Giornale di Sicilia
Il provvedimento della giunta
Sì all'esercizio provvisorio, più risorse per enti e teatri
A preoccupare è la situazione della Sas: ha perso i primi ricorsi presentati dagli ex precari della Multiservizi non stabilizzati
Antonio Giordano
PALERMO
Con il ddl per l'esercizio provvisorio si allargano i cordoni della borsa per 149 milioni nel 2020 e 151 nel 2021. Il testo è stato approvato dalla giunta del 30 dicembre e trasferito all'Ars il mattino successivo. Una legge di undici articoli che autorizza il pagamento in dodicesimi fino a quando non saranno approvati i documenti finanziari e comunque non oltre l'ultimo giorno di febbraio: il 29 essendo il 2020 un anno bisest ile. Possono tirare, dunque, un respiro di sollievo quegli enti e associazioni per i quali era stata ipotizzata una riduzione degli stanziamenti per il 2020, riduzione che sarebbe stata necessaria in caso di ripianamento in tre anni del maggiore disavanzo da 2,1 miliardi di euro. In particolare 3,4 milioni andranno per il personale di enti, parchi e riserve; 2,8 milioni per l'ente autonomo Massimo Bellini di Catania; 2 milioni per la Fondazione Orchestra Sinfonica e 1,6 per la Fondazione Teatro Massimo di Palermo; 1,2 per gli enti gestori delle riserve, 959 mila euro per il teatro e il personale del Teatro Vittorio Emanuele di Messina; 635 mila euro per il Teatro Biondo di Palermo e 395 mila euro per lo stabile di Catania; 145 mila per la Fondazione Inda di Siracusa. Viene anche autorizzata la spesa di 500 mila euro per il funzionamento della commissione tecnica specialistica per il supporto allo svolgimento delle istruttorie per il rilascio delle autorizzazioni ambientali di competenza regionale. In arrivo anche i fondi per i funzionamenti dei consorzi di bonifica: si tratta di tre capitoli da 47,9 milioni, 12,7 e 8,5 finanziati per il 2020 e il prossimo anno. Viene anche istituito un fondo da 15,9 milioni di euro per fare fronte agli effetti negativi sulle spettanze retributive del 2019 derivanti dalla riduzioni di autorizzazioni di spese della scorsa finanziaria regionale. Ieri l'assessore Gaetano Armao ha partecipato ad una conferenza stampa in diretta Facebook per illustrare alcuni dati sui conti pubblici territoriali della Sicilia in vista della chiusura dell'accordo complessivo di finanza pubblica con lo Stato. «Siamo l'unica regione che ancora non ha chiuso questo accordo al quale lavoriamo dal primo agosto del 2018 - ha ricordato il vicepresidente -, doveva essere tutto pronto per settembre ma poi, con il cambio di governo, i tempi si sono necessariamente allungati. Credo che non si possa andare oltre febbraio». Dai dati emerge come la spesa consolidata diretta alla Regione da parte dello Stato (che include sia trasferimenti che investimenti) sia pari all'85% di quella media che viene realizzata in altre regioni di Italia. «Abbiamo dipinto la situazione dalla quale si parte - ha spiegato l'assessore -, utilizzando i conti pubblici territoriali per capire il divario con il resto di Italia». «Se si fosse rispettata la quota del 34% degli investimenti da realizzare al Sud - spiega ancora Armao -, avremmo recuperato almeno metà di quello che abbiamo perso durante la crisi ovvero circa 0,6 punti all'anno di Pil per untotale di 5 miliardi di prodotto interno maggiore». «Esiste una questione meridionale - ha detto ancora Armao -, ed è stato sottolineato anche dal presidente della Repubblica nel suo discorso di Capodanno ». Tra i dati emersi quello di un leggero miglioramento del tasso di disoccupazione che si abbassa al 18,9%. Ma determina, al tempo stesso, l'aumento del tasso degli inattivi (48,7%), associato solitamente al fenomeno dello «scoraggiamento» nella ricerca di un lavoro. Il dato si riferisce al terzo trimestre del 2019, nello stesso periodo dell'anno precedente era al 19,5%. (*AGIO*)
Nuova offerta formativa del Consorzio Universitario
Agrigento, corso di teatro antico e moderno
Paolo Picone
AGRIGENTO
L'università di Agrigento apre le porte al teatro. Sarà infatti attivata, nei locali di contrada Calcarelle, una «Scuola di Alta Formazione di Teatro Antico e Moderno». È stato inaugurato, infatti, nei locali dell'Auditorium del Consorzio Universitario Empedocle di Agrigento, il nuovo corso di alta formazione in teatro classico e moderno. Erano presenti alla conferenza stampa: il presidente, Giovanni Di Maida e il sindaco di Agrigento, Calogero Firetto, per presentare il progetto che appare ambizioso nei contenuti e nelle modalità. Il corso, che sarà diretto dall'autore, compositore e regista Marco Savatteri, costituisce - dice il presidete Di Maida -un'assoluta novità non soltanto per la Sicilia ma per gran parte del territorio nazionale e rappresenta una pietra miliare nell'offerta formava del Consorzio Universitario. «Questo "corso di alta formazione in teatro classico e moderno" - aggiunge Di Maida - è frutto di una politica di coinvolgimento delle risorse di eccellenza in un'ottica sinergica con le istituzioni deputate, come il Consorzio, all'individuazione e alla valorizzazione delle vocazioni di sviluppo del territorio agrigentino, da sempre distintosi nella cultura e nel teatro, con autori consegnati alla storia della letteratura mondiale, da Pirandello a Sciascia, fino a Camilleri. Il corso è stato finanziato dall'Assessorato regionale dell'istruzione e della formazione professionale e mira ad assicurare stabilmente la formazione di figure professionali di assoluta eccellenza, pronte ad affermarsi sia sul piano nazionale che su quello internazionale, grazie ad un'offerta formava completa a metodologie didattiche di avanguardia ed a docenze di alto livello». Si tratta dell'allargamento dei servizi offerti dal Polo didattico decentrato dell'Università di Palermo. Grazie alla rinnovata intesa con l'ateneo palermitano, il Polo universitario è tornato ad essere attivo. La nuova offerta formativa del Consorzio «Empedocle», infatti comprende il corso di laurea in Architettura e Ambiente costruito, (coordinatore Francesco Maggio che troverà spazio al Monastero di Santo Spirito), il corso in Economia e Amministrazione Aziendale, coordinato da Gianmarco Ruisi che potrebbe essere inserito nella sede di Villa Genuardi e Scienze dell'Educazione per la prima infanzia, coordinato da Antonio Bellingreri, che probabilmente sarà collocato nella sede in via Quartararo. C'è anche il corso di laurea in Servizio Sociale coordinato da Giulio Gerbino. (* PAPI*)
Sull'intero territorio provinciale
Rilevazioni dell'aria, una sola centralina attiva
Una sola centralina per il rilevamento della qualità dell'aria in provincia di Agrigento.
Da febbraio 2017 nel Comune di Agrigento la centralina di monitoraggio è installata presso l'Asp. Il laboratorio mobile corrispondente è stato posizionato nell'ubicazione prevista per la stazione fissa nel Punto di valutazione. La futura ubicazione, sede di variante del progetto di realizzazione della rete regionale, dista dalla stessa in linea d'aria circa 200 metri. Il Libero Consorzio di Agrigento ha disattivato le sue stazioni nel 2013 per mancanza di fondi. Da più di 6 anni sono infatti ferme le centraline di monitoraggio che l'ex Provincia aveva installato ad Agrigento Centro, Monserrato Agrigento, Valle dei Templi Agrigento, Cammarata, Canicattì, Lampedusa e Porto Empedocle. L'ente non ha i soldi per poter effettuare il servizio (per un ammontare di circa 100 mila euro all'anno) e così non si conosce più la qualità dell'aria che i cittadini respirano, soprattutto lo sforamento delle polveri sottili. Il monitoraggio costituisce un aspetto fondamentale nel processo conoscitivo dello stato di qualità dell'aria, necessario insieme all'Inventario delle emissioni, per valutare risanamento da adottare nel caso di superamenti dei valori limite o dei valori obiettivo e per mantenere lo stato della qualità dell'aria entro i valori previsti dalle norme italiane ed europee. Dall'ex Provincia, oggi guidata dal commissario Girolamo Alberto Di Pisa, fanno sapere che per mancanza di fondi il servizio non viene erogato dal 2013 dall'ente, ma doveva essere l'Arpa a proseguire il percorso intrapreso negli anni. Sembra che manchi una convenzione tra l'ex Provincia e l'Arpa per poter avviare il servizio. Le centraline erano state acquistate negli anni scorsi e adesso risultano abbandonate: non c'è alcuna manutenzione. Impossibile conoscere i tassi di inquinamento in zone comeil quartiere di Monserrato, ad Agrigento, in cui in diverse rilevazioni sono stati superati i limiti di polveri sottili, tecnicamente il Pm10. (* PAPI*)
Poco più di un milione e 600 mila euro
Assistenza a studenti disabili
Stanziati i fondi per la provincia
Il dirigente generale dell'Assessorato Regionale della famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro, Dipartimento Regionale della Famiglia e delle Politiche Sociali, Maria Letizia Di Liberti ha firmato il decreto di impegno in favore dei Liberi consorzi comunali dei fondi relativi per le attività di assistenza agli alunni con disabilità fisiche o sensoriali con particolare riguardo ai servizi di trasporto, di convitto e semiconvitto, al servizio degli ambiti igienico-personale, comunicazione extrascolastica ed autonomia e comunicazione per l'esercizio finanziario 2020. All'ex Provincia di Agrigento è stata assegnata la somma di 1.647.602 euro che sarà utilizzata per proseguire i servizi assistenziali relativi agli studenti con gravi disabilità fisiche per l'anno scolastico in corso. Intanto il Libero consorzio comunale, ha istituito la Consulta provinciale per i servizi resi in favore degli studenti disabili. La Consulta è composta dal presidente dell'ente, da un rappresentante designato dagli enti del Terzo settore, dal Direttore Sanitario dell'Asp; da un rappresentante dell'Ufficio Scolastico Provinciale e da un rappresentante dell'Anffas Sicilia.(* PAPI*)
LaSicilia.it
Viabilità nell'agrigentino, il Prefetto convoca un tavolo in Prefettura
di Gaetano Ravanà
Appuntamento sabato 4 gennaio alle 11. Dopo che Cgil, Cisl e Uil hanno deciso di dare vita ad una grande manifestazione di piazza, il rappresentante dello stato ha invitato anche la Curia che spalleggia l'evento
Sabato 4 gennaio alle ore 11, il Prefetto di Agrigento, Caputo ha convocato il tavolo prefettizio per affrontare il dramma della viabilità generale in tutta la provincia, All'incontro sono stati invitati i sindacati, Cgil, Cisl e Uil, che per primi hanno manifestato l'intenzione di dare vita ad una grande manifestazione di piazza nei prossimi giorni, la Curia Arcivescovile, il Commissario del Libero Consorzio, i sindaci e i commissari ad acta dei 43 comuni dell'agrigentino.
Agrigentonotizie
Qualità dell'aria, c'è una sola centralina per il monitoraggio
Una sola centralina per il rilevamento della qualità dell'aria in provincia di Agrigento. Da febbraio 2017 nel Comune di Agrigento la centralina di monitoraggio è installata presso l'Asp.
Il Libero Consorzio di Agrigento ha disattivato le sue stazioni nel 2013 per mancanza di fondi. Da più di 6 anni sono infatti ferme le centraline di monitoraggio che l'ex Provincia aveva installato ad Agrigento Centro, Monserrato Agrigento, Valle dei Templi Agrigento, Cammarata, Canicattì, Lampedusa e Porto Empedocle. L'ente non ha i soldi per poter effettuare il servizio (per un ammontare di circa 100 mila euro all'anno) e così non si conosce più la qualità dell'aria che i cittadini respirano, soprattutto lo sforamento delle polveri sottili.
Il monitoraggio costituisce un aspetto fondamentale nel processo conoscitivo dello stato di qualità dell'aria, necessario insieme all'Inventario delle emissioni, per valutare risanamento da adottare nel caso di superamenti dei valori limite o dei valori obiettivo e per mantenere lo stato della qualità dell'aria entro i valori previsti dalle norme italiane ed europee.
Agrigentoggi
Il dramma della viabilità in provincia, il prefetto di Agrigento convoca tavolo tecnico
Sabato 4 gennaio alle ore 11, il Prefetto di Agrigento, Caputo ha convocato il tavolo prefettizio per affrontare il dramma della viabilità generale in tutta la provincia, All'incontro sono stati invitati i sindacati, Cgil, Cisl e Uil, che per primi hanno manifestato l'intenzione di dare vita ad una grande manifestazione di piazza nei prossimi giorni, la Curia Arcivescovile, il Commissario del Libero Consorzio, i sindaci e i commissari ad acta dei 43 comuni dell'agrigentino.