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rassegna stampa del 25 luglio 2019

Giornale di sicilia
Libero consorzio comunale
Vigilanza antincendio Attivato il nuovo servizio Lungo le strade provinciali ed ex consortili

Temperature estive elevate: aumenta il rischio incendi boschivi. Per prevenire quelli che sono veri e propri disastri ambientali, l'ufficio Provinciale di Protezione Civile del Libero Consorzio di Agrigento ha attivato, da ieri mattina, il servizio di vigilanza antincendio lungo alcune strade provinciali ed ex consortili. Il servizio è stato concordato in sinergia con i vari soggetti istituzionali competenti in materia di prevenzione e contrasto degli incendi boschivi, e consiste nell'attivazione di postazioni dinamiche lungo le strade provinciali limitrofe alle aree boscate. Il servizio è attivo lungo alcune strade provinciali ed ex consortili di competenza del Libero Consorzio Comunale di Agrigento e limitrofe ad aree boscate, un'attività avviata da diversi anni in estate dall'Ufficio Provinciale di Protezione Civile in sinergia con le istituzioni competenti in prevenzione e contrasto degli incendi boschivi. L'Ufficio di Protezione Civile, sotto la guida del funzionario responsabile, Marzio Tuttolomondo, ha attivato tre associazioni di volontariato, iscritte nel registro di Protezione Civile e coordinate dallo stesso Ufficio, con due volontari per ciascuna postazione dinamica a garantire, per otto ore giorSarà garantita, per otto ore giornaliere, dalle 12 alle 20, la vigilanza naliere (dalle 12 alle 20), la vigilanza e l'avvistamento dei focolai di incendio in seguito all'emissione del bollettino di allerta incendi «alta» del Centro Funzionale della Regione Siciliana. Il servizio, la cui attivazione è stata comunicata alla Prefettura, al Comando dei Vigili del Fuoco, all'Ispettorato Ripartimentale delle Foreste, al Dipartimento Regionale della Protezione Civile ed ai Sindaci dei Comuni interessati, si concluderà il 31 agosto prossimo. Le associazioni coinvolte sono: I Falchi di Palma di Montechiaro (territori di Licata, Palma di Montechiaro, Campobello di Licata, Ravanusa e Camastra), Sicilia Soccorso di San Giovanni Gemini (Cammarata e Santo Stefano di Quisquina) e Vigili del Fuoco in congedo di Sciacca (Sambuca di Sicilia, Santa Margherita Belice e Montevago). L'attività di vigilanza è invece effettuata direttamente dal personale del Libero Consorzio sulle strade provinciali nei Comuni di Grotte, Racalmuto, Casteltermini, Calamonaci, Lucca Sicula, Ribera, Cattolica Eraclea, Siculiana e Montallegro. ( * PA P I * )


Libero consorzio Soldi per le posizioni dei dirigenti

Più di 250 mila euro. È la somma che l'ex Provincia di Agrigento dovrà sborsare per liquidare l'indennità di posizione dei dirigenti. Serviranno infatti oltre 256mila euro, cui si devono aggiungere ovviamente lo stipendio base e l'indennità di risultato. Il provvedimento è stato firmato dal commissario straordinario del Libero consorzio comunale, Girolamo Alberto Di Pisa. I dirigenti ad oggi sono 6 e coprono otto posizioni in totale (due sono attribuite ad interim). Stando alla "pesat ura" disposta dal commissario, Serviranno oltre 256mila euro, più lo stipendio base e l'indennità di risultato 33.479 euro andranno al settore Solidarietà sociale, politiche della famiglia, attività culturali e sportive; 32.479 ai dirigenti dei settori Politiche attive del lavoro e dell'ist ruzione e Promozione turistica, attività economiche e produttive; 35mila al settore ragioneria ed economato; 32mila al settore affari generali; 33mila al settore stampa, Urp, comunicazione, accoglienza e cerimoniale e 28.805 euro ciascuna ai settori ambiente, territorio, infrastrutture stradali ed edilizia scolastica. Costo totale, oltre 256mila euro. Nei giorni scorsi l'ente ha anche liquidato le somme connesse alle posizioni organizzative, che al Libero consorzio sono 16. Nei giorni scorsi l'Ente ha pagato quasi 30mila euro solo per i mesi di agosto, settembre e ottobre. Intanto il commissario Di Pisa, ha approvato la delibera che prevede l'istituzione di posizioni organizzative: al capo di gabinetto che fa parte dello staff del commissario, sarà riconosciuta una retribuzione di posizione di 6.500 euro. Ed ancora alla direzione generale, la posizione organizzativa "Risorse umane - Innovazione tecnologica" av r à una retribuzione di 11.000 euro. Poi c'è la posizione organizzativa "Controlli, Anticorruzione e Trasparenz a" con una retribuzione di 6.500 euro; quella della "Direzione ed organizzazione" (5.000 euro); "Innovazione tecnologica" (6.500 euro); "P rev i d e n z a"(5.000 euro). ( * PA P I * )

larepubblica.it
Agrigento, truffa sulla 104: licenziati quattro insegnanti

 Alla prima campanella di settembre dietro la cattedra loro non ci saranno. Quattro insegnanti, tra coloro che avevano scelto il patteggiamento dopo essere stati imputati per lo scandalo delle false 104 nella provincia di Agrigento, sono stati licenziati per " false documentazioni". Lo scandalo era scoppiato nel 2014, quando venne scoperto, dopo anni di indagini un giro di false attestazioni per ottenere i benefici che permettono di scalare le graduatorie dei posti pubblici: insegnanti, dipendenti Inps, medici e impiegati all'Azienda sanitaria provinciale che per pochi euro falsificavano certificati medici per attestare false patologie. 101 indagati e 17 misure cautelari per un'operazione storica che puntava l'attenzione su quella che ormai era diventata una abitudine. Di quell'operazione i 4 licenziamenti rappresentano l'unico obiettivo raggiunto. Oggi, a 15 mesi dal rinvio a giudizio, il processo per le 48 persone che hanno scelto il rito ordinario non è infatti mai partito a causa di diversi errori nella composizione del collegio dei giudici, con le posizioni degli imputati che rischiano di finire in prescrizione. Il licenziamento di 4 persone coinvolte nell'inchiesta rafforza però la fiducia nella giustizia degli altri insegnanti che invece da tempo attendono di potersi avvicinare a casa, e ancora non ci sono riusciti. "Speravamo in misure eclatanti - spiega Dorenzo Navarra, dell'associazione Insegnanti in Movimento - e pur essendo soddisfatti per questi licenziamenti, riteniamo si tratti di una vittoria di Pirro. Il licenziamento resta un fatto positivo, rimangono però parecchi dubbi sulle visite dell'Inps e sul fatto che alcuni licenziamenti siano giustificati come " documentazioni false" e non come " false 104". È purtroppo un numero irrisorio rispetto alle 72 persone rinviate a giudizio". Ad Agrigento però, nella scuola primaria, ancora oggi si entra solo con la 104, richiesta da una persona su quattro.

Agrigentonotizie.it

Silvio Cuffaro: "Molto presto aprirà ad Agrigento un impianto per lo smaltimento dei rifiuti

Ad annunciare la notizia che potrebbe risolvere gran parte dei problemi dei rifiuti dei comuni della SRR ATO 4, è stato il sindaco di Raffadali Silvio Cuffaro che si è detto molto soddisfatto del lavoro svolto in questi ultimi giorni. Già la scorsa settimana, in un vertice tenutosi a Palermo, al quale oltre al sindaco di Raffadali, Silvio Cuffaro e a quello di Aragona, Giuseppe Pendolino, erano presenti i dirigenti dell'Arpa, il Commissario del Libero Consorzio di Agrigento, Di Pisa, il Prefetto Caputo, il presidente della Srr Enrico Vella e il Direttore Generale ed Energy Manager del dipartimento rifiuti, Salvo Cocina, si era programmato un sopralluogo ad Agrigento per verificare la fattibilità di un progetto al riguardo. "Proprio ieri - riferisce il sindaco di Raffadali, Silvio Cuffaro - è stato effettuato questo sopralluogo, presso un capannone sito nella zona industriale IRSAP di Agrigento, per l'avvio di una campagna di Trattamento Meccanico Biologico dei rifiuti urbani indifferenziati, nonché dell'organico, a mezzo impianti mobili. Al sopralluogo, oltre alla SRR e alla ditta che ha proposto la campagna, sono stati presenti i dirigenti dell'ASP, dell'ARPA e del Libero Consorzio di Agrigento. Entro la prima settimana di agosto - continua Cuffaro - dovrebbe essere possibile conferire i rifiuti provenienti dai Comuni della SRR ATO 4, superando, nel breve/medio periodo, tutte le emergenze verificatesi, compreso un notevole abbattimento dei costi oggi sostenuti, quantificato in circa 100 € a tonnellata. Se devo essere sincero - confessa Cuffaro - temevo che la mia trasferta a Palermo della scorsa settimana risultasse infruttuosa e invece devo ricredermi e per questo successo devo ringraziare tutti i presenti e in particolare il presidente della SRR Enrico Vella e il direttore Claudio Guarneri..Sono molto contento di aver risolto questo problema per i miei concittadini e anche di aver fatto risparmiare i cittadini degli altri comuni che potranno conferire nell'impianto della zona industriale di Agrigento. Sono abituato al mio lavoro - conclude Cuffaro - e tutto ciò non mi pesa moltissimo anche se è molto stancante. In questi giorni, tra l'altro, ho avuto degli incontri con i dirigenti di Girgenti Acque e a Palermo per parlare di disabili psichici, su entrambi i fronti sto lavorando e sono molto ottimista, nei prossimi giorni vi terrò informati".

teleacras.it
Il sindaco di Raffadali, Silvio Cuffaro, annuncia: "Entro la prima settimana di agosto un impianto di conferimento e smaltimento rifiuti nella zona industriale di Agrigento".
Nella provincia di Agrigento sono in itinere i progetti per la costruzione di impianti di smaltimento rifiuti pubblici a CastelterminiSciacca e Ravanusa. Lo stato dell'arte dei lavori è un'incognita. Punto. Nel frattempo i rifiuti agrigentini viaggiano a centinaia di chilometri di distanza, con pesante aggravio di costi non solo di trasporto ma anche di conferimento in discarica perché spesso da Agrigento si è costretti dalla Regione a conferire in una discarica privata, scarseggiando gli impianti pubblici. A fronte di tutto ciò ecco un'oasi nel deserto, nella speranza che non si tratti di un miraggio e che gli agrigentini assetati di impianti di smaltimento a casa propria possano davvero abbeverarsi. Il sindaco di RaffadaliSilvio Cuffaro, ha annunciato di avere compiuto un sopralluogo con i tecnici del settore nella zona industriale di Agrigento dove, molto probabilmente e a breve, dovrebbe essere attivato un impianto di smaltimento mobile. Lo stesso sindaco Silvio spiega: "Sì, sono stato a Palermo, all'assessorato regionale ai rifiuti. Con me hanno partecipato ad un'apposita riunione il sindaco di AragonaGiuseppe Pendolino, i dirigenti dell'Arpa protezione ambiente, il commissario della Provincia, Alberto Di Pisa, il prefetto Dario Caputo, il presidente della Srr ex Ato di Agrigento, Enrico Vella, e il direttore degli uffici dell'assessorato, Salvo Cocina". E poi? "E poi, dopo l'incontro a Palermo, con Arpa, Azienda sanitaria, Srr ex Ato e l'impresa titolare del progetto, abbiamo compiuto un sopralluogo ad Agrigento, nella zona industriale, in un capannone dove è stata progettata l'installazione di impianti mobili di Tmb, dunque il trattamento meccanico biologico, ordunque il trattamento dei rifiuti indifferenziati, quindi il secco non riciclabile, e dell'umido, quindi l'organico". Veramente sindaco Cuffaro? Sarebbe ottimo, così altrove sarebbero trasportate solo plastica e carta ma... quando saranno pronti tali impianti mobili nella zona industriale di Agrigento? "Entro la prima settimana di agosto dovrebbe essere possibile conferire i rifiuti provenienti dai Comuni della Srr Ato Agrigento 4, superando, nel breve-medio periodo, tutte le emergenze da sempre in corso, e abbattendo i costi". Veramente sindaco Cuffaro? Abbattendo di quanto? Quanto si risparmierà? "Almeno circa 100 euro a tonnellata. Se devo essere sincero temevo che la mia trasferta a Palermo della scorsa settimana risultasse infruttuosa e invece devo ricredermi e per questo successo devo ringraziare tutti i presenti e in particolare il presidente della Srr ex Ato Enrico Vella e il direttore Claudio Guarneri. Sono felice di questo risultato. Sono contento di aver risolto questo problema per i miei concittadini e anche di aver fatto risparmiare i cittadini degli altri comuni che potranno conferire nell'impianto della zona industriale di Agrigento" - conclude Silvio Cuffaro. Nel frattempo la deputata regionale originaria di Ravanusa, Giusi Savarino, ha convocato in Commissione territorio e ambiente, da lei presieduta, lo stesso direttore Salvo Cocina, e ha posto il problema della sua Ravanusa, insieme a Naro e a Porto Empedocle, i cui rifiuti sono stati dirottati dall'ingegnere Cocina da Gela, satura, ad una discarica di Trapani, con un aumento della tariffa da 98 euro a 220 euro più iva. A conclusione dell'incontro la Savarino annuncia ai suoi concittadini, oltre che ai naresi ed agli empedoclini, che presto, entro due o tre giorni, le gravi difficoltà saranno risolte, e che Ravanusa, Naro e Porto Empedocle conferiranno indifferenziato e umido non più a Trapani ma ad Enna, in attesa che siano autorizzati nuovi impianti a Gela e nella provincia di Agrigento.

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