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rassegna stampa del 30 luglio 2019

Giornale di Sicilia

Libero Consorzio
Collegamento con la «640»
Affidato appalto a Racalmuto

Verso il miglioramento delle condizioni di sicurezza delle strade provinciali. L'Ufficio Gare del Libero Consorzio Comunale di Agrigento ha aggiudicato, nell'ultima tornata, l'appalto relativo ai «Lavori di eliminazione delle condizioni di pericolo per la riapertura della strada provinciale 15 - tratto D Racalmuto - Statale 640 in corrispondenza del viadotto fino all'innesto alla provinciale 14». Il progetto, elaborato dai tecnici del settore Infrastrutture Srtadali e finanziato con fondi della Regione Siciliana, prevede la riapertura al pieno transito veicolare di un viadotto chiuso per motivi di sicurezza per il progressivo degrado delle strutture. La gara, dell'importo complessivo di 159.339 euro e gestita in modalità telematica, è stata aggiudicata provvisoriamente al Consorzio stabile Infra.  tech. con sede a Sant'Agata diMilitello, che ha offerto il maggior ribasso del 24,1137% sull'importo soggetto a ribasso di 156.161,38 euro. L'impresa aggiudicataria avrà a disposizione 365 giorni consecutivi e continui per l'esecuzione dei lavori, a decorrere dal giorno del verbale di consegna. (*PAPI*)


Assieme a volontari e consiglieri
Favara, il vice sindaco ripulisce la statale

Umberto Re
FAVARA
Anziché trascorrere la domenica al mare con le famiglie o dedicare la giornata festiva al riposo, c'è gente che decide di spendersi in prima persona per ridare dignità ai bordi delle strade diventati delle  vere e proprie discariche di rifiuti di ogni genere. L'altro ieri, il vice sindaco Giuseppe Bennica, coadiuvato dal consigliere comunale Vincenzo Lentini e dagli attivisti Cinquestelle Giuseppe Bacchi, Salvatore Francolino e Antonio Zambito, ha raggiunto la statale 122, quella che da Favara conduce a Castrofilippo, ripulendo un tratto di circa 300 metri, quello che viene subito dopo la chiesetta  della «Grazia Lontana». L'arteria in estate è particolarmente trafficata nei due sensi di marcia perché nelle campagne aldilà del suggestivo  luogo di culto le famiglie in villeggiatura sono numerose. E non è un caso se la spazzatura è equamente distribuita nei bordi destro e sinistro della statale. Insomma, chi esce da Favara, in maniera inspiegabile, porta con sé la busta dell'immondizia per abbandonarla  subito dopo la prima curva  della S.S. 122, lo stesso fa chi lamattina rientra in città alimentando le discariche a cielo aperto che, con il caldo dell'estate, ammorbano l'aria potendo creare seri rischi per la salute. Per non considerare quello che combinano i cani randagi in cerca di cibo. «Nel pomeriggio di domenica - dice il vicesindaco Giuseppe Bennica, con delega all'ambiente -, dopo aver posizionato dei triangoli e indossato dei giubbotti catarifrangenti per avvisare gli automobilisti dei lavori in corso abbiamo iniziato a pulire un tratto di strada dotati di guanti, rastrelli, secchi e sacchi neri. Ne abbiamo riempito ben 16 di varia immondizia e due di bottiglie di vetro. Fa rabbia constatare che tra i rifiuti  abbandonati abbiamo rinvenuto anche pannolini utilizzati per i bisogni dei neonati. Ciò dimostra che anche le famiglie giovani non sentono la necessità di vivere in ambienti puliti e sicuramente saranno di cattivo esempio per i loro figli». Non sono bastate le contravvenzioni  elevate nei mesi scorsi grazie alle fototrappole posizionate lungo la strada provinciale Favara-Aragona per ridurre alla ragione gli impenitenti. E anche vero che è impossibile dotare tutti i siti di apparecchiature in grado di rilevare i trasgressori. «Come amministrazione - aggiunge Bennica - abbiamo fatto tanto soprattutto cercando di sensibilizzare i cittadini all'uso corretto del conferimento dei rifiuti. I miglioramenti ci sono stati, ma purtroppo ancora dobbiamo registrare sacche di resistenza assolutamente inspiegabile visto che ormai la raccolta porta a porta non è più una novità. Ma noi non ci perdiamo d'animo. Insisteremo». (* UR*)

Siciliaonpress

Viabilità interna: aggiudicati i lavori per la riapertura della SP n. 15-D
L'Ufficio Gare del Libero Consorzio Comunale di Agrigento ha aggiudicato, nell'ultima tornata di gare, l'appalto relativo ai " Lavori di eliminazione delle condizioni di pericolo per la riapertura della Strada Provinciale n. 15-tratto D Racalmuto-S.S. n. 640 in corrispondenza del viadotto alla progressiva km 0+100 (innesto alla sp 14) ".
Il progetto, elaborato dai tecnici del Settore Infrastrutture Stradali e finanziato con fondi della Regione Siciliana con D.D.G. 2609 del 26/09/2018 (Accordo di Programma Quadro (APQ)-II Atto Integrativo-Interventi sulla rete viaria secondaria siciliana), prevede la riapertura al pieno transito veicolare di un viadotto chiuso per motivi di sicurezza per il progressivo degrado delle strutture.
La gara, dell'importo complessivo di 159.339,96 euro e gestita in modalità telematica, è stata aggiudicata provvisoriamente all'impresa CONSORZIO STABILE INFRA.TECH. S.C.A R.L. , con sede a Sant'Agata di Militello (ME), che ha offerto il maggior ribasso del 24,1137% sull'importo soggetto a ribasso di 156.161,38 euro, per un importo netto di 118.505,09 euro, a cui vanno aggiunti 3.178,58 euro per oneri per la sicurezza (importo contrattuale complessivo di 121.683,67 euro più IVA). L'impresa aggiudicataria avrà a disposizione 365 giorni consecutivi e continui per l'esecuzione dei lavori, a decorrere dal giorno del verbale di consegna.


Favarweb


Favara. Metanizzazione, i lavori potrebbero iniziare entro l'anno - Favaraweb
Stefano Vinciguerra

Altro passo avanti verso la metanizzazione della città. I lavori potrebbero iniziare entro l'anno.
Anche se i tempi della burocrazia continuano ad essere lenti dovendosi rispettare una serie di adempimenti previsti da leggi, regolamenti e circolari, non mancano i passi avanti verso la metanizzazione della città. Dopo la conferenza dei servizi tenuta nei giorni scorsi a Palermo presso il dipartimento tecnico dell'assessorato regionale alle Infrastrutture perché gli enti interessati potessero esprimere i pareri sul progetto esecutivo per la posa della condotta metanifera a Favara, la commissione regionale ha inviato a tutti i soggetti partecipanti il verbale che, se convalidato (visto che tutti hanno espresso parere favorevole), farà accendere la luce verde per l'inizio dei lavori. Il progetto è stato predisposto dalla società "Favaragas", del gruppo "Italgas", che aveva rilevato il ramo aziendale della Cpl Concordia, originaria aggiudicataria dell'appalto con il sistema del project financing". Chiamati a dare i pareri sono stati il Comune di Favara, il Genio Civile, il Libero consorzio, l'Asp, l'Enel, la Sovrintendenza ai beni culturali e ambientali, i Vigili del Fuoco, il Comune di Agrigento, l'Anas, l'Ato Idrico, Girgenti Acque, Tim Telecom, Snam Rete Gas.
Il sindaco Anna Alba che ha partecipato, assieme al capo dell'Utc, l'ingegnere Alberto Avenia, all'incontro di Palermo non nasconde la sua soddisfazione: "Il metano - dice - rappresenta per tutta la comunità un'importante svolta economica. Oltre ai benefici che il servizio, atteso da oltre trent'anni, potrà dare alle famiglie del luogo sicuramente sarà importante per gli sbocchi di lavoro che potrà offrire incrementando tra l'altro l'indotto". E non è un caso se il primo provvedimento della giunta municipale del 2019 ha riguardato proprio la presa d'atto del progetto esecutivo per la costruzione dell'impianto di distribuzione del gas metano. L'atto riporta il numero uno con la firma di tutti gli assessori nonché dello stesso sindaco.
L'iter per la metanizzazione della città era stato avviato nella scorsa legislatura dal sindaco Manganella che aveva partecipato a un bando riservato ai comuni del meridione d'Italia. E gli esiti sono stati positivi se si considera che il Comune ha ottenuto dal Ministero Economia e Finanze (Mef) un finanziamento in conto capitale di 6 milioni e 716 mila euro. Il resto della somma graverà sulla società "Favaragas" i cui utili le deriveranno dalla gestione ventennale degli impianti. Nel totale, il costo dovrebbe aggirarsi intorno ai 20 milioni di euro, iva compresa.
"Adesso aspettiamo il provvedimento finale - dice l'ingegnere Avenia dell'Utc di Favara - e subito dopo daremo via ai lavori che potrebbero iniziare entro l'anno". E questo è l'auspicio dei cittadini che oggi fanno esclusivo uso di bombole di gas per le esigenze della cucina e di pellet per il riscaldamento.
Il punto di allaccio è stato già realizzato in contrada San Benedetto con la condotta, lunga circa 7 chilometri, che sarà interrata sotto la provinciale n. 3, la Favara-Aragona (da qui la necessità del parere del Libero consorzio di Agrigento, proprietario della strada). Il punto di arrivo è previsto in piazza Lando Conti dove attualmente si svolge il mercatino settimanale. All'interno del territorio comunale saranno realizzate sei cabine di distribuzione in funzione del fatto che il territorio sarà ripartito in altrettante zone. Ci sarebbero degli sconti per le famiglie che bruceranno i tempi nel chiedere l'allaccio alla condotta metanifera.

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