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Emergenza Coronavirus, sei respiratori
per Terapia intensiva: il gruppo Moncada
dona 100mila euro al "San Giovanni di
Dio"
L'imprenditore, in accordo con la direzione dell'Asp, ha acquistato i macchinari che
verranno consegnati entro la fine di questo mese. Unico l'obiettivo: fornire un
concreto aiuto per contenere e contrastare le patologie derivanti dal contagio.
L'
obiettivo è uno soltanto: fornire un concreto aiuto per contenere e contrastare le patologie derivanti dal
contagio di Coronavirus. E' per questo che l'imprenditore agrigentino Salvatore Moncada ha scelto di donare
100mila euro all'ospedale San Giovanni di Dio. Il patron del gruppo di energia alternativa, tramite nota
stampa, ha fatto sapere di avere contribuito nell'acquisto di specifici macchinari utili all'ospedlae agrigentino.
Nel dettaglio, le aziende del gruppo Moncada, con in testa la capogruppo Moncada Energy, ha sentito il parere della
Direzione dell'Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento, hanno deliberato l'acquisto di attrezzature ed apparecchiature
da donare all'ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento per un valore di oltre 100 mila Euro, che verranno consegnate
entro la fine del mese di marzo.Nello specifico, si tratta di sei macchinari funzionali alla respirazione ed alla ventilazione dei pazienti in terapia
intensiva, con l'obiettivo di fornire un concreto aiuto nel contenere e contrastare le patologie derivanti dal contagio del
virus,t ale implementazione, ovvio ,in aggiunta a tutte le implementazioni messe in atto già dalla stessa Asp. Il Ceo del
Gruppo Moncada, Salvatore Moncada, ha dichiarato: Stiamo vivendo tutti una situazione non felice, anche sul piano
economico, tuttavia, comprendendo la gravità di quanto sta accadendo, riteniamo sia giusto dare un concreto apporto di
mezzi al nostro territorio per contrastare le conseguenze collegate alla diffusione del virus - dice in una nota - solo se resteremo uniti, non lasciandoci prendere dallo sconforto e soprattutto, solamente se sapremo comprenderci gli uni con
gli altri, dimostrando spirito collaborativo e ponendo in essere atteggiamenti rispettosi nei confronti del prossimo,
riusciremo a vincere questa battaglia contro un nemico invisibile, che fa paura, ma che può certamente essere sconfitto
applicando le direttive nazionali e regionali sulla prevenzione. Solo così, saremo pronti qualora la situazione dovesse
diventare critica. Il Gruppo Moncada - spiega in una nota - si augura che questo gesto possa essere da esempio per tutte
le altre realtà imprenditoriali che, trovandosi nella condizione di poterlo fare, contribuiscano a rendere più attrezzate e
fornite le strutture ospedaliere del territorio agrigentino, consentendo alle stesse di fronteggiare al meglio l'emergenza
mediante un aumento della capacità assistenziale".
Giornale di sicilia
Libero consorzio, via libera dagli
uffici di piazza Aldo Moro.
Crescono le strutture ricettive in
provincia, altri cinquantuno posti letto
Aumenta la capacità ricettiva delle
strutture turistico - a l b e rg h i e re nell'Agrigentino. Non
si ferma il lavoro del Libero consorzio comunale di Agrigento per la
classificazione di nuove strutture ricettive in provincia. Lo staff
tecnico del Settore Promozione Turistica ha infatti classificato 8
strutture nei comuni di Agrigento, Porto Empedocle, Licata, Favara e
Grotte. L'attività svolta dal Settore Promozione Turistica, ai
sensi della Legge Regionale che delega questa competenza alle ex
Province, consente dunque di incrementare l'offert a turistica in
provincia con 51 nuovi posti letto. Le nuove strutture ricettive sono
state classificate nelle tipologie bed and breakfast e affittacamere,
e sono le seguenti: «Brio Bed and Breakfast», ad Agrigento (tre
stelle, quattro camere e otto posti letto); B&B «Casa Marrelli»,
a Grotte (tre stelle, quattro camere e nove posti letto); B&B
«Marisicilia», a Porto Empedocle (tre stelle, una camera e tre
posti letto); - B&B «Villa Francesca», a Licata (tre stelle,
tre camere e sette posti letto); B&B «Sicily», a Porto
Empedocle (tre stelle, tre camere e sei posti letto); B&B
«Capinera», ad Agrigento (tre stelle, due camere e tre posti
letto). Affittacamere: «Bamboo Luxury», ad Agrigento (una stella,
quattro camere, nove posti letto); «Urban Relax», a Favara (una
stella, tre camere, sei posti letto). Le determinazioni dirigenziali
relative alle nuove classificazioni sono state trasmesse ai Comuni
competenti per territorio e ai Servizi Turistici Regionali. Grazie
alle nuove classificazioni la provincia di Agrigento può contare su
circa 800 strutture turistiche e 18.614 posti letto. "Un numero
considerevole - spiega l'ente in una nota - in lenta, ma costante
crescita da diversi anni". Ha tuttavia sfumature diverse, il trend
di questa crescita, seguito sempre con la massima attenzione dal
Settore Promozione Turistica del Libero Consorzio di Agrigento, con
un aumento dei posti messi a disposizione dalla cosiddetta ospitalità
diffusa e, di contro, una certa stagnazione nel numero di posti letto
delle strutture alberghiere vere e proprie, considerata anche la
chiusura (in alcuni casi temporanea) di alcune di esse. Recentemente
a Menfi era stato autorizzato l'esercizio per il turismo rurale,
alle case "Graffeo" in contrada Ferdotto: tre stelle, sei camere,
undici posti letto. Il turismo rurale ha come obiettivo finale la
promozione di attività che vanno ad «incoraggiare ed assistere» le
realtà rurali che possono così crescere e svilupparsi secondo le
loro priorità. Se da una parte, gli agriturismi offrono la
possibilità di riposare corpo e anima a stretto contatto con la
natura, ben più movimentata è la vita del turista che sceglie la
formula «rurale: il trekking o le lunghe camminate sono ad esempio,
una forma di turismo rurale. Passeggiando e seguendo dei veri e
propri itinerari infatti si va a conoscere a fondo la realtà in cui
ci si trova. ( * PA P I * )
Nuovo Guasto alla condotta del
Voltano
E dieci Comuni restano senz'acqua
L'ennesimo guasto al Voltano lascia a
secco 10 Comuni agrigentini tra cui la città dei Templi. È stato
riscontrato un guasto sull'acquedotto in contrada Mulinazzo,
territorio di Santo Stefano Quisquina. Pertanto è stata interrotta
la fornitura idrica nei comuni di: Agrigento (frazione di Giardina
Gallotti e frazione di Montaperto, via Unità d'Italia, Fontanelle,
San Michele (serbatoio Madonna delle Rocche); San Biagio Platani;
Sant'A n ge l o Muxaro; Joppolo Giancaxio; Santa Elisabetta;
Raffadali; Aragona; Comitini; Porto Empedocle (area portuale); Favara
e utenze Voltano. «Potranno verificarsi degli slittamenti o
limitazioni sulla turnazione idrica prevista per la giornata di oggi
e di domani - fa sapere Girgenti acque. Gli operatori del Gestore
stanno ponendo in essere quanto necessario per eliminare
l'inconveniente riscontrato. Eseguiti gli interventi di
riparazione, la fornitura tornerà regolare, normalizzandosi nel
rispetto dei necessari tempi tecnici». Intanto i commissari di
Girgenti acque, Gervasio Venuti e Giuseppe Massimo Dell'Aira hanno
disposto il completamento dell'attività di normalizzazione delle
utenze di Raffadali con l'installazione dei contatori idrici. Si
tratta delle utenze ricadenti in queste vie: C3, via Stalin, via
Bandiera, via Pascoli, via Magg. Crapanzano, via Trapani, via
Lorenzini, via C1, via C2, via Padre Spoto, via Pisa, via Purgatorio,
via Recanati, via delle Palme, cortile Gulisano, cortile Scifo,
cortile Carducci, via Carducci, cortile Allegra, cortile Sacerdote
Gueli, via Verga, via Donizetti, via Rossini, via Sant'Antonio, via
Giuliana. « L'attività di normalizzazione delle utenze idriche
-spiegano i commissari Venuti e Dell'Aira - com'è noto,
prevede la sottoscrizione obbligatoria del contratto di
somministrazione e l'altrettanto obbligatoria installazione del
contatore idrometrico. La determinazione delle arterie viarie dove
svolgere gli interventi è assunta dalla Gestione Commissariale in
conformità alle riunioni tenute presso l'Ati, al prioritario fine
di eliminare le attuali residue disparità di trattamento tra utenze
adiacenti. Anche in tali arterie, infatti, insistono utenze già
precedentemente normalizzate e, in misura ridotta, talune utenze non
trasformate, per cause non imputabili al gestore». Per quanto
riguarda le attività di servizio, la Gestione Commissariale del
servizio idrico integrato Ati Ag9 in linea con le indicazioni del
Governo ha fatto sapere di essere impegnata a contribuire con
responsabilità alla sicurezza e alla salute della comunità
rappresentata sia dagli utenti che dal personale dell'azienda. A
causa dell'emergenza sanitaria, a tutela della salute di tutti,
Girgenti acque ha disposto la temporanea chiusura di tutti gli
sportelli periferici per consentire l'adeguamento delle strutture
di ricevimento del pubblico. «Rimarrà aperto temporaneamente lo
sportello della sede centrale, nella zona Industriale di Aragona,
soltanto per le operazioni strettamente necessarie. Gli utenti che
intendono accedere allo sportello dovranno farlo preferibilmente
muniti di mascherine in modo da contenere per quanto possibile il
rischio per la propria salute e per quella degli operatori». In ogni
caso gli utenti possono utilizzare quanto più possibile il sito web
aziendale e tutti i canali telematici. Sul sito web sono presenti
tutte le informazioni sul servizio in generale e sulla propria
utenza. E'possibile consultare le propria posizione, scaricare le
bollette, effettuare pagamenti, controllare e comunicare la lettura
del contatore, ed avviare qualunque tipo di pratica (volture, nuovi
allacciamenti, reclami). Girgenti acque è infine impegnata a
estendere l'uso dei servizi on-line, che fra poche settimane
potranno essere utilizzati anche tramite "app" su tablet e
smartphone, per migliorare il livello di servizio agli utenti.( * PA
P I * )
corona virus
inchiesta per concorso colposo in
epidemia.
Aperta inchiesta a sciacca
La Procura di Sciacca, con il
procuratore capo Roberta Buzzolani, aperto una inchiesta per concorso
colposo in epidemia e inosservanza di provvedimento dell'autorità
a carico di un cittadino che avrebbe commesso una grave violazione
delle normative disposte per far fronte all'e m e rge n z a
Coronavirus. L'inchiesta è nata dopo una denuncia e la
magistratura ha avvisato del caso l'autorità sanitaria. Il reato
di epidemia colposa nella forma aggravata è punito da 3 fino a 12
anni di reclusione. Per fortuna non si registrano nuovi casi di
Coronavirus nell'agrigentino rispetto a quelli già accertati. Gli
ultimi sono i due a Ribera in aggiunta agli 11 accertati a Sciacca a
seguito dei tamponi eseguiti al Giovanni Paolo II ed a quello del
giovane di Calamonaci che, giunto in Toscana, è risultato positivo
al tampone ed ha subito avvisato il sindaco di Calamonaci facendo
scattare una vasta attività per rintracciare 41 persone che avevano
avuto contatti con lo studente e che sono in quarantena domiciliare.
Sulla vicenda riberese non ci sono particolari, ma pare si tratti di
due persone che si trovano in quarantena, isolati nelle rispettive
abitazioni. Al Giovanni Paolo II di Sciacca sono quattro le persone
in isolamento tra gli undici risultati positivi al Covid 19 dopo il
caso del medico trasferito al Sant'Elia di Caltanissetta dove si
trova ancora ricoverata in condizioni stabili. In ospedale tre
pazienti del reparto di Medicina e un familiare. Sono in isolamento,
mentre gli altri risultati positivi in quarantena domiciliare.
L'unità operativa di Medicina non è più in quarantena. Ieri al
Giovanni Paolo II di Sciacca si è proceduto ad effettuare un
centinaio di tamponi i cui risultati sono attesi nella giornata di
oggi. Intanto, la Funzione Pubblica di Cgil e Cisl hanno incontrato i
vertici dell'Asp e chiesto che si realizzi «una cabina di regia
unica». Tra le proposte, anche l'utilizzo degli spazi oggi
disponibili all'ospedale di Ribera per potenziare i posti letto di
terapia intensiva. Chiesto un piano straordinario di assunzioni e un
aumento della formazione e degli strumenti di protezione individuale,
il potenziamento delle risorse umane a disposizione. Ed ancora, di
dotare il personale di adeguate misure di protezione individuale.
Sono diversi i punti trattati durante l'incontro tecnico svolto tra
il direttore generale facente funzioni dell'Asp di Agrigento,
Alessandro Mazzara, e i sindacalisti Giovanni Farruggia, responsabile
del dipartimento Sanità pubblica e privata della Cisl Fp di
Agrigento, Caltanissetta ed Enna, e Antonio Cutugno, coordinatore
provinciale del comparto sanità della Cgil. Al centro di tutto, l'e
m e rge n z a Covid-19 e le misure da adottare per aumentare le
garanzie per il personale e l'utenza. «Rispetto alla situazione
degli ospedali in provincia - s c r ivo n o in una nota Cutugno e
Farruggia - ab - biamo evidenziato la necessità che si predisponga
un sistema di controllo degli accessi, eliminando tutti quelli
secondari al fine di far confluire il pubblico da un solo ingresso,
maggiormente controllabile soprattutto per evitare che chi non ha
necessità-diritto ad accedere possa essere fermato. Inoltre, abbiamo
chiesto al dottor Mazzara, che ringraziamo per la disponibilità
manifestata durante l'incontro che si valuti la possibilità di
utilizzare i posti letto della sala operatoria di Ribera e alcuni
degli spazi di quel presidio sanitario, oggi sottoutilizzato, per
destinarlo proprio alla cura e al monitoraggio di casi di Cov i d -1
9 » . Il direttore Mazzara ha condiviso le proposte dei sindacalisti
e si è già attivato presso i responsabili dei vari settori per
valutarne la fattibilità. Nei giorni scorsi i responsabili del
Movimento 5 Stelle di Ribera avevano segnalato la possibilità che
parte dell'ospedale Fratelli Parlapiano venga utilizzato con i
posti letto per fronteggiare il problema. Il consigliere comunale di
Ribera e segretario del locale circolo Pd Liborio D'Anna ha inviato
al presidente della Regione, Nello Musumeci, all'assessore alla
Sanità, Ruggero Razza, ed ai vertici provinciali dell'Asp la
richiesta di attivare il reparto di Rianimazione nel nosocomio
crispino. A Sciacca, intanto, è crisi del commercio. L'associazione
di categoria «Spazio Centro», che raggruppa numerosi commercianti
del centro storico, ha inviato una nota al sindaco, Francesca
Valenti, e al presidente del consiglio Comunale, Pasquale Mont
albano. «Nonostante la già profonda situazione di difficoltà
economica che perdura da parecchi mesi - scrive - e si è
ulteriormente aggravata in questo primo trimestre del 2020, parecchie
imprese del centro storico e non hanno già provveduto alla
sospensione delle proprie attività, ad oggi e crediamo anche per i
prossimi mesi, perdurerà una contrazione della domanda che al
momento si attesta al 80/85%». Invitano l'amministrazione ad
intervenire presso le autorità preposte affinché si giunga
«all'adozione immediata di chiari e precisi provvedimenti a
sostegno di tutte le attività commerciali sul territorio». (*GP *)
Saltano i mercati settimanali
Precauzioni in tutti gli uffici
Elezioni rinviate, uffici pubblici
chiusi, richieste di disinfestazione e altre iniziative. Le elezioni
per il rinnovo dei consigli comunali e dei sindaci, programmate per
il 24 maggio, sono rinviate al 14 giugno, con eventuale ballottaggio
il 28 giugno. «Accolgo con soddisfazione la decisione del presidente
Musumeci - dice Carmelo Pullara, capogruppo autonomisti e popolari -
che ha dato seguito ad una mia richiesta avanzata tre giorni fa». Da
domani a venerdì 3 aprile, anche il tradizionale mercato settimanale
di Licata, che si tiene al Villaggio dei Fiori sarà sospeso per
decisione del Comune. Analoga decisione per l'ufficio postale del
tribunale, peraltro deserto in seguito allo stop delle udienze deciso
dal governo. Gli Uffici relazione con il pubblico del Libero
Consorzio comunale di Agrigento, dislocati nel capoluogo ed a Bivona,
Licata, Sciacca, Canicattì, Cammarata e Ribera, rimarranno aperti al
pubblico «per fornire informazioni dettagliate di pubblica utilità
ai cittadini utenti. In considerazione, però, delle direttive
nazionali - spiega l'ente - è obbligatorio fare ingresso nelle
sedi URP in modo contingentato per garantire la distanza di
sicurezza. Si invitano, tuttavia, gli utenti a privilegiare il
collegamento telefonico, contattando i numeri verdi 800315555 e
8002590844». Sul fronte della solidarietà, il circolo territoriale
di Fratelli d'Italia di Favara, con la vice presidente, Mariagrazia
Alonge, lancia un appello di raccolta fondi, a favore di Croce Rossa
Italiana di Agrigento, per l'acquisto di mascherine e materiale di
protezione per gli operatori sanitari. Non mancano poi le proposte di
sostegno a famiglie e imprese. Come quelle del consigliere comunale
di Agrigento Giorgia Iacolino e del sindaco di Campobello di Licata,
Giovanni Picone. Gli uffici della Prefettura, da ieri e fino a nuova
comunicazione, sono stati chiusi per eseguire una sanificazione dei
locali. Richiesta analoga, relativamente agli uffici comunali, viene
fatta dal consigliere Simone Gramaglia al sindaco Firetto. Alla
Camera di commercio, il segretario Giuseppe Virgilio, ha disposto che
nell'ingresso sarà messo a disposizione un apposito dispositivo
con soluzione idroalcolica per il lavaggio delle mani e il personale
dovrà rispettare la distanza. ( *G ECA* )
AGRIGENTONOTIZIE
REGIONI ED ENTI LOCALIURP EX PROVINCIA APERTI AL PUBBLICO: "PRIVILEGIARE CONTATTI TELEFONICI O EMAIL"
Anche in questo momento di emergenza nazionale, gli Uffici Relazione con il pubblico del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, dislocati nella Città capoluogo ed a Bivona, Licata, Sciacca, Canicattì, Cammarata e Ribera, rimarranno aperti al pubblico per fornire informazioni dettagliate di pubblica utilità ai cittadini utenti.In considerazione, però, delle direttive nazionali è obbligatorio fare ingresso nelle sedi URP in modo contingentato per garantire la distanza di sicurezza.Si invitano, tuttavia, gli utenti a privilegiare il collegamento telefonico, contattando i Numeri Verdi 800315555 e 8002590844 (validi per tutte le sedi URP).È possibile, inoltre, raggiungere le sedi Urp ai seguenti numeri telefonici ed indirizzi di posta elettronica:Urp sede Agrigento, telefono 0922/593227 - 0922/403581 - 0922/594247 urp@provincia.agrigento.itUrp sede di Bivona, telefono 0922/593856 email: urpbivona@provincia.agrigento.itUrp sede di Licata, telefono 0922/593853, email: urplicata@provincia.agrigento.it;Urp sede di Sciacca, telefono 0922/593850, email: urpsciacca@provincia.agrigento.it;Urp sede di Canicatti, telefono 0922/593854, email: urpcanicatti@provincia.agrigento.it;Urp sede di Cammarata, telefono 0922/593855, email: urpcammarata@provincia.agrigento.it;Urp sede di Ribera, telefono 0922/593851, email: urpribera@provincia.agrigento.it.Notizie ed aggiornamenti sull'emergenza Covid-19 sono reperibili anche sul profilo facebook "Urp informa Agrigento" del Libero Consorzio Comunale di Agrigento.Infine, per ulteriori informazioni di carattere genere è possibile inviare messaggi whatsapp al numero +39 3667871233.
CRONACA
CORONAVIRUS, SOSPESE ANCHE LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE: TUTTO RINVIATO A GIUGNO
Al voto erano chiamati Agrigento, Ribera, Camastra, Cammarata, Casteltermini, Raffadali, Siculiana e RealmonteRedazioneTanto tuonò che piovve. Il presidente della Regione, Nello Musumeci, ha disposto il rinvio al 14 giugno delle elezioni per il rinnovo dei consigli comunali in Sicilia inizialmente programmate per il 24 maggio. L'eventuale ballottaggio si terrà il 28 giugno.Anche Agrigento è zona protetta: ecco tutte le prescrizioni"La decisione - dice una nota della Regione - sarà formalizzata nella prossima seduta della Giunta regionale, prevista in settimana, alla quale dovrebbe partecipare lo stesso governatore, da quattro giorni in autoisolamento, in attesa dell'esito del secondo tampone fissato per domani".La Prefettura: "Se si arriva da zone rosse è obbligatorio segnalarlo"Al voto erano chiamati Agrigento, Ribera, Camastra, Cammarata, Casteltermini, Raffadali, Siculiana e Realmonte.Nei giorni scorsi a chiedere il rinvio delle elezioni amministrative era stato il deputato licatese Carmelo Pullara. "Accolgo con soddisfazione la decisione del presidente Musumeci - dice Carmelo Pullara, capogruppo Autonomisti e Popolari - che ha dato seguito ad un a mia richiesta avanzata tre giorni fa. La scelta del rinvio permette di organizzare con maggiore tranquillità e fiducia una più corretta informazione e l'organizzazione della campagna elettorale stessa. Il posticipo al 14 di giugno, augurandomi che sia sufficiente anche perché vorrà dire che l'emergenza passerà presto,della consultazione elettorale - conclude Pullara - che fa slittare anche gli incontri e le riunioni pre-elettorali, è una scelta prudente di cautela per evitare motivi di diffusione del contagio, cui va il mio plauso".
LA SICILIA
LA CITTÀ È PRESIDIATA DALLE FORZE DELL'ORDINE CONTROLLI A TAPPETO.VERIFICHE.
Il dirigente delle Volanti nominato responsabile dei servizi attuativi del Decreto emesso dal Governo lunedì.
Controlli serrati della Polizia in ogni angolo della città per far rispettare il decreto del Governo emesso per arginare il contagio del coronavirus.La città di Agrigento come tutto il resto d'Italia, è da ieri compresa nella "zona rossa". Tra le principali misure del nuovo Dpcm la stretta sugli spostamenti e lo stop ad ogni forma di assembramento di persone. Vanno dunque evitati tutti gli spostamenti salvo quelli «motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità», compresa la spesa per generi alimentari (file lunghissime ieri ai supermercati), oppure «spostamenti per motivi di salute». Posto che l'appello è quello a «stare a casa», per spostarsi sarà necessario esibire ai controlli un'autocertificazione, che dovrà ovviamente essere veritiera . altrimenti il cittadino sarà chiamato a risponderne penalmente.La Questura di Agrigento ha messo "in campo" tutti gli uomini a disposizione impegnati ad effettuare verifiche del rispetto delle limitazioni imposte.Agenti in diverse zone del centro cittadino pronti ad intervenire per qualsiasi problema. Auto e furgoni fermi in piazza Stazione, a Porta di Ponte, piazzale Rosselli. Controlli alle auto di passaggio e ai passeggeri di autobus urbani e pullman. Il questore Rosa Maria Iraci ha anche intensificato i controlli nei locali ed ha disposto la chiusura al pubblico dei centri commerciali nelle giornate festive e prefestive. A coordinare tutte le operazioni il dirigente della sezione Volanti Francesco Sammartino, che nel ricordare ai cittadini che devono dotarsi dei moduli di autocertificazione per giustificare gli spostamenti, ha annunciato anche alcuni provvedimenti disposti dal questore. Ecco quello che ci ha detto ieriLa Questura in che modo contrasta il coronavirus?«Il questore, in questi giorni di emergenza, ha disposto un massiccio controllo del territorio nel corso del quale verranno identificate tutte le persone che si trovano in giro per la città. Ricordo che i cittadini devono portare al seguito l'autocertificazione per indicare perché si trovano all'esterno. Speriamo molto nella fattiva collaborazione di tutta la cittadinanza".Avete riscontrato, in questo primo giorno, qualche situazione particolare?«Attualmente è tutto tranquillo, c'è poca gente in giro e questo è già un fatto positivo. Se c'è meno gente ci sono meno possibilità di contatto e di contagio».Contro il dilagare del coronavirus il Governo ha disposto misure stringenti. Ma cosa succede in concreto?«In pratica il Governo ha esteso a tutta la nazione le norme del primo Decreto e l'autocertificazione è necessaria per ogni spostamento (soprattutto se gli spostamenti riguardano l'uscita da un territorio per recarsi in un altro). Ci si può spostare solo per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, motivi di salute rientro presso il proprio domicilio abitazione o residenza. Tutte le limitazioni riguardano persone e non merci. Il modulo è stato messo a disposizione dal Dipartimento di Pubblica sicurezza e si può anche scaricare su internet».La Polizia di Stato garantirà controlli 24 ore su 24?«Sì, lo confermo, e ha fatto bene a precisarlo. Noi saremo sempre in giro per la città, in centro come nelle zone periferiche e in ogni dove, a far rispettare il decreto del Governo nazionale in tutti i suoi punti».ANTONINO RAVANA