Giornale di Sicilia
Corso sperimentale
Le scienze biomediche al liceo «Leonardo»
La veduta. Una vista dall'alto della collina con la Cattedrale di San Gerlando
I fondi
Un importante investimento di circa 22 milioni euro. I lavori dopo settembre
Storico traguardo per il liceo Scientifico «Leonardo» di Agrigento. Con la approvazione da parte del Miur della «Curvatura Biomedica» in forma sperimentale, per gli studenti di Agrigento e dei Comuni limitrofi, si apre unanuova prospettiva di studio e di futuro lavoro. Si tratta di un corso del liceo dedicato alle Scienze Biomediche che consentirà una preparazione incentrata e mirata alle prospettive di sviluppo della iscrizione alle facoltàdi Medicina-Chirurgia ed affini con una maggiore conoscenza peraffrontare l'università ed i test di ingresso con serenità e dignità. «È un grande traguardo - afferma il dirigente scolastico Enza Ierna, che in questi mesi ha lavorato per questo ennesimo corso di studi, - ed è una svolta per tutto il territorio dove i giovani votati alla professione medica potranno trovare, già dopo la scuola secondaria di primo grado, un settore appropriato di studi che farà accrescere la preparazione e faciliterà la loro vita». Il riconoscimento ministeriale è anche un encomio alla professionalità del personale docente che caratterizza il liceo Scientifico di Agrigento. Ieri mattina, intanto, nel cortile dell'ex Collegio dei Padri Filippini, s'è tenuta la cerimonia di consegna dei diplomi di maturità degli studenti del liceo «Leonardo». Oltre 200 i liceali agrigentini dell'istituto scientifico e linguistico che hanno partecipato alla cerimonia ricevendo l'ambito riconoscimento del percorso scolastico ultimato. I neo diplomati, appartenenti a ben dieci quinte classi, sono stati ricevuti dal sindaco Lillo Firetto e dalla dirigente, Enza Ierna. Nel complimentarsi con i neo promossi, il sindaco Firetto ha invogliato i giovani ad essere protagonisti della propria vita. «Una data importante, quella di oggi - ha detto ai giovani il primo cittadino - che segna la conclusione di un particolare periodo della vostra vita e che vi apre al mondo universitario o del lavoro, sempre orgogliosi della vostra città».(*CR*)
L'opposizione di associazioni e sigle sindacali
Gestione del servizio idrico, no alla società per azioni
Chiesta più trasparenza e partecipazione all'Ati e al suo direttivo
Secco no alla Società per azioni nella gestione del servizio idrico. È il messaggio lanciato dalle associazioni e sigle che hanno partecipato ad un lungo incontro all'Ati sul futuro post Girgenti acque. Tra i presenti all'affollata riunione Intercopa, Titano, Forum per l'acqua pubblica, Konsumer, Federconsumatori e altri: tutti lì a confermare la contrarietà ad ogni progetto di società per azioni, ritenuto di fatto un «cavallo di Troia» per il ritorno dei privati nella gestione del servizio idrico. Le associazioni hanno chiesto maggiore trasparenza e partecipazione all'Ati e al suo direttivo (che ha negato di aver valutato positivamente, anche se senza votarlo, il progetto della Spa), proponendo ad esempio la pubblicazione sul sito on line dell'Ambito delle bozze di statuto, che comunque non sono state ancora ultimate. C'è stato ovviamente anche spazio per discutere del servizio idrico (del resto l'oggetto dell'incontro - di cui la stampa non è stata ovviamente messa al corrente in modo formale - non verteva sulla forma di gestione in modo esplicito), con duri scambi di accuse: movimenti come «Titano» hanno infatti puntato il dito contro l'Ati, accusata di non aver agito su diversi fronti. La presidente Francesca Valenti, «nello spirito di collaborazione - dice una nota delle associazioni - ha chiesto che le bozze vengano esaminate attentamente e senza pregiudizi,valutando i lati positivi e quelli negativi che ciascuna forma di gestione oggettivamente presenta. La presidente, il vicepresidente Gueli e il sindaco La Rocca Ruvolo hanno dato disponibilità a recepire emend-amenti alle bozze di statuto e ad aggiornarsi ad un nuovo incontro nel merito, anche alla presenza dei sindaci della provincia, da svolgersi prima dell'assemblea plenaria dell'Ati che formalizzerà la scelta tra azienda speciale e Spa». A parecchi mesi dalla firma del provvedimento di risoluzione contrattuale, quindi, è ancora in altissimo mare ogni forma di valutazione del «post Girgenti Acque», per quanto si continui a ripetere che entro poco tempo (nessuno si azzarda a dare date) si potrà parlare dei comuni «ribelli » e appunto della forma di gestione. Definiti questi aspetti, tra l'altro, il lavoro da fare sarebbe solo all'inizio. La strada privilegiata potrebbe essere quella dell'Azienda consortile speciale, che sarà però un cammino estremamente lungo. Lo statuto di questa aziendapubblica, anche una volta individuati gli organi che la dovranno comporre, approvati gli atti formali di costituzione, dovrà passare in ben 43 Consigli comunali: il che si traduce, a spanne, in almeno un anno di attesa. Tutto questo mentre sono fermi al palo i finanziamenti in Sicilia per le reti idriche. (* PAPI*)
Vigilanza nelle spiagge
Il comune affida il servizio
Sono tre le postazioni: Cannatello, Dune e Caos
Sarà la «Cooperativa Ulisse» ad occuparsi del servizio di vigilanza e di salvataggio lungo il litorale Agrigentino. La gara d'appalto è stata aggiudicata, nelle ultime ore, dal Comune della città dei Templi. Il servizio inizierà venerdì e terminerà il 20 agosto. Sono previste tre postazioni in altrettante località: Cannatello, Dune e Caos. Ogni postazione vedrà l'impiego - hanno reso noto da palazzo dei Giganti - di quattro bagnini divisi in due turni che saranno in servizio dalle ore 9 alle ore 17. Ogni postazione sarà dotata di mezzi necessari per effettuare salvataggi in mare. Il costo previsto per la copertura del servizio è di oltre 25 mila euro. Da anni, molti ormai, è diventato sempre più difficile riuscire a garantire il servizio - obbligatorio per legge - di monitoraggio della costa e salvataggio dei bagnanti in difficoltà. È divenuto difficile non soltanto perché le casse dei Comuni - non solo quelle di Agrigento - sono al verde, ma anche perché gli enti non incassano più la quota di compartecipazione di Regione Siciliana ed ex Provincia regionale di Agrigento. Nonostante le difficoltà, spesso accompagnate anche da polemiche sterili, il Municipio di Agrigento, quest'anno, è tornato a muoversi in tempo. I 25 mila euro di spesa serviranno a garantire un servizio per appena 26 giorni. Lo scorso anno, quando l'impegno di spesa fu di 29.929,53 euro, il servizio venne appaltato alla fine di luglio. Anche allora il servizio durò appena 26 giorni: dalle ore 9 alle 19 di tutti i giorni. Ancora una volta, anche per quest'anno, il servizio sarà a totale carico del Comune e andrà ad affiancare quello, privato, degli stabilimenti balneari di San Leone. La legge prevede la compartecipazione della Regione e del Libero consorzio comunale di Agrigento (ex Provincia regionale) che però già da anni ormai non fanno arrivare la spettante quota di finanziamento a palazzo dei Giganti. Un servizio che nel corso degli anni - proprio per la mancanza dei fondi di compartecipazione - si è assottigliato in termini di tempo. (*CR*)
LA SICILIA ONLINE
Il Giardino Botanico di Agrigento
ospita un campus estivo
di Gaetano Ravanà
L'obiettivo è finalizzato ad educare
le giovani generazioni a ricercare, apprezzare e coltivare i valori
di legalità e rispetto per l'ambiente
Si è parlato anche di legalità al
Giardino Botanico di Agrigento in occasione di un recente campus
estivo rivolto a bambini e ragazzi tra i sei e i dodici anni.
È il secondo anno consecutivo,
infatti, che il Giardino Botanico, di proprietà del Libero Consorzio
Comunale di Agrigento, svolge attività estive finalizzate ad educare
le giovani generazioni a ricercare, apprezzare e coltivare i valori
di legalità e rispetto per l'ambiente.
I partecipati, guidati da Christian
Volpe, Raimondo Alletto e Stefania Volpe, con curiosità ed
interesse, hanno visitato il grande "polmone verde" ubicato alle
porte del Parco archeologico della Valle dei Templi.
Inoltre, in occasione della recente
ricorrenza della morte del Giudice Paolo Borsellino, hanno effettuato
dei stimolanti laboratori che hanno avuto, quale filo conduttore, il
tema del cambiamento delle coscienze siciliane; i giovani, infatti,
germogli di cambiamento e legalità.
Tutti i partecipanti stati accolti dal
personale dell'ex Provincia nella Sala "Aldo Moro" del Giardino
Botanico per il consueto saluto di benvenuto ed un primo briefing
sulla storia dell'ex colonia agricola.
Successivamente, guidati da alcuni
esperti, hanno visitato il Giardino Botanico nel quale sono presenti
circa ventimila piante riferibili ad oltre 300 colture ed essenze
diverse, espressioni tipiche della macchia mediterranea.
Oltre al citato inestimabile
patrimonio vegetale sono inoltre presenti pregevoli testimonianze
archeologiche, quali ipogei e caverne naturali visitabili, reperti
fossili, e fenomeni calcarenitici di suggestiva bellezza.
All' interno del Giardino vi sono
inoltre una serie di "terrazze" che sorgono su banchi in
tufo, offrendo ai visitatori un'ineguagliabile vista su tutta la
Valle dei Templi.
Infine, i partecipanti hanno visitato
l' erbario" che conserva diverse centinaia di essenze erbacee
essiccate e catalogate, di cui alcune risalenti al XIX secolo.
Il Giardino dispone di una fitta rete
di sentieri, muniti di segnaletica descrittiva delle diverse colture
vegetali, che lo rendono piacevolmente fruibile ai visitatori.
Il Giardino Botanico, inoltre, fa parte
dell'Ecomuseo del Libero Consorzio che riunisce tutti i beni dell'ex
Provincia il cui comune denominatore è il XIX secolo inserendoli al
meglio in una rete di strutture, attività, laboratori ed eventi
distribuiti sul territorio. Un progetto questo che rafforza il senso
di appartenenza e la consapevolezza delle identità locali attraverso
il recupero e la riproposizione in chiave dinamico-evolutiva delle
radici storiche, culturali e politico-civili delle comunità.
L'Ecomuseo istituito dal Libero
Consorzio è uno dei primi in Sicilia costituito esclusivamente da un
Ente pubblico.
Il termine indica un territorio
caratterizzato da ambienti di vita tradizionali, patrimonio
naturalistico e storico-artistico particolarmente rilevanti e degni
di tutela, restauro e valorizzazione.
LA SICILIA
CANICATTI'
I licei Foscolo e Sciascia avranno
un corso in Scienze Biomediche.
c.v.) Importante riconoscimento per i
licei classico Ugo Foscolo e scientifico Leonardo Sciascia di
Canicattì. Il Miur, infatti ha autorizzato per le due scuole
di Canicattì l'avvio dei percorsi di
studi dedicati alle Scienze Biomediche che consentirà una
preparazione incentrata e mirata alle prospettive di sviluppo
della iscrizione alle facoltà di
Medicina-chirurgia ed affini con una maggiore conoscenza di base
destinata a migliorare la effettiva preparazione per affrontare
l'università ed i test di ingresso nelle facoltà di medicina. Si
tratta di un grande traguardo, quello raggiunto dalle due scuole
dirette dalla dottoressa Rossana Virciglio che vedra il
coinvolgimento non solo di studenti di Canicattì ma anche di tanti
comuni dell'hinterland che hanno come riferimento il classico e lo
scientifico della città. «Si tratta di un importante traguardo»,
ha detto la dottoressa Rossana Virciglio.
IL CASO.
Da Licata a Menfi molti non
hanno il servizio pubblico con oneri finanziari a carico dei Comuni.
SOLTANTO QUATTRO SPIAGGE GODONO
DELLA PRESENZA DEI BAGNINI.
Le spiagge del litorale agrigentino, da
Licata a Menfi, in buona parte non hanno il servizio pubblico dei
bagnini con oneri finanziari a carico dei comuni. Su ben dodici
litorali appena quattro godono della presenza dei bagnini con un
servizio attivo di almeno 10 ore. In tutti gli altri, invece, non vi
è servizio comunale di salvataggio e gli unici bagnini sono quelli
che sono stati assunti per legge dai numerosi stabilimenti balneari.
Anche gli enti locali dovrebbero attivare il servizio, ma quasi tutti
lamentano la mancanza di finanziamenti e non espongono nemmeno i
cartelli di
"spiaggia senza bagnini". Un
tempo c'erano i contributi della Provincia Regionale e della Regione
Siciliana.
I comuni virtuosi sono quattro: Palma
di Montechiaro, Agrigento, Sciacca e Menfi. A Marina di Palma,
Torretta e Ciotta la cooperativa "Mediterranea" svolge il
servizio comunale con 10 bagnini sino al 31 agosto. Ad Agrigento la
cooperativa "Ulisse" farà partire il servizio di vigilanza
e salvataggio il 26 luglio per terminare il 20 agosto. Le postazioni
sono a Cannatello, Dune e Caos, dalle 9 alle 17, e costeranno al
comune 25 mila euro.
A Sciacca la sindaco Valenti ha reso
noto che il servizio, già attivo dalle 9 alle 19, si concluderà il
10 settembre. Il servizio della Guardia Costiera Ausiliaria assicura
la presenza di propri operatori, con turni di due bagnini,
su sette postazioni a San Giorgio (2),
Timpi Russi, Foggia, Renella, San Marco e Maragani. Costo 54 mila
euro. Tre postazioni sono dotate di defibrillatori e di personale
all'uso. A Menfi da Lido Fiori sino a Porto Palo il comune ha
attivato 5 postazioni con 2 bagnini a turno, dalle 9 alle 19, sino
alla fine di agosto. Per tutte le altre spiagge è buio pesto. In
alcune vi sono soltanto i bagnini assunti per legge dagli
stabilimenti balneari, in tratti ristretti di litorale. Per il resto
bagni a proprio rischio. A Licata, Mollarella, Pollicia, Marianello e
Plaja, secondo anno senza servizio. Stesso discorso al Lido Azzurro,
Marinella e Punta Grande di Porto Empedocle. Solo i bagnini privati
degli stabilimenti. A Realmonte e Siculiana, Bovo Marina di
Montallegro ed Eraclea Minoa, i comuni non hanno soldi e i guardiani
diventano i bagnini privati. A Ribera, infine, Seccagrande, Borgo
Bonsignore e Piana Grande sono sprovvisti di bagnini.