LA SICILIA
L'IMPIANTO DI POGGIO LEMMA È OUTPRESENTATO ESPOSTO CONTRO ATI IDRICO
Per il Comune c'è il mancato funzionamento della stazione fognaria Il Comune ha presentato un espostocontro l'Ati Idrico alla Procura di Agrigento in relazione al mancato(o parziale) funzionamento di una stazione di sollevamento incontrada Poggio Lemmo. Con conseguenti pregiudiziali dicarattere. igienico-sanitario per quanti risiedono e lavorano nellazona. Al punto di svolta si è arrivati dopo una serie di solleciti(iniziati a fine Giugno 2019) con i quali il Comune aveva più volte(nel corso dei mesi) diffidato l'Ambito territoriale idrico adadempiere. Segnalazioni rimaste inascoltate e chehanno "consigliato" l'Ente a chiedere l'intervento dellaMagistratura agrigentina per accertare eventuali condotte irregolario responsabilità dirette. Da fonti interne abbiamo appreso chequello del Comune è quasi un atto dovuto (in applicazionedell'articolo 152) e un modo per cautelarsi alla luce del fatto cheanche l'Azienda sanitaria provinciale di Agrigento è stata chiamatain causa dalle segnalazioni di alcuni cittadini. Il problema - comedetto in apertura di servizio - è strutturale. Dopo alcuni sopralluoghi che hannocoinvolto anche Girgenti Acque, si è arrivati alla determinazioneche alcune condotte di adduzione ed alimentazione dei liquami fognarinon sono in grado di assolvere al proprio compito, o perché ostruite o perché schiacciate. Questo - nel corso dei mesi - ha dato luogo afenomeni come rigurgito dei tombini, fuoriuscite di liquami fognari,interventi di autoespurgo e bonifiche costanti. Il Comune ha ovviamente fin da subito chiesto il ripristino della stazione disollevamento sentendosi però rispondere da Girgenti Acque che sitratta di un intervento che prevede un esborso economico notevole eper il quale era pertanto necessaria l'autorizzazione da partedell'Ati Idrico. Il resto è storia recente. Da Giugnoqueste richieste di autorizzazioni sarebbero cadute nel vuoto e ilComune ha pertanto deciso di rivolgersi alla Magistratura presentandol'esposto contro l'Ati. In tutto questo periodo (da Giugno ad oggi)sono fioccate le segnalazioni di residenti ed utenti che, a cadenzaregolare, hanno dovuto fare i conti con i rischi di natura igienica e sanitaria connessi alla fuoriuscitadi liquami e con un'aria appestata dai miasmi. Le carte sono quindipassate alla Magistratura.GIUSEPPE CELLURA
LASICILIA
VIADOTTO SALSETTO SULLA STATALE 115 RIAPRE IL TRANSITO PER I MEZZI PESANTIPORTO EMPEDOCLE.
L' Anas hanotificato ieri al Comune la revoca della precedente ordinanza.Anas ha notificato ieri al Comune larevoca della precedente Ordinanza con cui limitava la possibilità aimezzi superiori alle 3,5 t di transitare sul Ponte Salsetto. Continueranno i lavori sulle altre piledel ponte, ma da perizia tecnica già sono ripristinate le condizionidi sicurezza per la circolazione. Quindi il traffico veicolarepesante potrà finalmente tornare a scorrere lungo la strada statale115, senza andare a ingolfare il caotico flusso viario dellacittadina marinara. I lavori iniziati nei mesi scorsi permettere in sicurezza il viadotto sono stati sostanzialmente ultimatinella parte più urgente, autorizzando dunque Anas a ripristinare ilnulla osta alla transitabilità della fondamentale arteria regionale.A dare la notizia con estrema soddisfazione è stata la sindaco IdaCarmina con un post sul social. Il viadotto Salsetto è quellolambisce contrada Ciuccafa, e che per diversi mesi era stato a sensounico alternato dal funzionamento di un semaforo. Le condizioni distaticità erano state oggetto di apprensione tanto da fare scattarei lavori di consolidamento di alcune pile. Lavori che si sono svoltiprima con il traffico veicolare limitato dal senso unico, quindi conla riapertura al transito totale, con il divieto però imposto aimessi pesanti con una stazza superiore alle 3,5 tonnellate.Da vedere se tutti i camionisti abbianorispettato tale ordinanza, ma c'è da ritenere che la stragrandemaggioranza di essi lo abbia fatto, alla luce della possibilità diessere bloccati dalle forze dell'ordine impegnate in posti di fermoper accertamenti di vario genere. La situazione dunque sta tornando allanormalità proprio in queste ore, anche la situazione si potràverificare da domani mattina, quando riprenderanno a circolare tuttii mezzi pesanti che fino a venerdì sera non potevano circolare perl'ordinanza dell'Anas. A questo punto non resta che attendereil completamento dell'opera non solo sul Salsetto, ma anche sulloSpinola, quello nei pressi dello stabilimento Italcementi che èoggetto di analoghi interventi di messa in sicurezza con analoghelimitazioni al transito dei mezzi pesanti.
FRANCESCO DI MARE
Agrigentonotizie
Strada provinciale Palma-Campobello di Licata: via ai lavori di manutenzione
Messa in sicurezza e manutenzione della strada provinciale 12 tra Palma di Montechiaro e Campobello di Licata, aggiudicati i lavori.
A vincere la gara è stata l'ati costituita dalle società Magi Srl e Bdf Appalti. Gli interventi hanno un importo contrattuale di oltre 1.962.000 euro, oltre oneri per la sicurezza. L'aggiudicazione è al momento subordinata all'esito positivo delle verifiche antimafia.
I lavori interesseranno quasi 10 chilometri di una strada che negli ultimi anni ha fatto rilevare diverse criticità, il cantiere durerà oltre un anno e mezzo.
"Si tratta - dice il Libero consorzio in una nota - di un progetto esecutivo inviato alla Regione dal Libero Consorzio Comunale di Agrigento, redatto interamente dai tecnici del Settore Infrastrutture Stradali del Libero Consorzio e finanziato con fondi del Patto per lo Sviluppo della Sicilia (Patto del Sud). Il bando di gara, in ragione dell'importo della gara d'appalto, stabiliva che le offerte telematiche dovevano essere inviate all'UREGA di Agrigento
GrandangoloAgrigento
Aggiudicati i lavori sulla strada provinciale Palma-Campobello
Approvata dal settore "Urp, Comunicazione, Attività Negoziale, Polizia Provinciale, Infrastrutture Stradali" la proposta di aggiudicazione dei lavori di manutenzione straordinaria per l'eliminazione delle condizioni di pericolo della rete viaria secondaria e messa in sicurezza della S.P. n. 12, dalla progressiva 0+900 alla progressiva 10+500 Palma di Montechiaro - Campobello di Licata, all'A.T.I. M.A.G.I. S.R.L (Capogruppo ) - BDF Appalti s.r.l (Mandante) con sede in Trecastagni (CT).
L'Associazione temporanea di imprese (A.T.I.) si è aggiudicata i lavori per un importo contrattuale di € 1.962.060,16 (oltre IVA) avendo offerto il ribasso di 28,7888% sull'importo soggetto a ribasso di € 2.680.000,00 per un importo netto di 1.908,460,16 a cui vanno aggiunti € 53.600,00 per i costi della sicurezza non soggetti a ribasso d'asta. L'importo complessivo dei lavori era di € 3.427.500,00. L'aggiudicazione è subordinata all'esito positivo delle verifiche dei requisiti prescritti dall'art. 80 del d. lgs.50/2016 previsti nel disciplinare di gara. I lavori interesseranno quasi 10 km del tracciato che negli ultimi anni ha fatto rilevare diverse criticità, in particolare dal km 0+900 al km 10+500. La durata del contratto d'appalto sarà di 540 giorni dalla consegna dei lavori all'impresa.
Si tratta di un progetto esecutivo inviato alla Regione dal Libero Consorzio Comunale di Agrigento, redatto interamente dai tecnici del Settore Infrastrutture Stradali del Libero Consorzio e finanziato con fondi del Patto per lo Sviluppo della Sicilia (Patto del Sud). Il bando di gara, in ragione dell'importo della gara d'appalto, stabiliva che le offerte telematiche dovevano essere inviate all'UREGA di Agrigento.
Giornale di Sicilia
Libero Consorzio
Adeguamento antisismico in tre istituti scolastici
Ulteriori interventi di adeguamento antisismico sono stati programmati dal Libero Consorzio comunale per gli istituti scolastici della provincia. Le gare riguardano il Liceo Classico Empedocle di Agrigento e l'istituto «Foderà» di Agrigento e l'Ipia Archimede di Casteltermini. Le gare per la progettazione sono propedeutiche a richiedere al Ministero competente le somme per realizzare i lavori di adeguamento antisismico degli edifici interessati. L'ufficio «Attività Negoziali e Contratti» dell'ente su direttiva del commissario straordinario Girolamo Alberto Di Pisa, ha, infatti, approvato il bando e il disciplinare della tornata di tre gare telematiche, ai sensi dell'articolo 60 del codice degli appalti, per la progettazione degli interventi di adeguamento antisismico e impiantistico i alcune strutture dell'Ipia Archimede di Casteltermini, del Liceo Classico Empedocle di Agrigento e dell'Istituto «Foderà » di Agrigento. Per gli interventi di adeguamento antisismico impiantistico e funzionale dell'Ipia Archime e di Casteltermini, mediante procedura aperta, per l'affidamento del servizio di progettazione di fattibilità tecnico economica e definitiva è previsto un importo a base di affidamento di 168.990 euro. Per la progettazione degli interventi di adeguamento antisismico e impiantistico del «Foderà» di Agrigento per il corpo aule di via Matteo Cimarra l'importo a base di affidamento previsto e di 43.081 euro mentre per gli interventi di adeguamento antisismico impiantistico e funzionale del Liceo classico Empedocle di Agrigento l'importo a base di affidamento previsto e di 56.011 euro. Le offerte per la progettazione e le domande di partecipazione dovranno pervenire il 31 marzo entro le 12, in modalità telematica. «Verranno ammesse - fa sapere l'ente - solo le offerte presentate attraverso il «Portale Appalti» del Libero Consorzio comunale. Non saranno ritenute valide offerte presentate in forma cartacea o a mezzo Pec». Altreduegare telematiche, ai sensi del codice degli appalti riguardano la progettazione degli interventi di adeguamento antisismico e impiantistico di alcuni edifici del liceo «Leonardo» e gli interventi di adeguamento antisismico impiantistico e funzionale della palestra del «Foderà». In questo caso la scadenza è fissata per il 24 marzo. (*PAPI*)
EX PROVINCIA
Parte la manutenzione della strada provinciale 12
Approvata dal settore «Urp, Comunicazione, Attività Negoziale, Polizia Provinciale, Infrastrutture Stradali» dell'ex Provincia la proposta di aggiudicazione dei lavori di manutenzione straordinaria per l'eliminazione delle condizioni di pericolo della rete viaria secondaria e messa in sicurezza della strada provinciale 12 tra Palma di Montechiaro e Campobello di Licata. L'appalto è stato assegnati provvisoriamente all'Ati Magi Srl di Trecastagni che si è aggiudicata i lavori per un importo contrattuale di 1.962.060 euro (oltre IVA) avendo offerto il ribasso di 28,7888% sull'importo soggetto a ribasso di 2.680.000 euro. L'importo netto è di 1.908,460 euro a cui vanno aggiunti 53.600 euro per i costi della sicurezza non soggetti a ribasso d'asta. L'importo complessivo dei lavori era di 3.427.500 euro. (* PAPI*)
FESTA DI SAN GERLANDO
Uffici del Libero Consorzio oggi resteranno chiusi
Disposta la chiusura degli uffici del Libero Consorzio Comunale nella città di Agrigento per la giornata oggi, in occasione della festività del santo Patrono, San Gerlando. Questo giorno deve essere considerato, a tutti gli effetti, giorno festivo secondo le previsioni del contratto di lavoro dei dipendenti pubblici.(* PAPI*)
Porta di Ponte
In piazza l'Officina delle Tradizioni Popolari
Ad Agrigento, a Porta di Ponte in piazza Aldo Moro, è visibile al pubblico l'Officina delle Tradizioni Popolari. A promuovere l'iniziativa, tra gli altri, il commissario della Provincia Alberto Di Pisa (nella foto) e il sindaco di Agrigento Lillo Firetto. Si tratta di una sezione dell'Ecomuseo della Provincia, tra arte popolare, attrezzi di lavoro dei contadini, dei pescatori, degli artigiani, teatro dei pupi, l'esposizione di strumenti musicali etnici e di alcuni costumi della tradizione folkloristica agrigentina. L'Officina delle Tradizioni Popolari, per volontà del sindaco Calogero Firetto, è stata intitolata a Gigi Casesa, indimenticabile cultore delle tradizioni popolari e ambasciatore del folklore siciliano nel mondo. Il museo è un laboratorio didattico per le scuole ed una valida attrazione turistica culturale da offrire ai visitatori della città di Agrigento. (*ACAS*)
Turismo e formazione
Il Giardino Botanico sale in cattedra
Nella Città dei Templi l'istituto scolastico «Foderà - Brunelleschi» e il Giardino Botanico stipulano una convenzione per incrementare l'offerta formativa. Nei circa 70 mila metri quadri del Giardino Botanico, struttura pubblica che si trova in via Demetra e che negli ultimi anni è stata particolarmente rivalutata sia in ambito turistico che formativo, gli studenti saranno impegnati in attività di studio, monitoraggio e catalogazione delle vegetazioni, ricerche archeologiche e geologiche, rilievi topografici, implementazione dell'erbaio ed impianti di manutenzione vari. Saranno inoltre allestiti un orto sensoriale ed un orto terapeutico per persone diversamente abili. La partecipazione alle attività formative non prevede alcun costo per gli utenti. (*ACAS*)
LA SICILIA
IL 70% DELLE SCUOLE SICILIANE SENZA
AGIBILITA'
La Cgil siciliana accende i
riflettori sulla situazione dell'edilizia scolastica e mette a nudo
un quadro che desta preoccupazione. A rivelarlo ieri, nel corso di
una conferenza stampa a Palermo, il segretario generale Alfio
Marinino che ha presentato un dossier sull'argomento. Con lui anche
Fabio Cirino (FIe) e Mario Ridulfo (Filla), oltre a Giuseppe Barresi
(Rete degli studenti).
Tra l'attuale e il potenziale c'è di
mezzo lo stalla dei soldi non spesi: «la condizione strutturale
degli edifici scolastici è davvero precaria, solo il 25% degli
edifici siciliani è progettato a norma, e solo il 21% ha la
certificazione antisismica, per non parlare della barriere
architettoniche». Ma secondo il sindacato c'è di più: «anche la
situazione dell'agibilità è critica, ci sono 2952 scuole senza
certificato di agibilità su 4173 istituti scolastici». Al di là
del perimetro della sicurezza, fatto non secondario, Mannino esprime
un giudizio negativo sulla qualità complessiva delle scuole: «serve
un investimento straordinario, ma già oggi le misure disponibili non
vengono utilizzate».
Una prospettiva che anche i lavoratori
edili vedono con occhio critico come conferma Mario Ridulfo:«i dati
a cui facciamo riferimenti sono dell'agenzia regionale che si occupa
di edilizia scolastica - ha precisato- e ci preoccupano molto.
Disegnano un quadro drammatico. Oltre il 50% degli edifici risale a
prima del 1975. Tra gli esistenti quelli progettati con norme
antisismiche non superano il 25% e il 79% delle scuole non ha la
verifica sismica. Oltre 260 edifici si trovano in zona sismica, a
pericolosità elevata e oltre 3500 sono in zona 2». Per quanto
riguarda invece l'impiantistica elettrica, secondo il dossier, 1551
edifici sono privi di certificazione e 246 sono non censiti. Nella
distribuzione per provincia delle scuole individuate come "molto
problematiche" svetta il primato negativo di Palermo con 28 casi,
13 a Trapani, 7 a testa a Catania e Ragusa, 6 a Messina, 5
nell'Agrigentino.
Chiudono i 4 casi di Caltanissetta e
uno a testa per Enna e Siracusa.
Insomma c'è poco da stare allegri.
Occorre dicono i sindacati, accelerare
sui lavori e perfezionare le procedure per reperire nuove risorse:
"l'altro paradosso è la mancanza di un anello intermedio
importante che manca - ha detto Mannino - l'ufficio scolastico
regionale è privo di guida da un anno. Non è possibile che in un
processo già così complesso di interlocuzione, manchi un elemento
di questo tipo". Né va dimenticato che il 9% degli edifici è
ancora presente il problema dell'amianto: <<i finanziamenti non
mancano, anche se "sicuramente insufficienti - ha rilevato Fabio
Cirino, segretario della Flc di Palermo- e in larga misura bloccati.
E' anche per questo - ha aggiunto- che lanciamo il questionario, per
andare a fondo sul reale stato di sicurezza delle scuole, secondo il
punto di vista degli utenti e dei lavoratori della scuola e
dell'edilizia impegnati nel settore».
Problematico anche il ruolo degli
studenti come ha confermato Giuseppe Barresi:«Bisogna andare oltre -
ha detto - e consentire il superamento di problemi che come studenti
viviamo quotidianamente sulla nostra pelle».
GIUSEPPE BIANCA
TURISMO, OLTRE 80% DI DISDETTE E GLI
OPERATORI CHIEDONO AIUTO
PALERMO.
«In Sicilia registriamo l'80%
di disdette delle prenotazioni alberghiere, soprattutto lì dove
c'erano eventi che sono stati annullati». L'impatto del Coronavirus
sul settore turistico è già tangibile. A quantificarlo è il
presidente di Confesercenti Sicilia, Vittorio Messina, presente in
qualità di presidente nazionale Assoturismo anche ai tavoli
convocati per arginare la crisi del comparto.
L'onda lunga del Coronavirus "morde"
uno dei comparti strategici per l'economia regionale. Il turismo
scolastico, con lo stop alle gite, è stato stroncato sul nascere;
parecchie feste di carnevale sono state annullate; financo un evento
clou come "Il Mandorlo in fiore" di Agrigento è saltato.
«La stagione primaverile è compromessa». Non usa mezzi termini
Messina, che chiede l'aiuto del governo regionale: «L'emergenza
sanitaria viene prima di tutto e la nostra collaborazione con le
istituzioni è massima, ma dobbiamo pensare alla sopravvivenza delle
imprese. A partire da quelle medio-piccole che nell'Isola
rappresentano la gran parte e che hanno subito un colpo durissimo.
Per potere rialzare la china ci vorrà del tempo, soprattutto per
recuperare sul turismo estero, perché l'Italia in questo momento è
tra i Paesi da evitare. Per quanto riguarda le aziende del turismo,
l'emergenza è nazionale: riguarda tutte le regioni e non solo le
zone rosse. In Sicilia stiamo lavorando per istituire un tavolo
regionale».
Moratoria per i pagamenti su mutui,
utenze e contributi; estensione delle misure di sostegno dei
lavoratori dipendenti ad autonomi e microimprese; defiscalizzazione.
Queste le misure caldeggiate dalle associazioni delle imprese dopo la
richiesta dello stato di calamità per il settore turistico, già
avanzata al governo Musumeci. «Servono interventi straordinari -
afferma Alessandro Albanese, vicepresidente vicario di Sicindustria -
il turismo va salvaguardato. Il rischio è che il Coronavirus crei un
effetto a catena, perché il turismo a cascata si porta dietro tanti
settori produttivi. Dobbiamo difendere tutte le imprese che investono
molto e non hanno guadagni eccezionali, come quelle turistiche. Il
calo c'è, negli arrivi e nelle partenze».
L'aeroporto "Falcone-Borsellino"
di Palermo, nelle ultime 48 ore, ha registrato una diminuzione dei
passeggeri che si attesta tra il 10 e il 25% in arrivo e in partenza
per le quattro principali rotte con il Nord Italia: Milano Linate,
Milano Malpensa, Bergamo e Venezia. C'è chi racconta di aerei vuoti,
con forfait circa 90 viaggia- tori su 130 posti disponibili. Mentre
normalmente oscillano tra 5 e 10 le persone che non si presentano al
gate. «Tutto ciò - prosegue Albanese - si traduce in disdette per
gli alberghi. In una stagione di bassa come quella attuale che non ha
gli stessi flussi dell'estate. E siamo solo all'inizio ... ».
Oltre alle strutture ricettive soffrono
anche altre attività del settore: agenzie di viaggi, tour operator,
cooperative turistiche, compagnie aeree. Ryanair sul suo sito
rassicura i passeggeri: «Le nostre procedure sono in linea con le
direttive fornite dall'Oms (Organizzazione mondiale della sanità) e
dall'Easa (European union aviation safety agency). In relazione ai
piani di viaggio da e per l'Italia, non c'è attualmente nessuna
direttiva di modifica da parte delle autorità Italiane e i nostri
voli stanno operando regolarmente». Alitalia infine consiglia ai
passeggeri di «controllare i siti web governativi per informazioni
dettagliate sulle limitazioni di viaggio e di ingresso applicate dal
Paese verso cui voleranno».
D.D.
TAVOLI TECNICI, RIUNIONI E INCONTRI
AVVISO A CHI VIENE DA ZONE A RISCHIO
CORONAVIRUS.
Si susseguono i vertici
convocati dall'Asp con le istituzioni sanitarie.
L'intera nostra regione è in fermento,
soprattutto in considerazione del caso di Coronavirus accertato ieri
a Palermo mentre proseguono i tavoli tecnici convocati dall'Asp con
le istituzioni preposte nell'ambito sanitario.
Ieri pomeriggio al Dasoe sono stati
convocati i vertici delle Asp dell'Isola per fare il punto della
situazione e la buona notizia è che l'Asp di Agrigento si sia
portata abbastanza avanti nell'organizzazione di una eventuale
gestione dell'emergenza. Non solo. La direzione dell'Asp è anche
riuscita a ottenere la fornitura di ulteriori mascherine (difficile
trovarne in tutta Italia) e oggi sarà fatto l'inventario del
materiale a disposizione della stessa Azienda. Nel corso
dell'incontro, inoltre, è stata annunciata l'emanazione delle nuove
direttive (l'arrivo delle quali è previsto oggi nelle Asp) per
l'individuazione dei ruoli nell'area sanitaria relativamente alle
persone provenienti dalle aree rosse o gialle. La prima area è
quella in cui non si può entrare né uscire, la zona cosiddetta
gialla, invece, riguarda la regione di appartenenza.
Intanto, nell'Agrigentino, come già
anticipato nell'edizione di ieri, sono sei i casi di quarantena.
«Sono in quarantena - spiega Gaetano
Mancuso, direttore sanitario dell'Asp - come previsto dal decreto
Legge 6 del febbraio 2020, che stabilisce cosa fare. C'è l'obbligo
dei soggetti provenienti dalle zone cosiddette a rischio di segnalare
all'Asp la propria presenza, anche se asintomatici, e a permanere in
situazione di quarantena fiduciaria, quindi volontaria. Nel caso in
cui dovessero manifestare i sintomi della malattia, andrebbero
gestiti a domicilio anche da remoto (con i consigli del medico di
Medicina generale, del 112 o del 1500) o, se dovessero sviluppare una
malattia importante, gestiti dai reparti di Malattie infettive sia in
Sicilia, sia fuori regione. A predisporre il trasporto, in condizione
di biocontenimento, nelle strutture dove insistono i reparti di
Malattie infettive il 118 o il medico di Medicina generale».
Ieri mattina il Comune di Agrigento,
cosi come diversi altri Comuni della provincia, ha emanato l'avviso
per «gli individui che dal 1° febbraio 2020 sono transitati e hanno
sostato nei comuni di Bertonico, Casalpusterlengo, Castelgerundo,
Castiglione d'Adda, Codogno, Fombio, Maleo, San. Fiorano, Somaglia e
Terranova dei Passerini, sono obbligati a comunicare tale circostanza
al Dipartimento di Prevenzione dell'Asp ai fini dell'adozione, da
parte dell'autorità sanitaria competente, di ogni misura necessaria,
ivi compresa la permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza
arriva. Si fa appello alla ragionevolezza di ciascuno tale che si
adotti individualmente ogni possibile forma di norma igienica e
prudenza nei modi ampiamente diffusi dall'informazione resa dal
ministero della Salute».
RITA BAIO