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rassegna stampa del 23 agosto 2019

Giornale di sicilia polizia provinciale

Giro di vite» della Polizia provinciale Panoramica, sosta selvaggia Scattano centinaia di multe Le autovetture vengono spesso posteggiate male, causando problemi alla circolazione. Si pensa alla rimozione coatta

Sosta selvaggia lungo la Panoramica dei Templi, la strada che dalla rotatoria Giunone porta al centro città passando per la Valle. Accade quotidianamente, ma soprattutto durante il week end. E quelle auto lasciate posteggiate in malo modo creano anche dei rischi agli automobilisti che si trovano a passare dalla strada provinciale 4. Ne è pienamente consapevole anche la polizia provinciale che, negli ultimi giorni, ha dichiarato «guerra» a tutti gli indisciplinati. E le multe per divieto di sosta sono state, praticamente, centinaia e centinaia. La strada è uno snodo nevralgico per raggiungere uno degli ingressi principali della Valle dei Templi, quello di Giunone. Ai piedi del tempio sorge, inoltre, un palcoscenico che l'ente Parco archeologico utilizzo in occasione di spettacoli estivi. Per questo motivo gli automobilisti indisciplinati, in occasione delle rappresentazioni, - spiegano dal Libero consorzio comunale - parcheggiano le auto lungo la strada provinciale creando, così, ostacoli alla circolazione e mettendo in serio pericolo l'incolumità dei pedoni. Nei prossimi giorni i settori Viabilità e polizia provinciale del Libero consorzio - è stato annunciato ieri dall'ente - valuteranno i presupposti tecnico-amministrativi per attivare il servizio di rimozione coatta per violazione al codice della strada. E sarebbe una grande novità, oltre che un efficace deterrente, se anche in quell'area entrasse in azione il carro attrezzi. Nel frattempo, il comandante della polizia provinciale, il tenente colonnello Vincenzo Giglio, ha attivato un servizio straordinario di vigilanza lungo la provinciale 4, lungo la Panoramica dei Templi. Il servizio sarà operativo tutti i giorni - concludono dall'ex Provincia regionale di Agrigento - in orario antimeridiano, pomeridiano e serale fino a cessato bisogno. Ma l'emergenza circolazione stradale non riguarda soltanto la Panoramica dei Templi, ma anche il tratto che va da Porta Aurea alla clinica Sant'Anna. «Ogni sera, dalle 19 in poi, transitare da quel punto, è un inferno» - hanno protestato alcuni agrigentini che hanno anche evidenziato la mancanza, sul posto, di agenti della polizia locale - . Nella serata di mercoledì, una pattuglia di agenti della polizia municipale, è giunta sul posto dopo la richiesta di intervento da parte dei carabinieri anche loro bloccati nel traffico. A determinare il disagio, sarebbe l'esiguo numero di posti auto nel parcheggio di Porta V. Esauritisi i posti disponibili nell'apposita area, le auto rimangono bloccate - letteralmente incolonnate - nel tentativo di trovare posto o di ritornare indietro. ( *C R* )

pubblica amministrazioni
Scadono le graduatorie, solo tremila salvi su 86 mila idonei Lo Stato tarda ad assumere, vincitori di concorso in bilico

Nella Pubblica amministrazione sono 3 mila i vincitori di concorso ancora da assumere, 86 mila gli idonei che sperano. Se per i primi è solo una questione di attesa, prima o poi dovranno essere chiamati, per i secondi la certezza non c'è. Hanno passato le selezioni ma con un punteggio più basso rispetto a chi ha vinto. In altre parole sono «soprannumeari». Fino allo scorso anno la prassi li voleva se non di diritto comunque di fatto dentro. Ovviamente con attese lunghissime. Chi era in fondo alla lista doveva aspettare l'esaurimento. Con la legge di Bilancio per il 2019 però le cose sono cambiate e le graduatorie di concorsi pubblici non possono più durare in eterno. Quelle che vanno dal 2010 al 2014 scadranno a breve: il 30 settembre. Una data che rischia di mettere fine al sogno di un posto fisso per tutti gli idonei che risalgono a quel periodo. Appena entrata in vigore, l'ultima manovra ha infatti cancellato i concorsi antecedenti al 2010. E ora ad avere i giorni contati sono quelli del quinquennio successivo. Non è tutto. Gli elenchi del 2015 resteranno in piedi sino al 31 marzo del prossimo anno, quelli del 2016 fino al 30 settembre del 2020. E ancora, la finestra primaverile farà chiudere le graduatorie approvate nel 2017. Fino a quattro anni di vita sono poi concessi ai concorsi che fanno capo al 2018. Dall'anno in corso invece la validità non potrà superare il triennio. Queste le tappe per fare piazza pulita delle tradizionali proroghe, a cui ormai la Repubblica era abituata. Prassi che faceva dormire sonni sereni anche agli idonei. Ma quanti sono quelli che perderanno definitivamente la chance tra poco più di un mese? Ad oggi non c'è una statistica ufficiale che offre nero su bianco il conto preciso. Quello che possiamo sapere è riportato sul sito del ministero della P.a, nel portale web dedicato al monitoraggio delle graduatorie. Secondo quei numeri, innanzitutto, le amministrazioni devono regolarizzare 3.079 vincitori, solo dopo si può passare agli 86.462 idonei. Con una clausola, prevista sempre nella scorsa finanziaria, quelli che risalgono agli anni 2010-2013 devono essere sottoposti a un «esame colloquio» e a una formazione obbligatoria. Il monitoraggio si rifà a quanto comunicato dalle stesse amministrazioni. E finora quelle registrate sono solo poco più di duemila. L'esercito degli idonei potrebbe essere quindi ancora più esteso. A loro difesa si schiera il Comitato XXVII Ottobre, nato proprio per rappresentare chi pende dai «listoni» pubblici. Il presidente del Comitato Alessio Mercanti invita a non sottovalutare il potenziale di questo bacino in un momento in cui dalla P.a stanno fuggendo in tanti. Tutti coloro che agganciano i requisiti della Legge Fornero o di Quota 100. Circa 250 mila persone sono quest'anno. «Se non si procederà ad una ulteriore proroga di tutte le graduatorie attualmente vigenti, si rischierà seriamente di mettere in crisi tutto il sistema di tenuta dei servizi», avverte Mercanti. «Sappiamo benissimo che l'attuale scenario politico-economico non ci aiuta, anzi. Ma siamo convinti che si possa e si debba intervenire prima della scadenza del 30 settembre, o retroattivamente con la nuova legge di Bilancio se necessario». Nei giorni scorsi anche Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto di non sbaraccare gli elenchi, ma ricorrervi per fronteggiare quella che definiscono un'emer - genza occupazionale. Il Comitato XXVII Ottobre insiste: gli idonei «sono una vitale boccata di ossigeno», in attesa dei «tanto sbandierati concorsi sprint». Stando ai dati del monitoraggio in effetti ad oggi sono stati assunti, per quanto a prima vista possa sembrare paradossale, più idonei (107.925) che vincitori (16.913).

Sciacca, pronto il progetto per potenziare la discarica

Il presidente della Srr rifiuti, Enzo Greco Lucchina, ha presentato alla Regione il progetto integrale di ampliamento della discarica Salinella-Saraceno di Sciacca che comprende una vasca di ben 500 mila metri cubi. «Lo abbiamo presentato in pieno agosto -dice Greco Lucchina - e posso riferire che è stato il presidente della Regione, Nello Musumeci, alcuni giorni prima, a sollecitarmi, telefonicamente, a presentare il progetto che consentirà di risolvere per tantissimi anni il problema dei rifiuti non soltanto nei 17 comuni dell'ex Ato di Sciacca, ma in tutta la provincia perché con l'aumento delle percentuali di differenziata è un quantitativo sempre inferiore di rifiuti quello che finisce in discarica». Lo scorso anno era stato presentato al Dipartimento Acqua e Rifiuti della Regione il progetto esecutivo di ampliamento della discarica Salinella - Saraceno di Sciacca, impianto di proprietà pubblica. Costo dell'opera 18 milioni di euro. Il nuovo progetto prevede una spesa complessiva di 25 milioni di euro. «Devo dire, per correttezza, che il presidente della Regione ci tiene affinché vada in porto quest'impianto pubblico. La parte precedente è già inserita nei programmi di finanziamento. Adesso prevediamo la vasca di 500 mila metri cubi e un impianto di trattamento. Questa è una discarica definitiva perché la parte residuale che non rientra nella differenziata è sempre minore. Basti pensare che noi con 150 mila metri cubi prevedevamo di rimanere tranquilli per 5 anni. Con 500 mila e l'aumento della differenziata la situazione migliora nettamente. Per l'Agrigentino questo progetto rappresenta una svolta -dice ancora Enzo Greco Lucchina - e basta esaminare alcuni dati per avere contezza di tutto ciò disponendo di una discarica pubblica in questa zona. Previsto un impianto di trattamento meccanico biologico con una notevole potenzialità, più che sufficiente per il fabbisogno. Attualmente disponiamo di appena 25 mila metri cubi. L'impianto potrebbe soddisfare anche le esigenze di altri Ato». Greco Lucchina aggiunge che «alcune autorizzazioni sono già state ottenute e dunque, con il finanziamento e l'avvio dei lavori in un anno, al massimo un anno e mezzo, l'opera può essere realizzata». Durante i lavori, che prevedono 5 capannoni, 2 per la ricezione e la tritovagliatura e 3 per le biocelle anaerobiche, dove avviene la stabilizzazione del rifiuto, è possibile un'apert ura parziale. Con i primi 2 capannoni e un tritovagliatore si potranno utilizzare quei 25 metri cubi restanti e dunque riaprire l'impianto già dopo 3 o 4 mesi dall'inizio dell'opera. «Il fatto di essere stato sollecitato personalmente dal presidente della Regione, di sabato pomeriggio, dal presidente Musumeci -aggiunge Greco Lucchina - mi inducono a ritenere che entro pochi mesi possa arrivare il finanziamento e in due anni realizzare i lavori». (*GP *)

Rendiconto 2018, pensionamenti nelle partecipate contro il disavanzo

Regione, buco da 400 milioni Un piano per coprire il debito
Risparmi consistenti dai quota 100 in uscita dalle partecipate, revisione delle concessioni demaniali e marittime, rinegoziazione dei contratti per il trasporto pubblico, maggiori introiti dalla fatturazione elettronica. Anche se per i calcoli definitivi bisognerà attendere la parifica della Corte dei Conti, l'assessorato all'Economia lavora già da giorni a un piano di emergenza per colmare l'ulteriore disavanzo di 400 milioni emerso dopo la rettifica del Rendiconto 2018, effettuata secondo i parametri richiesti dai magistrati contabili. I conti in rosso hanno subito allarmato i sindacati. Che hanno paventato nuovi tagli ai servizi e alla Sanità in particolare. Ma da Palazzo d'Orleans l'ipotesi è respinta al mittente in modo perentorio. «Nessun taglio». E dunque, come si troveranno i soldi? Il piano della Regione è bicipite: tagliare le spese improduttive da una parte, aumentare le entrate dall'alt ra. Ci sono in primo luogo ottime prospettive di liberare risorse dall'uscit a dei dipendenti dalle partecipate per effetto di quota 100. Parliamo di tanti, tantissimi soldi in salvadanaio. La Sas ha già conteggiato - per fare un esempio - che sono possibili un centinaio di quiescenze anticipate per un risparmio di due milioni. E in Resais si calcola che l'addio ai 91 dipendenti in carico alla partecipata come prepensionati, vale qualcosa come 5 milioni di risparmio a regime. Soltanto che al momento i 91 lavoratori non vogliono lasciare la partecipata, perché le indennità di prepensionamento percepite dalla Regione sono più generose di quelle che otterrebbero ogni mese con quota 100. Pertanto, onde favorirne l'uscita, servirebbe un intervento normativo della Regione su cui si dovrà riflettere. All'assessorato guidato da Gaetano Armao, si pensa inoltre a un lavoro di lima sulle concessioni marittime e demaniali: da una parte la revisione delle regole messe in campo mesi fa a palazzo d'Orleans consentirà di incassare maggiori introiti. Per effetto della riforma, saranno infatti molti di più i lidi che verseranno il canone d'affitto. Ma per altri versi, si ipotizza anche un possibile ritocco verso l'alto dei canoni concessori. Per quanto riguarda invece le concessioni che regolano il trasporto pubblico, la Regione valuta inoltre la possibilità di rinegoziare gli accordi verso il basso. Risparmi, ma anche nuove entrate. Palazzo d'Orleans confida nell'ott imo impatto che nel 2018 ha avuto sull'emersione del nero la fatturazione elettronica: 544 milioni di riscosso a fronte dei 462 preventivati. Un trend positivo, che quest'anno potrebbe portare in cassa 200 milioni in più.

Agrigentonotizie.it
Auto in divieto vicino alla rotatoria Giunone, scattano multe

La
polizia provinciale del Libero consorzio Comunale di Agrigento ha intensificato i controlli sulle strade provinciali, in particolare sulla strada panoramica dei Templi, che dalla rotatoria Giunone porta ad Agrigento: negli ultimi giorni sono state elevate multe per divieto di sosta. "Nei prossimi giorni i settori Viabilità e Polizia provinciale del Libero Consorzio - fa sapere l'ente con una nota del proprio ufficio stampa - valuteranno i presupposti tecnico - amministrativi per attivare il servizio di rimozione coatta per violazione al codice della strada".Nel frattempo, il comandante della polizia provinciale, il tenente colonnello Vincenzo Giglio, ha attivato un servizio straordinario di vigilanza.


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