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rassegna stampa del 29 agosto 2019

Giornale di sicilia

Polizia provinciale Strade turistiche, controlli potenziati

Non soltanto sulla Panoramica dei Templi dove c'è il caotico traffico provocato dalle code dei veicoli in entrata e in uscita dal parcheggio prospiciente al tempio di Giunone. Ma anche lungo la provinciale che, in territorio di Realmonte, conduce alla Scala dei Turchi: strada dove la sosta selvaggia è praticamente «di casa». Via dove, solo dall'inizio dell'estate, la polizia provinciale ha elevato ben 186 contravvenzioni. Gli agenti della polizia provinciale sono, infatti, schierati su tutte le strade che portano alla Valle dei Dall'inizio dell'estate sono state elevate ben 186 contrav venzioni Templi, ma anche su quelle che portano ai principali siti di interesse turistico e culturale, tra cui appunto, anche, la Scala dei Turchi. Il corpo di polizia del Libero consorzio comunale di Agrigento ha potenziato il servizio, affiancando alla vigilanza dinamica delle pattuglie stradali una vigilanza fissa con presidio di personale che opera in orario antimeridiano e pomeridiano. « L'obiettivo del corpo - ha affermato il comandate Vincenzo Giglio - è quello di ridurre il più possibile disagi e pericoli per automobilisti e pedoni. Gli agenti continueranno a presidiare il traffico, specie negli orari più sensibili e delicati, per sanzionare gli automobilisti indisciplinati e le auto in sosta selvaggia lungo le banchine, lungo la carreggiata e in piena curva. Il restringimento della corsia - sottolinea il comandante della polizia provinciale - comporta potenziali pericoli per i turisti che visitano la Valle dei Templi e la Scala dei Turchi. Stiamo lavorando con il massimo impegno - conclude Giglio - per far rispettare il codice della strada ed agevolare la fluidità del traffico, soprattutto, nei punti di intersezione più delicati». I controlli della polizia provinciale ci sono stati e continueranno ad esserci. Almeno fino alla fine dell'est ate, le strade che conducono ai siti di interesse turistico saranno letteralmente presidiate per garantire legalità, ma anche e soprattutto, sicurezza. (*CR*)


turismo in provincia

I dati della Camera di Commercio . 20 mila presenze in meno
Che la Valle dei Templi sia la regina delle visite è stato confermato dagli ingressi - ben 6.500, quasi il doppio rispetto al Teatro Antico di Taormina che s'è fermato a 3.367 presenze - di Ferragosto. Ma è solo l'attrattore Valle che, nell'A g r i ge n - tino, ha una crescita turistica esponenziale. Per il resto, Agrigento e provincia, boccheggiano. A luglio c'è stato ancora un calo di arrivi e di permanenze. Rispetto allo scorso anno, da maggio a ieri, sono venute a mancare 20 mila persone. «Un dato emblematico» - per Gero Acquisto, segretario generale della Uil e Lando Pecoraro, segretario della Uil Tucs - . Ma si è registrato anche un altro nuovo fenomeno. «Dopo anni e anni di continua crescita di bed and breakfast e case vacanza, i dati della Camera di Commercio hanno messo in evidenza che alcune strutture hanno chiuso i battenti - hanno spiegato i sindacalisti - . Se vivi soltanto di quello che produce un B&B devi ospitare 70-100 persone al mese, altrimenti ti vedi costretto a chiudere». Otto attività ad Agrigento città hanno abbassato la saracinesca, 15 in tutta la provincia. Numeri che pesano come macigni se consideriamo che, nella stagione estiva 2018, ad un certo punto, nel capoluogo non c'erano più posti letto e, i turisti sono stati costretti ad optare per le zone costiere della nostra provincia. Per Acquisto e Pecoraro, la responsabilità va attribuita ai collegamenti più che carenti: «Purtroppo, arrivare ad Agrigento è diventata una vera e propria impresa. Finisce con lo scoraggiare molti visto che il costo che devono sostenere i turisti da Roma per raggiungere la città dei Templi è superiore ad una settimana di vacanza in Egitto». Tiene, però, nell'Agrigentino, la ristorazione. Sempre secondo i dati della Camera di Commercio, a fronte di 351 nuove attività in provincia ci sono da registrare 42 chiusure. «Che sia arrivato il momento di affrontare l'aspetto turistico nel suo insieme è una certezza. Ci sembra doveroso che le istituzioni, i commercianti, i sindacati, siedano attorno ad un tavolo per contribuire a trovare delle possibili soluzioni - hanno lanciato un vero e proprio appello ieri i sindacalisti della Uil - . Considerate le nostre innumerevoli bellezze paesaggistiche e archeologiche, non possiamo rimanere in silenzio, altrimenti la situazione non potrà che continuare a degenerare. Siamo preoccupati per l'occupazione che ne risentirebbe ulteriormente. Dobbiamo alzare la voce e farci sentire in tutte le sedi opportune perché è assurdo che si continui ad emarginare sempre più la provincia agrigentina con un asse viario da terzo mondo. Senza il completamento delle statali 640 e 189, - hanno concluso Gero Acquisto e Lando Pecoraro - non possiamo più stare sul mercato e vincere la concorrenza con le altre zone turist iche». Sui dati delle presenze turistiche nella Valle per Ferragosto, anche il sindaco Lillo Firetto ha fatto un vero e proprio richiamo: «Questi dati spero servano a spingere, sempre di più, gli operatori turistici a fare sistema per promuovere insieme il territorio. Noi siamo pronti a investire sul 2020 con un programma di innovazione socio-culturale che coinvolge non soltanto la città, ma anche altre realtà siciliane, italiane e straniere sulle celebrazioni di 2600 anni di storia. Le imprese e più in generale gli investitori privati possono contribuire in modo determinante per far sì - aveva scritto Firetto - che si possa mantenere questo trend positivo e renderlo ancor più produttivo per l'economia locale». ( *C R* )

Parla il presidente regionale di Confcommercio Picarella: «Collegamenti carenti»

   «È un problema di collegamenti carenti e mancanza di infrastrutture, perché una destinazione è appetibile se ai turisti vengono concessi servizi di qualità e in quantità per rendere la loro vacanza semplice ed agevole». Francesco Picarella, presidente regionale di Confcommercio, non ha dubbi. «Il problema di fondo è che Agrigento non s'è mai sviluppata come destinazione turistica - ha spiegato - perché non ci sono professionisti del settore che sono stati messi nelle condizioni di lavorare. Il turismo è una scienza, se non ci sono le persone competenti nei settori strategici, specie in un periodo di grande difficoltà, non si può affatto migliorare». Ma come fare per migliorare? Se lo chiedono in tanti, e non soltanto operatori del settore, in città. «Occorre restituire decoro ad Agrigento con un servizio efficiente di raccolta differenziata. Il servizio va ripensato e contestualizzato visto i quartieri periferici della città, magari un sistema misto -spiega il presidente di Confcommercio Sicilia - . Serve anche che l'imposta di soggiorno che riscuotiamo dai turisti venga reinvestita. Ma serve soprattutto affidarsi ad un destination manager, dal 2012 non c'è un professionista del settore, un ruolo cardine di fatto scoperto. E si tratta di poter spendere sulle azioni di marketing per aumentare la credibilità. Di fatto - dice, con rammarico, Picarella - non siamo una città turistica»". E la Valle dei Templi? Le rovine archeologiche hanno in costante crescita le presenze. «La Valle è un attrattore turistico, ma non possiamo pensare che la promozione del centro storico venga svolta esclusivamente dal bellissimo percorso 'A r t e & Fe d e ' di Ecclesia viva. Un'iniziativa eccellente - dice Francesco Picarella - ma è necessario creare, anche per loro, la possibilità per aumentare i numeri. Il turismo è business e deve essere gestito professionalmente. Se non c'è una cabina di regia non si può fare». Eppure oltre alle rovine archeologiche, Agrigento ha altri attrattori. C'è la Sagra del Mandorlo in fiore e nel 2020 verranno anche organizzati i festeggiamenti per l'a n n ive r s a r i o della nascita della città. «Purtroppo, la città resta una destinazione marginale e c'è una ecatombe nel mondo occupazionale. Nell'ultimo anno, dalla provincia di Agrigento sono andati via 6 mila ragazzi. Perché questi giovani devono restare qui se non ci sono prospettive? -s'è chiesto il presidente regionale di Confcommercio - . Nell'Agrigentino, ad esempio, i turisti non vengono per permanenze settimanali, ma solo per uno o due giorni al massimo». ( *C R* )

ansa.it

Regione Sette milioni di euro per l'edilizia scolastica

 Ancora finanziamenti per l'edilizia scolastica: sono stati assegnati alla Regione Siciliana, con il decreto di finanziamento del Miur n.392, 7 milioni di euro con i fondi ex Protezione civile. Lo stanziamento servirà a finanziare quattro progetti di adeguamento strutturale per la sicurezza di edifici scolastici, già inseriti nel Piano dell'edilizia scolastica 2015-2017 e riferiti all'annualità 2017. Nello specifico, al Libero consorzio comunale di Ragusa andranno 2.400.000 euro per l'adeguamento sismico dell'Istituto Giovanni Verga di Modica, al comune di Sant'Agata di Militello sono invece stati assegnati 1.500.00 euro per interventi destinati all'Istituto Comprensivo locale, al comune di Raffadali vanno 3.064.933 euro per l'Istituto comprensivo Garibaldi-Capuana e per la scuola dell'infanzia e primaria San Giorgio del comune di Gioiosa Marea sono stati stanziati 404.323 euro, sempre per interventi di adeguamento sismico. A darne comunicazione è l'assessorato all'Istruzione e alla Formazione professionale che continua a garantire la massima attenzione sul tema dell'edilizia scolastica: "Continuiamo a monitorare la situazione - spiega l'assessore regionale Roberto Lagalla - lavorando per garantire risorse utili a rendere efficienti e soprattutto sicuri gli edifici scolastici siciliani. Dallo scorso anno ad oggi molti interventi sono stati già avviati ed alcuni di questi, già nelle prossime settimane, permetteranno agli studenti di iniziare il nuovo anno scolastico in aule più sicure".

Ilmessaggero

enti locali

Il riscatto della laurea con lo sconto piace. Il nuovo sistema agevolato entrato in vigore quest'anno ha fatto impennare le domande per utilizzare gli anni di università per la pensione. In soli 4 mesi, da marzo a luglio, secondo i dati più aggiornati dell'Inps, le richieste sono state oltre 32mila, contro le circa 29mila totalizzate nell'intero 2018. La maggior parte arrivano dai lavoratori del privato (27.348), mentre quelle del settore pubblico si fermano a 5.149. L'incremento è stato forte soprattutto nei primi mesi di applicazione della misura: si passa infatti da 5.920 istanze a marzo, il mese in cui sono entrate a regime le nuove norme, a 7.020 in aprile fino alle 8.060 di maggio. A giugno si riscende a 6.267 e a luglio a 5.230. I REQUISITI
Per accedere al nuovo sistema a costo ridotto, introdotto quest'anno dal governo gialloverde con lo stesso provvedimento con cui sono stati varati quota 100 e reddito di cittadinanza, non ci sono limiti di età ma è necessario non aver versato contributi prima del 1996. Bisogna inoltre non avere già una pensione ed essere iscritti all'assicurazione generale obbligatoria (dipendenti, autonomi o gestione separata). Sono escluse le casse per i liberi professionisti e gli ordinamenti previdenziali stranieri. Si possono riscattare fino a 5 anni e i periodi da recuperare per la pensione dovranno comunque essere precedenti al 29 gennaio 2019. L'anzianità contributiva acquisita con le nuove regole sarà utile ai fini del conseguimento del diritto alla pensione ma anche per determinare il valore dell'assegno.  IL COSTO
La quota agevolata da pagare per il riscatto è stabilita sul minimale di reddito per il calcolo dei contributi previdenziali di artigiani e commercianti. «Per le domande presentate nel corso del 2019 - spiega l'Inps - il costo per riscattare un anno di corso è pari a 5.239,74 euro». Una cifra che si riduce poi ulteriormente per effetto delle detrazioni. Per avere un termine di paragone va considerato che con il sistema ordinario con un reddito annuo lordo di 32mila euro per recuperare 12 mesi di studio per la pensione si spendono circa circa 10.600 euro, esclusa la detrazione.  Il versamento può essere fatto in unica soluzione o in un massimo di 60 rate mensili, ciascuna di importo non inferiore a 30 euro, senza interessi per la rateizzazione. Nel settore privato, la domanda può essere presentata anche dal datore di lavoro. In questo caso è possibile destinare al riscatto anche i premi di produzione. IL CALCOLO
Il riscatto scontato dunque attira molti ex studenti. Lo confermano anche i dati sull'utilizzo del simulatore messo a punto dall'Inps sul suo sito internet per calcolare l'ammontare della somma da versare al fondo pensionistico e valutare così se vale la pena procedere. A marzo c'è stato infatti un picco di accessi. Poi nei mesi successivi l'utilizzo del simulatore è tornato a diminuire ma il numero di persone alla ricerca di informazioni è rimasto nettamente più alto del periodo precedente.  Resta da vedere se riscattare la laurea sia conveniente o meno. Le nuove regole hanno ridotto di molto il prezzo dell'operazione, soprattutto per chi guadagna di più. Con stipendi netti mensili sopra i 2.500 euro si può arrivare a risparmiare quasi il 70%. Ma se il riscatto non serve per andare a godersi la pensione con qualche anno di anticipo - e questo è possibile solo per chi ha iniziato a lavorare molto presto, verso i 24 anni - c'è da chiedersi se valga la pena spendere quei soldi per recuperare gli anni di università. O se invece magari non possa essere più conveniente investire lo stesso tesoretto in modo più redditizio.

Agrigentonotizie.it
Servizio idrico, il comitato per l'acqua pubblica chiede Consiglio comunale

La domanda è stata protocollata nei giorni scorsi ed è motivata, a dire del comitato di cittadini, da una situazione complessiva ormai gravissima rispetto ai servizi forniti e soprattutto dal rischio - più volte ventilato - che la futura gestione del servizio sia comunque affidata ad una società per azioni, a capitale più o meno pubblico. Il Consiglio, in tal senso, dovrebbe determinarsi approvando un atto di indirizzo politico da presentare poi all'Ati per chiedere di puntare unicamente sulla gestione totalmente pubblica. Una decisione che, dicono dal Comitato, ha un valore maggiore a Raffadali, stante che il paese è ad oggi "fortemente danneggiato dalla gestione privatistica della Girgenti Acque Spa, caratterizzata - si legge nella lettera - da innumerevoli disservizi, tra i quali l'omessa manutenzione delle reti colabrodo, distribuzione con turni mediamente di 10 giorni - in alcune frazioni anche di 12/14 giorni -... A rendere ancora più iniqua l'attuale erogazione del servizio - aggiungono - è la circostanza della parziale istallazione dei contatori nel paese, che crea assurde diseguaglianze nella fatturazione dei consumi". Il Comitato, inoltre, considerato i fatti raccontati nei giorni scorsi, cioè dell'esistenza di una famiglia che ha vissuto per oltre un anno senza l'acqua corrente, sollecita l'amministrazione comunale ad attivare le dovute procedure a tutela dei cittadini, stante la presenza di numerosi nuclei familiari in queste condizioni.

Alluvione, la Protezione civile finanzia 257 mila euro: serviranno per le strade comunali e provinciali

L'alluvione di novembre 2018 creò danni alla viabilità rurale e alle infrastrutture strategiche a servizio del centro abitato ad iniziare dalla viabilità, agli impianti di depurazione e fognature. A meno di un anno, la Protezione civile ha finanziato, per Santa Margherita Belice, 257 mila euro e i lavori - 13 gli interventi - verranno appaltati entro la fine dell'anno. "Santa Margherita c'è e non perde occasioni di finanziamento. Una buona notizia per i nostri agricoltori. Il ristoro dei danni subiti dall'alluvione del 4 novembre 2018, quantificati dalla Protezione civile in 257.560 euro, ci permetterà di intervenire su ben 13 strade rurali. Ringrazio l'ufficio tecnico e l'assessore alla Agricoltura per avere redatto l'istanza e la relazione tecnica che ci hanno permesso di ottenere il decreto di finanziamento" - ha detto, al Giornale di Sicilia, il sindaco Franco Valenti - . "Gli interventi riguardano lavori sulle sedi viarie da effettuarsi per il ripristino della funzionalità delle infrastrutture di reti strategiche, alle attività di gestione dei rifiuti, delle macerie, e alle misure volte a garantire la continuità amministrativa nei comuni e territori interessati, anche mediante interventi di natura temporanea" - ha spiegato, sempre al Giornale di Sicilia, l'assessore all'agricoltura Giacomo Abruzzo - . Questi gli interventi previsti: strada comunale via Onofrio Abruzzo/Ugo Foscolo versante Est di congiungimento al cimitero che necessita realizzazione di muro di contenimento; strada rurale Luni; strada provinciale Aquila di collegamento tra la città ed i comuni di Montevago, Poggioreale e Salaparuta con sbocco con la strada statale 624 Sciacca-Palermo tratto passo di Sciacca; comunale Senia - Cannitello, versante Sud e comunale Isabella. Ed ancora strada via Archimede versante Est; strada rurale Carcari versante Nord e strada rurale Mandracce; strada rurale Covello/palermitano, Senore, e Vruchi e strada rurale «Predicatore/Spina Santa», di collegamento tra la città e il comune di Contessa e strada rurale comunale Funciara. 


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