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Spending
review per tutti, ma non per i dirigenti degli enti locali della
pubblica amministrazione.
Mentre il governo chiede di tirare la
cinghia a famiglie
e dipendenti,
le figure apicali di Comuni, Province e Regioni possono tirare un
sospiro di sollievo e godersi i loro maxi
aumenti.
Tra il 2016 e il 2017, quando le retribuzioni orarie rilevate
dall'Istat sono cresciute dello 0,6% (la metà dell'inflazione
aumentata dell'1,2%); i vertici della Pa hanno incassato aumenti
tra il 2,5 e il 6,8%.
Il
costo medio per il personale dirigente delle Regioni è passato da
88mila a 94mila euro;
nei Comuni da 82 a 84mila euro e nelle Province da 97
a 103mila euro.
Non male considerando che nel 2017, la spesa media per dipendente
regionale ammontava a 34 mila euro, a fronte di 27 mila relativi al
dipendente comunale e di 28mila per il dipendente provinciale. E
che per
il personale non dirigente la spesa media è rimasta stabile.
Tradotto:
la Pubblica
amministrazione ha messo in atto una revisione della spesa al
contrario. E'
quanto emerge dalla relazione dell'ultima Corte dei Conti relativa
al triennio 2015-2017 e secondo cui "la spesa media è un
indicatore significativo dell'evoluzione delle retribuzioni in
relazione alla numerosità dei dipendenti. In assenza di
miglioramenti contrattuali, essa
dovrebbe rimanere stabile nel tempo,
mentre è da attenzionare l'incremento della spesa media associato
alla diminuzione delle unità annue, rivelatore dell'incompleto
conseguimento di economie di spesa conseguenti alla riduzione del
personale in servizio".
Come
a dire che l'effetto del taglio dei dipendenti è stato vanificato
dall'aumento della spesa per i dirigenti. E
così "la spesa totale, incluso il lavoro flessibile, del personale
della Pa, comparto funzioni locali, sfiora i 14 miliardi". In
particolare, 2,8 miliardi riguardano le regioni, 900 milioni Province
e Città metropolitane e 10,3 miliardi i Comuni per 483mila
dipendenti complessivi.
La
Corte, di conseguenza, registra una contrazione
della spesa inferiore rispetto alla riduzione dei dipendenticome
a che gli stipendi medi sono aumentanti una "tendenza - si legge
nella relazione - che risulta maggiormente evidente nelle posizioni
apicali, mentre la spesa media è stabile per il personale non
dirigente".
E
così, nel 2017, si è invertito il trend del calo della spesa netta
totale del personale dirigente (-7,9%), con un incremento del 2,25%,
"nonostante che nello stesso periodo la consistenza numerica media
risulti in flessione (-5%); ciò - prosegue la Corte -
costituisce un indice del mancato conseguimento di effettive economie
di spesa. L'incremento della spesa media risulta evidente, con
qualche eccezione, sia nelle Regioni a statuto speciale (+3,68%), che
nelle Regioni a statuto ordinario (+5,34%). In alcune Regioni del Sud
si registrano punte significative di incrementi superiori
al 25% nel triennio".
Certo
la Corte dei Conti rileva alcuni
segnali positivicome
il "rapporto di incidenza tra dipendenti e dirigenti che, in alcuni
casi, appare migliorato per effetto del trasferimento alle regioni
del personale provinciale". Tuttavia "si evidenzia
una distribuzione
non uniformedel
personale sul territorio nazionale, con punte di maggiore
concentrazione in alcune Regioni del Sud e nella Regione siciliana,
non pienamente giustificabile con la maggiore ampiezza di funzioni
assegnate alle Regioni a statuto speciale".
"Tale
circostanza - prosegue la relazione - si riflette anche sul
rapporto di incidenza tra dipendenti e dirigenti che, in taluni casi,
appare migliorato per effetto del trasferimento alle Regioni del
personale provinciale mentre, in altri, il più favorevole rapporto
rispetto alla media si registra in aree nelle quali il rapporto tra
popolazione e dipendenti è molto elevato e non
può essere considerato in sé indicativo di un'ottimale
organizzazione del lavoro".
Giornale di Sicilia
Libero consorzio comunale
Strada provinciale 32, affidati lavori per mezzo milione
Villaggio Mosè. Uno degli impianti a cui erano stati apposti i sigilli
Massima attenzione sulle condizioni di sicurezza delle strade interne di competenza dell'ex Provincia. Nuova aggiudicazione dell''Ufficio Gare del Libero Consorzio Comunale di Agrigento. Si tratta dell'appalto relativo ai «Lavori di eliminazione delle condizioni di pericolo per il ripristino della regolare transitabilità sulla strada provinciale 32 Ribera - Cianciana», per un importo complessivo dell'appalto di 779.999 euro. La gara gestita in modalità telematica, è stata aggiudicata provvisoriamente all'impresa Edile Salvatore Cavalli con sede a Milo, che ha offerto il maggior ribasso consentito del 30,1972% per un importo netto di 530.863 euro a cui vanno aggiunti 19.479 euro per oneri per la sicurezza per un importo contrattuale complessivo di 550.343 euro oltre Iva. Alla gara hanno partecipato 147 imprese. Il progetto, elaborato dai tecnici del Settore Infrastrutture Stradali, è stato finanziato con fondi della Regione Siciliana nell'Accordo di Programma Quadro - secondo atto integrativo - Interventi sulla rete viaria secondaria siciliana. I lavori consentiranno la riapertura al pieno transito veicolare della strada che collega Ribera con Cianciana. I lavori riguardano, tra l'altro, la formazione del corpo stradale e le pertinenze da eseguire secondo la sagoma della strada previsti nel progetto. Inoltre saranno realizzate opere per l'attraversamento dei corsi d'acqua e per lo sfogo delle acque piovane raccolte nei fossi laterali e la formazione di ossature e massicciate per la carreggiata della strada. L'impresa aggiudicataria avrà l'obbligo all'esecuzione dell'appalto dei lavori con il ribasso offerto ed avrà a disposizione 365 giorni consecutivi e continui per l'esecuzione dei lavori, a decorrere dal giorno del verbale di consegna. Continuano invece senza sosta i lavori sulla strada provinciale numero 26 in direzione Valledolmo e sulla 24-B Cammarata - Santo Stefano Quisquina, con la progressiva eliminazione delle condizioni di pericolo da parte dell'impresa appaltatrice. Grazie a questi interventi, proget ati e diretti dallo staff del comparto centro-nord del Settore Infrastrutture Stradali miglioreranno nettamente i collegamenti tra i paesi dell'area montana e le arterie stradali principali, e soprattutto le condizioni di sicurezza per gli automobilisti che quotidianamente, e numerosi, percorrono queste strade. «Gli interventi - spiega in una nota il Libero consorzio - sono stati realizzati nell'ambito dell'impegno di spesa complessivo di oltre un milione e 600 mila euro che consentirà tramite procedura aperta di eseguire la manutenzione di una serie di strade provinciali, ex consortili ed ex regionali individuate dai tecnici del Settore Infrastrutture Stradali per il miglioramento generale della transitabilità e la rimozione di frane, cedimenti dei tracciati e altre criticità».
Paolo Picone
Provvedimento del Gip del tribunale del capoluogo
Girgenti Acque, depuratori dissequestrati
La gestione passa agli attuali commissari straordinari Gervasio Venuti e Giuseppe Massimo Dell'Aira
Gli impianti di depurazione, sequestrati nell'agosto del 2017 tornano ad essere gestiti da Girgenti acque. Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Agrigento, accogliendo la richiesta del Pubblico Ministero, ha dichiarato chiusa l'amministrazione giudiziaria disposta per alcuni impianti di depurazione all'epoca gestiti dalla società idrica agrigentina e ne ha affidato, quindi, la gestione agli attuali commissari straordinari Gervasio Venuti e Giuseppe Massimo Dell'Aira. Com'è noto, i Commissari sono stati nominati dal Prefetto, Dario Caputo, per la straordinaria e temporanea gestione della convenzione relativa al servizio idrico integrato per la provincia di Agrigento, a seguito della certificazione antimafia di natura interdittiva emessa nei confronti di Girgenti acque il 16 novembre 2018. Si tratta, in particolare, degli impianti a servizio dei Comuni di Agrigento - Villaggio Mosè - Contrada Sant'Anna e Fontanelle, Canicattì, Licata, Cattolica Eraclea, Montallegro, Siculiana (ex Eas e Fossa delle Canne), Raffadali e Realmonte. Gli impianti, nel periodo che va dal mese di febbraio al mese di agosto 2016, erano stati sottoposti a sequestro preventivo e quindi restituiti a Girgenti acque quale gestore del servizio idrico integrato, con facoltà d'uso e con l'osservanza di specifiche disposizioni da attuare entro un termine prestabilito. Tuttavia, la gestione del concessionario Girgenti acque in pendenza del termine assegnato non dava i suoi frutti, anzi finiva per amplificare le carenze del sistema di gestione e controllo da parte della predetta società. Pertanto, nel luglio 2017 il Giudice per le Indagini Preliminari attribuiva l'amministrazione giudiziale degli impianti alla Regione Siciliana - Dipartimento Regionale Acque e Rifiuti, che provvedeva incaricando dell'incombenza propri dirigenti e funzionari. L'attuale decisione del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Agrigento, fa proprie le considerazioni espresse in proposito dal Pubblico Ministero per quanto riguarda, specificamente, la necessità di «sottrarre gli impianti in sequestro a Girgenti Acque Spa in ragione dell'inettitudine della stessa all'ottemperamento delle prescrizioni conferite in sede di sequestro e, successivamente, atte a evitare la prosecuzione dei reati commessi mediante una gestione assente o, in frequenti occasioni, dannosa degli impianti» e l'opportunit à di addivenire ad una gestione unitaria del servizio in capo ai commissari straordinari nominati dal Prefetto, che hanno dato prova di assicurare la legittima ed efficace gestione del servizio idrico. Intanto iniziano i lavori per la realizzazione di un'area di stoccaggio a servizio dell'impianto di depurazione a servizio del comune di Licata, ubicato in contrada Ripellino. La struttura servirà per lo smaltimento dei reflui fognari. Il principale residuo dei trattamenti a cui sono sottoposti i reflui è costituito dai fanghi di depurazione. «Da alcuni mesi - spiega Girgenti acque in una nota - lo smaltimento dei fanghi di depurazione ha subito in Sicilia un grave rallentamento per l'impossibilità di ottenere adeguata autorizzazione daparte di ditte specializzate che, nonostante la disponibilità della gestione commissariale del servizio idrico integrato nell'Ato Ag9 a sostenere i notevoli costi per il conferimento, hanno limitato enormemente, e di fatto azzerato, la loro disponibilità allo smaltimento dei fanghi».(* PAPI*)
LIBERO CONSORZIO
Piano per il trasporto degli studenti disabili
Il Libero Consorzio comunale di Agrigento si sta attivando per garantire il servizio di trasporto per l'anno scolastico 2019/2020 destinato ai disabili gravi che frequenteranno gli Istituti Superiori di competenza dell'Ente, la cui patologia siatale da non consentire, autonomamente, il trasporto con mezzi pubblici di linea. Per questo motivo sono state approvate dal settore «Politiche attive del Lavoro e dell'Istruzione» le linee guida per la presentazione delle istanze relative al servizio di trasporto per il prossimo anno scolastico. Le linee guida, la domanda per richiedere il servizio e le informazioni per gli aventidiritto, l'informativa prevista in materia di trattamento dei dati personali, nonché la documentazione da produrre da parte dei soggetti interessati si trovano pubblicate nella home page del sito dell'ente del Libero Consorzio Comunale. (* PAPI*)
Santa Margherita Belice
Provinciale in dissesto, il sindaco Valenti si scusa coi visitatori
«Il Comune di Santa Margherita di Belice si scusa per le pessime condizioni della strada provinciale SP44 frutto dell'incuria del Libero consorzio comunale di Agrigento. Fate attenzione, procedete con prudenza» . Questo il messaggio che ieri mattina il sindaco, Franco Valenti, ha dato agli automobilisti che si apprestavano a percorrere gli ultimi 3 chilometri che separano il Bivio Gulfa dalla cittadina belicina, mentre a bordo strada veniva installato un cartello con l'avviso. La protesta del sindaco Franco Valenti arriva dopo anni di attese e richieste fatte all'ex Provincia per sistemare il tratto stradale che in alcuni punti è fortemente dissestato. Strada provinciale che rappresenta una vera e propria insidia per tanti automobilisti che la percorrono in direzione della Fondovalle Sciacca - Palermo e verso i paesi della Valle del Belice. Un percorso a zig zag per gli automobilisti, alcuni dei quali anche in prossimità di curve e che costringe ad attraversare diversi metri anche con una sola corsia. «Un am io stato di dissesto del fondo stradale», ornicosciuto anche dal Libero consorzio di Agrigento che un anno fa con il commissario Giuseppe Marino ed alcuni tecnici ha effettuato un sopral-luogo. Ed in quella circostanza era stato assicurato al sindaco di Santa Margherita Franco Valenti ed ai giornalisti presenti che oltre a fare un immediato intervento tampone entro la fine del 2018 si sarebbe intervenuto sul tratto di SP44 visto la disponibilità progettuale dell'ente provinciale. Commissario e tecnici del settore Infrastrutture stradali oltre un anno fa avevano assunto precisi impegni. Era stato detto: "Interverremo in due tempi. Entro il mese di febbraio con un intervento tampone per eliminare le buche più ampie che creano particolari problemi alla circolazione, mentre con un altro progetto già redatto, di oltre due milioni di euro, di cui attendiamo da parte dell'assessorato regionale il decreto di finanziamento inerente il Patto per il Sud, una volta effettuata la gara presso l'Urega di Agrigento, con l'i presa aggiudicataria provvederemo a fare gli interventi di messa in sicurezza definitiva della strada, con la realizzazione di muri di sostegno ed opere necessari a garantire la viabilità. Crediamo che questo seconda tipologia di intervento possa essere effettuata entro la fine dell'anno 2018". Così non è stato e il sindaco Valenti ieri ha protestato. "La gara per questi lavori - dice Filippo Napoli, responsabile del settore Infrastrutture Stradali del Libero Consorzio di Agrigento - sarà espletata nel prossimo mese di settembre". (*GP- FGR*)
Superati i limiti di conferimento, i rifiuti restano nelle case
Limitata capacità di conferimento: disagi per i cittadini che ieri non si sono visti ritirare i mastelli del secco residuo. È stato l'assessore all'Ecologia, Nello Hamel, a rendere noto che la raccolta del secco residuo, ieri avrebbe subito qualche disservizio poiché la raccolta sarebbe stata effettuata fino al completo esaurimento della disponibilità degli autocompattatori vuoti. Il problema nasce dall'impossibilità di svuotare gli automezzi nelladiscarica regionale per superamento dei limiti di conferimento autorizzati dalla Regione Siciliana. Il sindaco Lillo Firetto e l'assessore Nello Hamel si sono già attivati per recuperare un sito aggiuntivo di conferimento e restano in attesa del Decreto di autorizzazione dell'Assessorato Regionale per portare i rifiuti indifferenziati presso una discarica aggiuntiva. Gli stessi amministratori stanno valutando la possibilità di una raccolta straordinaria del secco residuo della quale, se sarà possibile, verrà data tempestiva comunicazione ai cittadini di Agrigento. In provincia di Agrigento sono initinere i progetti per la costruzione di impianti di smaltimento rifiuti pubblici a Casteltermini, Sciac ca e Ravanusa. Nel frattempo i rifiuti agrigentini viaggiano a centinaia di chilometri di distanza, con pesante aggravio di costi non solo di trasporto ma anche di conferimento in discarica perché spesso da Agrigento si è costretti dalla Regione a conferire in una discarica privata, scarseggiando gli impianti pubblici. Il sindaco di Raffadali, Silvio Cuffaro, ha annunciato di avere compiuto un sopralluogo con i tecnici del settore nella zona industriale di Agrigento dove, molto probabilmente e a breve, dovrebbe essere attivato un impianto di smaltimento mobile. Lo stesso sindaco Cuffaro spiega: «Sono stato a Palermo, all'assessorato regionale. Con me hanno partecipato ad un'apposita riunione il sindaco di Araogna, Giuseppe Pendolino, i dirigenti dell'Arpa protezione ambiente, il commissario della Provincia, Alberto Di Pisa, il prefetto Dario Caputo, il presidente della Srr Ato di Agrigento, Enrico Vella, e il direttore degli uffici dell'assessorato, Salvo Cocina". Dopo l'incontro a Palermo, con Arpa, Azienda sanitaria, Srr ex Ato e l'impresa titolare del progetto, abbiamo compiuto un sopralluogo ad Agrigento, nella zona industriale, in un capannone dove è stata progettata l'installazione di impianti mobili di Tmb, dunque il trattamento meccanico biologico, il trattamento dei rifiuti indifferenziati, e dell'umi - do, quindi l'organico. Temevo che la mia trasferta a Palermo della scorsa settimana risultasse infruttuosa - ha aggiunto Cuffaro - e invece devo ricredermi e per questo successo devo ringraziare tutti i presenti e in particolare il presidente della Srr ex Ato, Enrico Vella e il direttore Claudio Guarneri. Sono felice di questo risultato. Sono contento di aver risolto questo problemaper i miei concittadini e anche di aver fatto risparmiare igli altri Comuni che potranno conferire nell'impianto della zona industriale di Agrigento. Nel frattempo si è risolto il pro le a di conferimento di Ravanusa, Naro e Porto Empedocle, i cui rifiuti erano stati dirottati dall'ingegnere Cocina da Gela, satura, ad una discarica di Trapani, con un aumento della tariffa da 98 euro a 220 euro. Le gravi difficoltà sono state risolte ed i tre comuni conferiscono da ieri indifferenziato e umido non più a Trapani ma ad Enna.(* PAPI*)
GrandangoloAgrigento
Aggiudicati i lavori per il ripristino della transitabilità sulla s.p. n. 32 Ribera - Cianciana
Nuova aggiudicazione dell''Ufficio Gare del Libero Consorzio Comunale di Agrigento. Si tratta dell'appalto relativo ai "Lavori di eliminazione delle condizioni di pericolo per il ripristino della regolare transitabilità sulla s.p. n. 32 Ribera -Cianciana", per un importo complessivo dell'appalto di 779.999,27.
La gara gestita in modalità telematica, è stata aggiudicata provvisoriamente all'impresa Edile Cavalli Salvatore con sede in Milo (CT), che ha offerto il maggior ribasso consentito del 30,1972% per un importo netto di 530.863,90 a cui vannoaggiunti 19.479,78 per oneri per la sicurezza per un importo contrattuale complessivo di 550.343,68 oltre IVA. Alla gara hanno partecipato 147 imprese.
Il progetto, elaborato dai tecnici del Settore Infrastrutture Stradali, è stato finanziato con fondi della Regione Siciliana con Decreto D.G. n.3898 del 20/12/2018 concernente l'Accordo di Programma Quadro (APQ) - II Atto Integrativo-Interventi sulla rete viaria secondaria siciliana. I lavori consentiranno la riapertura al pieno transito veicolare della s.p. n. 32 Ribera - Cianciana.
I lavori riguardano, tra l'altro, la formazione del corpo stradale e le pertinenze da eseguire secondo la sagoma della strada previsti nel progetto. Inoltre saranno realizzate opere per l'attraversamento dei corsi d'acqua e per lo sfogo delle acque piovane raccolte nei fossi laterali e la formazione di ossature e massicciate per la carreggiata della strada.
L'impresa Edile Cavalli Salvatore resta obbligata sin da ora all'esecuzione dell'appalto dei lavori con il ribasso sopradetto. L'impresa aggiudicataria avrà a disposizione 365 giorni consecutivi e continui per l'esecuzione dei lavori, a decorrere dal giorno del verbale di consegna.