Qds
Libero Consorzio Comunale di Agrigento al lavoro per il previsto aggiornamento del Ptpct - QdS
Il commissario Di Pisa ha approvato gli obiettivi strategici proposti all'interno del documento. Piano per la prevenzione della corruzione e della trasparenza atteso entro gennaio 2020
AGRIGENTO - Il commissario straordinario del Libero Consorzio comunale Alberto Girolamo Di Pisa, su proposta del direttore e segretario generale Caterina Moricca, ha approvato gli obiettivi strategici in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza. Tali obiettivi saranno utilizzati per la predisposizione del Piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza (Ptpct) 2020/2022.
Sarà garantito il coinvolgimento di una pluralità di soggetti, interni ed esterni all'Ente, nelle fasi di progettazione, costruzione e attuazione del Ptpct. Dovranno essere coinvolti gli stakeholder del territorio nella fase di progettazione attraverso l'acquisizione di osservazioni e suggerimenti a seguito di apposita pubblicazione del Piano sul sito web istituzionale. Inoltre, saranno interessati i dirigenti dell'Ente e i responsabili di posizioni organizzative, soprattutto nella fase di costruzione del documento attraverso la mappatura dei processi e dei procedimenti svolti all'interno dell'ex Provincia e la relativa valutazione del rischio e nella fase di attuazione del Ptpct attraverso la necessaria fase di monitoraggio. Infine, sarà richiesto l'ausilio del Collegio dei revisori dei conti e il Nucleo di valutazione dell'Ente, sia nella fase di progettazione con la presentazione di osservazioni e suggerimenti, sia in fase di controllo con l'invio della relazione di fine anno. "Saranno migliorati e perfezionati - hanno evidenziato dal Libero Consorzio - il livello di mappatura dei processi dell'Ente quale strumento per la migliore valutazione dei rischi. Sarà confermato il sistema di monitoraggio permanente dell'attuazione del Ptpct mediante l'elaborazione e il relativo controllo annuale, di una check list delle misure di prevenzione del piano 2019/2021. Implementare le soluzioni per la segnalazione degli illeciti nel rispetto della massima riservatezza dell'identità del segnalante". Altri obiettivi individuati dall'Ente riguardano la riduzione del rischio di corruzione e dì illegalità nelle società partecipate, migliorare la trasparenza e la pubblicazione di dati ed informazioni da parte dell'amministrazione garantendo la piena applicazione degli obblighi di pubblicità individuati dalla normativa vigente. Il Piano triennale per la prevenzione della corruzione e della trasparenza 2020/2022 dovrà essere approvato entro il 31 gennaio 2020.
Scrivolibero
Agrigento, è ancora possibile richiedere il trasporto scolastico degli studenti con grave disabilità per l'anno scolastico 2019/2020 - ScrivoLibero.it
Anche per l'anno scolastico 2019/20 che inizierà domani, il Libero Consorzio Comunale di Agrigento si è attivato, dal mese di luglio, per garantire la gratuità del servizio di trasporto in favore di soggetti con handicap grave, che frequentano gli Istituti Superiori di competenza provinciale e la cui patologia è tale da non consentire autonomamente il trasporto con mezzi pubblici di linea.
Nella home page del sito dell'ente www.provincia.agrigento.it, nella sezione primo piano, sono disponibili le linee guida per il nuovo anno scolastico, la domanda per richiedere il servizio e le informazioni per gli aventi diritto. Inoltre sono stati pubblicati l'informativa prevista in materia di trattamento dei dati personali, nonché la documentazione da produrre da parte dei soggetti interessati.
Queste le modalità previste nell'apposito regolamento: a) svolgimento da parte del Comune di residenza dell'alunno, con utilizzazione di mezzi e personale messi a disposizione dallo stesso Comune, previa sottoscrizione di apposito accordo con il Libero Consorzio Comunale di Agrigento; b) rimborso delle spese sostenute dalla famiglia dei soggetti interessati al trasporto, che si avvalgono di Enti ed Associazioni regolarmente costituite, in possesso, quale caratteristica obbligatoria, sia di mezzi idonei al trasporto di soggetti con handicap che di personale qualificato di assistenza a bordo; c) in casi specifici e documentati potrà essere riconosciuta alla famiglia dell'alunno/a disabile la possibilità di provvedere al trasporto con mezzi propri, allorquando risulti l'impossibilita di svolgimento del servizio da parte di terzi sia per le caratteristiche psicofisiche e/o comportamentali dell'utente disabile che per la irreperibilità di Associazioni ed Enti disponibili al servizio di che trattasi.
Il Settore "Politiche Attive del Lavoro, dell'Istruzione ed Edilizia Scolastica" ha inviato agli Istituti Superiori di competenza dell'Ente apposita richiesta per conoscere i dati relativi agli studenti che hanno bisogno del servizio in questione, nonché la documentazione necessaria per accedere al beneficio.
Le famiglie interessate, per qualsiasi chiarimento, potranno rivolgersi al Settore "Politiche del Lavoro e dell'Istruzione" in Via Demetra ad Agrigento, oppure recarsi o telefonare alle sedi Urp del Libero Consorzio di Agrigento.
Gds
Agrigento, scaricavano fogna nel fiume Akragas: in sei dovranno pagare
Sono almeno sei, ma potrebbero essere le prime di una lunga serie, le ingiunzioni di pagamento - emesse dal settore Ambiente, Turismo, Attività economiche e produttive, Infrastrutture stradali e Protezione civile del Libero consorzio comunale - che sono state impugnate con tanto di ricorso in opposizione.
Torna a farsi concreto il problema di quegli agrigentini che, negli anni passati, sono stati sanzionati perché avevano degli allacci a condotte che scaricavano nel fiume Akragas.
Il tutto, naturalmente, senza autorizzazione allo scarico. Controlli e scoperte vennero fatte, nel corso del tempo, dal personale tecnico dell'Utc di palazzo dei Giganti, Girgenti Acque e dagli agenti di polizia giudiziaria del comando dei vigili urbani.
La gestione dell'acqua in provincia
Assemblea dei sindaci spaccata in due
Entro il 30 settembre si dovrà scegliere la forma di gestione del servizio idrico: fra azienda speciale consortile e S.p.a pubblica. Ieri sono state presentate le diverse bozze di statuto conoscerà la decisione dei sindaci agrigentini, che saranno chiamati a votare sulla forma di gestione del servizio idrico integrato, chiudendo di fatto la vicenda «Girgenti acque». Ieri mattina si è svolta una riunione del direttivo dell'Assemblea territoriale idrica, presieduta dal sindaco di Sciacca, Francesca Valenti, per la verifica dell'iter sulla forma di gestione, tra azienda speciale consortile e Spa pubblica, da sottoporre ai sindaci nella riunione generale in programma entro il 30 settembre. Il sindaco di Grotte, Alfonso Provvidenza, che è stato incaricato di redigere le bozze sia della Spa pubblica che dell'Azienda speciale consortile, ha presentato il lavoro svolto. «Abbiamo proseguito l'iter che adesso va velocizzato - ha detto il sindaco di Canicattì, Ettore Di Ventura che fa parte del direttivo dell'Ati idrico di ieri mattina era presente al vertice con gli altri componenti. Entro la fine del mese di settembre -aggiunge Di Ventura -sarà fissata la data dell'assemblea dei sindaci per la decisione finale». Attualmente l'assemblea è spaccata in due: ci sono i sindaci favorevoli alla Società per azioni pubblica e quelli, sembra la maggior parte, che propendono per l'Azienda speciale consortile. Al momento sul tavolo della discussione ci sono i due statuti:uno per la creazione di una società consortile e uno per una spa pubblica. Una strada, la prima, a cui a parole vorrebbero puntare tutti, mentre molti, a «microfoni spenti» spiegano che comunque la società per azioni sarebbe più semplice da gestire e comunque resterebbe "impermeabile" da possibili ingressi da parte di investitori privati. Al netto di quanto sceglieranno i sindaci c'è da dire che il cammino sarà lunghissimo, anche a causa del tempo finora perso. Lo statuto, una volta votato dall'Ati, dovrà essere infatti votato tale e quale dai Consigli comunali: ogni modifica apportata provocherebbe infatti un ritorno indietro del documento emendato, che dovrebbe essere appunto votato nuovamente. Questo nonostante i consiglieri comunali non abbiano di fatto la possibilità di modificare la scelta fatta dall'Assemblea. Un'attesa che nel frattempo sta spaccando il fronte delle associazioni per l'acqua pubblica, divise al momento tra coloro che sostengono l'azienda consortile e quelle che invece l'accusano di essere un «cavallo di troia» per consegnare alla fine il controllo di tutto alla Siciliacque. Il timore che i ritardi, le incertezze e i buchi di gestione vadano a favorire chi, formalmente, si è detto di voler avversare e cioè Girgenti acque. Il coordinamento «Titano» che assieme ad altre associazioni di consumatori sta partecipando al tavolo tecnico sul «post Girgenti acque», tramite il componente dell'associazione «Etikos», Salvatore Licari, ha ribadito la propria posizione di contrarietà all'ipotesi di costituzione di una Società per azioni pubblica. «La Spa pubblica ha ribadito Licari - è fuori da ogni controllo. Non è soggetta all'azione ispettiva della Corte dei conti, non ha l'obbligo di pubblicare i bilanci e cosa ancor più grave potrebbe essere ceduta a privati nella misura del 30 per cento delle quote. Significherebbe un ritorno al passato.Con la società consortile, invece, i Comuni gestirebbero il servizio in house». Licari ha partecipato ad un incontro tra la presidenza dell'Ati di Agrigento con i comitati, le associazioni territoriali ed il Forum siciliano dei movimenti per l'Acqua ed i Beni Comuni, organizzato dall'Ati e scaturito dalla necessità di un chiarimento. Il presidente, Francesca Valenti, ha precisato che nessuna scelta è stata ancora operata dall'assemblea dei sindaci e che il gruppo di lavoro interno all'Ati ha lavorato alle bozze di statuto sia di una Spa a totale capitale pubblico che di una azienda speciale consortile che saranno sottoposte a breve ai sindaci ed ai comitati. (* PAPI*)
LIBERO CONSORZIO
Trasporto grautuito per studenti disabili
Anche per l'anno scolastico 2019/20 che inizierà oggi, il Libero Consorzio Comunale di Agrigento si è attivato per garantire la gratuità del servizio di trasporto in favore di soggetti con handicap grave, che frequentano gli Istituti Superiori di competenza provinciale e la cui patologia è tale da non consentire autonomamente il trasporto con mezzi pubblici di linea. Sono disponibili le linee guida per il nuovo anno scolastico, la domanda per richiedere il servizio e le informazioni per gli aventi diritto. Inoltre sono stati pubblicati l'informat iva prevista in materia di trattamento dei dati personali, nonché la documentazione da produrre. Le famiglie interessate, per qualsiasi chiarimento, potranno rivolgersi al Settore "Polit iche del Lavoro e dell'Ist ruzione" in via Demetra ad Agrigento, oppure recarsi o telefonare alle sedi Urp del Libero Consorzio di Agrigento. (* PAPI*)
AGRIGENTONOTIZIE
NUOVA GESTIONE DEL SERVIZIO IDRICO,
ECCO LA ROADMAP DELL'ATI
Giorno 16 verranno definiti i
Comuni che potranno occuparsi in proprio delle risorse. Otto, al
momento, i "prescelti": Cammarata, Santo Stefano di Quisquina,
Bivona, Alessandria della Rocca, Cianciana, Burgio, Menfi e Santa
Margherita di Belice
Ati, fumata "quasi" bianca. Dopo
mesi di attesa, forse, per la prima volta l'Assemblea territoriale
idrica ha una roadmap chiara per le proprie scadenze sul futuro della
gestione del servizio idrico. La riunione - lunga, agitata e
conclusasi con un breve briefing con Dario Caputo in Prefettura -
ha innanzitutto fissato due date: il 16 e il 22 (o 27) settembre. Nel
primo caso a riunirsi sarà di mattina il direttivo e in quella
occasione dovrebbero essere definiti (ma dovranno comunque passare
dal voto dell'assemblea) i Comuni che avranno diritto ad avvalersi
dell'articolo 147 della legge Galli e quindi a gestire in proprio
le risorse idriche. Otto sarebbero al momento i "prescelti":
Cammarata, Santo Stefano di Quisquina, Bivona, Alessandria della
Rocca, Cianciana, Burgio, Menfi e Santa Margherita di Belice, queste
ultime due che dovranno successivamente dimostrare di possedere le
cosiddette "acque pregiate", anche se complessivamente un po'
tutti i centri dovranno apportare correttivi all'attuale gestione
per rientrare dentro i parametri di legge.
Nel pomeriggio del 16, stando a quanto
ad oggi stabilito, si dovrebbe tenere un'assemblea aperta con la
presenza di esperti esterni per discutere delle forme di gestione
(quindi Spa a capitale pubblico e azienda consortile speciale),
individuando i pro e i contro di entrambe. Fatto questo tutto
dovrebbe essere rinviato a fine mese per un doppio voto di assemblea:
sui Comuni ex "ribelli" e, appunto, sulla forma di gestione.
Fatto questo - se si riuscirà a fare
tutto - si aprirà una fase dalla durata indeterminata. Bisognerà
infatti capire se i Comuni esclusi presenteranno ricorsi, ad esempio,
(e cosa fare di chi non riconsegnerà le reti) ma soprattutto si
dovrà votare in tutti i Consigli comunali lo statuto della nuova
società-azienda di gestione e questa fase potrebbe essere lunga in
modo quasi indeterminato.
LA SICILIA
ATI
Entro il 16 settembre la decisione
sui comuni non consegnatari.
Ati, fumata "quasi" bianca da
parte dell'attesissimo direttivo di ieri mattina: dopo mesi di
attesa, forse, per la prima volta l'Assemblea territoriale idrica ha
una roadmap chiara per le proprie scadenze sul futuro della gestione
del servizio idrico. La riunione -lunga, agitata e conclusasi con un
breve briefing con Dario Caputo in Prefettura - ha innanzitutto
fissato due date: il 16 e il 22 (o 27) settembre. Nel primo caso a
riunirsi sarà di mattina il direttivo e in quella occasione
dovrebbero essere definiti (ma dovranno comunque passare dal voto
dell'assemblea) i Comuni che avranno diritto ad avvalersi
dell'articolo 147 della legge GaIti e quindi a gestire in proprio le
risorse idriche. Otto sarebbero al momento i "prescelti":
Cammarata, Santo Stefano di Quisquina, Bivona, Alessandria della
Rocca, Cianciana, Burgio, Menfi e Santa Margherita di Belice, queste
ultime due che dovranno successivamente dimostrare di possedere le
cosiddette "acque pregiate", anche se complessivamente un
po' tutti i centri dovranno apportare correttivi all'attuale gestione
per rientrare dentro i parametri di legge. Nel pomeriggio del 16,
stando a quanto ad oggi stabilito, si dovrebbe tenere un'assemblea
aperta con la presenza di esperti esterni per discutere delle forme
di gestione (quindi Spa a capitale pubblico e azienda consortile
speciale), individuando i pro e i contro di entrambe, Fatto questo
tutto dovrebbe essere rinviato a fine mese per un doppio voto di
assemblea: sui Comuni ex "ribelli" e, appunto, sulla forma
di gestione. Fatto questo - se si riuscirà a fare tutto, si aprirà
una fase dalla durata indeterminata. Bisognerà infatti capire se i
Comuni esclusi presenteranno ricorsi, ad esempio, (e cosa fare di chi
non riconsegnerà le reti) ma soprattutto si dovrà votare in tutti i
Consigli comunali lo statuto della nuova società azienda di gestione
e questa fase potrebbe essere lunga in modo quasi indeterminato.
GIOACCHINO SCHICCHI