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rassegna stampa del 15 gennaio 2020

Gds.it

Agrigento, al via manutenzione delle scuole con i fondi dell'ex Provincia

Saranno realizzati con fondi dell'ex Provincia, alcuni lavori di sistemazione delle scuole agrigentine. Scadrà alle 12 del prossimo venerdì 17 gennaio il termine per la presentazione delle offerte relative all'Accordo quadro annuale con un solo operatore economico per i lavori di manutenzione ordinaria degli immobili scolastici in proprietà o in uso a qualsiasi titolo al Libero consorzio comunale di Agrigento.
Si tratta di un appalto dell'importo complessivo di 350.000 euro, compresi 15.750 euro per oneri di sicurezza (non soggetti a ribasso), finanziati con fondi di bilancio del Libero Consorzio. E' quanto stabilito dal settore «Edilizia scolastica» dell'ex Provincia che ha approvato la relativa delibera.
In premessa si legge che: appare opportuno procedere alla programmazione e progettazione degli interventi di manutenzione ordinaria da effettuarsi presso gli immobili scolastici di proprietà dell'ente o in uso a qualsiasi titolo; che è necessario intervenire sugli edifici scolastici per risolvere problematiche e criticità riscontrate durante i sopralluoghi effettuati da tecnici del settore «Edilizia scolastica» oppure segnalate dai dirigenti scolastici.

Agrigentonotizie

Libero consorzio, in pagamento le borse di studio 2018
In pagamento negli uffici postali le borse di studio del Ministero per l'anno 2018/2019

Sono in pagamento le borse di studio per gli studenti per l'anno scolastico 2018/2019 da riscuotere presso qualsiasi ufficio postale. Le borse di studio verranno erogate dalle Poste Italiane fino al 31 gennaio 2020. Per coloro che saranno impossibilitati a riscuotere entro tale data è prevista una seconda finestra di erogazione, ma in tempi ancora da definire. L'elenco degli studenti beneficiari e le modalità di riscossione delle borse di studio sono da richiedere, esclusivamente, agli Istituti scolastici di appartenenza che metteranno anche a disposizione una copia della dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà da presentare a Poste Italiane per coloro che esercitano la potestà genitoriale nell'eventualità di studente minorenne. Le borse di studio messe a disposizione dal Ministero dell'Istruzione hanno importo variabile in base alla Regione dove lo studente risiede. L'ammontare di tale contributo è stato fissato per la regione Sicilia in € 210,60. Per poter ritirare l'importo assegnato gli studenti potranno recarsi presso qualsiasi ufficio postale muniti degli appositi documenti, carta identità e codice fiscale, non scaduti ed in corso di validità. Nel caso lo studente sia maggiorenne potrà recarsi presso l'ufficio postale da solo, qualoralo studente sia minorenne sarà invece necessaria la presenza di un genitore munito anch'esso dei rispettivi documenti di riconoscimento. Inoltre è necessario, nel caso di minorenne, che il genitore sottoscriva davanti all'impiegato delle poste una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà. In nessun caso sono ammesse deleghe a favore di altri soggetti per la riscossione del contributo economico. Per poter ritirare il bonus si ricorda che non è necessario utilizzare o esibire la Carta dello Studente "Io Studio", ma semplicemente richiedere all'operatore di sportello di incassare una borsa di studio erogata dal Ministero attraverso un "Bonifico domiciliato".


Messa in sicurezza del comando dei pompieri, progetto da 930 mila euro
Già nel marzo del 2009, durante un sopralluogo mirato, emergevano infiltrazioni di acqua nei locali del reparto amministrativo e operativo, oltre che nella stanza dello stesso comandante; delle tubature rotte che - all'epoca - avevano portato alla chiusura di alcuni servizi igienici delle camerate e il rischio crollo di un parapetto. Emergenze e criticità, dunque, nella sede che ospita il comando provinciale dei vigili del fuoco di Agrigento. Adesso, nelle ultime ore per la precisione, è stato approvato - in linea amministrativa - il progetto esecutivo per i lavori di manutenzione straordinaria e messa in sicurezza dell'immobile di via Caduti di Marzabotto a Villaseta. Ed eliminare le criticità costerà complessivamente, all'ex Provincia regionale di Agrigento, ben 930 mila euro di cui 730 mila euro per lavori a base d'asta.
"Il commissario straordinario del Libero consorzio comunale, nel settembre dello scorso anno, ha approvato il bilancio di previsione per il 2019 e il piano della performance anni 2019 - 2021. L'intervento di manutenzione straordinaria e messa in sicurezza della sede del comando provinciale dei vigili del fuoco rientra e trova copertura finanziaria - hanno scritto dal Libero consorzio comunale - nella previsione di spesa per l'anno 2020 di 930.000 euro". Già nel maggio dello scorso anno era stato individuato il personale tecnico interno che doveva occuparsi della fase progettuale. Il gruppo di progettazione è stato composto da Gerlando Spirio, progettista; da Michelangelo Di Carlo, verificatore e sempre da Spirio quale Rup e quale coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione, dal funzionario tecnico Piero Osvaldo Leone e da Fabrizio Mallia, istruttore tecnico.
Approvato, in linea amministrativa, il progetto esecutivo, dall'ex Provincia regionale è stato disposto di procedere all'appalto mediante procedura aperta da esperirsi con il criterio del minor prezzo. La somma complessiva di 930 mila euro è stata già impegnata sull'apposito capitolo di spesa del bilancio del Libero consorzio comunale.
Quasi 11 anni fa, per far fronte alle preoccupanti condizioni di sicurezza e vivibilità al comando provinciale dei pompieri di Agrigento, c'era stato un impegno dell'allora presidente della Provincia regionale: Eugenio D'Orsi. Impegno ad accelerare l'iter per il finanziamento di un progetto di manutenzione. Allora si parlava di circa 800 mila euro.

Quotidiano di Sicilia

Agrigento si mobilita contro l'isolamento infrastrutturale - QdS

Irene Milisenda |
Situazione critica, a cominciare dallo stato delle arterie stradali. A rischio l'economia del territorio. Il 25 gennaio istituzioni, mondo produttivo e religioso in piazza per far sentire la propria voce
AGRIGENTO - Grosse difficoltà si registrano in provincia per le interruzioni sulle Strade statali 115 e 189 e per i problemi irrisolti sulla Strada statale 640, nonché per la precarietà della viabilità interna.
Dopo il tavolo tecnico che si è svolto presso la Prefettura, che ha visto in prima fila il prefetto Dario Caputo, i rappresentanti del Libero Consorzio, dell'Ufficio pastorale sociale dell'Arcidiocesi di Agrigento e dopo la proposta fatta dalle sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil, i sindaci Agrigentini hanno deciso di scendere in piazza il prossimo 25 gennaio alle ore 11, con partenza dalla Rotonda Giunone fino alla Rotonda degli Scrittori e protestare contro l'isolamento viario.
"A nostro giudizio - hanno evidenziato i segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil, Alfonso Buscemi, Emanuele Gallo e Gero Acquisto - una delle cause principali degli atavici mali che affliggono la nostra provincia, quali disoccupazione, povertà, mancanza di servizi e sviluppo, è rappresentato dall'isolamento infrastrutturale. È difficile immaginare investimenti e sviluppo di un'area che per collegarsi alle aree metropolitane e agli aeroporti più vicini necessita, nelle migliori delle ipotesi, dalle due alle tre ore di percorso. Ancora più complicata la situazione viaria delle strade ex consortili, che conducono ai pochi insediamenti agricoli. Per questo abbiamo deciso di mettere in campo quanto necessario per denunciare questo stato di isolamento infrastrutturale per portarlo alla ribalta delle cronache nazionali, coinvolgendo i cittadini tutti".
Hanno deciso di aderire alla manifestazione anche Confcommercio, Confesercenti, Ance Agrigento e Cna e in proposito il presidente regionale di Cna, Francesco Di Natale, e il segretario Claudio Spoto hanno affermato: "Oltre alla marcia, il tavolo tecnico, sotto la regia della Prefettura, dovrà occuparsi e monitorare anche le dinamiche che si muovono attorno all'esecuzione dei lavori e alla prestazione dei servizi connessi. Il tessuto produttivo non può non scendere in campo perché qui c'è seriamente a rischio l'economia di un'intera provincia".
Non è la prima volta che si manifesta per l'isolamento viario. Basti ricordare la marcia dello scorso febbraio 2019 quando i sindaci del nisseno e quelli agrigentini, insieme ai sindacati e con la presenza anche dell'Amministrazione comunale di Palermo, sono scesi in piazza dopo che la Cmc aveva sospeso i lavori del raddoppio della Statale 640 che collega Caltanissetta ad Agrigento.

Giornale di Sicilia

L'Inps: nel 2019 c'è stata la fuga dagli uffici pubblici
Marianna Berti

ROMA
Il tiraggio di Quota 100 «è molto inferiore a quello preventivato» ma per i lavoratori pubblici ha rappresentato sicuramente una via di uscita che insieme agli altri canali di pensionamento anticipato si sta traducendo in un vero e proprio esodo. Tanto che nel 2019 il numero di chi ha lasciato un ufficio pubblico senza aspettare la vecchiaia è triplicato. L'alert è nelle Tridico rilancia il progetto di un fondo integrativo gestito dall'Istituto previdenziale cifre snocciolate dal presidente dell'Inps, Pasquale Tridico, ascoltato in commissione parlamentare sugli  enti di previdenza. «Il sistema è sostenibile », ha assicurato pur gettando qualche dubbio sulla consistenza degli assegni che potranno avere in futuro i giovani di oggi. Per far sì che le nuove generazioni possano mirare a qualcosa in più, Tridico rilancia il progetto di un fondo integrativo gestito dall'Istituto stesso. L'idea era stata accarezzata già quest'estate. Adesso però è entrata anche nelle riflessioni del governo. «Ci sono diverse proposte , il dibattito si sta arricchendo. Credo che ilministero del Lavoro stia pensando a una legge delega e a un confronto con i sindacati», dice Tridico. Da via Veneto, la sede del dicastero, fanno infatti sapere che la ministra Nunzia Catalfo «sta valutando l'eventualità». Si vedrà quindi se la questione farà capolino già al tavolo con le parti convocato per il 27 gennaio. La Uil intanto si affretta a replicare all'ipotesi con un secco no. Ma la contrarierà dei sindacati era già emersa quando se ne parlò la prima volta. Eppure per Tridico il fondo pubblico sul pilastro complementare, ad adesione volontaria, offrirebbe soluzioni su più livelli: permetterebbe di investire nelPaese e darebbe «garanzia » a giovani precari e donne, che magari potrebbero essere avvicinati attraverso maggiori incentivi. Oggi invece, sostiene il presidente dell'Inps, «il 75%» della raccolta viene investito all'estero». Partendo da un fatto: «solo il 25% dei lavoratori ha una pensione complementare, prevalentemente uomini e i più ricchi» mentre l'obiettivo starebbe nel raggiungere «chi non ha redditi elevati». Per adesso è certo che con Quota 100 nel 2019 sono usciti in 150 mila: così divisi: 42 mila nel pubblico, 74 mila nel privato e 33 mila tra gli autonomi. In media chi si è ritirato fatti 62 anni di età e 38 di contributi gode di una pensione che sfiora i due mila euro. Il deflusso qualcosa ha smosso pure sul mercato del lavoro con un impatto giudicato dall'Inps «lievemente positivo». Ancora di più potrebbe fare il Reddito di cittadinanza. Degli oltre 2,5 milioni di beneficiari - corrispondi a un milione di famiglie - sarebbero 739 gli «occupabili», coloro quindi che attraverso i patti per il lavoro potrebbero trovare posto. Ma la cautela è d'obbligo. Tridico tiene a precisare: «Il Reddito di cittadinanza, e così il decreto dignità, non creano lavoro in senso letterale, aiutano ad ad allocare il lavoro sul mercato attraverso l'incrocio tra domanda e offerta, come qualsiasi altra politica attiva. Per Presidente Inps. Pasquale Tridico c reare lavoro servono investimenti».

In commissione, contrari M5S, Pd e Iv
Esercizio provvisorio
C'è il primo sì all'Ars

PALERMO
Via libera in commissione bilancio all'Ars al disegno di legge sull'esercizio provvisorio. È passato con il voto contrario di Cinquestelle, Pd e Italia Viva. «Andava approvata una legge  più snella nell'interesse generale - spiega Baldo Gucciardi (Pd), vicepresidente della commissione -. La discussione è stata appesantita dalla presentazione di emendamenti aggiuntivi fuori dal testo». Gucciardi teme «i tempi di discussione che ci saranno in aula», perché «potrebbero determinare un ulteriore ritardo per cui l'esercizio provvisorio  che doveva essere fatto a dicembreandrà in gazzetta a febbraio». Tra le norme anche quelle che riguardano il ripristino dello stanziamento  regionale per le famiglie e i condomini che effettuano interventi di abbattimento delle barriere architettoniche. Una proposta in tal senso era stata presentata da Marianna Caronia della Lega e ieri haricevuto l'impegno dell'assessore alle Infrastrutture Marco Falcone. «Da anni - afferma la parlamentare leghista - laRegione non eroga più questi  ontributi». E assicura che verificherà se Falcone manterrà gli impegni. Domattina si va in Aula per incardinare il testo, ci sarà tempo fino a venerdì per gli emendamenti mentre la discussione a Sala d'Ercole è in calendario da martedì. (*AGIO*)

Problemi di staticità irrisolti da decenni
Caserma dei vigili del fuoco di Villaseta
Pronto un appalto da 900 mila euro

Un sopralluogo fece emergere infiltrazioni di acqua, tubature rotte e rischio crolli nella struttura. L'intervento straordinario ha già la copertura finanziaria
Concetta Rizzo
Già nel marzo del 2009, durante un sopralluogo mirato, emergevano infiltrazioni di acqua nei locali del reparto amministrativo e operativo, oltre che nella stanza dello stesso comandante; delle tubature rotte che - all'epoca - avevano portato alla chiusura di alcuni servizi igienici delle camerate e il rischio crollo di un parapetto. Emergenze e criticità, dunque, nella sede che ospita il comando provinciale dei vigili del fuoco di Agrigento. Adesso, nelle ultime ore per la precisione, è stato approvato - in linea amministrativa - il progetto esecutivo per i lavori di manutenzione straordinaria e messa in sicurezza dell'immobile di via Caduti di Marzabotto a Villaseta. Ed eliminare le criticità costerà complessivamente, all'ex Provincia regionale di Agrigento, ben 930 mila euro di cui 730 mila euro per lavori a base d'asta. «Il commissario straordinario del Libero consorzio comunale, nel settembre dello scorso anno, ha approvato il bilancio di previsione per il 2019 e il piano della performance anni 2019 - 201. L'intervento di manutenzione straordinaria e messa in sicurezza della sede del comando provinciale dei vigili del fuoco rientra e trova copertura finanziaria -hanno scritto dal Libero  consorzio comunale - nella previsione di spesa per l'anno 2020 di 930.000 euro». Già nel maggio dello scorso anno era stato individuato il personale tecnico interno che doveva occuparsi della fase progettuale. Il gruppo di progettazione è stato composto da Gerlando Spirio, progettista; da Michelangelo Di Carlo, verificatore e sempre da Spirio quale Rup e quale coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione, dal funzionario tecnico Piero Osvaldo Leone e da Fabrizio Mallia, istruttore tecnico. Approvato, in linea amministrativa, il progetto esecutivo, dall'ex Provincia regionale è stato disposto di procedere all'appalto mediante procedura aperta da esperirsi con il criterio del minor prezzo. La somma complessiva di 930 mila euro è stata già impegnata sull'apposito capitolo di spesa del bilancio del Libero consorzio comunale. Il sopralluogo mirato - del marzo del 2009 - al comando provinciale dei vigili del fuoco di Agrigento venne effettuato 24 ore dopo l'incontro - per parlare proprio di queste criticità - fra l'allora presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi, l'allora comandante dei pompieri Giosuè Raia e l'allora segretario provinciale della Uil pompieri Nuccio Piazza. Il sopralluogo fece emergere infiltrazioni di acqua, tubature rotte e rischio crolli. Criticità decisamente paradossali specie per chi, come ai pompieri, è quotidianamente chiamato ad intervenire per emergenze similari in private abitazioni o in pubblici condomini. Il ministero dell'Interno - nel 2009 - pagava di affitto annuo, per l'immobile di via Caduti di Marzabotto destinato a sede del comando provinciale dei vigili del fuoco, alla Provincia 250 mila euro circa. Quasi 11 anni fa, per far fronte alle preoccupanti condizioni di sicurezza e vivibilità al comando provinciale dei pompieri di Agrigento, c'era stato un impegno dell'allora presidente della provincia regionale. Impegno ad accelerare l'iter per il finanziamento di un progetto di manutenzione. Allora si parlava di circa 800 mila euro. Sono serviti quasi 11 anni, di fatto, per arrivare all'approvazione - in linea  amministrativa - del progetto esecutivo di manutenzione straordinaria e messa in sicurezza dell'immobile. Adesso che un progetto c'è e i soldi necessari sono stati pure impegnati, non resta altro che attendere il bando di gara e l'aggiudicazione degli indispensabili interventi che daranno tranquillità e sicurezza a tutti quegli uomini - i vigili del fuoco appunto - che sono sistematicamente impegnati a fronteggiare le emergenze. (*CR*)

Ex Provincia, si pagano le borse di studio
ono in pagamento le borse di studio per gli studenti per l'anno  scolastico 2018/2019 da riscuotere presso qualsiasi ufficio postale. Lo hanno annunciato i vertici del Libero Consorzio comunale di Agrigento. Le borse di studio verranno erogate dalle Poste Italiane fino al prossimo 31 gennaio 2020. «Per coloro che saranno impossibilitati a riscuotere entro tale data - fanno sapere dal Libero Consorzio - è prevista una seconda finestra di erogazione, ma in tempi ancora da definire».  L'elenco degli studenti beneficiari e le modalità di riscossione delle borse di studio sono da richiedere, esclusivamente, agli Istituti scolastici di appartenenza che metteranno anche a disposizione una copia della dichiarazione sostitutiva dell'Atto di notorietà da presentare a Poste Italiane per coloro che esercitano la potestà genitoriale nell'eventualità di studente minorenne. Le borse di studio messe a disposizione dal Ministero dell'Istruzione hanno importo variabile in base alla Regione dove lo studente risiede. L'ammontare di tale contributo è stato fissato per la regione Sicilia in 210,60 euro, ovviamente anche per gli studenti della provincia di Agrigento la somma è identica. Per poter ritirare l'importo assegnato gli studenti potranno recarsi presso qualsiasi ufficio postale muniti degli appositi documenti, carta identità e codice fiscale, non scaduti ed in corso di validità. «Nel caso lo studente sia maggiorenne - fanno sapere sempre dall'ex Provincia REgionale - potrà recarsi presso l'ufficio postale da solo, qualora lo studente sia minorenne sarà invece necessaria la presenza di un genitore munito anch'esso dei rispettivi documenti di riconoscimento. Inoltre è necessario, nel caso di minorenne, che il genitore sottoscriva davanti all'impiegato delle poste una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà. In nessun caso sono ammesse deleghe a favore di altri soggetti per la riscossione del contributo economico» . «Per poter ritirare il bonus si ricorda che non è necessario utilizzare o esibire la Carta dello Studente Io  tudio, ma semplicemente richiedere all'operatore di sportello di incassare una borsa di studio erogata dal Ministero attraverso un "Bonifico domiciliato"».

Villa Genuardi
Giardini storici in vetrina

Villa Genuardi, ad Agrigento in via Ugo La Malfa, ospita la mostra intitolata «Villa Genuardi e i giardini storici di Agrigento: dal Giardino degli Dei al Giardino del Vescovo». Il progetto culturale si avvale della consulenza botanica dei professori Rosario Schicchi e Manlio Speciale, rispettivamente  direttore e curatore dell'Orto Botanico - Sistema museale di Ateneo dell'Università degli Studi di Palermo. L'evento è stato realizzato anche in collaborazione con il Comune di Agrigento, il Libero Consorzio Comunale di Agrigento, la Curia vescovile, il Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi, il museo archeologico «Griffo» ed il Fai - Giardino della Kolymbethra.


LA SICILIA
REGIONE, ESERCIZIO PROVVISIORIO OK IN COMMISSIONE ARS, DOMANI L'AULA La commissione Bilancio e Finanze dell'Ars ha approvato ieri sera dopo le ore 20 il disegno di legge sull'esercizio provvisorio. Toccherà adesso all'Aula da domani procedere all'esame e al voto della legge che rimanda alla prossima manovra la parte più significativa degli interventi. Tra le note di rilievo del testo da esercizio provvisorio "secco" che arriva a Sala d'Ercole, il fatto che è stato eliminato dal ddl e verrà poi riproposto in Finanziaria l'articolo 2 che consentiva di riportare a carico del bilancio regionale in modo graduale gli oneri di un mutuo che attualmente gravano sul Fondo sanitario regionale, liberando risorse. Istituito anche un fondo di 4 milioni di euro per Pip, sussidi assistenziali, gestione diretta di cantieri di servizio e servizi socio assistenziali. Rimane in piedi l'articolo 7 con le misure economiche per teatri, parchi e riserve.


CASTELTERMINI
Cambio al vertice del Comune g.s) Cambio al vertice del Comune. Il commissario regionale Antonio Lo Presti, ha infatti rassegnato le dimissioni lo scorso 30 dicembre per motivazioni non note. Ieri al suo posto è stato nominato un altro funzionario dell'ufficio ispettivo dell'Assessorato regionale alle Autonomie locali, Maria Concetta Moavero, la quale dovrebbe continuare a gestire l'ordinaria e la straordinaria amministrazione del Comune fino al voto.


I CELLULARI CAUSANO TUMORI STORICA SENTENZA DELLA CORTE D'APPELLO DI TORINO. TORINO.

Prove per la scienza, finora, non ce ne sono, ma nel giudicare la causa di un dipendente Telecom Italia colpito da neurinoma del nervo acustico, la Corte d'Appello di Torino non ha avuto dubbi. Per i giudici di secondo grado, che hanno confermato la sentenza pronunciata nel 2017 dal tribunale di Ivrea, c'è un nesso di causa-effetto tra quel tumore al cervello - benigno ma invalidante - e l'abuso del cellulare. Confermata dunque la condanna nei confronti dell'Inail, che dovrà corrispondere all'uomo una rendita vitalizia da malattia professionale, con una decisione destinata a riaprire la discussione sulle conseguenze dell'eccessiva esposizione alle onde elettromagnetiche. «Basta usare il cellulare trenta minuti al giorno per otto anni per essere a rischio», sostengono gli avvocati torinesi Stefano Bertone e Renato Ambrosio, legali di Roberto Romeo, l'uomo colpito dal tumore a cui i giudici hanno riconosciuto il risarcimento. Il rapporto dello scorso agosto su "Esposizione a radiofrequenze e tumori" curato da Istituto superiore di sanità, Arpa Piemonte, Enea e Cnr-Irea il più recente studio sul tema era però di ben altro avviso. Non ci sono al momento, dopo 20 anni di studi, prove scientifiche sul nesso tra l'uso del cellulare e l'insorgenza di tumori, recitava lo studio dell'Istituto superiore di Sanità. L'uso prolungato dei telefoni cellulari, su un arco di 10 anni, scrivevano, non è infatti associato all'incremento del rischio di tumori maligni (glioma) o benigni (meningioma, neuroma acustico, tumori delle ghiandole salivari). La Corte d'Appello di Torino, sulla base di nuove perizie medico tecniche, scrive invece che ci sono «solidi elementi per affermare un ruolo causale tra l'esposizione dell'appellato alle radiofrequenze da telefono cellulare e la malattia insorta». In sintesi: Romeo si è ammalato per colpa del tempo passato al telefonino. «Ci auguriamo che questa decisione spinga anche i genitori - è l'auspicio dei legali - a riconsiderare il loro rapporto e soprattutto quello dei loro figli con i dispositivi mobili». Quanto ha già fatto Romeo. Da quando ha scoperto il tumore, l'uomo gira l'Italia da Nord a Sud e organizza incontri nelle scuole e negli uffici per discutere il problema. «Una volta c'era il telefono via cavo. Più scomodo, certo. Ma non ha mai ucciso nessuno».







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