Agrigentonotizie.it
Pennelli a mare, il consulente: "Liquami non trattati a poche centinaia di metri dalla riva".
era un doppio problema; le perdite dai pennelli a mare che scaricavano a poche centinaia di metri e non a chilometri di distanza e il mancato trattamento dei liquami che arrivavano a mare con una semplice e grossolana grigliatura".Il professore Salvatore Sciacca, consulente del pubblico ministero Antonella Pandolfi, descrive un contesto di assoluta gravità dietro il funzionamento dei pennelli a mare, vale a dire le condotte sottomarine dell'impianto di depurazione che avrebbero scaricato reflui sulle acque del litorale di San Leone senza un adeguato filtro. Il processo, davanti ai giudici della seconda sezione penale presieduta da Wilma Angela Mazzara (a latere Manfredi Coffari e Micaela Raimondo), è entrato nel vivo ieri con l'audizione del docente, ormai in pensione, dell'università di Catania che, con la sua consulenza, nel 2012, fece scattare il sequestro delle condotte. Gli imputati sono cinque. Si tratta di Marco Campione, 55 anni, di Agrigento, legale rappresentante di Girgenti Acque Spa; Giuseppe Giuffrida, 69 anni, di Gravina di Catania, ex amministratore delegato del gestore del servizio idrico integrato nell'Agrigentino; Bernardo Barone, 64 anni, direttore generale dell'Ato idrico, di Agrigento. Nella lista pure Pietro Hamel, 65 anni, di Porto Empedocle, dirigente tecnico dell'Ato idrico e Maurizio Carlino, 56 anni, progettista e direttore dei lavori, entrambi di Favara. Secondo la Procura, le condotte cadevano a pezzi, le centraline di sollevamento andavano in tilt e dalla fogna si scaricava a mare con un filtro scarso. L'inchiesta è stata avviata nel 2011 dopo gli innumerevoli esposti di cittadini e associazioni che segnalavano sporcizia e cattivi odori nel mare di San Leone. "I liquami - ha aggiunto Sciacca rispondendo agli avvocati del collegio difensivo Giuseppe Scozzari, Lillo Fiorello e Salvatore Tirinnocchi - finivano in acqua, a poche centinaia di metri e senza il doppio trattamento depurativo previsto dalla legge. Questo avveniva anche perché sulla condotta gravava un numero di utente spropositato".
LA
SICILIA
PATTO
PER LA SICILIA, E' BUFERA SULLA RIVOLUZIONE DEI FONDI
REGIONE.
Il governo rimodula 11,3 milioni per la viabilità provinciale
Catania,
via libera alle ruspe nelle ex Post per costruire il tribunale-bis
CATANIA.
Buona la prima? Non proprio. Ma, nonostante la rivolta in alcuni
territori, il governo regionale prosegue imperterrito nello switch
dei fondi del Patto per la Sicilia. Seguendo il medesimo schema:
revoca dei finanziamenti ai progetti «non cantierabili» e risorse
spostate su nuove priorità. Diverse, s'intende, da quelle stabilite
nel 2016 dalla giunta di Rosario Crocetta sui 6 miliardi che fino a
sabato scorso, a Catania, Matteo Renzi rivendicava, rinfacciando a
Nello Musurneci di «non aver speso un euro».
Così
è, se vi pare. La giunta regionale aveva già deciso la revoca di
48,3 milioni, per «verificata mancanza di progetto esecutivo», agli
"interventi nelle aree di crisi complessa" di Gela e
Termini Imerese .
Ma
negli scorsi giorni sono arrivate, in sequenza, altre due delibere
del governo Musumeci sul Patto per la Sicilia. Una è una "semplice"
(ma attesissima sotto il Vulcano) rimodulazione del progetto della
nuova cittadella giudiziaria di Catania. A parità di risorse
disponibili (40 milioni del Fondo sviluppo e coesione), l'intervento
sull'ex Palazzo delle Poste di viale Africa cambia radicalmente:
niente più ristrutturazione dell'immobile, ma adesso si prevede
l'abbattimento e la successiva ricostruzione. Su proposta
dell'assessore alle Infrastrutture, la giunta regionale ha infatti
destinato 3,5 milioni alla demolizione e 36,3 milioni al nuovo
edificio, «La scelta spiega Marco Falcone - è emersa dalla indagini
geotecniche, geognostiche e strutturali (ora sospese col costo finale
di 145mila euro; nel vecchio progetto ne erano previsti ben 673mila,
ndr): abbattere e ricostruire è preferibile rispetto al mantenimento
dell'esistente». Il 22 novembre, annuncia Falcone, «è prevista la
gara per appaltare la demolizione, con la prospettiva di far partire
i lavori a inizio 2020». E un obiettivo simbolico: «Ruspe già in
azione per l'inaugurazione dell'anno giudiziario». In attesa di «una
gara internazionale per un progetto architettonico di altissimo
profilo».
Ma
se la decisione sul tribunale-bis di Catania, al di là del dibattito
sull'opportunità di quel sito, era annunciata, lo stesso non si può
dire dell'altra delibera di giunta sui fondi del Patto. Sempre su
proposta di Falcone, il governo ha rimodulato 13,1 milioni destinati
a "interventi di viabilità provinciale". Revocando (in
tutto o in parte) le risorse a sette progetti per finanziarne altri
10. Il più penalizzato è il Comune di Bronte, che perde 3,4milioni
per il la via di fuga fra l'abitato e la Statale 284. Niente più
risorse per la variante della Strada provinciale 22 di Gagliano (l
milione), per il primo lotto della Sp 55 di Mezzojuso (2,5 milioni),
salta anche il microcantiere (83mila euro) sulla Sp 33 "del
Fiumefreddo". Dei quasi 5 milioni previsti per rifare il
collegamento fra Calatafimi e la Sp 37 ne vengono ripescati 3,7 per
un intervento più ridotto. Così come due progetti che riguardavano
la Fiumedinisi tanto dell'ex sindaco Cateno De Luca, ora in carica a
Messina, vengono soppressi per cofinanziare solo un intervento sulla
strada per Pedaria.
Chi
vince? Soprattutto il sud-est dell'Isola, anche stavolta. Nel
Siracusano: 3,9 milioni sul nuovo piatto per la Sp Cassaro-Cozzo
Bianco-Buscemi; 500mila euro per una rotatoria sulla Sp 3
Augusta-Villasmundo; 365mila euro per la Sp 32 Carlentini -
Pedagaggi. Nel Catanese: 1,5 milioni per la sistemazione della Sp
20/III (decisiva per Raddusa); 700milaeuro per il rifacimento - di un
ponte sulla Sp 4/1 di Santa Venerina e 260mila per il ponte Lembisi
sulla Sp 28/II, arteria-chiave per la Militello di Musumeci; 400mila
euro per lavori urgenti sulla Sp 77/1 (in zona etnea). Almeno altri
500mila euro vanno a occidente, alla Provinciale fra Partinico e San
Cipirrello.
E
il fronte del no, già infuocato, si allarga. Anche dentro il
governo, con il vicepresidente Gaetano Armao che ha manifestato
quelli che fonti di giunta definiscono «evidenti mal di pancia»
soprattutto per Gela, città d'origine (e collegio elettorale) della
compagna, la deputata berlusconiana Giusi Bartolozzi. Altro pesante
distinguo nel centrodestra da Riccardo Savona: «La norma prevede che
la commissione Bilancio - spiega a Meridionews il presidente forzista
- esprima sulla delibera di giunta un parere preventivo, che,
nonostante diverse sol- lecitazioni, non - è ci è stato richiesto".
A
cavalcare la protesta sono soprattutto MSS e Pd, firmatari ieri di un
ordine del giorno all'Arso «La giunta non può rimodulare i fondi
senza passare in commissione: la delibera va subito revocata»,
incalza Nuccio Di Paola, grillino gelese. Che annuncia l'imminente
audizione del sindaco Lucio Greco e del commissario straordinario di
Termini. E proprio ieri in commissione è arrivata la furia del
sindaco di Bronte: «Hanno confermato i nostri dubbi, l'iter del
taglio è viziato. Non siamo più nella fase delle scelte politiche,
ma è il momento - minaccia Nunzio Calanna - di rivolgersi alle
autorità competenti». Il sindaco ha la sponda del suo Sponsor
politico, il deputato dem Anthony Barbagallo, che parla di «procedura
illegittima» e di «scippo», definendo «inaccettabile»
la
linea del governo Musumeci basata su «scelte puramente politiche».
Sulla
rimodulazione degli 11 milioni per la viabilità provinciale,
l'assessore Falcone risponde Con diplomazia: «Non parlerei di
progetti bocciati, ma momentaneamente congelati e suscettibili di
essere finanziati con fondi delle Infrastrutture. La protesta di
Bronte? Mi dispiace per la forma e per i toni, ma tutte le scelte
sono fondate su un elemento oggettivo: ai progetti non esecutivi
abbiamo preferito quelli immediatamente cantierabili. Ognuno si
assuma le proprie responsabilità». Ancor più esplicito il collega
delle Attività produttive, Mimmo Turano, autore della richiesta di
revoca dei fondi di Gela e Termini. « Vogliono sentirmi in
commissione? Sono pronto anche adesso. La delibera deve avere il
parere, obbligatorio ma non vincolante della Bilancio? Lo chiederemo.
E, qualunque esso sarà, andremo avanti lo stesso: abbiamo deciso di
puntare su progetti innovativi e fattibili, dimostreremo carte alla
mano che quelli bocciati non potevano essere rifinanziati». Quanto
basta per alimentare più di un sospetto che il livello di scontro di
"tutti contro tutti" sia destinato ad alzarsi.
MALTEMPO
Licata
sott'acqua
Crolla
muro
stop
treni tra Gela e Canicatti.
LICATA.
Sistema fognario in tilt, gente intrappolata nelle auto, attività
commerciali invase dall'acqua. E' l'ennesima cronaca di un disastro
per Licata. La nuova ondata di maltempo ha definitivamente messo in
ginocchio un territorio che stava ancora provando a rialzarsi dopo la
batosta della scorsa settimana. Le intense precipitazioni che nella
notte tra lunedì e martedì e poi per gran parte della mattinata di
ieri hanno sferzato la città hanno fatto sprofondare Licata. E' bene
precisa re che non ci sono state sottovalutazioni. L'allerta diramata
era gialla, con un grado di pericolosità moderata. L'acqua caduta ha
però di gran lunga superato il livello di guardia e a nulla è valsa
l'attivazione del sistema di pompe idrovore, non in grado di smaltire
quanto arrivava dal cielo. Il risultato è stato il solito, ormai
abituale scenario: corso Serrovìra, Piazza Gondar,
Fondachello-Playa, Piazza Duomo, via Mogadiscio, via Salso, via
Nazario Sauro, contrada Marcotto sono finite sott'acqua con enormi
danni economici di cui si potrà avere una stima solo oggi quando
inizierà la conta. Il Sindaco Galanti ha chiesto aiuto alle
istituzioni. "Non è ammissibile che vi sia un'Italia sott'acqua
a cui si sta rivolgendo l'attenzione delle Istituzioni - si vedano
Venezia e Matera - e che solo Licata venga lasciata sola".
Problemi anche per il traffico ferroviario. A causa di detriti sulla
linea tra Licata e Campobello è stata sospesa la circolazione sulla
linea Gela-Canicattì. Un muro di 80 metri è crollato sulla linea
Gela-Butera. RFI è già al lavoro con i propri tecnici e in attesa
della conclusione dell'intervento il servizio sarà garantito con bus
sostitutivi.
La Sicilia
Studenti dell'Istituto Agrigento Centro ospiti del Libero Consorzio per parlare di Legalità
L'aula consiliare del Libero Consorzio Comunale di Agrigento ha ospitato stamani un incontro con gli studenti della scuola media dei plessi "Garibaldi" e "Pirandello" dell'Istituto comprensivo "Agrigento Centro".
L'iniziativa si inserisce nel contesto della settimana della Legalità organizzata dal prestigioso Istituto agrigentino, diretto da Anna Rita Gangarossa, e patrocinata dall'ex Provincia, con l'intento di promuovere la cultura della legalità e rafforzare il concetto di cittadinanza responsabile e consapevole nei ragazzi.
La scuola, infatti, promuove il concetto di legalità fin dai primi anni di istruzione, permeando di regole di buona educazione e convivenza civile il vivere quotidiano degli alunni all'interno della comunità scolastica.
La manifestazione è stata aperta dai saluti del prefetto di Agrigento, Dario Caputo e del capo di gabinetto dell'ex Provincia, dott.ssa Maria Antonietta Testone.
Per l'occasione gli alunni hanno omaggiato il Commissario Straordinario del Libero Consorzio, dott. Alberto Girolamo di Pisa, con una "pietra d'inciampo", in memoria della scorta del Giudice Giovanni Falcone, da loro realizzata.
All'iniziativa sono intervenuti, altresì, il Capo di Gabinetto della Prefettura di Agrigento, dott.ssa Elisa Vaccaro, il Comandante della Compagnia Carabinieri di Agrigento, Cap. Marco La Rovere e il giornalista Alan David Scifo, autore del libro "Sud del Sud".
Il tema dell'educazione alla legalità, dunque, fondamento nella costruzione dell'identità dello studente nella loro veste di cittadino.
Nel corso dell'incontro, infatti, sono stati trattati diversi temi: sicurezza personale e collettiva, educazione stradale, comportamenti a rischio nell'utilizzo della rete, uso di sostanze stupefacenti, bullismo e cyberbullismo. Si è riflettuto, inoltre, sulle loro conseguenze legali.
Molti gli interventi dei ragazzi che hanno dimostrato interesse e curiosità per le tematiche trattate.
Gds.it
Ex Provincia di Agrigento, sbloccati fondi per aiutare gli studenti disabili
Si completa la Consulta per i servizi ai disabili, organismo insediato nella sede dell'ex Provincia. Si terrà infatti, domani, nella sede del settore "Solidarietà Sociale" di via Esseneto del Libero Consorzio ad Agrigento, alle 10,30, la nomina del rappresentante del Terzo Settore della Consulta per i servizi in favore dei disabili.
La nomina avverrà, in seduta pubblica, mediante estrazione a sorte come previsto dal regolamento istitutivo della Consulta. Il settore "Settore Solidarietà Sociale, Trasporti", a tale scopo, aveva richiesto a ciascuna associazione e cooperativa operante nell'ambito del terzo settore ed avente sede nel territorio della Provincia, di voler comunicare un proprio nominativo di un rappresentante da inserire in questo organismo.
La Consulta per i servizi in favore degli studenti disabili è stata costituita con determinazione nel 2018 dal Commissario Straordinario Alberto Girolamo Di Pisa, in conformità al decreto del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, che risale al 2011.
Agrigentonotizie
Progetto "Tartalife", ecco tutti i risultati: tra i partner anche il Libero consorzio
Ufficio stampa Libero consorzio Agrigento
Oltre un milione di turisti coinvolti, oltre 6 mila eventi pubblici, più di 1500 tartarughe curate nei centri di recupero e, sopratutto, riduzione delle catture accidentali di tartarughe (stimate in oltre 40 mila all'anno solo in nei mari italiani) grazie alle nuove attrezzature progettate dai tecnici. Sono solo alcuni dei numeri del progetto UE "Tartalife - Riduzione della mortalità della tartaruga marina nelle attività di pesca professionale"- LIFE12 NAT/IT/000937, contenuti nel Layman's Report pubblicato sul sito www.tartalife.eu e presentato durante il convegno conclusivo del progetto che ha avuto come ente capofila l'Istituto di Scienze Marine del CNR di Ancona e tra i partner il Libero Consorzio Comunale di Agrigento. Il report (rivolto al grande pubblico e redatto al termine dei progetti europei per esporre le attività svolte all'interno degli stessi) riassume le novità tecniche e le informazioni finalizzate alla conoscenza dell'interazione tra la Caretta caretta e i sistemi di pesca e alla riduzione della mortalità.
Le proposte più importanti hanno riguardato: la sostituzione degli ami tradizionali nei palangari con gli ami circolari che riducono al minimo la possibilità di ingestione dell'amo (53 barche e 239 pescatori coinvolti nelle prove); i dissuasori luminosi nelle reti da posta (4 barche e 14 pescatori coinvolti con i LED UV); il TED (acronimo di Turtle Excluder Device), una particolare griglia inclinata che permette la fuoriuscita della tartaruga catturata dalle reti a strascico senza compromettere la cattura delle specie commerciali (33 barche e 180 pescatori). E ancora, la proposta di nuove nasse da pesca, le nasse collassabili, che si richiudono completamente su sé stesse occupando pochissimo spazio a bordo e al tempo stesso impediscono fisicamente l'entrata delle tartarughe.
Le nuove tecniche hanno portato all'azzeramento delle catture accidentali nelle reti con TED e dissuasori luminosi e con le nuove nasse, e alla riduzione del 30% delle catture con gli ami circolari. Risultati raggiunti grazie anche alla formazione dei pescatori (quasi 600 coinvolti nei seminari informativi e oltre 700 sulle azioni di recupero), le azioni di informazione al pubblico, con migliaia di eventi per i turisti, e il programma di formazione per gli studenti "Scopri-Tarta", che in Sicilia è stato organizzato e gestito dallo staff del Settore Ambiente del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, che ha anche gestito i desk informativi a Licata, Porto Empedocle e Sciacca sui fondi FEAMP per gli operatori professionali della pesca. Sempre grazie ai finanziamenti europei sono stati potenziati con nuove attrezzature i centri di recupero, tra cui quello di Cattolica Eraclea (ai quali si sono aggiunti punti di raccolta delle tartarughe, es. a Lampedusa, per lo stazionamento temporaneo) e realizzati dei corsi di formazione per gli operatori. Infine, ben 8 gli articoli pubblicati su riviste scientifiche internazionali che hanno fatto conoscere il Tartalife in tutto il bacino del Mediterraneo e non solo
Siciliaonpress
Il 20 novembre il sorteggio del rappresentante del Terzo Settore nella Consulta per i disabili - Sicilia ON Press
Si svolgerà mercoledì 20 novembre, nella sede del settore "Solidarietà Sociale" di Via Esseneto del Libero Consorzio ad Agrigento alle ore 10:30, la nomina del rappresentante del Terzo Settore della Consulta per i servizi in favore dei disabili. La nomina avverrà, in seduta pubblica, mediante estrazione a sorte come previsto dall'art. 3 comma 1 del regolamento istitutivo della Consulta.
Il settore "Settore Solidarietà Sociale, Trasporti, RPD", a tale scopo, aveva richiesto a ciascuna Associazione e Cooperativa operante nell'ambito dell'handicap ed avente sede nel territorio della Provincia, di voler comunicare un proprio nominativo di un rappresentante da inserire nella Consulta.
La Consulta per i servizi in favore degli studenti disabili è stata costituita con determinazione n° 149 del 19/11/2018 del Commissario Straordinario Alberto Girolamo Di Pisa, in conformità al decreto del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca del 30/12/2011.
La Consulta si propone di essere un soggetto propositivo e di confronto in tema di servizi socio-assistenziali in favore degli studenti disabili per migliorare la qualità e l'efficienza dei servizi resi e, quindi, sostenere la loro inclusione dentro la scuola e nella società.
La Consulta ha quindi il compito di promuovere la più ampia partecipazione delle persone portatrici di handicap, per assicurare loro l'esercizio del diritto all'educazione, all'istruzione, all'assistenza e all'integrazione sociale nel rapporto con le Pubbliche Amministrazioni.