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rassegna stampa del 30 ottobre 2019

Giornale di Sicilia

Approvato il Ddl. Soddisfatto il Movimento 5 Stelle
Ars, la Consulta giovanile regionale è legge
Oggi l'attenzione dell'Aula si sposta sull'iter della riforma dei rifiuti

Approvato il ddl sulla consulta giovanile regionale all'Ars, legge voluta dal Movimento Cinque Stelle e passata ieri a Sala D'Ercole, l'obiettivo si sposta sulla riforma dei rifiuti che questo pomeriggio inizia il suo iter in Aula. Legge fondamentale per il sistema siciliano. Ma che deve fare i conti con il contingente politico, ovvero con lo scontro in atto all'interno della maggioranza con i contrasti tra il presidente Nello Musumeci e il numero uno dell'Ars, Gianfranco Miccichè. Un assaggio delle frizioni la scorsa settimana sui vitalizi, adesso si continua sul tema dei rifiuti. «È venuto il tempo di fare una operazione verità sul sistema dei rifiuti in Sicilia. Ci sono troppi intermediari che ruotano attorno ai pochi impianti esistenti, troppe tariffe che variano da comune a comune, troppi problemi sulla reale politica industriale sui rifiuti. La legge che vuole fare Musumeci si occupa invece di governance sui rifiuti e non dei problemi veri», ha detto ieri in un post su un social network Antonello Cracolici, esponente del Pd partito che ieri ha incontrato i sindaci. «Confronto utile con chi ha davvero il polso della situazione sul territorio - ha detto il capogruppo Giuseppe Lupo - siamo d'accordo con i sindaci, questa riforma non  risolve uno solo dei problemi cheabbiamo di fronte». La proposta del governo, secondo il PD, rischia di creare contraccolpi anche sull'occupazione. «A questo proposito - dicono i deputati Pd -proponiamo di modificare la parte della riforma che prevede la messa in liquidazione delle attuali SRR per creare nuovi enti di gestione, e di prevedere invece l'adeguamento delle società esistenti attraverso modifiche agli statuti». Sono cinquanta gli emendamenti presentati dal gruppo del Pd. Tra le proposte di modifica vi è la riduzione del numero degli Ato a cinque, rispetto ai nove previsti. «In Aula manifesteremo la nostra ferma opposizione ad un disegno di legge che non produrrà alcun risultato positivo per la Sicilia», dicono invece dal gruppo dei Cinque stelle che lamenta un mancato cofronto sul testo. «Aspetto tutti in Aula su fatti concreti, dove il cambiamento reale si misura con fatti reali ed è lì che si vedrà chi vuole cambiare davvero e chi invece vuole che tutto resti uguale», dice l'assessore regionale Alberto Pierobon, «questa riforma allinea la Sicilia al resto d'Italia seguendo le indicazioni di Anac, Corte dei Conti e governo nazionale». (*AGIO*)

Un progetto per richiamare i turisti che sono già stati in città
Presto anche l'itinerario ambientale


Il Parco archeologico Valle dei Templi vuole puntare - sempre per ampliare le possibilità di visite, richiamando quanti nella Valle dei Templi ci sono già stati, - anche su un itinerario ambientale. Si tratta di un percorso lungo 5 chilometri che permetterà ai visitatori di potere conoscere e apprezzare le emergenze ambientali presenti sul territorio la cui rilevanza culturale è stata anche oggetto di attenzione non solo degli storici Sarà lungo 5 chilometri  e consentirà di conoscere le bellezze del territorioUn progetto per richiamare i turisti che sono già stati in città  Presto anche l'itinerario ambientale. Da individuare i testi storici e scientifici e alcuni studi inediti fatti sulla struttura, classici che hanno descritto il magnifico paesaggio su cui sono stati realizzati i Templi e la città di Akragas, ma anche dai viaggiatori del Grand Tour che nei secoli scorsi hanno visitato Agrigento e la Valle. L'itinerario prevede anche la visita alla collezione di piante del «Museo del mandorlo e delle altre specie tipiche dell'arboricoltura siciliana» e al laboratorio del germoplasma dove vengono eseguiti studi e indagini sul patrimonio genetico delle specie. Sarà prevista pure la visita guidata all'Orto di Goethe dove sarà possibile conoscere le colture descritte dal viaggiatore tedesco alla fine del Settecento. Per realizzare un itinerario ambientale, che evidenziasse appunto tutte le bellezze e le rarità della natura di cui Agrigento è capace, l'Unione Europea ha investito altri 815 mila euro. È stato speso però 1.458.000 euro. «L'itinerario ambientale non è ancora fruibile. Stiamo predisponendo il bando per affidarne la gestione - ha spiegato il direttore del Parco archeologico Roberto Sciarratta - . Non è  certamente un itinerario che sipuò percorrere da soli, si tratta di un percorso di 5 chilometri che, però, abbiamo diviso in due». (*CR*)

Comincia il nuovo anno accademico alla presenza del rettore Micari
Università, oggi accoglienza delle matricole

Nuovo anno accademico all'Università di Agrigento: oggi giornata dedicata all'accoglienza delle matricole dei corsi di Laurea dell'Università di Palermo. Alla cerimonia, che si terrà nell'auditorium «Rosario Livatino» del Consorzio Universitario di Agrigento, interverranno: il Rettore dell'ateneo di Palermo, Fabrizio Micari, il sindaco di Agrigento, Calogero Firetto, il presidente di Empedocle Consorzio universitario, Giovanni Di Maida; Dario Caputo, Prefetto della provincia di Agrigento, il professor Lucio Melazzo, presidente del Polo territoriale universitario di Agrigento e le autorità civili, militari e religiose della città. Tre nuovi corsi di Laurea nell'offerta formativa UniPa, quali: Architettura e Ambiente Costruito; Economia e Amministrazione Aziendale e Scienze dell'Educazione, che hanno avuto notevole rilevanza e grande partecipazione di iscritti ai quali si aggiungono quelli già esistenti di Giurisprudenza, Studi Sociali ed Architettura, rendendo di fatto il Consorzio Empedocle stabile, competitivo e ricercato da tanti ragazzi che vogliono intraprendere un percorso universitario di qualità, rimanendo nella provincia agrigentina. «Una vera giornata di festa - spiegano dal Consorzio universitario - che si concluderà con uno spettacolo teatrale itinerante arrivato dagli Stati Uniti dal titolo: «Viva La Gente», interamente realizzato da studenti universitari da ogni parte del mondo, insieme per questo spettacolo, che va avanti già da quaranta anni. Una bella occasione di condivisione all'insegna della cultura accademica e dello spettacolo aperta a tutti coloro che vogliono partecipare». Intanto ci sarà tempo fino al 17 novembre per potersi iscrivere al corso di laurea in mediazione linguistica. Subito dopo inizieranno le lezioni. Il corso di laurea mira a fornire una formazione per operatori nell'ambito della mediazione culturale in relazione ai problemi correnti che la Sicilia si trova ad affrontare a causa della grande sfida migratoria. (*PAPI*)

Villa Genuardi
Giardini storici tutti da scoprire

Villa Genuardi, ad Agrigento in via Ugo La Malfa, ospita la mostra intitolata «Villa Genuardi e i giardini storici di Agrigento: dal Giardino degli Dei al Giardino del Vescovo». Il progetto culturale si avvale della consulenza botanica dei professori Rosario Schicchi e Manlio Speciale, rispettivamente  direttore e curatore dell'Orto Botanico - Sistema museale di Ateneo dell'Università degli Studi di Palermo. L'evento è stato realizzato anche in collaborazione con il Comune di Agrigento, il Libero Consorzio Comunale di Agrigento, la Curia Vescovile, il Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi ed il Fai - Giardino della Kolymbethra.

Consorzio universitario

L'accoglienza delle matricole

L'auditorium del Consorzio universitario di Agrigento, in via Quartararo alle 11, ospita la cerimonia di accoglienza delle matricole per il nuovo anno accademico 2019/2020. Interverranno il rettore Fabrizio Micari, il sindaco di Agrigento Calogero Firetto, il presidente del Consorzio universitario di Agrigento Giovanni Di Maida (nella foto), il Prefetto Dario Caputo, il prof. Lucio Melazzo, presidente del Polo territoriale universitario di Agrigento e le autorità civili, militari e religiose della città. Ospite dell'evento sarà una rappresentanza del cast di «Viva la Gente» che in ambito mondiale diffonde i valori dell'integrazione e della pace attraverso spettacoli musicali e ARTISTICI. (* ACAS*)

Quotidiano di Sicilia

Piano triennale delle opere pubbliche per un totale di oltre 63 milioni di euro - QdS

Undici milioni di euro per quanto concerne il 2019, poi 38,4 per il 2020 e 13,1 per il 2021. L'importante documento è stato approvato dal Libero Consorzio comunale agrigentino
AGRIGENTO - Il Libero Consorzio comunale ha reso noto tramite un comunicato ufficiale che si avviano a completamento gli interventi compresi nel Programma triennale dei lavori pubblici 2019/2021, approvato lo scorso settembre insieme al bilancio di previsione 2019 e del bilancio pluriennale 2019/2021.
"Grazie all'intensa attività del settore Attività negoziale - hanno fatto sapere dall'ex Provincia regionale - e all'accurato lavoro di progettazione da parte dei tecnici del Libero Consorzio, sarà possibile la realizzazione di una serie di opere e di interventi sull'intero territorio provinciale, con investimenti per oltre 63 milioni di euro nel triennio. Gli interventi riguardano sia la viabilità che l'edilizia scolastica provinciale".
I lavori previsti e inseriti nel Programma triennale arrivano a un ammontare di 11.645.892,45 euro per il 2019, di 38.433.915,41 euro per il 2020 e di 13.128.646,88 di euro per il 2021 per un totale complessivo nel triennio di 63.208.454,74 euro.
"Gli interventi per il 2019 - hanno precisato dall'Ente - riguardano dodici gare per lavori e interventi urgenti per migliorare la viabilità provinciale. Di queste nove sono state appaltate o sono in fase di aggiudicazione mentre altre tre gare, i cui bandi sono già pronti, andranno in gara nei prossimi mesi".
"Le gare ancora da espletare - hanno sottolineato - riguardano, tra l'altro, il progetto dei lavori di manutenzione straordinaria per il miglioramento della rete viaria secondaria comparto Cattolica Eraclea-Ribera-S. Margherita Belice-Sambuca di Sicilia-Menfi-Sciacca-zona Ovest 2 e il progetto dei lavori di manutenzione straordinaria della rete viaria secondaria comparto Menfi-Montevago-Santa Margherita Belice-Ribera-Cianciana-zona Ovest 3 per un totale di oltre cinque milioni di euro".
Interventi fondamentali per la sicurezza degli utenti della strada, ma che si spera possano dare anche una boccata d'ossigeno all'economia del territorio e a tutto il settore delle opere pubbliche.

Progetto biometano, chiesto consiglio comunale aperto

La richiesta di un consiglio comunale aperto è stata protocollata questa mattina dalle organizzazioni professionali agricole e dal comitato spontaneo degli agricoltori.
Una seduta da svolgere il 15 novembre prossimo con l'obiettivo di fare il punto sulla vicenda My Ethanol e avere elementi di novità e chiarezza sull'impianto biomasse di contrada Scunchipani.
L'intera comunità, scrivono a supporto della richiesta, ha bisogno di avere risposte certe e chiare perché ad oggi di chiaro nel progetto dell'imprenditore Moncada non c'è nulla.
Per le organizzazioni agricole e il comitato degli agricoltori, ma l'iniziativa è supportata anche dai comitati di quartiere e da tante associazioni e singoli cittadini, è nell'aula consiliare del comune di Sciacca che occorre fare il punto della situazione e stabilire le iniziative da intraprendere, che possono essere quelle di dare forza alla rappresentanza parlamentare regionale per quel percorso di verifica del progetto avviato dalle commissioni salute, territorio e ambiente e attività produttive dell'Ars e, al tempo stesso, sollecitare e sostenere il sindaco Valenti intraprendere iniziative concrete e immediate nei confronti degli enti che fin quì hanno seguito e autorizzato il progetto presentato dalla My Ethanol.
Su questo fronte una novità si registra. E' arrivato il parere dell'Ufficio Territoriale di Agrigento, richiesto dal Libero Consorzio su espressa sollecitazione del sindaco di Sciacca, ma il risultato ancora una volta non è quello della chiarezza auspicata. Un parere che, dice e non dice, lascia diverse zone d'ombra e non entra nel merito delle autorizzazioni contestate.
Prosegue, invece, l'esame della documentazione del progetto dell'impianto di biomasse da parte dei tecnici dell'assessorato regionale al territorio e ambiente che, come ha dichiarato recentemente la parlamentare Margherita La Rocca Ruvolo, si stanno avvalendo anche della collaborazione di un chimico. Si sta facendo un lavoro accurato, ha commentato Margherita La Rocca Ruvolo respingendo l'accusa verso una politica che sulla vicenda è rimasta a guardare.
Anche le associazioni professionali agricole e il comitato spontaneo degli agricoltori della zona hanno parlato di silenzio assordante e pur condividendo le iniziative e gli approfondimenti che giustamente stanno portando avanti alla Regione, così come all'ex provincia, ritengono che sia necessaria una operazione chiarezza sul progetto e che tutti gli atti, le consulenze e i pareri vengano resi pubblici e analizzati affinché la città sia consapevole di quello che si vuole realizzare nel proprio territorio. La sede deputata a fare chiarezza e stabilire le iniziative da portare avanti è il consiglio comunale.
Intanto agricoltori, associazioni di categoria e comitati di quartiere continuano l'opera di sensibilizzazione e chiamano a raccolta anche la chiesa e le scuole di Sciacca.

SICILIA24H
Maltempo, strade e detriti, Provincia a lavoro La Provincia di Agrigento informa che dopo tre giorni di lavoro è stata restituita al transito la strada provinciale 2 Piano Gatta-Montaperto-Giardina Gallotti, chiusa poco prima dell'alba dello scorso 25 ottobre per diversi smottamenti provocati dall'ondata di maltempo. Conclusi i lavori di rimozione del fango e dei detriti, la strada è nuovamente transitabile. Tuttavia il Settore Infrastrutture Stradali invita egualmente alla massima prudenza gli automobilisti per il pericolo rappresentato dal fondo stradale ancora insidioso in alcuni punti. Nel frattempo proseguono i lavori per il ripristino della normale transitabilità sulle altre strade, in particolare nei comparti est e centro-nord, investiti dall'ondata di maltempo.

LA SICILIA
Università, oggi si parte con l'accoglienza delle matricole per il nuovo anno accademico g.s.)

L'Università agrigentina riparte, dopo anni di ombre e dopo che, per un breve ma complesso periodo, si è rischiata la chiusura della struttura. Oggi, presso all'auditorium di via Quartararo, si terrà la cerimonia di accoglienza delle matricole del nuovo anno accademico 2019/2020 dei corsi di studio attivati presso il Polo territoriale universitario di Agrigento dell'Università degli studi di Palermo, i primi dopo che Unipa aveva deciso di ritirare i "remi in barca" a causa della situazione di incertezza in cui si trovava l'allora Cupa. L'arrivo di nuovi corsi che ha trovato l'interesse degli studenti, dato che l'oggi Ecua ha fatto registrare oltre 300 nuove iscrizioni, segnale che l'offerta presentata ha riscosso l'interesse delle matricole. In particolare stando ai dati oggi forniti dal consorzio universitario "Empedocle", oltre 100 iscritti ha fatto registrare il corso in Scienze dell'educazione (l'unico senza numero chiuso), 50 il corso in Economia e amministrazione aziendale e il resto suddivisi quasi in numeri uguali tra il corso di Architettura e Ambiente Costruito e Mediazione linguistica. A questi si aggiungono ovviamente gli iscritti al corso di Servizio sociale (l'unico "sopravvissuto" negli anni passati) e ovviamente gli iscritti ai corsi di studio di Architettura e Giurisprudenza in corso di "smaltimento". Presenti alla cerimonia saranno, tra gli altri, Fabrizio Micari, rettore dell'Università degli Studi di Palermo; Fabio Mazzola, prorettore vicario università degli Studi di Palermo; Antonio Romeo, il direttore generale dell'Università degli studi di Palermo e il sindaco di Agrigento Lilla Firetto. Insomma, si riparte, con l'obiettivo del recupero del centro storico in cui l'Università di Palermo vorrebbe investire con forza, partendo con il recupero dell'ex ospedale civile di via Atenea, il trasferimento nel cuore antico della città almeno del corso di Architettura e l'apertura dentro l'ex palazzo Tomasi della sede del Consorzio universitario di Agrigento, di recente trasferito all'Ecua dal Comune.

RAFFADALI, NUOVI CONTATORI IDRICI è BAGARRE CONTRO GIRGENTI ACQUE RAFFADALI.

 Installazione dei contatori idrici: il clima si surriscalda e le procedure, come già successo in passato, si fermano, almeno per il momento. Dopo i primi interventi portati a termine con successo insperato lunedì (tanto che persino l'azienda non era probabilmente convinta che si riuscisse a collocare anche un solo contatore), ieri la macchina si è inceppata a causa della resistenza da parte dei cittadini, i quali, si sono fortemente opposti alla possibilità che le loro utenze idriche venissero trasformate da forfettarie a puntuali. Singole utenze, in realtà, tanto che gli interventi portati a termine dovrebbero essere letteralmente "spot", trattandosi di cittadini "resistenti" che si erano opposti anni fa all'installazione dei contatori, in modo quindi "recidivo". Lavoro che non è stato possibile (tranne in un paio di casi) nemmeno con l'intervento in campo della Polizia Municipale di Raffadali (che avrebbe identificato un funzionario della Girgenti Acque) e l'interessamento dei carabinieri della locale Stazione, che hanno poi raccolto e verbalizzato le segnalazioni del funzionario stesso. Fortunatamente, pare, non sono volate più che parole grosse e qualche minaccia, ma il clima certamente renderà più complesso fare tutto nei prossimi giorni. Certo è che la gente, convinta (chissà perché) che non avrebbe più dovuto pagare a contatore, o che, ancor meglio, non si sarebbe dovuta più confrontare con il gestore privato, non ha potuto in alcun modo "accogliere" positivamente gli operatori. La questione è comunque transitata direttamente all'attenzione della Prefettura di Agrigento che, da canto suo, ha anche coinvolto il Comando provinciale dei carabinieri anche se al momento non è noto quali misure verranno disposte. La stessa società, ad ogni modo, quantomeno la gestione commissariale della stessa, ritualmente interessata per ottenere una posizione sulla vicenda si è, come ormai costume, sottratta ad ogni confronto con la stampa. Certo è che nel "braccio di ferro" che sembra essersi ormai avviato in particolar modo su Raffadali, il processo di "normalizzazione" delle utenze idriche sembra ormai un destino "tracciato", per quanto solo il 7 novembre il Tribunale amministrativo regionale si pronuncerà nel merito della richiesta di sospensiva avanzata dalla Prefettura proprio sull'ordinanza del sindaco Silvio Cuffaro che, a fine settembre decise che da ottobre il Comune avrebbe potuto gestire l'acqua da solo. GIOACCHINO SCHICCHI


SCIACCA
Impianto biometano My Ethanol L'Uta: «Produzione alimentare» Ma la protesta non si placa Il parere della Struttura Territoriale dell'Ambiente chiesto dal Libero Consorzio SCIACCA.
 Il progetto della My Ethanol in contrada Piana Scunchipani non risulta in gran parte soggetto, sia nell'attuale configurazione che a seguito delle modifiche, alla disciplina dell'Autorizzazione Integrata Ambientale. Sono invece valutate come modifiche sostanziali, e il gestore dovrà richiedere l'autorizzazione, le emissioni in atmosfera. E' questo, in sintesi, il parere trasmesso dalla Struttura Territoriale dell'Ambiente di Agrigento e Caltanissetta, in seguito ad una specifica richiesta avanzata dal Libero Consorzio Comunale di Agrigento. Un parere che determina un punto in favore della società del Gruppo Moncada, ma che in città non mette fine ai dubbi ed alla "battaglia" delle autorità comunali e delle associazioni per tentare di bloccare i lavori che sono attualmente in corso e che riguardano l'ampliamento della distilleria ex Kronion. Secondo la struttura territoriale per l'ambiente, l'impianto non rientra tra le altre cose nella categoria industria chimica produzione di prodotti chimi organici, in quanto l'alcol prodotto si configura come prodotto alimentare e non come prodotto chimico. Vista la potenzialità dell'impianto il progetto non rientra tra gli impianti per il trattamento e la trasformazione di materie prime vegetali con una capacità di produzione di prodotti finiti di oltre 300 tonnellate al giorno su base trimestrale, e non è quindi soggetto a verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale. E' invece valutata come modifica sostanziale, ed il gestore dovrà richiedere l'autorizzazione, l'aspetto delle emissioni in atmosfera. Il sindaco di Sciacca Francesca Valenti non appena ricevuta la nota della Struttura territoriale per l'ambiente, ha provveduto ad inoltrarla al consulente Patrizia Livreri ed ha trasmesso alla stessa struttura una nota di contestazione riservandosi controdeduzioni. Nel frattempo, la documentazione tecnica è oggetto di verifica da parte dei tecnici dell'assessorato regionale al territorio e ambiente, che si stanno avvalendo anche della collaborazione di un chimico. Sempre ieri, è stata avanzata richiesta di un consiglio comunale aperto dalle organizzazioni professionali agricole e dal comitato spontaneo degli agricoltori. GIUSEPPE RECCA

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