Gds.it
LAVORO
Libero
consorzio, dieci precari assunti a tempo indeterminato a Trapani
Dieci
lavoratori precari del Libero consorzio hanno risolto a loro favore
un lungo contenzioso con l'Ente ed hanno avuto riconosciuto il
diritto al contratto di lavoro a tempo indeterminato. Un
pronunciamento, da parte del Tribunale di Trapani, già positivo del
loro è stato confermato dalla Corte
di Appello di Palermo che
ha condannato l'ex Provincia a pagare quasi 120 mila euro
(esattamente 119.649,90) ai lavoratori come emolumenti arretrati
oltre alle spese del contenzioso. Poiché l'Ente ha deciso di dovere
pagare, trattandosi di una sentenza esecutiva, cioè che dà al
creditore, sulla base di un credito di venuto «certo», la
possibilità di «azionare
l'esecuzione forzata»,
è stato necessario determinare un debito fuori bilancio. L'avvocato
Vincenzo De Mela, che ha assistito i lavoratori nella loro vertenza,
aveva già predisposto, peraltro, un atto di pignoramento. La
vertenza parte da lontano. L'avvio della procedura di stabilizzazione
dei lavoratori era stato effettuato alla fine del 2012, ma nei primi
mesi dell'anno dopo, una deliberazione della Corte dei conti
segnalava, tra l'altro, che la procedura attuata dall'allora
provincia aveva violato la disposizione delle assunzioni a tempo
indeterminato che era stato varato nell'ambito delle norme che
avrebbero portato allo scioglimento delle Province.
Scrivolibero.it
Promozione
turistica: nuove strutture ricettive in provincia di Agrigento.
Non
si ferma il lavoro del Libero Consorzio Comunale di Agrigento per la
classificazione di nuove strutture ricettive in provincia. Lo staff
tecnico del Settore Promozione Turistica ha infatti classificato 8
strutture nei comuni di Agrigento, Porto Empedocle, Licata, Favara e
Grotte. L'attività svolta dal Settore Promozione Turistica, ai sensi
della Legge Regionale n. 27/1996 (che delega questa competenza alle
ex Province Regionali) consente dunque di incrementare l'offerta
turistica in provincia con 51 nuovi posti letto.
Le
nuove strutture ricettive sono state classificate nelle tipologie bed
and breakfast e affittacamere, e sono le seguenti:
- B&B
"Brio Bed and Breakfast", ad Agrigento in via delle Mura, tre
stelle, quattro camere e otto posti letto;
- B&B
"Casa Marrelli", a Grotte in via F. Crispi, tre stelle, quattro
camere e nove posti letto;
- B&B
"Marisicilia", a Porto Empedocle in via delle Rose, tre stelle,
una camera e tre posti letto;
- B&B
"Villa Francesca", a Licata in via Monserrato, tre stelle, tre
camere e sette posti letto;
- B&B
"Sicily", a Porto Empedocle in via Fanti, tre stelle, tre camere
e sei posti letto;
- B&B
"Capinera", ad Agrigento in Contrada Ciavolotta, tre stelle, due
camere e tre posti letto
Affittacamere:
-
"Bamboo Luxury", ad Agrigento in via Acquamara, una stella,
quattro camere, nove posti letto;
-
"Urban Relax", a Favara in vile A. Moro, una stella, tre camere,
sei posti letto.
Le
determinazioni dirigenziali relative alle nuove classificazioni sono
state trasmesse ai Comuni competenti per territorio e ai Servizi
Turistici Regionali.
AGRIGENTONOTIZIE
CRONACA
CORONAVIRUS, ANCHE AGRIGENTO DIVENTA
ZONA PROTETTA: TUTTO QUELLO CHE SI PUÒ E NON SI PUÒ FARE
Le nuove disposizioni sono in
vigore da stamattina. Tra le principali misure c'è la stretta sugli
spostamenti. Ecco la guida "agrigentina"
Agrigento come tutta l'Italia diventa
'zona protetta': il dpcm annunciato ieri sera dal presidente del
consiglio Giuseppe Conte, è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale.
Le nuove disposizioni sono in vigore da stamattina. Tra le principali
misure del nuovo Dpcm la stretta sugli spostamenti, la sospensione
delle attività scolastiche e delle università fino al 3 aprile, lo
stop ad ogni forma di assembramento e alle competizioni sportive.
Vanno dunque evitati tutti gli spostamenti salvo quelli "motivati
da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità",
compresa la spesa per generi alimentari, hanno precisato fonti di
palazzo Chigi, oppure "spostamenti per motivi di salute".
Posto che l'appello è quello a "stare a casa", per
spostarsi sarà necessario esibire ai controlli un'autocertificazione
sui motivi, che dovrà ovviamente essere veritiera altrimenti il
cittadino sarà chiamato a risponderne penalmente.
Sono consentite le attività di
ristorazione e bar dalle 6.00 alle 18.00, con obbligo, a carico del
gestore, di predisporre le condizioni per garantire la possibilità
del rispetto della distanza di sicurezza tra le persone di almeno un
metro. Sospese, inoltre, le attività di palestre, centri sportivi,
piscine, centri natatori, centri benessere. Chiusi i centri
commerciali nelle giornate festive e prefestive mentre la chiusura
non è disposta per farmacie, parafarmacie e punti vendita di generi
alimentari, il cui gestore e' chiamato a garantire comunque il
rispetto della distanza di sicurezza.
Ecco tutto quello che c'è da sapere
COSA SI INTENDE PER "EVITARE OGNI
SPOSTAMENTO DELLE PERSONE FISICHE"? CI SONO DEI DIVIETI? SI PUÒ
USCIRE PER ANDARE AL LAVORO? CHI È SOTTOPOSTO ALLA QUARANTENA SI PUÒ
SPOSTARE? SI PUÒ FARE UNA
PASSEGGIATA?
È richiesto di evitare di uscire di
casa. Si può uscire soltanto per andare al lavoro o per ragioni di
salute o per altre necessità, quali, per esempio, l'acquisto di beni
essenziali. Si deve comunque essere in grado di provarlo, anche
mediante autodichiarazione che potrà essere resa su moduli
prestampati già in dotazione alle forze di polizia statali e locali.
La veridicità delle autodichiarazioni sarà oggetto di controlli
successivi e la non veridicità costituisce reato. E` comunque
consigliato lavorare a distanza, ove possibile, o prendere ferie o
congedi. Senza una valida ragione, è richiesto e necessario restare
a casa, per il bene di tutti. È possibile fare passeggiate e
attività motorie all'aperto, purché ciò avvenga senza creare
assembramenti e mantenendo sempre la distanza dalle altre persone. È
previsto anche il "divieto assoluto" di uscire da casa per
chi è sottoposto a quarantena o risulti positivo al virus.
SE ATTUALMENTE MI TROVO IN UNA ZONA
DIVERSA DALLA MIA RESIDENZA, POSSO TORNARE A CASA?
Sì.
SE ABITO IN UN COMUNE E HO NECESSITÀ
DI SPOSTARMI IN UN ALTRO, POSSO SPOSTARMI E FARE "AVANTI E
INDIETRO"?
Sì, per i motivi già menzionati: di
lavoro, di salute e per situazioni di necessità.
SE HO LA FEBBRE E SINTOMI DA INFEZIONE
RESPIRATORIA POSSO USCIRE DI CASA?
In questo caso si raccomanda fortemente
di rimanere a casa, contattare il proprio medico e limitare al
massimo il contatto con altre persone.
COSA SIGNIFICA "COMPROVATE ESIGENZE
LAVORATIVE"? I LAVORATORI AUTONOMI O I COLLABORATORI SALTUARI COME
FARANNO A DIMOSTRARE TALI ESIGENZE?
È sempre possibile uscire per andare
al lavoro, anche se è consigliato lavorare a distanza, ove
possibile, o prendere ferie o congedi. "Comprovate"
significa che si deve essere in grado di dimostrare che si sta
andando (o tornando) al lavoro, anche tramite un'autodichiarazione
vincolante o con ogni altro mezzo di prova, la cui non veridicità
costituisce reato. In caso di controllo, si dovrà dichiarare la
propria necessità lavorativa. Sarà cura poi delle Autorità
verificare la veridicità della dichiarazione resa con l'adozione
delle conseguenti sanzioni in caso di false dichiarazioni.
SONO PREVISTI POSTI DI BLOCCO E
CONTROLLI?
Sì, ci saranno controlli, ma non
essendo più prevista una "zona rossa", non ci saranno
posti di blocco fissi per impedire alle persone di muoversi. La
Polizia municipale e le forze di polizia, nell'ambito della loro
ordinaria attività di controllo del territorio, potranno vigilare
sull'osservanza della regola.
È POSSIBILE USCIRE PER UNA PASSEGGIATA
O FARE SPORT ALL'APERTO?
Si è possibile svolgere attività
motore in spazi aperti, purché sia sempre rispettata la distanza da
altre persone e purché non si determinino situazioni di
assembramento e affollamento
SONO PERMESSE CERIMONIE, EVENTI E
SPETTACOLI?
Su tutto il territorio nazionale sono
sospese tutte le manifestazioni organizzate nonché gli eventi in
luogo pubblico o privato, compresi quelli di carattere culturale,
ludico, sportivo, religioso e fieristico, anche se svolti in luoghi
chiusi ma aperti al pubblico (cinema, teatri, pub, scuole di ballo,
sale giochi etc.).
I CENTRI RICREATIVI, I CENTRI SOCIALI E
I CENTRI CULTURALI POSSONO PROSEGUIRE L'ATTIVITÀ?
Su tutto il territorio nazionale sono
sospese le attività dei centri culturali, ricreativi, sociali
SI POSSONO EFFETTUARE CONSEGNE A
DOMICILIO DI CIBI, FARMACI O ALTRO?
Si. Per le attività commerciali per
cui è prevista la limitazione oraria dalle 6 alle 18, la consegna a
domicilio può anche svolgersi al di fuori di tali orari. Sarà cura
di chi organizza l'attività di consegna a domicilio - lo stesso
esercente ovvero una cd. piattaforma - evitare che il momento della
consegna preveda contatti personali.
SONO PREVISTE LIMITAZIONI PER IL
TRASPORTO DELLE MERCI?
No, nessuna limitazione. Tutte le merci
(quindi non solo quelle di prima necessità) possono entrare e uscire
dai territori interessati. Il trasporto delle merci è considerato
come un'esigenza lavorativa: il personale che conduce i mezzi di
trasporto può dunque entrare e uscire dai territori interessati e
spostarsi all'interno degli stessi, limitatamente alle esigenze di
consegna o prelievo delle merci.
SONO PREVISTE LIMITAZIONI PER GLI
AUTOTRASPORTATORI?
No, non sono previste limitazioni al
transito e all'attività di carico e scarico delle merci.
SONO PREVISTE LIMITAZIONI PER IL
TRASPORTO PUBBLICO NON DI LINEA? PER I TAXI E I NCC? I
NO. Non esistono limitazioni per il
trasporto pubblico non di linea. Il servizio taxi e di ncc non ha
alcuna limitazione in quanto l'attività svolta è considerata
esigenza lavorativa.
FARMACIE E PARAFARMACIE
Non è prevista alcuna restrizione al
loro orario di lavoro
BAR E RISTORANTI
Possono proseguire l'attività dalle
ore 06.00 alle ore 18.00 con l'obbligo, a carico dei gestori, di
far rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un
metro. La violazione della prescrizione comporta la sospensione
dell'attività.
ESERCIZI COMMERCIALI E MERCATI
ALL'APERTO E AL CHIUSO
Il Decreto nazionale prevede che siano
adottate "misure organizzative tali da consentire un accesso ai
predetti luoghi con modalità contingentate o comunque idonee ad
evitare assembramenti, nel rispetto della distanza di sicurezza
interpersonale di almeno un metro. Gli esercizi commerciali che per
condizioni strutturali non possano garantire la distanza di un metro
fra i presenti dovranno essere chiuse. Supermercati, ipermercati e
centri commerciali, i giorni festivi e prefestivi devono restare
chiusi e nei giorni di apertura devono comunque adottare misure
idonee ad evitare il sovraffollamento e garantire la distanza minima
di un metro fra i presenti. In assenza di condizioni strutturali
idonee, gli esercizi devono essere chiusi.
GENERI ALIMENTARI
Gli esercizi commerciali dediti alla
vendita di generi alimentari possono restare aperti anche il sabato e
la domenica, garantendo comunque l'accesso limitato al pubblico
tale da consentire il rispetto della distanza interpersonale minima.
SONO APPENA RIENTRATA/O IN SICILIA DA
UNA ZONA A RISCHIO. COSA DEVO FARE?
Per disposizione della Regione,
chiunque, a partire dal 22 febbraio scorso abbia fatto ingresso in
Italia dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico o sia
transitato e abbia sostato nei territori della Regione Lombardia e
delle Province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell'Emilia,
Rimini; Pesaro e Urbino; Venezia, Padova, Treviso; Asti e
Alessandria, Novara, Verbanio-Cusio-Ossola, Vercelli deve comunicare
tale circostanza a TUTTI I SEGUENTI:
- Comune
- Azienda sanitaria competente per
territorio
- Medico di medicina generale ovvero al
pediatra di libera scelta
- Regione Siciliana
(https://www.costruiresalute.it/covid-19/index.php)
A tutti coloro che rientrano in queste
condizioni, è fatto obbligo di osservare la permanenza domiciliare
con isolamento
fiduciario, mantenendo lo stato di
isolamento per 14 giorni dall'arrivo, con divieto di contatti
sociali, divieto di spostamento e di viaggi. È fatto obbligo di
rimanere raggiungibile per eventuale attività di sorveglianza.
ATTENZIONE: la comunicazione non è
obbligatoria per chi sia soltanto transitato per scalo aeroportuale
in un aeroporto in zona rossa e senza uscire dallo stesso durante il
transito e provenendo da zone non considerate a rischio.
NON HO SINTOMI MA VOGLIO SOTTOPORMI
PRUDENZIALMENTE AD UNA FASE DI QUARANTENA VOLONTARIA. CHE FARE? DEVO
COMUNICARLO A QUALCUNO?
Nel caso in cui un soggetto proveniente
da una delle regioni maggiormente a rischio volesse, comunque, tenere
una condotta di isolamento fiduciario (quarantena volontaria) dovrà
avvertire il dipartimento di prevenzione dell'azienda sanitaria
competente per territorio nonché il proprio medico curante e seguire
le regole previste per la permanenza domiciliare.
QUALI SONO I SINTOMI CHE PRESENTA UNA
PERSONA INFETTA DA CORONAVIRUS?
I sintomi più comuni includono febbre,
tosse, difficoltà respiratorie. Nei casi più gravi, l'infezione può
causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza
renale. Come altre malattie respiratorie, l'infezione da nuovo
coronavirus può causare sintomi lievi come raffreddore, mal di gola,
tosse e febbre, oppure sintomi più severi quali polmonite e
difficoltà respiratorie. Raramente può essere fatale.
Coronavirus, anche Agrigento diventa
zona protetta: tutto quello che si può e non si può fare
SCUOLE, UNIVERSITA' E ATTIVITA'
DIDATTICHE
E' confermata la sospensione fino al
3 aprile di tutte le attività didattiche di scuole di ogni ordine e
grado. Fino al 3 aprile sono sospesi i viaggi d'istruzione, le
iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite
didattiche comunque denominate. Sono sospese le attività di
semiconvitto, tranne nel caso di prescrizioni delle competenti
autorità.
RIAMMISSIONE DEGLI STUDENTI A SCUOLA
Ferma restando l'interruzione delle
attività didattiche fino al 3 aprile, "la riammissione nei servizi
educativi per l'infanzia e nelle scuole di ogni ordine e grado per
assenze dovute a malattia infettiva soggetta a notifica obbligatoria
e di durata superiore a cinque giorni avviene dietro presentazione di
certificato medico, anche in deroga alle disposizioni vigenti".
Pertanto:
a) La riammissione a scuola avverrà
SOLO dietro presentazione di certificato medico che dovrà
specificare se si tratti di malattia generica o infettiva. In caso di
malattia non infettiva si seguono le regole vigenti nelle singole
regioni.
b) Se l'assenza è riferibile al
periodo di chiusura della scuola prevista da ordinanza - anche se
superiore a cinque giorni - non serve il certificato medico
c) Se l'alunno fosse stato già
assente precedentemente alla chiusura della scuola per motivi di
altra natura (motivi familiari, settimana bianca, etc.) il
certificato medico è necessario solo se tale assenza non era stata
preventivamente comunicata dalla famiglia alla scuola
d) Per le assenze per le quali non è
previsto il certificato medico la famiglia dovrà produrre in forma
scritta un'autocertificazione che riporti di "Non aver
soggiornato in zone endemiche e non aver avuto contatti con casi
confermati"
Le assenze maturate dagli studenti ai
quali in base al decreto non è consentita la frequenza alle lezioni
(art. 2, lettera i) non sono computate ai fini della eventuale
ammissione agli esami finali nonché ai fini delle relative
valutazioni.
È SICURO RICEVERE PACCHI DALLA CINA O
DA ALTRI PAESI DOVE IL VIRUS È STATO IDENTIFICATO?
Si, è sicuro. L'OMS ha dichiarato
che le persone che ricevono pacchi non sono a rischio di contrarre il
nuovo Coronavirus, perché non è in grado di sopravvivere a lungo
sulle superfici.
POSSO CONTRARRE L'INFEZIONE DAL
CANE/GATTO/ DAL MIO ANIMALE DA COMPAGNIA?
No, al momento non vi è alcuna
evidenza scientifica che gli animali da compagnia, quali cani e
gatti, abbiano contratto l'infezione o possano diffonderla. Anche
in questo caso si raccomandano le norme generali di igiene, ovvero
lavare le mani frequentemente e scrupolosamente con acqua e sapone o
usando soluzioni alcoliche.
__________________
MATRIMONI E FUNERALI
Sono sospese le cerimonie legate alle
celebrazioni di matrimoni e per esequie. I matrimoni già fissati
presso locali comunali si svolgeranno quindi unicamente in presenza
degli sposi, dei testimoni e del personale comunale. Le tumulazioni
si svolgeranno in forma strettamente privata.
ATTIVITA SPORTIVE
Il Coni ha sospeso fino al 3 aprile
tutte le attività degli sport di squadra di qualsiasi livello. Sono
sospese le attività pubbliche anche nella piscina comunale di
"Villaseta".
ATTIVITA' CULTURALI
Tutte le attività, eventi e
manifestazioni già programmate in dette strutture sono sospese fino
al 3 aprile, salvo nuove disposizioni. Sono sospese tutte le attività
cinematografiche, teatrali e museali.
PUB, DISCOTECHE, CENTRI E SALE
SCOMMESSE
Sono sospese le attività di pub,
scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche
e locali assimilati. La violazione del divieto comporta la
sospensione dell'attività. Sono Eventuali violazioni vanno
segnalate alle competenti autorità di Polizia
SCUOLE, ATTIVITA' DIDATTICHE E
UNIVERSITA'
E' confermata la sospensione fino al
3 aprile di tutte le attività didattiche di scuole di ogni ordine e
grado. Fino al 3 aprile sono sospesi i viaggi d'istruzione, le
iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite
didattiche comunque denominate. Sono sospese le attività di
semiconvitto, tranne nel caso di prescrizioni delle competenti
autorità.
CHIUSURA EDIFICI COMUNALI MONUMENTALI
Sono chiuse al pubblico: La Valle dei
Templi, il museo "Griffo" .
__________________
DIPENDENTI PUBBLICI
Fermo restando il divieto di chiudere
del tutto gli uffici pubblici, le Segreterie generali del Comune e
della Città metropolitana stanno predisponendo linee guida per i
rispettivi dirigenti ed uffici circa l'organizzazione del lavoro. È
stato stabilito di dare ampia applicazione alla possibilità prevista
dal DPCM di concedere ferie ai dipendenti. Gli spazi negli uffici
saranno riorganizzati al fine consentire al massimo la possibilità
di rispetto della distanza minima di sicurezza e gli uffici saranno
dotati di prodotti per la disinfezione e l'igiene minima personale
in linea con le prescrizioni del DPCM.
ASSISTENZA A PERSONE SOLE E FRAGILI
Gli uffici comunali contatteranno
direttamente tutte le persone già negli elenchi per l'assistenza
individuale (anziani soli, persone con disabilità) al fine di
verificare ulteriori necessità individuali cui si farà fronte anche
tramite le associazioni di volontariato e protezione civile. Saranno
inoltre potenziati i servizi per le persone senza fissa dimora. Il
Comune chiederà ai commercianti e alla Grande distribuzione di
organizzare servizi di recapito a domicilio gratuito.
FARMACI A DOMICILIO
In collaborazione con FederFarma, su
tutto il territorio nazionale è attivo il numero verde 800 189 521
per la consegna gratuita dei farmaci a domicilio per casi non urgenti
riservato esclusivamente alle persone che sono impossibilitate a
recarsi in farmacia e non possono delegare altri soggetti. Per
accedere al servizio chiama il numero verde, attivo nei giorni
feriali dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 17.30.
Risponderà un operatore al quale dovrai indicare le tue generalità
e l'indirizzo al quale recapitare il farmaco. Successivamente
l'operatore verificherà quali farmacie vicine al tuo domicilio
sono disponibili ad effettuare il servizio. Qualora ci siano farmacie
disponibili, l'operatore ti metterà in contatto telefonico con la
farmacia più vicina al tuo domicilio, alla quale potrai richiedere
la consegna a domicilio dei farmaci e concordare tempi e modalità di
consegna. E' consigliabile, per i farmaci che richiedono la
prescrizione del medico, che la stessa sia già stampata dall'utente.
ATTIVITA' EDUCATIVE DOMICILIARI E
TERRITORIALI. ASSISTENZA PER MINORI E PERSONE CON DISABILITA'
I servizi di "Educativa domiciliare e
territoriale" già svolti dal Comune non saranno interrotti.
Analogamente non saranno interrotti i servizi di assistenza
domiciliare per i minori e le persone con disabilità. I servizi
saranno interrotti in caso di prescrizioni sanitarie restrittive per
i beneficiari.
ATTIVAZIONE NUMERO PER PERSONE IN
QUARANTENA
La Protezione Civile comunale, in
previsione della possibilità di dover fornire assistenza a persone
che si trovassero in Quarantena su disposizione delle autorità
sanitarie, sta attivando un numero specifico diretto cui ci si potrà
rivolgere per richieste di assistenza personale (spesa,
certificazioni, ecc). La Protezione civile curerà, con le autorità
sanitarie competenti, la formazione di personale interno ed esterno
per le procedure da adottare per la sicurezza propria e dei
beneficiari degli interventi.
LUOGHI DI CULTO, MESSE, PREGHIERE
COLLETTIVE E CERIMONIE RELIGIOSE
L'apertura dei luoghi di culto è
subordinata all'adozione di misure organizzative tali da evitare
assembramenti di persone, tenendo conto delle caratteristiche e delle
dimensioni dei luoghi, garantendo ai frequentatori la possibilità di
rispettare la distanza interpersonale di un metro. Sono comunque
sospese le cerimonie religiose, ivi compresi le messe, la preghiera
collettiva e i funerali
SGOMBERI E SFRATTI
In considerazione della necessità di
dare priorità ai servizi di assistenza di cui in precedenza, il
Comune comunicherà alle competenti autorità l'impossibilità di
fornire la prevista assistenza sociale nel caso di sgomberi o sfratti
coatti, fino al 3 aprile o fino a nuova indicazione.
ATTIVITA' ARTIGIANALI E PROFESSIONALI
Al momento non sono state emessi
decreti specifici che regolamentano attività professionali o
artigianali come dentisti, odontoiatri, podologi oppure barbieri,
estetisti (purché operino in forma individuale e non in centri
estetici di cui è prevista la chiusura), parrucchieri.
E' da intendersi quindi che non vi è
una chiusura obbligatoria di dette attività, fermo restando
l'obbligo del rispetto delle condizioni di sicurezza nelle
rispettive sale d'attesa e l'applicazione delle abituali
precauzioni professionali per la salute propria e degli utenti.
CENTRI ESTETICI
I centri estetici non sono chiusi per
alcuna norma nazionale o regionale. Resta fermo l'obbligo per gli
operatori e gestori di garantire il rispetto delle prescrizioni di
prevenzione individuale e relative ai luoghi nei quali sono accolti i
clienti,
INFORMAZIONI E SEGNALAZIONI
Chi proviene dalle zone a rischio deve
comunicarlo
LA SICILIA
Cominciate in molti istituti le
lezioni online
SCUOLE CHIUSE INTANTO SINO AL 3
APRILE
CHIESTA UNA MATURITA' PIU' "LEGGERA"
Forum degli studenti. Incontro con
la ministra Azzolina per capire come proseguirà l'anno.
ROMA. Scuole di ogni ordine e grado e
università chiusi fino al 3 aprile: il premier Giuseppe Conte ieri
sera lo ha comunicato, insieme all'estensione a tutta Italia della
zona protetta, a reti unificate. Già una circolare diffusa ieri sera
tardi dal ministero dell'Istruzione ai presidi e agli Uffici
scolastici, spostava la ripresa degli organi collegiali al 3 aprile e
limitava al massimo nel frattempo la presenza di docenti e
collaboratori scolastici negli istituti. "La presenza del
personale docente nelle istituzioni scolastiche - si legge nella
circolare - è strettamente correlata alle eventuali esigenze
connesse alla attività didattica a distanza».
Inoltre viene consigliato, soprattutto
per la scuola primaria, di evitare la semplice assegnazione di
compiti ma di accompagnarla a qualche forma di contatto a distanza.
Sulla valutazione, si lascia ai docenti la decisione sul da farsi.
Intanto oggi gli studenti del Forum delle associazioni studentesche,
che riunisce 7 associazioni di alunni delle scuole superiori di tutta
Italia' ha incontrato in collegamento video la ministra
dell'Istruzione Lucia Azzolina che si trovava nel suo studio di viale
Trastevere. Come affronteremo l'esame di maturità se si protrarrà a
lungo la sospensione delle lezioni? E' possibile rendere più
semplice almeno la seconda prova scritta che tanto preoccupa i
maturandi? Questi e altri quesiti sono stati posti alla ministra, la
quale - secondo quanto hanno riferito i ragazzi al termine del
confronto durato oltre un'ora - ha chiesto ai ragazzi di elaborare
delle proposte rispetto a come secondo loro potrebbe essere
rimodulato l'esame di Stato nel caso in cui la sospensione delle
lezioni dovesse ancora durare a lungo. In merito invece ai viaggi di
istruzione, nel colloquio via web avuto con gli studenti, Azzolina
avrebbe informato i ragazzi che il ministero dell'Economia sta
provvedendo a scrivere un decreto sulle modalità di rimborso per chi
aveva già pagato il viaggio ma non ha potuto farlo, con modalità di
voucher da dare alle famiglie che permetterà loro di riutilizzare la
somma. I ragazzi hanno poi posto alla titolare del ministero
dell'Istruzione il tema del diritto allo studio. Secondo un
questionario da loro sottoposto a 13 mila studenti, c'è confusione
sullo svolgimento della didattica on line: ogni professore sta
svolgendo con mezzi differenti, dalle videochiamate alla semplice
assegnazione di compiti, nel 70% dei casi si sta facendo didattica a
distanza solo su alcune materie mentre il 15% degli studenti non ha
ancora iniziato alcunchè. "Molti studenti - ha denunciato
Giulia Biazzo dell'Unione degli studenti non hanno a disposizione pc
o tablet, né tantomeno una connessione wifi adatta; molte famiglie
hanno un unico computer: come fanno a seguire la lezione più figli
contemporaneamente magari mentre il genitore deve lavorare da casa».
Certo è che la situazione è molto variegata: se in alcuni istituti
scolastici si sono attrezzati da subito con piattaforme, webinar,
padlet, registri elettronici e, in loro mancanza, con email e
wathapp, in altre la didattica a distanza fatica a prendere corpo.
Con il passare dei giorni, la scuola sta mostrando di reagire.
Seguendo anche le indicazioni del Miur, per i bambini più piccoli
arrivano ai genitori powerpoint con lezioni di grammatica della
maestra e la voce dell' insegnante che spiega loro qual'è la
differenza tra è accentata ed e senza accento; quelli delle medie si
collegano all'ora prestabilita su wathapp con l'insegnante che ha
inviato loro il giorno prima i video da "studiare" e che
chiede cosa hanno compreso da quel materiale; fino ai webinar e alle
piattaforme che però riescono ad essere utilizzate da chi aveva già
iniziato un lavoro in tal senso durante l'anno scolastico o negli
anni passati.
VALENTINA RONCATI
ORDINE E SICUREZZA PUBBLICA
"Comportamenti che contrasta con
ogni ragionevole buon senso"
IL PREFETTO. Ieri Comitato provinciale:
rafforzati i controlli dopo la follia di domenica.
«Purtroppo, proprio nella nostra città
si è avuta la prova provata di comportamenti che vanno in contrasto
con le norme di ordinario buon senso». Lo afferma il prefetto, Dario
Caputo, a margine del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica
che si è tenuto ieri per mettere in atto tutte quelle misure atte ad
evitare contagi da coronavirus.
Il riferimento è al pomeriggio di
follia collettiva di domenica scorsa a San Leone. Non sono bastati,
infatti, gli appelli alla cautela, le ordinanze da parte degli organi
costituiti, i consigli e le indicazioni su come evitare il possibile
diffondersi del Covid-19. Alla fine gli agrigentini, e non solo,
hanno ritenuto più importante godersi un pomeriggio di relax che
rispettare le regole.
Presenti alla riunione tutti i vertici
provinciali di Polizia, Carabinieri e Guardia di finanza.
«Serve la collaborazione di tutti -
continua Caputo -. Sono rimasto impressionato da una notizia di un
cittadino di Siracusa che rispetto al problema noto delle persone che
provengono dalle cosiddette zone rosse del Nord, ha rivelato di aver
chiesto a suo figlio di rimanere a Milano. E' un atteggiamento che
denota un grandissimo senso civico, sia per quanto riguarda il
rischio evidentemente connesso alla possibilità di aumentare la
diffusione del contagio, sia per quanto riguarda la salute delle
stesse persone interessate, che affrontando il viaggio in treno, in
aereo o con altri mezzi si espongono maggiormente alla possibilità
del contagio. Non serve essere medici, lo abbiamo appreso in tutte le
maniere possibili, questa malattia si diffonde attraverso le
goccioline che viaggiano con il respiro, e l'unica cosa che possiamo
fare tutti noi è osservare comportamenti igienicamenti corretti. Non
bisogna favorire assembramenti, non bisogna stare vicini, bisogna
evitare di abbracciarsi, anche la semplice stretta di mano e il bacio
sono dei comportamenti che possono essere un rischio».
Il prefetto ha annunciato il
potenziamento dei controlli negli esercizi commerciali, affinché gli
stessi si adeguino al rispetto delle direttive imposte dal Dpcm sulle
misure di contenimento del rischio contagio: «Esattamente. Sul
fronte delle misure - conclude - aumenteranno i controlli per
evitare, ad esempio, gli assembramenti nei locali della movida».
ANTONINO RAVANA'