Giornale di sicilia
Via
libera al decreto che
sblocca oltre 5 mila posti nella pubblica amministrazione centrale.
Il
provvedimento interessa alcuni ministeri, l'Avvocatura generale
dello Stato, le agenzie fiscali, Lega italiana lotta ai tumori e
altri. Il Dpcm è stato pubblicato oggi sul sito della Funzione
pubblica e porta la firma dei ministri della P.a, Giulia Bongiorno, e
dell'Economia, Giovanni Tria. Il decreto, dopo la registrazione da
parte della Corte dei conti, sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
In
particolare il decreto stabilisce, oltre alle assunzioni a tempo
indeterminato, anche l'avvio di procedure di reclutamento e
scorrimento delle graduatorie in diversi ministeri, all'Agenzia
delle Entrate, all'Inail, all'Agenzia Nazionale per i servizi
sanitari regionali e all'Agenzia delle Dogane. Inoltre, è prevista
la stabilizzazione a tempo indeterminato presso l'Ente Nazionale
per l'Aviazione Civile, l'Agenzia per l'Italia Digitale,
l'Automobile Club d'Italia.Il budget autorizzato deriva dalle
risorse accumulate negli scorsi anni e da quelle del 2019. Le
assunzioni delle amministrazioni centrali partiranno, come previsto
dalla legge di bilancio, dal 15 novembre di quest'anno con il
turnover al 100%.
Cemento
selvaggio Abusivismo, riparte la lotta Il 9 settembre ruspe a Licata
La
pausa estiva sta per terminare: tornano a rombare i motori delle
ruspe che dovranno demolire gli immobili abusivi costruiti negli anni
passati nelle zone balneari, a meno di 250 metri dalla battigia ed in
barba ad ogni regola edilizia e paesaggist ica. Il 9 settembre,
infatti, secondo quanto annunciato dal capo dell'ufficio tecnico e
dipartimento Urbanistica, l'ingegnere Vincenzo Ortega, torneranno
in azione i mezzi meccanici del Consorzio di imprese Conpat che
dovranno abbattere i manufatti costruiti senza autorizzazione, sul
mare. Durante il periodo estivo, come accaduto negli anni precedenti
si sono spenti i motori per evitare di demolire mentre turisti e
bagnanti sono in spiaggia, a pochi metri di distanza. E fino al 9
settembre sarà osservato lo stop agli abbattimenti. Anche perché,
nel periodo estivo i rappresentanti delle forze di polizia
extraterritoriale vanno in ferie e quindi non riescono a garantire il
servizio d'o rd i n e . Il Comune di Licata ha predisposto tutto:
dalle ingiunzioni alle demolizioni, notificate nel mese di giugno
(con la tolleranza di tre mesi in modo da far coincidere la scadenza
dei termini con la ripresa delle attività demolitorie), all'accordo
con la Prefettura e con la Questura per l'organizzazione del
servizio di ordine pubblico garantito dalle forze dell'ordine
extraterritoriali. In tutto una ventina tra poliziotti, carabinieri e
vigili urbani impegnati nel servizio di vigilanza a tutela degli
operai che manovrano le ruspe. Le ordinanze di demolizione sono state
inoltrate ad una decina di ex proprietari di immobili acquisiti al
patrimonio comunale e che non possono essere sanati, secondo le norme
vigenti. La maggior parte di queste notifiche riguardano immobili che
si trovano alla spiaggia della Rocca, al Pisciotto e a Santa Zita -
Carrubbella. Alcuni ex proprietari hanno presentato ricorso urgente
al Tar ed al Giudice del Tribunale di Agrigento, avverso le
ingiunzioni, per la relativa sospensione o annullamento. E quindi in
attesa della sentenza della magistratura quelle case non saranno
toccate. Invece per chi non si è arreso si aprono due strade: la
demolizione autonoma, con ditte private che provvederanno al pristino
dei luoghi oppure, nel caso più grave, l'intervento delle ruspe
del Comune. Nel primo caso si eviterebbero ulteriori spese e la mula
che va da 4 mila a 20 mila euro. Dal 2016, da quando cioè sono
entrate in azione le ruspe, a Licata sono stati demoliti 188 villini.
Il dato è stato riferito dall'ingegnere Ortega, che ancora si
trova sotto scorta per la sua attività nel campo del contrasto al
fenomeno dell'a bu s iv i s m o edilizio. Per le minacce e le
intimidazioni ricevute da quando ha iniziato l'iter per le
demolizioni. ( * PA P I * )
Pure
a Palma demolizioni tra due settimane
«Demoliscono
autonomamente, perché comprendono che l'intervento delle ruspe,
altrimenti sarebbe inevitabile». Il nuovo capo dell'ufficio
tecnico del Comune di Palma di Montechiaro, l'architetto Salvatore
Di Vincenzo, annuncia una inversione di tendenza in paese per quanto
riguarda il contrasto, con la forza, al fenomeno dell'abusivismo
edilizio. In sostanza, l'ex proprietario che si vede notificare
l'ingiunzione alla demolizione con conseguente messa in pristino
dei luoghi, si arrende alla legge ed invece di attendere il braccio
armato dello Stato, pronto a demolire, preferisce incaricare una
ditta di fiducia e provvedere autonomamente all'abbatt imento.
L'ente ha appaltato al consorzio di imprese Conpat (lo stesso che
sta demolendo gli immobili abusivi a Licata), i lavori per
l'abbattimento dei manufatti realizzati senza autorizzazione
edilizia e senza possibilità alcuna di essere sanati, attraverso
l'intervento delle ruspe. L'attività degli uffici è molto
intensa e frenetica, in stretto contatto con gli uffici della Procura
della Repubblica di Agrigento che rispondono direttamente al
procuratore capo, Luigi Patronaggio. A metà settembre sono state
programmate alcune demolizioni, con le ruspe pronte ad accendere i
motori, se gli ex proprietari non provvederanno autonomamente. Un
grosso bobcat aveva iniziato ad accendere i motori nel mese di giugno
scorso: il questore di Agrigento, Rosa Maria Iraci, aveva già
firmato u n'ordinanza per garantire l'o rd i n e pubblico. Ma al
momento della prevista immissione in possesso per il fabbricato
abusivo di contrada Falcone - Torre San Carlo, una sorta di
magazzino costruito, abusivamente appunto, nella zona della foce del
fiume Palma, l'ormai ex proprietario dello stabile ha fatto
protocollar, in Municipio, la dichiarazione di autodemolizione.
Fermando la ruspa. Di quell'immobile adesso non c'è più niente,
perché la demolizione è stata eseguita e completata. Pertanto, nei
prossimi giorni, si procederà oltre e si scorrerà l'elenco degli
immobili che dovranno essere demoliti. Palma di Montechiaro sta
rispondendo alle sollecitazioni che l'anno scorso il procuratore
capo Luigi Patronaggio indirizzò ai sindaci e ai dirigenti degli Utc
dei Comuni ricadenti nel circondario del tribunale di Agrigento.
Patronaggio aveva scritto: «Occorre procedere ad una urgente
ricognizione degli immobili abusivi ricadenti entro la fascia di 150
metri dai corsi d'acqua o costruiti in spregio dei vincoli
idrogeologici, per avviare con la massima celerità le demolizioni
secondo le procedure note e più volte indicate». Il Libero
consorzio comunale di Agrigento, nella qualità di stazione unica
appaltante, aveva appaltato i lavori di demolizione alla «Compat
Scarl» che aveva offerto un ribasso del 36,7565 per cento per un
importo netto di 102.739 euro. ( * PA P I * )
Licata,
nominata la nuova giunta comunale
C'è
anche l'ex segretario del Comune di Canicattì, Domenico
Tuttolomondo tra i nuovi assessori della giunta nominata, ieri
pomeriggio, dal sindaco di Licata Pino Galanti. Tuttolomondo è un
esperto del diritto ed è in pensione dallo scorso mese di aprile.
Dopo una vita dedicata al lavoro come dirigente negli enti locali,
adesso inizia una nuova avventura: quella politica ed amministrativa.
Oltre all'ex segretario, il sindaco Galanti ha nominato l'av -
vocato Antonio Montana, il consigliere comunale Andrea Burgio ed ha
confermato Giuseppe Ripellino e Violetta Callea. Anche Ripellino e
Callea, così come Burgio, sono consiglieri comunali. Il nuovo
esecutivo, dunque, al momento è composto da 5 assessori. Ne restano
altri due da nominare. «Sono nomi indicati dal Consiglio comunale -
ha detto Galanti - e con i quali intendo rilanciare l'azione
amministrativa». La nuova Giunta è stata presentata anche al
Consiglio comunale, che si è riunito ieri sera su convocazione del
presidente Giuseppe R u s s ot t o. Erano presenti 4 dei 5 nominati
perché Andrea Burgio attualmente si trova all'estero in tournee
con il gruppo folk «A Lanterna». Il capo dell'esecutivo ha
chiesto indicazioni al Consiglio comunale, concedendo un paio di
giorni di tempo, dopo di che, in caso di mancata risposta, sarà lui
stesso a sceglierli e completare la squadra degli assessori ed
assegnare le deleghe. L'intenzione del sindaco è quella di
rilanciare l'operato dell'amminist razione comunale che dopo 14
mesi di lavoro si è inceppata. Galanti aveva preannunciato la sua
intenzione di azzerare l'esecutivo lo scorso 5 agosto ed aveva
indicato il 26 agosto come data ultima dell'esperienza
amministrativa della giunta. Subito dopo si erano dimessi:
l'assessore Laura Termini ed il vice sindaco Angelo Vincenti.
Restano fuori dall'organo esecutivo Angelo Iacona, che era stato
nominato qualche mese fa assessore al Bilancio ed Antonio Pira, che
aveva la delega all'Ambiente. Proprio Pira è quello che ha
preannunciato una battaglia politica al sindaco Galanti e vuole fare
una operazione «verità» sciorinando dati e circostanze durante una
conferenza stampa che è stata indetta per venerdì alle 17 nell'aula
consiliare del Palazzo di Città. «Sarà una conferenza al vetriolo
- annuncia l'ex assessore Pira, estromesso dalla giunta -
durante la quale rivelerò particolari scottanti sulla gestione
amministrativa del sindaco Galanti. Non sarò solo». Insomma la
stagione dell'opposizione è appena iniziata.