Giornale di Sicilia
LIBERO CONSORZIO
Trasporti su strada
In scadenza le domande
È il 15 luglio il termine per la domanda di partecipazione agli esami di idoneità per conseguire l'idoneità professionale per l'accesso alla professione di trasportatore su strada di merci per conto terzi nel settore dei trasporti nazionali ed internazionali. Si tratta della seconda sessione d'esame per l'anno 2019 organizzata dal settore Solidarietà Sociale e Trasporti del Libero Consorzio Comunale di Agrigento. (* PAPI*)
L'Ars approva la riforma degli appalti
Falcone: la norma consente di eliminare i ribassi anomali. Via libera al Centro direzionale
Circolare dell'assessorato regionale alla Salute
Precari, sì alla stabilizzazione nelle Asp e negli ospedali
Palazzo dei Normanni riprende ad assumere dopo oltre dieci anni
Antonio Giordano
PALERMO
L'esame del collegato all'Assemblea regionale siciliana riesce a portare in porto alcune importanti norme in una seduta fiume aperta ieri e proseguita in serata. Tra quelle passate al vaglio dei deputati di Palazzo dei Normanni c'è l'articolo 5 del testo che modifica i criteri di aggiudicazione degli appalti in Sicilia escludendo ogni meccanismo di prevedibilità e limitando i ribassi eccessivi consentiti dalla legge nazionale. Un via libera che per l'assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone, rappresenta «una significativa innovazione per l'intero comparto siciliano delle opere pubbliche».«Ringrazio le forze politiche, di maggioranza e opposizione, che hanno ben interpretato lo spirito di una norma che renderà più efficace e più snello il sistema di aggiudicazione degli appalti in Sicilia, dando respiro alle imprese», spiega l'esponente del Governo Musumeci. «La norma - prosegue - elaborata dal Governo regionale dopo un percorso di larga condivisione con le piccole e medie imprese, consentirà di eliminare i ribassi anomali dando nuovo impulso e più ordine alle gare pubbliche, a maggior tutela di trasparenza e libera concorrenza.Questo risultato - conclude Falcone - conferma e rafforza, inoltre,il rapporto sinergico fra il Governo Musumeci e le associazionidatoriali». Una norma sulla quale le categorie produttive avevano chiesto di intervenire. Per Ance rappresenta un passo verso «il rilancio del settore delle costruzioni attraverso la creazione di un clima di sana concorrenza e di rispetto delle regole, unico vero antidoto al malaffare e alla malaburocrazia che bloccano la spesa». «Questa modifica - dicono invece i vertici della Cna sicilia, Nello Battiato e Piero Giglione - favorirà certamente una maggiore partecipazione delle piccole imprese nelle aggiudicazioni degli appalti con ribassi accettabili rispetto a quelli previsti fino ad oggi che di fatto, contemplando riduzioni oltre il 50%, li mettono fuori gioco». Approvato dall'Ars anche l'articolo 2 del documento. Si tratta di una norma che co sentirà di realizzare il Centro direzionale della Regione siciliana, opera da circa mezzo miliardo di euro, accorpando in un unico luogo gli uffici oggi sparsi in diversi edifici di Palermo. Lo scorso anno, il governo regionale aveva già votato una delibera per dare precise indicazioni perchè a Palermo potesse sorgere un unico palazzo della Regione con tutti gli uffici dei dodici assessorati, adesso c'è l'ok dell'Aula. Per l'opposizione è un pasticcio: «Il centro direzionale della Regione siciliana parte male e temiamo che finisca peggio - afferma il parlamentare del Pd Anthony Barbagallo - la maggioranza non sarebbe riuscita a trovare un accordo sull'ubicazione esatta del sito, scomparsa nella versione dell'articolo approvata. Nessun riferimento a come reperire le eventuali risorse economiche necessarie». Insomma, «il solito pasticcio del centrodestra di cui pagheranno le spese i siciliani". Ma per Alessandro Aricò, capogruppo di Diventerà Bellissima, «si tratterà di una grande opera infrastrutturale per Palermo consentendo di raggiungere importanti obiettivi: un risparmio di decine di milioni di euro rispetto al costo degli attuali affitti, effetti positivi sulla viabilità cittadina e la razionalizzazione dei servizi forniti agli utenti. Molto importanti saranno anche le ricadute positive per le imprese e l'occupazione, con la creazione di centinaia di posti di lavoro». Sull'ubicazione del centro dovrà pronunciarsi il consiglio comunale del capoluogo, che avrà 120 giorni dal momento della trasmissione da parte del Governo regionale secondo gli emendamenti presentati da Marianna Caronia. «Fino ad oggi - spiega Caronia - la Regione ha interloquito correttamente, ma unicamente, con il Comune rappresentato dal sindaco. Ma non è accettabile che da parte dell'amministrazione comunale non vi sia stata né la sensibiltà istituzionale né l'attenzione politica a coinvolgere il consiglio comunale e la commissione Urbanistica su un progetto da circa 500 milioni di euro, che avrà un impatto enorme sulla struttura urbanistica e sulla viabilità di una vasta zona della città».
(*AGIO*)