Giornale di sicilia
«Gente indignata in strada» Nuove
adesioni alla protesta
«Gente indignata in strada».È questo
lo slogan scelto dal cartello sociale costituito dall'ufficio di
Pastorale sociale della Curia arcivescovile di Agrigento ed i
sindacati Cgil, Cisl e Uil per la «marcia dei sindaci» in programma
sabato 25 gennaio alle 11, con partenza dalla rotonda Giunone ed
arrivo alla rotonda «San Pietro» sulla strada degli scrittori, la
statale 640 che collega Porto Empedocle con Caltanissetta. «Sabato
25 gennaio - fa sapere l'Arcidiocesi di Agrigento - si terrà
una manifestazione di protesta di protesta per denunciare lo stato
precario delle infrastrutture viarie e chiedere al governo nazionale
e regionale di eliminare lo stato di isolamento in cui versa l'intera
provincia. Alla manifestazione hanno dato la loro adesione tutti e 43
i comuni della provincia di Agrigento a cui si sono unite diverse
associazioni e realtà sociali presenti sul territorio». Il Cartello
Sociale, che ha incontrato il vice ministro ai Trasporti, Giancarlo
Cancelleri, ha espresso soddisfazione per il metodo di confronto
sperimentato per affrontare le emergenze del territorio con
riferimento a quelle criticità che sono alla base della
manifestazione del 25 gennaio. «Va dato atto al Prefetto, Dario
Caputo - sostiene Alfonso Buscemi, segretario provinciale della
Cgil - di sapere svolgere un efficace lavoro di tessitura per portare
a valore le relazioni sociali ed istituzionali della provincia. Si
esprime inoltre apprezzamento per la disponibilità del vice ministro
ad incontrarsi dopo la manifestazione del 25 gennaio per un focus
sulla situazione viaria della provincia con una data già stabilita
per il giorno 8 febbraio». Intanto il sindaco di Campobello di
Licata, Giovanni Picone, ha aderito all'iniziativa ed ha anche
noleggiato un pullman per permettere ai suoi concittadini,
impossibilitati a raggiungere Agrigento con i propri mezzi, di
partecipare alla marcia che richiamerà sicuramente migliaia di
persone. Notevole rilievo e vasta diffusione sta avendo l'iniziativa
«Pro marcia» del 25 gennaio, contro l'isolamento infrastrutturale
della nostra provincia - dice il sindaco Picone - promossa dal
cartello sociale formato dall'Ufficio di Pastorale Sociale e del
Lavoro della Diocesi, dalle organizzazioni sindacali e dai sindaci
agrigentini. Per quanti interessati a voler partecipare,
l'amministrazione metterà a disposizioni un pullman che partirà
alle 9 dall'autostazione in Piazza della Vittoria. La
manifestazione sta riscuotendo molte adesioni. Numerose le
associazioni locali che hanno fatto pervenire, in vari modi, la loro
adesione all'evento, associazioni che ringraziamo per la
sensibilità e la solidarietà mostrate verso i problemi della
viabilità nella nostra provincia». Anche il Comune di Licata ha
aderito, insieme a tutti gli altri Comuni dell'agrigentino, alla
marcia ed il sindaco Pino Galanti ha annunciato che l'amministrazione
comunale metterà a disposizione un autobus per quanti vorranno
partecipare. «Il raduno - annuncia Galanti - sarà in piazza
Progresso, alle 10 del 25 gennaio, e l'autobus, fino ad esaurimento
posti, è gratuito. I cittadini della provincia di Agrigento
denunciano - si legge nel manifesto della marcia - lo stato
precario delle infrastrutture viarie, e chiedono ai Governi nazionale
e regionale di eliminare lo stato di isolamento in cui versa l'intera
provincia. Tutti coloro i quali sono interessati, entro giovedì 23
gennaio devono comunicare la loro partecipazione all'Ufficio
Relazioni con il Pubblico del Comune, presso la biblioteca comunale
di piazza Matteotti». ( * PA P I * )
Lago San Giovanni, lavori a pieno ritmo
nullSi stanno realizzando infrastrutture
per un progetto turistico legato all'attività sportiva
Proseguono i lavori sulla riva del Lago
San Giovanni di Naro. Il sindaco Maria Grazia Brandara si è recata
sul posto per un sopralluogo mentre oggi in una riunione saranno
chiariti alcuni passaggi tecnici indispensabili per la realizzazione
del grande progetto turistico - sportivo. «Ho effettuato un
sopralluogo al lago San Giovanni per vedere l'avanzamento dei
lavori - dice il sindaco - in quello che sarà un grande polo
turistico e sportivo. Erano presenti l'assessore allo sport, il
Responsabile unico del procedimento, il consulente del sindaco, un
responsabile della società che sta eseguendo i lavori e un Ingegnere
della Federazione Italiana Canottaggio. Oggi un'a ltra riunione per
chiarire alcuni passaggi cruciali per la realizzazione di questo
importante proge t t o » . Il progetto ammonta ad oltre Naro. Il
sindaco durante la sua visita al cantiere ottocentomila euro per
completare lavori fermi ormai da anni e dare ad un invaso oggi
essenziale per l'agricoltura di una grossa porzione del territorio
agrigenitno anche un futuro di tipo turistico. Il Libero consorzio di
Agrigento, per conto del Comune di Naro, lo scorso anno ha bandito la
gara per aggiudicare i lavori sui locali per la pratica del
canottaggio realizzati all'interno della diga San Giovanni.
Strutture che sono rimaste incomplete almeno un decennio fa a causa
dell'assenza di risorse economiche e che oggi si punta a rendere
nuovamente funzionali. Gli interventi saranno soprattutto di
manutenzione e completamento, con l'inst allazione di nuovi sistemi
di illuminazione delle aree interne ed esterne e la realizzazione di
alcuni lavori di muratura. Tutto per consentire, dice il bando, il
«completamento dell'impianto per la pratica del canottaggio nonché
di opere complementari ed impianti connessi per la valorizzazione
turistico-sportiva a carattere naturalistico dell'invaso San
Giovanni sul fiume Naro» Attività turistiche e sportive
auspicabili, ma che potrebbero trovare il loro peggior nemico nelle
condizioni sanitarie per così dire precarie della zona. Infatti, per
lungo tempo, l'invaso è stato inibito sia per la pratica della
pesca sportiva che per quella de canottaggio e, addirittura, ne era
impedito l'uso dell'acqua per fini irrigui (divieto non sappiamo
quanto rispettato, materialmente) per l'alto tasso di inquinamento
fognario che lo caratterizzava. Una situazione che è rientrata a
febbraio dello scorso anno solo in modo parziale, restituendo
unicamente la possibilità dell'uso per fini irrigui. Si tratta di
una sorta di ritorno al passato, considerato che, lo stesso progetto
già presentato nel 2011 , era stato nel 2013 ammesso a finanziamento
(a seguito di uno scorrimento della graduatoria, per un importo di 1
milione di euro), ma il tutto si era bloccato, per la carenza di
alcuni documenti (si doveva provvedere entro il termine di 90 giorni
dalla pubblicazione della graduatoria alla presentazione del progetto
esecutivo oppure di un progetto definitivo corredato dagli elaborati
necessari per esperire la procedura di appalto), finendo quasi nel
dimenticatoio. Adesso, l' attuale amministrazione ha deciso di
rimettere mano al vecchio progetto, procedendo all'aggiornamento
dei prezzi ed all'integrazione del capitolato speciale d'appalto
con le modalità dell'appalto integrato. Si tratta di una questione
molto sentita nella Fulgentissima, sia dagli amministratori che dai
cittadini. ( * PA P I * )
la sicilia
FESTA DEL MANDORLO IN FIORE LO
SPETTACOLO CONCLUSIVO NELLA VALLE SARÀ A PAGAMENTO
I costi comunque saranno contenuti e
sono previsti anche degli sconti per le famiglie
Agrigento si avvicina a grandi passi
verso la 75A edizione del Mandorlo in fiore. La macchina
organizzativa è ormai in movimento e le voci, le più disparate, si
rincorrono veloci. Una di queste dà per certo il pagamento del
ticket per assistere allo spettacolo conclusivo del 65° Festival
internazionale del folklore, in programma come di consueto, nella
Valle dei Templi.
Voce fondata o no?
Lo abbiamo chiesto a Roberto
Sciarratta, direttore del Parco Valle dei Templi.
"Non è una voce infondata -
spiega - siamo in fase di valutazione perché non abbiamo ancora
sciolto la riserva su dove farlo: sarà all'interno della Valle ma
non sappiamo se in un posto piuttosto che in un altro. E questo
cambierebbe le cose. Non è infondata la voce che sia una visione a
pagamento ma solo per lo spettacolo e non per l'ingresso nella
Valle".
- Quindi l'ingresso nella Valle sarà
gratuito?
"Quando si è fatto il Festival
l'anno scorso non è che si pagava. E' andata, da un certo punto di
vista, non bene per le prenotazioni perché la gente ha prenotato
online gratuitamente e poi non si è presentata e, quindi, abbiamo
avuto un problema agli ingressi. Adesso stiamo valutando se farlo con
una prenotazione a pagamento ma con costi contenutissimi, con una
premialità a famiglia piuttosto che a singoli, dunque, con un
abbattimento del biglietto se sono famiglie o singoli. Ma tutto
dipende da dove si svolgerà lo spettacolo. Ancora è presto".
D'altronde, in diverse località la
parola "gratis" è stata cancellata da tempo e,
probabilmente, è giunto il tempo che anche Agrigento si adegui e lo
faccia puntando sui numerosi visitatori che l'ultima domenica del
Mandorlo in fiore assistono allo spettacolo in quello scenario
magnifico che è la Valle dei Templi. Spettacolo conclusivo che sarà
anticipato dalla sfilata, raduno bandistico e Festival dei carretti
siciliani che si snoderanno per le vie della città, come tradizione
vuole.
"I pomeriggi del Mandorlo",
organizzati fino allo scorso anno al Palacongressi,
lasciano spazio alla città e ai suoi quartieri periferici. Indicati
sul programma piazza Don Minzoni, via Duomo, via San Girolamo e via
Atenea per quanto riguarda il centro storico; viale della Vittoria,
piazza Cavour, villa Bonfiglio e il quartiere dello stadio Esseneto
per il centro città e poi le frazioni di Villaggio Mosè, Villaseta,
Fontanelle, Villaggio Peruzzo, Giardina Gallotti, Montaperto,
Monserrato, San Leone; infine la Valle dei Templi quindi i templi di
Giunone e della Concordia, Decumano e via Sacra.
RITA BAIO
ENTE PROVINCIALE
TURISMO MORTO L'EX DIRETTORE FIORE
Per molti anni
Nicola Fiore fu a capo della direzione dell'Ente Provinciale per il
Turismo di Agrigento. Persona perbene, garbata e capace. Nativo di
Sambuca di Sicilia, laureato in giurisprudenza, fu alla guida
dell'Ente turistico per oltre quarant'anni, subentrando nella
direzione a Luigi Gallo. Fu a capo di una piccola pattuglia di
impiegati e di funzionari (Giugiù Gallo, Vincenzo Gramaglia,
Ermogene La Foreste, Armando VelIa, Calogero Iacoponelli, Maria
Salsedo, Nino Galluzzo). Sempre gentile e disponibile, Fiore fu il
primo in assoluto a parlare di industria turistica quale volano dello
sviluppo economico e sociale della nostra provincia.
Gli agrigentini lo
ricordano principalmente per l'organizzazione delle Sagre del
mandorlo in fiore e per le manifestazioni preposte dall'assessorato
regionale al Turismo. In tutti gli anni del suo mandato ha avuto modo
di conoscere e di collaborare con i vari presidenti dell'Ept e dopo
la riforma regionale del 1986 con i presidenti dell'Ente Provincia
che si sono succeduti.
Una persona
meritevole di ogni positivo ricordo umano. Alla moglie e ai due figli
le sentite condoglianze della redazione de La Sicilia.
PAOLO CILONA