunte e Pantelleria, gli auguriamo buon lavoro con la certezza che lo svolgerà con la stessa passione con cui ha lavorato alla Soprintendenza di Agrigento». Giuseppe Parello è stato direttore del Parco archeologico Valle deiTempli a partire dal 2012. Con lui, sia per gli scavi archeologici: il più importante è stato certamente quello che ha portato alla scoperta del teatro Ellenistico romano, sia per gli eventi: la Valle ha ospitato, per tre anni, il Google Camp, si è veramente cambiato rotta. La Valle dei Templi è stata portata, fra l'altro, alla ribalta internazionale e il ritorno, come presenze turistiche, ha dato ragione a Parello e al suo staff. Giuseppe Parello, in questa rotazione disposta dal presidente dellaRegione Nello Musumeci, non ha avuto alcun incarico. Potrebbe veramente, come si vocifera, aprirsi, per lui, la porta della presidenza del Consiglio dello stesso Parco archeologico? Organo che è commissariato da tempo, di fatto. La Regione, fra le altre cose, lascia irrisolta un'altra questione: quella del museo «Griffo» che, attualmente, è commissariato proprio dallo stesso Giuseppe Parello. Si sono detti soddisfatti per la nomina di Sciarratta anche dall'ordine degli ingegneri: «Si tratta di un incarico prestigioso e di altissima responsabilità che so Roberto svolgerà in modo magistrale- ha dichiarato, a nome suo e dell'intero Consiglio, il presidente dell'ordine Alberto Avenia - . Sono personalmente lieto del risultato raggiunto da Sciarratta, al quale sono legato da lunghissima amicizia». Avenia, inoltre, ha espresso gratitudine a nome dell'Ordine nei confronti del direttore uscente, l'architetto Giuseppe Parello, per il lavoro pregevole svolto in questi anni. «Nel complimentarmi con l'architetto Roberto Sciarratta, gli auguro un proficuo lavoro, - ha scritto il sindaco Lillo Firetto - sicuro che la sua esperienza e creatività porteranno grandi benefici alla città e al territorio e non solo all'area archeologica. L'intensa attività di progettazione ci vedrà raggiungere, insieme alla comunità, l'appassionante traguardo delle celebrazioni dei 2600 anni di storia della città. All'architetto Parello un ringraziamento sincero per i risultati raggiunti in termini di valorizzazione e di immagine della nostra meravigliosa Valle». (*CR*)
Palazzo dell'ex Provincia
L'arte del fare» alla Scala Reale
L'arte del saper fare è la carta di identità degli artigiani che lavorano con la testa, il cuore e le mani. La CNA, impegnata a rappresentare e a promuovere il valore delle botteghe e dei mestieri, ha allestito organizza una mostra, visitabile fino al prossimo 15 giugno, denominata «I Semi di Efesto», ospitata nella Scala Reale del Libero Consorzio Comunale di Agrigento. È la seconda tappa siciliana di un itinerario partito da Enna. Sono circa una ventina gli artigiani, provenienti da tutta l'Isola, che hanno aderito al progetto il cui obiettivo è quello di valorizzare le performance di chi quotidianamente, nell'era digitale e del mercato globale, produce ancora, con competenza e passione, oggetti e manufatti unici e irripetibili. Nella galleria espositiva potranno essere ammirate ed apprezzare opere di vario genere: tutte di grande rilevanza che celebrano l'alta qualità della tradizione artigianale agrigentina e siciliana. L'iniziativa, che gode del patrocinio dell'ex Provincia regionale c di Palazzo dei Gig nti, rappresenta una prestigiosa vetrina delle eccellenze che danno valore anche al territorio a cui i prodotti sono molto spetto legati. «Il nostro ringraziamento va al commissario straordinario, Girolamo Alberto Di Pisa, e al sindaco Lillo Firetto per la disponibilità e la sensibilità che hanno mostrato - affermano il vertici provinciali della CNA di Agrigento. Si tratta di segnali di apertura e di vicinanza che registriamo positivamente rispetto ad un percorso di positiva collaborazione fra le istituzioni e le organizzazioni, come la nostra, la cui attività è al servizio delle imprese artigiane, degli operatori economici e di chi alimenta sviluppo e occupazione. Assieme alla governace regionale della Confederazione e a Cna Artistico e Tradizionale - sottolineano il presidente Francesco Di Natale e il segretario Claudio Spoto -stiamo lavorando per arrivare ad una legge quadro a livello regionale». Nella giornata conclusiva della mostra è prevista, in mattinata, una cerimonia all'interno dell'aula Giglia. (*(ACAS*)
Gds.it
Ex Province, rinviate le elezioni per i nuovi organi dei liberi consorzi
08 Giugno 2019
Elezioni, ex province, liberi consorzi, Sicilia, Politica
Rinviate le elezioni per i nuovi organi dei liberi consorzi comunali e delle Città metropolitane. Nonostante la legge non sia stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana, il presidente Nello Musumeci l'ha promulgata e ha dato notizia sul sito dell'assessorato regionale Autonomie locali.
Un passaggio che di fatto ferma la macchina elettorale per le elezioni programmate per il prossimo 30 giugno. Proprio il 9 e il 10 si sarebbero dovute presentare le candidature per la carica di presidente dei consigli consortili.
Incidente nell'Agrigentino, un'auto si ribalta: muore un 22enne. Feriti i tre amici
Ancora sangue sulle strade siciliane. Un ventiduenne di Lucca Sicula, in provincia di Agrigento, Giuseppe Gagliano, ha perso la vita a causa di un incidente stradale verificatosi, domenica, lungo la strada provinciale 88, in territorio di Caltabellotta.
Il giovane, studente universitario di Economia a Siena, era in macchina con altri tre amici e stavano, a quanto pare, andando al mare. L'auto si è ribaltata e le condizioni dello studente universitario sono apparse gravi fin da subito tant'è che è stato trasferito, con elisoccorso, all'ospedale Civico di Palermo dove è però giunto cadavere.
Gli altri tre giovani sono stati portati tutti all'ospedale Giovanni Paolo II di Sciacca. Nessuno dovrebbe essere in pericolo di vita.
Sul posto dell'incidente stradale si è precipitato anche il sindaco di Lucca Sicula, Salvatore Dazzo. Dei rilievi si sono occupati i carabinieri.
Blogsicilia
Rinvio elezioni ex Province, Musumeci promulga la legge | BlogSicilia - Quotidiano di cronaca, politica e costume
la notizia sul sito dell'assessorato regionale autonomie locali
Rinviate le elezioni per i nuovi organi dei liberi consorzi comunali e delle Città metropolitane. Nonostante la legge non sia stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana, il presidente Nello Musumeci l'ha promulgata e ha dato notizia sul sito dell'assessorato regionale Autonomie locali.
Un passaggio che di fatto ferma la macchina elettorale per le elezioni programmate per il prossimo 30 giugno.
Proprio il 9 e il 10 si sarebbero dovute presentare le candidature per la carica di presidente dei consigli consortili.
La legge approvata dall'Assemblea regionale siciliana stabilisce infatti "che il rinnovo degli organi dei Liberi consorzi comunali e delle Città metropolitane avvenga, in sede di prima applicazione, in una domenica compresa tra l'1 e il 30 aprile 2020, prevedendo, altresì il prolungamento delle gestioni commissariali in atto, fino e non oltre il 30 maggio 2020, annullando le elezioni già indette con il decreto del presidente della Regione n. 528 del 26 aprile 2019 e quelle già indette per lo svolgimento delle elezioni dei Consigli metropolitani".
Risolutoonline
Discarica Salinella di Sciacca, nessun problema per l'estate perchè arriva l'ordinanza del commissario del Libero Consorzio
Risoluto Redazione
E' arrivata questa mattina al Comune di Sciacca l'ordinanza da parte del commissario del Libero Consorzio di Agrigento per aumentare di ulteriori 14 mila metri cubi la capienza del sovvallo nella discarica Saraceno-Salinella di Sciacca. Il sindaco, Franvesca Valenti, ne ha dato notizia.
L'impianto così potrà essere riaperto dopo che, alla scadenza dei 15 giorni, il periodo in cui era rimasta in vigore l'ordinanza emessa dal sindaco di Sciacca, era stato chiuso. Questa soluzione consentirà di superare il periodo estivo e fino al prossimo mese di agosto, per Sciacca e per gli altri 16 Comuni dell'ex Ato saccense, in attesa che vengano effettuati i lavori nelle singole vasche per dare un margine certamente più ampio per il conferimento. Intanto, potranno essere avviati i lavori di ampliamento dell'impianto già finanziati dalla Regione.9 giugno - domenica
LA SICILIA
EFFICIENZA ENERGETICA: 30 MILIONI PER 111 INTERVENTI IN IMMOBILI DELLA REGIONE
Anche i palazzi pubblici ridurranno i consumi
PALERMO. Il governo Musumeci promuove l'efficienza energetica degli immobili di proprietà della Regione. Da Palazzo d'Orleans a Castello Utveggio passando per gli uffici periferici del Genio civile, musei e parchi archeologici,in cantiere un piano per ridurre i consumi e ottenere risparmi. A disposizione ci sono 30 milioni per 111 interventi. Il dipartimento regionale dell'Energia ha pubblicato un avviso per la creazione di una long-list di professionisti da cui attingere per selezionare coloro che dovranno lavorare a supporto dell'attività di progettazione degli interventi. Per le istanze c'è tempo fino al 3 luglio. L'assessorato guidato da Alberto Pierobon utilizzerà le risorse dell'azione 4.1.1 dei Fondi comunitari 2014-2020 destinati a interventi di ristrutturazione degli edifici, all'installazione di sistemi intelligenti di telecontrollo e gestione dei consumi per la riduzione delle emissioni e per la produzione di energia da fonte rinnovabile. Il dipartimento, guidato da Tuccio D'Urso, sta lavorando per implementare di altri 30 milioni le risorse disponibili.
Tra gli edifici in attesa di un intervento c'è Palazzo d'Orleans, l'immobile ex Empam, la sede dell'assessorato Attività produttive, l'ex caserma dell'Aeronautica militare di via Decollati a Palermo, il Cefpas di Caltanissetta, gli uffici del Genio Civile delle varie province, il PalaRegione di Catania, il villino Verderame di Palermo. Una novantina invece i siti dei beni culturali: dalla casa di Luigi Pirandello ad Agrigento all'Antiquarium di Himera, passando per la Villa del Casale di Piazza Armerina fino a musei, palazzi, parchi e siti culturali situati in tutte le province dell'Isola.
COMMISSARIATO IL CONSIGLIO
Beni culturali Sciarratta nuovo direttore del Parco
Qualcuno, un po' con il dente avvelenato dice: "è finita un'era", La percezione del cambiamento radicale però c'è e resta tutta. A partire con la "brutalità" con cui tutto è stato comunicato: intorno alle 14 di un sabato pomeriggio è dalla Regione siciliana che parte l'annuncio della rotazione di larga parte degli incarichi dirigenziali nel settore dei beni culturali, ponendo alla direzione della Valle dei Templi l'architetto Roberto Sciarratta, da 19 anni in servizio presso l'ente regionale e di recente responsabile dell'unità operativa dei beni paesaggistici, al posto di Giuseppe Parello (che non poteva più essere rinnovato in questo incarico) cui al momento non è chiaro cosa riserverà il destino. Il suo nome, al momento, non sembra contemplato nelle scelte della Regione, ma si vocifera che per lui si potrebbero aprire le porte della Presidenza del Consiglio del Parco, organo che è stato adesso commissariato e a capo del quale è stato posto, ad Agrigento e in tutte le altre realtà territoriali, il soprintendente ai beni culturali. La nota della Regionale del resto, lascia un altro punto irrisolto, cioè su chi guiderà il museo "Griffo", che era affidato appunto a Parello in attesa della nomina di un nuovo dirigente e, si disse, anche della creazione di un polo museale unico.
Né Parello né Sciarratta al momento hanno voluto rilasciare dichiarazioni, dato che a parte quanto finora comunicato in interlocuzioni informali, essi stessi non hanno avuto traccia ancora di provvedimenti ufficiali, che probabilmente saranno pubblicati lunedì. Di Sciarratta si può dire, appunto, che da anni lavora al Parco, avendo ricoperto importanti incarichi, sempre con grande discrezione e non cercando mai le "luci della ribalta".
"Luci" che gli sono abituali fuori dal lavoro, quando, anche insieme al fratello; noto contrabbassista jazz, si dedica a suonare la chitarra, sua grande passione.
Certo è che l'eredità che raccoglie è grande: il Parco non è mai stato così in alto, ma la "macchina" organizzativa non gli è nuova. Non è comunque l'unica nomina tra quelle fatte dalla Regione: un altro prestigioso incarico riguarda infatti un dirigente agrigentino. Si tratta di Bernardo Agrò, a lungo responsabile dell'Unità operativa Beni architettonici e culturali della Soprintendenza ai Beni culturali (ruolo in cui ha svolto alcuni importanti interventi come il recupero della porta dei Saccajoli, la riapertura della chiesa madre di Sambuca di Sicilia ecc) e adesso direttore del Parco di Selinunte.
Soddisfazione per le nomine ha manifestato il sindaco Lilla Firetto ma anche il presidente dell'Ordine degli Ingegneri Alberto Avenia, che ha sottolineato essere legato da vecchia amicizia con Sciarratta.
GIOACCHINO SCHICCHI
DISSESTO IDROGEOLOGICO. L'assessorato al territorio e Ambiente ha diramato la mappa delle zone interdette
SPIAGGE VIETATE PER PERICOLO DI FRANA
L'ordinanza, firmata pochi giorni fa, riguarda praticamente tutti i comuni costieri, fatta eccezione per Porto Empedocle.
GIUSEPPE CELLURA
L'Assessorato regionale Territorio e Ambiente ha diramato la mappa delle interdizioni di porzioni di aree demaniali marittime nei Comuni costieri del Libero Consorzio di Agrigento "per il sussistere di pericolo per la pubblica incolumità causato dal dissesto idrogeologico". L'ordinanza è la numero 13 del 5 giugno. Il provvedimento è stato trasmesso ai Comuni rivieraschi interessati dalle prescrizioni. Si tratta di Agrigento, Cattolica Eraclea, Lampedusa e Linosa, Licata, Menfi, Palma di Montechiaro, Realmonte, Ribera, Sciacca e Siculiana. In buona sostanza - fatta eccezione per Porto Empedocle - tutte le località balneari della fascia costiera agrigentina.
"Avvisati" dall'assessorato regionale anche gli Enti intermedi con le varie Capitanerie di porto, i Vigili del fuoco, la Protezione civile. Comunicazione inoltrata anche alla Procura della Repubblica di Agrigento. I gradi di pericolosità indicati nell'ordinanza dell'assessorato Territorio e Ambiente variano dal P3 (elevata) al P4 (molto elevata).
Nove le prescrizioni imposte ad Agrigento: le località sono quelle di contrada Caos (P4), foce del Fiume San Leone (P3), Foce Fiume Naro (P3), a Zingarello nord e sud entrambe con pericolosità di grado 4, in contrada Drasi (P4), Vallone di Monte Grande (P3). Otto le prescrizioni per Licata: Torre di Gaffe (P4), Pisciotta Carrubbella (P4), Carrubbella-San Nicola (P3), due (entrambe P4) per Torre San Nicola, Monte' Poliscia (P4), Pizzo Cadula (P4), Nicolizia (P4). Addirittura trenta le prescrizioni per Lampedusa e Linosa. Tra le porzioni di aree demaniale interdette alle Pelagie anche località rinomatissime a livello turistico come Cala Croce, Cala Creta e Cala Madonna. Alcune parti di queste aree saranno inaccessibili per pericoli connessi al rischio idrogeologico, Cinque (tutti di livello P4) i rilievi per Palma di Montechiaro: due nell'area tra Fiume Naro e Fiume Palma e tre in Contrada Camarruna, Punta Tenna e Ciotta. Quattro prescrizioni per Realmonte: due (di grado P4) tra Fosso delle Canne e Fiume San Leone, una alla Scala dei Turchi (P3) e una a Punta Majata (P4). Dodici le interdizioni per Sciacca: alla foce del fiume Verdura (P3), in contrada San Giorgio Timpi Russi (P4), due a Capo San Marco, una alla Foce del Carboj, due in contrada Maraganì, Rocca Regina, una a Sovareto e tre nella zona Az. Terme.
. Due (P3) per Menfi: alla foce del Carboj e a Porto Palo. Tre a Ribera: a Seccagrande (P4), alla Foce del Magazzolo (P3) e a Piano San Pietro (P3). Una a Cattolica Eraclea dove con pericolosità P4 è interdetta una porzione di Minoa. Tre infine per Siculiana: livello P3 per l'area tra il Fiume platani e Fosso delle Canne e tra Fosso delle Canne e San Leone), livello P4 in contrada Carebici.
10 giugno - lunedì
LA SICILIA
LUCCA SICULA. Ventitreenne perde la vita a seguito di un incidente sulla strada provinciale
GITA AL MARE SI TRASFORMA IN TRAGEDIA
LUCCA SICULA. Un giovane di 23 anni è morto a seguito di un incidente stradale mentre l'elicottero lo stava trasportando con urgenza ad un ospedale palermitano. Altri tre ventenni sempre di Lucca Sicula sono stati ricoverati con ferite varie all'ospedale di Sciacca. E' stato questo il tragico bilancio di un sinistro stradale accaduto nel pomeriggio di ieri sulla strada che dalla strada statale 115, bivio Verdura, porta verso Villafranca Sicula e Burgio. Il giovane deceduto per le ferite riportate è Giuseppe Gagliano, 23 anni, studente di Economia all'università di Siena.
Una gita al mare per i quattro giovani lucchesi si è trasformata in tragedia. Giuseppe, che non era alla guida dell'autovettura, ha avuto la peggio, è stato trovato nei pressi delle lamiere contorte della Renault Clio rossa dagli operatori dell'Alpha 9 del 118 di Ribera e, su un elìcottero arrivato ed atterrato in aperta campagna, è stato prontamente trasportato all'ospedale "Civico" di Palermo. Non è ancora chiaro se sia deceduto sull'elicottero o subito dopo il ricovero ospedaliero. Il giovane è stato sbalzato fuori dall'abitacolo della macchina. Gli altri tre giovani hanno accusato ferite e sono stati trasportati all'ospedale "San Giovanni Paolo II" di Sciaccca.
Sulla strada provinciale sono arrivati anche i sanitari del 118 di Sciacca e di Menfi, e i Carabinieri di Caltabellotta.
GESTIONE DEL SERVIZIO IDRICO
Brandara scrive all'Ati: «Si punti sulla società consortile»
"Troppe sofferenza e troppi disagi ha patito la popolazione agrigentina fino ad oggi per non pretendere e nel più breve tempo possibile la normalizzazione del servizio idrico integrato".
E' questo uno dei passaggi della lettera di "sollecito" che il sindaco della "Fulgentissima", Maria Grazia Brandara, ha inoltrato all'Assemblea territoriale idrica per chiedere, in tempi rapidi, l'avvio delle procedure di individuazione di una forma di gestione che abbia, precisa l'ex onorevole, una matrice essenzialmente pubblica. "Malgrado sia stata, da poco, rieletta sindaco della città di Naro conosco, per avere seguito anche da commissario straordinario del Comune do Licata, le vicende del servizio idrico integrato ed ho attivamente contribuito a denunciare i malfunzionamenti e le anomalie di detto servizio - spiega Brandara. Mi stupisce, quindi, lo scorrere inesorabile del tempo e il fatto che non si sia ancora giunti a decisioni ed atti concreti che consentano l'immediato avvio del servizio in mani interamente pubbliche e ad una azienda speciale consortile".
Per questo Brandara ritiene di avere il dovere di "sollecitare il direttivo dell'Ati a far presto e bene, e mettere in campo gli adempimenti che consentano di far nascere il nuovo soggetto capace di gestire il servizio in regime di efficienza, efficacia ed economicità". Il sindaco di Naro, inoltre, chiede si faccia presto anche per dotare la struttura dell'Ati della figura del direttore, attualmente non presente. Avere un vertice organizzativo-burocratico potrebbe, secondo Brandara, "contribuire in questo momento ad uscire da questa difficile fase interlocutoria, Auspico un'accelerazione per pervenire in tempi strettissimi alla definizione di tutti gli adempimenti necessari per ridare serenità 'e certezza alle popolazioni del nostro ambito, garantendo che Naro farà la sua parte per intero per avere presto un gestore prossimo in linea con le aspettative delle nostre popolazioni".
Ogni decisione sulla futura forma di gestione, prevista per la scorsa settimana, è stata però rinviata a causa della concomitanza di un incontro svoltosi in Prefettura. Il direttivo dovrebbe incontrarsi nei prossimi giorni avendo tra l'altro ricevuto dagli uffici due bozze di statuto, uno appunto per la società consortile e l'altro per la spa pubblica, opzione questa accarezzata da alcuni sindaci e fermamente contestata dalle associazioni per l'acqua, che la ritengono potenzialmente pericolosa perché "scalabile" anche da risorse private. La Spa sarebbe però secondo i comuni la forma più semplice da un punto di vista dei rigorosi paletti attualmente imposti alla finanza degli enti che portano ad alcune conseguenze anche sul fronte delle società partecipate.
GIOACCHINO SCHICCHI