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Una
nuova palestra al liceo "Fermi", via all'inaugurazione
La
nuova palestra del liceo scientifico "Enrico Fermi" di Sciacca è
una realtà. Ultimati i lavori di completamento e superata la fase
finale dei collaudi tecnici ed amministrativi, la nuova struttura
sarà ufficialmente inaugurata il prossimo 24 settembre alle ore
11 dal commissario straordinario del Libero Consorzio di
Agrigento Girolamo Alberto Di Pisa, che per l'occasione terrà
una conferenza stampa, illustrando i vari passaggi tecnici e
burocratici che hanno portato alla realizzazione di questa importante
struttura, che arricchisce ulteriormente il quadro dell'edilizia
scolastica in provincia, e in particolare in un comprensorio che
conta su una popolazione scolastica considerevole.
Il
progetto, redatto dai tecnici del Settore Edilizia Scolastica del
Libero Consorzio, è stato finanziato con fondi statali e in parte
con fondi dello stesso Libero Consorzio di Agrigento, per un
ammontare complessivo di 2.655.700,00 euro.
Manutenzione
delle strade del comparto ovest, ultimi giorni per le offerte
Scade
oggi, giovedì 19 settembre, alle ore 12.00 il termine per la
presentazione delle offerte relative al bando di gara "Lavori di
m.s. e miglioramento della rete viaria secondaria per una maggiore
accessibilità alle aree interne e sua messa in sicurezza - dorsale:
Menfi - Montevago - S. Margherita Belice - Sambuca di Sicilia -
Sciacca - Caltabellotta". Si tratta di un appalto dell'importo
complessivo di 1.627.017,28 euro, finanziato con fondi del Patto per
lo Sviluppo della Sicilia (Patto per il Sud, decreto del Dirigente
Generale del Dipartimento Trasporti della Regione Siciliana n. 3987
del 24.12.2018) ottenuti dal progetto esecutivo redatto dai tecnici
del Libero Consorzio Comunale di Agrigento.
Le
offerte dovranno essere presentate esclusivamente in modalità
telematica attraverso il portale Gare e Appalti del sito
istituzionale www.provincia.agrigento.it,
ove è possibile consultare il bando di gara e i relativi allegati.
Le
strade interessate sono le SP n. 79, n. 39, n. 43, n. 48 e la SPC (ex
consortile) n. 6. La maggior parte degli interventi sarà concentrata
sulla SP n. 79 Sciacca-Menfi (per la quale è in corso un'altra gara
d'appalto per l'eliminazione delle condizioni di pericolo in alcuni
tratti). Il progetto prevede la sistemazione dei tratti danneggiati,
la rimozione di alcune situazioni di pericolo, il rifacimento e la
bitumazione del manto stradale, nonché il miglioramento della
segnaletica orizzontale e verticale. Il termine per l'esecuzione
dei lavori è di 455 giorni consecutivi e continui, a decorrere dal
giorno del verbale di consegna dei lavori.
Giornale di sicilia
Libero Consorzio
Inter venti nelle strade, bando di
gara scade oggi
Si avvicina la realizzazione dei lavori
di manutenzione straordinaria su strade del versante ovest della
provincia di Agrige n t o. Scade oggi, a mezzogiorno, il termine per
la presentazione delle offerte relative al bando di gara che
comprendono la messa in sicurezza della dorsale Menfi - Montevago -
Santa Margherita Belice - Sambuca di Sicilia - Sciacca - Calt
abellott a. Si tratta di un appalto dell'importo complessivo di 1,627
milioni di euro, finanziato con fondi del Patto per lo Sviluppo della
Sicilia (Patto per il Sud) ottenuti dal progetto esecutivo redatto
dai tecnici del Libero Consorzio Comunale di Agrige n t o. Le strade
interessate sono le provinciali 79, 39, 43, 48 e la ex consortile 6.
La maggior parte degli interventi sarà concentrata sulla strada
provinciale numero 79 Sciacca-Menfi per la quale è in corso un'altra
gara d'appalto per l'eliminazione delle condizioni di pericolo in
alcuni tratti. Il progetto prevede la sistemazione dei tratti
danneggiati, la rimozione di alcune situazioni di pericolo, il
rifacimento e la bitumazione del manto stradale, nonché il
miglioramento della segnaletica orizzontale e verticale. Il termine
per l'esecuzione dei lavori è di 455 giorni consecutivi e
continui, a decorrere dal giorno del verbale di consegna dei lavori.
Un intervento su strade provinciali nel versante ovest della
provincia è stato da poco completato sulla Sciacca - Calt
abellotta.
È poco meno di un miliardo la cifra
che la Regione dovrà recuperare da qui ai prossimi tre anni.
Una montagna che, per dirla con l'a
s s e s s o re all'Economia Gaetano Armao, annullerà gli effetti
positivi della crescita del Pil siciliano. E che costringerà il
governo a misure straordinarie che si tradurranno in pesanti tagli.
Nello Musumeci ha convocato i giornalisti a metà mattinata per «una
operazione verità sui conti» che punta a far rimbalzare le
responsabilità dell'emergenza sul Pd che - è l'accusa - ha
guidato la scorsa legislatura, quando quella montagna ha cominciato a
formarsi senza che ciò facesse squillare campanelli di allarme. Una
mossa con cui il presidente della Regione sdogana una nuova versione
di sé, meno istituzionalmente garbata: «Sono cattolico ma ho
soltanto due guance. Qui qualcuno cerca di rifarsi una verginità
politica, prova a diventare vittima essendo il carnefice». Un passo
indietro. Martedì pomeriggio il governo ha annunciato formalmente
all'Ars che non può garantire la copertura di alcuna legge che
preveda spesa. In più la giunta si prepara a bloccare la spesa di
tutti gli assessorati per risparmiare da qui a fine anno il massimo
possibile (al di fuori di stipendi, pensioni e spese di
funzionamento). Il motivo è proprio quel miliardo di disavanzo da
colmare in 3 anni. Il disavanzo (tecnicamente non un buco) è il
frutto - lo ha spiegato Musumeci - di una revisione di tutti i
bilanci degli ultimi 30 anni. Fra entrate iscritte ma non
verificatesi e maggiori spese, soprattutto alla voce sanità, la
differenza è sostanziale. Il totale del disavanzo della Sicilia
raggiunge i 7 miliardi e 300 milioni. Ben 6 miliardi e 286 milioni
erano già stati certificati dal governo Crocetta che, come prevede
la legge, ha chiesto e ottenuto la rateizzazione in 30 anni. Il
problema è che fra la fine del 2018 e i primi mesi dell'anno sono
emersi altri 640 milioni di disavanzo e poi, ad agosto, gli ultimi
400 milioni. Che sono stati il colpo del Ko. A questo punto, avendo
recuperato finora solo 168 milioni, la Regione si trova a dover
ritagliare fra le pieghe del bilancio oltre 800 milioni. È questa la
fotografia dell'emer - genza. E su questo Musumeci ha chiesto al Pd
di assumersi la responsabilità: perché, si è chiesto il
presidente, già nel 2015 non si è voluto sfruttare la possibilità
di rateizzare tutto il disavanzo? «È chiaro - ha urlato il
presidente - che l'emergenza non si può ascrivere a questo
governo. Trent'anni di mala gestione delle risorse regionali riguarda
tutti, centrodestra e centrosinistra. Ma se nel 2015 il governo
Crocetta avesse fatto il proprio dovere noi oggi avremmo serenamente
spalmato per tre decenni quel debito e non avremmo ulteriormente
appesantito il bilancio della Regione». Musumeci ha letto con
irritazione gli attacchi che martedì hanno fatto in aula all'Ars
il capogruppo Giuseppe Lupo e vari altri deputati del Pd sul blocco
della spesa. E ha risposto a tono: «Non faccio più sconti a nessuno
e richiamo tutti alle loro responsabilità. Il Pd ha governato per 7
anni, fino a ieri, e mi aspetto un atteggiamento di collaborazione».
A partire da altre riforme che possono essere approvate anche senza
stanziare fondi: «Il testo sui consorzi di bonifica darebbe dignità
ai lavoratori e serenità agli agricoltori. E poi c'è il riordino
dell'ist it uto zooprofilattico, la riforma della polizia locale,
gli interventi urgenti in materia di abusivismo lungo corsi acqua, la
riforma delle Ipab, la legge sul tabagismo». Ma è in particolare su
una riforma che Musumeci chiede l'accelerazione all'opposizione e
alla sua stessa coalizione: «Perché non si approva la riforma dei
rifiuti? A chi serve dopo un anno non avere ancora approvato la legge
sui rifiuti? Per dire che il governo non ha risolto il problema? O
per garantire qualche rendita di posizione?». Nell'attesa resta
prioritaria la copertura di quegli 800 milioni di disavanzo.
L'assessore Armao sta mettendo sul tavolo un piano A (i tagli) ma
anche un piano B e un piano C. La speranza è affidata al piano B che
punta a ottenere la possibilità di spalmare in 10 anni invece che 3
questi 800 milioni: è un assist che la Regione ha già quasi
ottenuto perché la commissione paritetica con lo Stato ha approvato
un primo accordo in questo senso che ora deve avere ulteriori
ratifiche. Nell'attesa l'altro passaggio cruciale sarà, a fine
ottobre, la verifica della Corte dei Conti sulla reale entità del
disavanzo. Secondo l'opposizione potrebbe perfino aumentare. Mentre
Armao e Musumeci nutrono un cauto ottimismo sul fatto che possa
diminuire: «È possibile che l'analisi approfondita delle varie
voci di bilancio di questi ultimi 30 anni mostri che la situazione è
diversa. È già successo per molti enti locali». La speranza di
Armao è che da 7,3 miliardi di disavanzo si possa scendere intorno
ai 6. E per questo motivo la Regione ha affidato a una società
specializzata la verifica di questi dati, anche se ci vorranno mesi.
Per ora quindi resta il piano A: Armao ha chiesto a tutti gli
assessori di individuare tagli alle spese per almeno 250 milioni
all'anno. Assessore e presidente contano di approvare la manovra
2020 entro il 31 dicembre di quest'anno «senza alcuna nuova norma
di spesa ma solo con misure di risparmio». Armao conta anche di
poter iscrivere in bilancio nuove entrate ma ha smentito una voce
molto diffusa nei palazzi della politica: «Non reintrodurremo le
maggiorazioni dell'ad - dizionale regionale Irpef e dell'Irap
tolte l'anno scorso». Spera invece, l'as - sessore, di poter
iscrivere maggiori incassi frutto dell'Iva (ci sono segnali in
questo senso) e conta di poter portare a termine una nuova vendita di
palazzi e terreni che garantisca una ventina di milioni. Poi verrà
tagliato tutto il tagliabile e si andrà in aula con la manovra in un
clima che ieri ha fotografato ancora una volta il Pd.
Scrivo libero.it
Servizio
Civile Universale: Il Bando Per Complessivi 39mila Posti In
Disponibile Negli Urp Del Libero Consorzio Di Agrigento
Nuove
offerte di lavoro in enti pubblici ed aziende private, distribuite su
tutto il territorio nazionale, sono nuovamente consultabili negli
Uffici Relazioni con il Pubblico del Libero Consorzio di
Agrigento.Questa volta si tratta di un bando per la selezione di
39.646 operatori volontari da impiegare in 3797 progetti di servizio
civile universale in Italia e all'estero.I progetti hanno una
durata tra gli 8 e i 12 mesi, con un orario di servizio pari a 25 ore
settimanali oppure con un monte ore annuo che varia, in maniera
commisurata, tra le 1145 ore per i progetti di 12 mesi e le 765 ore
per i progetti di 8 mesi. Gli aspiranti operatori volontari dovranno
presentare la domanda di partecipazione esclusivamente attraverso la
piattaforma Domanda on Line (DOL) raggiungibile tramitePC, tablet e
smartphone all'indirizzo https://domandaonline.serviziocivile.it.
Le domande di partecipazione devono essere presentate entro e non
oltre le ore 14 del 10 ottobre 2019. I dettagli di questo bando, sono
consultabili all'Urp di piazza Vittorio Emanuele ad Agrigento e
negli uffici periferici di Canicattì, Bivona, Sciacca, Cammarata,
Licata e Ribera. Telefonicamente, si possono contattare i numeri
verdi 800-315555 oppure 800-236837.