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rassegna stampa de 28 agosto 2019

Giornale di sicilia

Via libera al decreto che sblocca oltre 5 mila posti nella pubblica amministrazione centrale.
Il provvedimento interessa alcuni ministeri, l'Avvocatura generale dello Stato, le agenzie fiscali, Lega italiana lotta ai tumori e altri. Il Dpcm è stato pubblicato oggi sul sito della Funzione pubblica e porta la firma dei ministri della P.a, Giulia Bongiorno, e dell'Economia, Giovanni Tria. Il decreto, dopo la registrazione da parte della Corte dei conti, sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale. In particolare il decreto stabilisce, oltre alle assunzioni a tempo indeterminato, anche l'avvio di procedure di reclutamento e scorrimento delle graduatorie in diversi ministeri, all'Agenzia delle Entrate, all'Inail, all'Agenzia Nazionale per i servizi sanitari regionali e all'Agenzia delle Dogane. Inoltre, è prevista la stabilizzazione a tempo indeterminato presso l'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile, l'Agenzia per l'Italia Digitale, l'Automobile Club d'Italia.Il budget autorizzato deriva dalle risorse accumulate negli scorsi anni e da quelle del 2019. Le assunzioni delle amministrazioni centrali partiranno, come previsto dalla legge di bilancio, dal 15 novembre di quest'anno con il turnover al 100%.

Cemento selvaggio Abusivismo, riparte la lotta Il 9 settembre ruspe a Licata

La pausa estiva sta per terminare: tornano a rombare i motori delle ruspe che dovranno demolire gli immobili abusivi costruiti negli anni passati nelle zone balneari, a meno di 250 metri dalla battigia ed in barba ad ogni regola edilizia e paesaggist ica. Il 9 settembre, infatti, secondo quanto annunciato dal capo dell'ufficio tecnico e dipartimento Urbanistica, l'ingegnere Vincenzo Ortega, torneranno in azione i mezzi meccanici del Consorzio di imprese Conpat che dovranno abbattere i manufatti costruiti senza autorizzazione, sul mare. Durante il periodo estivo, come accaduto negli anni precedenti si sono spenti i motori per evitare di demolire mentre turisti e bagnanti sono in spiaggia, a pochi metri di distanza. E fino al 9 settembre sarà osservato lo stop agli abbattimenti. Anche perché, nel periodo estivo i rappresentanti delle forze di polizia extraterritoriale vanno in ferie e quindi non riescono a garantire il servizio d'o rd i n e . Il Comune di Licata ha predisposto tutto: dalle ingiunzioni alle demolizioni, notificate nel mese di giugno (con la tolleranza di tre mesi in modo da far coincidere la scadenza dei termini con la ripresa delle attività demolitorie), all'accordo con la Prefettura e con la Questura per l'organizzazione del servizio di ordine pubblico garantito dalle forze dell'ordine extraterritoriali. In tutto una ventina tra poliziotti, carabinieri e vigili urbani impegnati nel servizio di vigilanza a tutela degli operai che manovrano le ruspe. Le ordinanze di demolizione sono state inoltrate ad una decina di ex proprietari di immobili acquisiti al patrimonio comunale e che non possono essere sanati, secondo le norme vigenti. La maggior parte di queste notifiche riguardano immobili che si trovano alla spiaggia della Rocca, al Pisciotto e a Santa Zita - Carrubbella. Alcuni ex proprietari hanno presentato ricorso urgente al Tar ed al Giudice del Tribunale di Agrigento, avverso le ingiunzioni, per la relativa sospensione o annullamento. E quindi in attesa della sentenza della magistratura quelle case non saranno toccate. Invece per chi non si è arreso si aprono due strade: la demolizione autonoma, con ditte private che provvederanno al pristino dei luoghi oppure, nel caso più grave, l'intervento delle ruspe del Comune. Nel primo caso si eviterebbero ulteriori spese e la mula che va da 4 mila a 20 mila euro. Dal 2016, da quando cioè sono entrate in azione le ruspe, a Licata sono stati demoliti 188 villini. Il dato è stato riferito dall'ingegnere Ortega, che ancora si trova sotto scorta per la sua attività nel campo del contrasto al fenomeno dell'a bu s iv i s m o edilizio. Per le minacce e le intimidazioni ricevute da quando ha iniziato l'iter per le demolizioni. ( * PA P I * )

Pure a Palma demolizioni tra due settimane

   «Demoliscono autonomamente, perché comprendono che l'intervento delle ruspe, altrimenti sarebbe inevitabile». Il nuovo capo dell'ufficio tecnico del Comune di Palma di Montechiaro, l'architetto Salvatore Di Vincenzo, annuncia una inversione di tendenza in paese per quanto riguarda il contrasto, con la forza, al fenomeno dell'abusivismo edilizio. In sostanza, l'ex proprietario che si vede notificare l'ingiunzione alla demolizione con conseguente messa in pristino dei luoghi, si arrende alla legge ed invece di attendere il braccio armato dello Stato, pronto a demolire, preferisce incaricare una ditta di fiducia e provvedere autonomamente all'abbatt imento. L'ente ha appaltato al consorzio di imprese Conpat (lo stesso che sta demolendo gli immobili abusivi a Licata), i lavori per l'abbattimento dei manufatti realizzati senza autorizzazione edilizia e senza possibilità alcuna di essere sanati, attraverso l'intervento delle ruspe. L'attività degli uffici è molto intensa e frenetica, in stretto contatto con gli uffici della Procura della Repubblica di Agrigento che rispondono direttamente al procuratore capo, Luigi Patronaggio. A metà settembre sono state programmate alcune demolizioni, con le ruspe pronte ad accendere i motori, se gli ex proprietari non provvederanno autonomamente. Un grosso bobcat aveva iniziato ad accendere i motori nel mese di giugno scorso: il questore di Agrigento, Rosa Maria Iraci, aveva già firmato u n'ordinanza per garantire l'o rd i n e pubblico. Ma al momento della prevista immissione in possesso per il fabbricato abusivo di contrada Falcone - Torre San Carlo, una sorta di magazzino costruito, abusivamente appunto, nella zona della foce del fiume Palma, l'ormai ex proprietario dello stabile ha fatto protocollar, in Municipio, la dichiarazione di autodemolizione. Fermando la ruspa. Di quell'immobile adesso non c'è più niente, perché la demolizione è stata eseguita e completata. Pertanto, nei prossimi giorni, si procederà oltre e si scorrerà l'elenco degli immobili che dovranno essere demoliti. Palma di Montechiaro sta rispondendo alle sollecitazioni che l'anno scorso il procuratore capo Luigi Patronaggio indirizzò ai sindaci e ai dirigenti degli Utc dei Comuni ricadenti nel circondario del tribunale di Agrigento. Patronaggio aveva scritto: «Occorre procedere ad una urgente ricognizione degli immobili abusivi ricadenti entro la fascia di 150 metri dai corsi d'acqua o costruiti in spregio dei vincoli idrogeologici, per avviare con la massima celerità le demolizioni secondo le procedure note e più volte indicate». Il Libero consorzio comunale di Agrigento, nella qualità di stazione unica appaltante, aveva appaltato i lavori di demolizione alla «Compat Scarl» che aveva offerto un ribasso del 36,7565 per cento per un importo netto di 102.739 euro. ( * PA P I * )


Licata, nominata la nuova giunta comunale

C'è anche l'ex segretario del Comune di Canicattì, Domenico Tuttolomondo tra i nuovi assessori della giunta nominata, ieri pomeriggio, dal sindaco di Licata Pino Galanti. Tuttolomondo è un esperto del diritto ed è in pensione dallo scorso mese di aprile. Dopo una vita dedicata al lavoro come dirigente negli enti locali, adesso inizia una nuova avventura: quella politica ed amministrativa. Oltre all'ex segretario, il sindaco Galanti ha nominato l'av - vocato Antonio Montana, il consigliere comunale Andrea Burgio ed ha confermato Giuseppe Ripellino e Violetta Callea. Anche Ripellino e Callea, così come Burgio, sono consiglieri comunali. Il nuovo esecutivo, dunque, al momento è composto da 5 assessori. Ne restano altri due da nominare. «Sono nomi indicati dal Consiglio comunale - ha detto Galanti - e con i quali intendo rilanciare l'azione amministrativa». La nuova Giunta è stata presentata anche al Consiglio comunale, che si è riunito ieri sera su convocazione del presidente Giuseppe R u s s ot t o. Erano presenti 4 dei 5 nominati perché Andrea Burgio attualmente si trova all'estero in tournee con il gruppo folk «A Lanterna». Il capo dell'esecutivo ha chiesto indicazioni al Consiglio comunale, concedendo un paio di giorni di tempo, dopo di che, in caso di mancata risposta, sarà lui stesso a sceglierli e completare la squadra degli assessori ed assegnare le deleghe. L'intenzione del sindaco è quella di rilanciare l'operato dell'amminist razione comunale che dopo 14 mesi di lavoro si è inceppata. Galanti aveva preannunciato la sua intenzione di azzerare l'esecutivo lo scorso 5 agosto ed aveva indicato il 26 agosto come data ultima dell'esperienza amministrativa della giunta. Subito dopo si erano dimessi: l'assessore Laura Termini ed il vice sindaco Angelo Vincenti. Restano fuori dall'organo esecutivo Angelo Iacona, che era stato nominato qualche mese fa assessore al Bilancio ed Antonio Pira, che aveva la delega all'Ambiente. Proprio Pira è quello che ha preannunciato una battaglia politica al sindaco Galanti e vuole fare una operazione «verità» sciorinando dati e circostanze durante una conferenza stampa che è stata indetta per venerdì alle 17 nell'aula consiliare del Palazzo di Città. «Sarà una conferenza al vetriolo - annuncia l'ex assessore Pira, estromesso dalla giunta - durante la quale rivelerò particolari scottanti sulla gestione amministrativa del sindaco Galanti. Non sarò solo». Insomma la stagione dell'opposizione è appena iniziata.

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