Giornale
di sicilia
covid-19.
Le nuove disposizioni del governo
chi
resta aperto e chi chiude
Allo
scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19
sono adottate, sull'intero territorio nazionale, le seguenti
misure: Sono
sospese le attività commerciali al dettaglio,
fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di
prima necessità individuate nell'allegato 1, sia nell'ambito
degli esercizi commerciali di vicinato, sia nell'ambito della media
e grande distribuzione, anche ricompresi nei centri commerciali,
purché sia consentito l'accesso alle sole predette attività. Sono
chiusi, indipendentemente dalla tipologia di attività svolta, i
mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi
alimentari.
Restano
aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie, le parafarmacie. Deve
essere in ogni caso garantita la distanza di sicurezza interpersonale
di un metro.
Sono sospese le attività dei servizi di
ristorazione (fra
cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), ad
esclusione delle mense e del catering continuativo su base
contrattuale, che garantiscono la distanza di sicurezza
interpersonale di un metro. Resta consentita la sola ristorazione con
consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia
per l'attività di confezionamento che di trasporto. Restano,
altresì, aperti gli esercizi di somministrazione di alimenti e
bevande posti nelle aree di servizio e rifornimento carburante
situati lungo la rete stradale, autostradale e all'interno delle
stazioni ferroviarie, aeroportuali, lacustri e negli ospedali
garantendo la distanza di sicurezza interpersonale di un metro.
Sono
sospese le attività inerenti i servizi alla persona (fra cui
parrucchieri, barbieri, estetisti) diverse
da quelle individuate nell'allegato 2.
Restano garantiti, nel
rispetto delle norme igienico-sanitarie, i servizi bancari,
finanziari, assicurativi nonché l'attività del settore agricolo,
zootecnico di trasformazione agro-alimentare comprese le filiere che
ne forniscono beni e servizi.
Il
Presidente della Regione con ordinanza di cui all'articolo 3, comma
2, del decreto legge 23 febbraio 2020 n. 6, può disporre la
programmazione del servizio erogato dalle Aziende del Trasporto
pubblico locale, anche non di linea, finalizzata alla riduzione e
alla soppressione dei servizi in relazione agli interventi sanitari
necessari per contenere l'emergenza coronavirus sulla base delle
effettive esigenze e al solo fine di assicurare i servizi minimi
essenziali. Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di
concerto con il Ministro della salute, può disporre, al fine di
contenere l'emergenza sanitaria da coronavirus, la programmazione
con riduzione e soppressione dei servizi automobilistici
interregionali e di trasporto ferroviario, aereo e marittimo, sulla
base delle effettive esigenze e al solo fine di assicurare i servizi
minimi essenziali.
Fermo restando quanto disposto dall'articolo
1, comma 1, lettera e), del decreto del Presidente del Consiglio dei
Ministri dell'8 marzo 2020 e fatte salve le attività strettamente
funzionali alla gestione dell'emergenza, le pubbliche
amministrazioni, assicurano lo svolgimento in via ordinaria delle
prestazioni lavorative in forma agile del proprio personale
dipendente, anche in deroga agli accordi individuali e agli obblighi
informativi di cui agli articoli da 18 a 23 della legge 22 maggio
2017, n. 81 e individuano le attività indifferibili da rendere in
presenza.
In ordine alle attività produttive e alle attività
professionali si raccomanda che:
sia
attuato il massimo utilizzo da parte delle imprese di modalità di
lavoro agile per
le attività che possono essere svolte al proprio domicilio o in
modalità a distanza;
siano incentivate le ferie e i congedi
retribuiti per i dipendenti nonché gli altri strumenti previsti
dalla contrattazione collettiva;
siano sospese le attività dei
reparti aziendali non indispensabili alla produzione;
assumano
protocolli di sicurezza anti-contagio e, laddove non fosse possibile
rispettare la distanza interpersonale di un metro come principale
misura di contenimento, con adozione di strumenti di protezione
individuale;
siano incentivate le operazioni di sanificazione dei
luoghi di lavoro, anche utilizzando a tal fine forme di
ammortizzatori sociali;
per le sole attività produttive si
raccomanda altresì che siano limitati al massimo gli spostamenti
all'interno dei siti e contingentato l'accesso agli spazi
comuni;
in relazione a quanto disposto nell'ambito dei numeri 7
e 8 si favoriscono, limitatamente alle attività produttive, intese
tra organizzazioni datoriali e sindacali.
10) Per tutte le
attività non sospese si invita al massimo utilizzo delle modalità
di lavoro agile.
ART.
2
(Disposizioni
finali)
1.
Le disposizioni del presente decreto producono effetto dalla
data del 12 marzo 2020 e sono efficaci fino al 25 marzo 2020.
2.
Dalla data di efficacia delle disposizioni del presente decreto
cessano di produrre effetti, ove incompatibili con le disposizioni
del presente decreto, le misure di cui al decreto del
Presidente del Consiglio dei ministri 8 marzo 2020 e del decreto del
Presidente del Consiglio dei ministri 9 marzo 2020.
3. Le
disposizioni del presente decreto si applicano alle Regioni a statuto
speciale e alle Province autonome di Trento e di Bolzano
compatibilmente con i rispettivi statuti e le relative norme di
attuazione.
Allegato
1
COMMERCIO
AL DETTAGLIO
Ipermercati
Supermercati
Discount
di alimentari
Minimercati ed altri esercizi non specializzati di
alimentari vari
Commercio al dettaglio di prodotti
surgelati
Commercio al dettaglio in esercizi non specializzati di
computer, periferiche, attrezzature per le telecomunicazioni,
elettronica di consumo audio e video, elettrodomestici
Commercio
al dettaglio di prodotti alimentari, bevande e tabacco in esercizi
specializzati (codici ateco: 47.2)
Commercio al dettaglio di
carburante per autotrazione in esercizi specializzati
Commercio al
dettaglio apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni
(ICT) in esercizi specializzati (codice ateco: 47.4)
Commercio al
dettaglio di ferramenta, vernici, vetro piano e materiale elettrico e
termoidraulico
Commercio al dettaglio di articoli
igienico-sanitari
Commercio al dettaglio di articoli per
l'illuminazione
Commercio al dettaglio di giornali, riviste e
periodici
Farmacie
Commercio al dettaglio in altri esercizi
specializzati di medicinali non soggetti a prescrizione
medica
Commercio al dettaglio di articoli medicali e ortopedici in
esercizi specializzati
Commercio al dettaglio di articoli di
profumeria, prodotti per toletta e per l'igiene personale
Commercio
al dettaglio di piccoli animali domestici
Commercio al dettaglio
di materiale per ottica e fotografia
Commercio al dettaglio di
combustibile per uso domestico e per riscaldamento
Commercio al
dettaglio di saponi, detersivi, prodotti per la lucidatura e
affini
Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto
effettuato via internet
Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo
di prodotto effettuato per televisione
Commercio al dettaglio di
qualsiasi tipo di prodotto per corrispondenza, radio,
telefono
Commercio effettuato per mezzo di distributori automatici
Allegato
2
Servizi
per la persona
Lavanderia
e pulitura di articoli tessili e pelliccia
Attività delle
lavanderie industriali
Altre lavanderie, tintorie
Servizi di
pompe funebri e attività connesse
live sicilia.it
Razza: "Ecco i dati sul portale della Regione dopo l'arrivo massiccio dal Nord"
Bar, ristoranti, mense e negozi chiusi. Garantiti approvvigionamento alimentare, farmacie, servizi essenziali (banche, poste, assicurazioni) e trasporti. Fabbriche aperte ma con misure di sicurezza. Una nuova stretta arriva su tutta l'Italia fino al 25 marzo, con l'obiettivo di fermare il contagio: "rinunce", annunciate dal premier Giuseppe Conte, che "stanno dando un grande contributo al Paese" nella lotta al coronavirus e che faranno sì che l'Italia "ce la farà". E' arrivato nella tarda serata di ieri il nuovo provvedimento del presidente del Consiglio che raccoglie le istanze di misure più dure, avanzate in primo luogo dalla Lombardia, ma fatte proprie dalle regioni più colpite, Sicilia compresa.Intanto nelle città dell'Isola sono state effettuate le operazioni di sanificazione delle strade. Si comincia dalle vie del centro e ogni notte altri assi viari vengono igienizzati. Gli interventi sono già partiti in tutte le province e nei piccoli centri. A Palermo in azione la Rap. Sono oltre 20mila le persone rientrate in Sicilia che si sono iscritte alla piattaforma online della Regione e che sono state informate sui comportamenti da tenere. Sono oltre 8.000 quelle arrivate dalla Lombardia e di questi 6.000 dalla provincia di Milano. Quasi il 50% dei registrati ha un'età compresa tra i 20 e i 30 anni. Sono i dati resi noti dall'assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, intervenendo a Agorà su Raitre. "Quando il presidente Nello Musumeci ha chiesto a tutti coloro che rientrano in Sicilia di restare a casa - ha aggiunto Razza - lo ha fatto soprattutto perché questo enorme afflusso di persone, fatto di tanti ragazzi, non devono andare in giro, ma restare a casa. Chi si è registrato ha dimostrato la volontà di rispettare le regole - ha sottolineato l'assessore - ma avuto anche accesso, prima di entrare sulla pagina per la registrazione, a tutte le informazioni fondamentali sui comportamenti che oggi fanno la differenza". (ANSA).